VERBALE. della seduta di Commissione tenuta il 13 giugno 2003 a Muralto

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1 97 COMMISSIONE VERBALE della seduta di Commissione tenuta il 13 giugno 2003 a Muralto Allegato 1 Rapporto informativo sul pescato 2002 per il Lago di Lugano. Allegato 2 Dati statistici 2002 nelle acque italo-svizzere. Allegato 3 Pianificazione dei lavori della Commissione nel triennio Muralto, 13 giugno 2003

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3 COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA SULLA PESCA Verb DELEGAZIONE ITALIANA PRESENTI on. dott. Marco Zacchera. Commissario per la pesca nelle acque italo-svizzere. on. dott. Paolo Caccia... Vicecommissario per la pesca nelle acque italo-svizzere. prof. Sergio Panella... Vicecommissario per la pesca nelle acque italo-svizzere. sig. Gabriele Benetti... Membro della Sottocommissione italo svizzera per la pesca. sig. Giordano Bardelli... Membro della Sottocommissione italo svizzera per la pesca. dott. Romeo Ciglia... Responsabile Ufficio Caccia e Pesca Provincia del VCO. sig. Bonfiglio Paglia... Membro della Sottocommissione italo svizzera per la pesca. sig. Pier Felice Ponti... Membro della Sottocommissione italo svizzera per la pesca. dott. Alcide Calderoni... Segretario Commissariato italiano e del coordinamento della Commissione italo-svizzera sulla pesca. INVITATI sig. Giampaolo Trolli... Membro della Sottocommissione italo svizzera per la pesca. ASSENTI prof. Ettore Grimaldi... Presidente della Sottocommissione italo svizzera per la pesca. dott. Carlo Romanò... Membro della Sottocommissione italo svizzera per la pesca. sig. Ivan Spadoni... Membro della Sottocommissione italo svizzera per la pesca. 2. DELEGAZIONE SVIZZERA PRESENTI dott. Erich Staub... Commissario per la pesca nelle acque italo-svizzere. sig. Ivan Pedrazzi... Vicecommissario per la pesca nelle acque italo-svizzere. dott. Giorgio Leoni... Vicecommissario per la pesca nelle acque italo-svizzere. sig. Aldo Cellina... Membro della Sottocommissione italo-svizzera per la pesca. sig. Andreas Hertig... Membro della Sottocommissione italo-svizzera per la pesca. sig. Elio Polli... Membro della Sottocommissione italo-svizzera per la pesca. dott. Bruno Polli... Segretario del Commissariato svizzero e Membro della Sottocommissione italo-svizzera per la pesca. INVITATI sig. Ezio Merlo... Responsabile laghi Verbano e Ceresio della F.T.A.P. sig. Rolf Müller... Vicepresidente Assoreti Seduta di Commissione del 13/06/03, Muralto pag. 1

4 COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA SULLA PESCA Verb APERTURA DELLA SEDUTA I lavori della Commissione si sono svolti venerdì 13 giugno 2003, dalle ore 9.30 alle 12.30, a Muralto presso l albergo La Palma au Lac. Verbalizza il dott. Alcide Calderoni incaricato del coordinamento della Commissione italo-svizzera sulla pesca. Il presidente della Commissione dott. Erich Staub, porgendo il suo più cordiale benvenuto agli amici delle due Delegazioni, osserva come la riunione si apra all insegna di due novità; una lieta per la presenza del nuovo Commissario italiano al quale formula gli auguri di un lungo e proficuo lavoro, l altra molto triste e luttuosa per la recentissima scomparsa del signor Franco Tommasini, membro della Commissione e funzionario dell Ufficio pesca del Cantone Ticino, ma soprattutto amico da tantissimi anni di molti colleghi svizzeri ed italiani. Cede quindi la parola al dott. Bruno Polli che a nome della Delegazione svizzera dà lettura di un breve e commosso ricordo al quale si associano tutti i presenti. L amico e collega Franco Tommasini, per tutti Tom, si è spento improvvisamente la mattina dell 11 giugno 2003, dopo essere stato colpito circa un anno fa da una malattia grave che tuttavia lasciava presagire un decorso molto più lungo. Franco era dipendente dell Ufficio della caccia e della pesca del Cantone Ticino dal lontano Da allora è sempre stato membro della Commissione italo-svizzera per la pesca. Era un personaggio estremamente giovale ed aperto, ma nel contempo altrettanto schivo nel profilarsi per i suoi meriti professionali. Proprio per questo motivo il suo lavoro non era mai appariscente, ma chi l ha conosciuto da vicino come me sa quanto egli abbia dato al mondo della pesca. Il suo pragmatismo, il suo senso pratico delle cose e la sua profonda conoscenza dell amministrazione cantonale gli consentivano spesso di individuare in breve tempo soluzioni laddove noi arrischiavamo di perderci per strada. La sua precisione e il suo puntiglio nel lavoro mi consentivano di lavorare scevro da preoccupazioni per quanto concerneva la questione amministrativa e finanziaria del servizio della pesca. Ora tutto questo mi mancherà. Ma ciò che più mi mancherà, e credo mancherà anche a tutti voi che l avete conosciuto, sarà la sua giovialità e quel senso dell amicizia assolutamente naturale, sincero, disinteressato e rassicurante che nel mondo in cui ci troviamo ad operare sembra divenire cosa sempre più rara. Al termine di un breve ed addolorato raccoglimento si decide unanimemente di anticipare la chiusura della seduta alle ore per dar modo a chi lo desiderasse di partecipare ai funerali del signor Tommasini che si svolgeranno nel primo pomeriggio a S. Antonino. Il dott. Staub, dopo aver ringraziato la FTPA che ha organizzato la riunione ospitandola in un posto così accogliente, rinnova il benvenuto al neocommissario italiano e si dice dispiaciuto per l assenza del sen. Fausto del Ponte, al quale avrebbe desiderato esprimere a nome di tutti la massima riconoscenza per il prezioso lavoro svolto in tanti anni di commissario con competenza e in spirito di assoluta amicizia. L on. Marco Zacchera ringrazia il dott. Staub e saluta la Delegazione svizzera e tutti i presenti. Come ha già avuto modo di riferire nell ultima riunione di Sottocommissione, afferma di aver assunto l incarico con l entusiasmo che gli deriva dalla passione per il mondo della pesca che ha sempre contraddistinto la sua famiglia da secoli legata all Isola dei Pescatori. Conferma quindi il proprio totale impegno a portare a soluzione nell ambito della Commissione gli annosi problemi legati all emergenza DDT nel Lago Maggiore nonchè ad affrontare le altre problematiche che interessano la pesca professionale e dilettantistica. Seduta di Commissione del 13/06/03, Muralto pag. 2

