REGOLAMENTO GENERALE PER LE MERCI PERICOLOSE
|
|
- Eugenio Beretta
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Pagina 1 di 8 PER LE Art. 1 PREMESSA Art. 2 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Art. 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 3.1 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO DI CSI UN 3.2 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO PER IL FABBRICANTE Art. 4 CONDIZIONI GENERALI PER L OTTENIMENTO E IL MANTENIMENTO DELL OMOLOGAZIONE Art. 5 FASI DELL OMOLOGAZIONE 5.1 PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI OMOLOGAZIONE UN 5.2 ISPEZIONE INIZIALE E DOCUMENTALE ISPEZIONE INIZIALE PROVE INIZIALI RAPPORTI DI ISPEZIONE VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLE VERIFICHE E DELLE PROVE Art. 6 RILASCIO DELL OMOLOGAZIONE UN 6.1 EMISSIONE DEL CERTIFICATO DI OMOLOGAZIONE UN 6.2 USO DEL MARCHIO UN INDICE Il marchio UN ed il suo uso, sono disciplinati dai relativi Regolamenti UN di riferimento Art. 7 SORVEGLIANZA Art. 8 MODIFICHE ED ESTENSIONE DELL OMOLOGAZIONE UN 8.1 MODIFICHE ALLE CONDIZIONI DI OMOLOGAZIONE UN Art. 9 VALIDITA DELL OMOLOGAZIONE UN Art. 11 SOSPENSIONE, RINUNCIA E REVOCA DELL OMOLOGAZIONE UN 11.2 RINUNCIA 11.3 REVOCA Art. 12 SANZIONI Art. 13 RECLAMI, RICORSI E CONTENZIOSI 13.1 RECLAMI 13.2 RICORSI 13.3 CONTENZIOSI Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17 TARIFFE CONSENSO AL SUBAPPALTO USO LOGO CSI RISERVATEZZA 08/01/ _14 3 Cambio logo CSI M. Scanagatta P. Fumagalli 07/02/ _14 2 Parti evidenziate M. Scanagatta P. Fumagalli 13/01/ _14 1 Revisione per inserimento R. Gatti M. Scanagatta riferimenti normativi P. Fumagalli 14/11/ _14 0 Prima emissione M. Scanagatta R. Gatti P. Fumagalli Data Doc. N. Rev. Descrizione Preparato Approvato
2 Pagina 2 di 8 Art. 1 PREMESSA Il presente regolamento definisce le attività le attività di CSI S.p.A. (di seguito denominato CSI) per la certificazione cogente di prodotto e delle modalità che i Produttori devono seguire per ottenere e mantenere tale certificazione. Un Fabbricante, per ottenere la certificazione, dovrà dimostrare che un prodotto è conforme a un documento tecnico di riferimento. Il richiedente la certificazione può essere qualsiasi tipo di Fabbricante senza discriminazioni di alcun genere. Art. 2 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento definisce le condizioni per la concessione, sorveglianza, estensione, riduzione, sospensione, revoca e rinuncia dell omologazione UN secondo i Regolamenti specifici per i diversi tipi di trasporto merci pericolose ai Produttori, in riferimento alle procedure di valutazione ed omologazione adottate da CSI. Il presente regolamento vincola CSI ed il Fabbricante richiedente al rispetto di quanto in esso contemplato. Esso s'intende integralmente conosciuto ed accettato dal Fabbricante a seguito della sottoscrizione della domanda di omologazione UN. Le eventuali modifiche allo stesso sono rese note da CSI al Fabbricante. Art. 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 3.1 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO DI CSI UN - RG01 Regolamento ACCREDIA per l'accreditamento degli Organismi di certificazione, - Direttiva 2008/68/CE e successivi adeguamenti, - Regolamenti ADR, RID, IMDG, IATA, ICAO in versione corrente, - DPR 6 Giugno 2005, n UNI CEI EN ISO/IEC 17020:2005 Criteri generali per il funzionamento dei vari tipi di organismi che effettuano attività di ispezione, - UNI CEI EN ISO/IEC 17025: EC Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura, - UNI CEI EN ISO IEC 17065:2012 Valutazione della conformità. Requisiti per organismi che certificano prodotti, processi e servizi. 3.2 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO PER IL FABBRICANTE Direttiva e Regolamenti applicabili ai prodotti oggetto di omologazione UN, Documenti tecnici e circolari emessi da Gruppi di Lavoro, Leggi e decreti a livello Nazionale, Regolamento generale CSI per le merci pericolose, Regole particolari relative allo schema di certificazione specifico. Art. 4 CONDIZIONI GENERALI PER L OTTENIMENTO E IL MANTENIMENTO DELL OMOLOGAZIONE Oltre a quanto previsto nel seguito, al fine di ottenere e mantenere l omologazione UN, il Fabbricante deve: avere identificato e tenere sotto controllo i requisiti specificati, ovvero quelli cogenti di legge e regolamentati; permettere l effettuazione, da parte del personale di CSI, dei campionamenti di prodotto, nel caso se ne presenti la necessità in sede di valutazione e verifica; fornire al personale incaricato da CSI tutte le facilitazioni necessarie per lo svolgimento delle attività di valutazione, incluse quelle per l esame della documentazione e l accesso a tutte le aree da valutare, alle registrazioni ed al personale coinvolto, nonché nella risoluzione dei reclami; predisporre il registro dei reclami da parte dei clienti e aver provveduto alle azioni conseguenti ai reclami stessi; assolvere gli impegni economici inerenti il servizio svolto da CSI;
3 Pagina 3 di 8 comportarsi in modo da garantire che nessun certificato o rapporto di prova, o parte di essi, vengano usati in modo non corretto; soddisfare tutte le richieste di azioni correttive di CSI entro il periodo di tempo concordato; comunicare a CSI il coinvolgimento in procedimenti giudiziari conseguenti alle leggi sulla responsabilità da prodotto o comunque a violazioni di leggi di prodotto; comunicare tempestivamente a CSI qualsiasi modifica apportata al prodotto o all organizzazione del Fabbricante; qualora CSI ritenga che le modifiche richiedano ulteriori esami, non distribuire prodotti omologati sino alla notifica del consenso di queste; mantenere per tutto il periodo di validità dell omologazione, le condizioni che ne hanno permesso il rilascio; Art. 5 FASI DELL OMOLOGAZIONE 5.1 PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI OMOLOGAZIONE UN I Produttori che desiderino ottenere l omologazione UN devono farne richiesta scritta a CSI, utilizzando l apposito modulo di domanda, compilandolo in ogni sua parte su propria carta intestata; tale documento assume validità di contratto. L accettazione della richiesta è subordinata alla valutazione ed alla decisione della Direzione di CSI. La domanda di omologazione deve essere ritornata, firmata e timbrata dal rappresentante legale RICHIESTA DOCUMENTAZIONE I Produttori devono fornire a CSI, contestualmente alla domanda di omologa, la documentazione relativa al prodotto indicata nei Regolamenti UN in vigore. 5.2 ISPEZIONE INIZIALE E DOCUMENTALE ITER La fase di ispezione comincia nel momento in cui CSI riceve dal Fabbricante tutta la documentazione indicata ai punti 5.1 e CSI, accertata la completezza della documentazione ricevuta e, richieste eventuali correzioni e/o integrazioni, ne informa il Fabbricante e predispone le attività di ispezione/prova; a seguito della verifica iniziale necessaria all omologazione del prodotto, le sorveglianze periodiche vengono previste con cadenza triennale, o diversamente in base a quanto richiesto dai Regolamenti, da altri documenti di riferimento o dalle Autorità competenti ISPEZIONE INIZIALE Il Fabbricante, prima dell ispezione iniziale, deve avere già attuato tutte le procedure al fine di garantire la conformità del prodotto ai Regolamenti UN ed alle eventuali norme di riferimento applicabili. La verifica ispettiva iniziale coinvolge il Fabbricante richiedente relativamente al prodotto identificato nella domanda di omologazione UN e prenderà in considerazione i documenti evidenziati all Art. 3, rispetto ai quali verrà valutata la conformità della produzione. Nel caso vengano evidenziati dei rilievi, il Fabbricante deve predisporre un piano di azioni correttive da inviare a CSI nei tempi e nei modi concordati. In caso di non conformità, CSI potrà disporre una nuova visita ispettiva, da effettuare solo dopo che il Fabbricante abbia provveduto ad attuare le azioni correttive proposte e accettate da CSI. La mancata risoluzione delle non conformità non consente di procedere nell omologazione del prodotto. Le ispezioni hanno l obiettivo di valutare la conformità del prodotto a tutti i requisiti previsti. La documentazione di riferimento per le ispezioni è composta dal Documento tecnico di riferimento e dalla check-list di ispezione secondo i riferimenti normativi dell Art. 3.1 e successivi adeguamenti e le eventuali norma applicabili. Le ispezioni presso i luoghi di produzione sono condotte da uno o più ispettori qualificati secondo la procedura interna di CSI, designati tra quelli iscritti nell elenco degli ispettori CSI, i quali potranno essere accompagnati da personale in formazione o in qualità di osservatori che non intervengono direttamente nelle attività di verifica.
