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- Beniamino Di Gregorio
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1 Area di studio Beneventano: Fortore e Valle Telesina L area del "Fortore Beneventano" ( ha) è parte del bacino del fiume Fortore. L area è prevalentemente montana (55%) e collinare (39%) con quote variabili tra i 400 e i 900 metri slm. La gran parte dei suoli ha caratteri vertici con fenomeni spinti di erosione. L'82% del territorio del Fortore è coperto da superfici agricole, il 17% da aree naturali e semi-naturali e l'1% da superfici artificiali. La coltura prevalente è la cerealicoltura in asciutto (frumento duro), coltivata in una superficie di circa ha. L area della Valle Telesina ( ha) è una regione prevalentemente collinare attraversata dal fiume Calore, con quote che variano dai 35 ai 1390 metri slm. Il territorio è caratterizzato da una geomorfologia complessa. L area è di grande interesse per la produzione di vini D.O.C., D.O.P., D.O.C.G. e I.G.P (Guardiolo, Solopaca, Sannio e Falanghina) e olio di qualità (è in corso l attribuzione del marchio di DOP agli oli della provincia di Benevento). La realtà agricola coesiste con riserve naturali ed un crescente tasso di urbanizzazione. Le superfici coltivate sono di circa 6500 e 3500 ha rispettivamente per la vite e per l'olivo, coltivate prevalentemente in asciutto. Situazione climatica Inverno Primavera Estate Autunno Trend Tmin Oss Trend Tmax Oss Tendenza decennale lineare della Temperatura Minima Stagionale [ C] (AO30km ) Tendenza decennale lineare della Temperatura Massima Stagionale [ C] (AO30km ) Trend Prec Oss Tendenza % decennale lineare della Precipitazione Cumulata Stagionale [%] (AO30km ) Inverno Primavera Estate Autunno Tmin A1B Diff Tmax A1B Diff Differenza stimata della Temperatura Minima Stagionale per lo scenario A1B [ C] ( Riferimento Temporale: <-> ) Differenza stimata della Temperatura Massima Stagionale per lo scenario A1B [ C] ( Riferimento Temporale: <-> ) Prec A1B Diff Differenza % della Precipitazione Cumulata Stagionale per lo scenario A1B [%] ( Riferimento Temporale: <-> ) + trend positivo non statisticamente significativo; - trend negativo non statisticamente significativo; / nessun trend Linee di ricerca Agroscenari interessate: 1a - Acquisizione, calibrazione e downscaling di scenari climatici futuri a livello locale, resp. scient. Massimiliano Pasqui, CNR-IBIMET, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Biometeorologia ATTIVITA'LAVORAZIONE DEI SUOLI E CLIMA: 1b.1 - Previsioni agrometeorologiche finalizzate alla meccanizzazione agricola in relazione all adattamento ai cambiamenti climatici, resp. scient. Stanislao Esposito, CRA-CMA, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura - Unità di ricerca per la climatologia e la meteorologia applicate all agricoltura 1
2 ATTIVITA ADATTABILITA DELLE COLTURE: 3 - Scenari di sistemi alternativi di produzione con enfasi sulle colture e varietà tipiche, resp. scient. Francesca De Lorenzi, CNR-ISAFoM, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo ATTIVITA VALUTAZIONE TERRITORIALE: 6a - Processi di degrado delle terre e cambiamento climatico Applicazione e verifica di modelli di valutazione territoriale della desertificazione in Italia, resp. scient. Luigi Perini, CRA-CMA Approcci adottati: Valutazione territoriale L obiettivo della ricerca è l identificazione delle dinamiche di cambiamento di uso e copertura del suolo dagli anni '60 ai giorni nostri e l'individuazione delle criticità del territorio in termini di degrado delle terre, in una prospettiva di scenari futuri. Tale obiettivo è stato analizzato a scala regionale con un approfondimento mirato all area Fortore. I processi di degrado identificati sono stati valutati in termini di servizi ecosistemici e di indici sintetici di vulnerabilità ambientale (ESAI). Dalla valutazione dei servizi ecosistemici di regolazione ( regulating services ) è stata stimata la perdita di suolo dovuta al processo di erosione, utilizzando il modello U.S.L.E. Per quanto riguarda gli scenari, sono state considerate le seguenti ipotesi: i) un reference case scenario (RCS), che contempla tassi di incremento dell abbandono delle terre analoghi a quelli del passato più recente ( business as usual ) e proiezioni climatiche secondo lo scenario di riferimento , che prevede incrementi di temperatura di circa 2 gradi e diminuzione della frequenza e dell'abbondanza delle piogge; ii) un worst case scenario (WCS), basato su ipotesi più drastiche di cambiamento