Progetto Interreg Valorizzazione dell architettura tradizionale, tutela del paesaggio antropizzato e del costruito (ID )
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1 Data 21/09/2012 Incontro tecnico-operativo Ora inizio Ora fine Luogo Ente Turistico Vallemaggia Via Cantonale/Via Crosello, Maggia (CH) Documento a cura di Elisa Genna (Centro Servizi Lapideo del V.C.O.) rev. 02 del 25/09/2012 SVIZZERA ERS-LVM Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e della Vallemaggia (capofila Interreg) Soggetto dott. Gabriele Bianchi Ente Turistico Vallemaggia dott. Fabio Lafranchi Agenzia Cento Rustici sig. Stefan Früh ITALIA Provincia del Verbano Cusio Ossola (capofila Interreg) Centro Servizi Lapideo del Verbano Cusio Ossola (partner Interreg) Soggetto dott. Claudio Cottini dott. Marco Cerutti ing. arch. Elisa Genna G.A.L. Laghi e Monti (partner Interreg) rag. Ferruccio Sbaffi 1 di 15
2 PROGRAMMA DELL INCONTRO Mattino Ore 9.50 Ore Ore Arrivo e accoglienza dei partecipanti presso la sede dell Ente Turistico Vallemaggia (Maggia, CH) Tavolo di lavoro sul tema dell Agenzia di valorizzazione degli edifici tipici tradizionali nel Ticino (CH) e nel Verbano-Cusio-Ossola (IT) Fine lavori 2 di 15
3 CONTENUTI DELL INCONTRO Tavolo di lavoro sul tema dell Agenzia di valorizzazione degli edifici tipici tradizionali nel Ticino (CH) e nel Verbano-Cusio-Ossola (IT) L incontro viene avviato dal dott. Gabriele Bianchi, il quale presenta sinteticamente una brochure recante il progetto Vallemaggia pietraviva, che negli scorsi anni ha previsto lo sviluppo di quattro linee di indirizzo. Una delle quattro linee consisteva nella classificazione dei rustici, ma all avvio si è arenata. Il dott. Gabriele Bianchi chiede ai rappresentanti dei partners italiani (Centro Servizi Lapideo del V.C.O. e G.A.L. Laghi e Monti) di illustrare a Fabio Lafranchi i contenuti del progetto Interreg e le motivazioni che hanno spinto i partners italiani a chiedere un incontro/confronto con l Ente Turistico Vallemaggia. Prende la parola il rag. Ferruccio Sbaffi del G.A.L. Laghi e Monti del Verbano-Cusio-Ossola, il quale riferisce che il G.A.L. è una società consortile a responsabilità limitata, il cui capitale sociale è partecipato al 46% da Enti Pubblici ed al 54% da Associazioni di categoria. Riferisce che esso partecipa a bandi con contributi a fondo perso (dal 35 all 80%), con contributi per la realizzazione di progetti (recupero e studio marketing). Si occupa di progetti che vedono uno sviluppo nell arco di sei anni e di progetti di cooperazione (come quello Interreg in essere). L obiettivo del progetto Interreg (Valorizzazione tutela del paesaggio antropizzato e del costruito) è quello di giungere al recupero di edifici tipici tradizionali attraverso la redazione di un Manuale tecnico, da mettere a punto con la collaborazione del Politecnico di Torino, la Provincia del Verbano Cusio Ossola, il Centro Servizi Lapideo, i Comuni di Beura Cardezza e di Santa Maria Maggiore. All interno del progetto si collocano due esempi di interventi di recupero pilota: quello su tre lavatoi nel Comune di Santa Maria Maggiore e quello sulla torre (di segnalazione visiva) di Beura Cardezza, realizzata interamente in pietra a secco. Il ruolo del G.A.L. nell ambito del progetto Interreg consiste nella catalogazione e nel reperimento di informazioni con determinate caratteristiche tipiche tradizionali, con l obiettivo di creare rete su una struttura dotata di uno sportello fisico, in grado di mettere in comunicazione il mondo della domanda (turisti) con quello dell offerta (proprietari di edifici tipici tradizionali). Uno degli obiettivi sarà quello di creare un database di strutture coordinate, con uno sportello ed un sito web per la promozione dell iniziativa. 3 di 15
4 Sarà fondamentale, in questa fase, pensare anche al dopo progetto. Il rag. Ferruccio Sbaffi riferisce che, rispetto a quanto prescritto dalla normativa svizzera, in Italia, per dare in locazione un appartamento, è necessario ottemperare a vincoli di ordine fiscale e burocratico. Si potrebbe pensare di giungere ad una classificazione ben precisa al fine di rientrare in una canalizzazione: i bed & breakfast, per esempio, sono strutture che devono prevedere non più di x stanze, devono assicurare la colazione e non possono fare ristorazione. Le strutture con più di 2-3 camere non possono configurarsi come bed & breakfast, ma eventualmente come affittacamere od alberghi. La registrazione dei bed & breakfast avviene con denuncia al Comune e facendo domanda in Regione. Solo