P.R.G.C. VARIANTE PARZIALE N. 4/11

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1 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI NOVARA COMUNE DI BORGOMANERO Palazzo Comunale Corso Cavour, 16 Tel / Fax / C.F P.R.G.C. VARIANTE PARZIALE N. 4/11 PROGETTO DEFINITIVO APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N del Progettista: Architetto: Antonella Manuelli Collaboratori grafici: Geometra: Morena Medina Marco Guidetti IL SEGRETARIO COMUNALE IL SEGRETARIO COMUNALE IL SINDACO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Collaboratore Amministrativo: Ragioniera: Marina Bruna Poletti ANNO 2011 RELAZIONE DIVISIONE URBANISTICA TERRITORIO

2 INDICE PREMESSA...3 FINALITÀ DELLA VARIANTE...12 DESCRIZIONE DELLA VARIANTE...13

3 PREMESSA La Città di Borgomanero è dotata di P.R.G.C. adottato con deliberazione consiliare n. 63 del , divenuta esecutiva ai sensi di Legge, aggiornata con modifiche ed integrazioni ex officio con deliberazione della Giunta Regionale n del e propria Variante adottata con deliberazione consiliare n. 64 del e deliberazione consiliare n. 1 del , esecutiva ai sensi di Legge ed aggiornata con modifiche ex officio con Deliberazione della Giunta Regionale n del e successive varianti parziale ai sensi dell art. 17 comma 7 L.R. 56/77 e s.m. e i.. In considerazione della datazione del PRGC, spesso, al fine di un corretto e migliore utilizzo del territorio si sono e si rendono necessarie varianti specifiche mirate alla soluzione di talune specificità quale quella in questione. La fattispecie del caso riguarda un immobile oggi azzonato dal vigente PRGC quali AREE INDUSTRIALI E ARTIGIANALI ESISTENTI E DI COMPLETAMENTO E NUOVO IMPIANTO di cui all art. 3.2 delle N.T.A. e per una piccola porzione residuale in AREA A CAPACITA INSEDIATIVA INVARIATA di cui all art. 2.8 delle N.T.A. per il quale si rende necessario, in considerazione dell utilizzo promosso dalla proprietà dello stesso in collaborazione con la Cooperativa Vedogiovane, un riazzonamento a fini pubblici. Alpen Rose SRL in collaborazione con la Cooperativa Vedogiovane intende promuovere un qualificato ed innovativo sistema di servizi rivolti alle famiglie ed in particolare per l educazione delle giovani generazioni erogando servizi educativi, socio assistenziali, aggregativi e per il tempo libero che vedono l interesse dell Amministrazione Comunale. Per quanto sopra la stessa intende accogliere la proposta formulata, riazzonando l immobile a fini pubblici con specifica puntualizzazione degli indici e parametri; ciò peraltro è in linea con gli intendimenti del nuovo PRGC che avrebbe identificato l immobile fra le ATTIVITA PRODUTTIVE IN LOCALIZZAZIONE IMPROPRIA in riferimento alla propria ubicazione nell ambito del concentrico dell abitato. La presente Variante, ai sensi della L.R. 56/77 e s.m. e i. si riconosce nel comma 7 dell art. 17 che la definisce Variante Parziale a sola approvazione comunale con Delibera Consiliare come nel dettaglio successivamente meglio esplicitato

