Le nuove attività/competenze per gli operatori Centri per l Impiego
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- Gianpiero Salvatore
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1 Le nuove attività/competenze per gli operatori Centri per l Impiego Prima ancora di entrare nel dettaglio, occupandoci degli aspetti di preselezione e monitoraggio di competenza degli Operatori Centri per l Impiego, è opportuno soffermarci su alcuni requisiti essenziali per l attivazione del servizio di tirocinio. Il primo è un requisito trasversale e di base che accomuna il personale dei C.P.I. (coordinatore, tutor, operatore) cioè la conoscenza della realtà economica e produttiva del territorio in cui si attiva il servizio. In altre parole il personale deve conoscere le aziende presenti sul territorio, i settori produttivi in cui si svolgono le loro attività, le aree aziendali di maggiore inserimento professionale, i profili professionali più richiesti. L insieme di queste informazioni sono una risorsa preziosa, perché danno la possibilità al servizio di raggiungere una serie di obiettivi: promuovere tirocini presso aziende interessate e in fase di espansione; fornire alle aziende offerte di tirocinio per aree e settori produttivi specifici in cui si prevedono delle opportunità occupazionali; orientare le richieste degli aspiranti tirocinanti verso le aziende che cercano determinati profili professionali, magari di difficile reperimento; collaborare con le aziende per definire progetti finalizzati, ad esempio, all inserimento professionale per aree e settori produttivi innovativi e ad alto contenuto tecnologico. Un altro requisito essenziale per svolgere efficacemente il servizio tirocini è la disponibilità di un adeguata strumentazione hardware (il rapporto ottimale è di 1 PC ad operatore) e di una adeguata conoscenza informatica, indispensabile per organizzare e gestire: l archivio delle candidature, (contenente le informazioni su: dati anagrafici del candidato, titoli di studio, corsi, specializzazioni, conoscenza delle lingue, conoscenze informatiche, conoscenza dei macchinari ecc., disponibilità, motivazioni, attitudini ecc.) l archivio delle aziende (contenente informazioni su: anagrafica dell azienda, numero dipendenti ecc.) l archivio delle occasioni (contenente le informazioni sulla tipologia delle figure richieste in base alla caratteristiche fornite per il candidato fascia di età, titolo di studio, conoscenze informatiche ecc. e sul progetto formativo area aziendale di inserimento, durata del tirocinio ecc.) la banca dati per la gestione delle convenzioni e dei progetti formativi Una volta definiti i requisiti basilari per il servizio di tirocinio, la Provincia di Milano al fine di consentire il miglior incontro possibile tra azienda e tirocinante si fa promotrice di queste iniziative:
2 Preselezione: attività di ricerca e preselezione dei candidati per le offerte di tirocinio Monitoraggio: supporto e monitoraggio all azienda e ai tirocinanti durante tutta l esperienza di tirocinio Sia l attività di preselezione che quella di monitoraggio rappresentano nuovi servizi erogati dai Centri per l Impiego più orientati all utenza, e che consentono agli operatori dei C.P.I. di rendere più efficace e flessibile lo strumento tirocinio in quanto permettono di soddisfare due obiettivi e cioè da un lato di individuare per le aziende risorse qualificate e dall altro di offrire ai candidati un opportunità di tirocinio formativo di crescita e sviluppo professionale. Preselezione Considerazioni generali L incontro tra domanda ed offerta costituisce l'elemento di promozione diretta degli interventi e delle politiche attive del lavoro. L'attivazione di questo servizio e lo sviluppo delle relative funzioni offre la possibilità ai Centri per l Impiego di una decisiva e centrale attribuzione di competenza nell'attività pubblica e di sostegno allo sviluppo locale e occupazionale. Il servizio di preselezione ha come finalità, per l appunto, quella di favorire l incontro domanda-offerta di lavoro segnalando all impresa un numero limitato di candidati con i requisiti da essa richiesti e agevolando le persone in cerca di lavoro nel cogliere le opportunità presenti sul mercato. L attività di preselezione L attività di preselezione da parte degli operatori dei Centri per l Impiego consiste: in colloqui individuali con utenti (colloqui di preselezione), su appuntamento, con analisi dell esperienza formativa e professionale ed acquisizione della disponibilità al lavoro. Questa attività ha come finalità quella di analizzare e integrare il profilo professionale dell utente in relazione al tipo di impiego ricercato e alle esigenze dell impresa; nell inserimento nella banca dati di preselezione; nella segnalazione alle aziende dei nominativi dei candidati e dei relativi curricula secondo i modi e i tempi concordati dal Centro per l Impiego con l azienda (individuazione delle aziende disponibili ad accogliere tirocinanti, stesura del progetto e adempimento delle pratiche amministrative). Presso il Jobcaffè di C.so di P.ta Vittoria, è possibile consultare le proposte di tirocinio esposte in bacheca, inserite in banca dati, raccolte in un giornalino e pubblicate sul settimanale "Trova Lavoro e Carriere". Gli operatori raccolgono la disponibilità del candidato in base alle conoscenze, capacità e comportamenti posseduti, la incrociano con le richieste dell azienda e propongono una rosa di candidati che possiedono i requisiti indicati. Sarà l azienda a convocare i candidati e a svolgere i colloqui di selezione finale.
