La manutenzione degli impianti elettrici

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1 La manutenzione degli impianti elettrici Auditorium San Marco Palmanova Giovedì 22 novembre 2012 per. ind. Stefano Toscani Studio Tecnico TEA TPF Energie S.r.l.

2 Manutenzione elettrica La manutenzione elettrica comprende tutto l insieme delle attività di carattere tecnico, gestionale ed organizzativo, dei lavori e degli interventi, che devono essere programmati e realizzati per mantenere costantemente in sicurezza e efficienza l impianto elettrico. Al fine di garantire la necessaria sicurezza e il mantenimento nel tempo delle prestazioni richieste all impianto, la manutenzione deve essere eseguita costantemente. I componenti dell impianto non possono mantenete invariato il proprio stato di idonea conservazione, anche se correttamente utilizzati. Gli impianti, oltre che essere progettai ed installati, devono essere anche mantenuti secondo la regola dell arte.

3 Obbiettivi della manutenzione I principali obbiettivi della manutenzione degli impianti elettrici sono i seguenti: garantire un idoneo livello di sicurezza e conservare le prestazioni iniziali dell'impianto; ridurre i costi di gestione dell'impianto; evitare le perdite economiche per fermi di produzione a causa di guasti dovuti al del deterioramento dell'impianto stesso; il risparmio energetico e la produttività delle fonti rinnovabili; Il rispetto delle disposizioni di legge. La manutenzione viene effettuata contenendo il normale degrado ed invecchiamento dei componenti. Nelle attività di manutenzione sono comprese anche tutte le operazioni di verifica e controllo degli impianti elettrici.

4 Disposizioni legislative Luoghi di lavoro L obbligo preciso di eseguire la manutenzione elettrica nei luoghi di lavoro è disposto dal D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81 s.m.i. testo unico sulla sicurezza del lavoro. Gli obblighi sono a carico del datore di lavoro. Art. 15 del D.Lgs 81/2008 1) Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono:..(omissis). f) la sostituzione di tutto ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso; Art. 64 del D.Lgs 81/2008 1) Il datore di lavoro provvede affinché. (omissis). gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzione o all eliminazione dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento (omissis)..

5 Disposizioni legislative Luoghi di lavoro Art. 80 del D.Lgs 81/2008 1) Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati da tutti i rischi di natura elettrica connessi all impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione ed, in particolare da quelli derivanti da (omissis) L articolo 80 del D.Lgs. 81/2008, al comma 3 prevede che, il datore di lavoro predisponga le necessarie procedure di uso e manutenzione, atte a garantire il mantenimento un adeguato livello di sicurezza, con l adozione delle misure previste al comma 1. Al comma 3-bis prevede che, il datore di lavoro prenda le misure necessarie affinché procedure di uso e manutenzione, siano predisposte ed attuate tenendo conto delle vigenti disposizioni legislative, delle indicazioni dei manuali d uso e manutenzione della apparecchiature, secondo le specifiche direttive.

6 Disposizioni legislative Luoghi di lavoro In sintesi e il D.Lgs 81/2008 prevede: la sostituzione di tutto ciò che è pericoloso per la sicurezza dei lavoratori; la regolare manutenzione ed il controllo del funzionamento di impianti, dispositivi di sicurezza destinati alla prevenzione od eliminazione dei pericoli. La mancata manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi di lavoro, evidenziata dal decadimento dell impianto, dell accertamento del malfunzionamento di dispositivi di sicurezza, è sanzionata penalmente in base agli articoli del DL 81/08 s.m.i, anche se questa situazione non ha provocato infortuni sul lavoro. E commesso un reato di pericolo. Qualora la mancata manutenzione dell impianto elettrico provochi un infortunio, si configura la responsabilità di un reato colposo, per non aver agito con diligenza, prudenza e perizia.

7 Disposizioni legislative generali Luoghi di lavoro Il Codice Civile, all'art. 2087, Tutela delle condizioni di lavoro, in qualche modo fa riferimento all obbligatorietà di effettuare la manutenzione degli impianti. L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. Sia il Codice Civile, che le sentenze della Corte di Cassazione prevedono l obbligo del datore di lavoro di attenersi al principio della massima sicurezza tecnologicamente fattibile. Il DPR 22 ottobre 2001 n. 462 Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi richiama l'obbligo del datore di lavoro di effettuare la regolare manutenzione degli impianti.