climatico; iii) un best case scenario (BCS) con contenimento dell abbandono delle terre e scenario climatico di riferimento. La vulnerabilità degli attuali sistemi di produzione può essere sensibilmente ridotta, senza alterare gli ordinamenti colturali esistenti, identificando, per ogni coltura, cultivars adattabili alle condizioni climatiche attese, sfruttando la variabilità intra-specifica esistente. E stato messo a punto un approccio innovativo, utilizzato in tutte le aree di studio, che consiste di tre fasi: 1) determinazione degli indicatori delle condizioni termiche e idrologiche attese, in seguito all evoluzione del clima, nell area di studio e per ogni coltura del sistema produttivo di cui essa è rappresentativa. 2) identificazione, per ogni coltura, dei requisiti termici e idrologici cultivar-specifici, cioè delle condizioni biofisiche in cui la produttività delle stesse è ottimale. 3) identificazione delle opzioni di adattamento, dal confronto degli indicatori delle condizioni termiche e idriche con i requisiti delle cultivars. Sono stati messi a confronto due casi climatici: clima di riferimento ( ) e futuro ( ). Per la determinazione degli indicatori termici sono stati utilizzati indici bioclimatici e modelli fenologici; gli indicatori idrologici sono stati ricavati da modelli del movimento dell acqua nel sistema suolo-piantaatmosfera. I modelli sono applicati alla scala di paesaggio, e considerano le condizioni climatiche, i differenti tipi di suolo e condizioni di falda, l eventuale regime irriguo. I requisiti cultivar-specifici sono stati definiti utilizzando dati sperimentali. L esteso range di condizioni climatiche per alcune colture, e la numerosità di specie e cultivars esistenti, hanno consentito di determinare le potenzialità di adattamento dei sistemi produttivi. Per le sue caratteristiche, l approccio utilizzato può essere applicato a differenti sistemi colturali (colture erbacee e arboree, irrigue e non) ed esteso a tutte le aree del territorio rurale. L obiettivo della ricerca è lo sviluppo di uno strumento informativo a livello nazionale in grado di fornire indicazioni sui periodi in cui il terreno si trova nelle condizioni più idonee per la lavorazione e il transito dei mezzi meccanici per ridurre il degrado fisico del suolo. E stato messo a punto un sistema di previsioni agrometeorologiche per migliorare la programmazione dell impiego della macchine agricole (migliore tempestività e qualità di esecuzione), con riduzione degli effetti negativi del compattamento dei suoli. Considerando 5 diverse classi di lavorabilità, è stato svolta nell area Fortore uno studio sulle variazioni dei periodi di lavorabilità confrontando i trentenni e con 2 scenari climatici futuri
3 2050, differenti per sequenza di giorni consecutivi senza pioggia. Risultati: Valutazione territoriale (Si tratta di risultati parziali, si è in grado di fare analisi simili in scenari climatici futuri) Nell'area Fortore sono state identificate le principali traiettorie di cambiamento del periodo : artificializzazione (0,6% dell'area), espansione delle aree naturali, soprattutto nelle zone montane più acclivi (12,1% dell'area), conversione ad aree agricole, soprattutto nelle zone collinari pedemontane (9,9% dell'area). Il 77,4% del territorio rimane invariato nell'arco di tempo considerato. Tale valore, rispetto a statistiche disponibili, appare piuttosto alto. 'Paesaggio stabile' si associa ad un lieve decremento demografico nell'ora, osservato già a partire dagli anni '50 in linea con i processi di spopolamento dell'appennino centrale. Per quanto riguarda l'individuazione delle criticità, nell'area Fortore sono stati censiti 1575 fenomeni franosi (Progetto IFFI) così distribuiti: colamenti lenti (42%), scivolamenti rotazionali/traslativi (30%), colamenti rapidi (14%) e frane complesse (12%). Il 42% del territorio presenta un rischio di erosione del suolo intenso e il 31% elevato. Le aree a rischio idrogeologico R3 (elevato) e R4 (molto elevato) rappresentano circa il 3,5 % dell'area di studio ma salgono ad oltre il 50% se si considerano anche quelle di alta/medio-alta attenzione (A3 e A4). Nell'indice ESAI (vulnerabilità ambientale), la classe più elevata (critica) di sensibilità al degrado delle terre copre il 75% dell'area di studio nel 1960 e arriva all'80% nel La valutazione dei regulating services ha permesso di stimare la perdita di suolo, espressa in t/ha/anno. Le classi di erosione debole e moderata occupano rispettivamente il 4,1% ed il 9,3% del territorio e sono presenti