AREE EX FALCK E SCALO FERROVIARIO PROPOSTA DI PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO SESTO SAN GIOVANNI

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2 Il presente documento è stato elaborato da: Montana Srl Via G. Cadolini, Milano Tel Fax web: Ne hanno curato la stesura: Claudio Costa (Tecnico Competente in Acustica Regione Lombardia D.P.G.R. n 550 del ) Emilio Bolgiani Staff: Riccardo PANI, Mirco CANEVARI, Gabriele MACCHI, Daniele FUMAGALLI. Pag. 1 di 60

3 SOMMARIO 1 PREMESSA Descrizione del PII Normativa di riferimento CRITERI DI VALUTAZIONE Il criterio differenziale Il Decreto sui limiti sonori delle infrastrutture ferroviarie Il Decreto sui limiti sonori delle infrastrutture stradali INQUADRAMENTO TERRITORIALE Localizzazione Piano di classificazione acustica INQUADRAMENTO DELLA PROBLEMATICA DI EMISSIONE Infrastruttura ferroviaria Infrastrutture stradali Comparti industriali esistenti LE MISURE ACUSTICHE Strumentazione utilizzata Catene di misura Estremi dei certificati di taratura delle catene di misura Punti di misura Posizione dei punti di misura Misure settimanali Punto A Punto B Misure giornaliere Punto Punto Punto Punto Punto Punto Quadro riassuntivo delle misure di lungo periodo Misure a breve termine Punto a Punto b Punto c Punto d Punto e Punto f Punto g Punto h Punto i Punto l Punto m Punto n Punto o Pag. 2 di 60

4 Punto p Punto q Punto r Punto s Quadro riassuntivo delle misure di breve periodo PREVISIONE DEI LIVELLI SONORI SUL TERRITORIO LE MAPPE DI ISOLIVELLO Situazione attuale Situazione futura VALORI PREVISTI AI RICETTORI CONCLUSIONI Vantaggi del progetto in esame Svantaggi del progetto in esame Finalità della valutazione di clima acustico Pag. 3 di 60

5 ELENCO ALLEGATI - Appendice a Misure acustiche settimanali - Appendice b Misure acustiche giornaliere - Appendice c Misure acustiche di breve periodo - Appendice d Mappe di isolivello - Appendice e Tabella dei livelli previsti ai ricettori - Appendice f Certificazioni Pag. 4 di 60

6 1 PREMESSA Nel presente documento vengono riportati i risultati della valutazione previsionale di clima acustico relativa al Programma Integrato di Intervento (PII) proposto per l area denominata Aree ex Falck e scalo ferroviario in Comune di Sesto San Giovanni (MI) ai sensi della legge 26 ottobre 1995 n Legge quadro in materia di inquinamento acustico - ed in particolare dall'art. 8 comma 3. Per la presente relazione ci si è attenuti a quanto disposto dalla DGR Lombardia 8 marzo 2002 n. VII/8313 Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima acustico all art Descrizione del PII Il progetto di trasformazione architettonico-urbana delle aree ex Falck di Sesto San Giovanni, oggetto di Programma integrato di intervento, prevede la riqualificazione di una superficie pari a quasi m 2. Il perimetro di PII individuato è articolato in dodici Comparti di Intervento tra i quali il Comparto S costituisce comparto speciale ai sensi di quanto previsto dall art. 91 della L.R. 12/05 nell ambito delle più ampie previsioni di PII. Il progetto, secondo quanto riportato negli elaborati, oltre che proporre un disegno urbano in grado di garantire l inserimento dell ambito di PII nel contesto comunale e nel più ampio settore di area metropolitana a cui appartiene, è stato articolato in un mix funzionale capace di sostenere il giusto equilibrio e la tensione necessari per creare l innesco di un più ampio processo di trasformazione, in grado di restituire a Sesto San Giovanni un nuovo ruolo urbano che si sostituisca a quello ormai dismesso di città delle fabbriche. Pur riconducendosi alle due destinazioni principali previste dal vigente PGT - residenza e produzione di beni e servizi - il PII si declina in una serie di categorie di funzioni che unitamente ad una vasta gamma di servizi pubblici e privati, si inseriscono nel disegno urbano costituendo la struttura insediativa e la proposta occupazionale del progetto. Figura 1 Planivolumetrico del PII Pag. 5 di 60

7 1.2 Normativa di riferimento Disposizioni nazionali Legge quadro Legge quadro sull inquinamento acustico n. 447 del 26/10/95 Limiti massimi di esposizione al rumore D.P.C.M. 1/3/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno Valori limite delle sorgenti sonore D.P.C.M. 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore Impianti a ciclo continuo D.P.C.M. 11/12/96 Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo continuo Rumore da traffico stradale D.P.R. 30/03/04 n.142 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 Rumore da traffico ferroviario D.P.C.M. 18/11/98 n. 459 Regolamento recante norme di esecuzione dell articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n.447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario Requisiti acustici passivi degli edifici D.P.C.M. 5/12/97 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Risanamento Acustico D.M. 29/11/2000 Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore Tecniche di rilevamento e misurazione dell inquinamento acustico D.M. 16/3/98 Tecniche di rilevamento e misurazione dell inquinamento acustico Rumore in ambiente lavorativo Decreto Legislativo 10/04/2006, n. 195 Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici Tecnico competente in acustica D.P.C.M. 31/3/98 Atto di indirizzo e coordinamento recante criteri generali per l esercizio dell attività del tecnico competente in acustica, ai sensi dell art. 3, comma 1, lettera b), e dell art. 2, commi 6, 7 e 8, della legge 26 ottobre 1995, n. 447 Legge quadro sull inquinamento acustico Disposizioni regionali Legge Regionale 10 agosto 2001 n Norme in materia di inquinamento acustico Deliberazione n. VII/9776 del 2/7/2002 Criteri tecnici di dettaglio per la redazione della classificazione acustica del territorio comunale Deliberazione n. VII/8313 del 8/3/2002 Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima acustico Pag. 6 di 60

8 Altre norme Codice Civile (art. 844) sull esercizio di attività rumorose eccedenti il limite della normale tollerabilità Codice Penale (art. 659) sul disturbo delle occupazioni e del riposo Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (R.D n art. 66) Testo unico delle leggi sanitarie (R.D art. 216) Sent. 517 della Corte Costituzionale del dicembre 1991 sulla competenza delle Regioni in materia di zonizzazione acustica del territorio Sent. n.151/86, 153/86, 210/87 della Corte Costituzionale sulla salvaguardia dell ambiente Pag. 7 di 60

