Appartamenti verso l autonomia. Abitare la Vita

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Appartamenti verso l autonomia. Abitare la Vita"

Transcript

1 Appartamenti verso l autonomia. Abitare la Vita Le politiche sociali di zona Pisa, 21 Febbraio 2013 Giuseppe Cecchi Direttore Società della Salute Zona Pisana

2 la dimensione comunitaria e l esercizio di tutela e promozione dei diritti sociali di cittadinanza Art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. VS

3 40 anni di riforme per mettere al centro del sistema il cittadino, costruire un effettiva integrazione socio sanitaria, affermare il principi di sussidiarietà e cooperazione, riconoscere il ruolo dei soggetti comunitari variamente organizzati

4 La Toscana: 15 anni vissuti intensamente..ricercando una risposta al bisogno di integrazione, per dare risposte intelligenti a bisogni complessi Leggi Sanitarie LR 22/2001; LR 40/2005 LR 60/2008 modificati 62 articoli su 135 della LR 40/2005 Leggi Sociali LR 72/97; LR 41/2005 Un unico Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale Società della Salute Piano Integrato di Salute Strumenti di partecipazione Riforma del sistema di accesso e presa in carico per la non autosufficenza Regolamenti per l autorizzazione e l accreditamento dei servizi socio sanitari

5 5 Il ruolo strategico della programmazione partecipata Programmare è un processo tecnico che, se condotto in modo partecipato ed aperto, realizza già in se obiettivi di salute importanti. La comunicazione congiuntamente alla partecipazione del cittadino come soggetto attivo del percorso assistenziale consente di cogliere una inedita proiezione del diritto alla salute: il «fondamentale diritto» presuppone, per essere effettivamente esercitato, che al titolare sia offerta la piena possibilità non solo di conoscere le modalità di funzionamento del sistema ma anche di contribuire attivamente alla sua determinazione. La comunicazione della Salute

6 6 Gli strumenti di partecipazione delle SdS Comitato di partecipazione Rappresentanti della comunità locali, dell utenza e associazionismo di tutela, non produttore di servizi. Avanza proposte per gli atti di programmazione, esprime parere sul PIS e sulla Relazione Annuale e su : qualità delle prestazioni corrispondenza ai bisogni efficacia informazione Consulta del terzo settore Organizzazioni del terzo settore e del volontariato rilevanti nel territorio. Esprime proposte progettuali per la definizione del PIS Agorà della salute Almeno due incontri pubblici annui con i cittadini per comunicare lo stato di salute del territorio e rendere i dati epidemiologici facilmente comprensibili.

7 L e politiche sociali al tempo della crisi: guerra di trincea o opportunità di crescita, se si è consapevoli delle solide basi da cui partire 1. Sistema di Governo 2. Modelli organizzativi 3. Partecipazione coordinare ed integrare EELL/SSN; equità; welfare come bene pubblico persona al centro del sistema integrazione socio sanitaria tutela diritti sociali patti di cittadinanza che tengano insieme persone, famiglie, soggetti sociali ed istituzione nella chiarezza di competenze e di ruoli.

8 Il Dlgs 229/99: il motore dell integrazione Le caratteristiche delle attività integrate: Tutte le attività atte a soddisfare, mediante un complesso processo assistenziale, bisogni di salute della persona che richiedono unitariamente prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale (Art 3 septies)

9 L atto di indirizzo per l integrazione sociosanitaria DEFINISCE I caratteri generali attraverso i quali sono state individuate le prestazioni: Appropiatezza Fragilità Complessità Rispetto a questi caratteri assumono particolare rilievo L organizzazione dell offerta in relazioni al Sistema dei servizi a rete Le modalità dei presa in carico del problema Valutazione multi-dimensionale del bisogno Predisposizione di un progetto individuale Individuazione del case manager Verifica degli esiti

10 Gli obietti del DPCM L applicazione dell atto persegue due obiettivi principali: Definisce la partecipazione dei vari enti e dei cittadini alla composizione del monte complessivo delle risorse impegnate Lega la valenza delle prestazioni non più alla funzione della sede di erogazione, ma al concetto fondamentale di continuità assistenziale rispetto ai bisogni e alla loro intensità

11 Piano Sanitario Regionale Allegato 3

12 Le azioni del Piano Integrato Sociale Regionale Interventi finalizzati a realizzare nuove soluzioni abitative per favorire percorsi di autonomia e di reinserimento delle persone con patologie mentali 2. Attivazione di percorsi lavorativi delle persone con problemi di salute mentale 3. Salute mentale e carcere 4. Infanzia e adolescenza 5. Percorsi assistenziali e di cura per persone affette da disturbi del comportamento alimentare 6. Interventi diretti a sostenere percorsi di autonomia degli utenti, a rafforzare il ruolo dell auto aiuto psichiatrico e a sviluppare reti informali per la salute mentale 7. Sostengo alle famiglie 8. Riabilitazione e socializzazione 9. Interventi diretti a migliorare i percorsi di presa in carico e di assistenza integrata delle persone con disturbi dello spettro autistico 10. Interventi sperimentali per sostenere pazienti stranieri 11. Interventi coordinati ospedale territorio per la prevenzione, individuazione precoce e risposta assistenziale di depressione precoce post-partum e alla salute mentale perinatale 12. Formazione professionisti

13 Le tipologie residenziali Comunità Terapeutica Centro Residenziali Struttura Assistita Gruppo Appartamento Sociali * Residenza Sanitaria Assistenziali Residenza Sanitaria Assistenziale per Disabili Residenza Sociale Assistita Comunità Alloggio Struttura Accoglienza per persone a rischio psico sociale e in condizioni disagio sociale Strutture per persone dipendenti da sostanze da abuso Centro di pronta accoglienza per minori Casa: alloggio di ordinaria abitazione, luogo di vita dell utente, assistito socialmente e/o oggetto di proiezione eventuale degli operatori della Salute Mentale * Regolamento della LR 41/2005 in via di definizione Sanitarie