8 Disposizioni legislative generali L esecuzione della manutenzione degli impianti è prevista anche dal DM 22 Gennaio 2008 n. 37, Regolamento concernente l attuazione dell articolo 11- quaterdecies, comma 3 art. 13, lettera a) della legge 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione di impianti all interno degli edifici. L articolo 8 del DM 37/2008 obblighi del committente o del proprietario al comma 2, prevede che il proprietario dell impianto adotti le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalle norme. Questo secondo le istruzioni per l uso e la manutenzione dello stesso, previste dall installatore dell impianto e dai fabbricanti della apparecchiature installate. Il comma 1 prevede che la manutenzione sia affidata ad imprese abilitate ai sensi dell articolo 3 dello stesso D.M. Rispetto al soggetto responsabile della manutenzione, vi è una sostanziale differenza tra il D.Lgs. 81/2008, che fa riferimento al datore di lavoro, e il DM 37/2008, che si riferisce al proprietario.

9 Disposizioni legislative generali Il provvedimento sanzionatorio in merito alle violazioni dettate dal DM 37/2008 è disciplinato dall art 15) dello stesso, dalle disposizioni ancora in vigore all art. 14 della Legge 46/90. In modo generico anche dalla Legge n. 689/90. Il campo di applicazione del D.Lgs. 81/2008 e più ampio di quello del DM 37/2008. Innanzitutto il DM 37/2008 fa riferimento agli impianti installati all interno degli edifici. Il punto e) del comma 1 dell art 2 del DM 37/2008, da la seguente definizione in merito agli impianti in esso trattati.

10 Disposizioni legislative generali Impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione utilizzazione dell energia elettrica: I circuiti di alimentazione degli apparecchi utilizzatori e delle prese a spina con esclusione degli equipaggiamenti elettrici delle macchine, degli utensili, degli apparecchi elettrici in genere. Impianti radiotelevisivi ed elettronici:..(omissis) Il D.Lgs. 81/2008 non si limita a quanto indicato dal DM 37/2008, e quindi ricomprende gli impianti all esterno, gli impianti di bordo macchina, etc.

11 SI E eseguita una idonea manutenzione dell impianto elettrico? NO E prevista una sanzione penale ai sensi del DLgs 81/08 per reato di pericolo SI L impianto è installato in un ambiente di lavoro? NO SI La mancata o non idonea manutenzione provoca un infortunio NO SI La mancanza o non idonea manutenzione produce danni a terzi NO Va bene Si ravvisa la responsabilità per colpa E previsto il risarcimento del danno ai sensi dell art del Codice Civile Non è previsto alcun risarcimento

12 Disposizioni legislative specifiche Oltre che dalle leggi fin qui trattate, l'obbligo della manutenzione deriva anche da specifiche disposizioni che riguardano edifici ed attività particolari. Si tratta in particolare alle attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco. Secondo il DPR 29 luglio 1982 n. 577 Approvazione del regolamento concernente l'espletamento dei servizi di prevenzione e vigilanza antincendi il responsabile della attività per la quale è stato rilasciato il certificato di prevenzione incendi è tenuto a curare il mantenimento dell efficienza dei sistemi, dei dispositivi, delle attrezzature espressamente finalizzate alla prevenzione incendi. Per il DPR 12 gennaio 1998 n. 37 Regolamento recante la disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'art. 20, ottavo comma, della legge 15 marzo 1997, n.59 gli enti ed i privati responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi hanno l obbligo di mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le altre misure di sicurezza antincendio adottate e di effettuare verifiche di controllo ed interventi di manutenzione secondo le cadenze temporali che sono indicate dal comando.

13 Disposizioni legislative specifiche Le principali attività soggette a normativa di prevenzione incendi, per le quali è previsto in modo specifico l'obbligo di manutenzione degli impianto, e per le quali quest obbligo è espressamente citato sono le seguenti Le attività turistico alberghiere rif. DM 9 aprile Gli impianti sportivi - rif. DM 18 marzo Gli edifici scolastici - rif. DM 26 agosto Luoghi di spettacolo e intrattenimento - rif. DM 19 agosto Gli edifici di interesse storico artistico destinati a biblioteche ed archivi - rif. DM 30 giugno 1995 n Gli edifici di interesse storico artistico destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre- rif. DM 20 maggio 1992 n I distributori stradali di GPL per autotrazione - rif. DM 24 ottobre 2003 n. 340.

14 Obbligo di manutenzione degli impianti Disposizioni di legge e regolamenti generali Disposizioni di legge e regolamenti di carattere specifico Codice di procedura civile

15 Le norme CEI Riconoscimento ufficiale delle norma CEI da parte della Legislazione. D.L. 09/04/2008 n. 81 s.m.i: attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Capo 3) Impianti ed apparecchiature elettriche..a regola d arte se sono realizzati secondo pertinenti norme tecniche disposizioni contenute nelle pertinenti norme tecniche..pertinente normativa tecnica, riconosciuti idonei. LEGGE 01/03/1968 n. 186: disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici. Art. 2 ) I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) si considerano costruiti a regola d arte.

