I monitoraggi ambientali negli ambienti lavorativi: l esperienza della CONTARP-INAIL
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1 Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione I monitoraggi ambientali negli ambienti lavorativi: l esperienza della CONTARP-INAIL Raffaella Giovinazzo INAIL, CONTARP CENTRALE REGIONE LOMBARDIA ASL LECCO Convegno: «La valutazione della qualità dell aria negli ambienti confinati di vita e di lavoro: un potente strumento di prevenzione». Lecco, 23 ottobre 2015
2 Il MAM negli ambienti di lavoro Livelli e tipologia della contaminazione presente; Trend della contaminazione in relazione all attività di lavoro (fasi/mansioni a rischio d esposizione); Sorgenti di contaminazione microbiologica (interne, esterne). Efficacia delle misure igieniche e di controllo; Efficienza dei sistemi di ricambiotrattamento aria.
3 L esperienza INAIL-CONTARP in tema di MAM A) Stato dell arte sul monitoraggio 1. Indisponibilità di un protocollo univoco per il campionamento e l analisi dei contaminanti di origine biologica. 2. Disponibilità di strumenti e metodologie di MAM estremamente diversificati tra loro. 3. Indisponibilità di valori limite di esposizione o soglie per differenziare tra ambiente di lavoro salubre e insalubre.
4 4. Possibilità di far riferimento a range di concentrazione e criteri orientativi, proposti a livello nazionale ed internazionale, per valutare i livelli di contaminazione microbica totale riscontrati. La presenza di patogeni (gruppo di rischio 2) impone, indipendentemente dalla loro concentrazione, la necessità di mettere in atto interventi per il ripristino di condizioni igienico-ambientali accettabili.
5 B) Evidenze in merito ai microrganismi aerodispersi 1. Matrice Aria. 2. Stress da aerodispersione e da campionamento. 3. Composizione eterogenea bioaerosol. 4. Variabilità delle concentrazioni misurate con metodi di campionamento diversi. 5. Carenza norme tecniche su campionamento e analisi bioaerosol. 6. Range di concentrazione ampi per valutare la «qualità dell aria».
6 C) Strategia di MAM negli ambienti di lavoro Modalità d esposizione: INALATORIA aria DA CONTATTO superfici Analisi quantitativa Parametri microbiologici: Carica batterica mesofila totale Carica batterica psicrofila totale Carica fungina totale. Analisi qualitativa.
7 Aria Prelievi in esterno e all interno dell edificio. Campionamento attivo o passivo. Superfici Ambiente di lavoro (arredi, attrezzature, piani di lavoro..). Lavoratore (mani, tessuti indumenti di lavoro). Piastre agar, tamponi. Campagne stagionali e misure in triplo
8 Valutazione dei risultati I. Confronto delle cariche microbiche: tra loro; con l outdoor; con il fondo ambientale. Verifica presenza fenomeni di accumulo o crescita microbica nell ambiente di lavoro. II. Confronto delle cariche con valori o indici orientativi proposti.
9 Esperienze di MAM nell iter di valutazione del rischio biologico occupazionale Il caso degli ambulatori «Prime Cure» INAIL Gruppo di Lavoro: INAIL-CONTARP INAIL-CSA ARPA Liguria-Dip.to Genova, U.O. Laboratorio Università degli Studi di Pavia-DSTA, Lab. Micologia
10 Mansioni Amministrativo Dirigente medico Medico del lavoro Medico legale Chirurgo Dermatologo Neurologo Cardiologo Ortopedico Otorino Pneumologo Radiologo Tecnico RX Infermiere Attività delle Sedi INAIL con ambulatori «Prime Cure»
11 Procedimento 1. Analisi fonti di pericolo / mansione. Calcolo di R associato ad ogni mansione (algoritmo). Individuazione e pianificazione temporale degli interventi migliorativi. 2. Questionario sulla percezione dei rischi. 3. Monitoraggio della contaminazione microbiologica ambientale.