14 Il Progetto Interzonale Pisano 1. Rilevazione presenze fuori zona e piano possibili rientri 2. Natura sovrazonale del problema 3. Attivazione gruppo interzonale (SdS Pisana, Valdera, AVC) 4. Mappatura risorse, ricoveri e percorsi 5. Documento progettuale interzonale 6. Approvazione delle Giunte SdS e della Az. USL 7. Implementazione del Piano

15 Il progetto per la programmazione delle politiche residenziali I CRITERI DI FONDO Attenta analisi dei bisogni presenti e delle miglioro e più appropriate risposte possibili Correggere carenze del sistema ed evitare di creare bisogni impropri di residenzialità Individuare soluzioni non statiche, ma evolutive, capaci di rispondere a bisogni attualmente magari impropri che si sono determinati in situazioni di servizi non appropriati ma cui occorre dare risposte senza pregiudicare il futuro Consolidare le capacità terapeutiche e riabilitative dei sistemi zonali e dipartimentale di salute mentale

16 Il bisogno residenziale per la Salute Mentale nell Azienda Sanitaria Locale n.5 di Pisa Programma Pluriennale Strutture Interzonali: una Residenza Assistita Sanitaria Disabili al alta assistenza, con circa 20 posti divisi in due moduli: uno a ad alta intensità assistenziale e contenimento per H ed HP gravi e l altro ad alta capacità di controllo per anomalie del comportamento per soggetti H e P (piano investimenti Volterra area ex ospedale psichiatrico) una struttura riabilitativa per l handicap ad alta capacità di riabilitazione (project financing struttura presso Comune di Lorenzana) Strutture Zonali Zona Pisana:4/5 appartamenti (progetto Le chiavi di casa e alloggi pubblici) Zona Valdera: 2/3 appartamenti (progetto Le chiavi di casa e altri alloggi) Zona Alta Val di Cecina: 1 appartamento

17 Le Azioni Realizzate nella Zona Pisana Le nuove strutture Appartamento Progetto Le Chiavi di Casa Fondazione Caripi RSD Lorenzana Appartamenti Ass. L Alba La riorganizzazione del servizio sociale territoriale non più per ambiti di intervento settoriali, ma centrato sul bisogno complessivo della persona (minori, adulti, anziani)

18 La salute: una questione di tutti Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi, siamo tutti chiamati ad agire la propria responsabilità. Il singolo cittadino L Organizzazione dei Servizi Sanitari Le istituzioni La comunità nella scelta sugli stili di vita nel personalizzare il processo di cura e nel far diventare i pazienti protagonisti attraverso le scelte politiche (sociali, educative, del lavoro, urbanistiche, etc) che promuove valori di gratuità, aiuto, cooperazione, integrazione, partecipazione e sussidiarietà che rafforzano la coesione sociale e la promozione e mantenimento della salute

partendo dal basso: bisogni fisiologici il bisogno di sicurezza di appartenenza di stima di autorealizzazione

partendo dal basso: bisogni fisiologici il bisogno di sicurezza di appartenenza di stima di autorealizzazione Questi sono i bisogni rappresentati nella piramide di Maslow, alla base ci sono i primari necessari alla sopravvivenza, seguono i bisogni sociali e sanitari utili per il benessere del nostro stato fisico

Dettagli

Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione

Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l infanzia e l adolescenza. Politiche per l Immigrazione Sviluppo del Volontariato,dell

Dettagli

L integrazione socio sanitaria. Diritto sanitario e dell assistenza sociale Prof. Alessandra Pioggia

L integrazione socio sanitaria. Diritto sanitario e dell assistenza sociale Prof. Alessandra Pioggia L integrazione socio sanitaria Diritto sanitario e dell assistenza sociale Prof. Alessandra Pioggia L individuo e la salute La nozione di salute dell OMS: «stato di completo benessere fisico, mentale e

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 23/ 29 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 23/ 29 DEL DELIBERAZIONE N. 23/ 29 Oggetto: Presentazione di progetti d intervento di cui alla L.R. 20/ 97 (art. 3) Nuove norme inerenti provvidenze a favore di persone affette da patologie psichiatriche e all art.

Dettagli

Obiettivi del corso. Qual è lo stato della programmazione regionale? La programmazione sociosanitaria nella regione Marche. Verificare: Attraverso:

Obiettivi del corso. Qual è lo stato della programmazione regionale? La programmazione sociosanitaria nella regione Marche. Verificare: Attraverso: La programmazione sociosanitaria nella regione Marche 19-26 ottobre 2010 Verificare: Obiettivi del corso Attraverso:! "#"""$ #%#$ "### In particolare: Qual è lo stato della programmazione regionale? &

Dettagli

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE DIREZIONE SOCIOSANITARIA 773 REG.DEC. OGGETTO: Approvazione del nuovo regolamento "Progetti Terapeutico Riabilitativi personalizzati con Budget Individuale di Salute" dell'azienda Sanitaria Universitaria

Dettagli

La riforma del sistema (socio)sanitario lombardo. ANCITEL Lombardia Milano, 4 febbraio 2016

La riforma del sistema (socio)sanitario lombardo. ANCITEL Lombardia Milano, 4 febbraio 2016 La riforma del sistema (socio)sanitario lombardo ANCITEL Lombardia Milano, 4 febbraio 2016 FONTI L.R. 23/2015 modifica L.R. 33/2009 (T.U. leggi regionali in materia di sanità) Le modifiche riguardano i

Dettagli

Giuliano Casu Dipartimento Salute Mentale UOC Psichiatria ASL 11 Empoli Convegno Appartamenti verso l autonomia. Abitare la vita Pisa, 21 febbraio

