IL MINISTRO DELL INTERNO. Decreta:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL MINISTRO DELL INTERNO. Decreta:"

Transcript

1 Decreto del Mnstero dell nterno 9 marzo 2007 Prestazon d resstenza al fuoco delle costruzon nelle attvtà soggette al controllo del Corpo nazonale de vgl del fuoco. (pubblcato nella Gazzetta Uffcale n. 74 del 29 marzo suppl. ord. n. 87) IL MINISTRO DELL INTERNO Vsto l D.Lgs. 08/03/2006, n. 139, recante rassetto delle dsposzon relatve alle funzon ed a compt del Corpo nazonale de vgl del fuoco, a norma dell art. 11 della Legge 29/07/2003, n. 229; Vsta la drettva del Consglo 89/106/CEE del 21/12/1988, relatva al ravvcnamento delle dsposzon legslatve, regolamentar e ammnstratve degl Stat membr concernent prodott da costruzone; Vsto l D.P.R. 21/04/1993, n. 246, recante l regolamento d attuazone della drettva 89/106/CEE relatva a prodott da costruzone; Vsto l D.P.R. 12/01/1998, n. 37, recante dscplna de procedment relatv alla prevenzone ncend, a norma dell art. 20, comma 8, della Legge 15/03/1997, n. 59; Vsto l decreto del Mnstro dell nterno 04/05/1998, pubblcato nella Gazzetta Uffcale della Repubblca talana n. 104 del 07/05/1998, recante dsposzon relatve alle modaltà d presentazone ed al contenuto delle domande per l avvo de procedment d prevenzone ncend, nonché all unformtà de conness servz res da Comand provncal de vgl del fuoco; Vsto l decreto del Mnstro delle nfrastrutture e de trasport 14/09/2005, pubblcato nel supplemento ordnaro alla Gazzetta Uffcale della Repubblca talana n. 222 del 23/09/2005, recante norme tecnche per le costruzon; Vsto l decreto del Mnstro dell nterno 16/02/2007, recante classfcazone d resstenza al fuoco d prodott ed element costruttv d opere da costruzone; Rlevata la necesstà d aggornare crter per determnare le prestazon d resstenza al fuoco che devono possedere le costruzon nelle attvtà soggette al controllo del Corpo nazonale de vgl del fuoco; Acqusto l parere favorevole del Comtato centrale tecnco scentfco per la prevenzone ncend d cu all art. 10 del D.P.R. 29/07/1982, n. 577, come modfcato dall art. 3 del D.P.R. 10/06/2004, n. 200; Espletata la procedura d nformazone a sens della drettva 98/34/CE, come modfcata dalla drettva 98/48/CE; Decreta: Art. 1 Oggetto e campo d applcazone [1] Il presente decreto stablsce crter per determnare le prestazon d resstenza al fuoco che devono possedere le costruzon nelle attvtà soggette al controllo del Corpo nazonale de vgl del fuoco, ad esclusone delle attvtà per le qual le prestazon d resstenza al fuoco sono espressamente stablte da specfche regole tecnche d prevenzone ncend. [2] Le dsposzon del presente decreto s applcano alle attvtà cu progett sono presentat a Comand provncal de vgl del fuoco competent per terrtoro, per l acquszone del parere d conformtà d cu all art. 2 del D.P.R. 12/01/1998, n. 37, n data successva all entrata n vgore del presente decreto. Art. 2 Obettv, stratege, responsabltà [1] Al fne d lmtare rsch dervant dagl ncend, le costruzon devono essere progettate, realzzate e gestte n modo da garantre: - la stabltà degl element portant per un tempo utle ad asscurare l soccorso agl occupant; - la lmtata propagazone del fuoco e de fum, anche rguardo alle opere vcne; - la possbltà che gl occupant lascno l opera ndenn o che gl stess sano soccors n altro modo; - la possbltà per le squadre d soccorso d operare n condzon d scurezza. [2] I requst d protezone delle costruzon dagl ncend, fnalzzat al raggungmento degl obettv suddett, sono garantt attraverso l adozone d msure e sstem d protezone attva e passva. Tutte le msure e sstem d protezone, adottat nel progetto ed nsert nella costruzone, devono essere adeguatamente progettat, realzzat e mantenut secondo quanto prescrtto dalle specfche normatve tecnche o dalle ndcazon fornte dal produttore al fne d garantrne le prestazon nel tempo. [3] L ndvduazone de valor che assumono parametr post a base della determnazone delle azon d progetto è a carco de soggett responsabl della progettazone. Il mantenmento delle condzon che determnano l ndvduazone de suddett valor è a carco de ttolar delle attvtà. 1 ((c) Datatroncs Sstem S.n.c. - Bresca

2 Art. 3 Dsposzon tecnche [1] Per l consegumento degl obettv ndcat al precedente art. 2 sono approvate le dsposzon tecnche contenute nell allegato al presente decreto. Art. 4 Abrogazon e dsposzon fnal [1] Dalla data d entrata n vgore del presente decreto sono abrogat: - la crcolare del Mnstro dell nterno 14/09/1961, n. 91, recante norme d scurezza per la protezone contro l fuoco de fabbrcat a struttura n accao destnat ad uso cvle; - l decreto del Mnstro dell nterno 06/03/1986, pubblcato nella Gazzetta Uffcale della Repubblca talana n. 60 del 13/03/1986, recante «Calcolo del carco d ncendo per local avent strutture portant n legno». [2] All allegato A al decreto del Mnstro dell nterno 30/11/1983, pubblcato nella Gazzetta Uffcale della Repubblca talana n. 339 del 12/12/1983, recante «Termn, defnzon general e smbol grafc d prevenzone ncend» sono apportate le seguent modfche: le defnzon d «carco d ncendo», «compartmento antncendo» e «resstenza al fuoco», ndcate rspettvamente a punt 1.3, 1.5 e 1.11, sono sosttute con le corrspondent defnzon rportate al punto 1, lettere c), g) e j) dell allegato al presente decreto. [3] Il rfermento al Bollettno uffcale C.N.R. n. 192 del 28/12/1999, relatvo alla progettazone d costruzon resstent al fuoco, contenuto nella lettera crcolare prot. P130/4101 sott. 72/E del 31/01/2001, è da rteners superato. [4] Per le costruzon esstent, le cu prestazon d resstenza al fuoco sano state accertate dagl organ d controllo alla data d entrata n vgore del presente decreto, non è necessaro procedere ad una nuova determnazone ne cas d modfche della costruzone, v comprese quelle dovute ad un amplamento e/o ad una varazone d destnazone d'uso, sempre che dette modfche non comportno un ncremento della classe d rscho ndcata alla tabella 2 dell allegato al presente decreto, una rduzone delle msure protettve o un ncremento del carco d ncendo specfco. Il presente decreto entra n vgore centottanta gorn dopo la sua pubblcazone nella Gazzetta Uffcale della Repubblca talana. Roma, 9 marzo 2007 Il Mnstro: Amato 2 ((c) Datatroncs Sstem S.n.c. - Bresca