4 Pagina 4 di 8 Il Fabbricante ha facoltà di ricusare il gruppo di ispezione, entro tre giorni dalla notifica dell ispezione stessa motivandone per iscritto le ragioni che saranno valutate da CSI. Il piano di ispezione prevede i seguenti aspetti: controllo della documentazione richiesta; esame delle registrazioni delle prove e controlli in produzione; verifica del rispetto delle condizioni riportate nel presente Regolamento; verifica della conformità ai Regolamenti ed alle eventuali norme applicabili. Per la classificazione dei rilievi evidenziati durante le ispezioni si fa riferimento al criterio seguente: Non Conformità, vengono emesse nel caso in cui sia riscontrato un completo non soddisfacimento di un requisito applicabile o un parziale soddisfacimento di un requisito che: - abbia, o lasci ragionevolmente presupporre (o fornisca dubbi significativi) di avere, come conseguenza il non rispetto di un requisito (cogente o atteso, o richiesto o concordato contrattualmente con il cliente) applicabile al prodotto fornito nell ambito delle attività riguardanti le Famiglie di prodotti sottoposti a omologazione UN; e/o - abbia, o lasci ragionevolmente presupporre (o fornisca dubbi significativi) di avere, come conseguenza l incapacità delle prassi adottate di conseguire i risultati previsti e/o pianificati nell ambito delle attività riguardanti le Famiglie di prodotti sottoposti ad omologazione UN. Per tutte le NC rilevate il Fabbricante è tenuto a comunicare (per scritto, via fax o via ) a CSI, entro 10 giorni lavorativi, le modalità individuate per la loro risoluzione e l azione correttiva, indicando la data limite di attuazione. CSI verificherà la efficace risoluzione di tutte le NC rilevate mediante analisi della documentazione, ispezione supplementare c/o Fabbricante, altre attività di verifica a seconda delle situazioni. L omologazione UN ovvero l emissione/la conferma del Certificato di omologazione UN, sono subordinati alla risoluzione delle Non Conformità rilevate nel corso dell ispezione. Inoltre CSI verificherà l efficace attuazione delle azioni correttive approvate in occasione della successiva ispezione. Osservazione, vengono emesse nel caso in cui sia riscontrato un parziale non soddisfacimento di un requisito che: - non abbia, o lasci ragionevolmente presupporre (o fornisca dubbi significativi) di non avere, come conseguenza il non rispetto di un requisito applicabile al prodotto fornito nell ambito delle attività riguardanti le Famiglie di prodotti sottoposti ad omologazione UN; e/o - non abbia, o lasci ragionevolmente presupporre (o fornisca dubbi significativi) di non avere, come conseguenza l incapacità delle prassi adottate di conseguire i risultati previsti e/o pianificati nell ambito delle attività riguardanti le Famiglie di prodotti sottoposti ad omologazione UN. Per le Osservazioni il Fabbricante è tenuto a comunicare (per scritto via fax o via ) a CSI, entro 10 giorni lavorativi, le modalità individuate per la loro risoluzione e l azione correttiva, indicando la data limite di attuazione. CSI verifica l adeguatezza delle azioni individuate dal Fabbricante, ne approva il contenuto e ne verificherà l efficace attuazione in occasione della successiva ispezione. Commenti, rappresentano un opportunità di miglioramento dell'efficienza del sistema di gestione che il gruppo di ispezione raccomanda al Fabbricante di mettere in atto. Presuppongono la totale conformità ai requisiti applicabili PROVE INIZIALI Le prove iniziali sono condotte su campioni che siano rappresentativi del prodotto, secondo quando indicato dai Regolamenti UN e dalle eventuali norme di riferimento. Le prove vengono eseguite presso il Laboratorio di Meccanica di CSI o, in casi particolari, presso Laboratori terzi scelti dai produttori. Nel caso in cui le prove avvengano presso il Laboratorio del Fabbricante, le stesse saranno effettuate eseguendo i controlli secondo quanto previsto dal Manuale Qualità CSI-DE RAPPORTI DI ISPEZIONE A seguito di ogni ispezione con prove presso il Fabbricante, viene compilato un Rapporto di ispezione che riassume i risultati delle attività svolte e delle eventuali prove assistite con i relativi
5 Pagina 5 di 8 esiti, che verranno presentati e discussi in una riunione finale alla presenza dei responsabili dell Azienda; gli eventuali rilievi emersi verranno verbalizzati. I rapporti di ispezione e gli eventuali rilievi emersi vengono fatti controfirmare per accettazione, e ne viene rilasciata copia al Fabbricante VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLE VERIFICHE E DELLE PROVE CSI, valutata la documentazione inerente l omologazione, decide sulla conformità dei prodotti rispetto ai Regolamenti UN, e incarica di seguito il Laboratorio delle prove richieste; autorizza inoltre la marcatura UN e l emissione dei documenti ad essa relativi ed è competente per la decisione circa eventuali provvedimenti nei confronti del Fabbricante, in relazione a segnalazioni inerenti l omologazione. Il Responsabile di settore è competente per l esame dei ricorsi inerenti l attività di omologazione secondo le modalità previste dal presente Regolamento. Art. 6 RILASCIO DELL OMOLOGAZIONE UN Al termine delle attività di verifica e di prova svolte, CSI decide per il rilascio dell omologazione. Il Fabbricante sarà informato formalmente della decisione presa e riceverà indicazioni sul piano delle eventuali successive ispezione di sorveglianza. Nel caso in cui il prodotto non risulti conforme ai requisiti specificati, l omologazione non sarà rilasciata fino a quando non siano predisposte ed attuate misure correttive per ripristinare la conformità e richiedere la ripetizione delle prove iniziali di tipo. 6.1 EMISSIONE DEL CERTIFICATO DI OMOLOGAZIONE UN Nel Certificato di omologazione UN rilasciato in base ad eventuali format rilasciato dalle Autorità Competenti, sarà indicato: marchio e riferimenti dell Ente di omologazione; numero di registrazione dell omologazione; ragione sociale del Fabbricante; Regolamento di riferimento; denominazione del prodotto sottoposto a omologazione; data di rilascio, eventuali aggiornamenti e scadenza, se prevista; eventuali indicazioni aggiuntive relative al prodotto, se previste Il Certificato è pubblico e pertanto può essere fornito da CSI a chiunque ne faccia motivata richiesta. 6.2 USO DEL MARCHIO UN Il marchio UN ed il suo uso, sono disciplinati dai relativi Regolamenti UN di riferimento Art. 7 SORVEGLIANZA CSI, secondo quanto indicato dai Regolamenti UN in vigore e nelle Leggi nazionali di riferimento, a scadenza della validità quinquennale dei certificati, e ogni 3 anni dalla prima visita, svolge presso il Fabbricante un audit di sorveglianza per verificare che le condizioni iniziali della produzione secondo un sistema qualità siamo mantenute. Art. 8 MODIFICHE ED ESTENSIONE DELL OMOLOGAZIONE UN Il Fabbricante, qualora voglia effettuare cambiamenti sostanziali al proprio prodotto oggetto di omologazione o ampliare la relativa famiglia di prodotti, deve inoltrare preventiva richiesta a CSI in forma scritta. A seguito di ciò CSI effettua le attività di valutazione documentale e di prova necessarie. Le modifiche dell omologazione possono riguardare: a) modifiche della ragione sociale; b) estensione dell omologazione a varianti di prodotti non contemplati nella richiesta iniziale; c) riduzione dell omologazione relativa ad uno o più prodotti; d) eventuali altri elementi previsti nei documenti tecnici di riferimento