5 COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA SULLA PESCA Verb. 97 Chiude il suo intervento ricordando che, a nome dell intera Commissione, è stato acquistato un regalo per ricordare con gratitudine ed affetto l attività prestata dal precedente Commissario sen. Del Ponte che rientrerà da un viaggio all estero soltanto la settimana prossima. Propone pertanto, trovando l immediato consenso del dott. Staub, di organizzare a Pallanza un incontro di una rappresentanza delle due Delegazioni con il sen. Del Ponte, in una data da concordare d intesa tra i due Commissari, per esprimergli la stima e la gratitudine di tutti. 4. ORDINE DEL GIORNO 4.1. Approvazione dell o.d.g. Poiché non vi sono ulteriori aggiunte all elenco delle trattande proposto nella lettera di convocazione della seduta, viene approvato l o.d.g. qui di seguito riportato, col proposito del dott. Polli di presentare brevemente e compatibilmente con i tempi della seduta due problematiche relative rispettivamente alla genetica dell alborella e all impatto degli uccelli ittiofagi sul popolamento ittico. 1 Approvazione dell O.d.G. 2 Presa d atto modifiche composizione delegazioni. 3 Approvazione verbale di Commissione n Presa d atto verbali di Sottocommissione n. 93 e 96 e dei G.d.L Alborella n. 94 e Esame rapporto informativo sul pescato 2002 nel Lago di Lugano. 6 Dati statistici 2002 laghi Maggiore e di Lugano. 7 Aggiornamento situazione emergenza DDT nel Lago Maggiore. 8 Programmi di ricerca ed attività d interesse della Commissione. 9 Contenuti e stampa prossimo quarto volume Commissione. 10 Reintroduzione dell alborella nel Lugano: iniziative in atto e richieste istituzione divieti. 11 Deroghe al R.d.A. nel tratto iniziale F. Tresa (Ponte Dogana Chiusa di regolazione acque). 12 Aggiornamento sulla diffusione della PKD. 13 Varie ed eventuali. 14 Prossima riunione della Commissione e della Sottocommissione Presa d atto modifiche composizione delegazioni. L on. Zacchera, dopo aver ricordato che sono assenti per impegni diversi il prof. Ettore Grimaldi, il dott. Carlo Romanò e il sig. Ivan Spadoni, riferisce di aver proceduto al completamento della Delegazione italiana in Sottocommissione nominando tre nuovi esperti in materia di pesca: il sig. Gabriele Benetti, che si occuperà in modo particolare delle problematiche relative al Lago di Lugano, così come ha sempre fatto con grande dedizione il dimissionario sig. Giampaolo Trolli, oggi presente come graditissimo invitato; il sig. Pier Felice Ponti, esperto indicato dalle associazioni di pesca della parte piemontese del Lago Maggiore; il sig. Bonfiglio Paglia, esperto indicato dalle associazioni di pesca della Provincia di Varese L on. Zacchera ricorda poi di avere costituito un gruppo di lavoro italiano, esterno agli organi della Commissione, che potrà sorreggerlo nella individuazione delle problematiche della pesca dilettantistica, così come è pure sua intenzione continuare ad avvalersi della Seduta di Commissione del 13/06/03, Muralto pag. 3

6 COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA SULLA PESCA Verb. 97 collaborazione personale di altri esperti del settore quale il sig. Raffaele Marini che ringrazia per il lavoro prestato nell ambito della Sottocommissione. Al riguardo il dott. Calderoni distribuisce copia delle due lettere indirizzate dal sig. Marini rispettivamente ai componenti delle Delegazioni svizzera ed italiana per manifestare il suo più vivo ringraziamento per l amicizia e la sincera collaborazione con cui ha potuto lavorare insieme per alcuni anni. Prendendo atto delle decisioni del Commissario italiano, il dott. Staub si complimenta con i nuovi membri italiani ai quali formula l augurio di un proficuo lavoro negli organismi della Commissione. Presentando poi l intera Delegazione svizzera fa presente che la dimissionaria dott.ssa Claudia Friedl è sostituita dal sig. Andreas Hertig del BUWAL di Berna che ha già partecipato alla precedente seduta di Sottocommissione. Inoltre ricorda che sono presenti come invitati il sig. Ezio Merlo presidente della F.T.A.P. e il sig. Rolf Müller vice presidente dell Assoreti Approvazione verbale di Commissione n. 92 Il dott. Staub chiede di segnalare eventuali omissioni od aggiunte al testo del verbale di Commissione n. 92 ( , Como). Non essendoci rilievi, il verbale è approvato all unanimità. Il dott. Staub fa poi distribuire ai presenti copia del testo delle modifiche della Legge Cantonale sulla pesca di recepimento alle variazioni apportate nella precedente seduta di Commissione al Regolamento di Applicazione dalla Convenzione. Infine prega il dott. Calderoni di inviare a lui stesso ed al dott. Polli il testo in forma elettronica della nuova versione del R.d.A. e, possibilmente, di un nuovo indirizzario che tenga conto delle variazioni intervenute in seno alle due Delegazioni Presa d atto verbali di Sottocommissione n. 93 e 96 e dei G.d.L Alborella n. 94 e 95 I verbali di Sottocommissione n. 93 (16/10/02, Casale C.C.) e del gruppo di lavoro Alborella nel Ceresio numero 94 (12/12/02, Pallanza) e 95 (27/02/03, Gudo) sono stati approvati nella riunione di Sottocommissione del 07/04/03 di Gudo. Il verbale relativo a quest ultima riunione verrà invece portato all approvazione nella prossima seduta di Sottocommissione. Prendendo atto dei verbali in questione, i due Commissari esprimono il loro pieno apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dalla Sottocommissione e dal suo presidente prof. Grimaldi Esame rapporto informativo sul pescato 2002 nel Lago di Lugano (Allegato 1) Dopo aver consegnato ai presenti copia del rapporto informativo sul pescato 2002 nel Lago di Lugano, il dott. Polli afferma che non vi sono modificazioni quantitative sostanziali del pescato totale rispetto l anno precedente. Il prodotto complessivo, pari a 35 t a -1, è leggermente aumentato rispetto al 2001, soprattutto per effetto dell apertura alla pesca professionale del bacino di Porlezza (CO) seppure esercitata da un unico pescatore. Nella zona pelagica si è riscontrato un incremento delle catture di agone accompagnato da un calo del pescato di trote, ma il fatto più significativo è forse associato all aumento delle catture di coregoni. Queste sono quasi raddoppiate rispetto all anno precedente (0,68 contro 0,35 t a -1 ), superando nettamente per la prima volta il pescato di trote, nonostante non venga praticata Seduta di Commissione del 13/06/03, Muralto pag. 4