prevalentemente sulle aree di altopiano. La classe di erosione intensa è la più estesa (occupa il 42% del comprensorio) e geomorfologicamente eterogenea. Le classi di erosione elevata e severa, rappresentate rispettivamente per il 30,7% ed il 13,9% dell'area di studio, si concentrano su formazioni prevalentemente argilloso-marnose e laddove la dinamica fluviale è piuttosto attiva. Valle Telesina - Vite: Il valore dell indice bioclimatico di Amerine & Winkler aumenta del 20% dal clima di riferimento al clima futuro. Per nove vitigni in tre casi climatici (riferimento , attuale e futuro ) sono state valutate l estensione e la distribuzione spaziale dei ranges termici ottimali; esse sono modificate nel clima futuro, con riduzione delle superfici con condizioni ottimali per alcuni vitigni, e aumento per altri. L analisi del clima attuale mostra che questa transizione è già in atto. Rispetto al clima di riferimento, è prevista una riduzione della piovosità durante il ciclo colturale della vite; gli indicatori del regime idrico dei suoli mostrano quindi una riduzione della disponibilità idrica nel periodo aprile-ottobre. Le aree soggette a maggiore incremento dello stress idrico si trovano nella pianura alluvionale recente, nel sistema pedemontano e negli ambienti collinari e montani. Valle Telesina Olivo: I valori degli indicatori del regime idrico dei suoli indicano una riduzione della disponibilità idrica nel clima futuro nella maggior parte della Valle. In generale, per tutte le cultivars di olivo analizzate, è prevista una riduzione dell estensione delle aree in cui c è adattabilità al regime idrico. In alcune zone (sistema pedemontano e antichi terrazzi alluvionali) l'adattabilità delle cultivars nel clima futuro resta invariata, mentre si riduce drasticamente nelle aree montane. Lo studio dell'adattabilità potenziale di alcune cultivars di olivo provenienti da altri ambienti ha dimostrato una maggiore adattabilità al clima futuro rispetto ad alcune cultivars attualmente coltivate. Fortore - Frumento duro: Il regime termico previsto ( ) non determina vulnerabilità per la specie nell'area. E' prevista una riduzione delle piogge durante il ciclo colturale del frumento. Gli indicatori del regime idrologico evidenziano una riduzione della disponibilità idrica nel clima futuro rispetto al clima di riferimento. E stato valutato l'adattamento potenziale di sette cultivars di frumento duro provenienti da diversi ambienti mediterranei; nel clima futuro quattro cultivars hanno alte probabilità di adattamento in gran parte dell area di studio mentre le restanti tre mostrano probabilità di adattamento scarse o nulle. Nell area Fortore le analisi relative ai lavori preparatori per la semina del frumento duro in monosuccessione mettendo a confronto i due trentenni e con gli scenari climatici futuri non 3
4 mostrano differenze di rilievo tra le 5 classi di lavorabilità. In futuro ( ) si evidenzia una sostanziale stabilità delle date mediane del primo e ultimo giorno di tempera, anche se emerge un lieve anticipo delle condizioni di tempera rispetto ai due trentenni precedenti. Implicazioni (cosa potrebbe accadere): Valutazione territoriale Lo scenario RCS comporta un progressivo abbandono delle terre dovuto alla continua emigrazione e all'ulteriore invecchiamento della popolazione residente, con conseguente perdita di suolo agricolo e di produttività, aumento dell'instabilità dei versanti e del rischio ambientale. La mancanza di gestione del territorio potrebbe portare problemi qualora dovessero verificarsi intense piogge erosive. Nel caso del WCS, i trend osservati e le implicazioni discusse nel RCS risulterebbero amplificate. Valle Telesina - Vite L aumento dell indice bioclimatico di Amerine & Winkler può rappresentare un vantaggio per la viticoltura dell area. Tale aumento potrebbe determinare uno spostamento verso quote più elevate della coltivazioni di vitigni che hanno bisogno di un minore apporto di temperatura. I vitigni termicamente più esigenti troveranno regimi termici a loro favorevoli in una superficie maggiore dell area. La riduzione dell apporto pluviometrico porterà ad una riduzione della produzione ed a una risposta qualitativa che potrebbero variare in funzione del vitigno, dell entità dello stress idrico e del periodo in cui si verifica. Valle Telesina - Olivo In alcune aree si potrebbe verificare una riduzione, anche se non drastica, della produzione di alcune cultivars di olivo attualmente coltivate. Fortore - Frumento duro I minori apporti idrici provenienti