Giuliano Casu Dipartimento Salute Mentale UOC Psichiatria ASL 11 Empoli Convegno Appartamenti verso l autonomia. Abitare la vita Pisa, 21 febbraio Giuliano Casu Dipartimento Salute Mentale UOC Psichiatria ASL 11 Empoli Convegno Appartamenti verso l autonomia. Abitare la vita Pisa, 21 febbraio 2013 La residenzialità costituisce uno dei punti più problematici

Dettagli

Comunità terapeutica «Il Melograno»

Comunità terapeutica «Il Melograno» Comunità terapeutica «Il Melograno» Piano nazionale per la salute mentale 2013 Nel documento «Piano Nazionale di A zioni per la SaluteMentale-PANSM- elaborato dal gruppo interregionale salute mentale (GISM)

Dettagli

Interventi di prevenzione nelle strutture residenziali per minori Diana Di Pietro UOC SMREE ASL ROMA 6

Interventi di prevenzione nelle strutture residenziali per minori Diana Di Pietro UOC SMREE ASL ROMA 6 Interventi di prevenzione nelle strutture residenziali per minori Diana Di Pietro UOC SMREE ASL ROMA 6 Lanuvio, 27/10/2018 Strutture residenziali per minori Regione Lazio Strutture residenziali riabilitative

Dettagli

Calabria e legislazione sociale

Calabria e legislazione sociale Calabria e legislazione sociale 90 Calabria e legislazione sociale Uno sguardo alla logica dei servizi nella legislazione sociale (L.328/2000 e L. R. 23/2003) Dalla beneficenza si è passati all assistenza,

Dettagli

ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI ZONA PER LA SALUTE E PER IL BENESSERE SOCIALE DEL DISTRETTO N.

ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI ZONA PER LA SALUTE E PER IL BENESSERE SOCIALE DEL DISTRETTO N. ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI ZONA PER LA SALUTE E PER IL BENESSERE SOCIALE 2009-2011 DEL DISTRETTO N. 6 DI VIGNOLA IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 8 NOVEMBRE 2000, N. 328 E DELLA

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA - Progest

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA - Progest 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA - Progest Corso di laurea in programmazione e gestione delle politiche dei servizi sociali Corso: LA LEGISLAZIONE SOCIALE E SANITARIA Anno accademico 2007 2008

Dettagli

Knocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa

Knocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa Le azioni per fasi di processo In base ai bisogni rilevati dalla Survey e alla definizione delle fasi di processo, si sono definiti gli obiettivi strategici attorno ai bisogni del paziente, per l attivazione

Dettagli

1^ Conferenza Nazionale sulle CURE PRIMARIE Bologna 25/26 febbraio 2008 MODELLI DI INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA. Anna Banchero

1^ Conferenza Nazionale sulle CURE PRIMARIE Bologna 25/26 febbraio 2008 MODELLI DI INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA. Anna Banchero 1^ Conferenza Nazionale sulle CURE PRIMARIE Bologna 25/26 febbraio 2008 MODELLI DI INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Anna Banchero CHI E E PERSONA Secondo S. Tommaso Persona, ciò che è il più perfetto dell intera

Dettagli

PIANO DI ZONA

PIANO DI ZONA PIANO DI ZONA 2012-2014 ANNUALITÀ 2012 Distretto: Comune capofila: 1. Descrizione del territorio (geografica, urbanistica, produttiva, ecc.) 2. Descrizione del territorio dal punto di vista demografico

Dettagli

Dopo trent anni di servizio sanitario la sfida per la salute nella Regione Sicilia. Anna Banchero

Dopo trent anni di servizio sanitario la sfida per la salute nella Regione Sicilia. Anna Banchero Dopo trent anni di servizio sanitario la sfida per la salute nella Regione Sicilia Anna Banchero Il Servizio sanitario nazionale è stata una conquista in materia di diritti di cittadinanza Ha ordinato

Dettagli

PERCORSO DI ELABORAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE

PERCORSO DI ELABORAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE Partecipanti 82 persone: n. 14 Comuni n. 7 Civitas PERCORSO DI ELABORAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE n. 6 Amministratori pubblici n. 2 Residenze Sanitarie Assistenziali n. 27 Cooperazione Sociale n. 1 dirigente

Dettagli

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto

Dettagli

Il patto per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva: prime linee di azione sul welfare

Il patto per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva: prime linee di azione sul welfare Il patto per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva: prime linee di azione sul welfare Il patto per la crescita: presupposti il welfare come investimento: tutela diritti e coesione ma anche

Dettagli

Presentazione Percorso dei Piani di zona distrettuale. per la salute e per il benessere sociale, della. Provincia di Modena

Presentazione Percorso dei Piani di zona distrettuale. per la salute e per il benessere sociale, della. Provincia di Modena Presentazione Percorso dei Piani di zona distrettuale per la salute e per il benessere sociale, della Provincia di Modena 1 INCONTRO Piano Sociale Sanitario 2018-2020 Il Piano, è stato pensato e scritto

Dettagli

Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani

Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani Rimini 28 ottobre 2011 Francesca Marmo Legge Quadro 328/2000 La legge n 328 del 2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di

Dettagli

Rapporto sociale FVG 2013

Rapporto sociale FVG 2013 Al servizio di gente unica Report sullo stato dell arte del sistema degli interventi e dei Servizi sociali e sue prospettive di riforma e innovazione nel Friuli Venezia Giulia Rapporto sociale FVG 2013

Dettagli

I care. (don Lorenzo Milani - Scuola di Barbiana Lettera a una professoressa 1976) 20/04/2015 dr Maurizio Iacono

I care. (don Lorenzo Milani - Scuola di Barbiana Lettera a una professoressa 1976) 20/04/2015 dr Maurizio Iacono I care (don Lorenzo Milani - Scuola di Barbiana Lettera a una professoressa 1976) Una Azienda Sanitaria territoriale deve garantire una offerta di salute consona ai bisogni espressi dal territorio di riferimento.