3 Allegato 1. TERMINI, DEFINIZIONI E TOLLERANZE DIMENSIONALI 1. Per termn, le defnzon e le tolleranze dmensonal s rmanda a quanto stablto con l decreto del Mnstro dell nterno 30/11/1983. n partcolare, a fn dell applcazone delle present dsposzon tecnche, valgono le seguent defnzon: a) CAPACITA DI COMPARTIMENTAZIONE IN CASO D INCENDIO: atttudne d un elemento costruttvo a conservare, sotto l azone del fuoco, oltre alla propra stabltà, un suffcente solamento termco ed una suffcente tenuta a fun e a gas cald della combustone, nonché tutte le altre prestazon rcheste. b) CAPACITA PORTANTE IN CASO D INCENDIO: atttudne della struttura, d una parte della struttura o d un elemento strutturale a conservare una suffcente resstenza meccanca sotto l azone del fuoco con rfermento alle altre azon agent. c) CARICO D INCENDIO: potenzale termco netto della totaltà de materal combustbl contenut n uno spazo corretto n base a parametr ndcatv della partecpazone alla combustone de sngol materal. Il carco d ncendo è espresso n MJ; convenzonalmente 1 MJ è assunto par a 0,054 chlogramm d legna equvalente. d) CARICO D INCENDIO SPECIFICO: carco d ncendo rferto all untà d superfce lorda. E espresso n MJ/m 2. e) CARICO D INCENDIO SPECIFICO DI PROGETTO: carco d ncendo specfco corretto n base a parametr ndcator del rscho d ncendo del compartmento e de fattor relatv alle msure d protezone present. Esso costtusce la grandezza d rfermento per le valutazon della resstenza al fuoco delle costruzon. f) CLASSE DI RESISTENZA AL FUOCO: ntervallo d tempo espresso n mnut, defnto n base al carco d ncendo specfco d progetto, durante l quale l compartmento antncendo garantsce la capactà d compartmentazone. g) COMPARTIMENTO ANTINCENDIO: parte della costruzone organzzata per rspondere alle esgenze della scurezza n caso d ncendo e delmtata da element costruttv done a garantre, sotto l azone del fuoco e per un dato ntervallo d tempo, la capactà d compartmentazone. h) INCENDIO CONVENZIONALE DI PROGETTO: ncendo defnto attraverso una curva d ncendo che rappresenta l andamento, n funzone del tempo, della temperatura meda de gas d combustone nell ntorno della superfce degl element costruttv. La curva d ncendo d progetto può essere: - nomnale: curva adottata per la classfcazone delle costruzon e per le verfche d resstenza al fuoco d tpo convenzonale; - naturale: curva determnata n base a modell d ncendo e a parametr fsc che defnscono le varabl d stato all nterno del compartmento. ) INCENDIO LOCALIZZATO: focolao d ncendo che nteressa una zona lmtata del compartmento antncendo, con svluppo d calore concentrato n prossmtà degl element costruttv post superormente al focolao o mmedatamente adacent. j) RESISTENZA AL FUOCO: una delle fondamental stratege d protezone da persegure per garantre un adeguato lvello d scurezza della costruzone n condzon d ncendo. Essa rguarda la capactà portante n caso d ncendo, per una struttura, per una parte della struttura o per un elemento strutturale nonché la capactà d compartmentazone rspetto all ncendo per gl element d separazone sa struttural, come mur e sola, sa non struttural, come porte e tramezz. k) SUPERFICIE IN PIANTA LORDA DI UN COMPARTIMENTO: superfce n panta compresa entro l permetro nterno delle paret delmtant l compartmento. 2. TERMINI, DEFINIZIONI E TOLLERANZE DIMENSIONALI 1. Il valore del carco d ncendo specfco d progetto (q f,d ) è determnato secondo la seguente relazone: dove: δ q1 q f,d = δ q1 δ q2 δ n q f [MJ/m 2 ] è l fattore che tene conto del rscho d ncendo n relazone alla dmensone del compartmento e cu valor sono defnt n tabella 1. Superfce n panta lorda del Superfce n panta lorda del compartmento (m 2 δ ) q1 compartmento (m 2 ) δ q1 A < 500 1, A < , A < , A < , A < ,40 A ,00 Tabella 1 3 ((c) Datatroncs Sstem S.n.c. - Bresca

4 δ q2 Class d rscho n I II III è l fattore che tene conto del rscho d ncendo n relazone al tpo d attvtà svolta nel compartmento e cu valor sono defnt n tabella 2. Descrzone Aree che presentano un basso rscho d ncendo n termn d probabltà d nnesco, veloctà d propagazone delle famme e possbltà d controllo dell ncendo da parte delle squadre d emergenza Aree che presentano un moderato rscho d ncendo n termn d probabltà d nnesco, veloctà d propagazone d un ncendo e possbltà d controllo dell ncendo stesso da parte delle squadre d emergenza Aree che presentano un alto rscho d ncendo n termn d probabltà d nnesco, veloctà d propagazone delle famme e possbltà d controllo dell ncendo da parte delle squadre d emergenza n Tabella 2 δ = Π δ è l fattore che tene conto delle dfferent msure d protezone e cu valor sono defnt n tabella 3. Sstem automatc d estnzone ad acqua δ n1 altro δ n2 Sstem d evacuazone automatca d fumo e calore δ n3 δ n Sstem automatc d rvelazone, segnalazone e allarme d ncendo δ n4 Funzone delle msure d protezone Squadra azendale dedcata alla lotta antncendo 1 δ n5 Rete drca antncendo nterna δ n6 nterna e esterna δ n7 Percors protett d accesso δ n8 δ q2 0,80 1,00 1,20 Accessbltà a mezz d soccorso VVF 0,60 0,80 0,90 0,85 0,90 0,90 0,80 0,90 0,90 Tabella 3 1 gl addett devono aver conseguto l attestato d donetà tecnca d cu all art. 3 della Legge 28/11/1996, n. 609, a seguto del corso d formazone d tpo C d cu all allegato IX del D.M. 10/03/1998. δ n9 q f è l valore nomnale del carco d ncendo specfco da determnars secondo la formula: q n 1 f = = dove: Σ g H m Ψ A [MJ/m 2 ] g massa dell -esmo materale combustble [kg] H potere calorfco nferore dell -esmo materale combustble [MJ/kg] I valor d H de materal combustbl possono essere determnat per va spermentale n accordo con UNI EN ISO 1716:2002 ovvero essere mutuat dalla letteratura tecnca. m fattore d partecpazone alla combustone dell -esmo materale combustble par a 0,80 per l legno e altr materal d natura cellulosca e 1,00 per tutt gl altr materal combustbl. Ψ fattore d lmtazone della partecpazone alla combustone dell -esmo materale combustble par a 0 per materal contenut n contentor appostamente progettat per resstere al fuoco; 0,85 per materal contenut n contentor non combustbl e non appostamente progettat per resstere al fuoco; 1 n tutt gl altr cas. A superfce n panta lorda del compartmento. [m 2 ] 2. Qualora, n alternatva alla formula suddetta, s pervenga alla determnazone d q f attraverso una valutazone statstca del carco d ncendo per la specfca attvtà, s deve far rfermento a valor con probabltà d superamento nferore al 20%. 3. Lo spazo d rfermento generalmente concde con l compartmento antncendo consderato e l carco d ncendo specfco è qund rferto alla superfce n panta lorda del compartmento stesso, nell potes d una dstrbuzone suffcentemente unforme del carco d ncendo. In caso contraro l valore nomnale q f del carco d ncendo specfco è calcolato anche con rfermento all effettva dstrbuzone dello stesso. 4 ((c) Datatroncs Sstem S.n.c. - Bresca

5 3. RICHIESTE DI PRESTAZIONE 1. Le prestazon da rchedere ad una costruzone, n funzone degl obettv d scurezza, sono ndvduate ne seguent lvell: Lvello I Lvello II Lvello III Lvello IV Lvello V Nessun requsto specfco d resstenza al fuoco dove le conseguenze della perdta de requst stess sano accettabl o dove l rscho d ncendo sa trascurable Mantenmento de requst d resstenza al fuoco per un perodo suffcente all evacuazone degl occupant n luogo scuro all esterno della costruzone Mantenmento de requst d resstenza al fuoco per un perodo congruo con la gestone dell emergenza Requst d resstenza al fuoco tal da garantre, dopo la fne dell ncendo, un lmtato danneggamento della costruzone Requst d resstenza al fuoco tal da garantre, dopo la fne dell ncendo, l mantenmento della totale funzonaltà della costruzone stessa 2. I lvell d prestazone comportano l adozone d dfferent class d resstenza al fuoco secondo quanto stablto a punt successv. 3. Le class d resstenza al fuoco sono le seguent: 15; 20; 30; 45; 60; 90; 120; 180; 240; 360. Esse sono d volta n volta precedute da smbol ndcant requst che devono essere garantt, per l ntervallo d tempo descrtto, dagl element costruttv portant e/o separant che compongono la costruzone. Tal requst, ndvduat sulla base d una valutazone del rscho d ncendo, sono rappresentat con smbol elencat nelle decson della Commssone dell Unone Europea 2000/367/CE del 03/05/2000 e 2003/629/CE del 27/08/ Lvello I d prestazone 1. Il lvello I d prestazone non è ammesso per le costruzon che rcadono nel campo d applcazone del presente decreto. 3.2 Lvello II d prestazone 1. Il lvello II d prestazone può rteners adeguato per costruzon fno a due pan fuor terra ed un pano nterrato, solate - eventualmente adacent ad altre purché strutturalmente e funzonalmente separate - destnate ad un unca attvtà non aperta al pubblco e a relatv mpant tecnologc d servzo e depost, ove s verfcano tutte le seguent ulteror condzon: a) le dmenson della costruzone sano tal da garantre l esodo n scurezza degl occupant; b) gl eventual croll total o parzal della costruzone non arrechno dann ad altre costruzon; c) gl eventual croll total o parzal della costruzone non compromettano l effcaca degl element d compartmentazone e d mpant d protezone attva che proteggono altre costruzon; d) l massmo affollamento complessvo della costruzone non super 100 persone e la denstà d affollamento meda non sa superore a 0,2 pers/m 2 ; e) la costruzone non sa adbta ad attvtà che prevedono post letto; f) la costruzone non sa adbta ad attvtà specfcamente destnate a malat, anzan, bambn o a persone con rdotte o mpedte capactà motore, sensoral o cogntve. 2. Le class d resstenza al fuoco necessare per garantre l lvello II d prestazone sono le seguent, ndpendentemente dal valore assunto dal carco d ncendo specfco d progetto: 30 per costruzon ad un pano fuor terra, senza nterrat 60 per costruzon fno a due pan fuor terra e un pano nterrato 3. Sono consentte class nferor a quelle precedentemente ndcate se compatbl con l lvello III d prestazone. 5 ((c) Datatroncs Sstem S.n.c. - Bresca