4 Estratto di Mappa Foglio 18 SCALA 1:

5 Estratto Carta Tecnica Regionale SCALA 1:

6 VISURA - 6 -

7 - 7 -

8 Documentazione fotografica

9 Foto 1 Foto 2-9 -

10 Foto 3 Foto

11 Foto

12 FINALITÀ DELLA VARIANTE Gli obiettivi che hanno indotto l Amministrazione Comunale alla stesura della Variante di che trattasi, per altro in premessa già indicati, consistono principalmente nella riorganizzazione di una piccola porzione di territorio per garantire maggiori e migliori servizi alla collettività in stretta correlazione fra i proponenti e l Amministrazione stessa realizzando un Centro per famiglia che possa erogare servizi educativi, socio assistenziali, aggregativi e per il tempo libero. L immobile in questione è ubicato in Via V. Alfieri n. 7 e distinto al Catasto Terreni al Foglio 18 mappale 1289 con superficie pari a mq ,00 censito altresì al Catasto Urbano al foglio 18 mappale L immobile ad oggi, nel vigente P.R.G.C. azzonato quale AREE INDUSTRIALI E ARTIGIANALI ESISTENTI E DI COMPLETAMENTO E NUOVO IMPIANTO di cui all art. 3.2 delle N.T.A. e per una piccola porzione residuale in AREA A CAPACITA INSEDIATIVA INVARIATA di cui all art. 2.8 delle N.T.A. viene riclassificato quale AREE DESTINATE A SERVIZI SOCIALI E ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI USO PUBBLICO di cui all art. 5.1 delle N.T.A. e più precisamente 5.1 b) AREE PER ATTREZZATURE DI INTERESSE COMUNE (religiose, civiche, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, mercati e centri commerciali pubblici) attribuendo altresì in normativa indici specifici in riferimento peraltro all attuale potenzialità edificatoria già presente nell immobile di che trattasi

13 DESCRIZIONE DELLA VARIANTE La Variante in oggetto rispetta tutti i parametri che la caratterizzano quale Variante Parziale per un comune con popolazione superiore ai abitanti e più propriamente con riferimento ai dati aggiornati, ad un comune con popolazione superiore ai abitanti così come definito dalla normativa in questione. In conformità all art. 17 commi 4 e 7 della L.R.U. si segnala che gli effetti prodotti: - hanno rilevanza limitata al solo territorio comunale e non modificano l impianto strutturale del Piano o incidono sui vincoli nazionali e regionali; - non aumentano o riducono le aree a servizi per più di 0,5 mq. per abitante; - non incrementano la capacità insediativa residenziale; - non incrementano la superficie territoriale relativa alle attività economiche, produttive e commerciali. Con tali premesse la Variante proposta riconferma i contenuti, le finalità e le impostazioni di massima dei dati quantitativi del P.R.G.C. apportando modifiche di lieve entità così come meglio di seguito evidenziate: a) Riduzione di azzonamento produttivo rif. art. 3.2 N.T.A. - AREE INDUSTRIALI E ARTIGIANALI ESISTENTI E DI COMPLETAMENTO E NUOVO IMPIANTO per una superficie territoriale (analoga alla fondiaria) di mq ,00 e riduzione di azzonamento residenziale rif. art. 2.8 N.T.A. - AREE A CAPACITA INSEDIATIVA INVARIATA per una superficie territoriale (analoga alla fondiaria) di mq. 320,00. b) Aumento della quantità globale delle aree a servizi comunque contenuta entro 0,50 mq. per abitante così come nel dettaglio di seguito precisato. Nel dettaglio occorre far riferimento alle precedenti varianti urbanistiche redatte ai sensi dell art. 17 comma 7 della L.R. 56/77 e s.m. e. i. e precisamente alla Variante Urbanistica approvata con delibera di Consiglio Comunale n. 47 del con la quale si erano incrementate le aree standards in quanto si era estesa l'area programma AP6 ricomprendendo porzioni di territorio non espressamente individuate quali "standards urbanistici" così come dettati dall'art. 5.1 delle N.T.A. del P.R.G.C. "Aree destinate a servizi sociali e attrezzature pubbliche e di uso pubblico" per una superficie complessiva di mq oltre all'incremento di mq derivante dall'individuazione quali "aree standards" dell'immobile ex agricolo acquisito al patrimonio comunale ubicato in località S. Croce contiguo all'immobile di proprietà comunale destinato a campo sportivo; successivamente con delibera di Consiglio Comunale n. 10 del si è altresì provveduto al riazzonamento di un lotto - Foglio 26 Mappale 185 acquisito al patrimonio comunale - in "aree standards" di cui all art. 5.1 N.T.A., anch'esso ex agricolo posto in