Dettagli

Codice Struttura organizzativa Livello Graduazione

Codice Struttura organizzativa Livello Graduazione 71.02.00 RISORSE E PROGRAMMAZIONE SOCIO- SANITARIA 2 A Laurea in discipline economiche Capacità professionali: competenze specifiche nell ambito dei sistemi informativi, della programmazione amministrativa

Dettagli

A B C D E F G H I J K L M N

A B C D E F G H I J K L M N 2 3 4 5 6 7 8 9 0 2 3 4 Scheda regionale Indicatore da monitorare Indicatore DGR 423/207 Tipo indicatore Riferito Indicatori al a Obiettivo compilazione 208 Obiettivo distrettuale 209 Obiettivo 2020 Note

Dettagli

Piano Sociale Regione Lazio La Centralità della Persona nella Comunità è il principio guida del Piano Sociale della Regione Lazio.

Piano Sociale Regione Lazio La Centralità della Persona nella Comunità è il principio guida del Piano Sociale della Regione Lazio. Piano Sociale Regione Lazio La Centralità della Persona nella Comunità è il principio guida del Piano Sociale 2017-2019 della Regione Lazio. Parte 1 Parole chiave del Piano Regionale La Centralità della

Dettagli

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELIBERAZIONE LEGISLATIVA APPROVATA DALL ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE NELLA SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2014, N. 171 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DISTURBI DELLO SPETTRO

Dettagli

La consulenza psichiatrica in Medicina Generale

La consulenza psichiatrica in Medicina Generale La consulenza psichiatrica in Medicina Generale a cura di Clara Curcetti Roma, 16 febbraio 2010 Contesto Evoluzione della domanda di salute Cambiamenti socio-demografici Cambiamenti nell utilizzo dei servizi

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 28 dicembre 2007 pag. 1/5

ALLEGATOA alla Dgr n del 28 dicembre 2007 pag. 1/5 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 4588 del 28 dicembre 2007 pag. 1/5 Linee di indirizzo per la definizione delle attività dell Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (U.V.M.D)

Dettagli

LE POLITICHE LEGISLATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA NEL SETTORE DEI SERVIZI con particolare riferimento alla LR n.3/2008 e decreti attuativi

LE POLITICHE LEGISLATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA NEL SETTORE DEI SERVIZI con particolare riferimento alla LR n.3/2008 e decreti attuativi 1 8 novembre 2013 LE POLITICHE LEGISLATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA NEL SETTORE DEI SERVIZI con particolare riferimento alla LR n.3/2008 e decreti attuativi 2 3 REGIONE LOMBARDIA: RETICOLO AMMINISTRATIVO

Dettagli

La filosofia del Piano Nazionale sul diabete (seconda parte) Scritto da P. Pisanti

La filosofia del Piano Nazionale sul diabete (seconda parte) Scritto da P. Pisanti Il Piano Sanitario Nazionale sulla malattia diabetica, nel considerare i bisogni delle persone con diabete in età adulta e in età evolutiva, di quelli che assistono le persone con diabete, sanitari e non,

Dettagli

!"#$ %" &"'#"!"##"!(!"#

!#$ % &'#!##!(!# !"#$ %" &"'#"!"##"!(!"#! " # )"*"+ *","#",+-"+. ", ##/ **" 0#+(,"*+,#"1!+%( "!"#+'" 2(, "*(" Premesso che, per garantire un trattamento appropriato e sostenibile delle patologie pediatriche, nonché un

Dettagli

(omissis) Il Consiglio regionale

(omissis) Il Consiglio regionale REGIONE PIEMONTE BU2S1 09/01/2014 Deliberazione del Consiglio regionale 23 dicembre 2013, n. 260 40596 Recepimento dell Accordo approvato dalla Conferenza Unificata in data 17 ottobre 2013 relativo alle

Dettagli

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata

Dettagli

ALLEGATO A. Premessa. 1.Obiettivi generali

ALLEGATO A. Premessa. 1.Obiettivi generali ALLEGATO A Promozione dell'appropriatezza e miglioramento della qualità nella presa in carico multiprofessionale dei disturbi dello spettro autistico Indicazioni per la presentazione progetti delle Aziende

Dettagli

Principi e fondamenti dei SERVIZI SOCIALI

Principi e fondamenti dei SERVIZI SOCIALI lezione n. 2 Corso per operatore Socio sanitario Principi e fondamenti dei SERVIZI SOCIALI docente: Giuseppe Viani I principi costituzionali in materia di assistenza e servizi sociali Art. 38 co.1 Cost.

Dettagli

LEDHA - Lega per i diritti delle persone con disabilità Coordinamento federativo di 33 associazioni Fondata nel 1979

LEDHA - Lega per i diritti delle persone con disabilità Coordinamento federativo di 33 associazioni Fondata nel 1979 QUALI SERVIZI PER LA DISABILITA GRAVE? Il processo di presa in carico e il progetto individuale Inizialmente il gruppo di lavoro ha avviato una riflessione circa lo stato attuale dei servizi per la persona

Dettagli

ANFFAS ONLUS SARDEGNA ROMA, 18 NOVEMBRE WELFARE e DISABILITA IL MODELLO SARDEGNA

ANFFAS ONLUS SARDEGNA ROMA, 18 NOVEMBRE WELFARE e DISABILITA IL MODELLO SARDEGNA ANFFAS ONLUS SARDEGNA ROMA, 18 NOVEMBRE 2011 WELFARE e DISABILITA IL MODELLO SARDEGNA LA RIFORMA DEL SISTEMA INTEGRATO Legge Regionale n. 23 del 23 dicembre 2005 «Sistema integrato dei servizi alla persona.