6 3.3 Lvello III d prestazone 1. Il lvello III d prestazone può rteners adeguato per tutte le costruzon rentrant nel campo d applcazone del presente decreto fatte salve quelle per le qual sono rchest lvell IV o V. 2. Le class d resstenza al fuoco necessare per garantre l lvello III sono ndcate nella tabella 4, n funzone del carco d ncendo specfco d progetto (q f,d ) defnto al punto 2. Carch d ncendo specfc d progetto (q f,d ) Classe Non superore a 100 MJ/m 2 0 Non superore a 200 MJ/m 2 15 Non superore a 300 MJ/m 2 20 Non superore a 450 MJ/m 2 30 Non superore a 600 MJ/m 2 45 Non superore a 900 MJ/m 2 60 Non superore a 1200 MJ/m 2 90 Non superore a 1800 MJ/m Non superore a 2400 MJ/m Superore a 2400 MJ/m Tabella Lvell IV e V d prestazone 1. I lvell IV o V possono essere oggetto d specfche rcheste del commttente o essere prevst da captolat tecnc d progetto. I lvell IV o V d prestazone possono altresì essere rchest dalla autortà competente per costruzon destnate ad attvtà d partcolare mportanza. 2. Per lvell IV e V resta valdo quanto ndcato nel decreto del Mnstero delle nfrastrutture e de trasport 14/09/2005 e successve modfche ed ntegrazon. 4. SCENARI E INCENDI CONVENZIONALI DI PROGETTO 1. Per defnre le azon del fuoco, devono essere determnat prncpal scenar d ncendo e relatv ncend convenzonal d progetto, sulla base d una valutazone del rscho d ncendo. 2. In lnea generale, gl ncend convenzonal d progetto devono essere applcat ad un compartmento dell edfco alla volta, salvo che non sa dversamente ndcato nello scenaro d ncendo. In partcolare n un edfco multpano sarà possble consderare separatamente l carco d ncendo de sngol pan qualora gl element orzzontal d separazone posseggano una capactà d compartmentazone adeguata ne confront della propagazone vertcale degl ncend. 3. A seconda dell ncendo convenzonale d progetto adottato, l andamento delle temperature negl element sarà valutato n rfermento: - a una curva nomnale d ncendo d quelle ndcate successvamente, per l ntervallo d tempo d esposzone par alla classe d resstenza al fuoco prevsta, senza alcuna fase d raffreddamento; - a una curva naturale d ncendo, tenendo conto dell ntera durata dello stesso, compresa la fase d raffreddamento fno al rtorno della temperatura ambente. 4.1 Curve nomnal d ncendo 1. A fn del presente decreto, le class d resstenza al fuoco sono d norma rferte all ncendo convenzonale rappresentato dalla curva nomnale standard seguente: θ g = log 10 (8 t + 1) dove: θ g t è la temperatura meda de gas d combustone espressa n C; è l tempo espresso n mnut. 2. Nel caso d ncend d quanttà rlevant d drocarbur o altre sostanze con equvalente veloctà d rlasco termco, ed esclusvamente per la determnazone della capactà portante delle strutture, la curva d ncendo nomnale standard deve essere sosttuta con la curva nomnale degl drocarbur seguente: θ g = 1080 (1-0,325 e -0,167t - 0,675 e -2,5t ) Nel caso d ncend svluppats all nterno del compartmento, ma che convolgono strutture poste all esterno, per queste ultme la curva d ncendo nomnale standard può essere sosttuta con la curva nomnale esterna seguente: θ g = 660 (1-0,687 e -0,32t - 0,313 e -3,8t ) + 20 [ C] [ C] [ C] 6 ((c) Datatroncs Sstem S.n.c. - Bresca

7 4.2 Curve natural d ncendo 1. Nel caso n cu l progetto sa condotto con un approcco prestazonale, secondo le ndcazon contenute n specfc provvedment emanat dal Mnstero dell nterno, la capactà portante e/o la capactà d compartmentazone, n alternatva al metodo che fa rfermento alle class, può essere verfcata rspetto all azone termca della curva naturale d ncendo, applcata per l ntervallo d tempo necessaro al rtorno alla temperatura ordnara, da determnars attraverso: - modell d ncendo spermental oppure, - modell d ncendo numerc semplfcat oppure, - modell d ncendo numerc avanzat. 2. Le curve d ncendo naturale dovranno essere determnate per lo specfco compartmento, con rfermento a metod d rconoscuta affdabltà e facendo rfermento al carco d ncendo specfco d progetto ponendo par a 1 coeffcent δ n relatv alle msure d protezone che s ntende modellare. 3. Qualora s adott uno d quest metod, deve essere eseguta anche la verfca della capactà portante e/o della capactà d compartmentazone degl element costruttv rspetto all azone termca della curva d ncendo nomnale standard con rfermento alle class rportate nella tabella 5 n funzone del carco d ncendo specfco d progetto (q f,d ) defnto al punto 2. Carch d ncendo specfc d progetto (q f,d ) Classe Non superore a 300 MJ/m 2 0 Non superore a 450 MJ/m 2 15 Non superore a 600 MJ/m 2 20 Non superore a 900 MJ/m 2 30 Non superore a 1200 MJ/m 2 45 Non superore a 1800 MJ/m 2 60 Non superore a 2400 MJ/m 2 90 Superore a 2400 MJ/m Tabella 5 4. Quale che sa l modello scelto, valor del carco d ncendo e delle caratterstche del compartmento, adottat nel progetto per l applcazone de metod suddett, costtuscono un vncolo d eserczo per le attvtà da svolgere all nterno della costruzone. 5. CRITERI DI PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI RESISTENTI AL FUOCO 1. La capactà del sstema strutturale n caso d ncendo s determna sulla base della capactà portante propra degl element struttural sngol, d porzon d struttura o dell ntero sstema costruttvo, comprese le condzon d carco e d vncolo, tenendo conto della eventuale presenza d materal protettv. 2. Le deformazon ed espanson mposte o mpedte dovute a cambament d temperatura per effetto dell esposzone al fuoco producono sollectazon ndrette, forze e moment, che devono essere tenut n consderazone, ad eccezone de cas seguent: - è rconoscble a pror che esse sono trascurabl o favorevol; - sono mplctamente tenute n conto ne modell semplfcat e conservatv d comportamento strutturale n condzon d ncendo. 3. Le sollectazon ndrette, dovute agl element struttural adacent a quello preso n esame, possono essere trascurate quando requst d scurezza all ncendo sono valutat n rfermento alla curva nomnale d ncendo e alle class d resstenza al fuoco. 4. Nel progetto e nelle verfche d scurezza all ncendo s deve tener conto anche della presenza delle azon a temperatura ordnara permanent e d quelle azon varabl che sa verosmle agscano contemporaneamente all ncendo. Esse dovranno essere prese n conto con propr coeffcent parzal relatv allo stato lmte n esame che d norma è lo stato lmte d eserczo con combnazone quas-permanente. 5. Non s prende n consderazone la possbltà d concomtanza dell ncendo con altre azon accdental. 6. Per sol element struttural secondar contenut n costruzon che devono garantre l lvello III d prestazone è consentto lmtare l requsto d resstenza al fuoco alla classe 30, purché sano verfcate tutte le seguent condzon: a) l eventuale crollo degl element struttural secondar non compromette la capactà portante d altre part della struttura; b) l eventuale crollo degl element struttural secondar non compromette l effcaca d element costruttv d compartmentazone e d mpant d protezone attva; 7 ((c) Datatroncs Sstem S.n.c. - Bresca

