COMUNE DI ALBINO. Provincia di Bergamo. COMMITTENTE: Sig. Fassi Vittorio PROPOSTA DI PIANO DI CARATTERIZZAZIONE

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1 COMUNE DI ALBINO Provincia di Bergamo COMMITTENTE: Sig. Fassi Vittorio PROPOSTA DI PIANO DI CARATTERIZZAZIONE 14_036 CAR - - A 0 Novembre 2017 Prima emissione Dott. Geol. SERGIO GHILARDI iscritto all' O.R.G. della Lombardia n 258 Studio G.E.A RANICA (Bergamo) Via La Patta, 30/D Telefono e Fax: E - Mail: gea@mediacom.it Dott. Ing. FRANCESCO GHILARDI iscritto Ord. Ing. Prov. BG n. 3057

2 SOMMARIO 1 PREMESSA INQUADRAMENTI TERRITORIALI Inquadramento geografico Inquadramento catastale Inquadramento urbanistico Inquadramento idrogeologico ESITI DELLE INDAGINI PRELIMINARI Punti di campionamento Metodologie di campionamento Modalità di campionamento Campioni prelevati ed analizzati Suolo e sottosuolo Acque sotterranee Commenti ai risultati e considerazioni MODELLO CONCETTUALE PRELIMINARE Obiettivi Analisi dei risultati a supporto del modello concettuale PROPOSTA DI PIANO DI CARATTERIZZAZIONE Suolo e sottosuolo Metodologia di indagine Punti di campionamento Profondità e modalità di campionamento Protocollo analitico Acque sotterranee

3 5.2.1 Modalità di campionamento Protocollo analitico CONCLUSIONI

4 1 PREMESSA Gli scriventi sono stati incaricati del sig. Fassi Vittorio di redigere una proposta di Piano di Caratterizzazione, secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., riguardante un terreno in Via Partigiani in Comune di Albino (Bg), di sua proprietà. Gli scriventi, per conto del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca (il quale aveva ottenuto preventivamente l'autorizzazione da parte del proprietario dei terreni, sig. Fassi Vittorio), avevano condotta un'indagine di caratterizzazione ambientale a supporto della gestione delle terre e rocce da scavo o, in caso di VIA, del Piano di Utilizzo delle stesse (ai sensi del D.M. 161/2012) provenienti dal progetto di Realizzazione di vasche di compenso sul Fiume Serio in Albino per la formazione di una riserva di portata da utilizzarsi a compensazione delle portate disponibili nel tratto di canale Serio-Oglio. Tale indagine aveva previsto la realizzazione di numerosi sondaggi a carotaggio continuo e il prelievo e l'analisi di campioni relativi alle matrici "suolo", "sottosuolo" e "acque sotterranee" al fine di: caratterizzare chimicamente le matrici ambientali considerate; determinare la distribuzione spaziale della eventuale contaminazione nelle matrici ambientali considerate (suolo, sottosuolo e acque sotterranee). All'interno dei mappali di proprietà sono stati rinvenuti alcuni superi per la matrice "suolo" e "sottosuolo" (Tabella 1 dell'allegato 5 al Titolo V della parte IV del D.Lgs. 152/2006), riguardanti alcuni metalli (Arsenico, Cadmio, Mercurio, Piombo, Zinco). Successivamente i proprietari dell area hanno provveduto alla comunicare agli enti interessati tali superi mediante la compilazione e l invio dell Allegato A3 - Soggetto non responsabile della potenziale contaminazione di cui all art. 245 del D.Lgs. 152/06. Per avere un quadro completo di tutte le indagini realizzate e degli esiti ottenuti, si 3

5 rimanda al Rapporto preliminare ("Primi risultati inerenti la predisposizione del Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo") redatto dagli scriventi per conto del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca nel Luglio 2015 e protocollato presso il Comune di Albino in data 04 Agosto 2015, alle integrazioni protocollate in data 10 Settembre 2015 e alle successive integrazioni redatte nell'ottobre 2015 e protocollate in data 05 Novembre Alla luce di ciò la presente relazione costituisce proposta di piano di caratterizzazione dell area in oggetto. 4