Dettagli

Casa della salute Puianello. Distretto di Reggio Emilia

Casa della salute Puianello. Distretto di Reggio Emilia Casa della salute Puianello Distretto di Reggio Emilia 1 La Casa della salute di Puianello Distretto di Reggio Emilia La Casa della salute è un unico luogo, sempre lo stesso, vicino e abituale, dove le

Dettagli

Case della Salute LABoratorio regionale per l integrazione multiprofessionale

Case della Salute LABoratorio regionale per l integrazione multiprofessionale Case della Salute LABoratorio regionale per l integrazione multiprofessionale PROGETTI DI MIGLIORAMENTO AREA VASTA EMILIA CENTRALE (giugno 2018 - aprile 2019) Navile (Ausl Bologna) Prevenzione e promozione

Dettagli

L OSS nell integrazione socio-sanitaria

L OSS nell integrazione socio-sanitaria L Infermiere e le figure di supporto: L OSS nell integrazione socio-sanitaria Ringrazio per l invito: È difficile vedere relatori del sociale in contesti sanitari E importante mettere in evidenza che i

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE 7 ASL/TA SINTESI DEI VERBALI DELLE RIUNIONI DEI TAVOLI DI CONCERTAZIONE PER L ELABORAZIONE DEL III PIANO SOCIALE DI ZONA

AMBITO TERRITORIALE 7 ASL/TA SINTESI DEI VERBALI DELLE RIUNIONI DEI TAVOLI DI CONCERTAZIONE PER L ELABORAZIONE DEL III PIANO SOCIALE DI ZONA AMBITO TERRITORIALE n 7 ASL/TA SINTESI DEI VERBALI DELLE RIUNIONI DEI TAVOLI DI CONCERTAZIONE PER L ELABORAZIONE DEL III PIANO SOCIALE DI ZONA 2014-2016 Il percorso di programmazione partecipata ha avuto

Dettagli

PROGETTO DI LEGGE N di iniziativa dei Consiglieri regionali: Gallera, Rolfi e D. Maroni. Vita indipendente. PRESENTATO IL 22/07/2014

PROGETTO DI LEGGE N di iniziativa dei Consiglieri regionali: Gallera, Rolfi e D. Maroni. Vita indipendente. PRESENTATO IL 22/07/2014 REGIONE LOMBARDIA X LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 5679 PROGETTO DI LEGGE N. 0183 di iniziativa dei Consiglieri regionali: Gallera, Rolfi e D. Maroni Vita indipendente. PRESENTATO IL 22/07/2014 ASSEGNATO

Dettagli

Le politiche della Regione Emilia- Romagna per lo sviluppo dell empowerment di comunità

Le politiche della Regione Emilia- Romagna per lo sviluppo dell empowerment di comunità Le politiche della Regione Emilia- Romagna per lo sviluppo dell empowerment di comunità Reggio Emilia, 24 settembre 2009 Antonio Brambilla, Medicina Generale Pianificazione e Sviluppo Servizi Sanitari

Dettagli

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale Conferenza annuale per la salute mentale : un modello per i servizi di Salute Mentale Venerdì 22 Maggio 2009 Teatro della ASL di Brescia Viale Duca degli Abruzzi 15 1 2 IDENTIFICAZIONE E IMPOSTAZIONE DEL

Dettagli

Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile

Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile Dai sistemi di valutazione e classificazione un modello per la governance Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile Cagliari, 26 ottobre

Dettagli

XVII CONGRESSO NAZIONALE CARD, PISA 23/25 MAGGIO 2019 IL DISTRETTO E I MODELLI INNOVATIVI DI RETE PER LA CRONICITA E FRAGILITA

XVII CONGRESSO NAZIONALE CARD, PISA 23/25 MAGGIO 2019 IL DISTRETTO E I MODELLI INNOVATIVI DI RETE PER LA CRONICITA E FRAGILITA XVII CONGRESSO NAZIONALE CARD, PISA 23/25 MAGGIO 2019 IL DISTRETTO E I MODELLI INNOVATIVI DI RETE PER LA CRONICITA E FRAGILITA Prof. Anna Banchero Pisa, 23 maggio 2019 LE «SPINE» SULLA PERCEZIONE DELLE

Dettagli

Tavolo Disabilità. Il Piano Integrato di Salute e gli Obiettivi Prioritari. Sara Fagni Agenzia di Programmazione. Pisa, 28 Giugno 2006

Tavolo Disabilità. Il Piano Integrato di Salute e gli Obiettivi Prioritari. Sara Fagni Agenzia di Programmazione. Pisa, 28 Giugno 2006 Tavolo Disabilità Il Piano Integrato di Salute e gli Obiettivi Prioritari Pisa, 28 Giugno 2006 Sara Fagni Agenzia di Programmazione Obiettivo 1 settore Disabilità Valutazione Multidisciplinare Rendere

Dettagli

I luoghi dell integrazione: PUA e UVM

I luoghi dell integrazione: PUA e UVM SEMINARIO L integrazione sociosanitaria e il Punto Unico di Accesso. Strumenti per la presa in carico delle persone fragili e non autosufficienti 8 maggio 2012 I luoghi dell integrazione: PUA e UVM Paola

Dettagli

I processi di lavoro dei Servizi Sociali. Un tavolo di confronto territoriale

I processi di lavoro dei Servizi Sociali. Un tavolo di confronto territoriale I processi di lavoro dei Servizi Sociali. Un tavolo di confronto territoriale Este, 16 dicembre 2015 Direzione dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale A.ULSS 17 SERVIZI SOCIALI (art. 128 Decreto

Dettagli

PIANO DI ZONA Indicatori sulle prestazioni del SSC

PIANO DI ZONA Indicatori sulle prestazioni del SSC ALLEGATO N. 3 PIANO DI ZONA 2013-2015 Indicatori sulle del SSC Azzano Decimo Dicembre 2012 INDICATORI SULLE PRESTAZIONI DEL SSC Sistema integrato e essenziali punto 2, art.6 della LR 6/2006 1. Servizio