16 Le norme CEI Norma CEI 64/8/3 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua. art ).deve essere fatta una valutazione della frequenza e qualità della manutenzione che si può ragionevolmente prevedere nel corso della vita prevista dell impianto in maniera tale che: possano essere compiute facilmente in sicurezza tutte le verifiche periodiche, le prove e le operazioni di manutenzione e di riparazione che si prevede siano necessarie; sia assicurata l'efficacia delle misure di protezione richieste per la sicurezza; sia adeguata l'affidabilità dei componenti elettrici che permetta un corretto funzionamento dell'impianto.

17 Le norme CEI In base a quanto previsto dalla norma suddetta, per gli impianti elettrici utilizzatori in bassa tensione, deve essere fatta una valutazione su frequenza e qualità della manutenzione. La norma non riporta dettagliatamente quali sono gli interventi ed operazioni che devono essere svolti, e nemmeno qual è la frequenza. Spetta all'utente (proprietario, datore di lavoro etc) od a un tecnico incaricato dallo stesso, l'individuazione di tempi e modalità in funzione di caratteristiche dell'impianto e delle esigenze dell'utente. L'utente deve affidare l'esecuzione dei lavori a persone competenti. La manutenzione straordinaria va affidata ad imprese abilitate ai sensi del DM 37/08, dalle quali deve esigere la dichiarazione di conformità, completa degli allegati obbligatori. Al di fuori del suo campo di applicazione, non è necessario affidare la manutenzione straordinaria ad imprese abilitate ai sensi del DM 37/08, ma comunque a personale riconosciuto idoneo.

18 Le norme CEI Guida CEI 010 guida alla manutenzione degli impianti elettrici Tratta i seguenti argomenti: capitolo I)- la pianificazione della manutenzione; capitolo II)- la gestione della manutenzione; capitoloiii)-ilavori elettrici negli interventi elettrici; capitolo IV)- dispositivi di protezione individuale ed attrezzi; appendice A)- disposizioni legislative; appendiceb)- richiamo alle norma tecniche applicabili; appendice C) verifiche periodiche; appendice D) distanze elettriche; appendice E) segnaletica di sicurezza; appendice F) esempi di schede di manutenzione;

19 Le norme CEI Guida CEI 64/50 Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli uffici. Criteri generali. art ).al fine di mantenere l impianto in condizioni di sicurezza e funzionalità, si ravvisa l opportunità di consigliare una manutenzione programmata preventiva con verifiche ed eventuali interventi sistematici. Un controllo completo dell impianto può essere programmato a scadenze fisse (ad esempio ogni 3 anni), salvo impianti a destinazione speciale (es locali adibiti ad uso medico) ovvero componenti (es. interruttori differenziali) per i quali si richiedono controlli con la periodicità indicata dalle relative norma.

20 Le norme CEI Oltre a quelle già analizzate, vi sono numerose norme tecniche del Comitato Elettrotecnico Italiano utilizzabili per le procedure di manutenzione degli impianti elettrici. Ciascuna norma riporta in ultima pagina l elenco delle norme di riferimento all argomento trattato. Norma CEI 11/1 Impianti elettrici con tensione superiore a 1000 V in corrente alternata. Norma CEI 15/1 Esecuzione dei lavori sotto tensione. Norma CEI 11/27 Esecuzione dei lavori su impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua. Norma CEI 11/48 Esercizio degli impianti elettrici. Norma CEI 64/14 Guida alla verifica degli impianti elettrici utilizzatori

21 Istruzioni dei costruttori Nelle procedure di manutenzione degli impianti devono essere considerate anche le indicazioni dei costruttori di materiali, macchine, apparecchiature. I loro prodotti, devono essere accompagnati da tutte le informazioni necessarie alla loro manutenzione, riportate sui manuali o sui cataloghi tecnici. Nei documenti devono essere specificate le condizioni per l'installazione, il funzionamento e la manutenzione delle apparecchiature. Le norme CEI impongono al costruttore di fornire le necessarie informazioni. Norma EN CEI 17/44 Regole generali per apparecchiature di bassa tensione. Norma EN CEI 17/113 Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT)..Il costruttore deve specificare nei suoi documenti, o nei suoi cataloghi, le eventuali condizioni per l installazione, la messa in servizio, il funzionamento e la manutenzione

22 Le Norme UNI Oltre alle norme CEI, molte norme UNI fanno riferimento all argomento della manutenzione, anche se non in maniera specifica sull impiantistica elettrica. Alcuni esempi. Norma UNI Classificazione dei servizi di manutenzione. Norma UNI Criteri per la fornitura di un contratto per la fornitura dei servizi di manutenzione. Norma UNI Gestione di un contratto di manutenzione. Norma UNI Principi generali della funzione manutenzione. Norma UNI Criteri di progettazione della manutenzione. Norma UNI Indici di manutenzione. Norma UNI Criteri per la formulazione di un contratto basato sui risultati (global service). Norma UNI Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione.