6 2 INQUADRAMENTI TERRITORIALI 2.1 Inquadramento geografico L'area di interesse è sita nel territorio comunale di Albino (Bergamo), ed in particolare nei pressi di Via Partigiani, in un'area prativa posta in adiacenza alla pista ciclopedonale della Valle Seriana ed al Fiume Serio. La quota di riferimento è 332 m s.l.m. circa. L ubicazione dell area è visibile negli stralci riportati di seguito. Figura 1 - Stralcio della CTR con indicazione indicativa dell'area di interesse (ubicazione indicativa) 5

7 Figura 2 - Corografia su base aerofotogrammetrica (2005) dell'area di interesse (ubicazione indicativa) 6

8 Figura 3 - Stralcio dell'ortofoto con indicazione indicativa dell'area di interesse [Fonte: Geoportale della Regione Lombardia] 7

9 2.2 Inquadramento catastale Dal punto di vista catastale l'area di interesse coincide con i seguenti mappali: Mappale Foglio 4 Figura 4 - Stralcio della mappa catastale indicativa dell'area di interesse [Fonte: Geoportale della Regione Lombardia] 8

10 2.3 Inquadramento urbanistico Consultando gli strumenti urbanistici vigenti nel comune di Albino, si evince come l area in oggetto ricade, secondo il documento di Piano del PGT in: Aree di Servizi - Servizi: istruzione pubblica e privata, servizi pubblici e sociali, parcheggi e attrezzature per la mobilità, attrezzature religiose, cimiteri, attrezzature tecnologiche, attrezzature sportive pubbliche e private Ambiti di servizi (area azzurra) Figura 5 Stralcio Tavola DdP_5000_Foglio1 [Fonte: PGTWEB] 9

11 2.4 Inquadramento idrogeologico Dalle misure effettuate in sito si evince come la falda acquifera abbia una soggiacenza compresa tra circa 1 m e circa 2,5 m dal piano campagna, con escursione massima per i singoli punti di 1 m (nel periodo di monitoraggio analizzato). Figura 6 - Stralcio e legenda della Carta Idrogeologica a supporto del PGT [Fonte: PGTWEB] 10

12 Inoltre dal punto di vista idrogeologico, non si rileva la presenza di pozzi o sorgenti all interno del sito d intervento, ma della sola presenza di un pozzo idropotabile ad uso pubblico a monte dell area in esame. 11

13 3 ESITI DELLE INDAGINI PRELIMINARI In fase d indagine ambientale preliminare dell'area, era stato definito un piano di indagini atto a verificare le qualità chimico-fisiche dei terreni e delle acque di falda al fine di: caratterizzare chimicamente le matrici ambientali considerate (suolo, sottosuolo e acque sotterranee); determinare la distribuzione spaziale della eventuale contaminazione nelle matrici ambientali considerate (suolo, sottosuolo e acque sotterranee). 3.1 Punti di campionamento All'interno dei mappali di riferimento sono stati eseguiti n.10 punti di campionamento, denominati rispettivamente Sm-E, Sm-Fp, Sm-H, Sm-I, Sm-Lp, Sm-Mp, Sm-N, Sm- O, Sm-Pp e Sm-Qp, realizzati mediante l'esecuzione di sondaggi meccanici a carotaggio continuo. Alcuni sondaggi sono stati inoltre attrezzati con piezometro per la misurazione del livello di falda e il prelievo della matrice "acque sotterranee" (quelli con la lettera finale "p" nel codice). Di seguito, si riporta la codifica utilizzata per indicare i vari punti di campionamento. Sm-Ap S m A p Lettera per indicare il "sondaggio" come metodologia di campionamento Lettera per indicare "Vasca di monte" (m) o "Vasca di valle" (v) Lettera per indicare il nome del sondaggio Lettera (se presente) per indicare la presenza del piezometro per la misurazione del livello di falda e l'eventuale successivo prelievo della matrice "acque sotterranee" 12