dopo l accettazione della domanda, viene rilasciata apposita targa, senza la quale non è possibile mettere a disposizione i propri locali. Esistono attualmente tantissime strutture che possono rispondere ai requisiti per l affitto, ma i privati non sono disposti a darli in locazione. Il rag. Sbaffi, a questo proposito, richiama l Agenzia del sig. Stefan Früh, che si occupa di gestione. Il dott. Gabriele Bianchi interviene dicendo che questa parte di progetto si lega molto ad un progetto in essere, insieme con l Agenzia di Stefan Früh, nell ambito del Parco Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e della Vallemaggia. Riguardo invece alla parte di sviluppo della ricerca dal punto di vista tecnologico ed architettonico, il rag. Ferruccio Sbaffi sottolinea che si stanno svolgendo considerazioni ed analisi sugli edifici tipici tradizionali. Si sente sempre maggiore la richiesta, da parte dei turisti, di soggiornare in edifici tipici, in strutture tipiche locali, che si distinguono per la loro unicità. Uno degli obiettivi sarà quello di classificare i tipi di abitazione (vecchia fattoria, vecchia osteria, vecchio fienile, dimora patrizia, etc.), grazie ai contenuti del Manuale che sarà messo a punto e costituirà uno degli esiti del progetto Interreg. Una volta predisposta la scheda, si invierà un format ai proprietari per la compilazione di una serie di informazioni sintetiche relative all abitazione da mettere in rete. La scheda attualmente in bozza è molto complessa, ma la sua complessità è utile per una prima fase di censimento a tappeto, che nel Verbano-Cusio-Ossola manca. Il G.A.L. attualmente è in possesso di un censimento recante le strutture ricettive regolari e riconosciute (bed & breakfast ed altre strutture), i cui dati sono stati acquisiti dai Comuni e dalla Camera di Commercio. Riguardo ai singoli proprietari, sarà necessario sensibilizzare il privato in ottica di creare una rete delle abitazioni da mettere in locazione. 4 di 15
5 Il rag. Ferruccio Sbaffi riferisce che il Politecnico di Torino, in collaborazione con il Centro Servizi Lapideo del V.C.O., partners del progetto, si sta occupando di una serie di analisi scientifiche per la redazione del Manuale. Si stanno effettuando schedature ed analisi di edifici, in ottica di definire gli elementi tecnici ed i materiali che individuano il tipico tradizionale locale (riferito agli edifici, la cui struttura fa uso di materiali semplici (pietra, legno, ) connessi alla tradizione locale). Il dott. Fabio Lafranchi prende la parola presentando il progetto Vallemaggia pietraviva. Esso ha previsto la messa a punto di quattro differenti linee di progetto, comunque unite dal tema della pietra: - sentieri di pietra, per la valorizzazione di un patrimonio vasto e mai valorizzato. L obiettivo era quello di insegnare alla gente a passeggiare con la testa per conoscere. Non si trattava di un progetto con finalità scientifiche, ma soltanto ludiche; - guide storico-culturali-naturalistiche: era stato avviato precedentemente un progetto dal titolo MovingAlps, che ha coinvolto l Ente turistico sull iniziativa; - pacchetti turistici; - rustici: con un obiettivo differente rispetto a quello che ha intuito (sulla base di quanto esposto finora) essere nella mente dei partners italiani del progetto Interreg. Nella Vallemaggia, esistono 2500 case vacanza. Solo una quota parte (circa 400) sono messe a disposizione dei turisti. Circa sono gli edifici che l Ente Turistico propone al turista, provvedendo ad una mini-gestione dell occupazione, tramite un catalogo cartaceo ed una promozione su sito web. Il sito del turismo ticinese si occupa di promuovere un listato con gli edifici liberi e disponibili alla locazione. Nelle liste sono presenti anche i rustici, che si possono trovare fuori od all interno dei centri abitati. A partire dal Manuale sull architettura rurale ticinese (Buzzi ed altri), si è immaginato di riuscire a fare un discorso sui rustici come già avviene in Inghilterra ed in Spagna, ma cercando di dare una connotazione più forte di tipicità, valorizzando il nome rustico, che riconduce all unicità. In quell occasione, sono stati organizzati più incontri con l arch. Buzzi e sono stati definiti alcuni sintetici criteri senza dare loro eccessiva enfasi, in quanto l obiettivo era quello di riuscire ad offrire un prodotto unico ai turisti. Nella fase di visita dei rustici, dopo aver effettuato circa il 50% delle ricognizioni, pochissimi sono risultati i rustici in grado di rispondere completamente ai criteri definiti. Nella maggior 5 di 15