9 2 CRITERI DI VALUTAZIONE Il D.P.C.M. 1/3/91 e il successivo D.P.C.M. 14/11/97 prevedono la classificazione del territorio comunale in zone di sei classi: Classe I - Aree particolarmente protette Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. Classe II - Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali. Classe III - Aree di tipo misto Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. Classe IV - Aree di intensa attività umana Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata presenza di piccole industrie. Classe V - Aree prevalentemente industriali Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali con scarsità di abitazioni. Classe VI - Aree esclusivamente industriali Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali prive di insediamenti abitativi. Viene poi fissata una suddivisione dei livelli massimi in relazione al periodo di emissione del rumore, definito dal decreto come Tempo di riferimento : periodo diurno dalle ore 6.00 alle ore 22.00; periodo notturno dalle ore alle ore Pag. 8 di 60

10 I limiti massimi di immissione prescritti nel D.P.C.M. 14/11/97, fissati per le varie aree, sono rappresentati nella tabella seguente. Classe di destinazione d uso del territorio Periodo diurno (6-22) Periodo notturno (22-6) Classe I - Aree particolarmente protette 50 dba 40 dba Classe II - Aree destinate ad uso residenziale 55 dba 45 dba Classe III - Aree di tipo misto 60 dba 50 dba Classe IV - Aree di intensa attività umana 65 dba 55 dba Classe V - Aree prevalentemente industriali 70 dba 60 dba Classe VI - Aree esclusivamente industriali 70 dba 70 dba Tabella 1 - Limiti massimi di immissione per le diverse aree (D.P.C.M. 14/11/97) Mentre, per quel che riguarda i limiti di emissione (misurati in prossimità della sorgente sonora) abbiamo i seguenti limiti. Classe di destinazione d uso del territorio Periodo diurno (6-22) Periodo notturno (22-6) Classe I - Aree particolarmente protette 45 dba 35 dba Classe II - Aree destinate ad uso residenziale 50 dba 40 dba Classe III - Aree di tipo misto 55 dba 45 dba Classe IV - Aree di intensa attività umana 60 dba 50 dba Classe V - Aree prevalentemente industriali 65 dba 55 dba Classe VI - Aree esclusivamente industriali 65 dba 65 dba Tabella 2 - Limiti massimi di emissione per le diverse aree (D.P.C.M. 14/11/97) I livelli di pressione sonora, ponderati con la curva di pesatura A, devono essere mediati attraverso il Livello Equivalente (Leq). Pag. 9 di 60

11 In attesa della suddivisione del territorio comunale nelle zone di cui alla tabella precedente, si applicano per le sorgenti fisse i limiti di accettabilità (art. 6 D.P.C.M. 1/3/91) riportati nella tabella seguente. Classe di destinazione d uso del territorio Periodo diurno (6-22) Periodo notturno (22-6) Tutto il territorio nazionale 70 dba 60 dba Zona A (art. 2 D.M. n. 1444/68) 65 dba 55 dba Zona B (art. 2 D.M. n. 1444/68) 60 dba 50 dba Aree esclusivamente industriali 70 dba 70 dba Tabella 3 - Limiti massimi per le diverse aree in attesa di zonizzazione (D.P.C.M. 1/3/91) 2.1 Il criterio differenziale Questo tipo di criterio è un ulteriore parametro di valutazione che si applica alle zone non esclusivamente industriali che si basa sulla differenza di livello tra il "rumore ambientale" e il "rumore residuo". Il "rumore ambientale" viene definito come il livello equivalente di pressione acustica ponderato con la curva A del rumore presente nell'ambiente con la sovrapposizione del rumore relativo all'emissione delle sorgenti disturbanti specifiche. Mentre con "rumore residuo" si intende il livello equivalente di pressione acustica ponderato con la curva A presente senza che siano in funzione le sorgenti disturbanti specifiche. Il criterio differenziale non si applica nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dba durante il periodo diurno e 40 dba durante il periodo notturno; se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dba durante il periodo diurno e 25 dba durante il periodo notturno. Non si dovrà tenere conto di eventi eccezionali in corrispondenza del luogo disturbato. Le differenze ammesse tra il livello del "rumore ambientale" e quello del "rumore residuo" misurati nello stesso modo non devono superare i 5 dba nel periodo diurno e 3 dba nel periodo notturno. La misura deve essere eseguita nel "tempo di osservazione" del fenomeno acustico. Con il termine "tempo di osservazione" viene inteso il periodo, compreso entro uno dei tempi di riferimento (diurno, notturno), durante il quale l'operatore effettua il controllo e la verifica delle condizioni di rumorosità. Nella misura del "rumore ambientale" ci si dovrà basare su un tempo significativo ai fini della determinazione del livello equivalente e comunque la misura dovrà essere eseguita nel periodo di massimo disturbo. Pag. 10 di 60

12 2.2 Il Decreto sui limiti sonori delle infrastrutture ferroviarie Dato che nelle immediate vicinanze dell area di progetto si trova la sede di alcuni binari ferroviari sarà necessario confrontarsi anche con i limiti acustici imposti dal D.P.R. n. 459 del 18/11/1998 Regolamento recante norme di esecuzione dell articolo 11 delle legge 26 ottobre 1995 n. 447 in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario. Il DPR sopra citato prevede, all art. 3, l istituzione di due fasce di pertinenza acustiche all interno delle quali vigono i limiti relativi alla sola infrastruttura ferroviaria esistente. Tali fasce di rispetto sono denominate rispettivamente Fascia A (dal binario ferroviario fino ad una distanza di 150 m) e Fascia B (dai 150 m ai 250 m). I limiti vigenti all interno delle fasce di rispetto succitate sono (Art. 5): 50 db(a) Leq diurno e 40 db(a) Leq notturno per scuole, case di cura e ospedali; per le scuole vale solo il limite diurno; 70 db(a) Leq diurno e 60 db(a) Leq notturno per gli altri ricettori all interno della Fascia A 65 db(a) Leq diurno e 55 db(a) Leq notturno per gli altri ricettori all interno della Fascia B Pag. 11 di 60