14 L'ubicazione dei punti di campionamento è riportata nella figura successiva. Figura 7 - Stralcio dell'allegato 1, con indicazione dei punti di campionamento ricadenti nei mappali di proprietà I punti di campionamento erano stati pensati mediante un approccio di campionamento sistematico basato su una suddivisione dell area oggetto di studio in più sottoaree definite da una griglia a maglia regolare quadrata; in funzione della presenza di fabbricati/strutture o sottoservizi si è tentato di far appartenere ad ogni maglia un punto di campionamento. La griglia di indagine era stata programmata a maglia quadrata avente 60 m di lato. 13

15 3.2 Metodologie di campionamento Le metodologie di campionamento sono state applicate seguendo le indicazioni presenti nel D.Lgs. n.152/2006 al fine di evitare fenomeni di contaminazione dei terreni e delle acque durante le operazioni di prelievo dei campioni. 3.3 Modalità di campionamento Per quanto concerne le modalità, le operazioni di campionamento, prelievo e trasporto dei campioni di terreno (suolo e sottosuolo) e delle acque di falda sono state realizzate nel rispetto di quanto stabilito nell Allegato 2 al Titolo V della Parte Quarta del D.Lgs. 152/ Campioni prelevati ed analizzati Suolo e sottosuolo Di seguito, si riporta una tabella riassuntiva con il nome del punto di campionamento, la data di prelievo, le profondità iniziali e finali dei campioni prelevati (in metri) e la tipologia di matrice ambientale analizzata. SONDAGGIO (S) DATA PRELIEVO PROF. INIZ. PROF. FIN. TIPOLOGIA MATRICE 09/04/2014 0,0 1,0 SUOLO Sm-E 09/04/2014 2,0 3,0 SOTTOSUOLO * 10/04/2014 6,0 7,0 SOTTOSUOLO ** 10/04/2014 8,0 9,0 SOTTOSUOLO ** 10/04/ ,0 15,0 SOTTOSUOLO ** Sm-Fp 14/04/2014 0,0 1,0 SUOLO 14/04/2014 2,0 3,0 SOTTOSUOLO * 14

16 SONDAGGIO (S) DATA PRELIEVO PROF. INIZ. PROF. FIN. TIPOLOGIA MATRICE 15/04/2014 6,5 7,0 SOTTOSUOLO ** 15/04/2014 8,0 9,0 SOTTOSUOLO ** Sm-H 16/10/2014 0,0 1,0 SUOLO 16/10/2014 2,0 3,0 SOTTOSUOLO * 16/10/2014 7,5 8,5 SOTTOSUOLO ** Sm-I 21/10/2014 0,0 1,0 SUOLO 21/10/2014 2,0 3,0 SOTTOSUOLO * 21/10/2014 4,0 5,0 SOTTOSUOLO ** Sm-Lp 20/10/2014 0,0 1,0 SUOLO 20/10/2014 2,0 3,0 SOTTOSUOLO * 20/10/2014 7,5 8,5 SOTTOSUOLO ** Sm-Mp 15/10/2014 0,0 1,0 SUOLO 15/10/2014 2,0 3,0 SOTTOSUOLO * 16/10/2014 9,0 10,0 SOTTOSUOLO ** Sm-N 22/10/2014 0,0 1,0 SUOLO 22/10/2014 2,0 3,0 SOTTOSUOLO * 23/10/2014 7,0 7,5 SOTTOSUOLO ** Sm-O 28/10/2014 0,0 1,0 SUOLO 28/10/2014 2,0 3,0 SOTTOSUOLO * 28/10/2014 6,5 7,5 SOTTOSUOLO ** Sm-Pp 21/10/2014 0,0 1,0 SUOLO 21/10/2014 2,0 3,0 SOTTOSUOLO * 21/10/2014 7,5 8,5 SOTTOSUOLO ** Sm-Qp 23/10/2014 0,0 1,0 SUOLO 23/10/2014 2,0 3,0 SOTTOSUOLO * 23/10/2014 6,0 7,0 SOTTOSUOLO ** 15