14 località Resiga, contiguo alla proprietà comunale occupata dal canile, piastra ecologica e depuratore con superficie pari a mq Infine con delibera di Consiglio Comunale n. 21 del si è riorganizzato l immobile di proprietà comunale denominato Ex Enel intervenendo altresì con variazioni delle aree standards sia in diminuzione che in aumento riduzione di aree standards pari a mq (mq riduzione area standars mq (teorici) aumento area standard mq. 40 riazzonamento da area 3.2 ad area 5.1). Per quanto sopra e con riferimento alle precedenti Delibere di Varianti Urbanistiche con le quali si modificavano in più ed in meno gli standards ne deriva quanto segue: mq ,00 + mq ,00 + mq ,00 mq ,00 = mq mq / N Abitanti teorici insediabili = 0,244 mq./ab Area standards urbanistici in aumento. La variante in questione aumenta ulteriormente lo standard incrementando le aree di ulteriori mq ,00 effettivi (lotto foglio 18 mappale 1289) e mq. teorici 4.640,00 derivanti dall incremento degli indici di cui all art. 5.1 sull immobile di che trattasi che si traducono nel doppio della superficie fondiaria in quanto viene attribuita al lotto una utilizzazione fondiaria di mq./mq. 1,2 doppia rispetto a quanto oggi consentito nelle aree di cui all art. 5.1 delle N.T.A. ma pari a quanto oggi consentito nelle aree di cui all art. 3.2 in cui è principalmente azzonato l immobile oggetto della presente. Quanto sopra per garantire un eventuale adeguamento igienico funzionale della struttura che, ad oggi in considerazione della preesistenza del costruito ha un indice U.F. effettivo di circa 1,00 mq./mq. Per quanto sopra illustrato la Variante parziale di che trattasi prevede una modifica cartografica da attuarsi mediante un riazzonamento del lotto da AREE INDUSTRIALI E ARTIGIANALI ESISTENTI E DI COMPLETAMENTO E NUOVO IMPIANTO art. 3.2 N.T.A. e AREA A CAPACITA INSEDIATIVA INVARIATA art. 2.8 delle N.T.A. ad AREE DESTINATE A SERVIZI SOCIALI E ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI USO PUBBLICO art. 5.1 NTA nonché una modificazione alle NTA con l aggiunta di un comma all art. 5.1 N.T.A.. Per quanto sopra ne deriva che la variazione in aumento delle aree con destinazione a servizi del Vigente P.R.G.C. è pari a 0,40 mq./ab., valore che risulta inferiore a 0,50 mq./ab. Oltre i limiti previsti dalla L.R. 56/77 e s.m e i.: mq ,00 + mq ,00 = mq ,00 mq ,00 / N Abitanti teorici insediab ili = 0,40 mq./ab

15 L ambito di che trattasi, con riferimento all assetto idrogeologico del territorio ricade in classe I e parzialmente classe IIf che riguarda porzioni del territorio dove le condizioni di pericolosità geomorfologiche sono tali da non porre limitazioni alle scelte urbanistiche

16 LEGENDA P.A.I

17 Estratto P.A.I. SCALA 1:

18 NORMATIVA VIGENTE TITOLO 5 NORME RELATIVE ALLE AREE A DESTINAZIONE PUBBLICA O DI INTERESSE PUBBLICO ED ALLE AREE E FASCE DI RISPETTO Sono fatti salvi i contenuti e le prescrizioni costituenti la documentazione geologica composta dagli elaborati elencati alla lettera E) dell art. 1.1 ART. 5.1 AREE DESTINATE A SERVIZI SOCIALI E ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI USO PUBBLICO 1 Sono costituite dall insieme delle aree a tale destinazione, individuate distintamente con apposita simbologia nelle tavole di piano e comprendenti: a) AREE PER L ISTRUZIONE (asili nidi, scuole materne, scuole elementari, scuole medie dell obbligo). b) AREE PER ATTREZZATURE DI INTERESSE COMUNE (religiose, civiche, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, mercati,e centri commerciali pubblici). c) AREE PER IL VERDE PUBBLICO (spazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport). d) PARCHEGGI PUBBLICI. e) AREE PER ATTREZZATURE E SERVIZI DI INTERESSE GENERALE (istruzione superiore all obbligo, attrezzature sociali, sanitarie ed ospedaliere, parchi pubblici). 2 Nelle tavole n. 3P/F10 e 3P/F22 sono individuate le aree programma contraddistinte dai simboli: AP5, destinata ad attrezzature di interesse comune; AP6, destinata ad attrezzature per il gioco e lo sport ed edilizia scolastica; AP7, destinata ad attrezzature di interesse comune per 900 mq. 3 Le destinazioni specifiche di cui al 1 comma del presente articolo hanno valore indicativo, e possono essere variate in sede di programma di attuazione del P.R.G. nell ambito dei servizi sociali e delle attrezzature pubbliche e di uso pubblico; nelle aree per l istruzione sono comunque ammessi spazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport aperti al pubblico purché vengano rispettati gli standards minimi a norma dell art. 21 della L.R. 56/77 e successive modifiche ed integrazioni. 4 In sede di programma di attuazione del P.R.G. può essere prevista la realizzazione di servizi ed attrezzature da parte di privati mediante concessione di aree in diritto di superficie; la concessione è subordinata alla stipula di una convenzione che preveda le modalità di utilizzazione pubblica dei servizi e delle attrezzature, nonché la loro cessione al Comune alla scadenza del periodo di concessione previsto. 5 La realizzazione di attrezzature religiose e degli spazi per attività connesse a tali attrezzature (catechistiche, culturali, sociali, ricreative, etc.) è sempre ammessa e non è soggetta alle condizioni di cui al comma precedente, ma al solo inserimento, nel caso di nuove attrezzature su aree inedificate, nel programma di attuazione nel P.R.G