13 2.3 Il Decreto sui limiti sonori delle infrastrutture stradali Il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del 30 marzo 2004, n. 142 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 istituisce, sia per le strade di nuova realizzazione che per quelle esistenti, delle fasce di pertinenza e dei limiti acustici, differenziate in base alle caratteristiche dell infrastruttura stessa. Nella tabella seguente (DPR n. 142/ Allegato 1 - Tabella 2) si riportano i valori relativi alle infrastrutture stradali esistenti e assimilabili. Tipo di strada (codice della strada) Sottotipi ai fini acustici (secondo norma CNR 1980 e direttive PUT) Ampiezza fascia di pertinenza acustica (m) Scuole, Ospedali, Case di cura e di riposo Diurno db(a) Notturno db(a) Altri ricettori Diurno db(a) Notturno db(a) A - Autostrada B Exttraurbana principale C Exttraurbana secondaria D Urbana di scorrimento Ca (strade a carreggiate separate e tipo IV CNR 1980) Cb (tutte le altre strade extraurbane secondarie) Da (Strade a carreggiate separate e interquartiere) Db (Tutte le altre strade urbane di scorrimento) 100 (fascia A) (fascia B) (fascia A) (fascia B) (fascia A) (fascia B) (fascia A) (fascia B) E Urbana di quartiere 30 F - Locale 30 Definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella C allegata al DPCM 14/11/97, e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane così prevista dall art. 6, comma 1, lettera a), della Legge Quadro n. 447 del 26/10/95. Tabella 4 Limiti acustici e fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali esistenti - D.P.R. 30/3/2004 Pag. 12 di 60

14 Nella tabella seguente (DPR n. 142/ Allegato 1 - Tabella 1) si riportano i valori relativi alle infrastrutture stradali di nuova realizzazione. Tipo di strada (codice della strada) Sottotipi ai fini acustici (secondo norma CNR 1980 e direttive PUT) Ampiezza fascia di pertinenza acustica (m) Scuole, Ospedali, Case di cura e di riposo Diurno db(a) Notturno db(a) Altri ricettori Diurno db(a) Notturno db(a) A - Autostrada B Exttraurbana principale C Exttraurbana secondaria C C D Urbana di scorrimento Da E Urbana di quartiere 30 F - Locale 30 Definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella C allegata al DPCM 14/11/97, e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane così prevista dall art. 6, comma 1, lettera a), della Legge Quadro n. 447 del 26/10/95. Tabella 5 Limiti acustici e fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali di nuova realizzazione - D.P.R. 30/3/2004 Pag. 13 di 60

15 3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE 3.1 Localizzazione L'area in esame, oggetto del PII, interessa una vasta porzione del territorio Comunale di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano. Figura 2 Localizzazione di Sesto San Giovanni (MI) Figura 3 Stradario dell'area di progetto Figura 4 Perimetrazione del PII in esame (in blu le aree dove saranno realizzati edifici) Pag. 14 di 60

16 3.2 Piano di classificazione acustica Il Piano di Classificazione Acustica del territorio Comunale di Sesto San Giovanni attualmente vigente è datato Aprile 2004 e riporta già l'idea di un piano di riqualificazione delle aree attualmente coinvolte dal progetto in esame. Figura 5 Stralcio del Piano di Classificazione Acustica Figura 6 Legenda del Piano di Classificazione Acustica Tutte le aree comprese nella perimetrazione dell'attuale progetto di programma integrato di intervento (ad eccezione di fasce a ridosso delle infrastrutture stradali e aree industriali e di servizi) sono state poste nelle classi III, II e I. Come è normale che sia (la classificazione anticipa di 7 anni il progetto attualmente in esame), alcune ipotesi di classificazione, non risultano idonee alle destinazioni d'uso previste per esse dal PII. Allo stato attuale è in corso l'aggiornamento del Piano di Classificazione Acustica. Nella presente relazione saranno riportate alcune osservazioni sulla compatibilità tra le destinazioni d'uso di progetto e le aree nelle quali si prevede di realizzarle in modo da armonizzare in maniera costruttiva l'aggiornamento di questo importante strumento di pianificazione e gestione territoriale. Pag. 15 di 60

17 4 INQUADRAMENTO DELLA PROBLEMATICA DI EMISSIONE Il clima acustico dell'area di progetto è influenzato da sorgenti sonore di diverse tipologie. In particolare si riscontrano importanti infrastrutture di trasporto: la linea ferroviaria Milano - Como - Chiasso, che delimita buona parte del confine nord ovest dell'area del PII; la Tangenziale Nord-Est che, per un tratto, scorre parallela al suo confine est; Viale Italia, che la attraversa in tutta la lunghezza sulla direttrice nord-sud, la Via Vulcano (strada di raccordo tra Tangenziale Nord, Autostrada A4 e SP 36) che serve da collegamento anche per il Centro Commerciale. Altre infrastrutture stradali di primaria importanza nella determinazione del clima acustico attuale dell'area sono: Viale Edison e Via Generale Cantore. Oltre a queste sorgenti infrastrutturali, l'area del PII, comprende un'area a vocazione strettamente industriale che raccoglie gli impianti di produzione di energia della EDISON e di A2A, situati sul lato est di Viale Italia, e un distretto produttivo che ospita diverse aziende, sul lato ovest e il complesso Mazzini (sull omonima via). Altre attività industriali/artigianali, sono situate in alcuni distretti produttivi nei pressi dell'area di progetto. Oltre alle sorgenti sopra descritte, si registra, nella zona sud est dell'area di progetto (all estremità nord di Viale Edison in prossimità della Tangenziale Nord-Est, la presenza di una cava tuttora in attività. 4.1 Infrastruttura ferroviaria Come previsto dal D.P.C.M. del 18/11/98, n.459 Regolamento recante norme di esecuzione dell articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n.447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario, i limiti acustici vigenti per le emissioni sonore generate dalla sola infrastruttura ferroviaria, dipendono dalla distanza del recettore dalla sede dei binari. In particolare, entro 150m dal binario più esterno (Fascia A), i limiti sono 70dBA nel periodo diurno e 60dBA nel periodo notturno; tra i 150 ed i 250m (Fascia B) si scende a 65dBA di giorno e 55dBA di notte. All'esterno di tali fasce di rispetto acustico restano in vigore i limiti previsti dalla classificazione acustica. Per tutti i ricettori sensibili (scuole, ospedali, case di cura, etc...) interessate dalle emissioni sonore dell'infrastruttura ferroviaria, indipendentemente dalla loro posizione, i limiti acustici sono fissati a 50dBA per il periodo diurno e 40dBA per il periodo notturno. Per le scuole si applica il solo limite diurno. Nella figura seguente si identificano le fasce di rispetto dell'infrastruttura ferroviaria rispetto al PII presentato. Figura 7 Localizzazione fasce di rispetto ferroviario Pag. 16 di 60

