Chiarimenti sul concetto di idoneità e parametri necessari per una corretta valutazione.
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- Gina Cirillo
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1 A.I.I.S.A. Chiarimenti sul concetto di idoneità e parametri necessari per una corretta valutazione. ANAM 4 GENOVA Dott. Ing. Giorgio Ziragachi
2 Significato di idoneità. Idoneità significa possesso da parte di una persona o di un oggetto dei requisiti necessari per esercitare una determinata attività. Nel nostro caso dire che un impianto è idoneo sotto il profilo igienico sanitario significa che ha i requisiti igienici necessari per poter funzionare in un determinato sito.
3 Le condizioni che influenzano l idoneità. Vi sono dei fattori generali, non specifici dell impianto, che influenzano la tipologia qualitativa e/o quantitativa dei requisiti di idoneità. Tali fattori li chiamiamo condizioni intendendo con tale termine dei condizionamenti. La prima condizione è : il sito. Un ospedale avrà determinati requisiti diversi da un ufficio o da un locale di pubblico spettacolo. Una seconda condizione è : l evento.
4 Le condizioni che influenzano l idoneità. Se in un determinato sito è accaduto un evento ossia se una persona in quel sito ha accusato uno stato di malessere temporaneo (SBS) o permanente (SRI) a causa di un batterio o di un fungo presente nell impianto allora un requisito è la totale assenza di quel batterio o di quel fungo, in modo particolare se è un allergene. Esempio di Roma.
5 NADCA e norma EN Esaminiamo cosa dicono in merito al sito ed all evento la nostra procedura e la norma europea che uscirà a breve. NADCA stabilisce, in funzione del sito e della porzione di impianto (circuito di mandata,di ripresa e di espulsione), l intervallo minimo di tempo tra due ispezioni, demandando all ispezione la decisione se pulire o meno un impianto. La norma 15780,invece, fissa,in funzione del sito, le classi di qualità : bassa,media e alta. In funzione della classe di qualità e della porzione di impianto, stabilisce gli intervalli d ispezione.
6 NADCA e norma EN Relativamente ai contaminanti, NADCA dice : 1. per il particolato, occorre vedere se il quantitativo risulta eccessivo e se sono presenti detriti. 2. per i contaminanti chimici rimanda alle tabelle della ACGIH e/o a leggi locali. 3. per i contaminanti biologici rimanda a pubblicazioni della EPA o a norme internazionali, tipo WHO, o a leggi locali. 4. In ogni caso NADCA chiarisce che in presenza di contaminanti e/o di un evento, l impianto deve essere pulito e sanificato. Sui contaminanti la norma EN 15780,invece, si rifà alle classi di qualità e stabilisce :
7 NADCA e norma EN Sui contaminanti la norma EN 15780,invece, si rifà alle classi di qualità e stabilisce in funzione di queste : 1. I valori di particolato accettabili, nell ispezione, per un impianto in funzione e per un impianto nuovo oltre che in funzione anche della porzione di impianto esaminata. 2. Relativamente ai contaminanti biologici, la norma non fa alcun riferimento per cui si segue normalmente il Report 12 della Commissione delle Comunità Europee (WG5) e/o norme locali.
8 NADCA e norma EN Per i contaminanti chimici valgono le tabelle della ACGIH. 2. Anche la norma stabilisce in ogni caso che in presenza di contaminanti, l impianto deve essere pulito e sanificato. 3. Sarà compito di AIISA coniugare i valori ed i parametri della norma europea con la procedura della NADCA. E la pagina nazionale che NADCA inserirà nella sua procedura per tenere conto delle realtà delle diverse nazioni.
9 Idoneità di un impianto HVAC. Una volta che il sito e l eventuale evento sono stati ben inquadrati e che eventuali normative locali (regioni,asl,etc) sono a noi ben presenti, occorre procedere con l ispezione tecnica. Nell ispezione occorre esaminare attentamente anche il contesto in cui è inserito l impianto,sia l ambiente esterno che l ambiente interno. Ciò significa che, se vi sono contaminanti negli ambienti serviti e/o all esterno nelle vicinanze della presa dell aria esterna, il nostro impianto ne sarà sicuramente influenzato.
10 Idoneità di un impianto HVAC. L ispezione tecnica che viene effettuata può essere quella iniziale di controllo dello stato igienico e funzionale di un impianto o quella finale, dopo la pulizia e la sanificazione del circuito, per la verifica che i problemi riscontrati nell ispezione iniziale sono stati eliminati. Una volta espletate tutte le indagini,le misurazioni, le analisi, e vengono ben visionati i filmati della videoispezione,occorre mettere insieme tutte le tessere del mosaico.