23 Disposizioni di legge e regolamenti Norme tecniche (CEI-UNI) Istruzioni del costruttore dei materiali, attrezzature e macchine Attività di manutenzione programmate ed eseguite in base a:

24 Tipologie di manutenzione Norme CEI e Norma UNI La terminologia che definisce le tipologie della manutenzione deriva dalla norma CEI terminologia sulla fidatezza del servizio e dalla norma UNI terminologia di manutenzione. La manutenzione è suddivisa principalmente i manutenzione preventiva e manutenzione correttiva o di guasto. La manutenzione preventiva è attuata per ridurre la probabilità che vi siano guasti ad un impianto ed il degrado di suoi componenti. E' eseguita secondo delle scadenze prefissate ( es durante le fermate di un impianto ), e può anche comportare la sostituzione di parti elettriche critiche, indipendentemente dal loro stato. La manutenzione correttiva o di guasto, viene effettuata per la riparazione di danni o di guasti dopo aver rilevato gli stessi, per ripristinare il corretto funzionamento degli impianti.

25 Tipologie di manutenzione Norme Manutenzione preventiva. CEI e Norma UNI Manutenzione programmata. Eseguita in base ad un programma con tempi definiti o per un limite determinato, come le ore di funzionamento delle apparecchiature. Manutenzione ciclica. E una manutenzione programmata effettuata sulla base di intervalli di tempo o cicli di funzionamento prefissati, senza una verifica sullo stato dei componenti dell'impianto. Manutenzione secondo condizione. E una manutenzione non programmata che prevede il monitoraggio dello stato dei componenti per stabilire l'esigenza o meno di interventi, orientando la manutenzione sui componenti che effettivamente ne hanno bisogno. Manutenzione predittiva o controllata. E un metodo di manutenzione particolare, eseguita sulla base di previsioni e analisi dei parametri significativi dei componenti, che consentono di verificare il tempo residuo prima del guasto di un componente

26 Tipologie di manutenzione Norme CEI e Norma UNI Manutenzione correttiva o di guasto. Manutenzione di urgenza. E eseguita immediatamente alla rivelazione del guasto, ad evitare conseguenze inaccettabili. Manutenzione differita. Prevede interventi ritardati in base a esigenze operative. I tipi di manutenzioni analizzati, non possono essere alternativi l no all'altro. Deve essere adeguatamente valutato come applicarli ed integrali, in funzione di una serie di variabili. La complessità degli impianti soggetti alla manutenzione. L entità dei danni alla produzione a causa di eventuali fermi impianto. I possibili danni alle strutture, macchine e apparecchiature. La disponibilità dei sistemi di sistemi di alimentazione di riserva. La disponibilità di personale interno o esterno e la professionalità dello stesso. La disponibilità e gestione di ricambi e scorte di magazzino. E di fondamentale importanza, la sicurezza del personale che deve intervenire, con una adeguata valutazione dei rischi (D.Lgs. 81/2008) e il totale rispetto della legislazione e normativa antinfortunistica.

27 Responsabile dell attività produttiva Servizio Tecnico elettrico SERVIZIO MANUTENZIONE ELETTRICA Servizio prevenzione e protezione Acquisti e appalti Magazzino Amministrazione

28 Tipologie di manutenzione D.M. 37/2008 Ai fini del DM 37/08 la manutenzione si distingue in ordinaria e straordinaria. Tali definizioni sono riportate anche nella guida CEI 0-3 e CEI 0-10 e nella Norma UNI La manutenzione ordinaria comprende tutti i lavori finalizzati: contenere il degrado normale d'uso; far fronte ad eventi accidentali che prevedano la necessità di un primo intervento, ma che non vadano a modificare la struttura e le caratteristiche dell'impianto e la sua destinazione d'uso. Per gli interventi di manutenzione ordinaria non c'è obbligo di progettazione, bisogna ricorrere a personale tecnicamente qualificato e preparato, ma non necessariamente abilitato ai sensi del DM 37/08. Non c'è obbligo di rilasciare la dichiarazione di conformità. Ad evitare responsabilità nella scelta della persona idonea è comunque consigliato anche dalla norma, il ricorso a imprese abilitate.