17 Tabella 1 Campioni prelevati ed analizzati * Per i campioni prelevati tra 2,0 e 3,0 m di profondità, a seconda della posizione planimetrica, occorrerà valutare, con un periodo di monitoraggio della quota della falda più esteso, se considerarli prelevati nella "zona satura" o nella "frangia capillare". ** I campioni prelevati a profondità maggiori di 3 m, essendo sicuramente nella zona satura, sono stati prelevati e analizzati in funzione della futura gestione delle terre e rocce da scavo derivanti dal progetto di realizzazione delle vasche di compenso Acque sotterranee Come già accennato, in data è stato prelevato un campione di acqua di falda dai piezometri Sm-Lp, Sm-Mp e Sm-Pp, in seguito portati in laboratorio per essere analizzati. 16

18 3.5 Commenti ai risultati e considerazioni Alla luce di tutte le determinazioni analitiche ricavate dalle analisi di laboratorio, si può constatare che: sono stati rilevati superi relativi alle CSC del D.Lgs. 152/06 Parte IV Titolo V All. 5 Tab 1 Colonna A e B (Terreni) per quanto riguarda i soli parametri Arsenico, Cadmio, Mercurio, Piombo e Zinco (cfr. tabelle successive). non sono stati rilevati superi relativi alle CSC del D.Lgs. 152/06 Parte IV Titolo V All. 5 Tab 2 (Acque). In particolare, con riferimento alla Tab. 1 Colonna A sono stati rilevati i seguenti superi (comprendenti anche gli eventuali superi della Colonna B): Matrice Analita Suolo Sottosuolo * Arsenico 5 - Cadmio 9 1 Cobalto - - Cromo totale - - Cromo VI - - Mercurio 2 1 Nichel - - Piombo 7 - Rame - - Zinco 9 - Amianto - - Idrocarburi C> * A favore di sicurezza, non essendo nota la soggiacenza della falda per ogni punto di campionamento per un periodo di monitoraggio significativo e considerando inoltre che nel caso di potenziale contaminazione presente solo nei terreni il valore 17

19 maggiormente conservativo risulta essere il valore massimo di profondità della falda, vengono indicati in via preliminare anche i campioni prelevati a profondità di 2-3 m In particolare, con riferimento alla Tab. 1 Colonna B sono stati rilevati i seguenti superi: Matrice Analita Suolo Sottosuolo * Arsenico - - Cadmio 2 - Cobalto - - Cromo totale - - Cromo VI - - Mercurio - 1 Nichel - - Piombo 2 - Rame - - Zinco 6 - Amianto - - Idrocarburi C> * A favore di sicurezza, non essendo nota la soggiacenza della falda per ogni punto di campionamento per un periodo di monitoraggio significativo e considerando inoltre che nel caso di potenziale contaminazione presente solo nei terreni il valore maggiormente conservativo risulta essere il valore massimo di profondità della falda, vengono indicati in via preliminare anche i campioni prelevati a profondità di 2-3 m 18

20 4 MODELLO CONCETTUALE PRELIMINARE 4.1 Obiettivi Dovranno essere realizzate delle indagini con l'obiettivo di delimitare arealmente ed in profondità la potenziale contaminazione riscontrata nel piano di indagine preliminare. 4.2 Analisi dei risultati a supporto del modello concettuale Integrando i risultati delle analisi chimico-fisiche, i risultati delle indagini eseguite (sondaggi) e le informazioni sulle attività pregresse è possibile formulare il modello concettuale del sito. In particolare, si evidenzia sostanzialmente quanto segue. Componenti urbanistiche Il sito ricade in ambito di servizi e quindi i risultati delle determinazioni analitiche potranno essere confrontati, previa verifica degli uffici competente comunali, con i valori di concentrazione soglia di contaminazione (CSC) identificati nella Colonna B della Tabella 1 dell Allegato 5 al Titolo V della Parte IV del D.Lgs. n.152/2006. Componenti geologico - stratigrafiche I sondaggi hanno evidenziato delle stratigrafie superficialmente omogenee, La soggiacenza della falda è bassa: da uno a due metri dal piano campagna. 19

