VIGILANZA E CONTROLLO PRODOTTI IMMESSI SUL MERCATO IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO
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1 VIGILANZA E CONTROLLO NOVARA 10 DICEMBRE 2014 DEI PRODOTTI IMMESSI SUL MERCATO IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO SETTORE METROLOGIA LEGALE E REGOLAZIONE DEL MERCATO GABRIELLA NEGRO
2 La Legge 580/1993, modificata nel 2010, assegna alle Camere di Commercio funzioni di vigilanza e controllo sui prodotti e per la metrologia legale
3 AMBITI DI VIGILANZA METROLOGIA LEGALE - sorveglianza relativa a: Strumenti metrici, laboratori autorizzati all esecuzione della verificazione periodica di strumenti di misura; metalli preziosi; preimballaggi; centri tecnici autorizzati ad effettuare le operazioni di primo montaggio, di attivazione e di intervento tecnico per i tachigrafi digitali e analogici. VIGILANZA PRODOTTI - sorveglianza relativa a: Giocattoli, Prodotti elettrici: bassa tensione e compatibilità elettromagnetica, Dispositivi di protezione individuale di I categoria e Prodotti generici per quanto attiene al Codice del Consumo. Nell'ambito dei prodotti tessili e calzaturieri sono previsti controlli in relazione alla presenza e correttezza delle relative etichettature.
4 ORGANI DI CONTROLLO SETTORE VIGILANZA PRODOTTI CAMERA DI COMMERCIO GUARDIA DI FINANZA CARABINIERI POLIZIA MUNICIPALE AGENZIA DELLE DOGANE
5 SCOPO DELL ATTIVITA' DI CONTROLLO verificare la conformità dei prodotti elettrici di bassa tensione immessi sul mercato italiano ed intervenire nel caso di prodotti non conformi; verificare la conformità delle apparecchiature soggette a requisiti di compatibilità elettromagnetica immesse sul mercato italiano ed intervenire nel caso di apparecchiature non conformi
6 ACCERTAMENTO Gli organi di controllo ai sensi dell art. 13 della legge 589/1981 ai fini dell accertamento possono: assumere informazioni; procedere a ispezioni in luoghi diversi dalla dimora privata; procedere a rilievi descrittivi e fotografici ed altre operazioni tecniche; Procedere a prelievo di prodotti per sottoporli ad esame documentale e/o analisi di laboratorio; sequestrare cautelativamente le cose, redigendo verbale che deve essere trasmesso all Autorità competente (CCIAA Ufficio Sanzionatorio) per l emissione: - entro 10 giorni, del provvedimento nel caso di opposizione - entro 6 mesi dell ordinanza di confisca, con successiva alienazione o distruzione.
7 PROGRAMMAZIONE DELLA VIGILANZA La pianificazione della vigilanza èindispensabile al fine di perseguire lo scopo di tutela dell'interesse pubblico protetto e al contempo garantire il minimo intralcio al normale esercizio delle attivitàdell'impresa. La pianificazione presuppone : accurata formazione del personale ispettivo (conoscenza del dato normativo e dell effettiva condizione dell impresa); ottimizzazione delle risorse umane e strumentali; disponibilità di procedure di controllo; coordinamento con gli altri organi di controllo al fine di evitare sovrapposizioni; iniziative di informazione per illustrare gli obblighi normativi; rendere note le liste di controllo utilizzate durante la vigilanza.
8 LUOGHI DELLA VIGILANZA I controlli ispettivi sono condotti nei luoghi della produzione, dello stoccaggio e della distribuzione presso produttori, rappresentanti autorizzati, importatori, distributori. La decisione 768/2008 del Parlamento Europeo definisce tali figure professionali all allegato I. La figura dell installatore è assimilata a quella del produttore quando nello svolgimento della propria attività apporta modifiche ai prodotti, che possano incidere sulla loro sicurezza.
9 TIPOLOGIA DI CONTROLLO La vigilanza può essere effettuata attraverso controlli di tipo: visivo sui prodotti, mirato alla verifica del rispetto formale della normativa di riferimento; documentale sui dossier tecnici relativi ai prodotti, effettuato in back-office per accertare la conformità dei prodotti in relazione alle prescrizioni tecniche stabilite dalla normativa cogente e volontaria; prove di laboratorio, volto ad accertare le caratteristiche chimico fisiche di conformitàdei prodotti avvalendosi delle analisi effettuata da laboratori autorizzati.
10 MIGLIORARE IL SISTEMA DEI CONTROLLI 24 GENNAIO 2013 INTESA tra Governo, Regioni, Province autonome ed Enti locali Linee guida in materia di controlli Il controllo deve evolvere da una funzione, spesso più incentrata sull'accertamento della conformità formale, verso una più moderna funzione tesa ad assicurare l'effettivo adempimento sostanziale alle disposizioni poste a tutela degli interessi pubblici, anche attraverso un'azione di orientamento e collaborazione con le imprese.
11 TRASPARENZA DELL'AZIONE DI VIGILANZA riconoscibilità dell'ispettore; scopo e motivazione della vigilanza, utilizzo di liste di controllo che guidano i controllori, fornendo loro parametri certi riducendone, nel contempo, la discrezionalità; partecipazione dei diretti destinatari al fine di garantire il contraddittorio anche durante i controlli in atto; promozione dell azione utile, ove possibile, a rimediare le inosservanze materialmente sanabili.
12 Contatti Utili Settore Metrologia legale e Regolazione del Mercato Gabriella Negro Sergio De Stasio Telefono: 0321/ regolazione.mercato@no.camcom.it Grazie per l attenzione Gabriella Negro Responsabile del Settore
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