7 COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA SULLA PESCA Verb. 97 una pesca mirata al coregone in assenza di attrezzi specifici peraltro neppure contemplati nella tabella per il Lago di Lugano. Il pescato realizzato a carico delle specie del litorale si è incrementato grazie soprattutto al gardon (+27,9%). Anche il pesce persico ha mostrato un forte aumento raggiungendo le 3,6 t a -1, valore chiaramente inferiore alle t a -1 registrate nella prima metà degli anni 90. Il lucioperca è invece diminuito tornando con 3,5 t a -1 sui valori del 2000 e confermando la tendenza altalenante osservata dopo il Per il resto non vi sono cambiamenti di particolare rilievo fra le altre specie che sono da considerare quale prodotto secondario della pesca professionale. In conclusione, prescindendo dall'incremento generato dall'ampliamento della superficie aperta alla pesca e considerando unicamente le catture sulla superficie lacuale sfruttata anche negli anni antecedenti, l'andamento della pesca professionale sembra essere entrato in una nuova fase di relativa stabilità, con un prodotto che oscilla tra le 30 e le 33 t a -1 e un rendimento annuo per unità di superficie di circa 10 kg ha -1. Al di là di questa impressione generale, va comunque considerato che per le specie interessanti a livello commerciale la situazione si è ulteriormente deteriorata, siccome nel 2002 le stesse hanno costituito solo il 20% circa del pescato totale contro il 57% dell'inizio degli anni 90. Di particolare interesse è infine il fatto che nel Bacino di Porlezza si è accertata una resa media giornaliera di pesca (circa 124 kg die -1 ) di gran lunga superiore rispetto a quella valutabile con i soli dati ticinesi (circa 23 kg die -1 ). Le cause possono essere diverse: area assai più ricca di pesce non essendo stata sfruttata per molti anni; pesca intensiva con tutte le reti permesse a differenza dei pescatori ticinesi che sovente ne usano poche nel timore di catturare grandi quantitativi di gardon poco commerciabili; area a disposizione del singolo pescatore molto più vasta di quella teoricamente fruibile da parte di ogni pescatore ticinese tenuto conto del numero di patenti rilasciate. In ogni caso tutte queste ipotesi costituiscono materia di riflessione nell eventualità di una possibile riapertura della pesca con reti delle zone attualmente vietate nella parte ticinese del lago. Infatti, l esempio del bacino di Porlezza sembra far emergere la possibilità di un miglior sfruttamento del popolamento ittico tramite ritmi e criteri di pesca più professionali e l individuazione di validi sbocchi commerciali al pesce bianco cercando di recuperare valore alimentare al gardon. Dopo una breve discussione volta a chiarire le modalità di formazione delle statistiche svizzere del pescato nonchè il numero di pescatori di mestiere che effettivamente operano sul Ceresio (nella parte svizzera 20 patenti con reti, ma solo 4-5 pescatori svolgono attività professionale; nella parte italiana 14 licenze di categoria A, ma solo 4 pescatori attivi), la Commissione ringrazia il dott. Polli per il lavoro svolto e, unanimemente, approva il Rapporto informativo sulla pesca nel Lago di Lugano, anno Dati statistici 2002 (Allegato 2) Il dott. Calderoni fa presente che le statistiche relative alle acque comuni per l anno 2002, opportunamente verificate e completate, saranno inserite come allegato nel verbale della Commissione. Esse sono state predisposte sulla base delle informazioni fornite dal Cantone e dalle Province relativamente alle semine effettuate, alle infrazioni di pesca ed alle licenze rilasciate. Insieme ad esse vengono altresì riportate le catture professionali annuali accertate dal 1996 al 2002 nelle acque svizzere e nella porzione lombarda dei due laghi, unitamente al rendiconto delle catture dilettantistiche effettuate nelle acque svizzere del Lugano e del Maggiore nel periodo Seduta di Commissione del 13/06/03, Muralto pag. 5

8 COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA SULLA PESCA Verb Aggiornamento situazione emergenza DDT nel Lago Maggiore L on. Zacchera ricorda che i risultati analitici successivi al luglio 2001 sul contenuto di DDT nel popolamento ittico del Lago Maggiore prodotti dall ARPA Dipartimento provinciale di Novara nell ambito delle ricerche della Commissione internazionale per la Protezione delle acque italo-svizzere avevano mostrato una sostanziale tendenza alla diminuzione. In particolare, nel caso del lavarello e della scardola campionati sia nella parte piemontese che lombarda del lago, si erano accertati valori quasi sempre inferiori ai limiti di legge italiani. Proprio per questo, fin dal febbraio 2003, aveva richiesto a più riprese alle competenti Autorità Regionali di stralciare queste due specie ittiche dai divieti di consumo alimentare e umano. Mentre in Lombardia i divieti sono rimasti invariati, la risposta piemontese è stata positiva; difatti, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Piemonte n. 38 del , è stata disposta la parziale revoca della sospensione cautelativa all utilizzo a scopo alimentare umano delle specie ittiche del Lago Maggiore Coregonous forma ibrida (lavarello e/o coregone s.p) e scardola. Pertanto, a partire dalla seconda metà di aprile 2003 si è determinata una situazione piuttosto confusa delle diverse possibilità di pesca sul lago, tanto che attualmente coesistono ben tre regolamentazioni: 1. nella porzione svizzera, divieti relativi ad agone e salmerino; 2. in quella piemontese, divieti relativi ad agone, bondella, alborella; 3. nella parte lombarda, divieti relativi ad agone, lavarello, coregone s.p, bondella, scardola, alborella. Proseguendo nel suo intervento, l on. Zacchera si augura che anche in Lombardia possano essere assunte misure analoghe a quelle piemontesi, ma il vero problema da risolvere è comunque quello di arrivare, dopo ben 7 anni di emergenza DDT, ad una riapertura completa della pesca, seppure con l eccezione dell agone. In questo senso sembra allora prioritario riaffrontare la questione delle concentrazioni massime ammissibili per la commestibilità del pesce. In effetti, se si considerano i limitatissimi consumi alimentari di pesce d acqua dolce, i limiti previsti dalle leggi italiane risultano esageratamente bassi rispetto a quelli svizzeri e a quanto previsto dalle normative a livello europeo e mondiale. Proprio per questo ha proposto alle due Regioni ed al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali di promuovere e finanziare congiuntamente una indagine di rischio finalizzata all identificazione di limiti ammissibili, rigorosamente calcolati secondo le procedure previste dalle Autorità sanitarie nazionali ed internazionali e in base alle dosi accettabili già individuate dal Comitato Consultivo Tossicologico Nazionale e ai consumi massimi procapite di pesce. Le risultanze dell indagine consentiranno di fare chiarezza sulla questione limiti e permetteranno alle Regioni di confermare i provvedimenti adottati oppure di richiedere al Ministero della Sanità le deroghe necessarie per modifiche, seppure transitorie e regionali, dei limiti esistenti. Allo stesso modo ha sollecitato la soluzione di un altro grave problema che interessa le acque dell intero Lago Maggiore, ovvero la inderogabile necessità di attivare nella parte piemontese e di continuare in quella lombarda le pescate selettive di agone, scardola e gardon, specie ittiche che in questi anni sono diventate infestanti a danno di altre più nobili (coregoni, trote, persico, alborella, ecc.) perchè non sufficientemente pescate a causa delle proibizioni imposte dal DDT. Tutte queste tematiche sono state infine presentate anche all attenzione del Sottosegretario alla pesca on. Paolo Scarpa Bonazza Buora e del Direttore Generale della pesca del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dott. Attilio Tripodi, durante la visita a Pallanza del 30 maggio scorso organizzata dal Seduta di Commissione del 13/06/03, Muralto pag. 6