21 Sorgenti di contaminazione La contaminazione risulta concentrata nella matrice "suolo" (0-1 metro); solo n. 2 superi (n. 1 di Cd, n. 1 di Hg) sono stati determinati nel suolo insaturo a profondità maggiore di 1 metro dal p.c. (sottosuolo). valutando nel loro complesso i dati ricavati dalla campagna di caratterizzazione ambientale eseguita risulta difficile correlare la distribuzione dei singoli inquinanti. Solo gli elementi Cadmio, Piombo e Zinco sono presenti su buona parte dell'area investigata. Per gli elementi Arsenico e Mercurio, si tratta di superi "spot", localizzati senza particolari correlazioni tra un punto e l'altro. il fatto di non aver riscontrato superi nella matrice "acque sotterranee" evidenzia l'assenza di processi di trasporto (lisciviazione) dei contaminanti verso la falda acquifera. Per i campioni prelevati tra 2 e 3 m di profondità, occorrerà valutare, con un periodo di monitoraggio della quota della falda più esteso, se considerarli prelevati nella "zona satura" o nella "frangia capillare". Non risulta direttamente possibile risalire alle cause del potenziale inquinamento presente nell area. Vie di migrazione Alla luce dei risultati ottenuti, delle matrici interessate e considerando anche le condizioni geologico stratigrafiche, i possibili meccanismi di trasporto sono: erosione del vento e volatilizzazione (da SS), eventuale volatilizzazione (da SP) Una volta nota la profondità della contaminazione, occorrerà verificare poi la possibilità di lisciviazione e trasporto in falda. Vie di esposizione Alla luce dei risultati ottenuti, delle matrici interessate, considerando le condizioni geologico stratigrafiche, e le vie di migrazione, le possibili vie di 20

22 esposizione sono: contatto dermico e ingestione di suolo (da SS), inalazione outdoor (da SS e da SP). Recettori Alle condizioni di progetto vista la probabile realizzazione di un maneggio, si potrà considerare dei recettori on-site con tempi di esposizione da valutare. 21

23 5 PROPOSTA DI PIANO DI CARATTERIZZAZIONE Alla luce di quanto sopra si propone una campagna di investigazione che consenta di ottenere i dati necessari per delimitare arealmente ed in profondità la potenziale contaminazione riscontrata e per ricavare i parametri sito-specifici necessari ad una eventuale analisi di rischio. Nella presente caratterizzazione, si propone di indagare le matrici suolo, sottosuolo e acque sotterranee. Sintesi delle matrici ambientali analizzate e limiti di riferimento: MATRICE AMBIENTALE Suolo LIMITI RIFERIMENTO Colonna B Tabella 1 dell Allegato 5 al Titolo V della Parte IV del D.Lgs. 152/2006 Sottosuolo Colonna B Tabella 1 dell Allegato 5 al Titolo V della Parte IV del D.Lgs. 152/2006 Acque sotterranee Tabella 2 dell'allegato 5 al Titolo V della Parte IV del D.Lgs. 152/2006 Tabella 2 Matrici ambientali analizzate 22

24 5.1 Suolo e sottosuolo Metodologia di indagine Si propone la tipologia di indagine delle matrici ambientali (suolo superficiale e sottosuolo): Scavi con escavatore meccanico Visti i risultati ottenuti nella campagna di indagine preliminare e soprattutto la presenza della falda, si propone di arrivare alla profondità massima di -2.5 m da p.c.. La profondità potrà essere inferiore qualora si incontri la falda. La pulizia delle attrezzature, qualora vi siano delle evidenze organolettiche particolari, deve essere eseguita con mezzi o solventi compatibili con i materiali e le sostanze d interesse, in modo da evitare fenomeni di contaminazione incrociata o perdita di rappresentatività del campione. Dopo l esecuzione degli scavi gli stessi saranno ricolmati con lo stesso materiale escavato. Le operazioni di campionamento, prelievo e trasporto dei campioni di suolo/sottosuolo avverrà in rispetto di quanto stabilito nell Allegato 2 al Titolo V della Parte Quarta del D.Lgs. 152/06. 23

