UNI CEI EN 16001:2009 Sistemi di Gestione dell Energia

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1 UNI CEI EN 16001:2009 Sistemi di Gestione dell Energia

2 Metodologia: PDCA Annex A: guida all uso della Norma

3 La struttura della norma (1/4) Segue la struttura della ISO E' basata sul ciclo di Deming (PDCA): miglioramento continuo L'approccio è energetico-centrico: Definire e raggiungere i requisiti di sistema relativi all'energia Guardare agli usi energetici in termini di efficienza Ottenere risultati oggettivi di performance energetica Migliorare progressivamente l'efficienza e gli usi finali Energy use Energy consumption Energy factor Energy target Energy metering Energy aspect Energy efficiency Energy performance

4 La struttura della norma (2/4) (REQUISITI GENERALI-POLITICA) PLAN Definire scopi, limiti e requisiti Stabilire come verranno raggiunti Dichiarare la politica Definire i requisiti legali e volontari dell'organizzazione Condurre l'analisi iniziale Identificare le aree di consumo energetico significativo Fissare obiettivi/target/programmi DO Definire ruoli e responsabilità Valutare le competenze e la formazione Definire la comunicazione interna e esterna Organizzare la documentazione di sistema Definire le procedure per un effettivo controllo operativo Stabilire i criteri energetici per l'esercizio, la manutenzione, gli acquisti e la gestione dei beni dell'organizzazione

5 La struttura della norma (3/4) CHECK Definire l'energy metering plan Monitorare e misurare i consumi correlati ai fattori energetici Valutare la correlazione consumi-fattori energetici mediante EPI Mantenere i record delle misure effettuate Valutare la conformità dei requisiti legali e volontari di sistema Gestire le NC e le CAPA Assicurare la conformità dei record ai requisiti di sistema Programmare e implementare gli audit interni ACT Mantenere i record dei riesami della direzione Fornire alla direzione le informazioni necessarie al riesame relative ai consumi, obiettivi, performance, audit interno, ecc. Aggiornare politica, obiettivi, target, piano di miglioramento, risorse.

6 La struttura della norma (4/4) La norma è strutturata per rispondere, formalmente ed operativamente, all'obiettivo principale: RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI MEDIANTE INCREMENTO DELL'EFFICIENZA ENERGETICA DEL SISTEMA Le aziende particolarmente vocate sono: PMI dove in genere mancano le risorse tecniche interne per il controllo e la gestione degli usi energetici Aziende energivore (con elevata intensità energetica) dove i costi energetici sono tra le principali voci di costo Aziende con altri sistemi di gestione per un miglioramento e l'integrazione di sistema ma, in generale, tutte le organizzazioni possono trarre dei benefici dal SGE perchè, tradizionalmente, i costi energetici sono stati assunti come fissi e non migliorabili, almeno fino alla liberalizzazione del mercato elettrico

7 EN vs. ISO I 2 standard hanno strutture analoghe (PDCA) Gli obiettivi dei 2 standard sono: SGA Protezione ambientale Gestione dei rifiuti Politica aziendale Prevenzione dell'inquinamento Conformità legale Performance ambientale SGE Efficienza energetica Risparmio economico Performance energetica Approvvigionamento energetico Politica aziendale Possibilità di implementazione parziale Un SGE (Sistema di Gestione dell Energia) ben implementato permette di ridurre DIRETTAMENTE i costi perché migliora l'efficienza energetica

8 Caratteristiche del SGE complemento e sviluppo per i classici SG e in particolare ISO (Ambientale) strumento fondamentale per gestire e migliorare le prestazioni energetiche e i relativi costi riduzione e razionalizzazione dei consumi energetici che costituiscono una delle principali voci di spesa del bilancio miglioramento tramite riduzione dei consumi o minori impatti (ad esempio utilizzando celle fotovoltaiche)

9 Destinatari: organizzazioni In pratica la EN si applica alle organizzazioni che desiderano: sviluppare o potenziare la politica dell'organizzazione in materia di sostenibilità ambientale; migliorare il proprio approvvigionamento energetico; ottimizzare i consumi energetici e ottenere vantaggi contrattuali grazie alla riduzione dell elevato consumo di energia durante le ore di picco; ridurre le emissioni di gas ad effetto serra; sensibilizzare i propri utenti/dipendenti/clienti ovvero, in ultima analisi, i cittadini circa l'uso responsabile della risorsa energetica; segue

10 Destinatari: organizzazioni segue organizzare, sviluppare, mantenere e migliorare il sistema di gestione dell energia; assicurarsi che il SGE sia conforme alle proprie politiche energetiche dichiarate; diminuire i costi energetici mediante una sistematica gestione dell energia; Gestione Energia migliorare le proprie prestazioni energetiche in modo sistematico; ottenere la certificazione del proprio SGE da parte di un organizzazione terza;

11 Da dove partire? Sistemi di gestione già in atto (ISO 14001, ) Procedure / attività pianificate di gestione e manutenzione impianti e attrezzature Interventi avviati al di fuori del contesto di uno specifico sistema di gestione (studi, interventi su macchinari, impianti, edifici, )

