POMODORO DA INDUSTRIA

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1 home >> schede tecniche colturali di sintesi >> Pomodoro da industria POMODORO DA INDUSTRIA ZONA DI RIFERIMENTO Nord- Italia ESIGENZE PEDOCLIMATICHE Nel Nord-Italia il pomodoro da industria si adatta a diversi tipi di suolo: ovviamente le condizioni estreme, terreni molto sabbiosi e argillosi / compatti sono sconsigliabili terreni a medio impasto tendenti all'argilloso sono consigliabili perché ne guadagna la qualità organolettica. I limiti della reazione oscillano tra ph 5,5/6-7,5/8. Per controllare meglio le malattie fungine il terreno deve essere ben aerato e lavorato per evitare qualsiasi ristagno d'acqua. Le temperature sono: 1) semina diretta in campo, 12 C per un'ottima germinazione; 2) trapianto dal 10 Aprile al 10 Giugno (secondo le varietà), C; 3) l'induzione alla fioritura legata ad un termostadio di C; 4) fioritura C; 5) maturazione C; 6) temperatura letale 0-2 C; 7) superiore ai C influisce negativamente sulla formazione del licopene e sulla colorazione delle bacche, specialmente se la pianta è scarsamente vegetata.

2 ROTAZIONE / CONSOCIAZIONE Il pomodoro è una tipica pianta da rinnovo, quindi apre la rotazione in AB; non deve mai succedere a se stesso in quanto diffonde nel terreno parassiti fungini specialmente Verticillium e Fusarium, nematodi ed insetti. In AB la rotazione classica frumento - pomodoro da ottimi risultati essendo il piano produttivo già ricco di rotazioni. Se capitassero problemi, vi sono vecchie rotazioni diffuse soprattutto in Emilia e nella Bassa Padana ("Casalasco") utili: pomodoro - frumento bulato con trifoglio pratense; 2) pomodoro - frumento - medica - medica - medica - frumento - pomodoro 3) pomodoro - frumento - girasole - frumento - medica - medica - medica - orzo - pomodoro. L'evoluzione della coltivazione, anche in AB, non porta più a praticare la consociazione; su piccole estensioni è comunque consigliabile con ottimi risultati soprattutto con cavoli tra le file del pomodoro, o per tutta l'epoca con il Mais. FERTILIZZAZIONE La fertilizzazione è elemento di grande importanza non solo per la crescita e la produzione del pomodoro, ma anche per il controllo di malattie e di parassiti, quindi è assolutamente indispensabile concimare il terreno almeno 30 gg. Prima della semina o del trapianto soprattutto se si usano concimi organici e polline acquistati sul mercato. La concimazione migliore è da considerarsi in relazione al terreno dove si effettua la coltivazione, generalmente con l'apporto di circa 400 q / ha di compost, la coltura non avrà più bisogno di nessun apporto fogliare. Altri esempi di concimazione: 1) 20 q / ha di pollina in pre-semina, più 30 kg / ha di sangue liquido distribuito in 3 volte via fogliare; 2) 25 q / ha di borlanda da lievito di birra in pre-semina;

3 3) 20 q / ha di borlanda da lievito di birra in pre-semina (5 q / ha in due volte via fogliare nelle fasi dell'allegagione); 4) concimazioni miste varie come: 200 q / ha di compost più 10 q / ha di borlanda tutto pre-semina oppure 150 q / ha di compost più 60 kg di sangue liquido distribuito in 3 volte; ottimo risultato si ottiene con un sovescio annuale di trifoglio pratense, difficilmente il pomodoro ha bisogno di apporti fogliari. LAVORAZIONE DI IMPIANTO, DI GESTIONE, CURE COLTURALI, POTATURA La preparazione del terreno deve essere eseguita con la massima cura almeno 30 gg. Prima delle operazioni di semina e trapianto; usare ripuntatori ed erpici a dischi, le frese solo per sminuzzare finemente il terreno. Eseguire il trapianto o la semina con terreno in tempera, per la semina si consiglia di rullare il terreno e di usare seme con prova vegetativa che abbia una germinazione di almeno il 91 %. Questa pratica in AB è comunque sconsigliata per la difficoltà di controllare le infestanti, sebbene abbia il vantaggio di ridurre i costi colturali. Il trapianto si effettua quando le piantine sono fra i 12 ed i 16 cm, allo stadio di 4-6 foglie vegetate; il terreno deve aver raggiunto una temperatura di almeno 15 C. Nella crescita il controllo delle infestanti avviene con 1-2 fresature e 1-2 sarchiature. Non si effettua alcuna potatura. DIFESA INDIRETTA Tale pratica in agricoltura biologica è legata alla metodologia di coltivazione: 1) concimazione anticipata 30 gg. (previene Alternaria, Elateridi, Funghi); 2) evitare l'uso di frese (costipazione, aumento infestanti tipo Amaranto, nido di afidi); 3)irrigazioni solo notturne 4)scelta varietale;