12 Fonti di pericolo biologico Medici Infermieri Pazienti X X Strumenti X X Personale amm.ivo Rifiuti sanitari X X Superfici di lavoro/oggetti contaminati X X Impianto aeraulico X X X
13 SEZIONE 1 SEZIONE 2 SEZIONE 3 SEZIONE 4 SEZIONE 5 SEZIONE 6 SEZIONE 7 SEZIONE 8 SCHEDA RACCOLTA DATI INFORMAZIONI GENERALI SULLA SEDE AMBULATORI INFORTUNI ATTIVITÁ CARATTERISTICHE STRUTTURALI BUONE PRATICHE/PROCEDURE OPERATIVE DPI FORMAZIONE
14 Metodo a matrice R = P x D D Quantificato in base alla classificazione di pericolosità degli agenti biologici potenzialmente rinvenibili nelle fonti di rischio (Allegato XLVI D. Lgs. 81/08 e s.m.i.). P Calcolato in base al grado di contaminazione presunta (C) delle fonti di rischio e ai fattori (F i ) che concorrono a determinare la probabilità di infezione.
15 Fattori che condizionano il livello di rischio biologico FATTORI F F1 F2 F3 F4 F5 F6 AFFLUENZA SETTIMANALE DI PAZIENTI NELL AMBULATORIO FREQUENZA DI CONTATTO CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL AMBULATORIO PROCEDURE/BUONA PRATICHE DI LAVORO DPI PER IL RISCHIO BIOLOGICO FORMAZIONE 0 0,5 1 F
16 Algoritmo di valutazione del rischio
17
18 Risultati algoritmo / Sede G OCULISTA ORTOPEDICO CHIRURGO NEUR./INTER NISTA MED. LEGALE INFERMIE RE D C F , F2 0, F3 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 F F5 0 0,5 0, F p 0,43 1,43 1,29 0,36 0,50 1,29 R 0,9 4,3 3,9 0,7 1,0 3,9
19 Indagine sulla contaminazione microbiologica aerodispersa e su superfici
20 I. OBIETTIVI 1. Valutare la qualità dell aria confinata. 2. Individuare eventuali fonti di contaminazione negli indoor. 3. Valutare funzionamento degli impianti di condizionamento ed efficienza dei dispositivi di filtrazione dell aria. 4. Verificare l efficacia delle operazioni di pulizia e disinfezione superfici per la prevenzione del rischio da contatto.
21 II. PIANO DI MONITORAGGIO DOVE? Esterno ed interno edificio Sede. Ambulatori di: chirurgia, oculistica, ortopedia, medicina legale Stanza infermieri, Locale sterilizzazione ferri QUANDO? A fine turno giornaliero, prima pulizia locali. In primavera ed in autunno.
22 COSA? Aria. Superfici: scrivanie e carrelli porta strumentario; piano di lavoro per pulizia ferri (parete lavandino); camici. Bocchette mandata aria. Cariche batteriche (mesofili e psicrofili) e fungine totali. Specie fungine presenti. Concentrazione stafilococchi coagulasi positivi e batteri Gram negativi. COME? Campionamento attivo aria a centro ambiente, 1.5 m da pavimento. Piastre a contatto o tamponi con/senza delimitatori d area. RISULTATI (ufc) ESPRESSI COME MEDIA DI 3 REPLICHE.
23 INDICI DI CONTAMINAZIONE MICROBIOLOGICA DELL ARIA Dacarro C. e coll. (2000) Indice Globale di Contaminazione Microbica : IGCM/m 3 aria = UFC mesofili + UFC psicrofili + UFC funghi Indice di Contaminazione Mesofila: ICM = mesofili / psicrofili Indice di Amplificazione: IA = IGCM indoor / IGCM outdoor
24 INDICI DI CONTAMINAZIONE MICROBIOLOGICA DELL ARIA Dacarro C. e coll. (2000) Categoria IGCM/m 3 Molto bassa < 500 Classe Bassa < 1000 A: IGCM > 1000 ICM < 3 IA < 3 Intermedia > 1000 B: IGCM > 1000 ICM > 3 o IA > 3 C. IGCM > 1000 ICM > 3 IA > 3 D: IGCM > 5000 ICM < 3 IA < 3 Alta > 5000 E: IGCM > 5000 ICM > 3 o IA > 3 F: IGCM > 5000 ICM > 3 IA > 3 G: IGCM > ICM < 3 IA < 3 Molto alta > H: IGCM > ICM > 3 o IA >3 I: IGCM > ICM > 3 IA > 3