18 4.2 Infrastrutture stradali Analogamente alle infrastrutture ferroviarie, anche le emissioni sonore di quelle stradali sono normate da uno specifico provvedimento legislativo: il D.P.R. del 30/03/2004, n.142 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n Anche in questo caso, il testo succitato, prevede l'attribuzione di fasce di rispetto acustico di differenti ampiezze a seconda della tipologia di strada (come riportato nelle tabelle 4 e 5). Il progetto in esame prevede la riqualificazione di alcune infrastrutture stradali attualmente esistenti ma anche la realizzazione di nuove, per questo, durante le valutazioni si dovrà tener conto di quali strade ricadano sotto la dicitura strade esistenti (limiti di riferimento in tabella 4) e quali sotto strade di nuova realizzazione. In particolare le strade che saranno oggetto di riqualificazione/realizzazione (dal punto di vista della modifica della tipologia di strada) saranno Viale Italia e Via Edison. Il progetto prevede di deviare la maggior parte del traffico attualmente transitante su Viale Italia su Via Edison a seguito di un potenziamento infrastrutturale di quest'ultima. Tali modificazioni porteranno ad una declassamento di Viale Italia da strada di tipo Da a strada di tipo E (di nuova realizzazione). Il tracciato attualmente esistente di Via Edison è anch'esso di tipo Da; il progetto in esame prevede il prolungamento (con mantenimento della stessa tipologia di strada ma di nuova realizzazione e sarà quindi di tipo D) fino allo svincolo di accesso alla tangenziale. Altre strade esistenti nell'area di progetto di tipo Da sono Via General Cantore e Viale Gramsci (fino al semaforo davanti alla stazione ferroviaria) mentre la Tangenziale è classificata come strada di tipo A. Tutte le altre strade che possono interessare acusticamente il clima acustico dell'area di progetto sono classificate come strade di tipo E o F. Nella figura seguente si riporta la localizzazione delle strade succitate e delle relative fasce di rispetto acustico. Per non rendere illeggibile la figura si sono tralasciate le fasce di rispetto delle strade di tipo E e F (30m all'interno delle quali, se non specificato diversamente, valgono i limiti previsti dalla classificazione acustica). Figura 8 Localizzazione strade e rispettive fasce di rispetto Pag. 17 di 60

19 Nella seguente tabella si riportano i limiti previsti per ogni strada individuata nella figura precedente. Infrastruttura Tipo di strada e stato Fascia A Limite Dimensione Diurno Limite Notturno Dimensione Fascia B Limite Diurno Limite Notturno Tangenziale A esistente dba 60 dba dba 55 dba Via Edison Da esistente dba 60 dba Via Edison D di nuova realizzazione dba 55 dba Via General Cantore Da esistente dba 60 dba Via Gramsci Da esistente dba 60 dba Viale Italia E di nuova realizzazione 30 Secondo PdCA Secondo PdCA Tabella 5 Limiti acustici e fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali localizzate Ricordiamo che, come già riportato al precedente Punto 2.2 di questa relazione, per i ricettori sensibili all'interno delle fasce di rispetto delle infrastrutture valgono limiti più restrittivi (50 dba di giorno e 40 dba di notte) e che, all'esterno delle fasce di rispetto, per tutti i ricettori, valgono i limiti imposti dal Piano di Classificazione Acustica Comunale. Pag. 18 di 60

20 4.3 Comparti industriali esistenti Durante i sopralluoghi è stato individuato un polo di servizi all'interno del quale si trovano due impianti di produzione energia che utilizzano impianti le cui emissioni rumorose sono ampiamente percepibili all'interno dell'area di progetto. Si tratta del comparto, situato ad est di Viale Italia, dove si trovano gli impianti di A2A e di Edison. Un'altra sorgente di rumorosità è stata individuata nella cava situata a sud-est dell'attuale reparto Concordia. I dati acustici delle sorgenti sopra citate sono stati ricavati da misure acustiche e dall'analisi degli studi acustici svolti nei rispettivi ambiti e protocollati presso il Comune. Purtroppo la modellizzazione della distribuzione dei livelli sonori dovuti a queste sorgenti non può che essere indicativa anche se, per quanto riguarda la rumorosità della A2A (che influenzerà maggiormente alcuni degli edifici di progetto) è stata caratterizzata mediante un lunga serie di misure a breve termine (rumore continuo) eseguite con sistema a reticolo. Un'altra potenziale sorgente di rumore è lo stabilimento produttivo della Lombarda Calcestruzzi situata nel triangolo Via Adige, Via Edison e Viale Rimembranze (definita dal PGT Comunale come zona ATS3). Durante i sopralluoghi tecnici non è stato possibile determinare con un buon grado di precisione la sua emissività, tuttavia il Piano di Governo del Territorio di Sesto San Giovanni prevede, per quell'area, un ambito di trasformazione urbana atto ad armonizzare le destinazioni d'uso della zona. Figura 9 Localizzazione delle sorgenti industriali Oltre a quanto riportato sopra, i sopralluoghi tecnici, non hanno evidenziato ulteriori sorgenti sonore fisse attribuibili ad attività in essere sul territorio di Sesto San Giovanni in grado di influenzare in maniera sensibile il clima acustico dell'area. Pag. 19 di 60