12 I benefici derivanti dal SGE Riduzione dei costi energetici (razionalizzazione) Incremento performance (produttività) Coinvolgimento diretto del top management Controllo della conformità legale Riduzione delle emissioni GHG (Greenhouse Gas) a effetto serra Integrazione dei sistemi di gestione esistenti e conseguente ottimizzazione delle risorse Riduzione dei rischi legati all uso dell energia (continuità, ecc.) Spinta all innovazione: processi e prodotti Strumento flessibile, applicabile a organizzazioni complesse e di piccole dimensioni Miglioramento continuo Miglioramento immagine verso clienti, dipendenti, stakeholders Differenziazione dai competitor Incremento della competitività Miglioramento di motivazione e fidelizzazione del personale Dimostrazione oggettiva delle performance energetiche

13 La documentazione (1/2) Rispetto ad altri standard la documentazione è essenziale e modulare (l'organizzazione ha ampie libertà di gestione della documentazione): POLITICA ENERGETICA documento base per dichiarare l'impegno verso l'efficienza ANALISI INIZIALE fondamentale per la definizione degli obiettivi/target/programmi e per definire gli aspetti energetici significativi come richiesto dalla EN REGISTRO DELLE OPPORTUNITA' elenco degli ambiti di miglioramento descritti in termini di aspetti energetici con risorse, cronoprogramma e responsabilità OBIETTIVI/TARGET/PROGRAMMI coerenti con la politica e con i requisiti di sistema, devono essere misurabili e documentabili, in linea con gli aspetti energetici, definiti con le responsabilità e cronoprogramma (integrabili nel registro delle opportunità)

14 La documentazione (2/2) PIANO DI COMUNICAZIONE ESTERNA (opzionale) se l'organizzazione decide di comunicare esternamente PIANO DI MONITORAGGIO (energy metering plan) definisce modalità di misurazione e monitoraggio degli elementi relativi agli aspetti energetici RECORD delle misure, deviazioni, analisi consumi attesi vs. consumi reali, relazione tra aspetti e fattori energetici e valutazione della conformità dei requisiti di sistema RECORD audit interni e riesame della direzione

15 Scopi e definizioni 1 - SCOPE 2 - DEFINITIONS Definisce modalità, requisiti e scopi dello standard EN Definisce i termini della norma, particolare importanza: Energy aspect elemento delle attività dell'organizzazione, beni o servizi che possono influenzare il consumo di energia Energy factor entità misurabile che determina il consumo di energia Energy performance indicator EPI rapporto scelto dall'organizzazione tra consumo di energia di un energy aspect e del relativo energy factor (es. kwhe/fatturato, mc gas/gradi giorno)

16 Analisi iniziale (1/2) IDENTIFICATIONS AND REVIEW OF ENERGY ASPECTS REGISTRO DELLE OPPORTUNITA' Contiene l'elenco delle opportunità di miglioramento descritte con: l aspetto energetico relativo il potenziale di miglioramento e il suo valore in termini economici o di carbon emission le azioni richieste per il miglioramento i costi, reali o stimati dell'investimento le risorse allocate le responsabilità dell'implementazione le scadenze temporali ad azione conclusa, i risultati reali ottenuti

17 Analisi iniziale (2/2) esempio: IDENTIFICATIONS AND REVIEW OF ENERGY ASPECTS

18 Obiettivi, target e programmi (1/2) ENERGY OBJECTIVES, TARGETS AND PROGRAMS In pratica, obiettivi, target e programmi sono stabiliti: per ogni aspetto significativo individuato in riferimento a unità (produzione, uffici, ecc.), impianti (linee produttive) ecc. esprimibili attraverso indicatori di performance = consumo di energia per fattore energetico (unità di prodotto, fatturato, potenza, ecc.) rendendoli indipendenti da variazioni della produzione sulla possibilità di confronto con le BAT Una traccia per la scelta: quali comportano i miglioramenti più importanti? quali immateriali (gestionali, organizzative) sono possibili? quali a costo zero? quali facilmente misurabili e monitorabili? quali facilmente implementabili? quali con il minor ROI?

19 Obiettivi, target e programmi (2/2) ENERGY OBJECTIVES, TARGETS AND PROGRAMS Esempio di inserimento di criteri oggettivi e soggettivi per la scelta delle misure di miglioramento:

20 Monitoraggio e misure MONITORING AND MEASUREMENT esempio: Monitoraggio dei consumi Previsione dei consumi futuri

21 Gli errori da evitare (1/2) L' applicazione degli standard nazionali, nel corso di molti anni, ha permesso di evidenziare alcuni errori da evitare nell'implementazione del SGE: Implementare il SGE in modo complesso Focalizzarsi sull'implementazione e non sulle registrazioni e riesame Focalizzarsi sugli aspetti tecnici e tralasciare la gestione del sistema: il SGE non è un audit energetico Mantenere 2 sistemi paralleli, uno implementato e uno ufficiale per gli audit Non riconoscere pienamente il valore degli audit interni, considerandoli solo per la valutazione della conformità ai requisiti Non valorizzare la comunicazione e la consapevolezza di tutto il personale

22 Gli errori da evitare (2/2) Non allocare sufficienti risorse economiche e tecnologiche al SGE Ritenere come condizione sufficiente per un buon SGE solo il ricorso a fonti rinnovabili al posto di fonti fossili Aderire in modo formale ottenendo cosi solo minimi vantaggi Non stabilire target prestazionali significativi appropriati alla propria organizzazione (EN non fissa criteri prestazionali)

23 Grazie per l attenzione Ing. Maurizio Giordano maurizio.giordano@imq.it

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