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: ANZIANI IN AZIONE giovani volontari anziani - 2016 SETTORE e Area di Intervento: A01 Assistenza Anziani OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivo

Dettagli

LEGENDA. requisiti per l accreditamento istituzionale delle strutture ospedaliere pubbliche e private

LEGENDA. requisiti per l accreditamento istituzionale delle strutture ospedaliere pubbliche e private LEGENDA MANUALE 1 MANUALE 2 MANUALE 3 MANUALE 4 requisiti per l accreditamento istituzionale delle strutture ospedaliere pubbliche e private requisiti per l accreditamento istituzionale delle strutture

Dettagli

Obiettivi Strategici e di Sviluppo

Obiettivi Strategici e di Sviluppo Pagina 1 di 13 QUALITA' DELLA VITA CITTADINI E FAMIGLIE Obiettivo Strategico 26 PROGRAMMA 2 - Interventi per la d isabilità I cittadini al centro della nostra azione con particolare attenzione alle categorie

Dettagli

Si aggiunga come primo riconoscimento:

Si aggiunga come primo riconoscimento: PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SERVIZI SOCIO SANITARI Processo Erogazione di interventi nei servizi sociali Sequenza di processo

Dettagli

RIASSETTO DEI SERVIZI SOCIALI E SANITARI NEL PIANO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE DELLA RETE ASSISTENZIALE IN REGIONE CAMPANIA

RIASSETTO DEI SERVIZI SOCIALI E SANITARI NEL PIANO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE DELLA RETE ASSISTENZIALE IN REGIONE CAMPANIA RIASSETTO DEI SERVIZI SOCIALI E SANITARI NEL PIANO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE DELLA RETE ASSISTENZIALE IN REGIONE CAMPANIA Dott.ssa Maria D Auria - Sociologa Dipartimento Assistenza Primarie e Continuità

Dettagli

Attività del DSM. dell ASS 1. nel 2014

Attività del DSM. dell ASS 1. nel 2014 Attività del DSM dell ASS 1 nel 2014 Il territorio della provincia di Trieste Provincia di Trieste 6 comuni Duino Aurisina 8.661 Monrupino 880 Muggia 13.439 San Dorligo 5.954 Sgonico 2.118 Trieste 205.341

Dettagli

Welfare locale, Strutture di Servizi e Terzo settore

Welfare locale, Strutture di Servizi e Terzo settore Corso di Laurea Politiche e Servizi Sociali Roma, 18 ottobre 2013 Welfare locale, Strutture di Servizi e Terzo settore Marco Accorinti Titolo della lezione odierna: I servizi sociali in Italia: evoluzione

Dettagli

COSA E IL CATALOGO. Documento dinamico con un aggiornamento almeno triennale legato al processo di consolidamento di eventuali sperimentazioni.

COSA E IL CATALOGO. Documento dinamico con un aggiornamento almeno triennale legato al processo di consolidamento di eventuali sperimentazioni. COSA E IL CATALOGO E un sistema di classificazione delle categorie dei servizi socio-assistenziali che rientrano nell'autorizzazione e accreditamento e quindi nelle E' lo strumento di riferimento per gli

Dettagli

0('#*)%. 2(#0)0 * )3(* (,);0(!"(5(+)#(' *#, (!#0*(%#") "(' 7'(%)""($)(+(4

0('#*)%. 2(#0)0 * )3(* (,);0(!(5(+)#(' *#, (!#0*(%#) (' 7'(%)($)(+(4 !"#$#%& "#' (&&))!"*(+)#),--')%. /') ")'#%(') ' #*/()++(+)#) %##&)%. $ ''(0#*# $ ''(!#%) "1%)0)' ' (!!#%)(+)#) ' *(,,*! "(+!#%)(') ) %)""($))!)/#') (!!#%)(")!"(-)')!%##),*)%),)$)*)2 *)& "#' &#$(')"1$)

Dettagli

DISPENSA N. 7 9 NOVEMBRE 2012

DISPENSA N. 7 9 NOVEMBRE 2012 1 DISPENSA N. 7 9 NOVEMBRE 2012 LE POLITICHE LEGISLATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA. IL SISTEMA DELLE RETI SOCIALI E DELLE RETI SOCIOSANITARIE LE POLITICHE DELLA SUSSIDIARIETA SECONDO IL MODELLO LOMBARDO

Dettagli

DEL DISTRETTO DI RAVENNA

DEL DISTRETTO DI RAVENNA INTEGRAZIONE E PROROGA DELL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA 2002-2003 PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2004 DEL DISTRETTO DI RAVENNA IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 8 NOVEMBRE 2000, N. 328 E DELLA

Dettagli

Organizzazione dei servizi sociali (6cfu)

Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Dipartimento di Scienze Politiche Università di Pisa Classe L-39 (nuovo ordinamento) Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Riccardo Guidi, riccardo.guidi@unipi.it Cosa facciamo oggi? 1) Question time.

Dettagli

Tavolo Welfare avanzamento marzo 2017

Tavolo Welfare avanzamento marzo 2017 Tavolo Welfare avanzamento marzo 2017 La manovra di Bilancio 2017 rafforza l azione prevista sul Welfare confermando gli impegni assunti con il Patto per la Crescita; Risposta a bisogni di residenzialità

Dettagli

AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI

AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI 50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante

Dettagli

- prioritari macro ambiti di attività, cui le iniziative finanziabili devono fare riferimento

- prioritari macro ambiti di attività, cui le iniziative finanziabili devono fare riferimento ALLEGATO A Criteri specifici per la concessione di contributi da parte dei settori della DG Diritti di cittadinanza e coesione sociale competenti in materia di sanità, in attuazione della delibera G.R.

