DSA e Sviluppo Psicologico Positivo Che fare?

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1 Giornata Aperta di Informazione DSA e Sviluppo Psicologico Positivo Che fare? Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista SOSdislessia, Firenze Cell: e mail: aleluci76@gmail.com

2 Introduzione CC ISS 2011 DSA sono disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici Lettura Scrittura Grafia Calcolo QI>70 Strumenti Compensativi

3 una difficoltà persistente ad apprendere: Sindromi genetiche Ritardo Mentale Ipoacusia DSA Svantaggio Socioculturale Ipovisione Psicopatologie Patologie neurologiche Disturbo ad apprendere Disturbo SPECIFICO ad apprendere secondario primario

4 Introduzione CC ISS 2011 Sulla base del deficit funzionale: Dislessia disturbo nella lettura Disortografia disturbo nella scrittura Disgrafia disturbo nella grafia Discalculia disturbo nelle abilità di numero e di calcolo

5 Diritto allo studio Disabilità / Doppia Diagnosi DSA Borderline Cognitvo Dist.Spettro Autistico Lieve DSL ADHD DCM ADHD Svantaggio Socioec/Ling/Cult Legge 104/92 Legge 170/10 Legge 53/03 PEI PDP

6 Linee guida DSA, CC ISS non vi è evidenza di una correlazione diretta tra dislessia > rischio di sviluppare disturbi psicopatologici né tra dislessia > rischio di sviluppare un disturbo della condotta in età adolescenziale Non ci sono prove a sostegno dell ipotesi secondo cui vi sarebbe una causalità lineare: Dislessia Fallimento Scolastico Calo di Autostima Disturbo della Condotta

7 Niccolò, 2012

8 Perché i DSA soffrono? DSA/BES evento vitale per bambino famiglia Per il significato che la scuola/cultura rivestono nella nostra società A. Luci

9 Omosessualità: Psicopatologia Società (Luci, Grandi 2012) - Culture antiche: accettata - DSM: psicopatologia - Metà anni 90: orientamento sessuale individualmente caratterizzato Mancinismo: - Fino agli anni 70: devianza - Dagli anni 70: caratteristica individuale il senso A. Luci

10 Rispetto ai DSA: (Luci, Grandi 2012) in tutte le società nascono bambini con dislessia ma solo nelle società alfabetizzate la dislessia si manifesta come disturbo A. Luci

11 Società diverse, diverse conseguenze del DSA (Luci, Grandi 2012) Nella società analfabeta: Secondo dopoguerra: 32% di analfabetismo Nella società alfabetizzata 1963: scuola media unica, 14 a 2012: obbligo scolastico termina a 17 a università Nella società digitalizzata: x lettura cultura: wikipedia informazione: twitter burocrazia: mail socialità: facebook Società alfabetizzata e digitalizzata max espressività della dislessia/bes

12 Nella società attuale: Lettura indispensabile per tutti difficoltà problema di tutti: - dei bambini - dei loro genitori

13 Dalla parte della famiglia: G = il Duplice dramma (Stella, 2004) 1. Con la scuola: segnali preoccupanti - supportare con rinforzi da casa - occuparsene di più - esame: relazioni interne alla famiglia - esame: stili di accudimento Vissuto del G: sotto esame andare a prendere il bambino a scuola problema relazionale e sociale che coinvolge tutta la famiglia

14 Dalla parte della famiglia: G = il Duplice dramma (Stella, 2004) 2. Col loro bambino: situazione conflittuale e frustrante Fino alla diagnosi: No: circoscrizione della problematica H principale mancanza impegno giudizio etico-morale giudizio di insoddisfazione perdita di fiducia e di stima non gli riconosce più le qualità precedenti

15 Dalla parte del bambino con DSA (Stella 2004) No: riconoscimento No: ambito di comprensione No: relazioni svincolate da scuola No: un ambiente in cui è difeso No: ruolo positivo

16 La vulnerabilità personale: sono mediamente più presenti nei DSA (Mugnaini 2008; Luci e Ruggerini 2010) sintomatologia depressiva sintomatologia ansiosa sintomatologia oppositivo-provocatoria disattenzione e/o iperattività meccanismi di impotenza appresa: - < aspettativa di successo prima del compito - < persistenza sul compito - < aspettative di successo dopo un compito non riuscito - attribuzione di causa interna stabile agli insuccessi ed esterna instabile ai successi