6 Pagina 6 di 8 Nel caso a) il Fabbricante dovrà fare pervenire a CSI una richiesta formale di modifica specificando nel dettaglio la natura della stessa. Dopo verifica della documentazione CSI provvederà alla remissione dei certificati. Per tutti gli altri casi b), c), d) il Fabbricante dovrà comunque fare pervenire a CSI una richiesta formale di modifica, estensione, riduzione dell omologazione specificando nel dettaglio la natura della stessa. CSI, dopo verifica della richiesta, provvederà a comunicare l iter previsto per la gestione della modifica che potrà consistere in una analisi della documentazione del prodotto e delle prove necessarie. La scadenza originaria del certificato di cui all Art. 9 non viene modificata a seguito di modifiche intercorse dopo il rilascio iniziale. 8.1 MODIFICHE ALLE CONDIZIONI DI OMOLOGAZIONE UN Le modifiche alle condizioni di omologazione possono riguardare: a) modifiche del Documento tecnico di riferimento e/o delle leggi nazionali in merito; b) modifiche al presente Regolamento; c) modifiche delle condizioni economiche. Nel caso avvenissero delle variazioni, CSI ne darà comunicazione al Fabbricante, il quale avrà la facoltà di adeguare il prodotto alle nuove prescrizioni, entro il termine deciso da CSI stesso (salvo se non già precisato nella norma) o di rinunciare all omologazione. Nel caso di mantenimento dell omologazione, CSI avrà la facoltà di ripetere le attività di verifica, la cui spesa sarà a carico del Fabbricante secondo le tariffe del medesimo. Art. 9 VALIDITA DELL OMOLOGAZIONE UN La validità dei certificati di omologazione UN è di 5 anni. Art. 10 RINNOVO DELLOMOLOGAZIONE UN Al momento della scadenza dell omologazione, dietro richiesta del Fabbricante, CSI verificato il mantenimento dei requisiti iniziali che ne hanno permesso il rilascio, provvederà al rinnovo del certificato. Art. 11 SOSPENSIONE, RINUNCIA E REVOCA DELL OMOLOGAZIONE UN CSI, nel caso vengano a mancare temporaneamente i requisiti sopra indicati per il rilascio e/o il mantenimento dell omologazione UN, può sospendere l omologazione stessa. Della sospensione viene data comunicazione alle Autorità Competenti RINUNCIA Il Fabbricante può rinunciare all omologazione, nei seguenti casi: a) alla scadenza della sorveglianza periodica, dando preavviso scritto minimo di 3 (tre) mesi; b) nel caso non accetti eventuali variazioni del presente Regolamento; c) nel caso non accetti eventuali variazioni delle condizioni economiche; d) nel caso di variazioni della normativa, come menzionato al punto 5.4. Nei casi b) e c) il Fabbricante deve dare comunicazione della propria decisione entro 4 (quattro) mesi dalla data di notifica delle variazioni da parte di CSI. A seguito della rinuncia, il Fabbricante si impegna a: restituire l'originale del Certificato o provvedere alla sua distruzione; cessare immediatamente l utilizzo dell omologazione UN e la distribuzione d'ogni prodotto che lo riproduca. La rinuncia comporta da parte di CSI: la cancellazione del Fabbricante dall elenco delle certificazioni; comunicazione dell avvenuta rinuncia alle Autorità Competenti REVOCA La revoca dell omologazione può essere decisa da CSI e comunicata per iscritto al Fabbricante nei seguenti casi: a) se vengono riscontrate delle non conformità considerate particolarmente gravi;
7 Pagina 7 di 8 b) non osservanza, conseguente a negligenza grave, di quanto disposto nel presente Regolamento; c) frequenti inosservanze degli impegni assunti, anche in forma non grave; d) fallimento o liquidazione del Fabbricante; e) per rifiuto od ostacolo alle visite; f) per non appropriato uso dell omologazione; g) nel caso non accetti eventuali variazioni del presente Regolamento; h) nel caso non accetti eventuali variazioni delle condizioni economiche; i) per ogni altro serio motivo a giudizio di CSI. A seguito della revoca, il Fabbricante si impegna a: restituire l'originale del Certificato o provvedere alla sua distruzione. La revoca comporta da parte di CSI: la cancellazione del Fabbricante dall elenco delle certificazioni; la tempestiva comunicazione di tale revoca alle Autorità Competenti. Art. 12 SANZIONI DE può comminare le seguenti sanzioni: a) richiamo scritto; viene rivolto al Fabbricante a seguito del rilievo di una non conformità e può contenere anche una o più prescrizioni, b) diffida ad adempiere le prescrizioni; consiste in un richiamo ultimativo al rispetto di un precedente richiamo impartito da CSI, c) sospensione o revoca della certificazione; prevede la soppressione delle indicazioni di conformità del prodotto ed impedisce la commercializzazione di uno o più prodotti, Al fine di determinare gli eventuali periodi di preavviso all efficacia della sospensione o della revoca dell omologazione, CSI terrà conto delle situazioni che hanno determinato il provvedimento. Nel caso in cui il prodotto venga dichiarato pericoloso, il relativo provvedimento avrà efficacia immediata, in ogni altra ipotesi il preavviso non potrà comunque essere superiore a 60 (sessanta) giorni. Ogni decisione di CSI sarà tempestivamente comunicata in forma scritta al Fabbricante. Art. 13 RECLAMI, RICORSI E CONTENZIOSI 13.1 RECLAMI Il Fabbricante potrà presentare reclamo a CSI, in forma scritta, nel caso ritenga che la qualità del servizio di omologazione offerto non risponda a quanto dichiarato nel presente Regolamento RICORSI Il Fabbricante può fare ricorso contro le decisioni di CSI, esponendo le ragioni del dissenso, entro 30 (trenta) giorni dalla data di notifica della decisione per la tutela del proprio interesse; il ricorso è la segnalazione di non accettazione di una decisione presa da CSI. CSI esamina il ricorso entro 3 (tre) mesi dalla sua presentazione, sentendo eventualmente i rappresentanti del Fabbricante. Ogni spesa relativa al ricorso rimane a carico del Fabbricante, salvo i casi di riconosciuta fondatezza CONTENZIOSI Qualsiasi controversia, nascente dall'applicazione del presente Regolamento, sarà deferita ad un Collegio Arbitrale che avrà sede a Milano, e che sarà composto di tre Arbitri: uno nominato da CSI uno nominato dal Fabbricante il terzo (con funzioni di Presidente) nominato dai primi due in accordo tra loro o, in ipotesi di disaccordo, dal Presidente del Tribunale di Milano, il quale sarà competente a nominare anche l'arbitro per quella Parte che, invitata a nominare il proprio arbitro, abbia omesso di provvedervi entro 20 (venti) giorni dal ricevimento della comunicazione di nomina inviata dall'altra Parte.
