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1 MEMORIA La memoria umana è definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato; La memoria umana è definita anche come la capacità di generare nuove conoscenze, schemi e quadri interpretativi fondamentali per una continua e aggiornata valutazione del mondo esterno (Tiberghien, 1994); MEMORIA La memoria è quella funzione psichica volta all'assimilazione, alla ritenzione e al richiamo di informazioni apprese durante l'esperienza. Non esiste alcun tipo di azione o condotta senza memoria (ad esempio nella condotta sociale, oppure nei fenomeni di rinforzo nell'apprendimento animale). La memoria, detta anche funzione mnestica, non risulta necessariamente stabile a parità di contenuti o classi di stimoli. È influenzata da elementi affettivi (come emozione e motivazione), oltre che da elementi riguardanti il tipo di informazione da ricordare. Questa funzione psichica si delinea come un processo legato a molti fattori, sia cognitivi che emotivi, e come un processo eminentemente attivo (e quindi non, o almeno non solo, un processo automatico o incidentale).

2 I PROCESSI MNESTICI FONDAMENTALI Processi di acquisizione e codificazione: sono i processi che reggono l acquisizione dello stimolo in forma di segnale e la sua traduzione in memoria. Durante la codifica, viene compiuto un lavoro di classificazione delle sue caratteristiche (fisiche, fonologiche, semantiche); Processi di ritenzione e immagazzinamento: sono i processi di stabilizzazione nel tempo delle informazioni acquisite in memoria, in quanto codificate ed elaborate; il principale meccanismo di stabilizzazione che permette di contrastare l oblio è quello della ripetizione o dell esercizio; Processi di recupero: sono i processi che operano per fare riemergere, ed utilizzare, l informazione archiviata in memoria. Si tratta del risultato operativo dei processi di acquisizione e ritenzione; Le tre modalità in cui si realizza l apprendimento possono influenzare, positivamente o negativamente, la capacità e la qualità della rievocazione: ATTENZIONE: un adeguata attenzione, focalizzata sul compito e mantenuta nel tempo, permette l apprendimento di informazioni complesse; MEMORIA IMPLICITA: capacità inconsapevole di memorizzare informazioni; MOTIVAZIONE: un adeguato livello motivazionale, più che potenziare direttamente la memorizzazione, agisce attraverso l intensità e la capacità di concentrazione sulle informazioni che si è interessati ad apprendere; (Baddeley, 1993)

3 METODI DI STUDIO DELLA MEMORIA DIRETTI: si basano sulla rievocazione intenzionale di fatti passati. Al soggetto viene richiesto esplicitamente di riprodurre storie, liste di parole, avvenimenti appresi in precedenza; INDIRETTI: si distinguono da quelli diretti perché non testano esplicitamente la memoria del soggetto, ma si basano sull esecuzione di compiti cognitivi che possono essere facilitati dal materiale presentato precedentemente. Il soggetto, in maniera del tutto incidentale (o implicita), apprende degli elementi su cui la sua attenzione non è stata deliberatamente attirata. METODI DIRETTI PROVE DI RIEVOCAZIONE:

4 PROVE DI RICONOSCIMENTO: il soggetto deve riconoscere che un elemento che gli viene mostrato è stato presentato in un contesto spazio temporale diverso e precedente RICONOSCIMENTO SI / NO: il soggetto deve semplicemente accettare o rifiutare l elemento proposto come appartenente o meno al materiale presentato in precedenza (15 Parole di Rey correlate semanticamente); RICONOSCIMENTO A SCELTA MULTIPLA: il soggetto deve scegliere l elemento già visto tra molti altri mai visti precedentemente che vengono definiti distrattori; MEMORIA

5 MEMORIA A BREVE TERMINE DEPOSITO TEMPORANEO: numero limitato di elementi (cifre, lettere, parole, frasi) che un soggetto riesce a registrare e ritenere, nell ordine corretto con cui sono stati presentati dall esaminatore, per alcuni secondi senza doverli organizzare; La capacità della memoria a breve termine non dipende dalle caratteristiche fisiche degli stimoli; raggruppamenti (chunks) di singole unità permettono di aumentarne la capacità; MEMORIA DI LAVORO Capacità di mantenere presenti e attive informazioni provenienti dall esterno o richiamate dalla memoria a breve termine per il tempo necessario a completare in tappe successive operazioni mentali complesse (ad es. articolare un discorso, impostare e risolvere mentalmente compiti aritmetici, organizzare un programma operativo); (Baddeley, 1974)

6 Memoria di lavoro come struttura multi-componenziale costituita da due sistemi operativi: LOOP ARTICOLATORIO O FONOLOGICO: responsabile dell elaborazione dell informazione linguistica, a sua volta costituito da un magazzino fonologico e da un processo di reiterazione articolatoria TACCUINO VISUO-SPAZIALE: responsabile dell elaborazione dell informazione visuo-spaziale La supervisione e la coordinazione di questi due sistemi sussidiari è sotto il controllo del SISTEMA ESECUTIVO CENTRALE che ha il compito di selezionare le strategie più adatte e programmare le sequenze operative più corrette per quel tipo di compito, in base alle esigenze contingenti ed alle esperienze passate Baddeley, 1994 MEMORIA A LUNGO TERMINE

7 MEMORIA DICHIARATIVA Fa riferimento a ricordi che vengono rievocati con una partecipazione volontaria esplicita Si divide in: EPISODICA: ricordi contestualizzati nel tempo e nello spazio; SEMANTICA: ricordi de-contestualizzati nel tempo e nello spazio, come le conoscenze enciclopediche (linguistiche, storiche, musicali, matematiche, ecc..) acquisite nel corso della vita familiare, scolastica e sociale; Memoria episodica È un sistema che contiene informazioni concernenti episodi o eventi e le loro relazioni spazio-temporali Denes & Pizzamiglio, 1996

8 Nell ambito della memoria episodica si distinguono: Sottocomponente VERBALE: rievocazione di un brano di prosa Sottocomponente VISUOSPAZIALE: rievocazione di un itinerario MEMORIA SEMANTICA Si riferisce ad una conoscenza generale dei fatti e dei concetti che non è legata a nessun tempo, o luogo, particolari. Il prodotto di questa memoria contribuisce all esperienza del sapere, o dell aver familiarità con un fatto o un associazione di fatti. La conoscenza è organizzata per categorie.

9 MEMORIA PROSPETTICA Sistema predisposto alla programmazione di azioni future che necessita di acquisire informazioni dalla MLT retrograda (componente retrospettiva) e dalla memoria di lavoro che le mantiene attive fino alla conclusione dell azione Ricordarsi di ricordare Il buon funzionamento della memoria prospettica richiede: Capacità di organizzazione iniziale del piano mentale Capacità di verificare periodicamente le attività già svolte e ancora da svolgere Flessibilità per modificare il programma predisposto in base a variazioni impreviste e a nuove necessità Il buon funzionamento della memoria prospettica dipende da: Integrità della MLT e della Working Memory

10 MEMORIA NON DICHIARATIVA MEMORIA PROCEDURALE Si riferisce all acquisizione di abilità e abitudini, ovvero al sapere come fare. Le memorie procedurali vengono acquisite gradualmente attraverso l esercizio ripetuto. Una serie di studi indica che questo tipo di memoria dipende in modo critico dal sistema cortico-striatale e dal cervelletto.

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