29 Tipologie di manutenzione D.M. 37/2008 La manutenzione straordinaria riguarda gli interventi con rinnovo o sostituzioni di parti dell'impianto che: non ne modifichino in modo sostanziale le prestazioni; non modifichino la destinazione d'uso dell'impianto; siano destinati a riportare l'impianto in condizioni ordinarie di esercizio; Riguarda inoltre tutti gli interventi che non possono essere ricondotti a: manutenzione ordinaria; trasformazione; ampliamento; nuovo impianto. Per gli interventi di manutenzione straordinaria non c'è obbligo di progettazione, si deve far ricorso a personale tecnicamente abilitato ai sensi del DM 37/08, c'è obbligo di rilasciare la dichiarazione di conformità (valutazione ).

30 Tipologie di manutenzione D.M. 37/2008 Alcuni esempi di manutenzione ordinaria sono: sostituzione di piccole apparecchiature dell impianto, le cui avarie, guasti, usura e obsolescenza siano facilmente riconoscibili, con altre di equivalenti caratteristiche. Alcuni esempi di manutenzione straordinaria sono: sostituzione di un componente dell'impianto elettrico con altro di caratteristiche diverse; sostituzione di componenti guasti dell'impianto per la cui ricerca siano richieste prove ed un accurato esame dei circuiti. aggiunta o spostamento di prese a spina su circuiti esistenti; aggiunta o spostamento di punti di utenza su circuiti esistenti;

31 Tipologie di manutenzione D.M. 37/2008 Le norma CEI e il DM 37/2008 danno le seguenti definizioni di ampliamento, trasformazione e nuovo impianto. Ampliamento, espansione dell'impianto elettrico con l'aggiunta di uno o più circuiti. Trasformazione, realizzazione di modifiche dovute a cambio di destinazione d'uso dell'edificio o del luogo di installazione dell'impianto, cambio delle condizioni di alimentazione, applicazione di prescrizioni di sicurezza, rifacimenti non riconducibili alla manutenzione straordinaria. Nuovo impianto, realizzazione di un impianto non esistente o rifacimento completo di un impianto esistente. Per gli interventi di ampliamento, trasformazione e nuovo impianto si deve ricorrere a personale tecnicamente abilitato ai sensi del DM 37/08, c'è obbligo del rilascio della dichiarazione di conformità, c'è l'obbligo di progetto dei casi previsti dal DM 37/08.

32 Tipologie di manutenzione D.M. 37/2008 Le valutazioni in merito alla classificazione dell'intervento sono una responsabilità dell'utente. L'utente che non dispone delle conoscenze tecniche necessarie per effettuare tale valutazione, può rivolgersi ad un tecnico ed a una impresa qualificati. I singoli componenti dell'impianto (es. quadri elettrici), gli impianti di bordo macchina, non sono soggetti al DM 37/08, quindi anche la manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi non ricade nell'ambito di applicazione del decreto stesso. Non è necessario che il costruttore sia in possesso dei requisiti tecnico professionali, relativamente al decreto suddetto, che il progettista sia iscritto ad un albo professionale, che i costruttore rilasci la dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08 E' importante quindi stabilire il limite tra la manutenzione del componete e quella dell'impianto.

33 Tipologie di manutenzione D.M. 37/2008 Si riportano alcuni esempi relativi alla differenza tra la manutenzione dell impianto o di un suo componente. La sostituzione dei contatti di un interruttore o di altre sue parti, al fine di ristabilire le sue prestazioni, ricade nell ambito della manutenzione di un componente. La sostituire di un interruttore con altra apparecchiatura di differenti caratteristiche, ricade nella manutenzione straordinaria dell'impianto. La sostituzione di un interruttore dentro un quadro, costituisce un intervento al componente ( quadro ) e anche l'impianto. Il cambio dell'olio ad un trasformatore è una manutenzione del componente. La sostituzione di un trasformatore con un altro di potenza è una trasformazione dell'impianto, perché modifica il suo progetto.

34 Tipologie di manutenzione D.M. 37/2008 Non vi è nessuna distinzione tra manutenzione ordinaria dell impianto e manutenzione ordinaria dei componenti, essendo entrambe al di fuori del campo di applicazione del D.M. 37/08. Gli interventi di manutenzione straordinaria, ampliamento, trasformazione, nuovo impianto, possono essere eseguiti a cura dell azienda, se all interno della stessa vi è un responsabile che possiede i requisiti tecnico-professionali previsti dal DM 37/2008.

35 Interventi su componenti dell impianto elettrico macchina Interventi sull impianto elettrico SI Manutenzione ordinaria Interventi di Ampliamento Trasformazione Nuovo impianto NO Manutenzione straordinaria NO NO Obbligo di progettare da parte di un professionista ai sensi del D.M. 37/2008 SI Il lavoro deve essere affidato a persona elettricamente qualificata SI Affidare il lavoro a impresa abilitata (1) (ai sensi del DM 37/08) la quale deve rilasciare la dichiarazione di conformità Richiedere il progetto a un professionista iscritto all albo e affidare il lavoro a impresa abilitata (1) (ai sensi del DM 37/08) la quale deve rilasciare la dichiarazione di conformità (1) Oppure al proprio ufficio tecnico interno se il responsabile dei lavori sugli impianti elettrici possiede i requisiti tecnico-professionali.