9 COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA SULLA PESCA Verb. 97 Commissariato italiano proprio per cercare di portare a soluzione le diverse problematiche che interessano la pesca professionale nelle acque italo-svizzere. Dopo aver commentato positivamente le iniziative del Commissariato italiano, il dott. Polli, in merito all adozione dell ordinanza di riapertura della pesca del lavarello nelle acque piemontesi, chiede quale potrà essere l entità delle catture di bondella e se siano sorti problemi con i pescatori della parte lombarda del lago. Al riguardo, l on. Zacchera fa presente che le catture accidentali di bondelle dovrebbero essere assai limitate soprattutto perchè l ordinanza consente esclusivamente l uso della rete per lavarello da mm di maglia, mentre rimane vietato l impiego della reti da bondella da mm e da mm. In ogni caso questo provvedimento di riapertura della pesca al lavarello è parziale e non può certo risolvere i problemi della categoria, tuttavia infonde nei pescatori sia piemontesi che lombardi una certa speranza di un prossimo superamento della lunga fase dell emergenza DDT, impedendo quantomeno il totale abbandono del mestiere. Anche il sig. Bardelli, che ha potuto verificare un atteggiamento favorevole al provvedimento da parte dei pescatori lombardi, concorda con quanto asserito dall on. Zacchera e si augura che le decisioni assunte dalla Regione Piemonte possano essere adottate entro tempi brevi anche dalla Lombardia Programmi di ricerca ed attività d interesse della Commissione Per fare il punto sulla situazione delle attività della Commissione, il dott. Staub invita a seguire la traccia delineata nella bozza di Pianificazione dei lavori per il prossimo triennio predisposta dal dott. Calderoni, che riassume le ricerche di interesse della Commissione, le proposte di nuove ricerche e le decisioni di assumere (Allegato 3) Ricerche d interesse della Commissione. Il dott. Calderoni ricorda che allo stato attuale non sono in corso ricerche promosse direttamente dalla Commissione. Sono però giunte al secondo anno di indagini gli studi sul Monitoraggio della presenza del DDT e di altri contaminanti nell ecosistema Lago Maggiore attivati dalla Commissione internazionale per la protezione delle acque italosvizzere (C.I.P.A.I.S.). Il relativo rapporto annuale aprile 2002 marzo 2003 sarà presumibilmente disponibile alla fine di ottobre. Tuttavia, come ha già avuto modo di riferire in Sottocommissione, si possono fornire alcune indicazioni sull andamento delle concentrazioni di DDT nelle diverse specie ittiche: nei campioni prelevati nelle acque piemontesi scardola e lavarello mostrano dal dicembre 2001 al marzo 2003 contenuti di DDT quasi sempre al di sotto dei limiti italiani; ed è questa la ragione per cui le Autorità sanitarie piemontesi hanno dato parere favorevole allo stralcio di queste due specie ittiche dall elenco di quelle per le quali è proibito il consumo alimentare umano; l andamento e i valori del DDT della bondella sono invece più alti di quelli del lavarello e superano i limiti italiani collocandosi, tra dicembre 2002 e marzo 2003, su valori prossimi a 0,1 mg kg -1 ; l agone presenta contenuti dell insetticida sempre superiore a 0,3 mg kg -1 con punte oltre il milligrammo per chilo; Seduta di Commissione del 13/06/03, Muralto pag. 7

10 COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA SULLA PESCA Verb. 97 i massimi estivi di concentrazione sono probabilmente legati alla risospensione dei sedimenti lacustri e, più ancora, al trasporto in lago di materiali organici ed inorganici in sospensione in occasione di forti piene; fermo restando che il bacino del Toce è il principale emettitore di DDT e che la risospensione dei sedimenti lacustri gioca un ruolo importante, tra le altre ipotesi da verificare per spiegare i massimi osservati devono essere citate: la stagionalità del fenomeno derivante dalla biologia delle diverse specie ittiche; la migrazione dei grassi da e verso la parte edibile prima e dopo il periodo riproduttivo; la movimentazione durante le piene di DDT di antica data sequestrato nei suoli di zone diverse da quelle del bacino del Toce, come ad esempio la piana agricola di Magadino, i sedimenti di fondo di bacini artificiali sottoposti a svuotamento per pulizia, il dilavamento dei suoli sui quali si è depositato per condensazione il DDT presente come areosol in atmosfera. Rispondendo poi ad alcuni quesiti su un possibile confronto dei risultati analitici prodotti dall ARPA di Novara con quelli ottenuti dal Laboratorio Cantonale di Lugano e dall Istituto Zooprofilattico di Brescia, il dott. Calderoni conferma l esistenza di differenze significative rispetto ai dati prodotti da questi due ultimi laboratori che si riferiscono però a campioni raccolti nell estate del Pur in mancanza di notizie sugli esiti analitici di eventuali campioni pescati successivamente, esprime l opinione che l intera questione debba essere affrontata con metodo scientifico attraverso un esercizio di intercalibrazione. Al proposito ricorda che nel 1998 tali prove su matrici biologiche erano state sostenute con risultati contrastanti da diversi laboratori italiani e svizzeri e tra questi anche i tre citati precedentemente tanto è vero che le analisi hanno evidenziato coefficienti di variazione ben superiori al 32%, valore adottato internazionalmente quale obiettivo minimo di qualità analitica. Dopo diverse prove su campioni identici, i laboratori hanno poi raggiunto risultati analitici accettabili. Allo stato attuale non pare invece possibile un confronto tra i dati raccolti perchè sono diversi i metodi, i tempi e i luoghi del campionamento, i sistemi di riconoscimento e separazione delle specie ittiche (per esempio tra bondella e lavarello), la formazione di campioni medi da sottoporre ad analisi e, probabilmente, anche le tecniche di estrazione dei grassi e di analisi Proposte di nuove ricerche. L on. Zacchera riferisce che il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha comunicato al Commissariato italiano che la proposta di ricerca della Commissione concernente il Popolamento ittico pelagico del Lago Maggiore con particolare riferimento all apparente crisi dei coregoni e alla crescente affermazione dell agone potrà essere presa in considerazione nell ambito del bando per la presentazione di progetti che la Direzione Generale del Ministero è in procinto di predisporre nell ambito della prosecuzione del sesto piano triennale della pesca e dell acquacoltura prevista per l anno Su domanda del dott. Staub, l on. Zacchera aggiunge che a suo avviso i tempi di approvazione del bando e di eventuale concessione del finanziamento per la realizzazione della ricerca sono sicuramente lunghi e difficilmente quantificabili. Si impegnerà presso il Ministero per ottenere risposte certe entro i prossimi mesi e comunque entro la data della prossima riunione di Sottocommissione. Se le risposte dovessero ulteriormente tardare od essere negative ritiene che la Delegazione svizzera possa sentirsi sollevata dall impegno finanziario per trasferirlo eventualmente ad altro tema di ricerca di suo interesse. Se poi il Seduta di Commissione del 13/06/03, Muralto pag. 8

