Convegno Bolzano, 15 aprile 2016
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- Leonzia Corradini
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1 Giornata di Studio ITCOLD - 16 maggio Roma Convegno Bolzano, 15 aprile 2016 Ispezione e manutenzione di impianti idroelettrici Gallerie di derivazione Controllo e manutenzioni. Criteri generali ed esperienze
2 ITCOLD ITalian COmmittee on Large Dams (Comitato Italiano Dighe) ICOLD International Commission on Large Dams dal 1928, ca. 100 Paesi, 4 Regional Clubs, 24 Congressi, 165 Bulletins ITCOLD Diffusione e condivisione esperienze e competenze Partecipazione ad attività internazionali (ICOLD) Eventi (nazionali e internazionali ) Gruppi di Lavoro, Bollettini, Seminari, Giornate di studio, etc.
3 Grandi dighe in Italia: 540 S. Giustina, H=152 m Vajont, H=262 m Alpe Gera, H=174 m 3
4 Come è fatta ITCOLD? SOCI SOSTENITORI Collettivi Individuali Concessionari, Imprese, Studi Professionali, Società, Enti, Istituti, Singoli 4
5 EVENTI 2015 Incontro con Università: Lecco, gennaio 2015 Seminario Diga Saretto : 9 Ottobre Contributi ITCOLD a: MOLARE 1935, 25 Sett., Coast-Esonda, Sett. Gestione dei Sedimenti, Roma Ott. Corso Mapei, Nov. Workshop Dighe e Territorio : Benefici -problemi associati ai serbatoi artificiali sul territorio Catanzaro, Ottobre 5
6 EVENTI 2016 Seminario Diga Rimasco : 3 Marzo Giornata dei GdL ITCOLD Interrimento Deflusso Minimo Vitale Milano, 7 Aprile Workshop Dighe e Territorio - Benefici -problemi associati ai serbatoi artificiali sul territorio :3a 3 a Edizione, Bologna Presentazione volume Italian Dam Engineering Abroad Giornata dei GdL ITCOLD: Comportamento sismico dighe - Dighe Minori 6
7 Gruppi di Lavoro ITCOLD oggi attivi 1. Dighe minori (A. Masera) 2. Comportamento delle dighe ai sismi (A. Catalano) 3. Interrimento dei serbatoi (R. Caruana) 4. Criteri innovativi per miglioramento dighe (C. Ricciardi) 5. Deflusso Minimo Vitale (C. Malerba) 6. Italian Dam Engineering Abroad (M. Toti) 7. Organi di scarico (G. Spogli) 8. Dighe a gravità alleggerita (A. Frigerio) 9. Dighe Incompiute (V. Pascucci) 10. Climate change (C. Monti) 11. Condotte Forzate (S. Ballatore) 7
8 Opere idrauliche associate alle dighe (2012) 8
9 Finalità dell attività del gruppo Rappresentare lo stato dell arte della sicurezza delle opere idrauliche, attraverso l esame dei seguenti aspetti: Attività di controllo Scenari di deterioramento ed effetti sulle opere Manutenzione e riabilitazione 9
10 Articolazione del rapporto Descrizione delle opere Sintetica rassegna delle opere che costituiscono un impianto di derivazione idrica Normativa di riferimento Sia Norme Generali sia Tecniche Controlli Controlli di sicurezza e di stato Problemi tipici e riabilitazione 10
11 Controllo e Manutenzione Le attività di manutenzione sulle opere civili-idrauliche sono conseguenti all esecuzione periodica dei controlli e al relativo esito In relazione ai risultati dei controlli, le attività di manutenzione vengono attivate a seconda dell'importanza e dell'urgenza. Possono essere definiti quindi specifici Piani nei quali indicare i controlli da eseguire su ciascuna componente di cui l impianto è costituito, raggruppati secondo tipologia; sono anche indicate le modalità (con/senza indisponibilità d impianto), la frequenza e l esecutore. 11
12 Controllo e Manutenzione Al fine di garantire la massima efficacia ed omogeneità nell esecuzione dei controlli, il Piano può contenere richiami a modalità d esecuzione, istruzioni tecniche esistenti o di nuova emissione. I controlli e le frequenze possono essere modificate nel tempo, sia permanentemente in relazione all esito degli stessi o all insorgenza di nuove necessità, sia occasionalmente a seguito di eventi eccezionali, quali ad esempio sismi/piene significativi: questi ultimi eventi possono comportare l effettuazione di una serie, o più serie, straordinaria/e di controlli. 12
13 Controlli - finalità Dal punto di vista della loro finalità, i controlli si suddividono nelle seguenti fondamentali famiglie: Controlli di sicurezza verifica degli elementi che garantiscono le condizioni di sicurezza verso Terzi, assicurando in qualunque condizione il controllo dei volumi d acqua derivati; Controlli dello stato verifica dello stato di conservazione dell opera, al fine di assicurare la continuità dell esercizio e programmare le attività di manutenzione preventiva e correttiva. 13