Dettagli

DELIBERAZIONE di ASSEMBLEA

DELIBERAZIONE di ASSEMBLEA SOCIETA' DELLA SALUTE dell'alta Val di Cecina Comuni di: Volterra Pomarance Castelnuovo VC Montecatini VC Azienda USL Toscana NO Deliberazione n. 11 del 30.03.2016 DELIBERAZIONE di ASSEMBLEA Oggetto: DGRT

Dettagli

IL SOSTEGNO ALLE RESPONSABILITA FAMILIARI NELLA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI

IL SOSTEGNO ALLE RESPONSABILITA FAMILIARI NELLA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI IL SOSTEGNO ALLE RESPONSABILITA FAMILIARI NELLA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI BARI 24 SETTEMBRE 2013 Francesca Zampano Dirigente Servizio Politiche di benessere sociale e pari opportunità Regione Puglia

Dettagli

Il Tavolo congiunto sociale-lavoro

Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Tavolo di confronto e concertazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Regioni e Province Autonome e dell ANCI, per l attuazione delle politiche

Dettagli

Proposta di riorganizzazione

Proposta di riorganizzazione Proposta di riorganizzazione 1. L assetto attuale e il Sistema Ospedaliero Provinciale: L attuale assetto organizzativo dell APSS, definito dalla L.P. 23 luglio 2010, n. 16 e dal Regolamento di organizzazione,

Dettagli

L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE

L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L ospedale e il territorio: opportunità e criticità nell integrazione socio-sanitaria Francesca Busa Direttore Distretto

Dettagli

Premesso che un identificazione precoce dei disturbi dello spettro autistico, la possibilità di fruire tempestivamente di un percorso di presa in

Premesso che un identificazione precoce dei disturbi dello spettro autistico, la possibilità di fruire tempestivamente di un percorso di presa in !! " # "#"$ $#%#& $'""(#!$"#$)#!# *!$"!+ Premesso che un identificazione precoce dei disturbi dello spettro autistico, la possibilità di fruire tempestivamente di un percorso di presa in carico globale

Dettagli

Tavoli Tematici: Disabili e Anziani

Tavoli Tematici: Disabili e Anziani DISTRETTO DI RICCIONE PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2013 Tavoli Tematici: Disabili e Anziani Riccione 11 Aprile 2013 SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE PROGETTI

Dettagli

I RAPPORTI TRA CAS E ASSISTENTI SOCIALI Il ruolo dei Servizi Sociali Aziendali

I RAPPORTI TRA CAS E ASSISTENTI SOCIALI Il ruolo dei Servizi Sociali Aziendali I RAPPORTI TRA CAS E ASSISTENTI SOCIALI Il ruolo dei Servizi Sociali Aziendali 23 novembre 2017 Aula Magna Rosmini - Torino Dott.ssa Lorella Perugini L OMS, definisce lo stato di salute come "Uno stato

Dettagli

Tavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione

Tavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione DISTRETTO DI RICCIONE PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2013 Tavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione Riccione 12 Aprile

Dettagli

Residenze in convivenza e vita attiva per silver age over 65. Casa anziani Settecamini.

Residenze in convivenza e vita attiva per silver age over 65. Casa anziani Settecamini. PROGETTO (ai sensi dell art.23 comma 15 del D.lgs. 50/2016 e s.m.i.) per l affidamento del servizio: Residenze in convivenza e vita attiva per silver age over 65. Casa anziani Settecamini. 1 Il presente

Dettagli

presente Assente Graziano Cioni Presidente X Luigi Marroni membro X Stefano Marmugi membro X Allegati p.i: 6 Allegati semplici:

presente Assente Graziano Cioni Presidente X Luigi Marroni membro X Stefano Marmugi membro X Allegati p.i: 6 Allegati semplici: Deliberazione Esecutivo n. 51 del 26 novembre 2008 Oggetto: Servizi di accoglienza per minori. Approvazione schemi di convenzione (periodo 1/1/2009-31/12/2009): Servizio di pronta accoglienza Servizio

Dettagli

Le modalità della verifica tra procedure, requisiti e problematiche: differenze e analogie tra sanitario e socio-sanitario

Le modalità della verifica tra procedure, requisiti e problematiche: differenze e analogie tra sanitario e socio-sanitario Corso di Aggiornamento Professionale I Sistemi di Autorizzazione e Accreditamento per le Strutture Sanitarie e Socio-Sanitarie. Un confronto di esperienze. 9 10 Ottobre 2006 Le modalità della verifica

Dettagli

La psicologia clinica e di comunità, strumenti ed opportunità per l'integrazione socio-sanitaria. sanitaria. 14 Maggio Roma

La psicologia clinica e di comunità, strumenti ed opportunità per l'integrazione socio-sanitaria. sanitaria. 14 Maggio Roma La psicologia clinica e di comunità, strumenti ed opportunità per l'integrazione socio-sanitaria sanitaria 14 Maggio 2009- Roma Dr.ssa Maria M. Russo Direttore Programma di Psicologia AUSL Rimini 1 Riferimenti

Dettagli

Voglia di Comunità in un Mondo senza Cittadinanza. Pietro Ciliberti

Voglia di Comunità in un Mondo senza Cittadinanza. Pietro Ciliberti Voglia di Comunità in un Mondo senza Cittadinanza Pietro Ciliberti L eclissi della comunità Il lavoro e le sue nuove frontiere La famiglia, ma quale famiglia I cambiamenti urbani La precarietà affettività

Dettagli

RIORDINO DEL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE DEL COMUNE DI BOLOGNA

RIORDINO DEL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE DEL COMUNE DI BOLOGNA RIORDINO DEL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE DEL COMUNE DI BOLOGNA LE SFIDE Scheda ATTUALI analitica DEL WELFARE A Bologna... Sostanziale mantenimento della spesa pubblica sociale e sociosanitaria per il

