UNIVERSITA DI BERGAMO Sergio Valentini
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- Gerardina Landi
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1 UNIVERSITA DI BERGAMO Sergio Valentini Corso di Economia e Tecnica del Commercio Internazionale Rapporti Commerciali Internazionali Venerdì 1 febbraio 2013
2 Docenza Responsabile del corso: Professor Sergio Valentini Mail: Cultore della materia: Dottoressa Silvia Ceraolo Testimonianze: Camera Arbitrale, isace, altri casi pratici ed esercitazioni
3 Lezioni Venerdì pomeriggio 2 ore: ( ) Sabato mattina 2 ore: ( ) 3 ore: da definire Dal 1 febbraio al 23 marzo Dal 19 aprile al 25 maggio
4 Temi e argomenti trattati Rapporti commerciali internazionali Contrattualistica internazionale Consegna merci, Trasporti internazionali,incoterms Tecniche dei cambi, Pagamenti internazionali Garanzie e Assicurazione crediti all export Documenti nel commercio internazionale, Agevolazioni e barriere all internazionalizzazione Dogana, ordinamento valutario e fiscalità Dalla negoziazione del contratto con l estero all incasso
5 Programma Rapporti commerciali internazionali Contrattualistica internazionale Consegna delle Merci e Trasporti internazionali Tecniche dei cambi Sistemi di pagamento e ruolo delle banche Pagamenti internazionali, Crediti documentari e Garanzie Assicurazione dei crediti all esportazione, Smobilizzo dei crediti e Agevolazioni all internazionalizzazione Documenti nel commercio internazionale Dogana, ordinamento valutario e fiscalità Dalla negoziazione del contratto all incasso
6 Libro di Testo Antonio Di Meo Manuale Pratico del Commercio internazionale II edizione 2011, Maggioli editore Tutto, con esclusione dei capitoli: (meno 102 pagine il testo d esame passa a 376 pagine)
7 If I wish to buy from you I will speak English but if you wish to sell to me Dann Műßen Sie Deutsch Sprechen Willy Brandt
8 Montesquieu: il commercio ha l effetto di attenuare le identità e le emozioni Von Clausewitz la guerra è una delle forme del commercio tra gli uomini
9 Cos è l internazionalizzazione? Come facciamo a raggiungere la nostra destinazione se non abbiamo chiaro dove vogliamo arrivare?
10 Alcuni esempi Esportazione/importazione di prodotti e servizi Traffico di perfezionamento passivo Acquisto/vendita di materie prime/semilavorati Acquisto/vendita di know-how, marchi e brevetti Conferimento di macchinari o know how in azienda estera Turismo e accordi con partner esteri E-commerce Realizzazione di impianti chiavi in mano Realizzazione di opere infrastrutturali (ponti, strade, ferrovie) Investimenti diretti greenfields o brownfields Di cosa stiamo parlando???
11 Perchè è così importante? La distinzione tra mercato domestico e mercati esteri si è attenuata: Per le difficoltà a vendere sul mercato interno (stagnazione, crisi) Per la maggiore facilità a vendere all estero (minori barriere) Ora esiste il mercato con il quale l impresa deve comunque confrontarsi Luogo nel quale i soggetti economici si incontrano per stringere accordi e concludere operazioni economiche
12 Azione o reazione? Esistono due modalità base con le quali le imprese si confrontano rispetto ai mercati esteri Reazione (contattati dall estero, amici, passaparola, occasione casuale) Pro-Azione (preparazione, pianificazione e spinta verso l estero)
13 Esportare/Vendere all Estero Esportare è quando IL CLIENTE CI HA SCELTO e noi abbiamo risposto alle loro richieste vendendo loro Vendere all Estero è quando NOI ABBIAMO SCELTO I NOSTRI CLIENTI e siamo riusciti a convincerli a comprare da noi
14 Condizioni per vendere all estero Per vendere e commerciare con successo con l estero sono necessari: Apertura di Fiducia Opportunità reali di business Capacità e competenze tecniche per concretizzare le opportunità E di questo che ci stiamo occupando!