11 COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA SULLA PESCA Verb. 97 contributo venisse concesso nel 2004 o ancora più tardi, il programma di indagine potrà essere rivisto ed eventualmente ridimensionato alla zona italiana del lago. Il dott. Polli fa presente che una parte consistente delle indagini previste a carico della Delegazione svizzera doveva essere svolta presso l Università di Berna nell ambito di un lavoro di Tesi sulla genetica dei coregoni che avrebbe consentito di abbattere notevolmente le spese di ricerca. Se sfuma questa possibilità sarà necessario rivedere i programmi e i costi. In conclusione, tenendo conto che da parte svizzera sono già state segnalate anche altre necessità di indagine quale ad esempio quella relativa alla biologia del lucioperca nel Ceresio, il dott. Staub si dichiara d accordo con la proposta del Commissario italiano, dal quale attenderà notizie definitive, entro i tempi indicati, sulla possibilità di realizzare la ricerca proposta dalla Commissione Contenuti e stampa prossimo quarto volume Commissione Proseguendo nell esame della Pianificazione dei lavori per il prossimo triennio, i due Commissari si dichiarano favorevoli alla pubblicazione del quarto volume della Commissione, che sarà dedicato alla memoria del collega ed amico Franco Tommasini. Dalla successiva discussione emerge che i contenuti della prossima pubblicazione potranno riguardare i seguenti argomenti: 1. Tecniche di reintroduzione dell alborella e primi risultati, a cura dei ricercatori della società GRAIA; 2. Evoluzione del DDT nel popolamento ittico del Maggiore, con un aggiornamento relativo ai dati raccolti dall ARPA di Novara nell ambito delle ricerche condotte dalla CIPAIS, a cura del dott. Calderoni, previa verifica del consenso all uso dei dati eventualmente non pubblicati da parte della Commissione per la protezione delle acque italo-svizzere; 3. Studio sulla biologia del gardon nel Lago di Lugano, costituito da un riassunto in italiano (una decina di pagine più figure) a cura del dott. Polli del lavoro già pubblicato nel 2003 in Mitteilungen zur Fischerei n. 74; 4. Evoluzione del pescato nel Lugano nel quadriennio , a cura del dott. Polli. Per quanto riguarda i costi, il dott. Calderoni si impegna a fornire ai due Commissari un preventivo di larga massima, calcolato sulla base di una spesa che tenga conto della stampa di 1000 volumi formati da un massimo di 100 pagine. Il testo definitivo, pronto per la stampa in offset, potrà essere predisposto entro due mesi dalla consegna degli articoli da pubblicare prevista entro dicembre E quindi prevedibile che la pubblicazione diventi disponibile entro in aprile o maggio dell anno prossimo. Su queste basi la Commissione, dopo breve discussione, chiede al dott. Calderoni ed al dott. Polli di occuparsi del lavoro di editing finalizzato alla redazione di un testo completo già predisposto per la stampa in offset Reintroduzione dell alborella nel Lugano: iniziative in atto e richieste istituzione divieti Su invito del dott. Staub, il dott. Polli ricorda che la Sottocommissione tramite un proprio specifico G.d.L. aveva prodotto un documento redatto dal prof. Grimaldi sulla Fattibilità della reintroduzione dell alborella nel Lago di Lugano. Tale documento era poi stato inviato al Gruppo di Lavoro italo-svizzero delle società di pesca dilettantistiche del Ceresio, che hanno proceduto alla individuazione di un primo tentativo di reintroduzione Seduta di Commissione del 13/06/03, Muralto pag. 9

12 COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA SULLA PESCA Verb. 97 dell'alborella nel bacino lacustre di Ponte Tresa / Lavena. Il progetto è stato allestito dalla soc. G.R.A.I.A. che si era già occupata di un analoga iniziativa promossa dalla Provincia sul Lago di Varese. L intervento rispetta i crismi dettati dal G.d.L. della Sottocommissione in quanto non contempla il trasferimento di alborelle ma unicamente delle uova fecondate. Per questo, pur sottolineando la possibilità di insuccesso, da parte del Cantone si è voluto contribuire all iniziativa con 1000 Fr., riconoscendo alle Associazioni proponenti la volontà di non lasciare nulla di intentato per recuperare la presenza di questa specie ittica importantissima per l ecosistema del Ceresio. Il sig. Merlo mette in risalto l aspetto transfrontaliero del progetto, in quanto nato dalla stretta collaborazione tra la FTAP e l Assoreti in Svizzera e l'associazione Pescatori dello Stretto di Lavena e l Unione Pescatori del Ceresio in Italia. Conferma che i lavori hanno avuto inizio e che l area dell esperimento è stata opportunamente recintata con reti a difesa dei predatori. Dopo la posa di una quarantina di cassette contenenti uova fecondate su letti di frega artificiali si attendono i primi risultati. Il sig. Müller e il sig. Trolli si dicono d accordo sulle aspettative dell esperimento visto che si avvertono le prime schiuse positive delle uova, ma fanno presente che forse sarebbe stato necessario procedere ad un preventivo sfoltimento dei potenziali riproduttori di gardon, visto che gli avannotti di questa specie sono oggi presenti in grande numero nella zona dell esperimento. Al termine della discussione la Commissione valuta positivamente le iniziative assunte per cercare di reintrodurre l alborella nel Lago di Lugano e chiede alla Sottocommissione di seguire l avanzamento dell esperimento ed i risultati dell intervento. In merito ad una nuova regolamentazione dell alborella nel Ceresio, il dott. Polli ricorda che non si era ritenuto di aderire alle proposte di un divieto di pesca della specie avanzate dalla Provincia di Varese e dalle Associazioni che lo avevano richiesto a seguito dell avvistamento di un piccolo branco di alborelle nelle acque antistanti Brusinpiano. Il diniego nasceva dalla considerazione che un provvedimento generico di protezione senza la proibizione di attrezzi quali varionera, bilancino, bottiglia, nassetta, lanzettera, non avrebbe avuto alcuna efficacia. D altra parte la proibizione di questi attrezzi avrebbe un'incidenza fortemente negativa sulle possibilità di sfoltimento del gardon. Con l inizio dei tentativi di reintroduzione dell alborella la prospettiva può oggi essere diversa, nel senso che si può pensare ad una proibizione generica della specie senza divieto degli attrezzi accompagnata da una adeguata informazione che renda attenti i pescatori della possibile presenza di alborelle e che fornisca loro gli elementi necessari all'individuazione di esemplari di questa specie che andrebbero rilasciati. Poiché la proposta trova il consenso generale, vengono esplorate le possibili strade per pubblicizzare il provvedimento di divieto generico e i motivi che lo sorreggono, con particolare enfasi al progetto di recupero della specie. Accogliendo l impegno di sensibilizzazione e di informazione viene così redatta, seduta stante, dall on. Zacchera in collaborazione con il dott. Polli ed i signori Merlo, Pedrazzi, Ponti e Paglia la seguente traccia di provvedimento di divieto di pesca dell alborella che i due Commissari si impegnano ad assumere secondo le procedure dei due Paesi a far data dal 1 gennaio 2004: premesso che sul Lago di Lugano è in atto un tentativo di reintroduzione dell alborella sulla base di un progetto sperimentale attivato dalle principali associazioni di pesca svizzere ed italiane che prevede il trasferimento dal Lago Maggiore di uova deposte su Seduta di Commissione del 13/06/03, Muralto pag. 10