36 Documentazione La documentazione necessaria i fini della manutenzione degli impianti si distingue in: documentazione di impianto. documentazione specifica per la manutenzione. La documentazione di impianto deve essere costantemente aggiornata e generalmente è composta da: documenti di disposizione funzionale (schemi a blocchi, schemi dei circuiti, schemi funzionali ); documenti di disposizione topografica (schemi planimetrici, disegni di disposizione ); documenti di connessione (schemi o tabelle dei cablaggi, delle morsettiere etc.); documenti di messa in servizio (regolazioni, tarature etc. ); dettagli di installazione; specifiche tecniche delle apparecchiature (fornite dal costruttore).

37 Documentazione La documentazione specifica di manutenzione è composta dai seguenti elementi. Elenco degli impianti e dei componenti: corrisponde all'elenco degli impianti e dei componenti che sono oggetto di manutenzione. Scheda anagrafica dei componenti: contenente le informazioni relative al costruttore degli stessi, il nome del costruttore, 'anno di costruzione, etc. Schede di manutenzione: riportanti la descrizione dettagliata degli interventi che vanno eseguiti su impianti e componenti, un codice per identificare l operazione, la frequenza di esecuzione delle operazioni. Manuali di istruzione: documenti forniti dal costruttore che devono contenere le informazioni relative al corretto uso e manutenzione dei componenti dell'impianto elettrico.

38 Documentazione Calendario degli interventi: definisce il calendario degli interventi dell'impianto e dei componenti, ed è collegato alla scheda di manutenzione Registro degli interventi: dove va riportato il tipo di operazione effettuata, il materiale sostituito e gli eventuali imprevisti riscontrati, a cura di chi effettua l'intervento manutentivo. Le norme di sicurezza: da elaborarsi in conformità alle norme tecniche ed alle leggi vigenti, a cura delle imprese che svolgono la manutenzione o delle stesse aziende presso le quali gli impianti sono installati. Le norme di sicurezza definiscono le prescrizioni e le modalità tecniche ed operative per l'esecuzione degli interventi in sicurezza, le prescrizioni i per l'uso delle attrezzature e dei DPI da adottare.

39 Piano di manutenzione Il piano di manutenzione riporta la programmazione degli interventi, la definizione delle modalità esecutive e l'individuazione delle risorse necessarie. La Norma UNI identifica due stadi del piano di manutenzione, quello orientativo, generalmente definito dal progettista ed il piano di manutenzione vero e proprio, elaborato dal responsabile della manutenzione dell'impianto ed aggiornato periodicamente. Il piano di manutenzione, in genere può comprendere: il manuale d uso, per i committenti finali, anche privi di competenza tecnica; il manuale di manutenzione; indirizzato ai tecnici specializzati; il programma di manutenzione; anch esso indirizzato ai tecnici specializzati. Nell'ambito dei lavori pubblici, ai sensi del D.Lgs 163/2006, all. XXI art. 24, il piano di manutenzione è parte complementare del progetto esecutivo.

40 Piano di manutenzione Per la redazione del piano di manutenzione vanno analizzati i contenuti specifici della attività di manutenzione, che dipendono da numerosi fattori quali: i possibili rischi derivanti dagli interventi che si devono effettuare; la disponibilità di idonee attrezzature, dei dispositivi di protezione, e della documentazione tecnica dell impianto; le esigenze di garantire la continuità di servizio dell'impianto; il livello di competenza del personale addetto alla manutenzione; l adozione di sistemi automatici per la rivelazione dei guasti; le istruzioni dei costruttori dei componenti.

41 Le procedure di manutenzione La procedura relativa alla manutenzione degli impianti e composta dalle seguenti fasi. fase preparatoria; esame della documentazione; modalità esecutive ed approntamento delle attrezzature; autorizzazione alla manutenzione; esecuzione della manutenzione; registrazione della manutenzione e riconsegna dell'impianto. Nella fase preparatoria viene preso in visione il calendario degli interventi, vengono individuate le schede di manutenzione, viene consultato il registro di manutenzione per verificare gli interventi effettuati e i problemi riscontrati. Nell'esame della documentazione vengono individuate le parti dell'impianto che sono soggette manutenzione, si analizzano gli schemi e si definisce l'impatto sull'impianto a seguito della messa fuori tensione. La procedura relativa alle modalità esecutive prevede l'esame di tutti i documenti necessari per una definizione dettagliata dell'intervento. La documentazione comprende in particolare gli schemi e le schede di manutenzione.