11 Idoneità di un impianto HVAC. Solitamente i valori delle diverse misurazioni si coniugano con i risultati delle analisi microbiologiche e questo aiuta a capire la realtà igienica dell impianto. Alcuni parametri, quali ad esempio la pressione differenziale misurata a monte e a valle delle batterie,la portata dell aria all uscita dell UTA,la portata dell aria degli anemostati,l assorbimento del motore del ventilatore ed altri ancora, ci servono per capire se l impianto è ricco di particolato ed
12 Idoneità di un impianto HVAC. indirettamente che potrebbe esserci anche una contaminazione microbiologica. Particolato e contaminazione microbiologica sono strettamente correlati anche se questa è una conditio necessaria ma non sufficiente. Altri parametri sono invece più diretti e mi riferisco in particolare alle contaminazioni microbiologiche. Esaminiamole più in dettaglio.
13 Idoneità di un impianto HVAC. Le domande che ci dobbiamo porre ogni volta che esaminiamo un impianto sono : - quali analisi devo effettuare? - dove fare i campionamenti? Spesso si dà per scontato che le analisi sono sempre le stesse e che i campionamenti si eseguono sempre negli stessi punti. In realtà non è così.
14 Idoneità di un impianto HVAC. Per quanto concerne le analisi,sono totalmente inutili le analisi della carica batterica totale. Occorre sempre distinguere e ricercare la carica psicrofila e soprattutto mesofila totale. Oltre a queste ricercheremo la carica micetica,ossia le muffe, ed i lieviti. Per quanto era stato evidenziato precedentemente, è necessario valutare in quale sito ci troviamo e se si è verificato un particolare evento.
15 Idoneità di un impianto HVAC. Sia l uno che l altro ci suggeriranno analisi particolari. Se stiamo lavorando in un ospedale le ricerche dovranno essere più accurate e più allargate. Ad esempio l Aspergillus fumigatum è il principale agente di infezione nei soggetti immunodepressi, per cui nell impianto che serve quella zona cercheremo anche quel fungo. Negli uffici o comunque nelle aree di alta concentrazione di persone verificheremo anche alcuni allergeni. Se in un ufficio ci sono persone,ad esempio, che, pur non essendo dichiarate allergiche, risultano avere un alto grado di sensibilizzazione ad alcuni allergeni
16 Idoneità di un impianto HVAC. quali l Alternaria alternata, allora dopo l intervento di pulizia e sanificazione andremo a verificarne la loro presenza. E ovvio che non si possono cercare tutti batteri o tutti i funghi ma è altrettanto vero che, sulla base delle informazioni che abbiamo,dobbiamo indirizzare le nostre ricerche su quelli che la nostra esperienza e/o in letteratura sembrano avere maggiori probabilità di esistere in quel determinato sito.
17 Idoneità di un impianto HVAC. Questa veste leggera di incertezza che pervade il nostro lavoro è uno dei motivi fondamentali per cui NADCA vieta a chiunque di affermare che,dopo un intervento di pulizia e sanificazione, l impianto è totalmente o completamente libero da qualsiasi contaminazione o peggio ancora che tale rimarrà sino al prossimo anno. Anche l ubicazione dei campionamenti va vista tenendo in debito conto sia il sito che l evento. Oltre ai luoghi descritti dalla procedura, si devono pensare anche alle aree particolari di un ospedale per esempio (immunodepressi) o altre ancora.
18 Conclusioni. Sulla base di quanto sinora esposto, penso che si possa affermare che non esiste un criterio unico per stabilire l idoneità igienico sanitaria di un impianto. Ogni impianto ha una sua storia e come i medici dobbiamo valutare la sua anamnesi, conoscere i suoi precedenti fisiologici e patologici per poter diagnosticare il suo stato igienico e funzionale. Per noi, i suoi precedenti fisiologici corrispondono alla sua struttura,alla sua funzionalità e quindi la nostra ricerca deve interessare tutta la sua componentistica.
19 Conclusioni. I suoi precedenti patologici, invece, devono interessare la buona conoscenza del sito in cui è inserito e gli eventuali eventi che si sono verificati per poter stabilire se esiste una relazione tra causa ed effetto. E evidente che, nella ricerca della causa, l indagine microbiologica riveste una particolare importanza. E altrettanto evidente che in questo tipo di indagine la scelta del particolare contaminante microbiologico da ricercare non può e non deve cadere sempre sugli stessi soggetti in maniera indiscriminata ma deve essere guidata dalla conoscenza della sua storia e del suo sito.
20 Conclusioni. Nel caso che non si siano verificati eventi particolari, la scelta può essere fatta verificando in letteratura quali contaminanti particolari sono stati trovati in quella tipologia di sito ed in quelle condizioni climatiche. L INAIL ha stilato,per esempio, una lista di batteri e funghi specificando che nessuno di questi deve essere presente perché dannosi per l uomo.
21 Conclusioni. G R A Z I E
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