Novità per il recupero e riuso dei sedimenti contaminati

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1 Novità per il recupero e riuso dei sedimenti contaminati Relatori: Sergio Cappucci ENEA Roberto Falcone - SSV Floriana La Marca Università di Roma La Sapienza Reclaimexpo - 6/11/2015

2 OUTLINE 1) Iniziative del Comitato Tecnico Terreni Contaminati 2) Risultati preliminari di alcune sperimentazioni 3) Risultati e conclusioni Reclaimexpo - 6/11/2015

3 COMITATO TECNICO TERRENI CONTAMINATI Sardinia, Reclaimexpo 8 Ottobre - 6/11/2015

4 COMITATO TECNICO TERRENI CONTAMINATI Al titolo V del testo unico ambientale L. 152/06 sono allegati 5 documenti che definifiscono: GRUPPO 1 (ALL 1) Strumenti Decisionali (AdR) GRUPPO 2 (ALL 2) Caratterizzazione siti GRUPPO 3 (ALL 3) Interventi GRUPPO 4 (ALL 4) Procedure Autorizzative GRUPPO 5 (ALL 5) Obiettivi della bonifica GRUPPO 6 Criteri di Priorità GRUPPO 7 destinazione d uso GRUPPO 8 Terre e rocce da scavo GRUPPO 9 Salute Sardinia, Reclaimexpo 8 Ottobre - 6/11/

5 Allegato 3 L.152 CRITERI GENERALI PER LA SELEZIONE E L ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA E RIPRISTINO AMBIENTALE, DI MESSA IN SICUREZZA (D URGENZA, OPERATIVA O PERMANENTE), NONCHE PER L INDIVIDUAZIONE DELLE MIGLIORI TECNICHE D INTERVENTO A COSTI SOPPORTABILI Necessita di mettere ordine e chiarire tra Caratteri e finalità dell intervento Bonifica - Messa in sicurezza d emergenza/permanente Tecniche e tecnologie disponibili/possibili (biologiche- chimico/fisiche elettrotermiche) Criteri di Progetto Criteri di scelta Tipologie - Livello di progettazione Esecuzione -Controllo Collaudo Sardinia, Reclaimexpo 8 Ottobre - 6/11/

6 Allegato 3 L.152 CRITERI GENERALI PER LA SELEZIONE E L ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA E RIPRISTINO AMBIENTALE, DI MESSA IN SICUREZZA (D URGENZA, OPERATIVA O PERMANENTE), NONCHE PER L INDIVIDUAZIONE DELLE MIGLIORI TECNICHE D INTERVENTO A COSTI SOPPORTABILI Sardinia, Reclaimexpo 8 Ottobre - 6/11/ Premessa 2- Interventi di Bonifica e di messa in sicurezza 3- Criteri di progetto degli interventi 4- Interventi di messa in sicurezza d urgenza (d emergenza) 5- Interventi di messa in sicurezza operativa o permanente Interventi mitigativi Interventi di contenimento 6- Interventi per la Bonifica e ripristino ambientale 7- Indagini e studi preliminari 8- Piano di monitoraggio e controllo 9- Validazione e Collaudo degli interventi 10- Fondo di garanzia Assicurazione 11- Protezione dei lavoratori Appendice 1 ( 6.3.) Specifiche su contenimento fisico Appendice 2 ( 6.4.) Specifiche su biorisanamento + TERRE E ROCCE DA SCAVO E SEDIMENTI

7 CRITICITA E PROPOSTE - 07 criticità: molte infrastrutture aggettanti in mare si sviluppano lungo aree costiere caratterizzate da un significativo trasporto solido litoraneo che, una volta intercettato, genera continuo accumulo di sedimento sopraflutto ed erosione sottoflutto. proposta: le Autorità competenti dovrebbero determinare i volumi di sedimento da rimuovere periodicamente sopraflutto attraverso operazioni di by-pass allo scopo di poterli utilizzare per ripascimenti sottoflutto prima che causino insabbiamento dei canali di accesso e/o raggiungano zone del fondo più esposte a contaminazione derivante dalle attività produttive Intervenire secondo il principio di prevenzione e minimizzazione delle emergenze e della produzione di rifiuti, riducendo i volumi ed i costi unitari degli interventi di dragaggio e/o bonifica. Cappucci et al La linea blue indica il perimetro del SIN di massa e Carrara. La freccia l utilità di dragare sopraflutto e versare la sabbia pulita sottoflutto

8 CRITICITA E PROPOSTE - 08 criticità: gli interventi in un area portuale, vengono progettati sulla base dei risultati della caratterizzazione chimica che non tiene in dovuta considerazione il reale spessore della coltre sedimentaria contaminata, ne delle caratteristiche fisiche e merceologiche del sedimento da dragare proposta: laddove è nota la presenza di un substrato roccioso che riduce o rende incerto il reale spessore della coltre sedimentaria bersaglio della contaminazione, dovrebbe essere adottata una strategia di caratterizzazione che riduce il numero di livelli da analizzare. Adeguate risorse dovrebbero invece essere impiegate a favore di una serie di campagne di indagini geofisiche e geotecniche, finalizzate alla corretta determinazione dello spessore della coltre sedimentaria sciolta e delle sue caratteristiche fisiche e reologiche.

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