8 c) l eventuale crollo degl element struttural secondar non deve costture un sgnfcatvo rscho per gl occupant e per soccorrtor. 8 ((c) Datatroncs Sstem S.n.c. - Bresca

COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI MILANO ALLEGATA AL PROGETTO DI LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVA PALESTRA SCOLASTICA POLIVALENTE

COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI MILANO ALLEGATA AL PROGETTO DI LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVA PALESTRA SCOLASTICA POLIVALENTE COMUNE DI SEREGNO PROVINCIA DI MONZA BRIANZA COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI MILANO ALLEGATA AL PROGETTO DI LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVA PALESTRA SCOLASTICA POLIVALENTE ATTIVITÀ NORMATA (D.M. 18.03.1996

Dettagli

Inox Mecc S.r.l. via Cortenuova, s.n. Cividate al Piano (BG) Relazione tecnica per: Officina meccanica per lavorazioni a freddo con più di 50 addetti

Inox Mecc S.r.l. via Cortenuova, s.n. Cividate al Piano (BG) Relazione tecnica per: Officina meccanica per lavorazioni a freddo con più di 50 addetti , s.n. Relazone tecnca per: Offcna meccanca per lavorazon a freddo con pù d 50 addett ubcata a n, s.n. Rf. Att. 54.1.B 54.1.B secondo D.P.R. 01.08.2011 n. 151 Char, dcembre 2014 Rf. 14CM062 INDICE Premessa.

Dettagli

ALLEGATO 1. TERMINI, DEFINIZIONI E TOLLERANZE DIMENSIONALI

ALLEGATO 1. TERMINI, DEFINIZIONI E TOLLERANZE DIMENSIONALI 1. TERMINI, DEFINIZIONI E TOLLERANZE DIMENSIONALI ALLEGATO 1. Per i termini, le definizioni e le tolleranze dimensionali si rimanda a quanto stabilito con il decreto del Ministro dell interno 30 novembre

Dettagli

1. DESCRIZIONE GENERALE

1. DESCRIZIONE GENERALE 1. DESCRIZIONE GENERALE 1.1 Premessa L ntervento oggetto della presente relazone tecnca rguarda l mpanto d rvelazone e segnalazone ncend da realzzare a servzo del locale archvo dell edfco scolastco sto

Dettagli

10-7-2009. GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 158. ALLEGATO 1 (Allegato A, paragrafo 2)

10-7-2009. GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 158. ALLEGATO 1 (Allegato A, paragrafo 2) ALLEGATO 1 (Allegato A, paragrafo 2) Indcazon per l calcolo della prestazone energetca d edfc non dotat d mpanto d clmatzzazone nvernale e/o d produzone d acqua calda santara 1. In assenza d mpant termc,

Dettagli

PROGETTO ANTINCENDI DETERMINAZIONE DI PRESTAZIONE E CLASSIFICAZIONE DI RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE

PROGETTO ANTINCENDI DETERMINAZIONE DI PRESTAZIONE E CLASSIFICAZIONE DI RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE Esempio di Calcolo Carico Incendio con il software AntiFuocus di ACCA software PROGETTO ANTINCENDI AL COMANDO PROVINCIALE dei VV.F. di MILANO - Lombardia DETERMINAZIONE DI PRESTAZIONE E CLASSIFICAZIONE

Dettagli

1 Determinazione del carico di incendio specifico di progetto

1 Determinazione del carico di incendio specifico di progetto 1. Definizioni 1/7 ALLEGATO Ai fini della presente norma si fa riferimento ad un incendio convenzionale di progetto definito attraverso una curva di incendio che rappresenta l andamento, in funzione del

Dettagli

PRESTAZIONI DI RESISTENZA AL FUOCO NELLE COSTRUZIONI

PRESTAZIONI DI RESISTENZA AL FUOCO NELLE COSTRUZIONI PRESTAZIONI DI RESISTENZA AL FUOCO NELLE COSTRUZIONI D. Min. Interno 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili

Dettagli

IV Forum di informazione pubblica

IV Forum di informazione pubblica IV Forum d nformazone pubblca L ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2007/60 RELATIVA ALLA VALUTAZIONE E ALLA GESTIONE DEI RISCHI ALLUVIONALI NEL DISTRETTO DEL FIUME PO Parma 14 novembre 2014 va Garbald, 75-43100

Dettagli

8.2 CORSO DI FORMAZIONE

8.2 CORSO DI FORMAZIONE SRVeSS Sstema d Rfermento Veneto per la Scurezza nelle Scuole La runone perodca 8.2 CORSO DI FORMAZIONE RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA EX D.Lgs. 81/08 LA RIUNIONE PERIODICA DI SICUREZZA

Dettagli

VISTO il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, recante riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei

VISTO il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, recante riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei VISTO il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, recante riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, a norma dell art. 11 della legge 29

Dettagli

Da compilare a cura del gestore

Da compilare a cura del gestore 1 DOCUMENTO SULLA POLITICA DI PREVENZIONE, STRUTTURA DEL SGS E SUA INTEGRAZIONE CON LA GESTIONE AZIENDALE Defnzone e dffusone del documento d Poltca d prevenzone degl ncdent rlevant Esstenza del Documento

Dettagli

VISTO il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, recante riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei

VISTO il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, recante riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei VISTO il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, recante riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, a norma dell art. 11 della legge 29

Dettagli

(Pubblicato sul Suppl. Ord. n. 87 alla GUSG n. 74 del 29 marzo 2007) MINISTERO DELL'INTERNO

(Pubblicato sul Suppl. Ord. n. 87 alla GUSG n. 74 del 29 marzo 2007) MINISTERO DELL'INTERNO (Pubblicato sul Suppl. Ord. n. 87 alla GUSG n. 74 del 29 marzo 2007) MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attivita' soggette al controllo

Dettagli

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Il Mnstro delle Infrastrutture e de Trasport VISTO l decreto legslatvo 30 aprle 1992, n. 285, come da ultmo modfcato dal decreto legslatvo 18 aprle 2011, n. 59, recante Attuazone delle drettve 2006/126/CE

Dettagli

AVVISO PUBBLICO Costituzione di short list: Servizio di pulizie presso l Istituto di Ricerca Biogem s.c.ar.l. Via Camporeale, Ariano Irpino (AV)

AVVISO PUBBLICO Costituzione di short list: Servizio di pulizie presso l Istituto di Ricerca Biogem s.c.ar.l. Via Camporeale, Ariano Irpino (AV) AVVISO PUBBLICO Costtuzone d short lst: Servzo d pulze presso l Isttuto d Rcerca Camporeale, Arano Irpno (AV) In esecuzone della Determna Presdenzale n. 15/103 del 10/09/2015, la Bogem Scarl ntende procedere

Dettagli

Gli indicatori per l elaborazione delle graduatorie di cui all art. 5) del presente bando risultano essere così articolati:

Gli indicatori per l elaborazione delle graduatorie di cui all art. 5) del presente bando risultano essere così articolati: OGGETTO Crter d Formazone della graduatora. Gl ndcator per l elaborazone delle graduatore d cu all art. 5) del presente bando rsultano essere così artcolat INDICATORI PUNTEGGIO 1. Tpologa d ntervento.