42 Le procedure di manutenzione L'esecuzione delle operazioni di manutenzione prevedono le seguenti fasi: manovre di esercizio, atte a modificare lo stato dell'impianto o a metterlo fuori servizio; controlli funzionali ( descritti nelle schede di manutenzione ), suddivisi in prove, misure ed ispezioni che comprendono le operazioni destinate al controllo del funzionamento e dello stato elettrico; lavori di pulizia, riparazione, sostituzione, elencati nelle schede di manutenzione. Nella fase di registrazione e riconsegna, al termine dei lavori, l'incaricato della manutenzione deve compilare il registro in tutte le sue parti e deve consegnare l'impianto al preposto. Nell'ambito delle procedure di manutenzione rientra anche la gestione dei ricambi e approvvigionamenti.

43 Il contratto di manutenzione Le manutenzione può essere eseguita dalle imprese stesse, attraverso loro personale o da aziende esterne, affidando loro i servizi di manutenzione. Queste contribuiscono alla gestione della manutenzione, con lo sviluppo di programmi, la fornitura del personale, la gestione di scorte e ricambi, l esecuzione delle manutenzioni in officina e in campo etc. Qualora la manutenzione venga affidata a una ditta esterna, è necessaria la formulazione di un contratto al fine di stabilire i criteri e i dettagli relativi. Tali criteri sono definiti dalle seguenti norme. UNI " Criteri per la formulazione di un contratto per la fornitura di servizi finalizzati alla manutenzione e la Norma UNI EN " Manutenzione - linee guida per la preparazione dei contratti di manutenzione". UNI EN "Linee guida per la preparazione dei contratti di manutenzione".

44 Il contratto di manutenzione La fasi che compongono la procedura per l affidamento di un contratto di manutenzione, prevedono: la richiesta dell offerta, con l indicazione dettagliata dell oggetto dei servizi di manutenzione e delle clausole contrattuali. la presentazione del preventivo, con espressa l accettazione integrale di tutte le clausole contrattuali, le eventuali proposte di modifica, il prezzo e la validità dell offerta; la valutazione delle offerte, valutazione economica, delle eventuali eccezioni alle clausole, la verifica della idoneità dell impresa. Il contratto di manutenzione deve comprendere in particolare: la descrizione dello scopo dello stesso, la definizione dei lavori, l identificazione delle località e dell ambiente di lavoro, la documentazione tecnica a disposizione, la definizione delle norme di sicurezza, gli oneri a carico del committente e dell appaltatore, il prezzo.

45 La responsabilità del manutentore L'impegno e le responsabilità del manutentore, presentano diversi aspetti in merito alla attività svolta, ovvero se questa consiste in semplici interventi di riparazione e di conservazione dell impianto, o interventi più complessi anche di natura preventiva, che potrebbero comportare anche la necessità di lavori di adeguamento. E' quindi necessario che il contratto di manutenzione sia dettagliato e specifichi esattamente il compito del manutentore. Con un contratto generico e non dettagliato, c è il rischio che al manutentore vengano richiesti anche interventi di carattere straordinario e quindi onerosi, come adeguamenti normativi etc. Oltre che un problema di carattere economico per il manutentore, si potrebbe ravvisare anche in un problema di responsabilità civile (risarcimento di danni) a suo carico per inadempimenti contrattuali nel caso il manutentore non esegua i lavori richiesti. Possono ravvisarsi responsabilità civili e penali in caso di danni o incidenti dovuti al mancato adeguamento.

46 La responsabilità del manutentore Nei luoghi di lavoro, in base alle disposizioni legislative vigenti, il committente, quale datore di lavoro, ha l'obbligo di programmare la manutenzione e non può delegare tale compito al manutentore. Il datore di lavoro, basandosi sulle valutazioni emerse dall'analisi dei rischi, deve pianificare la manutenzione, identificare le attività da svolgere e le relative modalità di intervento. Il primo obbligo del manutentore è quello di eseguire correttamente gli interventi secondo le indicazioni del committente. Tali indicazioni devono comunque consentire al manutentore di svolgere la sua attività nel rispetto della regola dell'arte.

47 La responsabilità del manutentore Se l'impianto soggetto alla manutenzione non è a norma, il manutentore può eseguire solo gli interventi il cui svolgimento consente il rispetto della regola dell'arte, in caso contrario il manutentore è tenuto a modificare l'impianto esistente per quanto gli impedisce di operare correttamente. Quindi quando il manutentore ha l'incarico di totale gestione di un impianto non a regola d'arte, deve provvedere al suo adeguamento. Le responsabilità del manutentore riguardano ovviamente solo la parte dell'impianto su cui egli interviene. Tuttavia se il manutentore nell'esecuzione degli interventi si accorge di una mancanza o di un pericolo su una parte dell'impianto non oggetto del proprio lavoro, è tenuto a darne segnalazione al committente.