13 COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA SULLA PESCA Verb. 97 letti di frega artificiali al bacino di Ponte Tresa in una zona opportunamente recintata in difesa dai predatori; preso atto che comunque occorre procedere alla più ampia tutela di questa specie ittica minacciata di estinzione per la gravissima crisi cui è andata incontro negli ultimi anni sia nel Ceresio e Verbano che in altri laghi italiani e svizzeri; ritenuto che è tecnicamente impossibile identificare ai fini della proibizione singoli attrezzi che permettano la pesca selettiva della sola alborella e che, allo stesso tempo, è invece indispensabile consentire e favorire le catture di giovani gardon per limitarne la massiccia presenza e contrastarne il ruolo negativo di competizione esercitato prevalentemente proprio nei confronti dell alborella; tenuto conto delle decisioni assunte per l intero Lago di Lugano dai due Commissari nella seduta ordinaria del 13 giugno della Commissione per la Pesca nelle acque italo-svizzere e sentito il parere degli esperti indicati dalla Associazioni di pesca non professionale all interno della Commissione stessa; ai sensi dell art. 11 della Convenzione per la pesca nelle acque italo-svizzere (Legge 22/11/88, n. 530), si dispone: 1. il divieto di pesca dell alborella; 2. l obbligo di immediato rilascio in acqua delle alborelle vive pescate accidentalmente con qualsiasi attrezzo; infine si chiede alle Associazioni di pesca interessate di fornire ai pescatori una capillare informazione sia sulle iniziative in atto per il recupero dell alborella nel Lago di Lugano, sia sulla necessità di tutelare la ripresa della specie segnalando alle autorità di controllo le eventuali zone di presenza dell alborella Deroghe al R.d.A. nel tratto iniziale F. Tresa (Ponte Dogana Chiusa di regolazione acque) Su questo specifico argomento il dott. Polli ricorda che la Sottocommissione nella sua ultima seduta aveva espresso parere favorevole alla possibilità di consentire la pesca con gli attrezzi della categoria Cattura di pesci da esca (Bilancino, Nassetta, Bottiglia), nonchè la pesca notturna con una sola canna per pescatore nel tratto iniziale del Tresa. Si tratta ora di valutare quale sia lo strumento normativo migliore per rendere operativa tale concessione. Al riguardo il dott. Calderoni ripete quanto già affermato in Sottocommissione, vale a dire l inopportunità di modificare il R.d.A. a poca distanza della sua approvazione; e ciò per di più in presenza di altre richieste relative alla pesca di mestiere non ancora discusse, quando invece è possibile ricorrere a deroghe transitorie previste dall art. 12 della Convenzione, in attesa di una verifica complessiva del Regolamento prevista tra due anni. Dopo una breve discussione i due Commissari esprimono parere favorevole all adozione di una deroga al R.d.A. nel senso indicato precedentemente. Tale provvedimento verrà assunto secondo le procedure dei due Paesi a far data dal 1 gennaio 2004 e avrà una durata di tre anni onde trarre gli elementi tecnici e di informazione necessari per un giudizio finale sulle successive variazioni da inserire nel Regolamento stesso. Pertanto fino al 30 giugno 2006, nelle acque del Fiume Tresa, limitatamente al tratto compreso tra il Ponte della Dogana e la Chiusa di regolazione delle acque, in deroga al Regolamento di Applicazione Titolo 4. Disposizioni per il Fiume Tresa, sarà consentita la pesca con gli attrezzi della categoria Cattura di pesci da esca (Bilancino, Nassetta, Bottiglia) secondo le modalità e le limitazioni previste al punto 8 della Tabella 4 del Regolamento di Applicazione ed inoltre Seduta di Commissione del 13/06/03, Muralto pag. 11

14 COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA SULLA PESCA Verb. 97 sarà permessa la pesca notturna con una sola canna per pescatore, armata con un massimo di 5 ami Aggiornamento sulla diffusione della PKD Il dott. Staub distribuisce una cartina della diffusione della PKD in Svizzera che mostra una progressiva rarefazione da Nord a Sud della presenza di questa malattia renale proliferativa di origine parassitaria che colpisce le trote. In Cantone Ticino la malattia è praticamente assente, anche se si è avuto qualche caso nel tratto terminale del T. Laveggio, nel Sottoceneri. Dopo alcuni chiarimenti sui meccanismi di trasferimento della PKD e sugli studi relativi al ruolo di diversi fattori ambientali nello sviluppo della malattia, viene sottolineata l opportunità di sensibilizzare i gestori istituzionali della pesca e le Autorità sanitarie sulla necessità di procedere a controlli sistematici sia sul territorio che nelle piscicolture, in modo da poter segnalare tempestivamente ogni eventuale riscontro positivo Varie ed eventuali Per ragioni di tempo la discussione sulle problematiche relative alla genetica dell alborella e all impatto degli uccelli ittiofagi sul popolamento ittico è rinviata alla prossima seduta di Sottocommissione. Su richiesta del sig. Merlo si decide inoltre di verificare presso le strutture doganali dei due Paesi la possibilità di facilitare al massimo lo scambio reciproco di materiale ittico da ripopolamento, oggi assai difficoltoso e praticamente impedito dalla normativa vigente Prossime riunioni della Commissione e della Sottocommissione. Su proposta dei due Commissari, la seduta annuale della Commissione verrà tenuta venerdì 11 giugno 2004 in una sede italiana da definire successivamente, mentre la prossima riunione della Sottocommissione si terrà giovedì 23 ottobre a Pallanza. Poiché non vi sono ulteriori richieste da parte dei presenti, il presidente della Commissione dott. Erich Staub li ringrazia per l attiva partecipazione e dichiara chiusa la seduta alle ore Muralto, 13giugno 2003 Segreteria di coordinamento della Commissione italo-svizzera per la pesca dott. Alcide Calderoni Seduta di Commissione del 13/06/03, Muralto pag. 12

