Scuola dell Infanzia
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- Veronica Biagi
- 8 anni fa
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1 Monza, gennaio febbraio marzo 2010 CORSO DI FORMAZIONE LA SCUOLA DI FRONTE AI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO : LA DISLESSIA Scuola dell Infanzia
2 I mediatori dell incontro con il sistema simbolico: primo approccio alla letto-scrittura dr.ssa Anna Fumagalli
3 Traccia della presentazione integrata con le esercitazioni in laboratorio
4 Vedi in cartaceo : Estratto dalla rivista Infanzia n Oralità e scrittura. Autore Cinzia Braglia Attraverso la progettazione didattica è possibile restituire al bambino i suoi cento linguaggi, che non sono modi alternativi per giungere alla conoscenza, ma rappresentano occasioni diverse per entrare dialetticamente in contatto con una realtà pluridimensionale e complessa, mai data una volta per tutte, che si costruisce sotto agli occhi del bambino grazie alla sperimentazione attiva dei diversi codici di cui dispone.
5 La simulazione Il gioco estensione delle esperienze linguistiche in aree di attività protette e strutturate incontri epistemici ravvicinati con le caratteristiche del sistema tempi dilatati e dedicati alla riflessione de-contestualizzata e orientata dalle regole del gioco sviluppo di abilità in sotto-compiti specifici
6 Mettere in gioco gli schemi anticipatori Le matrici Culturali : le conoscenze generali o di contesto delle forme organiche della lingua. Cognitive : gli organizzatori logicolinguistici nella rappresentazione del mondo Grammaticali : criteri di accettabilità fonologica, lessicale, morfosintattica.
7 Giocare a recitare Filastrocche e conte Cantate Mimate Danzate Poesie a memoria Mettere in scena una storia
8 Giocare a leggere Leggere le figure Far finta di leggere Indovinare cosa c è scritto Leggere fingendo di compitare le sillabe le lettere
9 Giocare a scrivere A mano Con attrezzature Etichette Elenchi Lettere Cartoline Libri Giornali Volantini Prestampati
10 La scrittura come matrice delle funzioni di controllo Scrivere manualmente rappresenta alla fine della scuola dell infanzia una forma di piacere funzionale per l assestamento di alcune funzioni di controllo. Scrivere per scrivere è pratica preliminare alla scrittura associativa e pianificata- intenzionale. Le prove di scrittura mettono in gioco Organizzazione dello spazio grafico Riproduzione dei caratteri alfabetici Segmentazione delle parole
11 Le matrici culturali Familiarità con : i materiali scritti i codici d uso le forme e i generi I libri per l infanzia letti dagli adulti e materialmente accessibili orientano l approccio alla lettura e ne rappresentano la gratuità e il piacere. I libri da grandi custoditi dagli adulti e psicologicamente inaccessibili motivano curiosità, osservazione, esplorazione guidata
12 Le matrici cognitive La narrazione è il mediatore principale della costruzione del mondo rappresentato attraverso il linguaggio verbale della dimensione espressiva, logica, simbolica della comprensione/produzione linguistica delle funzioni di decentramento.
13 La narrazione come matrice cognitiva del testo Rielaborare una storia o inventarla e poi scriverla richiedono compiti cognitivi in evoluzione nel corso della scuola dell infanzia : Integrazione del piano sensoriale Costruzione delle relazioni spazio tempo Lessicalizzazione dei deittci
14 Le matrici grammaticali Accettabilità grammaticale : Fonologica : le parole che si possono pronunciare si possono anche scrivere benchè senza senso Semantica - lessicale - morfosintattica : le parole e la forma in cui si dispongono rispondono a criteri di accettabilità grammaticale coniugata alla accettabilità semantica, processo continuo di assimilazione-accomodamento tra pensiero e linguaggio.
15 Le matrici grafemiche Area di ricerca operativa e di concettualizzazione prolungata nel tempo : le parole scritte devono avere una corrispondenza con le parole dette di senso grafemica alfabetica ortografica lessicale
16 L illustrazione L illustrazione rappresenta un codice complementare ma non sovrapponibile alla lingua. (es. Perché i merli sono neri ) Il disegno : è un sistema grammaticalmente diverso di rappresentare la realtà sul piano evocativo richiama, contestualizza, integra il non scritto sul piano esecutivo dà forma alternativa a frames e copioni il coordinamento visuo-motorio integra le abilità grafiche richieste dalla scrittura
17 La recitazione La recitazione - soprattutto di filastrocche e conte, ma non solo - con i dispositivi del ritmo, della rima, della ripetizione consolida il rapporto tra le matrici della oralità e della scrittura. Vedi le favole tradizionali di Roberto Piumini pubblicati da ELLE EDIZIONI
18 Parola e movimento Le conte sintetizzano il rapporto tra più dimensioni del linguaggio: Vocalità Motricità Musicalità Gratuità Segmentazione del continuum fonico Scrivibilità delle parole senza senso
19 Il prototipo della narrazione Le filastrocche tradizionali recitate, cantate, mimate costituiscono il prototipo della costituiscono il prototipo della narrazione e funzionano come esempi sintetici di organizzazione delle diverse dimensioni di un testo.
20 Esempi : La pecora nel bosco : il modello del rapporto causa effetto come dispositivo di coerenza il modello della ripresa anaforica (l ha) come dispositivo di coesione il senso implicito dell inspiegabile La Rosina bella : il modello della corrispondenza uno a uno come dispositivo di coerenza e coesione il modello del numero implicito nel rapporto tra una serie ordinata ( i nome dei sette giorni ) e un elenco aperto non gerarchizzato ( le cose comprate al mercato ) Il senso implicito delle abitudini Lontano lontano viveva un dì : il modello dello spostamento nello spazio, della collocazione dei luoghi come dispositivo di coerenza/coesione il modello della storia strutturata in episodio iniziale, problema, risoluzione il senso implicito dell ironia
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