8 Pagina 8 di 8 Il Collegio fisserà le norme di procedura, in relazione alla particolare natura della controversia, restando obbligatoria la sola osservanza del principio del contraddittorio. Gli arbitri decideranno secondo il diritto entro 90 (novanta) giorni dalla data del verbale di costituzione del Collegio. Le spese dell'arbitrato saranno a carico del soccombente. La sede dell'arbitrato è Milano. Per qualsiasi contestazione è stabilita l esclusiva competenza del Foro di Milano Art. 14 TARIFFE Le tariffe per il servizio di omologazione svolto da CSI sono approvate dall Amministratore Delegato di CSI S.p.a. Le tariffe sono suscettibili d'eventuali variazioni; in caso di variazione le nuove tariffe sono comunicate a tutti i Produttori almeno 30 (trenta) giorni prima della data prevista d'entrata in vigore; il Fabbricante ha diritto di rinunciare all omologazione, entro 4 (quattro) mesi dalla data di spedizione della comunicazione. Nel periodo di preavviso, al Fabbricante che si avvale della facoltà di rinuncia, sono praticate le tariffe anteriori alle variazioni; nel caso di non accettazione delle nuove condizioni contrattuali, CSI potrà revocare l omologazione. Art. 15 CONSENSO AL SUBAPPALTO Il Fabbricante prende conoscenza del fatto che CSI per l esecuzione delle attività di prova ha facoltà di servirsi di Organismi esterni in possesso dei prescritti requisiti di competenza, idoneità e terzietà in relazione ai quali CSI assume e mantiene la piena responsabilità per ogni attività subappaltata, nonché per rilasciare, mantenere, estendere, sospendere o ritirare la certificazione. In relazione a quanto sopra ed in mancanza d'esplicite osservazioni in senso contrario, da riportare all interno della domanda di omologazione a CSI, si ritiene acquisito il consenso del Fabbricante al subappalto delle dette attività. Art. 16 USO LOGO CSI L uso del logo CSI deve essere autorizzato da CSI su richiesta del Fabbricante. L uso del logo è possibile solo sui documenti, è vietato apporlo sui prodotti. Il Fabbricante deve inviare bozza dell utilizzo del logo e dichiarare su quali documenti sarà apposto. L utilizzo del logo può essere iniziato solo successivamente ad espressa autorizzazione di CSI. Il logo deve rispettare le proporzioni e i colori originali o essere in configurazione monocromatica. Art. 17 RISERVATEZZA CSI, salvo consenso del Fabbricante o disposizioni di legge e del presente Regolamento od ordine dell Autorità Giudiziaria, s'impegna a mantenere la riservatezza delle informazioni aziendali di cui verrà eventualmente in possesso nel corso della durata del rapporto con il Fabbricante. Informazioni relative ad un prodotto saranno divulgate a terzi solo dopo ottenimento del consenso scritto da parte del Fabbricante. CSI è tenuto a mettere a disposizione dell Ente di Accreditamento tutta la documentazione relativa alle pratiche di certificazione. Nel caso in cui intervengano prescrizioni legislative, in base alle quali altre informazioni debbano essere rese note a terzi, CSI metterà al corrente il Fabbricante circa le informazioni fornite.
REGOLAMENTO GENERALE PER LE VERIFICHE SECONDO DECRETO 18 GIUGNO 2015
Pagina 1 di 5 PER LE VERIFICHE SECONDO INDICE Art. 1 Premessa Art. 2 Oggetto del regolamento Art. 3 Documenti di riferimento 3.1 Documenti di riferimento di DE 3.2 Documenti di riferimento per il Produttore/Utilizzatore
REGOLAMENTO GENERALE PER LE MERCI PERICOLOSE
Pagina 1 di 7 REGOLAMENTO GENERALE PER LE INDICE Art. 1 Premessa Art. 2 Oggetto del regolamento Art. 3 Documenti di riferimento 3.1 Documenti di riferimento di DE 3.2 Documenti di riferimento per l organizzazione
REGOLAMENTO GENERALE PER LA DIRETTIVA TPED 2010/35/UE
Pagina 1 di 8 PER LA 2010/35/UE INDICE Art. 1 Premessa Art. 2 Oggetto del regolamento Art. 3 Documenti di riferimento 3.1 Documenti di riferimento di DE 3.2 Documenti di riferimento per l organizzazione
REGOLAMENTO GENERALE PER LA DIRETTIVA TPED 2010/35/UE
Pagina 1 di 10 PER LA 2010/35/UE INDICE Art. 1 PREMESSA Art. 2 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Art. 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 3.1 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO DI DE TPED 3.2 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO PER IL PRODUTTORE
REGOLAMENTO GENERALE PER LA CONCESSIONE ED IL MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO SECONDO DIRETTIVA 89/686/CEE, DPI
Pagina 1 di 9 REGOLAMENTO GENERALE PER LA CONCESSIONE ED IL MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO SECONDO DIRETTIVA 89/686/CEE, DPI INDICE Art. 1 Premessa Art. 2 Oggetto del regolamento 2.1 Definizioni
REGOLAMENTO GENERALE PER LA CONCESSIONE ED IL MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO SECONDO DIRETTIVA 89/686/CEE, DPI
Pagina 1 di 9 REGOLAMENTO GENERALE PER LA CONCESSIONE ED IL MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO SECONDO DIRETTIVA 89/686/CEE, DPI INDICE Art. 1 Premessa Art. 2 Oggetto del regolamento 2.1 Definizioni
REGOLAMENTO GENERALE PER LA DIRETTIVA 96/98/CE, EQUIPAGGIAMENTO MARITTIMO (MED)
Pagina 1 di 9 REGOLAMENTO GENERALE PER LA DIRETTIVA 96/98/CE, EQUIPAGGIAMENTO MARITTIMO (MED) INDICE Art. 1 Premessa Art. 2 Oggetto del regolamento Art. 3 Documenti di riferimento 3.1 Documenti di riferimento
REGOLAMENTO GENERALE PER IL REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011, PRODOTTI DA COSTRUZIONE (CPR)
Pagina 1 di 11 REGOLAMENTO GENERALE PER IL REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011, PRODOTTI DA COSTRUZIONE () INDICE Art. 1 Premessa Art. 2 Oggetto del regolamento Art. 3 Documenti di riferimento 3.1 Documenti di
REGOLAMENTO GENERALE PER LA DIRETTIVA PED 2014/68/UE
Pagina 1 di 16 PER LA 2014/68/UE Art. 1 Premessa Art. 2 Oggetto del Regolamento Art. 3 Documenti di riferimento 3.1 Documenti di riferimento di CSI PED 3.2 Documenti di riferimento per il Fabbricante Art.