15 ALLEGATI

16 Allegato 1 SOTTOCOMMISSIONE TECNICA DELLA COMMISSIONE ITALO-SVIZZERA PER LA PESCA RAPPORTO INFORMATIVO SULLA PESCA NEL LAGO DI LUGANO ANNO 2002 Bruno Polli Bellinzona, aprile 2003

17 Prodotto della pesca con reti nel 2002 (Tabb. 1 e 2; Figg. 1 e 2) Con 35,05 t a -1, il prodotto complessivo della pesca nel 2002 è leggermente aumentato rispetto all'anno precedente. Questo incremento è dato in piccola parte dalle catture provenienti dalla superficie lacuale abitualmente pescabile (+1,45 t a -1 ; +4,3%), mentre le parte più consistente (3.86 t a -1 ; +11,5%) deriva da quelle realizzate nella porzione del ramo di Porlezza (ca. 5 km 2 ) aperta per la prima volta alla pesca con reti dalla Provincia di Como ed assegnata ad un unico titolare del diritto di pesca. Il prodotto della zona pelagica sarebbe rimasto sui livelli del 2001(solo 20 kg in meno) se non ci fosse stato l'apporto di catture effettuate nella provincia di Como (+ 0,3 t a -1 ; +15,8%) a generare un incremento significativo del prodotto di questo comparto lacuale, grazie in particolare alle abbondanti catture di agone (21% del totale per la specie). Da rilevare vi è inoltre in particolare un calo di catture di trote (0,31 t a -1 contro le 0,50 a -1 del 2001; 38%) e ulteriore tangibile incremento del pescato di coregoni che ha raggiunto le 0,68 t (+0,33 t; +94%). Questo fatto merita particolare rilievo, siccome per la prima volta le catture di trote sono state nettamente superate da quelle di coregoni, nonostante non venga praticata una pesca mirata su questa specie, in assenza di attrezzi specifici, non contemplati nella tabella per il lago di Lugano. Il pescato realizzato a carico delle specie del litorale, con 36,71 t a -1, fa registrare un incremento di 1,48 t a -1 (+4,7%) per quanto riguarda la porzione di lago sfruttata anche negli anni antecedenti, al quale vanno però sommate le 3,56 t a -1 (+11,2%) provenienti dalla provincia di Como. Il prodotto del litorale è quindi aumentato complessivamente di ben 5,04 t a -1 (+15,9%) che sono però quasi completamente attribuibili al pesce bianco e quindi al gardon (+5,9 t a -1 ; +27,9%) che ha raggiunto 27,08 t a -1. In questo comparto lacustre va tuttavia segnalato anche un sensibile incremento del pesce persico (+1,15 t a -1 ; +46,6%) che con 3,62 t a -1 rimane però su valori chiaramente inferiori a quelli di t a -1 registrati nella prima metà degli anni 90. Il lucioperca è invece diminuito ( 2,38 t a -1 ; 40,7%) tornando, con 3,47 t a -1, sui valori del 2000 e confermando la tendenza altalenante osservata dopo il Per il resto non vi sono cambiamenti di particolare rilievo fra le altre specie che sono da considerare quale prodotto secondario della pesca professionale. Conclusioni e considerazioni sulla pesca professionale sul Lago di Lugano Prescindendo dall'incremento generato dall'ampliamento della superficie aperta alla pesca e considerando unicamente il prodotto complessivo della pesca sulla superficie lacuale sfruttata anche negli anni antecedenti, l'andamento della pesca professionale sembra essere entrato in una nuova fase di relativa stabilità, con un prodotto che oscilla tra le 30 e le 33 t a -1 circa e un rendimento annuo per unità di superficie di circa 10 kg ha -1. Al di là di questa impressione generale, va comunque considerato che per le specie interessanti a livello commerciale la situazione si è ulteriormente deteriorata, siccome nel 2002 le stesse hanno costituito solo il 20% circa del pescato totale contro il 57% dell'inizio degli anni 90. I dati raccolti dalla Provincia di Como risultano di particolare interesse. Da essi si evidenzia una percentuale di gardon fra le catture (ca. 75%) significativamente superiore rispetto a quella riferita alle acque ticinesi (ca. 65%) e un rendimento medio giornaliero di pesca di ben 124,5 kg/giorno contro i 22,9 kg/giorno valutati in base ai dati ticinesi. Alla base di queste differenze potrebbero stare i seguenti fattori principali: l'area, non essendo stata sfruttata da lungo tempo tramite pesca con reti, è particolarmente ricca di pesce. Ciò vale specialmente per il pesce bianco, le cui potenzialità riproduttive sono molto elevate e, in assenza di fattori di regolazione quali una pressione di pesca relativamente elevata, sviluppa popolazioni molto abbondanti;