25 5.1.2 Punti di campionamento Alla luce delle conoscenze attuali e alla luce degli esiti dell'indagine ambientale preliminare si propone di effettuare n.4 scavi con il prelievo di più campioni a differenti profondità, così come indicato nel paragrafo successivo, comunque da concordare direttamente in campo con i tecnici ARPA. SONDAGGIO E-1 E-2 E-3 E-4 Per una visualizzazione dei punti proposti per l'indagine nel sito in esame si rimanda alla planimetria allegata, di cui si riporta uno stralcio. Vista la distribuzione degli inquinanti, la scelta di tali punti scaturisce principalmente dal fatto di verificare quelle aree che attualmente risultano scoperte da indagine. Figura 8 Stralcio della Tavola 1 (punti di campionamento) 24

26 5.1.3 Profondità e modalità di campionamento In corrispondenza dei punti di indagine dovranno essere prelevati dei campioni puntuali, in modo da disporre di un quadro conoscitivo completo e dettagliato circa lo stato di contaminazione della porzione di terreno indagato. Le profondità finali degli scavi si prevedono pari ad almeno 2.5 m da p.c., e saranno comunque tali da raggiungere la falda ove possibile. SONDAGGIO PROFONDITÀ MASSIMA E m E m E m E m In particolare, al fine di ottenere l eventuale distribuzione delle sostanze inquinanti, si stabilisce il prelievo di campioni che dovranno essere distinti in: QUOTA CAMPIONAMENTO Da 0,0 m a 1,0 m da p.c. Da valutare nella fase di campionamento NOTE Rappresentativo del suolo superficiale (SS) Campioni rappresentativi dei terreni potenzialmente inquinati. Nell ultimo metro di ogni scavo Campione rappresentativo dei terreni potenzialmente non inquinati, per poter definire la profondità effettiva della contaminazione Tale valutazione verrà decisa congiuntamente con i tecnici ARPA durante le fasi di scavo, valutando l approfondimento dello stesso in caso di evidenze organolettiche. Tabella 3 - Profondità campionamenti terreno - Sondaggi Gli addetti al campionamento saranno presenti in fase di perforazione al fine di 25

27 procedere alla formazione dei campioni contestualmente al prelievo del materiale. Ogni campione dovrà avere peso pari ad almeno 1 kg, o in alternativa un volume pari ad 1 dm 3 e sarà adeguatamente conservato fino alla consegna in laboratorio Protocollo analitico Il protocollo analitico è stato stabilito in base ai superi riscontrati nelle analisi relative all'indagine ambientale preliminare e all analisi di tutti i campionamenti eseguiti sui terreni limitrofi. Tale proposta andrà comunque valutata dagli Enti preposti al controllo. Alla luce di quanto detto sopra, si è scelto di ricercare i seguenti analiti: SOSTANZE LIMITE DI RIFERIMENTO Colonna A ( ) LIMITE DI RIFERIMENTO Colonna B ( ) COMPOSTI INORGANICI Arsenico Cadmio 2 15 Cobalto Cromo totale Cromo VI 2 15 Mercurio 1 5 Nichel Piombo Rame Zinco Tabella 4 - Analiti e limiti di riferimento 26

28 I risultati delle determinazioni analitiche saranno confrontati con i valori di concentrazione soglia di contaminazione (CSC) identificati nella Colonna B della Tabella 1 dell Allegato 5 al Titolo V della Parte IV del D.Lgs. n.152/2006. Sui campioni prelevati, verranno inoltre ricercati i parametri utili all applicazione di una eventuale procedura di analisi di rischio come ad esempio granulometrie, kd e foc. 5.2 Acque sotterranee In sito esistono già dei piezometri campionabili e quindi verranno utilizzati gli stessi per la definizione dello stato di contaminazione della falda. I piezometri utilizzabili sono: Sm-Lp, Sm-Mp e Sm-Pp Modalità di campionamento Le operazioni di campionamento delle acque di falda sono state eseguite seguendo le indicazioni presenti nel D. Lgs. 152/2006. Il prelievo è avvenuto tramite: Pompa Grund fos MP1 con regolatore di portata; Sonda multiparametrica portatile per verificare la stabilizzazione dei parametri: PH, potenziale redox, conducibilità elettrica, temperatura e ossigeno disciolto a seguito di spurgo effettuato tramite tecnica Low-flow. Nefelometro opportunamente tarato per verifica periodica torbidità espressa in NTU. 27