21 5 LE MISURE ACUSTICHE Il clima acustico dell'area è stato determinato attraverso l'analisi dei dati acustici ottenuti da una campagna di monitoraggio acustico composta da misure a breve e lungo termine e spot (per la determinazione della distribuzione dei livelli delle sorgenti sonore fisse). In particolare si sono svolte: n.2 misure in continuo di 1 settimana ( Punto A e Punto B ) n. 6 misure in continuo di 24 ore (da Punto 1 a Punto 6 ) n. 17 misure da 20 minuti cadauna (da Punto a a Punto s ) Gli elaborati relativi alle misure eseguite sono riportati negli Allegati 1, 2 e Strumentazione utilizzata Catene di misura Per tutte le misure eseguite si è fatto uso di strumenti in classe 1 secondo le specifiche della EN60651/94 e EN60804/94 richiesti nel D.M. 16/3/98. Tutte le catene di misura utilizzate sono state calibrate (il calibratore usato è in classe 1 secondo la CEI 29-4 (IEC942/98)) all inizio e alla fine delle sessioni di misura, senza riscontrare, tra il valore iniziale e quello finale, differenze superiori a 0.5 db Tutte le catene di misura utilizzate sono tarate annualmente da un laboratorio del SIT (Servizio di Taratura in Italia). Misure a breve termine Per le misure a breve termine sono stati utilizzati strumenti prodotti dalla Larson&Davis, in particolare si è fatto uso del modello 831. Le misure sono state eseguite come previsto dalle prescrizioni del D.M. 16/3/98 e, per quegli argomenti non previsti all interno di tale decreto, ci si è attenuti a norme di buona tecnica. Misure a lungo termine Per le misure a lungo termine si è fatto uso di strumenti prodotti dalla Svantek, in questo caso si sono utilizzati i modelli 945A e 959, inseriti all'interno di apposite centraline impermeabili e autosufficienti. I microfoni (tutti dotati di sistemi da esterni per l'eliminazione degli effetti di umidità e condensa) erano istallati su cavalletti in grado di raggiungere i 4m di altezza. Le misure sono state eseguite come previsto dalle prescrizioni del D.M. 16/3/98 e, per quegli argomenti non previsti all interno di tale decreto, ci si è attenuti a norme di buona tecnica. Pag. 20 di 60

22 5.1.2 Estremi dei certificati di taratura delle catene di misura Si riportano nella tabella sottostante gli estremi dei certificati di taratura delle catene di misura utilizzate. Strumento Modello Costruttore Matricola Data Certificato N. Certificato Laboratorio Analizzatore SVAN 959 SVANTEK /05/ A L.C.E. - Opera Analizzatore SVAN 959 SVANTEK /05/ A L.C.E. - Opera Analizzatore SVAN 945A SVANTEK /02/ A L.C.E. - Opera Analizzatore SVAN 945A SVANTEK /05/ A L.C.E. - Opera Analizzatore LD 831 LARSON&DAVIS /03/ A L.C.E. - Opera Analizzatore LD 831 LARSON&DAVIS /03/ A L.C.E. - Opera Calibratore CA250 LARSON&DAVIS /02/ A L.C.E. - Opera Tabella 4 Estremi dei certificati di taratura degli strumenti utilizzati Pag. 21 di 60

23 5.2 Punti di misura Posizione dei punti di misura I punti di misura sono stati individuati all interno e nell immediato intorno dell area interessata dal futuro intervento, lungo le vie principali di traffico e di emissione sonora da parte di sorgenti fisse di tipo industriale. Nella figura seguente ne riportiamo la localizzazione; in rosso i punti di misura di una settimana, in blu quelli di 24 ore e in giallo le misure a breve termine. Figura 10 Localizzazione dei punti di misura Riportiamo di seguito delle schede riassuntive delle misure eseguite. Negli allegati al termine della presente relazione sono riportati i grafici di tutte le misurazioni. Pag. 22 di 60

24 5.3 Misure settimanali Punto A Catena di misura utilizzata: Svan 945A Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Distanza dalla sorgente: 20m dalla mezzeria della Tangenziale Periodo di rilevamento: da martedì 1 a martedì 8 marzo 2011 Foto 1 Vista dello strumento di misura Foto 2 Vista della Tangenziale Foto 3 Vista dello strumento di misura Pag. 23 di 60

25 Giorno Leq(A) diurno (06:00-22:00) Leq(A) notturno (22:00-06:00) Martedì 1 marzo dba 66.9 dba Mercoledì 2 marzo dba 67.5 dba Giovedì 3 marzo dba 68.1 dba Venerdì 4 marzo dba 67.9 dba Sabato 5 marzo dba 67.1 dba Domenica 6 marzo dba 66.4 dba Lunedì 7 marzo dba Martedì 8 marzo dba Tabella 5 - Risultati delle misure di lungo periodo (valori non arrotondati) 68.4 Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) 71.5 db(a) 67.5 db(a) Tabella 6 - Risultati mediati logaritmicamente e arrotondati a 0.5 dba Pag. 24 di 60

26 5.3.2 Punto B Catena di misura utilizzata: Svan 945A Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Distanza dalla sorgente: 18m dalla mezzeria di Via General Cantore Periodo di rilevamento: da martedì 1 a martedì 8 marzo 2011 Foto 4 Vista dello strumento di misura Foto 5 Vista di Via General Cantore Foto 6 Vista dello strumento di misura Pag. 25 di 60

27 Giorno Leq(A) diurno (06:00-22:00) Leq(A) notturno (22:00-06:00) Martedì 1 marzo dba 60.2 dba Mercoledì 2 marzo dba 60.4 dba Giovedì 3 marzo dba 62.3 dba Venerdì 4 marzo dba 61.9 dba Sabato 5 marzo dba 61.9 dba Domenica 6 marzo dba 59.7 dba Lunedì 7 marzo dba 61.0 dba Martedì 8 marzo dba Tabella 7 - Risultati delle misure di lungo periodo (valori non arrotondati) Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) 67.0 db(a) 61.0 db(a) Tabella 8 - Risultati mediati logaritmicamente e arrotondati a 0.5 dba Pag. 26 di 60

28 5.4 Misure giornaliere Punto 1 Catena di misura utilizzata: Svan 959 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Distanza dalla sorgente: 15m dalla mezzeria di Via Edison Periodo di rilevamento: da martedì 1 a mercoledì 2 marzo 2011 Foto 7 Vista dello strumento di misura Foto 8 Vista dello strumento di misura Giorno Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) Martedì 1 marzo dba 48.9 dba Mercoledì 2 marzo dba Tabella 9 - Risultati delle misure di lungo periodo (valori non arrotondati) Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) 60.5 db(a) 49.0 db(a) Tabella 10 - Risultati mediati logaritmicamente e arrotondati a 0.5 dba Pag. 27 di 60

29 5.4.2 Punto 2 Catena di misura utilizzata: Svan 959 Sorgente sonora monitorata: Rumore industriale Distanza dalla sorgente: 60m dal confine A2A Periodo di rilevamento: da martedì 1 a mercoledì 2 marzo 2011 Foto 10 Vista dell'impianto A2A Foto 9 Vista dello strumento di misura Giorno Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) Martedì 1 marzo dba 50.2 dba Mercoledì 2 marzo dba Tabella 11 - Risultati delle misure di lungo periodo (valori non arrotondati) Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) 54.5 db(a) 50.0 db(a) Tabella 12 - Risultati mediati logaritmicamente e arrotondati a 0.5 dba Pag. 28 di 60