19 6 Nelle aree di cui al presente articolo sono ammessi, tramite singola autorizzazione o concessione edilizia ai sensi della legislazione vigente in materia, interventi di recupero, ampliamento degli edifici esistenti e nuove edificazione, nel rispetto della normativa vigente in materia nonché degli indici seguenti: - RC = 50% - UF = 0,6 mq./mq. - H = 15 mt. per edifici multipiano; libera per edifici a un solo piano fuori terra, volumi tecnici, campanili. 7 Nelle aree per attrezzature civiche e direzionali di cui al 2 comma del presente articolo l indice di utilizzazione fondiaria (UF) è elevato a 0,8 mq./mq., ed è ammessa la realizzazione di una quota di spazi per uffici pubblici di interesse pubblico pari al 30% della S.U. totale ammessa. 8 Nelle aree per attrezzature e servizi di interesse generale destinate a parchi pubblici può essere prevista la realizzazione anche di strutture fieristiche, previa formazione di piano particolareggiato relativo a tale previsione. 9 Nelle aree di cui al presente articolo comprese nei nuclei urbani originari si applicano le norme relative a tipi di intervento, modalità di attuazione e indici di cui agli articoli 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.7 che si intendono prevalenti, quando in contrasto, con quelle del presente articolo. 10 Sugli EDIFICI DI INTERESSE STORICO-AMBIENTALE, compresi nelle aree di cui al presente articolo e individuati con apposita simbologia nelle tavole di piano, si applicano le norme di cui all articolo Le opere di urbanizzazione primaria e indotta di cui all art. 51 della Legge Regionale n. 56/77 alle lettere a), d), e), f), g), p), s), t), v), possono essere realizzate anche su aree ad esse non specificatamente destinate, secondo le forme e i contenuti dell art. 1 della Legge n. 1/78 comma 4 e 5, così, pure possono essere realizzate le attrezzature e le infrastrutture per la distribuzione dell energia elettrica, gas e telefono, anche su aree ad esse non specificatamente destinate in base al fabbisogno proprio del servizio erogato, anche senza il rispetto delle prescrizioni degli indici urbanistici di zona PRG, ad eccezione delle distanze dai confini di proprietà e dalle strade. 12 I parcheggi pubblici potranno essere realizzati: - a livello stradale, e si dovrà provvedere alla piantumazione di un albero di alto fusto ogni 25 mq. di area a parcheggio; - a 1-2 piani sotto il livello stradale; in tal caso l altezza dell intradosso non dovrà essere superiore a m. 2,50 se il parcheggio è destinato ad automobili e non superiore a m. 4,00 se il parcheggio è destinato ad autobus. Comunque, la copertura dovrà essere ultimata con pavimentazione piana e destinata pure essa a parcheggio