REGOLAMENTO GENERALE PER IL REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011, PRODOTTI DA COSTRUZIONE (CPR)
Pagina 1 di 11 REGOLAMENTO GENERALE PER IL REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011, PRODOTTI DA COSTRUZIONE () INDICE Art. 1 Premessa Art. 2 Oggetto del regolamento Art. 3 Documenti di riferimento 3.1 Documenti di
SCHEMA ACAE PER LA CERTIFICAZIONE DI CONFORMITA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE
INDICE 1. PREMESSA 2. GENERALITA' 3. PRODOTTI OGGETTO DELLA CERTIFICAZIONE 4. PRESTAZIONI DEI LABORATORI ACAE 5. REQUISITI PER CHI RICHIEDE LA CERTIFICAZIONE 6. PROCEDURA DI CERTIFICAZIONE 7. USO DEL CERTIFICATO
REGOLAMENTO GENERALE PER LA CONCESSIONE ED IL MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA DI PRODOTTI, PROCESSI E SERVIZI
Pagina 1 di 9 REGOLAMENTO GENERALE PER LA CONCESSIONE ED IL MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA DI Art. 1 Premessa Art. 2 Oggetto del regolamento 2.1 Definizioni Art. 3 Documenti di riferimento
REGOLAMENTO PER EMISSIONE CERTIFICATO CE / UE DEL TIPO REV.2.0
REGOLAMENTO PER EMISSIONE CERTIFICATO CE / UE DEL TIPO REV.2.0 1.0 SCOPO / PURPOSE Il presente Regolamento definisce le attività e tutti gli elementi necessari per l emissione di certificazioni di prodotto
REGOLAMENTO ORGANISMO NOTIFICATO. Nemko S.p.A.
REGOLAMENTO ORGANISMO NOTIFICATO Nemko S.p.A. Rev.2 emesso il 01/08/2013 1 INDICE 1. Premessa... 3 2. Generalità... 3 3. Prodotti oggetto della certificazione CE... 3 4. Prestazioni dell Organismo Notificato
REGOLAMENTO GENERALE PER LA DIRETTIVA PED 2014/68/UE
Pagina 1 di 16 REGOLAMENTO GENERALE PER LA 2014/68/UE INDICE Art. 1 Premessa Art. 2 Oggetto del regolamento Art. 3 Documenti di riferimento 3.1 Documenti di riferimento di DE 3.2 Documenti di riferimento
REGOLAMENTO organismi di certificazione partners requisiti per la qualifica
REGOLAMENTO organismi di certificazione partners requisiti per la qualifica Il presente documento è di proprietà di IPPR Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo. Tutti i diritti riservati.
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL FASCICOLO TECNICO DI DISPOSITIVI MEDICI
pag. 1 di 5 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL FASCICOLO TECNICO DI DISPOSITIVI MEDICI Documento R-005 pag. 2 di 5 INDICE 1. SCOPO E PREMESSA... 3 2. DEFINIZIONI... 3 3. GESTIONE DEL FASCICOLO TECNICO PRESSO
CERTIFICAZIONE AGGIUNTIVA SCHEMA DI REGOLAMENTO D.Lgs. 251/99 art.19
SCOPO 1. Prescrizioni generali 2. Richiesta di Certificazione Aggiuntiva 3. Verifica iniziale 4. Emissione del Certificato 5. Registrazione della Certificazione 6. Uso del logo del Laboratorio 7. Verifiche
PG08 GESTIONE RECLAMI/SEGNALAZIONI
GESTIONE RECLAMI/ Stato Revisioni Rev Data Oggetto modifica Emissione Approvazione 0 10/01/2014 I emissione RGQ AU 1 20/09/2016 Adeguamento alla UNI CEI EN ISO/IEC 17021-1:2015 RGQ AU 1 20/09/2016 RGQ
PROCESSI DI SALDATURA NEGLI ACCIAI PER STRUTTURE SALDATE
Istituto Giordano S.p.A. SEZIONE CERTIFICAZIONE PRODOTTI - Via Rossini, 2-47814 Bellaria-Igea Marina (RN) - Italia REG-ISO3834 pag. 1/6 tel. +39/0541/343030 - telefax +39/0541/345540 PROCESSI DI SALDATURA
ENTE DI CERTIFICAZIONE DI QUALITA S.O.I. S.r.l. con socio unico REGOLAMENTO CERSOI
REGOLAMENTO CERSOI per la certificazione del percorso del paziente gestito da medici che effettuano interventi di Chirurgia Oculistica e/o di Chirurgia Refrattiva con laser ad eccimeri presso strutture
PER L ATTIVITA DI ISPEZIONE Rev. 3 Pag 1 di 6 CSI - ISP REGOLAMENTO PER L ATTIVITA DI ISPEZIONE ISPEZIONE DI TIPO A.
Pag 1 di 6 CSI - ISP REGOLAMENTO PER L ATTIVITA DI ISPEZIONE ISPEZIONE DI TIPO A Indice 1. Generalità 2. Definizioni 3. Accesso ai servizi di ispezione 4. Accettazione della richiesta 5. Attività d ispezione
1 OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE DOCUMENTI DI RIFERIMENTO REGOLE PARTICOLARI PUBBLICITA e USO DEL MARCHIO DI CERTIFICAZIONE...
REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE DEL SERVIZIO SECONDO LE NORME EN 15838:2009/UNI 11200:2010 E ISO 18295-1/ISO 18295-2 (CERTIFICAZIONE E TRANSIZIONE) 1 OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 1
Come si diventa Organismo di Ispezione di Tipo A o C Accreditato
ACCREDIA L Ente Italiano di Accreditamento Come si diventa Organismo di Ispezione di Tipo A o C Accreditato 1-25 17 Aprile 2014 ISO/IEC 17020:2012 RG-03 Regolamento per l Accreditamento degli Organismi
PROCEDURA GESTIONE RECLAMI RICORSI E CONTENZIOSI SOMMARIO
Pag. 1 di 5 SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 2 NORMATIVE DI RIFERIMENTO... 2 3 TERMINI, DEFINIZIONI, CLASSIFICAZIONI E SIGLE... 2 4 RECLAMI... 2 5 RICORSI... 3 6 CONTENZIOSI... 4 7 AZIONI
Regolamento particolare per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale
Regolamento particolare per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale In vigore dal 20/02/2016 GLOBE S.R.L. Via Governolo 34 10128 TORINO Tel 011/59/5863 Fax 011/ 5681344 www.byglobe.it email:
SEUCER srl REGOLAMENTO PER LE ISPEZIONI DI SORVEGLIANZA PERIODICA. (Art. 13 D.P.R. 162/99) INDICE
SEUCER srl Società EUropea CERtificazione ascensori Organismo notificato n 0897 REGOLAMENTO PER LE ISPEZIONI DI SORVEGLIANZA PERIODICA (Art. 13 D.P.R. 162/99) INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2.
