ALCOLDIPENDENZA E PROBLEMI ALCOLCORRELATI
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- Sara Negri
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1 ALCOLDIPENDENZA E PROBLEMI ALCOLCORRELATI Augusta Bianchi psichiatra psicoterapeuta Servizio Dipendenze ASL PAVIA Servitore - insegnante Club Alcologico Territoriale
2 Effetti psichici piacevoli IMMEDIATI dell alcol Disinibente /Euforizzante Rilassante / Ansiolitico
3 L alcol stimola il sistema fisiologico della gratificazione (come le altre droghe)
4 L alcol stimola il sistema fisiologico della gratificazione (come le altre droghe) 2 Esistono ormai ripetute evidenze che indicano come questo sistema sia coinvolto nella sensazione immediata di piacere e gratificazione, da qualunque attività questa sia prodotta (cibo, rapporti sessuali, attività motoria, ascolto musica, contemplazione artistica ) Il sistema di gratificazione è inoltre attivato dall assunzione di qualsiasi sostanza di abuso: una sorta di via finale comune a tutte le droghe, tra cui l alcol. Tutte le sostanze di abuso possono quindi essere considerate un surrogato delle gratificazioni naturali.
5 L alcol stimola il sistema fisiologico della gratificazione (come le altre droghe) 3
6 Tipologia sostanze d abuso in base agli effetti sul Sistema Nervoso Centrale Psicostimolanti Psicostimolanti blandi AMFETAMINE - COCAINA NICOTINA CAFFEINA ALCOL Psicodeprimenti BENZODIAZEPINE - BARBITURICI OPPIOIDI (morfina, eroina, codeina) Allucinogeni CANNABIS PSILOCIBINA LSD COMPOSTI DI SINTESI SOLVENTI
7 COSA DEFINISCE UNA SOSTANZA PSICOATTIVA DROGA sostanza Tolleranza Dipendenza Psichica Dipendenza Fisica Psicosi tossica tabacco Psicosi da astinenza alcol benzodiazepin e amfetamine cocaina oppiacei allucinogeni
8 Tolleranza Variazioni della tolleranza nello sviluppo dell alcoldipendenza Trapezio di Jellinek Tempo 5/15/12 8
9 L alcol è un Depressore del S.N.C. con effetto BIFASICO: FASE I (alcolemia 0,2-2 gr/l nella maggior parte delle persone): effetto prevalentemente eccitatorio e disinibente dovuto all azione deprimente sulla Sostanza Reticolare Ascendente del tronco che a sua volta svolge un effetto inibitorio sulla Corteccia Cerebrale FASE II (alcolemia 2-5 gr/l): effetto progressivamente sedativo fino al coma etilico ed alla morte per depressione centri del respiro 5/15/12 9
10 Correlazione tra alcolemia ed effetti clinici classificazione Stato infraclinico alcolemia g/l 0.3 Loquacità - euforia effetti Limite per la guida Stato di ebbrezza Stato di ubriachezza Ubriachezza profonda Riduzione e rallentamento delle capacità di elaborazione mentale delle percezioni, incoordinazione motoria, riduzione della capacità visiva laterale Aumento tempi di reazione /difficoltà a vedere ostacoli/valutare distanze e mov. Difficoltà di parola, disturbi dell'equilibrio (evidenti nell % delle persone) Confusione mentale, delirio, allucinazioni Coma - morte (La soglia varia da individuo ad individuo) 10
11 Limite di ALCOLEMIA consentito dalla Legge in Italia per la guida di autoveicoli : 0.5 g /l
12 Correlazione tra alcolemia e incidenti stradali / sul lavoro / domestici Numerosi incidenti si verificano nella FASE I, con ALCOLEMIE BASSE, tra 0.3 e 0.8, tali da non raggiungere uno stato di ubriachezza riconoscibile, proprio per la disinvoltura legata agli effetti eccitanti associata ad una diminuzione dell attenzione, della concentrazione e ad un rallentamento dei riflessi. N.B. L alcol alla guida è la prima causa di morte tra i giovani italiani di anni 5/15/12 12