dalla precipitazioni potrebbero rendere più problematica la coltivazione. Infatti le cultivars esaminate, nello scenario climatico futuro, hanno mostrato minori probabilità di adattamento. Nell area Fortore per le lavorazioni principali del frumento duro nei mesi di settembre e ottobre, permangono per gli scenari climatici futuri condizioni del suolo poco favorevoli all aratura a causa della scarsa frequenza delle precipitazioni in grado di riportare il terreno dalla classe non lavorabile per eccessiva secchezza ad un contenuto di umidità sufficiente per effettuare in maniera adeguata le lavorazioni. Raccomandazioni (cosa dovrebbe accadere): Valutazione territoriale Il BCS prevede una serie di best practices finalizzate al contrasto dell abbandono delle terre attraverso forme di agricoltura climate-smart. E necessario prevedere interventi di salvaguardia del territorio (es. sistemazione dei versanti) per contrastare l'erosione dei suoli. Dati i limitati impatti negativi dovuti al cambiamento climatico, la sostenibilità dei sistemi agricoli attuali può essere mantenuta senza particolari interventi. Valle Telesina - Vite Dal punto di vista dell'adattamento al regime termico, le condizioni ottimali per la coltivazione di alcuni vitigni potrebbero verificarsi in alcune aree situate in quota; questo potrebbe rendere necessaria lo spostamento delle aree vocate per alcuni vitigni all interno della Valle. A causa della possibilità di aumento dello stress idrico sarebbe opportuno dare la possibilità di effettuare irrigazioni di soccorso nelle aree più vocate. Valle Telesina - Olivo In generale il livello delle produzioni attuali può essere mantenuto, e in alcuni casi potrebbero essere necessarie modifiche delle attuali pratiche di coltivazione (es. impianti di irrigazioni di soccorso negli oliveti di pianura). Nelle aree collinari le cultivars più sensibili al deficit idrico potrebbero ottenere buone produzioni in aree in cui i suoli sono capaci di immagazzinare una maggiore riserva idrica. Fortore - Frumento duro A fronte della futura riduzione della disponibilità idrica, l adozione di cultivars che hanno produzione ottimale in presenza di deficit idrico, può essere un opzione di adattamento più efficiente 4
5 rispetto all'introduzione di impianti per l'irrigazione di soccorso, data la complessità orografica del territorio. Il mantenimento del sistema cerealicolo attuale dovrebbe essere tutelato perché l abbandono dell attività agricola potrebbe aggravare il rischio di fenomeni di erosione dei suoli. E opportuno favorire ed incentivare l utilizzo di sistemi informativi di supporto (previsioni agrometeorologiche) alla programmazione delle pratiche agricole meccanizzate, sostenendo le misure di protezione del suolo e la diffusione della gestione agronomica con un uso adeguato delle macchine agricole (es. lavorazioni in condizioni di tempera). Si suggeriscono riflessioni sull opportunità di sostituire l aratura tradizionale con tecniche conservative di preparazione del letto di semina (es. lavorazione minima o semina diretta su sodo). 5
6 Esterno Interno SWOT 1 Punti di forza Aspetti positivi Debolezze Aspetti negativi L area Fortore ha una forte vocazione agricola, con presenza di aree naturali e assenza di un consumo di suolo irreversibile da parte dell'urbanizzazione. Produzione di prodotti agricoli di rilevanza nazionale (per olivo e vite; vini D.O.C., D.O.P., D.O.C.G. e I.G.P); Elevata produttività delle cultivars locali; disponibilità di cultivars che presentano un ampio range di requisiti idrologici e termici; elevato valore paesaggistico del territorio; Elevata produttività del frumento duro che favorisce la presenza di attività di trasformazione nell'area (pastifici). Mantenendo le attuali tecniche di lavorazione (convenzionali) nelle condizioni climatiche future non sono necessari grandi cambiamenti del parco macchine. Opportunità Disponibilità di vitigni adattabili al regime termico previsto ( ); Per le proprietà di ritenzione idrica dei suoli, in alcune aree persiste nel clima futuro la produzione ottimale per la maggior parte delle cvs di olivo esaminate. Alcune cvs attualmente non coltivate nell area hanno buone probabilità di adattamento; Regime termico futuro accettabile per il frumento duro. Nonostante gli scenari climatici futuri non evidenzino grandi differenze rispetto alle attuali condizioni di lavorabilità dei suoli è bene adottare tecniche di lavorazione a basso impatto ambientale che sfruttino i limitati periodi di tempera. Territorio vulnerabile