30 5.4.3 Punto 3 Catena di misura utilizzata: Svan 945A Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Distanza dalla sorgente: 50m dalla mezzeria di Viale Italia Periodo di rilevamento: da martedì 22 a mercoledì 23 marzo 2011 Foto 11 Vista dello strumento di misura Foto 12 Vista dello strumento di misura Giorno Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) Martedì 22 marzo dba 50.3 dba Mercoledì 23 marzo dba Tabella 13 - Risultati delle misure di lungo periodo (valori non arrotondati) Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) 57.0 db(a) 50.5 db(a) Tabella 14 - Risultati mediati logaritmicamente e arrotondati a 0.5 dba Pag. 29 di 60

31 5.4.4 Punto 4 Catena di misura utilizzata: Svan 945A Sorgente sonora monitorata: Traffico ferroviario Distanza dalla sorgente: 80m dal binario più vicino Periodo di rilevamento: da martedì 22 a mercoledì 23 marzo 2011 Foto 13 Vista dello strumento di misura Foto 14 Vista dello strumento di misura Giorno Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) Martedì 22 marzo dba 58.7 dba Mercoledì 23 marzo dba Tabella 15 - Risultati delle misure di lungo periodo (valori non arrotondati) Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) 57.0 db(a) 58.5 db(a) Tabella 16 - Risultati mediati logaritmicamente e arrotondati a 0.5 dba Pag. 30 di 60

32 5.4.5 Punto 5 Catena di misura utilizzata: Svan 945A Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Distanza dalla sorgente: 15m dalla mezzeria di Via Edison Periodo di rilevamento: da mercoledì 23 a giovedì 24 marzo 2011 Foto 15 Vista dello strumento di misura Foto 16 Vista dello strumento di misura Giorno Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) Mercoledì 23 marzo dba 56.8 dba Giovedì 24 marzo dba Tabella 17 - Risultati delle misure di lungo periodo (valori non arrotondati) Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) 65.0 db(a) 57.0 db(a) Tabella 18 - Risultati mediati logaritmicamente e arrotondati a 0.5 dba Pag. 31 di 60

33 5.4.6 Punto 6 Catena di misura utilizzata: Svan 945A Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Distanza dalla sorgente: 30m dalla mezzeria di Via Edison Periodo di rilevamento: da mercoledì 23 a giovedì 24 marzo 2011 Foto 17 Vista dello strumento di misura Foto 18 Vista dello strumento di misura Giorno Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) Mercoledì 23 marzo dba 53.1 dba Giovedì 24 marzo dba Tabella 19 - Risultati delle misure di lungo periodo (valori non arrotondati) Leq(A) diurno ( ) Leq(A) notturno ( ) 61.0 db(a) 53.0 db(a) Tabella 20 - Risultati mediati logaritmicamente e arrotondati a 0.5 dba Pag. 32 di 60

34 5.5 Quadro riassuntivo delle misure di lungo periodo Nella tabella seguente si riportano i risultati delle misure a lungo termine eseguite Punto Posizione Distanza dalla sorgente Leq(A) diurno Leq(A) notturno A Tangenziale dba 67.5 dba B Via General Cantore dba 61.0 dba 1 Via Edison ang. Via Concordia dba 49.0 dba 2 Davanti impianto A2A dba 50.0 dba 3 Viale Italia dba 50.5 dba 4 Ferrovia dba 58.5 dba 5 Via Edison ang. Via XXIV Maggio dba 57.0 dba 6 Via Edison dba 53.0 dba Tabella 21 Riassunto delle misure di lungo periodo Pag. 33 di 60

35 5.6 Misure a breve termine Punto a Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 10:23 alle 10:43 di mercoledì 23 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 6m dalla mezzeria di Via Mazzini Foto 19 Vista dello strumento Foto 20 Vista dello strumento Grafico 1 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto a Pag. 34 di 60

36 5.6.2 Punto b Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 11:30 alle 11:50 di mercoledì 23 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 4m dalla mezzeria di Via Adige Foto 21 Vista dello strumento Foto 22 Vista dello strumento Grafico 2 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto b Pag. 35 di 60

37 5.6.3 Punto c Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 11:37 alle 11:57 di mercoledì 23 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 5m dalla mezzeria di Viale Rimembranze Foto 23 Vista dello strumento Foto 24 Vista dello strumento Grafico 3 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto c Pag. 36 di 60

38 5.6.4 Punto d Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 12:04 alle 12:24 di mercoledì 23 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 12m dalla mezzeria di Viale Italia Foto 25 Vista dello strumento Foto 26 Vista dello strumento Grafico 4 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto d Pag. 37 di 60

39 5.6.5 Punto e Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 12:09 alle 12:29 di mercoledì 23 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 7m dalla mezzeria di Via XXIV Maggio Foto 27 Vista dello strumento Foto 28 Vista dello strumento Grafico 5 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto e Pag. 38 di 60

40 5.6.6 Punto f Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 12:42 alle 13:02 di mercoledì 23 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 6m dalla mezzeria di Via Pace Foto 29 Vista dello strumento Foto 30 Vista dello strumento Grafico 6 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto f Pag. 39 di 60

41 5.6.7 Punto g Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 12:43 alle 13:03 di mercoledì 23 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 10m dalla mezzeria di Via Marx Foto 31 Vista dello strumento Foto 32 Vista dello strumento Grafico 7 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto g Pag. 40 di 60

42 5.6.8 Punto h Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale e rumore industriale Periodo di rilevamento: dalle 10:48 alle 11:08 di giovedì 24 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 70m dal confine della cava Foto 33 Vista dello strumento Foto 34 Vista dello strumento Grafico 8 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto h Pag. 41 di 60

43 5.6.9 Punto i Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Rumore industriale Periodo di rilevamento: dalle 11:07 alle 11:27 di giovedì 24 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: a confine della cava Foto 35 Vista dello strumento Foto 36 Vista dello strumento Grafico 9 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto i Pag. 42 di 60

44 Punto l Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Rumore industriale Periodo di rilevamento: dalle 13:56 alle 14:16 di giovedì 24 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: a confine della cava Foto 37 Vista dello strumento Foto 38 Vista dello strumento Grafico 10 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto l Pag. 43 di 60