17

18 Adattamento e Disadattamento (Ruggerini, 2008) Gli esiti di un DSA in termini di qualità della vita sono DIFFERENZIATI non esiste alcun rapporto lineare: Caratteristiche neuropsicologiche del disturbo Esiti in termini di QUALTA DELLA VITA

19 Elementi Prognostici Pentagono di Critchley Capacità cognitive Epoca dell intervento ruolo del DSA nel processo di identificazione discontinuità nella presa in carico terapeutica discontinuità nella storia scolastica e nelle relazioni educative Comprensione da parte dell ambiente ruolo del DSA nelle interazioni familiari e sociali Equilibrio psicologico modalità di elaborazione dei conflitti e organizzazione di personalità Atteggiamento didattico Lopez Penge

20 Adattamento e Disadattamento (Ruggerini, 2008) Fattori esterni > Patrimonio genetico CONTESTO: si rende possibile o si annulla la piena realizzazione di sé Stelle sulla terra

21 Modi di affrontare le difficoltà (Ruggerini, 2008) - Fattori emotivi: qualità dei legami di attaccamento - Capacità di dare senso alle difficoltà della vita - Fattori culturali: dislessia malattia caratteristica neurobiologica costituzionale

22 Modi di affrontare le difficoltà (Ruggerini, 2008) il senso che gli adulti sanno dare alle difficoltà diventa la chiave della lettura della realtà per il bambino!

23 OMS Innovative care for Chronic Conditions (2002) : ottimale gestione condizioni croniche DSA = PERISTENTI fattore potenziale di vulnerabilità Persona/famiglia P. sistema sanitario P. Comunità (scuola) L assistenza ad ogni condizione cronica è più efficace se i protagonisti della triade indicata si muovono sullo sfondo di concezioni culturali comuni (Ciro Rugerini, intervento Panel di aggiornamento Consensus Conference DSA, Bologna, maggio 2010)

24 Concezioni teoriche comuni

25 Le problematiche da affrontare Motivazione Rifiuto della scuola Ansia da prestazione Svalutazione di sè Stress Ambientale Teorie Attribuzionali Teorie dell intelligenza I compiti a casa

26 Stress ambientale (Wenz-Gross e Siperstein, 1998) Nei B con DSA fattori di stress: - scolastici - sociali (compagni, insegnanti, familiari) VISSUTI DI DISADATTAMENTO Bassa popolarità presso i compagni Favorire la socializzazione: tutoraggio Aiutarli a capire

27 Rifiuto della scuola = Soluzione evitamento funzione di proteggere il bambino: 1. ansia da prestazione 2. svalutazione di sé

28 1. Agire sull ansia da prestazione il ruolo dell insegnante Motivazione: - M. Estrinseca: si affronta un compito per ottenere qualcosa di diverso dall attività in sé obiettivo di prestazione -M. Intrinseca: si affronta un compito per se stesso obiettivo di apprendimento Portarlo a crearsi obiettivi di apprendimento: competenze non di prestazione: gratificazione (Penge)

29 2. Agire sulla Svalutazione di sé: Concetto di sè Sè Scolastico Sé non Scolastico il successo genera disponibilità a ripetere ed è uno dei motori dello sviluppo (Karmiloff Smith) La persona è disposta a impegnarsi quando la speranza di successo supera la paura dell insuccesso, altrimenti prevale il senso di vergogna e inattività (Atkinson, 2007) Valorizzare

30 2. Agire sulla svalutazione di sé attraverso l inversione delle teorie attribuzionali Teorie Attribuzionali: credenze su cause interne o esterne all origine degli eventi DSA: insuccesso: fattori interni (controllabili/incontrollabili) successo: fattori esterni (incontrollabili) successo: fattori interni controllabili insuccessi: fattori esterni ( esame di realtà ) Lo stile attributivo del bambino?