Dettagli

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA - GIULIA

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA - GIULIA o l r a l arch. Mara Cecla Ross studo d archtettura va Montello, 64-33040 VISCO (UD) cell.: +39 328 9337450 e-mal studo.mcross@gmal.com maracecla.ross@archworldpec.t P.IVA 02774220301 n rf. nt.: data:

Dettagli

(Pubblicato sul Suppl. Ord. n. 87 alla GUSG n. 74 del 29 marzo 2007) MINISTERO DELL'INTERNO

(Pubblicato sul Suppl. Ord. n. 87 alla GUSG n. 74 del 29 marzo 2007) MINISTERO DELL'INTERNO (Pubblicato sul Suppl. Ord. n. 87 alla GUSG n. 74 del 29 marzo 2007) MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attivita' soggette al controllo

Dettagli

IL MINISTRO DELL'INTERNO

IL MINISTRO DELL'INTERNO Decreto Ministeriale Data 9/3/2007 - Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. S.O.G.U. del 29/3/2007 n.87 IL MINISTRO

Dettagli

RESISTENZA AL FUOCO PANNELLO IN LECAMIX (REI 120 spessore 8 cm)

RESISTENZA AL FUOCO PANNELLO IN LECAMIX (REI 120 spessore 8 cm) SpA con sede Legale e Ammnstratva Solgnano (PR) - 43045 Rubbano d Fornovo va Vttoro Veneto, 30 Tel. 0525 4198 - Fax 0525 419988 Part. VA e Cod. Fsc. 02193140346 Captale Socale euro 25.000.000,00 nt.vers.

Dettagli

INTRODUZIONE 3 CARATTERIZZAZIONE DELLO STATO ATTUALE 3 TRAFFICO 3 FATTORI DI DIMENSIONAMENTO DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI 4

INTRODUZIONE 3 CARATTERIZZAZIONE DELLO STATO ATTUALE 3 TRAFFICO 3 FATTORI DI DIMENSIONAMENTO DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI 4 INTRODUZIONE 3 CARATTERIZZAZIONE DELLO STATO ATTUALE 3 TRAFFICO 3 FATTORI DI DIMENSIONAMENTO DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI 4 TRAFFICO DI PROGETTO 4 LE CONDIZIONI CLIMATICHE 4 IL SOTTOFONDO 4 PREDIMENSIONAMENTO

Dettagli

L AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Pubblcata su questo sto l 16 dcembre 2003, a sens dell'artcolo 6, comma 4, della delberazone dell'autortà per l'energa elettrca e l gas 20 febbrao 2001, n. 26/01 Delberazone 4 dcembre 2003 Crter per la

Dettagli

Indicatori di dimensione e di concentrazione

Indicatori di dimensione e di concentrazione Indcator d dmensone e d concentrazone 1 Indcator d dmensone Lo studo delle caratterstche struttural ed evolutve d un sstema produttvo necessta dell mpego d ndcator per msurare la dmensone delle untà economche

Dettagli

L AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Crter per la determnazone delle condzon economche d forntura del gas naturale a clent fnal e dsposzon n matera d tarffe per l attvtà d dstrbuzone - Delberazone 4 dcembre 2003, n. 138/03 dell Autortà per

Dettagli

Edifici a basso consumo energetico: tra ZEB e NZEB

Edifici a basso consumo energetico: tra ZEB e NZEB Edfc a basso consumo energetco: tra ZEB e NZEB Prof. Ing. Percarlo Romagnon Dpartmento d Progettazone e Panfcazone n Ambent Compless Unverstà IUAV d Veneza Dorsoduro 2206 30123 Veneza perca@uav.t Modell

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Delberazone 20 ottobre 2004 Approvazone delle condzon general d accesso e d erogazone del servzo d rgassfcazone d gnl predsposte dalla socetà Gnl Itala Spa (delberazone n. 184/04) L AUTORITÀ PER L ENERGIA

Dettagli

DESTINAZIONE ORIGINE A B C A B C Esercizio intersezioni a raso - pag. 1

DESTINAZIONE ORIGINE A B C A B C Esercizio intersezioni a raso - pag. 1 ESERCIZIO Argomento: Intersezon a raso Data l ntersezone a raso a tre bracc rappresentata n fgura s vuole procedere al dmensonamento de suo element. I dat nzal necessar per la progettazone sono d seguto

Dettagli

TITOLO: L INCERTEZZA DI TARATURA DELLE MACCHINE PROVA MATERIALI (MPM)

TITOLO: L INCERTEZZA DI TARATURA DELLE MACCHINE PROVA MATERIALI (MPM) Identfcazone: SIT/Tec-012/05 Revsone: 0 Data 2005-06-06 Pagna 1 d 7 Annotazon: Il presente documento fornsce comment e lnee guda sull applcazone della ISO 7500-1 COPIA CONTROLLATA N CONSEGNATA A: COPIA

Dettagli

SCHEDA CRITERIO D.4.1 ILLUMINAZIONE NATURALE % PUNTI NEGATIVO < SUFFICIENTE BUONO OTTIMO 125 5

SCHEDA CRITERIO D.4.1 ILLUMINAZIONE NATURALE % PUNTI NEGATIVO < SUFFICIENTE BUONO OTTIMO 125 5 SCHEDA CRITERIO ILLUMINAZIONE NATURALE Edfc per uffc Edfc scolastc Edfc ndustral Edfc commercal Edfc rcettv AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA D. Qualtà ambentale ndoor D.4 ESIGENZA Asscurare adeguat lvell

Dettagli

COMUNE DI CASSANO DELLE MURGE Provincia di Bari

COMUNE DI CASSANO DELLE MURGE Provincia di Bari Allegato alla D.D. Area 3 - Terrtoro n 17 del 20.04.2009 COMUNE DI CASSANO DELLE MURGE Provnca d Bar DISCIPLINARE BANDO PUBBLICO PER L INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI RECUPERO DELLE FACCIATE DI IMMOBILI

Dettagli

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Il Mnstro delle Infrastrutture e de Trasport VISTO l decreto legslatvo 30 aprle 1992, n. 285, come da ultmo modfcato dal decreto legslatvo 18 aprle 2011, n. 59, recante Attuazone delle drettve 2006/126/CE

Dettagli

Disposizione tecnica di funzionamento n. 07 MGAS

Disposizione tecnica di funzionamento n. 07 MGAS Pana 1 d 14 (a sens dell artcolo 4 della Dscplna del mercato del as naturale, approvata con decreto del Mnstero dello Svluppo Economco del 6 marzo 213, come successvamente modfcata e nterata) Ttolo Verfca

Dettagli

La contabilità analitica nelle aziende agrarie

La contabilità analitica nelle aziende agrarie 2 La contabltà analtca nelle azende agrare Estmo rurale ed element d contabltà (analtca) S. Menghn Corso d Laurea n Scenze e tecnologe agrare Percorso Economa ed Estmo Contabltà generale e cont. ndustrale

Dettagli

PUNTELLATURA DI CONTRASTO IN LEGNO

PUNTELLATURA DI CONTRASTO IN LEGNO Mnstero dell Interno Corpo Nazonale de Vgl del Fuoco Nucleo coordnamento opere provvsonal Scede Tecnce Opere Provvsonal per la messa n scurezza post-ssma da parte de Vgl del Fuoco VADEMECUM STOP PUNTEATURA

Dettagli

Delibera n. 178/06 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 1 agosto Visti:

Delibera n. 178/06 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 1 agosto Visti: Delbera n. 178/06 Crter per la determnazone de maggor cost sostenut per l utlzzo degl mpant d produzone d energa elettrca almentat ad olo combustble, a sens dell artcolo 1 del decreto legge 25 gennao 2006,

Dettagli

CONFORMITA DEL PROGETTO

CONFORMITA DEL PROGETTO AMGA - Azenda Multservz S.p.A. - Udne pag. 1 d 6 INDICE 1. PREMESSA...2 2. CALCOLI IDRAULICI...3 3. CONFORMITA DEL PROGETTO...6 R_Idr_Industre_1 Str.doc AMGA - Azenda Multservz S.p.A. - Udne pag. 2 d 6