45 Punto m Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 12:25 alle 12:45 di giovedì 24 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 5m dalla mezzeria di Via Concordia Foto 39 Vista dello strumento Foto 40 Vista dello strumento Grafico 11 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto m Pag. 44 di 60

46 Punto n Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 12:37 alle 12:57 di giovedì 24 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 7m dalla mezzeria di Via Alberto Falck Foto 41 Vista dello strumento Foto 42 Vista di Via Alberto Falck Grafico 12 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto n Pag. 45 di 60

47 Punto o Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 12:59 alle 13:19 di giovedì 24 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 14m dalla mezzeria di Viale Italia Foto 43 Vista dello strumento Foto 44 Vista dello strumento Grafico 13 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto o Pag. 46 di 60

48 Punto p Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 09:20 alle 09:40 di venerdì 25 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 10m dalla mezzeria di Via Trento Foto 45 Vista dello strumento Foto 46 Vista dello strumento Grafico 14 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto p Pag. 47 di 60

49 Punto q Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 09:56 alle 10:11 di venerdì 25 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 15m dalla mezzeria di Via Gramsci Foto 47 Vista dello strumento Foto 48 Vista dello strumento Grafico 15 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto q Pag. 48 di 60

50 Punto r Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 10:18 alle 10:33 di venerdì 25 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 8m dalla mezzeria di Via Marzabotto Foto 49 Vista dello strumento Foto 50 Vista dello strumento Grafico 16 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto r Pag. 49 di 60

51 Punto s Catena di misura utilizzata: LD 831 Sorgente sonora monitorata: Traffico stradale Periodo di rilevamento: dalle 10:36 alle 10:51 di venerdì 25 marzo 2011 Distanza dalla sorgente: 6m dalla mezzeria di Via Lambro Foto 51 Vista dello strumento Foto 52 Vista dello strumento Grafico 17 Andamento temporale dei livelli sonori misurati nel Punto s Pag. 50 di 60

52 5.7 Quadro riassuntivo delle misure di breve periodo Nella tabella seguente si riportano i risultati delle misure a breve termine eseguite Punto Posizione Distanza dalla sorgente Leq(A) a Via Mazzini dba b Via Adige dba c Viale Rimembranze dba d Viale Italia dba e Via XXIV Maggio dba f Via Pace dba g Via Marx dba h Via Parpagliona dba i Via Parpagliona dba l Via Parpagliona dba m Via Concordia dba n Via Alberto Falck dba o Viale Italia dba p Via Trento dba q Via Gramsci dba r Via Marzabotto dba s Via Lambro dba Tabella 22 Riassunto delle misure di breve periodo Pag. 51 di 60

53 6 PREVISIONE DEI LIVELLI SONORI SUL TERRITORIO La valutazione dei livelli di pressione sonora all'interno dell'area di progetto è stata eseguita mediante l'elaborazione di mappe di isolivello ottenute mediante modellizzazione matematica. Il modello, elaborato con il software SOUNDPLAN ver. 6.3, è stato tarato, per quanto riguarda la situazione attuale, con i dati acustici ottenuti dalla campagna di misure acustiche. Per sviluppare il modello della situazione futura, in particolare in merito alle infrastrutture stradali che sono sia la sorgente sonora principale sia quella che subirà le maggiori modificazioni, ci si è basati sullo studio del traffico elaborato dallo studio TRM Engineering di Monza (MB). In particolare ci si è basati su quello che è stato chiamato Scenario n.9. Tutte le simulazioni sono state eseguite a 1.5m dal terreno come previsto dal D.M. 16/3/1998. Oltre alle mappe di isolivello si sono valutati i livelli di pressione sonora incidente sulle facciate dei ricettori maggiormente esposti previsti dal progetto integrato di intervento in esame nel presente documento. I punti di ricezione scelti per tale valutazione sono quelli riportati nella figura seguente (il prefisso R indica i ricettori residenziali, il prefisso S indica i ricettori sensibili, nel caso particolare si tratta di edifici a destinazione d'uso per attività scolastiche). Figura 11 Localizzazione dei ricettori pt.1 Pag. 52 di 60

54 Figura 12 Localizzazione dei ricettori pt.2 Figura 13 Localizzazione dei ricettori pt.3 Pag. 53 di 60

55 Figura 14 Localizzazione dei ricettori pt.4 Figura 15 Localizzazione dei ricettori pt.5 Pag. 54 di 60

56 Figura 16 Localizzazione dei ricettori pt LE MAPPE DI ISOLIVELLO In allegato si riportano le mappe relative allo scenario attuale e a quello previsto dopo la realizzazione del Programma Integrato di Intervento in esame. Per facilitare la lettura sono state elaborate delle mappe dell'intera area in esame e delle mappe di tre aree di dettaglio in maniera che coprano l'intero territorio preso in esame. Nella figura seguente si riporta uno schema dei settori analizzati da ogni mappa di dettaglio. Pag. 55 di 60

57 6.2 Situazione attuale Figura 17 Suddivisione mappe di dettaglio Per Situazione Attuale si intende lo scenario fotografato acusticamente durante la campagna di monitoraggio acustico svolta nel marzo In Allegato MAP01) Situazione Attuale a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori sull'intera area nel periodo diurno (06:00-22:00) MAP01a) Situazione Attuale a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori nel settore A nel periodo diurno (06:00-22:00) MAP01b) Situazione Attuale a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori nel settore B nel periodo diurno (06:00-22:00) MAP01c) Situazione Attuale a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori nel settore C nel periodo diurno (06:00-22:00) MAP02) Situazione Attuale a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori sull'intera area nel periodo notturno (22:00-06:00) MAP02a) Situazione Attuale a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori nel settore A nel periodo notturno (22:00-06:00) MAP02b) Situazione Attuale a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori nel settore B nel periodo notturno (22:00-06:00) MAP02c) Situazione Attuale a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori nel settore C nel periodo notturno (22:00-06:00) Pag. 56 di 60

58 6.3 Situazione futura Per Situazione Futura si intende lo scenario a seguito della realizzazione dell'intero progetto integrato di intervento in esame. In Allegato MAP03) Situazione Futura a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori sull'intera area nel periodo diurno (06:00-22:00) MAP03a) Situazione Futura a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori nel settore A nel periodo diurno (06:00-22:00) MAP03b) Situazione Futura a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori nel settore B nel periodo diurno (06:00-22:00) MAP03c) Situazione Futura a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori nel settore C nel periodo diurno (06:00-22:00) MAP04) Situazione Futura a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori sull'intera area nel periodo notturno (22:00-06:00) MAP04a) Situazione Futura a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori nel settore A nel periodo notturno (22:00-06:00) MAP04b) Situazione Futura a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori nel settore B nel periodo notturno (22:00-06:00) MAP04c) Situazione Futura a 1.5m Distribuzione dei livelli sonori nel settore C nel periodo notturno (22:00-06:00) Pag. 57 di 60