Dettagli

Lorenzo Roti Regione Toscana Settore Organizzazione delle cure e percorsi cronicità

Lorenzo Roti Regione Toscana Settore Organizzazione delle cure e percorsi cronicità IL QUADRO DELL ASSISTENZA SANITARIA REGIONALE NELLE CARCERI TOSCANE Lorenzo Roti Regione Toscana Settore Organizzazione delle cure e percorsi cronicità Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione 1 Sociale

Dettagli

Piano Sociale e Sanitario Deliberazione Giunta Regionale n.1448 dell 1/10/2007, proposta all Assemblea Legislativa

Piano Sociale e Sanitario Deliberazione Giunta Regionale n.1448 dell 1/10/2007, proposta all Assemblea Legislativa Piano Sociale e Sanitario 2008-2010 Deliberazione Giunta Regionale n.1448 dell 1/10/2007, proposta all Assemblea Legislativa Principi guida PARTECIPAZIONE COESIONE SOCIALE INTEGRAZIONE RESPONSABILITA NON

Dettagli

L'integrazione socio-sanitaria: l'esperienza della Regione Toscana

L'integrazione socio-sanitaria: l'esperienza della Regione Toscana Il lavoro per l'inclusione delle persone con disturbo psichico L'integrazione socio-sanitaria: l'esperienza della Regione Toscana Roma, 3 giugno 2015 Dr.ssa Barbara Trambusti Regione Toscana D.G Diritti

Dettagli

Aggiornamenti e prossimi passi per la programmazione Sociale dei Piani di zona

Aggiornamenti e prossimi passi per la programmazione Sociale dei Piani di zona WORKSHOP Modelli integrati di programmazione delle politiche sociali e abitative Aggiornamenti e prossimi passi per la programmazione Sociale dei Piani di zona Davide Sironi Direzione Generale Politiche

Dettagli

NUOVI ASSETTI TERRITORIALI. Area Sanità e Sociale

NUOVI ASSETTI TERRITORIALI. Area Sanità e Sociale NUOVI ASSETTI TERRITORIALI Area Sanità e Sociale 1 1 Presidiare un sistema complesso, derivante da interconnessioni di ambiti funzionali diversi (clinico, assistenziale, amministrativo), di soggetti diversi

Dettagli

COMUNE DI MANDELLO DEL LARIO Piazza L. Da Vinci n. 6 (prov. LC)

COMUNE DI MANDELLO DEL LARIO Piazza L. Da Vinci n. 6 (prov. LC) SCHEDE AMBITI DI COPROGETTAZIONE relative alla procedura aperta di istruttoria pubblica finalizzata all individuazione di soggetti del Terzo Settore disponibili alla coprogettazione e alla gestione in

Dettagli

Allegato A. Referente del progetto/programma Dr. Giuseppe Frau Telefono

Allegato A. Referente del progetto/programma Dr. Giuseppe Frau Telefono Allegato A SCHEDA PROGETTO/PROGRAMMA Distretto Sociosanitario Cagliari Area Vasta Direzione del Distretto Sociosanitario Cagliari Area Vasta Direttore Dr. Giuseppe Frau Titolo del progetto/programma Iniziale

Dettagli

Società della Salute Area Pratese ASSEMBLEA DEI SOCI

Società della Salute Area Pratese ASSEMBLEA DEI SOCI Deliberazione 39 del 10.12.2012 Società della Salute Area Pratese ASSEMBLEA DEI SOCI OGGETTO: Ricognizione strutture sociali, sociosanitarie e sanitarie integrate e a bassa soglia presenti sul territorio

Dettagli

La residenzialità per anziani in Toscana

La residenzialità per anziani in Toscana La residenzialità per anziani in Toscana Barbara Trambusti Sara Madrigali Regione Toscana Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale Settore Residenzialità Territoriale, Cure Intermedie

Dettagli

SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE

SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità la promozione

Dettagli

Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria

Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria, Medicina Generale, Pianificazione e Sviluppo dei Servizi Sanitari Novembre 2008 PSSR e altri strumenti di programmazione regionali Piano Attuativo

Dettagli

Verso il nuovo Piano Sociale e Sanitario

Verso il nuovo Piano Sociale e Sanitario Verso il nuovo Piano Sociale e Sanitario Maura Forni - Responsabile Servizio Coordinamento Politiche Sociali e Socio Educative Antonio Brambilla - Responsabile Servizio Assistenza Territoriale Direzione

Dettagli

Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 21 IL SISTEMA DI OFFERTA DELLA REGIONE LOMBARDIA, con particolare riferimento alla recente legislazione

Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 21 IL SISTEMA DI OFFERTA DELLA REGIONE LOMBARDIA, con particolare riferimento alla recente legislazione Paolo Ferrario, IL SISTEMA DI OFFERTA DELLA REGIONE LOMBARDIA 1 Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 21 IL SISTEMA DI OFFERTA DELLA REGIONE LOMBARDIA, con particolare riferimento alla recente legislazione

Dettagli

Corso SITI Il SSL un anno dopo: un primo bilancio possibile Il ruolo del Direttore Sociosanitario nell evoluzione del SSR: obiettivi e strumenti

Corso SITI Il SSL un anno dopo: un primo bilancio possibile Il ruolo del Direttore Sociosanitario nell evoluzione del SSR: obiettivi e strumenti Corso SITI Il SSL un anno dopo: un primo bilancio possibile Il ruolo del Direttore Sociosanitario nell evoluzione del SSR: obiettivi e strumenti Annamaria Indelicato 28 ottobre 2016 Riequilibrio dell'asse

Dettagli

Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale

Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale dott. Raffaele FABRIZIO Bologna, 20 gennaio 2010 La società regionale oggi Invecchiamento popolazione (aumento

Dettagli