18 il pescato da ascrivere all'area lacuale comasca deriva dall'attività di un unico pescatore che pratica una pesca molto intensiva nei pochi giorni di presenza sul Lago, a differenza di una buona parte dei pescatori ticinesi che sovente non posano tutte le reti permesse, nel timore di catturare grandi quantitativi di gardon che poi non riescono a smerciare. l'area lacustre disponibile all'unico pescatore comasco risulta, almeno in teoria, nettamente superiore a quella teoricamente fruibile da parte di ogni pescatore ticinese tenendo conto del numero di patenti attualmente rilasciate. Queste osservazioni potrebbero assumere rilevanza nell'ambito di future riflessioni sull'eventuale apertura alla pesca con reti delle attuali zone di divieto nella parte ticinese del lago, sulle possibilità di un maggiore sfruttamento del popolamento ittico tramite ritmi e criteri di pesca più professionali e sulla necessità di trovare validi sbocchi commerciali al pesce bianco. Complemento informativo sul prodotto della pesca dilettantistica nel 2001 Le catture dei dilettanti ticinesi sul Ceresio nel 2001 sono aumentate di 1,2 t a -1 rispetto al 2000 (+12%). Essendo però aumentate anche le battute di pesca (+10,3%) il rendimento giornaliero è rimasto praticamente invariato, indicando una situazione complessivamente stabile. Gli andamenti per le singole specie principali rispecchiano quelli osservati attraverso i dati della pesca professionale. Degni di nota i valori ponderali delle catture di lucioperca e di trota che sono vicini a quelli realizzati dai pescatori con reti. Tab. 1. Prodotto annuo della pesca con reti nel Lago di Lugano (t a -1 ): periodo ANNO 1990* 1991* * TROTE 1,55 1,45 0,91 1,03 1,10 1,06 0,69 0,24 0,49 0,29 0,31 0,50 0,31 COREGONI 0,02 0,03 0,01 0,00 0,02 0,10 0,09 0,13 0,17 0,30 0,35 0,35 0,68 AGONE 0,42 0,46 0,43 0,93 1,28 1,99 1,55 1,05 0,70 0,97 0,82 1,07 1,22 ALBORELLA 7,10 7,70 5,34 4,18 9,01 6,26 0,58 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Specie pelagiche 9,09 9,64 6,69 6,14 11,41 9,41 2,91 1,42 1,36 1,56 1,47 1,92 2,20 SALMERINO 0,03 0,05 0,00 0,00 0,02 0,01 0,02 0,02 0,01 0,01 0,02 0,03 0,03 PERSICO REALE 11,07 11,60 13,53 11,70 15,64 10,36 7,38 4,82 4,67 4,79 3,98 2,47 3,62 LUCIOPERCA 1,84 1,77 2,80 3,36 5,57 10,27 7,23 4,03 6,12 3,83 3,54 5,85 3,47 PERSICO TROTA 0,40 0,55 0,47 0,30 0,26 0,21 0,23 0,47 0,17 0,12 0,13 0,16 0,04 LUCCIO 0,16 0,15 0,16 0,17 0,22 0,26 0,20 0,36 0,16 0,24 0,46 0,65 0,92 BOTTATRICE 2,30 2,50 2,08 1,40 2,51 2,07 0,93 0,59 0,33 0,26 0,27 0,52 0,41 ANGUILLA 0,22 0,27 0,25 0,27 0,56 0,33 0,09 0,10 0,10 0,03 0,02 0,01 0,03 CARPA 0,30 0,24 0,68 0,69 0,48 0,46 0,29 0,34 0,15 0,26 0,23 0,19 0,18 TINCA 0,70 0,45 0,92 0,58 0,85 0,96 1,04 0,74 0,55 0,74 0,81 0,62 0,94 GARDON e altri ciprinidi 11,30 12,10 17,84 16,80 25,48 30,71 22,71 39,93 29,44 20,84 21,45 21,17 27,08 Totale Specie litorali 28,32 29,68 38,73 35,27 51,59 55,64 40,12 51,40 41,70 31,12 30,90 31,67 36,71 TOT. COMPLESSIVO 37,41 39,32 45,42 41,41 63,00 65,05 43,03 52,82 43,06 32,68 32,37 33,60 38,91 Rendimento (kg ha -1 a -1 ) 13,51 14,19 13,28 12,11 18,42 19,02 12,58 15,44 12,59 9,56 9,47 9,82 9,93 Sforzo di pesca (giorni)* Rendimento giornaliero* (kg giorno -1 ) * Soltanto dati inerenti il territorio svizzero 20,31 23,09 22,84 19,72 24,86 22,34 25,31 25,04 23,30 22,9 2

19 Tab. 2. Composizione percentuale del prodotto annuo della pesca con reti nel Lugano: periodo ANNO 1990* 1991* * TROTE 4,1% 3,7% 2,0% 2,5% 1,7% 1,6% 1,6% 0,5% 1,1% 0,9% 1,0% 1,5% 0,8% COREGONI 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2% 0,2% 0,2% 0,4% 0,9% 1,1% 1,0% 1,7% AGONE 1,1% 1,2% 0,9% 2,2% 2,0% 3,1% 3,6% 2,0% 1,6% 3,0% 2,5% 3,2% 3,1% ALBORELLA 19,0% 19,6% 11,8% 10,1% 14,3% 9,6% 1,3% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Totale Specie pelagiche 24,3% 24,5% 14,7% 14,8% 18,1% 14,5% 6,8% 2,7% 3,2% 4,8% 4,5% 5,7% 5,7% SALMERINO 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,9% 0,1% PERSICO REALE 29,6% 29,5% 29,8% 28,3% 24,8% 15,9% 17,2% 9,1% 10,8% 14,7% 12,3% 7,4% 9,3% LUCIOPERCA 4,9% 4,5% 6,2% 8,1% 8,8% 15,8% 16,8% 7,6% 14,2% 11,7% 10,9% 17,4% 8,9% PERSICO TROTA 1,1% 1,4% 1,0% 0,7% 0,4% 0,3% 0,5% 0,9% 0,4% 0,4% 0,4% 0,5% 0,1% LUCCIO 0,4% 0,4% 0,4% 0,4% 0,3% 0,4% 0,5% 0,7% 0,4% 0,7% 1,4% 1,9% 2,5% BOTTATRICE 6,1% 6,4% 4,6% 3,4% 4,0% 3,2% 2,2% 1,1% 0,8% 0,8% 0,8% 1,5% 1,0% ANGUILLA 0,6% 0,7% 0,6% 0,7% 0,9% 0,5% 0,2% 0,2% 0,2% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% CARPA 0,8% 0,6% 1,5% 1,7% 0,8% 0,7% 0,7% 0,6% 0,3% 0,8% 0,7% 0,6% 0,5% TINCA 1,9% 1,1% 2,0% 1,4% 1,3% 1,5% 2,4% 1,4% 1,3% 2,3% 2,5% 1,8% 2,4% GARDON e altri ciprinidi 30,2% 30,8% 39,3% 40,6% 40,4% 47,2% 52,8% 75,6% 68,4% 63,8% 66,3% 63,0% 69,6% Totale Specie pelagiche 75,7% 75,5% 85,3% 85,2% 81,9% 85,5% 93,2% 97,3% 96,8% 95,2% 95,5% 94,3% 94,3% TOT. COMPLESSIVO 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% * Soltanto dati inerenti il territorio svizzero Tab. 3 Prodotto annuo della pesca dilettantistica nella porzione svizzera del Lago di Lugano (kg a -1 ), periodo Anno Trote Salmerino Coregoni Persico Luccio Lucioperca Agone Boccalone Carpa Tinca Bottatrice Anguilla Alborella Savetta Altri* Totali kg/ha 7,9 3,42 4,00 4,89 3,73 4,18 Battute (giorni) kg/giorno 1,05 0,84 0,74 0,94 0,78 0,79 *Compreso Rutilus rutilus 3

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