59 6.4 VALORI PREVISTI AI RICETTORI La tabella con i valori dei livelli di pressione sonora previsti presso le facciate dei ricettori, sensibili e non, individuati nei paragrafi precedenti è riportata in Allegato 5 del presente documento. Oltre alla valutazione del livello equivalente previsto, dove del caso (ricettori all'interno delle fasce di rispetto delle strade di tipo A e D presenti e della ferrovia), si è valutato il contributo della singola infrastruttura ed il livello sonoro globale senza tale contributo. Data la presenza di sorgenti sonore fisse di tipo industriale, un'ulteriore analisi svolta (non riportata nella tabella in allegato) è stata eseguita per valutare il rispetto del criterio differenziale presso due edifici di progetto (R17 e R18) particolarmente interessati dalle emissioni sonore di tale sorgente. Al fine di valutare il rispetto del criterio differenziale si è considerato come rumore di fondo la rumorosità dovuta alle sole infrastrutture. La modellizzazione prevede il pieno rispetto del criterio differenziale. Durante il periodo di riferimento notturno che è la situazione più problematica, la differenza tra il rumore di fondo ed il rumore ambientale si aggira intorno a valori compresi tra 0,7 ed i 2,2 dba. Ad ogni modo, il livello di rumore stimato in facciata al ricettore R18 (quello maggiormente interessato) dovuto alle sole emissioni sonore degli impianti A2A, si prevede intorno ai dba, valore che fa supporre che il livello sonoro misurato all'interno delle abitazioni a finestre aperte (come previsto dalla metodologia di misura per la valutazione del criterio differenziale) possa essere inferiore ai 40 dba, soglia al di sotto della quale il criterio differenziale non si applica. Pag. 58 di 60

60 7 CONCLUSIONI Il presente documento riporta lo studio previsionale del clima acustico generale dell'intera area di intervento fermo restando che in fase di progettazione esecutiva dei singoli interventi edilizi saranno prodotte tutte le valutazioni acustiche del caso per ogni progetto (valutazioni previsionali di clima e impatto acustico e valutazione previsionali dei requisiti acustici passivi degli edifici). Il programma di intervento integrato delle Aree ex Falck e Scalo Ferroviario presentato comporterà, come è ovvio che sia per un progetto di tale portata, un aumento del traffico medio transitante su tutta la rete delle infrastrutture stradali del Comune di Sesto San Giovanni a causa del significativo aumento della popolazione residente. I livelli di pressione sonora previsti ai ricettori indicano valori medi assolutamente nella norma di situazioni di questa complessità con lievi superamenti dei limiti presso alcuni ricettori particolarmente vicini a strade caratterizzate da importanti flussi di traffico. Nel complesso, la valutazione previsionale del clima acustico descritta nel presente documento, indica alcune situazioni nelle quali il progetto in esame porterà a miglioramenti del clima acustico attuale e altre nelle quali si avrà un suo peggioramento. 7.1 Vantaggi del progetto in esame La realizzazione del programma integrato di intervento presentato porterà ad una riduzione sensibile delle emissioni sonore di due infrastrutture stradali importanti come Viale Italia e Via General Cantore. Nel primo caso si prevede una riduzione dei livelli sonori compresa tra i 2 ed i 4 dba mentre le emissioni sonore di Via General Cantore si ridurranno anche di 5-6 dba nel tratto compreso tra Via Edison e Viale Italia. Le aree a verde previste negli attuali comparti Concordia ed Unione godranno di un buon comfort acustico rendendole spazi adeguati al loro usufrutto da parte di tutta la cittadinanza di Sesto San Giovanni e dei Comuni limitrofi. 7.2 Svantaggi del progetto in esame Come detto, alla realizzazione di un progetto di questo tipo è legata una componente di incremento della popolazione e di conseguenza dei veicoli transitanti sulle strade comunali. Questo aspetto condurrà ad un aumento dei livelli di rumorosità di alcune infrastrutture stradali, in particolare di Via Edison dove si prevede il massimo aumento delle emissioni sonore che è stato quantificato nell'ordine di 2-4 dba. Pag. 59 di 60

61 7.3 Finalità della valutazione di clima acustico Trattandosi di un progetto che in fase di realizzazione sarà lottizzato nelle singole unità, lo studio svolto, oltre a valutare i livelli sonori previsti sulle facciate dei ricettori più esposti, ha come finalità anche, soprattutto, quella di evidenziare le situazioni acusticamente più problematiche dove, in sede delle valutazioni di dettaglio dei singoli lotti, sarà possibile eseguire ulteriori e più approfondite analisi per studiare, di volta in volta, le soluzioni progettuali più consone al miglioramento del comfort acustico come ad esempio la realizzazione di interventi di bonifica acustica (barriere acustiche, rallentatori stradali, etc...) o prescrizioni progettuali (obbligo di realizzare appartamenti in classi acustiche superiori (A o B) secondo quanto previsto dalla nuova normativa, non ancora trasposta in legge, UNI 11367: Classificazione acustica delle unità immobiliari - Procedura di valutazione e verifica in opera). Le valutazioni previsionali svolte mettono anche in evidenza una parziale incompatibilità dell'attuale piano di classificazione acustica vigente nel Comune di Sesto San Giovanni e le previsioni di realizzazione del programma di intervento presentato. In particolare appare non supportata da motivazioni legislative l'adozione delle due aree di Classi I e II attualmente previste all'interno dei reparti ex Falck Unione e Concordia. Alla luce dei risultati ottenuti appare più adeguata l'adozione della Classe III. Oltre a quanto sopra, nell'ottica di una maggiore protezione acustica della futura Scuola dell'infanzia Tonale (Ex-Montessori) e vista la modificata destinazione d'uso dell'area circostante si ritiene più consono classificare la zona in fregio a Viale Italia attraversata da Via Alberto Falck in Classe III in accordo con quanto previsto dal documento di piano del PGT. In questo modo si potrà attribuire alla scuola succitata la Classe II. Costa Claudio Pag. 60 di 60

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