29 La pompa di prelievo sarà posizionata a metà sviluppo del piezometro rispetto al piano campagna.. Sarà seguita la seguente procedura: - mediante pompa sommersa sarà eseguito lo spurgo dell acqua presente nel pozzo di monitoraggio che non costituisce una matrice rappresentativa della qualità delle acque sotterranee per la quale si procede al campionamento stesso; - la portata di spurgo sarà valutata al fine di evitare, da un lato, il trascinamento di materiale fine con rischio di intorbidimento dell acqua, dall altro, l abbassamento eccessivo del livello di falda con possibile volatilizzazione dei gas disciolti nonché di taluni composti organici; - la portata di spurgo può essere stimata in circa 2 litro al minuto; - il prelievo sarà attuato una volta che si è avuta la stabilizzazione dei valori relativi a pe, ph, temperatura, conducibilità elettrica, misurati in continuo durante lo spurgo ( 10 %) e torbidità inferiore a 50 NTU; - al termine delle operazioni di spurgo la portata della pompa sarà ridotta al regime minimo possibile (< 2 l/m). - per la raccolta dei campioni saranno utilizzati contenitori di vetro e vials adeguatamente decontaminati. 28

30 5.2.2 Protocollo analitico Il protocollo analitico è stato stabilito in funzione degli inquinati rilevati nei terreni. Tale proposta andrà comunque valutata dagli Enti preposti al controllo. Alla luce di quanto detto sopra, si è scelto di ricercare i seguenti analiti: SOSTANZE LIMITE DI RIFERIMENTO Tabella 2 ( g/l) COMPOSTI INORGANICI Arsenico 10 Cadmio 5 Cobalto 50 Cromo tot 50 Cromo VI 5 Mercurio 1 Nichel 20 Piombo 10 Rame 1000 Zinco 3000 Tabella 5 - Analiti ricercati e limiti di riferimento I risultati delle determinazioni analitiche saranno confrontati con i valori di concentrazione soglia di contaminazione (CSC) identificati nella Tabella 2 dell Allegato 5 al Titolo V della Parte IV del D.Lgs. n.152/

31 6 CONCLUSIONI A seguito delle eventuali prescrizioni/integrazioni richieste dagli Enti in sede di conferenza dei servizi, sarà possibile procedere con le indagini e i campionamenti concordati. 30

32 Tavole: 1. Planimetria con sovrapposizione dei punti proposti per la campagna di caratterizzazione con quelli riferiti alla campagna preliminare 31

33 TAVOLE 32

34 E-4 Sm-Qp E-3 Sm-Fp Sm-Pp Sm-O Sm-Mp E-2 Sm-N Sm-E Sm-I Sm-Lp E-1 Sm-H LEGENDA Sm-E Punto di campionamento (terreni e falda [p]) INDAGINE PRELIMINARE E-1 Punto di campionamento terreni PIANO DI CARATTERIZZAZIONE Studio G.E.A RANICA (Bergamo) Via La Patta, 30/D Telefono e Fax: 035 / gea@mediacom.it COMUNE DI: COMMITTENTE: TITOLO: Dott. Geol. SERGIO GHILARDI iscritto all' O.R.G. della Lombardia n 258 Albino (Bergamo) Sig. Fassi Vittorio Dott. Ing. FRANCESCO GHILARDI iscritto Ord. Ing. Prov. BG n PUNTI DI CAMPIONAMENTO Punto di campionamento falda PIANO DI CARATTERIZZAZIONE N. PRATICA: 14_036 DATA: Novembre 2017 SCALA: Rev: 1:2.000 Prima emissione ALLEGATO: 1

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