4 DIFESA: ANIMALI, INSETTI, ACARI, CRITTOGAME, BATTERI E VIRUS Vale quanto detto in difesa indiretta. Se il metodo di AB applicato è corretto nei suoi passaggi (rotazione, fertilizzazione, ecc.), la coltura raggiunge un equilibrio tale da avere bisogno solo di trattamenti contro Peronospora ed Alternaria; questo rilevato in pianura Padana (Casalasco) in coltivazioni biologiche fra i 5/10 ha in 6 anni di AB. Per i vari trattamenti vengono usati i seguenti prodotti: 1. malattie fungine: poltiglia bordolese - kg 1,2 per 100 litri di acqua - distribuire 1200 l / ha; 2. malattie fungine: 3 kg di bentotamio gr di lecitina di soia per 100 litri di acqua; 3. malattie fungine (casi gravi): 3 kg di bentotamio gr di poltiglia bordolese gr di lecitina di soia per 100 litri di acqua l / ha; 4. eventuali batteriosi devono essere trattate con propoli idroalcolica - soluzione 3 % unita in casi gravi a Ryania speciosa gr per 3 litri di acqua, tale applicazione ha effetto solo se erogata preventivamente ai primi avvistamenti; 5. insetti ed acari trattati soprattutto con Quassime e Ryana speciosa; I trattamenti sopra elencati non devono essere calendarizzati, ma frutto di osservazione. GESTIONE DELLE INFESTANTI Tale pratica è frutto soprattutto di: una corretta rotazione; trapianto o semina con temperature appropriate; trapianto o semina dopo falsa semina; interventi meccanici con frese e sarchiatrici.

5 VARIETA' Il pomodoro da industria non ha tuttora una ricerca varietale completa, le migliori varietà da consigliarsi in termini complessivi (resistenza alle malattie, produttività, qualità) sono ibridi ottenuti con incroci semplici fra i quali: 1293; Soprano; Isola; Brigaide; S.Chiara; 9263; Falcon. RACCOLTA L'epoca di raccolta dipende dalla varietà, dalle condizioni pedoclimatiche e dalla destinazione del prodotto; può essere in casi rari manuale, nella maggior parte dei casi a macchina. In AB per la raccolta meccanizzata il problema maggiore è una maturazione sufficientemente uniforme, tale da non danneggiare la produzione. La valutazione deve essere soggettiva osservando il punto di maturazione fra il primo e l'ultimo palco fiorito. Bisogna tener conto che l'industria applica i seguenti parametri: immaturo (colore rosso minore del 90 % di superficie), 1 % max scarto; marcio, 1 % max scarto; lesioni parassitarie (funghi, insetti, virus, batteri), 2 % max scarto; spaccato, 2 % max scarto;

6 colletrato, 2 % max scarto; muffe assenti; materiale inerte (fango, terra, vegetali, ecc.), 2% max scarto; scottato (scottature superiori al 25 % di superficie), 2 % max scarto; peduncoli assenti. I parametri dei punti 1, 2, 5, 8, possono essere considerati indicatori per il momento migliore di raccolta. CONDIZIONAMENTO Per tale pratica nel pomodoro da industria il problema non si pone in quanto il ritiro è pianificato con il raccolto. Per eventuali disguidi nel ritiro, è sufficiente stoccare il prodotto sotto un porticato ombreggiato in euro-beans da 300 kg cadauno circa, per un massimo di 48 ore. Non mettere mai in cella frigorifera il prodotto da industria. QUALITA' MERCEOLOGICA Si possono considerare i seguenti parametri per definire la qualità di un pomodoro da industria di prima categoria: maturazione completa e colore rosso vivo (almeno il 90 % del frutto), purché il 10% del frutto non presenti colorazione verde; lesioni cicatrizzate di natura non parassitaria, purché non penetrino nel frutto per più di 5 mm e non sia insediato da malattie fungine; assenza di lesioni causati da parassiti di qualsiasi natura;

7 assenza di lesioni dovute a marciume apicale e di scottature da sole che interessino più del 10 % della superficie del frutto, purché non vi sia insediamento di malattie fungine. Seconda categoria: difetto di maturazione che non superi il 20 % della superficie del frutto compreso il verde; assenza di marciume apicale penetrante lungo l'asse stilare del frutto; scottature da sole che non superino il 25 % della superficie del frutto e che non siano sedi di muffe nere. In agricoltura biologica l'agricoltore che applica correttamente le metodologie di coltivazione deve comunque ottenere un prodotto di peso specifico superiore (Es. 5 anni di rilievi alla Coop. Agr. IRIS di Cremona dimostrano che a parità di prodotto vi è un peso specifico + 3,5 %). Inoltre è di grande importanza il grado brix (zuccheri) che deve essere al 4,5 % valore considerato dall'agricoltura convenzionale buono, ma in AB si può dire valore minimo. Tale parametro è per l'industria motivo di maggiorazione di prezzo per il valore organolettico del prodotto. indietro HOME avanti

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