ENTE DI CERTIFICAZIONE DI QUALITA S.O.I. S.r.l. con socio unico REGOLAMENTO CERSOI
REGOLAMENTO CERSOI per la Certificazione delle strutture per la Chirurgia Oculistica e la Chirurgia Refrattiva con laser ad eccimeri I N D I C E Articolo 1) - Oggetto Articolo 2) - Condizioni generali
REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA DI ISPEZIONE IN QUALITA DI ORGANISMO DI ISPEZIONE DI TIPO A
Società di servizi elettrici Sede operativa, uffici e deposito Via Papa Giovanni XXIII n 4 24042 Capriate San Gervasio BG Tel. 02 2840317 e Fax 02 9092649 e-mail: fabrizio.isacchi@serviziisacchi.it http://www.serviziisacchi.it
INDICE. PR/RIRECO Ricorsi, reclami e contestazioni 1. SCOPO 2. RIFERIMENTI 3. ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ
Pag. 1 di 5 INDICE 1. SCOPO 2. RIFERIMENTI 3. ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ 5. ATTIVITA 5.1 Reclami 5.2 Ricorsi 5.3 Arbitrato 6. DOCUMENTAZIONE DISTRIBUZIONE Acronimo AU DIT ST Funzione Amministratore
WEB PROCEDURE GESTIONE RICORSI E RECLAMI
WEB PROCEDURE GESTIONE RICORSI E RECLAMI A DISPOSIZIONE DEI CLIENTI QUALITY ITALIA SUL SITO WEB www.qualityitalia.it pag. 1 di 7 Rev. 00 del 04.07.2016 CARTIGLIO PER LE REVISIONI Data Rev. Causale Redatto
Procedura Gestionale PG-09. Certificazione di Prodotto. PG-09, Rev. 02 Certificazione di prodotto. Nome file:
Procedura Gestionale PG-09 Indice: 1. Scopo e campo di applicazione 2. Riferimenti e definizioni 3. Responsabilità 4. Attività REV. DATA DESCRIZIONE REDATTO COMPLIANCE MANAGER Angelo Parma APPROVATO DIRETTORE
REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COMITATO SETTORIALE DI ACCREDITAMENTO DEL DIPARTIMENTO LABORATORI DI TARATURA (CSA- DT)
Titolo REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COMITATO SETTORIALE DI ACCREDITAMENTO DEL DIPARTIMENTO LABORATORI DI TARATURA (CSA- DT) Sigla RG-04-DT Revisione 03 Data 2014-07-09 Redazione Approvazione Autorizzazione
CONDIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI:
ALLEGATO AL CON-004 CONDIZIONI CONTRATTUALI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO Pag. 1 di 5 CONDIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI: Fluido refrigerante e anticongelante / protettivo a base di glicole
QUASER UNI11068/UNI CEI EN PRL4 Regolamento per la
Certificazioni S.r.l. Pagina 1 di 5 Art. 0 PREMESSA Quaser Certificazioni S.r.l. è un Organismo di Certificazione che, operando come organismo indipendente, provvede a rilasciare a qualunque organizzazione
Regolamento per il rilascio del Certificato di Conformità del Servizio
Regolamento per il rilascio del Certificato di Conformità del Servizio Addendum tecnico Istituti di vigilanza privata Requisiti UNI 10891:2000 In vigore dal 31/01/2016 Rev. 5 RINA SERVICES S.p.A. Via Corsica,
GESTIONE DEI RECLAMI E DEI RICORSI
Sigla:PG 09 Rev.05 Pagina 1 di 8 NOTE: 05 11/09/14 Par.5.3.1, 5.3.2 RQ DG 04 30/04/12 Par 5.1 RQ DG 03 20/10/11 Par.4.1,5.3.1.5.3.2,5.4,5.5 RQ DG 02 01/07/11 Par.5.2, 5.3, 5.4 e 5.5 RQ DG 01 27/11/2010
Regolamento per il rilascio del marchio OSPITALITÀ ITALIANA, RISTORANTI ITALIANI NEL MONDO
Regolamento per il rilascio del marchio OSPITALITÀ ITALIANA, RISTORANTI ITALIANI NEL MONDO Revisione settembre 2011 settembre 2011 1 di 5 1 Oggetto 1.1 Il presente regolamento definisce le condizioni e
PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE DEL
Pag. 1 di 6 S P 4 4 1 08.02.2018 Pag. 1 Presidente CSI Amministratore Delegato 0 28.06.2016 1 Emissione Presidente Comitato di Schema Amministratore Unico Rev. Data Motivazioni Convalida Approvazione Pag.
REGOLAMENTO PER LE VERIFICHE PERIODICHE DI IMPIANTI ELETTRICI DI MESSA A TERRA
REGOLAMENTO PER LE VERIFICHE PERIODICHE DI IMPIANTI ELETTRICI DI MESSA A TERRA (Artt. 4 e 6 D.P.R. 462/01) INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2. RIFERIMENTI LEGISLATIVI 3. NORME TECNICHE 4. GENERALITÀ
CO 01 Pag. 1/6. CODICE DEONTOLOGICO delle figure professionali certificate
CO 01 Pag. 1/6 Sommario Art. 0 - Scopo... 2 Art. 1 Obiettivo... 2 Art. 2 Rapporti con altri professionisti... 2 Art. 3 - Obbligo alla riservatezza... 3 Art. 4 Incarichi professionali... 3 Art. 5 Obblighi
In vigore dal 1 Dicembre RINA Via Corsica GENOVA. tel fax web site : Regolamenti Tecnici
Regolamento per la Certificazione di Sistemi di Gestione per prevenire i reati cui consegue la Responsabilità Amministrativa degli enti collettivi (ex D.Lgs. 231/2001) In vigore dal 1 Dicembre 2009 RINA
Regolamento particolare per la transizione da BS OHSAS 18001:2007 a UNI ISO 45001:2018
Regolamento particolare per la transizione da BS OHSAS 18001:2007 a UNI ISO 45001:2018 In vigore dal 15/11/2018 GLOBE S.R.L. Via Governolo 34 10128 TORINO Tel 011/59/5863 Fax 011/ 5681344 www.byglobe.it
PROCEDURA Sistema di Gestione Qualità e Sicurezza AUDIT
Pagina 1 di 6 Indice 1 Scopo della procedura... 2 2 Campo di applicazione... 2 3 Responsabilità ed azioni... 2 4 Conduzione degli audit... 3 4.1 Verifiche Ispettive Interne... 3 4.1.1 Attività delle Verifiche
EVOLUZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE ACCREDIA
ACCREDIA L ente italiano di accreditamento EVOLUZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE ACCREDIA Giugno 2013 Giulia Suriani Funzionario Tecnico ACCREDIA DT XXVII Convegno dei Centri di Taratura Accreditati 1/34 Giugno
PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA DIRETTIVA 2014/34/UE
Titolo PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA DIRETTIVA 2014/34/UE Apparecchi e sistemi di protezione per atmosfera potenzialmente esplosiva Allegato VI - MODULO C1 Conformità al Tipo basata sul controllo interno
Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A.
Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. In vigore dal 27.11.2015 SERVIZI FITOSANITARI- CONTROLLI E AUTORIZZAZIONI IMPORT- ERSAF- REGIONE
SEUCER srl REGOLAMENTO PER LE ISPEZIONI DI SORVEGLIANZA STRAORDINARIA. (Art. 14 D.P.R. 162/99) INDICE
SEUCER srl Società EUropea CERtificazione ascensori Organismo notificato n 0897 REGOLAMENTO PER LE ISPEZIONI DI SORVEGLIANZA STRAORDINARIA (Art. 14 D.P.R. 162/99) INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Emesso da: RGQ Rev. 00 del 14/12/2017 PO RCC 01. Gestione Reclami, Ricorsi e Contenziosi
Pag. 1 di 5 PO RCC 01 Gestione Reclami, Ricorsi e Contenziosi Rev. Data Emissione Verifica ed Approvazione Note/Motivo revisione 00 14/12/2017 RGQ Prima emissione Pag. 2 di 5 INDICE 1. SCOPO... 3 2. CAMPO
REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE AI SENSI DEL DPR 162/99 ART. 17/BIS
REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE AI SENSI DEL DPR 162/99 ART. 17/BIS (Direttiva Ascensori All. I punto 2.2) INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2. RIFERIMENTI LEGISLATIVI 3. GENERALITÀ 4. PERSONALE
Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A.
Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. In vigore dal 18.10.2018 Rev. 04 SERVIZI FITOSANITARI- CONTROLLI E AUTORIZZAZIONI IMPORT- ERSAF-
TÜV Examination Institute. Regolamento Generale per la qualifica / riconoscimento di corsi / eventi
04 26/02/2016 REGCORSI 1 di 7 Regolamento Generale per la qualifica / INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. ACRONIMI... 2 4. REQUISITI... 2 4.1 Corsi propedeutici/di preparazione
REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE ESAME FINALE
REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE ESAME FINALE (Direttiva 2014/33/UE Allegato V) INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2. RIFERIMENTI LEGISLATIVI 3. NORME TECNICHE 4. GENERALITÀ 5. PERSONALE IMPIEGATO
ITALCERT. RG 125-Rev.2 Pag. 1 di 6
Pag. 1 di 6 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. TERMINI E DEFINIZIONI...2 3. APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO...2 3.1 Domanda iniziale... 2 3.2 Piano prove... 2 3.3 Standard produttivi... 2 3.4 Emissione
Prot. DC2018SSV236 Milano, 27/08/2018
Prot. DC2018SSV236 Milano, 27/08/2018 A tutti gli Organismi di Certificazione accreditati FSM ISO 22000 Responsabili di schema Alle Associazioni degli organismi di valutazione della conformità Loro Sedi
Certificazioni & Collaudi s.r.l.
Il presente documento è stato emesso dalla Direzione Generale il 02/05/11. L originale firmato è conservato presso l ufficio del Responsabile Gestione Qualità INDICE GENERALE 1. SCOPO, CAMPO DI APPLICAZIONE
SCHEDA REQUISITI PER IL I MODULO DEI CORSI DI FORMAZIONE PER AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE
Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373- Fax: 065915374 E-mail: corsi@cepas.it Sito internet: www.cepas.eu Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER IL I MODULO DEI CORSI DI FORMAZIONE PER AUDITOR /
Regolamento per la certificazione dei Sistemi di Gestione Integrata secondo lo schema BEST4 e BEST 4 PLUS
Regolamento per la certificazione dei Sistemi di Gestione Integrata secondo lo schema BEST4 e BEST 4 PLUS In vigore dal 1 Aprile 2013 RINA Via Corsica, 12-16128 Genova - Italia Tel. +39 01053851 - Fax:
6 agosto RINA Services S.p.A. Via Corsica, GENOVA Tel Fax: Web
Regolamento per la Certificazione del Sistema di Gestione delle Competenze delle Ditte Appaltatrici di servizi di manutenzione degli organi di sicurezza dei veicoli per i quali Trenitalia è iscritta quale
SOMMARIO. RG 02 REGOLAMENTO GENERALE Procedura di gestione dei Ricorsi, Reclami e Contenziosi Pag. 1 di 6
Reclami e Contenziosi Pag. 1 di 6 SOMMARIO 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO... 2 3. TERMINI E DEFINIZIONI, CLASSIFICAZIONI E SIGLE... 2 4. RECLAMI... 3 5. RICORSI... 5
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA DI CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO DIRETTIVA ASCENSORI 95/16/CE
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA DI CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO DIRETTIVA ASCENSORI 95/16/CE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento è allegato al Regolamento di Certificazione
REGOLAMENTO PER L USO DEL MARCHIO
Pagina 1/8 MARCHIO DATA DI PRIMA EMISSIONE 27/11/2015 VISTO PRIMA EMISSIONE (RGQ) APPROVAZIONE Alta Direzione INDICE DI REV. DATA DI AGGIORNAMENTO VISTO PER EMISSIONE (RGQ) SEGNALAZIONE TIPO MODIFICA DATA
Articolo 1 OGGETTO. Articolo 2 DOMANDA DI RICONOSCIMENTO
REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA (D.M. 10 dicembre 2001). Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento
PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2014/32/UE
Titolo Riferimento Revisione e data entrata in vigore Approvato da PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2014/32/UE Messa a disposizione sul mercato di strumenti di misura Allegato II - MODULO B Esame UE
ALLEGATO 02 AL REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
24 novembre 2015 ALLEGATO 02 AL REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ PLC Srl Via Ancona,21 00198 Roma Tel 06 85352830 - Fax 06 85300969 - email: info@plcert.com - sito
SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ISMS (Information Security Management Systems) AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT
Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.eu Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ISMS (Information Security
Gestione delle Visite Ispettive Interne
Procedura PQ-SGEQ-VISP Gestione delle Visite Ispettive Interne Rev. Data Descrizione Elaborazione: 0 03/11/2003 Prima emissione. RSGQ Approvazione: Dirigente Scolastico PQ-SGEQ-VISP Rev 0 Gestione delle
REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE DI MACCHINE E COMPONENTI DI SICUREZZA. Direttiva 2006/42/CE Allegato X Garanzia qualità totale
Pagina 1 di 5 INDICE 1 SCOPO E PREMESSA... 2 2 ITER DI CERTIFICAZIONE... 2 2.1 Richiesta di certificazione... 2 2.2 Avvio dell iter di certificazione... 2 2.3 Documenti da trasmettere da parte del fabbricante...
REGOLAMENTO PER LE VERIFICHE AI SENSI DEL REGOLAMENTO (UE) 333/2011 del 31 marzo 2011
Pag. 1 di 8 REGOLAMENTO PER LE VERIFICHE AI SENSI DEL REGOLAMENTO (UE) /2011 del 1 marzo 2011 Pag. 2 di 8 Pag. di 8 INDICE 1. GENERALITÀ... 4. CONDIZIONI PER AVVIARE IL PROCESSO DI VERIFICA... 4 4. CAMPO
ЕВРО СЕРТИФИКЕЙШЪНС ЕООД ОРГАН ЗА СЕРТИФИКАЦИЯ НА СИСТЕМИ ЗА УПРАВЛЕНИЕ EURO CERTIFICATIONS EOOD ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE DI SISTEMI DI GESTIONE
REGOLE SUI RIFERIMENTI DELLA CERTIFICAZIONE E L UTILIZZO DEL MARCHIO DI CERTIFICAZIONE DI INSIEME O SEPARATAMENTE AL SIMBOLO DI ACCREDITAMENTO DI EA BAS 1. SCOPO 1.1 L adozione di una politica uniforme
ALLEGATO 7 ESEMPIO DI I PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI REQUISITI LEGISLATIVI E TECNICI
ALLEGATO 7 ESEMPIO DI I PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI REQUISITI LEGISLATIVI E TECNICI Indice 1 Scopo... 2 2 Campo di applicazione... 2 3 Definizioni... 2 4 Modalità Operativa... 3 4.1 Gestione e aggiornamento
Regolamento per l uso del logo e del certificato
acs Italia S.r.l. del logo e del certificato Rev. Data Natura della modifica Redazione Approvazione 0 13/08/2018 Prima emissione Resp. Compliance Direttore Generale Indice 1 1. Scopo 3 5 5. Uso del certificato,
REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE E ISPEZIONE DI
Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E PREMESSA... 2 2 PRINCIPI GENERALI... 2 3 TIPO DI AUDIT E PERIODICITA... 2 3.1 Audit di certificazione stage 1... 2 3.2 Audit di certificazione stage 2... 2 3.3 Audit di sorveglianza...