15 Quali competenze e perchè Competenze Personali Tecniche Aggiornate In azienda non conta quello che si sa, ma quello che si sa fare con ciò che si sa..
16 Competenze aziendali necessarie A livello OPERATIVO (per i risultati) GESTIONALE (per il controllo dell andamento) STRATEGICO (per guidare l azienda nella direzione giusta)
17 Tipi di competenze RELAZIONALI: soggettive o acquisibili/migliorabili necessitano di verifica sul campo per la loro efficacia effettiva ORGANIZZATIVE: per dare impeto e direzione in Italia deboli e poco organizzati TECNICHE: per tradurre in pratica le opportunità -> SONO OGGETTO DEL CORSO
18 Contesto mondiale Sviluppo asimmetrico con dinamiche diverse di sviluppo (nazionali e settoriali) Velocità aumentata: delle informazioni, del cambiamento, del mercato Finestre di opportunità più brevi e lontane per monetizzare le caratteristiche competitive del proprio prodotto/azienda
19 Definizioni e terminologia Apertura dei mercati: volume degli scambi Mondializzazione: importanza della componente geografica per gli scambi
20 Evoluzione negli scambi internazionali Situazione attuale: Economie europee più aperte che in passato Anni 60: import+export come % PIL: 40% Anni 00s: import+export come % PIL: 70% Geografia delle relazioni commerciali più selettiva (conseguenza integrazione EU) FT - Colin Hay -University of Birmingham
21 Competitività per un impresa italiana Pensiamo allo Stato e al modo in cui influisce sull economia: 1. Politiche commerciali: dazi e vincoli quantitativi Abbandonati nel Politiche monetarie: tassi di interesse Abbandonati definitivamente dai Paesi membri dell UE e identiche per l area Euro
22 Competitività per un impresa italiana 3. Politiche fiscali: spesa pubblica e tassazione Abbandonati dal Politiche del tasso di cambio Identiche per la Zona Euro
23 La Competitività è un problema delle Imprese (e sempre meno dei Governi!) Il Deprezzamento è una politica utilizzata per accrescere la competitività di prezzo a livello internazionale Con l Euro non sono più possibili politiche di deprezzamento della valuta nazionale tra i paesi Euro ma solo da parte dell insieme dei paesi che hanno adottato l euro nei confronti degli altri paesi del mondo Ma: i Paesi Euro assorbono quasi la metà dell export italiano Ogni Paese conta nella BCE per 1/19 L Euro si è apprezzato rispetto al Dollaro
24 Modalità di internazionalizzazione aziendale Finanziaria Produttiva EUROPE Commerciale Prof. F. Sdogati
25 Internazionalizzazione Finanziaria Si svolge come acquisto o vendita di assets finanziari (diretti o derivati), indipendentemente dall eventuale coinvolgimento dell azienda in altre forme di internazionalizzazione
26 Internazionalizzazione Produttiva Avviene quando il processo produttivo è delocalizzato, anche in parte, dopo un periodo nel quale veniva svolto interamente nel paese. Ha 2 forme principali: Frammentazione (Joint Venture, outsourcing, traffico di perfezionamento) De-localizzazione vera e propria (produzione finale all estero) DESTINAZIONE E STATO HANNO RILEVANZA e richiedono competenze specifiche
27 Internazionalizzazione Commerciale Identifica movimenti tradizionali di merci da paese a paese (import/export) La transazione è finale poichè avviene al termine del processo produttivo e termina le responsabilità del produttore (eccetto clausole di salvaguardia e accordi di servizio/manutenz) Destinazione e Stato non hanno rilevanza ai fini della transazione (ma ne hanno perchè possa andare a buon fine!)
28 Grazie Sergio Valentini
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