20 13 I parcheggi pubblici potranno essere realizzati anche da privati a scomputo degli oneri di urbanizzazione dovuti per il rilascio di concessioni edilizie, in tal caso apposita convenzione dovrà regolarne la realizzazione e gestione, ai sensi della L n La loro realizzazione potrà avvenire anche con concessione gratuita per uso pubblico del parcheggio a livello stradale, mentre le autorimesse sottostanti potranno essere di proprietà privata; il tutto realizzato come da prescrizioni di cui al comma precedente. 14 Nelle aree di cui al presente articolo relativamente all immobile di cui al Presidio Ospedaliero sono ammessi interventi di recupero, ampliamento degli edifici esistenti e nuove edificazione, nel rispetto della normativa vigente in materia con particolare riferimento alle distanze dai confini, dai fabbricati e dalle strade nonché degli indici seguenti: - RC = 50% - UF = 1,20 mq./mq. - H = 28 mt. per edifici multipiano; libera per edifici a un solo piano fuori terra, volumi tecnici. 15 Nelle aree di cui al presente articolo relativamente all immobile da destinare ad Uffici del Distretto ASL nell ambito dell area Ex Enel rif. Foglio 9 Mappale 3520 sono ammessi interventi di recupero, ampliamento degli edifici esistenti, nuove edificazione e sostituzione edilizia, nel rispetto della normativa vigente in materia nonché degli indici seguenti: - RC = 50% - UF = 0,80 mq./mq. - H = 15 mt. per edifici multipiano; libera per edifici a un solo piano fuori terra, volumi tecnici

21 NORMATIVA VARIANTE TITOLO 5 NORME RELATIVE ALLE AREE A DESTINAZIONE PUBBLICA O DI INTERESSE PUBBLICO ED ALLE AREE E FASCE DI RISPETTO Sono fatti salvi i contenuti e le prescrizioni costituenti la documentazione geologica composta dagli elaborati elencati alla lettera E) dell art. 1.1 ART. 5.1 AREE DESTINATE A SERVIZI SOCIALI E ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI USO PUBBLICO 1 Sono costituite dall insieme delle aree a tale destinazione, individuate distintamente con apposita simbologia nelle tavole di piano e comprendenti: a) AREE PER L ISTRUZIONE (asili nidi, scuole materne, scuole elementari, scuole medie dell obbligo). b) AREE PER ATTREZZATURE DI INTERESSE COMUNE (religiose, civiche, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, mercati,e centri commerciali pubblici). c) AREE PER IL VERDE PUBBLICO (spazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport). d) PARCHEGGI PUBBLICI. e) AREE PER ATTREZZATURE E SERVIZI DI INTERESSE GENERALE (istruzione superiore all obbligo, attrezzature sociali, sanitarie ed ospedaliere, parchi pubblici). 2 Nelle tavole n. 3P/F10 e 3P/F22 sono individuate le aree programma contraddistinte dai simboli: AP5, destinata ad attrezzature di interesse comune; AP6, destinata ad attrezzature per il gioco e lo sport ed edilizia scolastica; AP7, destinata ad attrezzature di interesse comune per 900 mq. 3 Le destinazioni specifiche di cui al 1 comma del presente articolo hanno valore indicativo, e possono essere variate in sede di programma di attuazione del P.R.G. nell ambito dei servizi sociali e delle attrezzature pubbliche e di uso pubblico; nelle aree per l istruzione sono comunque ammessi spazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport aperti al pubblico purché vengano rispettati gli standards minimi a norma dell art. 21 della L.R. 56/77 e successive modifiche ed integrazioni. 4 In sede di programma di attuazione del P.R.G. può essere prevista la realizzazione di servizi ed attrezzature da parte di privati mediante concessione di aree in diritto di superficie; la concessione è subordinata alla stipula di una convenzione che preveda le modalità di utilizzazione pubblica dei servizi e delle attrezzature, nonché la loro cessione al Comune alla scadenza del periodo di concessione previsto. 5 La realizzazione di attrezzature religiose e degli spazi per attività connesse a tali attrezzature (catechistiche, culturali, sociali, ricreative, etc.) è sempre ammessa e non è soggetta alle condizioni di cui al comma precedente, ma al solo inserimento, nel caso di nuove attrezzature su aree inedificate, nel programma di attuazione nel P.R.G