13 Principali effetti della cocaina ( amfetamine amfetaminosimili) Effetto psicoattivo ricercato: eccitazione, sensazione di grande energia fisica e psichica, instancabilità, diminuzione fame Effetti psicoattivi avversi: ansia, irritabilità, idee di persecuzione, allucinazioni uditive e visive, aggressività e violenza, sindromi maniacali Effetti tossici: aumento pressione arteriosa, disturbi del ritmo cardiaco, infarto miocardico, ictus ischemico cerebrale, dimagrimento, crisi convulsive 5/15/12 13
14 Principali effetti dei cannabinoidi (THC) Effetti fisiologici: aumento appetito, arrossamento congiuntivale, tachicardia, aumento dei tempi di reazione (riflessi più lenti) Effetti immediati: rilassante, euforizzante, diminuzione di attenzione, concentrazione, memoria Effetti avversi acuti: confusione, ansia fino all attacco attacco di panico, episodi di psicosi acuta (paranoia) Effetti a lungo termine: apatia, diminuzione della tolleranza alle frustrazioni, deficit di memoria e attenzione, difficolta a focalizzare i concetti, depersonalizzazione, SINDROME AMOTIVAZIONALE 5/15/12 14
15 METABOLISMO DELL ALCOL Oltre l 85% della dose assorbita è metabolizzata dal fegato attraverso dei processi di ossidazione: per questo motivo il fegato che ha il compito di degradare l alcol etilico è uno degli organi più colpiti dai suoi effetti tossici. ALCOLDEIDROGENASI (ADH) è l enzima che smonta l alcol nel nostro organismo. Si trova nella mucosa gastro-intestinale I maschi ne hanno quantità maggiori Si attiva solo a stomaco pieno Non si sviluppa prima dei 12 aa di età 5/15/12 15
16 Nelle cellule epatiche le vie principali per il metabolismo ossidativo dell etanolo sono due: 1) trasformazione attraverso ADH in ACETALDEIDE e successivamente attraverso l ACETALDEIDE-DEIDROGENASI in H20 e CO2 (acqua e anidride carbonica) Questa via se, l uso di bevande alcoliche è occasionale e modesto e l individuo sano, assolve circa il 92% del metabolismo epatico. 5/15/12 16
17 2) trasformazione fino ad arrivare al medesimo risultato finale (H2O e CO2) attraverso il SISTEMA MICROSOMIALE di OSSIDAZIONE dell ETANOLO (chiamato MEOS); questa via costituisce di norma solo circa l 8% del metabolismo epatico di ossidazione dell etanolo. Se l assunzione di bevande alcoliche aumenta, per il fenomeno dell induzione enzimatica QUESTA VIA MICROSOMIALE LAVORA DI PIU e raggiunge una capacità di metabolizzazione del 50% della dose assorbita. In questa via metabolica si produce una maggior quantità di acetaldeide (che è tossica), acqua ossigenata e molecole particolari di Ossigeno, chiamate radicali liberi, che sono responsabili, con vari meccanismi, di danno a carico delle membrane biologiche e aumentata formazione di prodotti tossici che danneggiano le cellule ed i tessuti. 5/15/12 17
18 Definizione di alcolismo = alcoldipendenza L alcolismo non è un entità ben definita, ma un processo che in molte persone, a partire dai primi consumi di piccole quantità di alcol e in relazione ad un gran numero di fattori interni ed esterni alla persona, produce uno specifico legame tra l uomo e l alcol Vladimir Hudolin Manuale di alcologia, ( seconda edizione) Trento, Erickson 1991