3 Le conoscenze/ competenze per l attività di preselezione Conoscenze richieste: contesto socioeconomico; normativa sui tirocini; contenuti convenzione; programmi informatici; utilizzazione modulistica Competenze richieste: relazionali; comunicative; organizzative; informatica di base I punti di maggiore criticità Diventa importante per il servizio di preselezione, in primo luogo, la rilevazione e considerazione della domanda di stage come attività orientata all utenza (tirocinanti e imprese). La gestione della domanda non può continuare ad essere considerata come una semplice procedura appartenente al processo di incontro domanda/offerta ma, bensì, deve assumere una connotazione di attività autonoma e di conseguenza disporre di nuove strumentazioni e di risorse adeguate da ricercarsi tra quelle esistenti. Un altro aspetto complesso e centrale e collegato al primo, per gli operatori di questo servizio, riguarda la gestione delle informazioni e dei dati. La gestione delle informazioni rappresenta la precondizione per una corretta ed efficace conduzione dei processi di armonizzazione fra domanda e offerta di lavoro per rendere compatibili in tempo reale i flussi informativi. Infatti se il flusso informativo relativo all offerta è già sufficientemente strutturato (anche attraverso obblighi legislativi), è invece fortemente frammentato il flusso informativo correlato alla domanda, del quale solo alcuni segmenti sono regolati legislativamente (per esempio per i disabili), mentre per il resto si tratta di concepire uno strumento il cui utilizzo si riveli conveniente per le aziende che devono percepire concreti vantaggi nel colloquiare con la struttura pubblica del Centro per l'impiego, comunicando necessità occupazionali e di professionalità in modo organizzato e continuativo.
4 L attivazione dei tirocini formativi nei C.P.I. della Provincia di Milano L Ufficio Tirocini del Centro per l impiego della Provincia di Milano è il punto di riferimento sul territorio provinciale per coloro che desiderano svolgere uno stage in azienda (siano essi studenti o disoccupati), nonché per le aziende che hanno la possibilità di ospitare tirocinanti. Esso promuove la realizzazione di tirocini presso aziende di produzione, di servizi, enti pubblici, studi professionali e adempie a tutte le procedure amministrative previste dal D.M. 142/98. Mantiene inoltre rapporti con le associazioni datoriali territoriali per la stipula di convenzioni quadro. Per quel che riguarda l aspetto amministrativo, nel corso dell anno 2000, è stata adottata una procedura semplificata mirata a snellire la documentazione da produrre da parte delle imprese. In breve, l ufficio si occupa della diffusione dell offerta aziendale attraverso vari canali informativi locali e nazionali (sito internet, Televideo, Stampa), della raccolta delle candidature, della preselezione dei candidati per le imprese che ne facciano richiesta, della stipula di convenzioni e progetti formativi con le imprese, della raccolta degli esiti aziendali e del rilascio del credito formativo ai tirocinanti. I tutor presenti nell Ufficio organizzano periodici incontri con i tirocinanti, volti a presentare le finalità dello strumento tirocinio e a raccogliere pareri e impressioni sull esperienza in azienda. Sono sempre disponibili in orario di ufficio per colloqui individuali e per rispondere ad eventuali richieste di intervento in azienda o di chiarimenti, rispetto alla congruità tra quanto dichiarato e firmato nel progetto formativo e quanto realmente accade in azienda nello svolgimento dello stage. Le procedure di attivazione del tirocinio consistono nella stipula tra ente promotore ed azienda di una convenzione di tirocinio cioè di un accordo scritto che definisca in maniera chiara le condizioni, le regole e gli obblighi dei soggetti coinvolti nel percorso di tirocinio. La convenzione raccoglie gli estremi anagrafici dell azienda e del soggetto promotore, gli impegni assunti dal tirocinante, dal datore di lavoro, dal tutor aziendale, dal tutor dell ente promotore e la firma di un rappresentante di entrambi i soggetti coinvolti. Al termine della stipula, copia della convenzione dovrà essere inviata alla Regione, alla struttura territoriale del Ministero del Lavoro competente e alle rappresentanze sindacali aziendali (Art.5 D.M. 142/198). Laddove non siano presenti le rappresentanze sindacali aziendali, sarà sufficiente inviare una copia ai sindacati presenti sul territorio. Il D.M. 142/98 consente di sottoscrivere una convenzione quadro a livello territoriale tra soggetti istituzionali competenti a promuovere i tirocini e le associazioni dei datori di lavoro interessate. Oltre alla convenzione di tirocinio, deve essere redatto un progetto formativo, documento predisposto dal tutor aziendale e dal tutor dell ente promotore che regola i rapporti tra ente promotore, azienda ospitante e tirocinante, all interno del quale viene descritto il contenuto del tirocinio con riferimento alle attività da svolgere e alle capacità/conoscenze che possono arricchire il tirocinante. Nel progetto devono essere chiaramente definiti i seguenti elementi: identificativi del tirocinante (dati anagrafici); del soggetto promotore e dell azienda ospitante; nominativo dei tutor (dell ente promotore e dell azienda ospitante); obiettivi e modalità di svolgimento del percorso formativo (competenze che si intendono far acquisire); accordi per la definizione di