14 Controlli modalità Operativamente tali controlli si distinguono in: Controlli sistematici (controlli ordinari) Verifica della funzionalità degli elementi dedicati a garantire sia la sicurezza che per il riscontro dello stato delle opere al fine della loro corretta conservazione e manutenzione. Consistono in ispezioni a vista delle opere; Controlli tecnici specialistici e/o strumentali Verifiche ed accertamenti effettuati sulla base di necessità evidenziate dai controlli sistematici. Consistono in ispezioni o controlli tecnici finalizzati a determinare lo stato di conservazione, il comportamento e l affidabilità delle opere; Controlli non sistematici A chiamata, sotto condizione, all'avviamento, ecc. 14
15 Controllo Gruppo di Lavoro ITCOLD Opere idrauliche associate alle dighe Piano dei Controlli per Galleria Controlli di sicurezza 15
16 Controllo Gruppo di Lavoro ITCOLD Opere idrauliche associate alle dighe Piano dei Controlli per Galleria Controlli di stato 16
17 Controllo Gruppo di Lavoro ITCOLD Opere idrauliche associate alle dighe Tipologia del controllo ordinario: ispezione a vista Frequenza tipica dell impianto: annuale Sono oggetto di ispezioni a vista le seguenti sottocomponenti dell Opera di Derivazione gli accessi, comprese le finestre d accesso il pendio nelle immediate vicinanze del tracciato (se accessibili) le parti visibili con l impianto in esercizio le paratoie per quanto visibili le opere di restituzione in alveo 17
18 Controllo Gruppo di Lavoro ITCOLD Opere idrauliche associate alle dighe Tipologia del controllo ordinario: verifica del funzionamento/stato di esercizio Frequenza tipica dell impianto: annuale Sono oggetto di verifica del funzionamento/stato di esercizio le seguenti sottocomponenti dell Opera di Derivazione: il comando delle paratoie (sino allo spunto) gli impianti di servizio (illuminazione, telefonici, elettrici, ecc.) 18
19 Controllo Gruppo di Lavoro ITCOLD Opere idrauliche associate alle dighe Tipologia del controllo specialistico: ispezione a vista, verifica del funzionamento/stato di esercizio Frequenza tipica dell impianto: ogni cinque/otto anni, ovvero in occasione di fermate per manutenzione, con svuotamento dell impianto. Sono oggetto di controlli specialistici le seguenti sottocomponenti dell Opera di Derivazione gli accessi, comprese le finestre d accesso il pendio nelle immediate vicinanze del tracciato (se accessibili) le parti visibili con l impianto in esercizio le parti non visibili e non accessibili con l impianto in esercizio il sistema di comando delle paratoie le paratoie e le relative sedi le opere di restituzione in alveo gli impianti di servizio (illuminazione, telefonici, elettrici, ecc.) 19
20 Problemi tipici e riabilitazioni Si possono innanzi tutto individuare tre categorie a cui far risalire i problemi che vengono riscontrati: 1. problemi causati dai terreni di fondazione 2. problemi dovuti all'ambiente 3. problemi riconducibili a carenze strutturali 20
21 Problemi tipici e riabilitazioni Effetti da valutarsi sulle diverse tipologie di opere e relativi interventi di riabilitazione Collasso Lesionamenti, deformazioni Degrado chimico/meccanico ed erosione Ecc. 21
22 Problemi tipici e riabilitazioni 792 Imp. Gandellino - Derivazione Serio serio galleria Legend EG Q 3.5 mc/sec WS Q 3.5 mc/sec Crit Q 3.5 mc/sec Ground Elevation (m) Main Channel Distance (m) 22
23 Problemi tipici e riabilitazioni Problemi dovuti all'ambiente Erosioni delle platee 23
24 Problemi tipici e riabilitazioni Problemi dovuti all'ambiente Erosioni in platea 24
25 Problemi tipici e riabilitazioni PROBLEMI RICONDUCIBILI A CARENZE STRUTTURALI 25
26 Problemi tipici e riabilitazioni PROBLEMI RICONDUCIBILI A CARENZE STRUTTURALI 26
27 Problemi tipici e riabilitazioni PROBLEMI RICONDUCIBILI A CARENZE STRUTTURALI 27
28 Problemi tipici e riabilitazioni PROBLEMI RICONDUCIBILI A CARENZE STRUTTURALI 28
29 Problemi tipici e riabilitazioni PROBLEMI RICONDUCIBILI A CARENZE STRUTTURALI 29
30 Problemi tipici e riabilitazioni PROBLEMI RICONDUCIBILI A CARENZE STRUTTURALI 30
31 Problemi tipici e riabilitazioni PROBLEMI RICONDUCIBILI A CARENZE STRUTTURALI 31
32 Problemi tipici e riabilitazioni PROBLEMI RICONDUCIBILI A CARENZE STRUTTURALI 32
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