25 CONTAMINAZIONE DELLE SUPERFICI Valori di riferimento proposti dalle Linee guida della Commission Centrale des Marchés francese (1990) per le superfici di alcune tipologie di ambiente di lavoro ospedaliero a Rischio Medio: Ambienti a rischio basso Ambienti a rischio medio 500 UFC/100cm2 Ad esempio: uffici, hall 200 UFC/100cm2 Ad esempio: aree di rieducazione funzionale, sale d attesa, centrale di sterilizzazione
26 Risultati delle indagini ambientali presso la Sede G
27 Ambulatorio SEDE A SEDE B 1 Dermatologia 2 CHIRURGIA 3 OCULISTICA 4 Otorino 5 ORTOPEDIA 6 Pneumologia 7 Neurologia 8 MED. LEGALE 9 STERILIZZAZIONE CONTAMINAZIONE DELL'ARIA PRIMAVERA SEDE C SEDE D SEDE E SEDE F SEDE G SEDE H OUTDOOR AMBULATORIO NON PRESENTE AMBULATORIO NON MONITORATO
28 CONTAMINAZIONE DELL'ARIA AUTUNNO Ambulatorio SEDE A SEDE B SEDE C SEDE D SEDE E SEDE F SEDE G SEDE H 1 Dermatologia 2 CHIRURGIA 3 OCULISTICA 4 Otorino 5 ORTOPEDIA 6 Pneumologia 7 Neurologia 8 MED. LEGALE 9 STERILIZZAZIONE OUTDOOR AMBULATORIO NON PRESENTE AMBULATORIO NON MONITORATO
29 MESOFILI PSICROFILI MICETI % CHIRURGIA SCRIVANIA CHIRURGIA CARRELLO ORTOPEDIA SCRIVANIA ORTOPEDIA CARRELLO OCULISTICA SCRIVANIA OCULISTICA CARRELLO LOCALE MEDICINA LEGALE STERILIZZAZIONE SCRIVANIA Campionamento primaverile sulle superfici Sedi Inail (% ambulatori che superano 200 UFC/100 cm 2 )
30 MESOFILI PSICROFILI MICETI % CHIRURGIA SCRIVANIA CHIRURGIA CARRELLO ORTOPEDIA SCRIVANIA ORTOPEDIA CARRELLO OCULISTICA SCRIVANIA OCULISTICA CARRELLO LOCALE STERILIZZAZIONE MEDICINA LEGALE SCRIVANIA Campionamento autunnale sulle superfici Sedi Inail (% ambulatori che superano 200 UFC/100 cm 2 )
31 Camici Sede G Cariche microbiche totali su 100cm 2 superficie di tessuto < 200 UFC/100cm 2 Alternaria alternata Chrysonilia sitophila Cladosporium herbarum Cl. cladosporioides Trichoderma spp. Lieviti
32 Taxa fungini aria e superfici Sede G / 1 SEDE G TAXA FUNGINI CHIRURGIA ORTOPEDIA ST.INFERMIE OUTDOOR RI 1 SUP ARIA SUP ARIA SUP ARIA ARIA Acremonium spp. Alternaria alternata X XC X X Aspergillus brasiliensis Aspergillus carbonarius Aspergillus flavus Aspergillus terreus X Aureobasidium pullulans Botrytis cinerea X X X Chaetomium globosum Chrysonilia sitophila X Cladosporium cladosporioides X XC X X X Cladosporium herbarum C X Epicoccum nigrum C X X Fusarium verticillioides X Monodictys castaneae X Mucor plumbeus XC Penicillium spp. X XC X X X Rhizopus stolonifer XC (X= scrivania C= carrello strumenti L= parete lavandino)
33 Taxa fungini aria e superfici Sede G / 1 SEDE G TAXA FUNGINI CHIRURGIA ORTOPEDIA ST.INFERMIE OUTDOOR RI 1 SUP ARIA SUP ARIA SUP ARIA ARIA Acremonium spp. Alternaria alternata X XC X X Aspergillus brasiliensis Aspergillus carbonarius Aspergillus flavus Aspergillus terreus X Aureobasidium pullulans Botrytis cinerea X X X Chaetomium globosum Chrysonilia sitophila X Cladosporium cladosporioides X XC X X X Cladosporium herbarum C X Epicoccum nigrum C X X Fusarium verticillioides X Monodictys castaneae X Mucor plumbeus XC Penicillium spp. X XC X X X Rhizopus stolonifer XC (X= scrivania C= carrello strumenti L= parete lavandino)