48 Il personale addetto alla manutenzione Nella maggioranza dei casi, nell esecuzione delle attività di manutenzione ci si trova ad eseguire interventi definiti dalle norme lavori elettrici. La norma CEI EN ( CEI ), definisce come lavoro elettrico : lavori su, con od in prossimità di impianto elettrico quali prove e misure, sostituzioni, modifiche, ampliamento, montaggi, ispezioni e riparazioni. La definizione è alquanto difficile da interpretare, anche perché non fa riferimenti alle parti attive dell'impianto. E' preferibile fare riferimento alla Norma CEI che definisce così il lavoro elettrico : Lavoro su impianti elettrici con accesso alle parti attive e conseguente rischio di folgorazione o arco elettrico. Le parti attive sono considerate quelle parti dell'impianto elettrico che si trovano in tensione durante il servizio ordinario.

49 Il personale coinvolto nelle procedure di manutenzione Un lavoro elettrico può essere eseguito da una persona che abbia conoscenza, esperienza, informazioni idonee per eseguire in sicurezza il lavoro. La norma CEI 64-8 da la definizione di persona addestrata ad eseguire il lavoro elettrico. Persona avente conoscenze tecniche o esperienza (persona istruita), o che ha ricevuto istruzioni specifiche sufficienti per permettere di prevenire i pericoli dell'elettricità (persona avvertita) in relazione a determinate operazioni condotte in condizioni specificate Si può quindi essere addestrati a svolgere un lavoro elettrico semplice ma non complesso, in relazione alla sicurezza, non alla difficoltà dell'intervento. Intervenire sulle parti attive significa che l'operatore si trova in contatto diretto o tramite oggetto conduttore o isolante, con le parti attive. Ma anche se non vi è un contatto, una scarica in aria può provocare il passaggio di corrente attraverso la persona. Inoltre anche se l'intervento non richiede di toccare le parti attive, la persona vi potrebbe entrare in contatto accidentalmente.

50 Il personale coinvolto nelle procedure di manutenzione Per l esecuzione dei lavori definiti come lavoro elettrico, è necessaria una particolare idoneità. La Norma CEI11-27 definisce tre tipologie di persone, in merito alle loro caratteristiche, persona esperta, persona avvertita, persona comune. L'individuazione delle persone PES - PAV - PEC, è responsabilità del datore di lavoro. I requisiti formativi per le PES e per le PAV, sono specificati dalla norma CEI e riguardano le conoscenze teoriche sulle principali leggi enorme tecniche, e le capacità operative. Il personale che esegue i lavori, deve essere in possesso di idonea preparazione tecnica, formazione ed esperienza. Inoltre deve possedere anche l'idoneità psicofisica. L'individuazione delle persone PES - PAV - PEC, è responsabilità del datore di lavoro.

51 Il personale coinvolto nelle procedure di manutenzione Persona esperta - PES. Ha una adeguata istruzione in merito a impiantistica e normativa. Ha esperienza, è equilibrata e precisa, ha la capacità di valutare i rischi e di attuare le relative misure di protezione. Persona avvertita - PAV. Ha caratteristiche analoghe alla persona esperta, ma ad un livello minore. Può infatti eseguire in autonomia solo lavori di una precisa tipologia, seguendo le istruzioni fornite da una persona PES. Persona comune - PEC. Non è persona esperta o avvertita, e può eseguire lavori elettrici solo in assenza di rischio, oppure sotto sorveglianza e supervisione di persona esperta, o avvertita ( lavori fuori tensione o in prossimità a distanza di sicurezza ). I lavori sotto tensione ( bassa tensione ), possono essere eseguiti soltanto da una persona idonea (PEI). L'autorizzazione a compiere i lavori sotto tensione deve essere rilasciata in forma scritta dal datore di lavoro.

52 Il personale coinvolto nelle procedure di manutenzione Le persone impegnate nell esecuzione di un lavoro elettrico sono il responsabile dell impianto, il preposto, gli addetti ai lavori elettrici. Responsabile dell'impianto. Il responsabile dell'impianto è colui che ha la più alta responsabilità nella conduzione dello stesso. Generalmente corrisponde al datore di lavoro Preposto. Persona nominata dal responsabile dell impianto / datore di lavoro, la quale ha la responsabilità della sicurezza. Addetto ai lavori elettrici. Personale incaricato di svolgere un lavoro elettrico sotto la direzione del preposto.

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