Dettagli

ALLEGATO N. 7 AL PTPC COMUNE DI UMBERTIDE

ALLEGATO N. 7 AL PTPC COMUNE DI UMBERTIDE ALLEGATO N. 7 AL PTPC MODELLO N. 1 Al Segretaro Generale, Responsable Antcorruzone OGGETTO: dcharazone generale d conoscenza del Pano 2016-2018 d Prevenzone della Corruzone, del Programma trennale per

Dettagli

REGOLAMENTO URBANISTICO - L.R. N 23/ Variante Normativa (Art. 36 comma 6 bis L.R. n. 23/99) ZONA F1 - AREA CIMITERIALE

REGOLAMENTO URBANISTICO - L.R. N 23/ Variante Normativa (Art. 36 comma 6 bis L.R. n. 23/99) ZONA F1 - AREA CIMITERIALE GEOL STUDIO DI GEOLOGIA Dr.ssa Geol. Rosa Anna Lepore GEOLOGIA - GEOTECNICA - IDROGEOLOGIA E GEOLOGIA AMBIENTALE Pazzale Budapest, 24-85100 Potenza - tel.0971-442988 - fax 0971-440572 e-mal: rlepo@tn.t

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagna 1 d 7 SETTORE LI CA calcestruzz AG aggregat LM LS AC AP da c. a. p. AL Acca da lamnat e INDICE: 1) Scopo 2) Campo d applcazone 3) Norma d rfermento 4) Defnzon e smbol 5) Responsabltà 6) Apparecchature

Dettagli

DELIBERA N. 328/10/CONS DEFINIZIONE DELL INDICE DI QUALITÀ GLOBALE (IQG) DEL SERVIZIO UNIVERSALE L AUTORITÁ

DELIBERA N. 328/10/CONS DEFINIZIONE DELL INDICE DI QUALITÀ GLOBALE (IQG) DEL SERVIZIO UNIVERSALE L AUTORITÁ DELIBERA N. 328/10/CONS DEFINIZIONE DELL INDICE DI QUALITÀ GLOBALE (IQG) DEL SERVIZIO UNIVERSALE L AUTORITÁ NELLA runone del Consglo del 8 luglo 2010; VISTA la legge 14 novembre 1995, n. 481, recante norme

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E LA GESTIONE DELLE MODIFICHE

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E LA GESTIONE DELLE MODIFICHE I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E LA GESTIONE DELLE MODIFICHE Il concetto d modfca e crtctà rscontrate nelle Verfche Ispettve ex art. 25 del D.Lgs. 334/99 Paolo CECI; Antono FARDELLI CNR - Isttuto

Dettagli

Statica delle sezioni in cap (travi isostatiche)

Statica delle sezioni in cap (travi isostatiche) Unverstà degl Stud d Roma Tre - Facoltà d Ingegnera Laurea magstrale n Ingegnera Cvle n Protezone Corso d Cemento Armato Precompresso A/A 2016-17 Statca delle sezon n cap (trav sostatche) . Tra le verfche

Dettagli

Integrazione numerica dell equazione del moto per un sistema lineare viscoso a un grado di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1

Integrazione numerica dell equazione del moto per un sistema lineare viscoso a un grado di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Integrazone numerca dell equazone del moto per un sstema lneare vscoso a un grado d lbertà Prof. Adolfo Santn - Dnamca delle Strutture 1 Introduzone 1/2 L equazone del moto d un sstema vscoso a un grado

Dettagli

GLI 8 PRINCIPI DELLA VISION 2000

GLI 8 PRINCIPI DELLA VISION 2000 ISO 9001:2008 Le norme ISO 9000 emesse nel 1987 e successvamente revsonate nel 1994 hanno vsto un loro ulterore svluppo con l Progetto VISON 2000 che ha determnato l emssone delle nuove norme ISO 9001:2008

Dettagli

Promat. Promat. Soluzioni certificate per protezione passiva all incendio

Promat. Promat. Soluzioni certificate per protezione passiva all incendio Soluzon certfcate per protezone passva all ncendo Promat S.p.A. è una socetà dell ETEX Group specalzzata nella progettazone e vendta d materal e sstem per la protezone passva all ncendo. Promat S.p.A.

Dettagli

McGraw-Hill. Tutti i diritti riservati. Caso 11

McGraw-Hill. Tutti i diritti riservati. Caso 11 Caso Copyrght 2005 The Companes srl Stma d un area fabbrcable n zona ndustrale nella cttà d Ferrara. La stma è effettuata con crter della comparazone e quello del valore d trasformazone. Indce Confermento

Dettagli

Scelta dell Ubicazione. di un Impianto Industriale. Corso di Progettazione Impianti Industriali Prof. Sergio Cavalieri

Scelta dell Ubicazione. di un Impianto Industriale. Corso di Progettazione Impianti Industriali Prof. Sergio Cavalieri Scelta dell Ubcazone d un Impanto Industrale Corso d Progettazone Impant Industral Prof. Sergo Cavaler I fattor ubcazonal Cost d Caratterstche del Mercato Costruzone Energe Manodopera Trasport Matere Prme

Dettagli

Valutazione dei Benefici interni

Valutazione dei Benefici interni Corso d Trasport Terrtoro prof. ng. Agostno Nuzzolo Valutazone de Benefc ntern Valutazone degl ntervent Indvduazone degl effett rlevant La defnzone degl effett rlevant per un ntervento sul sstema d trasporto

Dettagli

Imposte sulle vendite

Imposte sulle vendite Imposte sulle vendte e IVA Imposte sulle vendte Le mposte general sulle vendte (IGV) tassano la totaltà delle vendte d ben e servz e sono mposte ad valorem. Esse s artcolano secondo due modaltà: 1) Rfermento

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagna 1 d 7 da Acca da INDICE: 1) Scopo 2) Campo d applcazone 3) Norma d rfermento 4) Defnzon e smbol 5) Responsabltà 6) Apparecchature 7) odaltà esecutve 8) Esposzone de rsultat 1. Scopo Lo scopo della

Dettagli

IL MODELLO IS-LM. Ripasso dei concetti principali dal corso base di Economia Politica. Prof. AnnaMaria Variato

IL MODELLO IS-LM. Ripasso dei concetti principali dal corso base di Economia Politica. Prof. AnnaMaria Variato IL MODELLO IS-LM Rpasso de concett prncpal dal corso base d Economa Poltca Prof. AnnaMara Varato Strumento grafco-analtco per la rappresentazone e lo studo dell equlbro smultaneo del mercato de ben e della

Dettagli

Ministero della Salute D.G. della programmazione sanitaria --- GLI ACC - L ANALISI DELLA VARIABILITÀ METODOLOGIA

Ministero della Salute D.G. della programmazione sanitaria --- GLI ACC - L ANALISI DELLA VARIABILITÀ METODOLOGIA Mnstero della Salute D.G. della programmazone santara --- GLI ACC - L ANALISI DELLA VARIABILITÀ METODOLOGIA La valutazone del coeffcente d varabltà dell mpatto economco consente d ndvduare gl ACC e DRG

Dettagli

riguardante: PREVENZIONE INCENDI - Comportamento al fuoco - Resistenza al fuoco - -

riguardante: PREVENZIONE INCENDI - Comportamento al fuoco - Resistenza al fuoco - - Decreto Ministeriale del 09/03/2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Doc. 407H09MA.000 di Origine Nazionale

Dettagli

(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 74 del 29 marzo 2007) Il Ministro dell Interno

(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 74 del 29 marzo 2007) Il Ministro dell Interno Normativa - D.M. 9/3/2007 MINISTERO DELL INTERNO Decreto 9 Marzo 2007 «Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco»

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Pubblcata sul sto www.autorta.energa.t l 24 gugno 2005 Delberazone 21 gugno 2005 Integrazon e modfche della delberazone dell Autortà per l energa elettrca e l gas 29 settembre 2004, n. 170/04, n ottemperanza

Dettagli

Espletata la procedura di informazione ai sensi della direttiva 98/34/CE, come modificata dalla direttiva 98/48/CE;

Espletata la procedura di informazione ai sensi della direttiva 98/34/CE, come modificata dalla direttiva 98/48/CE; D.M. 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. (G.U. 29 marzo 2007, n. 74 Suppl.) IL MINISTRO DELL'INTERNO