34 Taxa fungini aria e superfici Sede G / 2 SEDE G TAXA FUNGINI OCULISTICA STERILIZZ M.LEGALE OUTDOOR 2 SUP ARIA SUP ARIA SUP ARIA ARIA Acremonium spp. X L X Alternaria alternata X X Aspergillus brasiliensis X Aspergillus carbonrius X Aspergillus flavus L X A. terreus Aureobasidium pullulans X Botrytis cinerea X X X X Chaetomium globosum X X X Chrysonilia sitophila C X Cladosporium cladosporioides X X L X X X X Cladosporium herbarum X Epicoccum nigrum X X X Fusarium verticillioides X X X Monodictys castaneae Mucor plumbeus X X Penicillium spp. X X L X X X Rhizopus stolonifer (X= scrivania C= carrello strumenti L= parete lavandino)
35 Taxa fungini aria e superfici Sede G / 2 SEDE G TAXA FUNGINI OCULISTICA STERILIZZ M.LEGALE OUTDOOR 2 SUP ARIA SUP ARIA SUP ARIA ARIA Acremonium spp. X L X Alternaria alternata X X Aspergillus brasiliensis X Aspergillus carbonrius X Aspergillus flavus L X A. terreus Aureobasidium pullulans X Botrytis cinerea X X X X Chaetomium globosum X X X Chrysonilia sitophila C X Cladosporium cladosporioides X X L X X X X Cladosporium herbarum X Epicoccum nigrum X X X Fusarium verticillioides X X X Monodictys castaneae Mucor plumbeus X X Penicillium spp. X X L X X X Rhizopus stolonifer (X= scrivania C= carrello strumenti L= parete lavandino)
36 Bocchette mandata aria CHIRURGIA ORTOPEDIA MEDICINA LEGALE OCULISTICA STERILIZZAZIONE FERRI STANZA INFERMIERI Cladosporium spp., Penicillium spp. Alternaria alternata, Cladosporium spp., Chrysonilia sitophila, Penicillium spp. Alternaria spp., Aspergillus flavus, Cladosporium herbarum, Cladosporium spp., Penicillium spp. Alternaria spp., Aspergillus flavus, Cladosporium herbarum, Cladosporium spp., Penicillium spp., lieviti. Alternaria spp., Aspergillus flavus, Cladosporium herbarum, Cladosporium spp., Penicillium spp., Rhizopus stolonifer, lieviti. Alternaria spp., Aspergillus brasiliensis, Aspergillus spp., Cladosporium spp., Epicoccum nigrum, Mucor spp., Penicillium spp., lieviti.
37 Bocchette mandata aria CHIRURGIA ORTOPEDIA MEDICINA LEGALE OCULISTICA STERILIZZAZIONE FERRI STANZA INFERMIERI Cladosporium spp., Penicillium spp. Alternaria alternata, Cladosporium spp., Chrysonilia sitophila, Penicillium spp. Alternaria spp., Aspergillus flavus, Cladosporium herbarum, Cladosporium spp., Penicillium spp. Alternaria spp., Aspergillus flavus, Cladosporium herbarum, Cladosporium spp., Penicillium spp., lieviti Alternaria spp., Aspergillus flavus, Cladosporium herbarum, Cladosporium spp., Penicillium spp., Rhizopus stolonifer, lieviti Alternaria spp., Aspergillus brasiliensis, Aspergillus spp.,, Cladosporium spp., Epicoccum nigrum, Mucor spp., Penicillium spp., lieviti.
38 Considerazioni conclusive
39 RISULTATI ALGORITMO SEDE G 1. Mansioni a R Medio: chirurgo, ortopedico e infermiere. 2. Migliorare F1 (affluenza pazienti), F2 (frequenza operazioni a rischio), F4 (procedure e buone prassi). RISULTATI INDAGINI AMBIENTALI SEDE G 1. Livelli contaminazione aria («Qualità» aria) Nel complesso bassi, ma in alcuni ambulatori sovrapponibili a quelli outdoor «Intermedi». Impianto di filtrazione-trattamento aria. 2. Livelli contaminazione superfici Veicoli di contaminazione (chirurgia, oculistica, ortopedia, medicina legale). Procedure pulizia-disinfezione.
40 3. Tipologia contaminazione indoor Fonti di contaminazione fungina interne. Contributo antropico alla contaminazione batterica indoor. Manutenzione impianto trattamento aria. Gestione camici.
41 Grazie dell attenzione!
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