REGOLAMENTO PROVINCIALE PER L ESERCIZIO DEL CONTROLLO DEGLI IMPIANTI TERMICI
REGOLAMENTO PROVINCIALE PER L ESERCIZIO DEL CONTROLLO DEGLI IMPIANTI TERMICI Adempimenti connessi all attuazione della legge 9 gennaio 1991 n. 10, del D.P.R. 26 Agosto 1993 n. 412 come modificato ed integrato
Nota informativa per l attività di controllo dei vini a denominazione di origine e ad indicazione geografica
Nota informativa per l attività di controllo dei vini a denominazione di origine e ad indicazione 1 Oggetto Il presente documento riporta una serie di informazioni in merito alle modalità operative con
CONDIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI: PARATIE VANO BAGAGLI
ALLEGATO AL CON-004 CONDIZIONI CONTRATTUALI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO Pag. 1 di 5 CONDIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI: PARATIE VANO Torino, 07/01/2004 Emissione: Resp. Schema Certificazione
PROCEDURA PRG-12 PROCESSO COMMERCIALE
Pag. di 9 INDICE SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI... 2 4 RESPONSABILITÀ... 3 5 MODALITÀ ESECUTIVE... 4 5. PROMOZIONE COMMERCIALE... 4 5.2 PREPARAZIONE DELL OFFERTA...
Domanda di Accreditamento per Organismi di Certificazione e/o di Ispezione ai fini della notifica
Titolo/Title Domanda di Accreditamento per Organismi di Certificazione e/o di Ispezione ai fini della notifica Application for Accreditation of Certification and Inspection Bodies for Notification Sigla/Reference
Sistema di gestione della responsabilità sociale SR10. Procedura di gestione della responsabilità sociale PG-SR10_07.
Procedura di gestione della responsabilità sociale PG-SR10_07 Audit interni 1 0. Elenco delle revisioni Redatto Emesso Approvato RRS RDD AD Revisione Data Descrizione Note Rev. 0 20/07/2013 Emissione -
QUALIFICA E GESTIONE DEI FORNITORI DI SERVIZI DI ANALISI I & F BUREAU VERITAS ITALIA PROCEDURA
PROCEDURA QUALIFICA E GESTIONE DEI FORNITORI DI INDICE 1. REQUISITI GENERALI... 3 2. RIFERIMENTI SPECIFICI... 3 3 LABORATORI DI PROVA UTILIZZATI DA BUREAU VERITAS... 3 3.1 CRITERI DI SELEZIONE DEL FORNITORE...
Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Sicurezza Alimentare
Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Sicurezza Alimentare In vigore dal 1/04/2012 AGROQUALITÀ S.p.A. Via Cesare Pavese, 305-00144 Roma tel. 06 54228675 fax 06 54228692 www.agroqualita.it
REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA' RSSQ. Valido dal
1 di 5 INDICE 1. Scopo ed entrata in vigore 2 2. Campo di applicazione 2 3. Termini e definizioni 2 4. Responsabilità 2 5. Controllo del regolamento 2 6. Iter di Certificazione 2 6.1 Generalità 2 6.1.1
RICORSI E RECLAMI NEL SETTORE DELLA CERTIFICAZIONE SISTEMI QUALITA RICORSI E RECLAMI
SERVIZI S.R.L. SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA CON UNICO SOCIO Via C. Pisacane, 46 20025 Legnano MI Tel. +39 0331 545600 Fax +39 0331 543030 Web: www.cicpndservizi.com E-mail: info@cicpndservizi.com;
MARCONI, MONSELICE (PD) UFF FAX CELL.
R & S Verifiche srl VIA MARCONI, 22-35043 MONSELICE (PD) UFF. 0429 72036 FAX 0429 72036 CELL. 347 2542969 E-Mail ver.rs@tiscali.it PEC: rsverifiche@pec.it P.IVA 03765240282 Regolamento per lo svolgimento
SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER VALUTATORI IMMOBILIARI
Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373- Fax: 065915374 E-mail: corsi@cepas.it Sito internet: www.cepas.eu Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL 1 10.12.2014 Pagg. 2, 3 0 01.10.2013
Schema di certificazione EN SCS 14001
Schema di certificazione EN 14001 SCS 14001 00 27/01/2017 Prima emissione. Annulla e sostituisce il documento 0011CR SG ISG DIR Rev. Data Descrizione Redatto Verificato Approvato IDENTIFICAZIONE: pag.
REGOLAMENTO DI CERTIFICAZIONE DELLE DIAGNOSI ENERGETICHE
Pag. 1 di 10 REGOLAMENTO DI CERTIFICAZIONE DELLE DIAGNOSI ENERGETICHE Pag. 2 di 10 Pag. 3 di 10 INDICE 1. GENERALITÀ... 4 2. CONDIZIONI PER L OTTENIMENTO ED IL MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE... 4 3.
S e c t i o n I I.1 RICONOSCIMENTO I.2 PROCESSO DI VERIFICA DELLE EPD I.3 AUDITOR I.4 DURATA DELLA VERIFICA I.5 NON CONFORMITÀ
A n n e x 2 Questo documento descrive una lista di requisiti per gli Organismi di Certificazione, riconosciuti da EPDItaly, per la verifica e convalida delle EPD da pubblicare su www.epditaly.it. 1 S e
Cod. doc. Emissione: Revisione: Red. Ver. Appr. Data: Pagina: PG 15 2 d e l 0 1 / 0 9 / del 30/06/15 SQ CdA RT 30/06/ di 6
PG 15 2 d e l 0 1 / 0 9 / 1 4 0 del 30/06/15 SQ CdA RT 30/06/2015 1 di 6 REV. DESCRIZIONE RED. VER. APPR. DATA 0 Nuova emissione e revisione a seguito di audit ACCREDIA SQ CdA RT 30/06/2015 PG 15 2 d e
1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2 2. REQUISITI DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE 2 3. SOSPENSIONE, REVOCA E RIDUZIONE DELLA CERTIFICAZIONE 5
AI SENSI DELLA DIRETTIVA DISPOSITIVI ICI 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2 2. REQUISITI DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE 2 3. SOSPENSIONE, REVOCA E RIDUZIONE DELLA CERTIFICAZIONE 5 4. USO SCORRETTO DELLA CERTIFICAZIONE,
Regole per il rilascio e il mantenimento della certificazione delle asserzioni ambientali autodichiarate (Tipo II) in accordo alla norma ISO
Riferimenti normativi: ISO 14021 Pag. 1 / 9 Regole per il rilascio e il mantenimento della certificazione delle asserzioni ambientali autodichiarate (Tipo II) in accordo alla norma ISO 14021. Rev. Data
Per la concessione dell Accreditamento Istituzionale si fa riferimento alle seguenti norme/leggi:
Allegato n. 3 Delib.G.R. n. 25/ 29 del 1.7.2010 PROCEDURE PER L ATTUAZIONE DELLA SECONDA FASE DI ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE DELLE STRUTTURE SANITARIE E SOCIO- SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE DELLA REGIONE
La famiglia ISO 9000: il gruppo coerente
La famiglia ISO 9000: il gruppo coerente La famiglia ISO9000 nasce per aiutare le organizzazioni ad attuare e applicare Sistemi di Gestione per la Qualità efficaci ISO9000: descrive i fondamenti dei sistemi
TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI PRODOTTI NON CONFORMI
EDIZIONE MANUALE REVISIONE DATA 31.07.13 N 01 DATA 31.07.13 N 00 PAG. 1 DI 5 DEI PRODOTTI NON CONFORMI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 RESPONSABILITÀ 4 PRESCRIZIONI 4.1 DEFINIZIONE DI PRODOTTO (SERVIZIO)
PR-12 Gestione reclami, dei ricorsi e dei contenziosi. Ed. 1 Rev Emesso da: Responsabile Qualità. Verificato da: Direttore Generale
reclami, dei ricorsi e dei contenziosi Ed. 1 Rev. 05 Emesso da: Verificato da: Approvato da: Responsabile Qualità Direttore Generale Amministratore 1. GENERALITÀ 1.1. Cronologia delle revisioni Rev. Data