Dettagli

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare MANUALE OPERATIVO PER IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare MANUALE OPERATIVO PER IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE Mnstero dell Ambente e della Tutela del Terrtoro e del Mare MANUALE OPERATIVO PER IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE INDICE 1. INTRODUZIONE 1.1. I RIFERIMENTI NORMATIVI 1.2. GLI OBIETTIVI

Dettagli

RELAZIONE TECNICA. Introduzione. 1 Finalità e requisiti delle attività di dispacciamento nel mercato elettrico liberalizzato

RELAZIONE TECNICA. Introduzione. 1 Finalità e requisiti delle attività di dispacciamento nel mercato elettrico liberalizzato Allegato n. 1 a Prot AU/01/130 RELAZIONE TECNICA PRESUPPOSTI PER L ADOZIONE DI SCHEMA DI CONDIZIONI PER L EROGAZIONE DEL PUBBLICO SERVIZIO DI DISPACCIAMENTO DELL ENERGIA ELETTRICA SUL TERRITORIO NAZIONALE

Dettagli

Fig. 1- Cicli di tensione di ampiezza costante

Fig. 1- Cicli di tensione di ampiezza costante Fatca Gl element struttural, soggett a sforz cclcamente varabl nel tempo (Fg. 1), possono collassare a lvell d carco anche notevolmente nferor rspetto alla resstenza statca. σ σ max σ mn Fg. 1- Ccl d tensone

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagna 1 d 5 legant da Acca da INDICE: 1) Scopo 2) Campo d applcazone 3) Norma d rfermento 4) Defnzon e smbol 5) Responsabltà 6) Apparecchature 7) Modaltà esecutve 8) Esposzone de rsultat calcestruzz aggregat

Dettagli

Dove RF è la rendita catastale del fabbricato e f (RF ) la funzione che associa l indice economico del fabbricato alla rendita catastale.

Dove RF è la rendita catastale del fabbricato e f (RF ) la funzione che associa l indice economico del fabbricato alla rendita catastale. 4.4.2. Indc economc L ndce d natura economca, n base a quanto prevsto dalla lettera b), del comma 2 dell artcolo 36 della legge regonale deve essere rferto a reddt catastal rvalutat. S ha pertanto che:

Dettagli

1 - DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA

1 - DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA Relazone d Calcolo delle Strutture - pag. - DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA La presente relazone rguarda la progettazone strutturale e l dmensonamento d: N. vasche d trattamento acque da realzzare nell

Dettagli

L articolo, realizzato a margine del seminario dello scorso 7 dicembre presso UniSapienza in Roma,

L articolo, realizzato a margine del seminario dello scorso 7 dicembre presso UniSapienza in Roma, I Modell, metod per una formazone effcace alla luce dell Accordo Stato Regon del 22/02/2012 Guseppe Palmsano Consulente azendale sulla scurezza ne luogh d lavoro - CSP/CSE L artcolo, realzzato a margne

Dettagli

Progetto di travi in c.a.p isostatiche Il tracciato del cavi e il cavo risultante

Progetto di travi in c.a.p isostatiche Il tracciato del cavi e il cavo risultante Unverstà degl Stud d Roma Tre - Facoltà d Ingegnera Laurea magstrale n Ingegnera Cvle n Protezone Corso d Cemento Armato Precompresso A/A 2015-16 Progetto d trav n c.a.p sostatche Il traccato del cav e

Dettagli

DIRETTIVE PER LA DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO AMBIENTALE AI COMUNI SEDE DI IMPIANTI PER RIFIUTI URBANI L.R.

DIRETTIVE PER LA DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO AMBIENTALE AI COMUNI SEDE DI IMPIANTI PER RIFIUTI URBANI L.R. REGIONE ABRUZZO ALLEGATO DIRETTIVE PER LA DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO AMBIENTALE AI COMUNI SEDE DI IMPIANTI PER RIFIUTI URBANI L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.. - art. 60 PREMESSA La L.R. 19.12.2007, n.

Dettagli

Propagazione delle incertezze

Propagazione delle incertezze Propagazone delle ncertezze In questa Sezone vene trattato l problema della propagazone delle ncertezze quando s msurano pù grandezze dfferent,,,z soggette a error d tpo casuale e po s utlzzano tal grandezze

Dettagli

Giovanni Buti STIMA DELL INCERTEZZA DI MISURA GB INTERTEK LABTEST

Giovanni Buti STIMA DELL INCERTEZZA DI MISURA GB INTERTEK LABTEST Govann But STIM DELL INCERTEZZ DI MISUR GB008-0405 INTERTEK LBTEST FIRENZE 8 PRILE 005 INDICE DEI CONTENUTI o bstract Scopo e campo d pplcazone..p 3 o Document d Rfermento...p 3 o Premessa..p 3 o nals.

Dettagli

REGOLAMENTO URBANISTICO

REGOLAMENTO URBANISTICO Var ant egener al ealregol ament our ban st co2014 El abor at car t ogr af c Magg o2015 Sc hedenor maperl adef n z onedegl as s et t ur ban s t c oed l z del l e ar eed t r as f or maz onemagg or ment

Dettagli

impianti di prima pioggia

impianti di prima pioggia SHUNT ITALIANA TECHNOLOGY S.r.l. dvsone depurazone acque mpant d prma pogga un futuro per l acqua... 0867 CAPONAGO (MB) - Va G. Galle, - Tel. 0.95.96.6 - Fax 0.95.74..54 - dvacque@shunt.t - www.shunt.t

Dettagli

IL MINISTRO DELL'INTERNO

IL MINISTRO DELL'INTERNO Normativa Decreto Ministeriale Data 9/3/2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. S.O.G.U. del 29/3/2007 n.

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara Polo Scientifico Tecnologico

Università degli Studi di Ferrara Polo Scientifico Tecnologico La rcerca scentfca talana nel campo dell draulca: presentazone de rsultat de progett PRIN 2008 Ferrara, 24-25 gennao 2013 ADATTAMENTO DEI SISTEMI E DEI SERVIZI IDROPOTABILI A SCENARI DI CARENZA IDRICA

Dettagli

Materials Handling and Logistics Technology. Linea guida. Settembre 2010

Materials Handling and Logistics Technology. Linea guida. Settembre 2010 Materals Handlng and Logstcs Technology Lnea guda Settembre 2010 2 PAVIMENTI PER L USO DI CARRELLI PER VNA 1 Scopo 3 2 Rferment 3 3 Defnzon 4 4 Requst 5 4.1 Pavment 5 4.1.1 Generaltà 5 4.1.2 Deflessone

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA UNIVERSITA DEGI STUDI DI CASSINO FACOTA DI INGEGNERIA ANTONIO RUSSO, ANGEO EOPARDI ANAISI DE ERRORE CONNESSO A APPROSSIMAZIONE DEE UNGHEZZE E DEE CEERITA NE METODO DI INTEGRAZIONE DEE CARATTERISTICHE (MOC)

Dettagli

COMPORTAMENTO DINAMICO DI ASSI E ALBERI

COMPORTAMENTO DINAMICO DI ASSI E ALBERI COMPORTAMENTO DNAMCO D ASS E ALBER VBRAZON TORSONAL Costruzone d Macchne Generaltà l problema del progetto d un asse o d un albero non è solo statco Gl ass e gl alber, come sstem elastc, sotto l azone

Dettagli

COMUNE DI CAFASSE Servizio Edilizia/Urbanistica

COMUNE DI CAFASSE Servizio Edilizia/Urbanistica COMUNE DI CAFASSE Servzo Edlza/Urbanstca PERMESSO DI COSTRUIRE N. DEL INTESTATARIO: METODO OPERATIVO PER LA DETERMINAZIONE DEL COSTO DI COSTRUZIONE a sens degl artt. 6 e 10 della L.R. 28/01/1977 n. 10;

Dettagli

Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. D.M. 9 marzo 2007. Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Pubblicato nel Supplemento Ordinario alla Gazzetta

Dettagli

IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE

IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE Schem caratterstc (serbato e rete d dstrbuzone) Con serbatoo d testata Con torrno pezometrco e serbatoo d estremtà Rete d tpo aperto Rete d tpo chuso Rete d tpo msto (ad albero)