dal punto di vista del rischio idrogeologico. Problema dell'abbandono delle terre e dell'erosione dei versanti. Mancanza di marchi D.O.P. rispetto alle potenzialità (olio); Presenza di impianti di olivo non intensivi e polivarietali (difficoltà di adeguamento ai disciplinari in corso di definizione per l'ottenimento del marchio DOP); Rigidità delle coltivazioni arboree: maggiori costi per la sostituzione degli impianti. L adozione di lavorazioni conservative del suolo non è sempre attuabile alle diverse organizzazioni aziendali. l esperienza e l abilità tecnica dell operatore giocano un ruolo importante. Le spese per il rinnovo del parco macchine potrebbero risultare onerose per gli attuali ordinamenti colturali. Rischi Assenza di un presidio del territorio a causa del continuo abbandono previsto dal RCS. Erosione dei suoli e riduzione della produttività agricola. Riduzione in alcune aree dell adattabilità al regime idrico futuro di cultivars di olivo e di frumento duro esaminate. La permanenza di scarse precipitazioni nei momenti delle lavorazioni potrebbe comportare ulteriori difficoltà al mantenimento della fertilità. L introduzione di una gestione conservativa del suolo nei primi anni comporta la riduzione dei livelli produttivi. 6
7 Rischi Opportunità SWOT 2 Punti di forza Sviluppare nuove metodologie in grado di sfruttare i punti di forza dell area Sviluppo di un'agricoltura secondo il BCS che meglio si adatta alla situazione ambientale e socio-economica dell'area, a favore della biodiversità, delle produzioni tipiche e della sostenibilità del territorio. Spostamento degli impianti di produzione della vite a quote più elevate in Valle Telesina; Valorizzazione del potenziale di specifiche combinazioni cultivar suolo per salvaguardare l attuale sistema di produzione, la sua produttività e biodiversità; Aumentare l efficienza della filiera cerealicola. La disponibilità di specifiche informazioni agrometeorologiche è utile per la pianificazione delle operazioni colturali consentendo una maggiore tempestività degli interventi e una migliore qualità del lavoro. L applicazione di lavorazioni conservative del terreno può essere un valido strumento per la protezione della fertilità dei suoli. Sfruttare i punti di forza per limitare l impatto dei rischi Adozione di pratiche colturali "climate-smart" che si adattano all inasprimento delle condizioni climatico-ambientali del territorio previste dal WCS, per limitare l'impatto dei maggiori fabbisogni idrici e dei fenomeni di degrado delle terre. Punti di debolezza Eliminare le debolezze per attivare nuove opportunità Prevedere interventi sul territorio a supporto dell'agricoltura sostenibile e di mitigazione del dissesto del territorio, promozione territoriale, disseminazione, meccanismi di incentivazione finanziaria, coinvolgimento della comunità agricola (BCS). Interventi per l attribuzione del marchio di DOP per gli oli della provincia di Benevento; Interventi per la specializzazione in senso monovarietale degli impianti di produzione di olivo; Monitoraggio della distribuzione nell area delle cultivars per verificare le valutazioni di adattabilità; Utilizzo di cultivars più resistenti a condizioni di ridotta disponibilità idrica (frumento). Incoraggiare il rinnovamento e l organizzazione del parco macchine aziendale in modo da adeguare le tecniche di lavorazione verso soluzioni a basso impatto ambientale in grado di fronteggiare le attuali criticità. Pianificare interventi per evitare l aggravamento dei punti di debolezza Misure a sostegno dell eventuale sostituzione varietale negli impianti arborei; Analisi sperimentale delle risposte delle cultivars identificate come più adattabili al regime idrico e termico per determinare requisiti varietali più accurati. Adozione da parte degli agricoltori delle combinazioni cultivar suolo con maggiore potenziale per l adattamento. Considerare i suoli nelle misure di adattamento al e mitigazione del cambiamento climatico favorendo strumenti d incentivazione finalizzati a premiare o sostenere gli agricoltori che gestiscono i suoli in modo virtuoso sia in termini di conservazione della fertilità dei suoli che per il sequestro del carbonio nei terreni. Supportare finanziariamente le aziende che desiderano adeguare e rinnovare il parco macchine per introdurre tecniche di lavorazione conservative capaci di fronteggiare il peggioramento di situazioni già critiche. 7
Situazione climatica. Linee di ricerca Agroscenari interessate:
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