5 aspetti operativi riguardanti il tirocinio (durata e periodo di svolgimento, orari, sede e settore aziendale di inserimento, eventuali sospensioni previste); estremi delle polizze dell assicurazione INAIL e della responsabilità civile; eventuali clausole attinenti a particolari politiche aziendali. Il documento deve essere sottoscritto dal responsabile dell ente promotore, dal tutor aziendale e dal tirocinante e notificato alla regione di competenza, ai servizi ispettivi del Ministero del Lavoro e alle rappresentanze sindacali aziendali, ove presenti. In caso contrario la notifica verrà fatta alle rappresentanze sindacali del territorio. Oltre alla convenzione di tirocinio e al progetto formativo, sono necessarie le cosiddette assicurazioni obbligatorie per assicurare i tirocinanti contro gli infortuni sul lavoro presso gli uffici INAIL competenti per territorio, oltre che per la responsabilità civile verso terzi, presso idonea compagnia assicuratrice. Come previsto all art.3 del D.M. 142/98, la normativa esclude dall obbligo assicurativo le strutture pubbliche competenti in materia di collocamento per le quali potrà essere il datore di lavoro a farsi carico di questi oneri. Le modalità di attivazione del tirocinio formativo effettuato dai Centri per l Impiego della provincia di Milano consistono in una costante attività di matching con l azienda e di offerte di servizi di preselezione, di monitoraggio e di tutoraggio del processo formativo con il tirocinante. Nel dettaglio possiamo individuare delle fasi nel processo di attivazione e monitoraggio del tirocinio: 1. L azienda contatta il C.P.I. per la richiesta di tirocinanti 2. Il C.P.I. invia all azienda una scheda azienda e una scheda candidato (sono scaricabili anche dal sito della provincia) da compilare e poi inviare ai C.P.I. di competenza al numero di fax A questo punto il C.P.I. pubblica l inserzione del profilo del candidato richiesto dall azienda sul sito della provincia (settore politiche del lavoro della provincia di Milano) e su altri portali del lavoro ( Trovalavoro, Panorama lavoro, Televideo regionale) e affigge le inserzioni presso gli uffici della provincia. 4. Il tempo indicativo di reperimento di solito è di 3-4 settimane. Raccolte le candidature, il C.P.I. invia all azienda i curricula in linea con le caratteristiche da essa delineate. Le aziende possono anche usufruire gratuitamente del servizio di preselezione effettuato da psicologi consulenti o da operatori dell ufficio (il modulo per la preselezione è scaricabile dal sito della provincia).
6 5. Individuato il tirocinante, bisogna procedere in questo modo: Attivare una convenzione con l Ente promotore provincia di Milano (5 copie originali se sono presenti le rappresentanze sindacali, o 7 se non sono presenti) Deve essere presentato un progetto formativo (in 3 copie originali) Deve essere compilata una scheda di rilevazione dati del tirocinante (Questi tre moduli sono scaricabili sul sito area modulistica per le aziende) Tutti questi moduli devono essere recapitati presso l Ufficio Tirocini corso di Porta Vittoria, 27 Milano. Per attivare lo stage sono necessari 5 giorni lavorativi dal momento in cui il C.P.I. riceve i documenti. 6. Una volta attivato il tirocinio parte l attività di tutoraggio che consiste in un incontro pre-tirocinio tra il tutor della Provincia di Milano e tutti i tirocinanti; i tirocinanti vengono convocati per una panoramica informativa sullo strumento del tirocinio e sui diritti e doveri dei tirocinanti in azienda. La partecipazione a questi incontri garantisce di chiarire gli scopi del tirocinio e soprattutto a verificare che non vi siano false aspettative sul dopo-tirocinio. A distanza di circa un mese dall inserimento in azienda, il tirocinante viene invitato ad un incontro di gruppo, volto a valutare l andamento del tirocinio e a suggerire alcuni spunti sull obiettivo professionale che il tirocinante si è dato e a verificare se c è coerenza tra obiettivi e modalità del tirocinio e aspettative del tirocinante. Oltre agli incontri di tutoraggio, durante il tirocinio, il tutor del C.P.I. dovrebbe fare un paio di telefonate al tirocinante per monitorare l andamento dello stage, e fare una visita in azienda. 7. Concluso il tirocinio il C.P.I. deve ricevere e archiviare dall azienda: una scheda complessiva di valutazione di fine tirocinio, in cui andranno raccolti i giudizi sulle attività e sul profilo del tirocinante; e una scheda di valutazione compilata dal tirocinante in cui indicare valutazioni soggettive circa l esperienza maturata (ruolo del tutor aziendale e del tutor dell ente promotore, commenti sull esperienza e suggerimenti). I dati raccolti saranno utili per il soggetto promotore al fine di avere dei dati sull andamento dei tirocini attivati in provincia e a convalida dell efficacia del percorso svolto.
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