Dettagli

Forze di massa gravitazionali inerziali elettromagnetiche. attraverso una superficie. sollecitazioni

Forze di massa gravitazionali inerziali elettromagnetiche. attraverso una superficie. sollecitazioni Unverstà d Roma La Sapenza Tecnologa de Process Produttv Resstenza de materal Forze d massa gravtazonal nerzal elettromagnetche d contatto fra sold fra sold e lqud fra sold e gas attraverso una superfce

Dettagli

FORMAZIONE ALPHAITALIA

FORMAZIONE ALPHAITALIA ALPHAITALIA PAG. 1 DI 13 FORMAZIONE ALPHAITALIA IL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Quadro ntroduttvo ALPHAITALIA PAG. 2 DI 13 1. DEFINIZIONI QUALITA Grado n cu un nseme d caratterstche ntrnseche soddsfa

Dettagli

Studio di Geologia GEODES

Studio di Geologia GEODES Studo d Geologa GEODES va Valmara, 14 55032 Castelnuovo Garfagnana (LU) tel / fax 0583-644096 e.mal : geodes@nwnd.t - geodes.studo@gmal.com Provnca d Lucca Comune d Gallcano PIANO DI RECUPERO DEL CENTRO

Dettagli

MILANO - VENERDÌ, 20 LUGLIO 2007. Sommario. Deliberazione Giunta regionale 26 giugno 2007 - n. 8/5018

MILANO - VENERDÌ, 20 LUGLIO 2007. Sommario. Deliberazione Giunta regionale 26 giugno 2007 - n. 8/5018 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - VENERDÌ, 20 LUGLIO 2007 3º SUPPLEMENTO STRAORDINARIO Sommaro Anno XXXVII - N. 147 - Poste Italane - Spedzone n abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b

Dettagli

DI SAN MARCELLIN COMUNE. Importo. Riferimento normativo. Oggetto. Fondo Contratto Decentrato ^ CCNL 22/01/04 art. 31 -c. 2

DI SAN MARCELLIN COMUNE. Importo. Riferimento normativo. Oggetto. Fondo Contratto Decentrato ^ CCNL 22/01/04 art. 31 -c. 2 v COMUNE Fondo Contratto Decentrato ^ D SAN MARCELLN [Data nov-13ì Oggetto Rfermento normatvo mporto Totale delle rsorse d natura stable al 22.1.2004 CCNL 22/01/04 art. 31 -c. 2 COMUNE D SAN MARCELLNO

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA

PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA PROVNCA REGONALE D MESSNA Regolamento per l'erogazone delle rsorse fnanzare agl sttut scolastc Artcolo 1 - Prncp, defnzon e norme general 1. l presente regolamento da attuazone all'art.3 della Legge 11

Dettagli

Modello del Gruppo d Acquisto

Modello del Gruppo d Acquisto InVMall - Intellgent Vrtual Mall Modello del Gruppo d Acqusto Survey L attvtà svolta per la realzzazone dell attvtà B7 Defnzone del Gruppo d Acqusto e de Relatv Algortm d Inferenza, prevsta dal captolato

Dettagli

CIRCOLARE N. 9. CIRCOLARI DELL ENTE MODIFICATE/SOSTITUITE: nessuna. Firmato: ing. Carlo Cannafoglia

CIRCOLARE N. 9. CIRCOLARI DELL ENTE MODIFICATE/SOSTITUITE: nessuna. Firmato: ing. Carlo Cannafoglia PROT. N 53897 ENTE EMITTENTE: OGGETTO: DESTINATARI: DATA DECORRENZA: CIRCOLARE N. 9 DC Cartografa, Catasto e Pubblctà Immoblare, d ntesa con l Uffco del Consglere Scentfco e la DC Osservatoro del Mercato

Dettagli

RELAZIONE SUI CALCOLI IDRAULICI

RELAZIONE SUI CALCOLI IDRAULICI LAVORI DI REGIMENTAZIONE IDRAULICA E CONSOLIDAMENTO DELLE SCARPATE C/DE GALATESE E PETROSINO POR FESR 2007-2013 ATTUAZIONE DELLE LINEE DI INTERVENTO 3.2.1.1 3.2.1.2 ---------------------------------- RELAZIONE

Dettagli

* * * Nota inerente il calcolo della concentrazione rappresentativa della sorgente. Aprile 2006 RL/SUO-TEC 166/2006 1

* * * Nota inerente il calcolo della concentrazione rappresentativa della sorgente. Aprile 2006 RL/SUO-TEC 166/2006 1 APAT Agenza per la Protezone dell Ambente e per Servz Tecnc Dpartmento Dfesa del Suolo / Servzo Geologco D Itala Servzo Tecnologe del sto e St Contamnat * * * Nota nerente l calcolo della concentrazone

Dettagli

Visto l articolo 117, comma sesto, della Costituzione;

Visto l articolo 117, comma sesto, della Costituzione; 22 28.10.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 50 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 ottobre 2013, n. 59/R Modfche al regolamento emanato con decreto del Presdente della

Dettagli

COMUNE DI SESTU. Vigilanza SETTORE : Deiana Pierluigi. Responsabile: DETERMINAZIONE N. 04/12/2015. in data

COMUNE DI SESTU. Vigilanza SETTORE : Deiana Pierluigi. Responsabile: DETERMINAZIONE N. 04/12/2015. in data COMUNE D SESTU SETTORE : Responsable: Vglanza Deana Perlug DETERMNAZONE N. n data 1926 04/12/2015 OGGETTO: Affdamento dretto alla dtta Racca Umberto & C. s.n.c. per la forntura d 6 chav elettronche per

Dettagli

CARATTERISTICHE DEI SEGNALI RANDOM

CARATTERISTICHE DEI SEGNALI RANDOM CARATTERISTICHE DEI SEGNALI RANDOM I segnal random o stocastc rvestono una notevole mportanza poché sono present, pù che segnal determnstc, nella maggor parte de process fsc real. Esempo d segnale random:

Dettagli

Calcolo on-line compenso professionale Architetti e Ingegneri

Calcolo on-line compenso professionale Architetti e Ingegneri Calcolo on-lne compenso professonale Archtett e Ingegner (D.M. 17 gugno 2016, D.Lgs 50/2016 ex D.M. 143 del 31 ottobre 2013) 2963000 Edlza Parametro sul valore dell'opera (P) 0.03 + 10 / V = 5.578145%

Dettagli

I balconi appoggiati su mensole

I balconi appoggiati su mensole 1 I balcon appoggat su mensole Con un sstema costruttvo ogg n dsuso, per l mpego d nuov metod che garantscono una maggore scurezza, nelle costruzon realzzate sno a crca un secolo fa balcon venvano ottenut

Dettagli

DECRETO N. 4 in data

DECRETO N. 4 in data DECRETO N. 4 n data 3.4.2014 OGGETTO: Retrbuzone d rsultato per l Segretaro Comunale ex Art. 42 del Contratto Collettvo Nazonale d Lavoro de Segretar Comunal e Provncal 1998-2001 - Anno 2012. - IL SINDACO

Dettagli

L ASSOGGETTABILITÀ AL DECRETO LEGISLATIVO N. 105/2015 DELLE ATTIVITÀ GALVANICHE

L ASSOGGETTABILITÀ AL DECRETO LEGISLATIVO N. 105/2015 DELLE ATTIVITÀ GALVANICHE L ASSOGGETTABILITÀ AL DECRETO LEGISLATIVO N. 105/2015 DELLE ATTIVITÀ GALVANICHE 2016 AUTORI BARBARA BASSO FRANCESCA BELLAMINO CHIARA carpegna Arpa Pemonte, Rscho ndustrale e Igene ndustrale ANGELO ROBOTTO

Dettagli

RELAZIONE TECNICA GENERALE RELAZIONE DI CALCOLO

RELAZIONE TECNICA GENERALE RELAZIONE DI CALCOLO Comune d Seregno Provnca d Monza e della Branza RELAZIONE TECNICA GENERALE RELAZIONE DI CALCOLO OGGETTO: COMMITTENTE: Progetto Strutturale n cemento armato d nuovo edfco ad uso resdenzale composto da n.

Dettagli