19 Una persona può avere un problema alcolcorrelato acuto o cronico senza essere alcoldipendente!
20 L alcolismo in ITALIA
21 E vero che? Sfatiamo i luoghi comuni Ministero della Salute
22 Sfatiamo i luoghi comuni Ministero della Salute
23 Sfatiamo i luoghi comuni Ministero della Salute
24 Sfatiamo i luoghi comuni Ministero della salute
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26 Per prevenire le patologie cardiovascolari è molto più efficace, oltre che sicuro, ridurre il peso, non fumare, incrementare l attività fisica, ridurre il consumo di sale e di grassi alimentari e fare uso di farmaci appropriati. 5/15/12 26
27 Patologie alcolcorrelate somatiche
28 Problemi alcolcorrelati psichici Disturbi dell umore: depressione, ciclotimia (alti e bassi dell umore) Disturbi di ansia, compresi attacchi di panico Ubriachezza patologica Delirio di gelosia o di persecuzione, con allucinazioni uditive (voci) o visive Degenerazioni del carattere Suicidi e tentati suicidi interessante la lettura del romanzo l assommoir (E.Zola)
29 Problemi alcolcorrelati sociali
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32 NON DEVONO MAI BERE ALCOL: in questi casi il basso rischio è ALCOL ZERO! Bambini Adolescenti Donne in gravidanza e allattamento Persone con dipendenza anche pregressa da alcol e/o altre sostanze d abuso ( fenomeno reinstatement) Persone affette da alcune patologie Chi guida e chi deve effettuare prestazioni che richiedono attenzione e perfetta efficienza fisica Chi prende farmaci (specialmente psicofarmaci)
33 I problemi e i rischi correlati all assunzione di bevande alcoliche aumentano nelle ragazze 1) Minor massa corporea rispetto ai ragazzi, minor quantità di acqua, minore efficienza nei meccanismi di metabolizzazione = maggiore vulnerabilità agli effetti psicoattivi e tossici 2) Maggior uso di farmaci analgesici per cefalea o dolori mestruali: interazioni pericolose! 3) Condizioni di debolezza/minore difesa rispetto ai maschi in condizioni di assunzione: rischio di aggressioni fisiche e/o sessuali, gravidanze indesiderate! 5/15/12 33
34 ALCOL E PRESTAZIONI SPORTIVE L alcol secondo il regolamento internazionale antidoping del Comitato Olimpico Internazionale è inserito tra le sostanze doping della terza classe, quelle soggette a determinate restrizioni d uso, come la caffeina. E considerato illegale e soggetto a sanzioni un valore alcolemico pari a 50 mg/100 ml. Dato l insieme dei suoi effetti sul sistema nervoso centrale e sul metabolismo lipidico e glucidico, si può considerare piuttosto che una sostanza ergogenica, una sostanza ergolitica, quindi che sfavorisce piuttosto che favorire la prestazione atletica, sia nell immediato che a lungo termine. L alcol riduce i livelli di testosterone limitando la sintesi proteica fino a 24 ore dopo il suo consumo, di conseguenza l abuso di questa 5/15/12 34 sostanza compromette l incremento della massa muscolare.
35 ALCOL E PRESTAZIONI SPORTIVE Se l alcol non favorisce in alcun modo le prestazioni, perché gli atleti sarebbero tentati di consumarlo? Proprio per gli effetti psicoattivi soggettivi, per quanto aleatori e a breve termine: riduzione della sensazione di dolore e di fatica, della tensione nervosa, di inibizioni e paure. 5/15/12 35
36 PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO Contesto: amici che usano alcol e/o droghe illegali - tolleranza sociale verso l'alcol Famiglia: genitori e familiari che usano alcol e/o droghe illegali e/o con comportamenti devianti - conflitti familiari e scarsa stabilità affettiva e relazionale Individuo: atteggiamento positivo verso l alcol e/o le droghe illegali, inizio precoce dell'uso, scarsa stima di sé, ostilità sociale, aggressività, ricerca di forti emozioni Scuola/educazione: scarso impegno, scarse aspettative e risultati, scarso investimento nella relazione da parte degli insegnanti e degli educatori, povertà di stimoli culturali. 5/15/12 36
37 PRINCIPALI FATTORI PROTETTIVI Contesto: amici che non usano alcol e/o droghe illegali - resistenza socioculturale al fenomeno dell'uso di alcol e/o di droghe illegali. Famiglia: affetto e cura da parte dei genitori, coesione familiare, controllo da parte dei genitori. Individuo: valorizzare e coltivare le proprie risorse, buona consapevolezza di sè, chiedere aiuto, coltivare le amicizie, bassa impulsività, atteggiamento sfavorevole verso l alcol e/o le droghe illegali, inizio dell'uso posticipato. Scuola/educazione: clima di accoglienza e di ascolto da parte degli adulti con funzione educativa, aspettative e stimoli da parte dei genitori, nel rispetto delle potenzialità del ragazzo, buona relazione con gli insegnanti, supporto consistente da parte degli insegnanti. 5/15/12 37
38 LE ASSOCIAZIONI DI AUTO-MUTUO AIUTO per i problemi alcolcorrelati: ACAT AA, Al-Anon A.C.A.T. Associazione dei Club Alcologici Territoriali (metodo Hudolin) A.A.(Alcolisti Anonimi) / Al-Anon (Ass. familiari)
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