31 2. Agire sulla svalutazione di sé attraverso l inversione delle teorie dell intelligenza Teorie dell intelligenza: credenze su come funziona l intelligenza DSA: Rappresentazione statica Funzionamento mentale: fuori dal proprio controllo Sforzo cognitivo: no ruolo attivo Rappresentazione Incrementale: competenze mentali plastiche e modificabili Funzionamento mentale: sotto il proprio controllo Sforzo cognitivo: ruolo attivo Aiutarlo a vivere l intelligenza come soggetta a cambiamenti e a sviluppo (sotto controllo) (Penge) Dare valore al ruolo giocato da impegno e sforzo cognitivo (Penge) La teoria del bambino?

32 Risolvere il problema dei compiti (Stella 2004) Il G che cerca di far fare i compiti al suo bambino diventa un torturatore inflessibile affidare il lavoro scolastico a casa ad una persona diversa (tutor/doposcuola) si preservano i rapporti affettivi risorse affettive

33 Perché un estraneo? Persona con esperienza Tollera meglio Non ha le inquietudini del genitore Può esercitare la sua pazienza Si eliminano tutte le implicazioni di tipo eticoeducativo Vantaggi: - equilibrio educativo e affettivo - insegnante: alleato Esitazioni: Nel bambino: quale rapporto? Nei genitori - prendersi cura - stargli vicino - non delegare

34 Forme di aggressività nell insegnamento (Mugnaini, 2008) - Sottoporlo a stress - Sottoporlo a fallimenti (umilianti, frustranti, demotivanti) - Dare giudizi negativi - Commentare in modo critico - Metterlo in condizione di essere sottoposto a giudizio negativo da parte degli altri (fratelli/compagni scuola o doposcuola) - Mostrare disintereresse per le sue difficoltà e frustrazioni - Non dargli l opportunità di dimostrare gli ambiti di successo - Gestire la difficoltà specifica senza accettazione, comprensione e rispetto - Valutarlo in base a successi e insuccessi - Favorire competizione, paragone, giudizio sociale rispetto alle prestazioni

35 Facebook

36 Un altro modo

37 Le scelte nei DSA Vio, Tressoldi (2015) Nei DSA non c è proporzione lineare diretta tra: Impegno Sforzo nello studio Risultato I docenti dovrebbero chiedersi come cogliere, apprezzare e valutare il lavoro svolto dallo studente per apprendere i contenuti della materia al di là dell esito della prova di verifica

38 Facebook

39 Ciascuno cresce solo se sognato (D. Dolci, 19774) C'è chi insegna guidando gli altri come cavalli passo per passo: forse c'è chi si sente soddisfatto così guidato. C'è chi insegna lodando quanto trova di buono e divertendo: c'è pure chi si sente soddisfatto essendo incoraggiato. C'è pure chi educa, senza nascondere l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo ma cercando d'essere franco all'altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato

40 Bibliografia e sitografia Grandi,2012, Guida alla dislessia per genitori, terza edizione A cura di L. Grandi, Associazione Italiana Dislessia. Luci, 2011, Bambini dislessici, il diritto di crescere e di conoscere, MinoriGiustizia, Roma, FrancoAngeli. Luci, 2012, I Disturbi Specifici di Apprendimento e la reciprocità dei ruoli professionali, Rassegna dell istruzione, Le Monnier, Luci, 2011, Una legge per la dislessia, Cittadini in crescita, Istituto degli Innocenti, Firenze. Luci, Grandi, 2012, La dislessia nell era digitale, MinoriGiustizia, Roma, FrancoAngeli. Luci, Ruggerini, 2010, Il ruolo della psicoterapia nei disturbi specifici di apprendimento, Dislessia, Trento, Erickson. Mugnaini, 2008, Dislessia e Qualità della vita, Firenze, Libriliberi Ruggerini C., Lambruschi F., Trebeschi V., Landini A. (2004), Disturbi specifici di apprendimento e legami affettivi. In F. Lambruschi (a cura di), Psicoterapia cognitiva dell età evolutiva, Torino; Bollati Boringhieri Ruggerini, 2008, Presentazione, Dislessia e Qualità della vita; Firenze, Libriliberi Stella, 2004, La Dislessia, Bologna, Il Mulino Ruggerini e Manzotti, Capability e Developmental Approach : possibili implicazioni nell esperienza scolastica %20capability%20e%20developmental%20approach_ pdf

41 G R A Z I E!

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