22 6 Nelle aree di cui al presente articolo sono ammessi, tramite singola autorizzazione o concessione edilizia ai sensi della legislazione vigente in materia, interventi di recupero, ampliamento degli edifici esistenti e nuove edificazione, nel rispetto della normativa vigente in materia nonché degli indici seguenti: - RC = 50% - UF = 0,6 mq./mq. - H = 15 mt. per edifici multipiano; libera per edifici a un solo piano fuori terra, volumi tecnici, campanili. 7 Nelle aree per attrezzature civiche e direzionali di cui al 2 comma del presente articolo l indice di utilizzazione fondiaria (UF) è elevato a 0,8 mq./mq., ed è ammessa la realizzazione di una quota di spazi per uffici pubblici di interesse pubblico pari al 30% della S.U. totale ammessa. 8 Nelle aree per attrezzature e servizi di interesse generale destinate a parchi pubblici può essere prevista la realizzazione anche di strutture fieristiche, previa formazione di piano particolareggiato relativo a tale previsione. 9 Nelle aree di cui al presente articolo comprese nei nuclei urbani originari si applicano le norme relative a tipi di intervento, modalità di attuazione e indici di cui agli articoli 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.7 che si intendono prevalenti, quando in contrasto, con quelle del presente articolo. 10 Sugli EDIFICI DI INTERESSE STORICO-AMBIENTALE, compresi nelle aree di cui al presente articolo e individuati con apposita simbologia nelle tavole di piano, si applicano le norme di cui all articolo Le opere di urbanizzazione primaria e indotta di cui all art. 51 della Legge Regionale n. 56/77 alle lettere a), d), e), f), g), p), s), t), v), possono essere realizzate anche su aree ad esse non specificatamente destinate, secondo le forme e i contenuti dell art. 1 della Legge n. 1/78 comma 4 e 5, così, pure possono essere realizzate le attrezzature e le infrastrutture per la distribuzione dell energia elettrica, gas e telefono, anche su aree ad esse non specificatamente destinate in base al fabbisogno proprio del servizio erogato, anche senza il rispetto delle prescrizioni degli indici urbanistici di zona PRG, ad eccezione delle distanze dai confini di proprietà e dalle strade. 12 I parcheggi pubblici potranno essere realizzati: - a livello stradale, e si dovrà provvedere alla piantumazione di un albero di alto fusto ogni 25 mq. di area a parcheggio; - a 1-2 piani sotto il livello stradale; in tal caso l altezza dell intradosso non dovrà essere superiore a m. 2,50 se il parcheggio è destinato ad automobili e non superiore a m. 4,00 se il parcheggio è destinato ad autobus. Comunque, la copertura dovrà essere ultimata con pavimentazione piana e destinata pure essa a parcheggio

23 13 I parcheggi pubblici potranno essere realizzati anche da privati a scomputo degli oneri di urbanizzazione dovuti per il rilascio di concessioni edilizie, in tal caso apposita convenzione dovrà regolarne la realizzazione e gestione, ai sensi della L n La loro realizzazione potrà avvenire anche con concessione gratuita per uso pubblico del parcheggio a livello stradale, mentre le autorimesse sottostanti potranno essere di proprietà privata; il tutto realizzato come da prescrizioni di cui al comma precedente. 14 Nelle aree di cui al presente articolo relativamente all immobile di cui al Presidio Ospedaliero sono ammessi interventi di recupero, ampliamento degli edifici esistenti e nuove edificazione, nel rispetto della normativa vigente in materia con particolare riferimento alle distanze dai confini, dai fabbricati e dalle strade nonché degli indici seguenti: - RC = 50% - UF = 1,20 mq./mq. - H = 28 mt. per edifici multipiano; libera per edifici a un solo piano fuori terra, volumi tecnici. 15 Nelle aree di cui al presente articolo relativamente all immobile da destinare ad Uffici del Distretto ASL nell ambito dell area Ex Enel rif. Foglio 9 Mappale 3520 sono ammessi interventi di recupero, ampliamento degli edifici esistenti, nuove edificazione e sostituzione edilizia, nel rispetto della normativa vigente in materia nonché degli indici seguenti: - RC = 50% - UF = 0,80 mq./mq. - H = 15 mt. per edifici multipiano; libera per edifici a un solo piano fuori terra, volumi tecnici. 16 Nelle aree di cui al presente articolo relativamente all immobile rif. Foglio 18 Mappale 1289 sono ammessi interventi di recupero, ampliamento degli edifici esistenti, nuove edificazione e sostituzione edilizia, nel rispetto della normativa vigente in materia nonché degli indici seguenti: - RC = 60% - UF = 1,20 mq./mq. - H = 12 mt. per edifici multipiano; libera per edifici a un solo piano fuori terra, volumi tecnici

24 Estratto P.R.G.C. Vigente Foglio 18 SCALA 1:

25 Estratto P.R.G.C. Variante Foglio 18 SCALA 1:

P.R.G.C. VARIANTE PARZIALE N. 4/11

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