6 parte dei casi si registravano caratteristiche riconducibili alla rusticità (bagni, piastrelle, soffitti ), ma non si potevano proporre come rustici in senso stretto. In quel periodo, non esisteva ancora la prima classificazione a cura della Federazione Turistica del Turismo. Con la sua entrata in vigore, tutti gli edifici turistici sono adesso classificati con l assegnazione di stelle, sulla base dei servizi offerti. Un limite della classificazione è rappresentato dal fatto che essa tiene conto di tutti gli edifici (da quello di lusso al rustico senza alcun comfort) indistintamente. Il dott. Fabio Lafranchi riferisce che si era spinto per inserire nella classificazione la categoria dei rustici. I criteri di classificazione del rustico sarebbero uguali ai criteri di classificazione delle altre strutture ricettive e sarebbero direttamente legati ai servizi offerti e non a considerazioni di natura architettonica e tecnologica. Il sig. Stefan Früh interviene dicendo che è necessario che i criteri definiti in ambito svizzero siano sottoposti ad aggiornamento. In Svizzera, il rustico è un edificio in pietra, con eventuale presenza di travi in legno (a vista/non a vista), con superfetazioni, aggiunte, modifiche per rispondere alle nuove esigenze attuali. Il dott. Fabio Lafranchi sottolinea che l edificio tipico tradizionale che intendevano mettere in rete era un edificio tipico senza deroghe, tipico al 100%. Sono consapevoli che la definizione data al rustico fosse troppo stringente nella definizione. Oltre alla definizione dei criteri architettonici e tecnologici è importante aggiungere criteri che definiscano il grado di comfort di un edificio. Il rag. Ferruccio Sbaffi propone, una volta messo in rete il sito web dell Agenzia, di realizzare un sondaggio per fare un indagine sul concetto di rustico. Il dott. Fabio Lafranchi riferisce che esistevano già rustici catalogati in Svizzera ed il concetto di rustico in Svizzera è chiaro. Il rag. Ferruccio Sbaffi sottolinea che uno degli obiettivi del progetto Interreg consiste nel portare massa di turismo sul territorio del V.C.O. Ma è necessario riuscire ad avere un idea condivisa di rustico, di edificio tipico tradizionale. L intento del progetto è quello di richiamare turismo, di creare occupazione, di mettere a valore e a reddito edifici oggi abbandonati o non utilizzati a scopo ricettivo, di creare un indotto economico. Sarà fondamentale per il turista, oltre a trovare ed alloggiare in un rustico, anche avere la possibilità di conoscere il territorio e di essere coinvolto in iniziative ed eventi locali. 6 di 15
7 Sarà necessario definire una catalogazione degli edifici in modo che, nel contesto, si possano offrire servizi e prodotti in grado di supplire alla mancanza di tipicità del 100% dell edificio tradizionale. Nel pacchetto, sarebbe importante riuscire ad offrire anche servizi esterni. Il dott. Fabio Lafranchi interviene dicendo che il presupposto dal quale partiva l Ente Turistico in Vallemaggia era quello di definire un elenco di rustici per i quali, chi decideva di andare in Vallemaggia od in Valtellina od altrove, lo decideva sulla base della scelta di un determinato rustico. Intorno alle ore si uniscono all incontro il dott. Marco Cerutti e l assessore Claudio Cottini, chiedendo scusa per il ritardo. Chiede di intervenire il dott. Marco Cerutti allo scopo di fare una premessa. Riferisce di aver cercato, in anni, di comprendere il territorio dell Ossola e di analizzarne gli elementi tipici: la presenza di uno o più elementi tipici assegna una maggiore o minore tipicità ad un edificio, fino al 100%. Al di là degli aspetti meramente connessi al costruito, esistono comunque più fattori, legati al contesto, che premiano un edificio: la sentieristica, i percorsi, il paesaggio, gli eventi, etc. È importante riuscire a conoscere, a sapere e a saper fare, a diffondere cultura. Questo è uno degli obiettivi primari che si vuol porre il progetto Interreg. Il dott. Gabriele Bianchi chiede al dott. Fabio Lafranchi di ripetere sinteticamente i contenuti del progetto Vallemaggia pietraviva a favore del dott. Cerutti e del dott. Cottini. Il dott. Fabio Lafranchi ripete alcuni concetti e sottolinea che il progetto rustici era nato allo scopo di portare il turista a scegliere un determinato rustico e quindi una valle piuttosto che un altra. Il dott. Gabriele Bianchi sottolinea, quindi, la sussistenza di due ordini di classificazione: una prima legata al tipo di servizio offerto, una seconda legata alla qualità. Il dott. Marco Cerutti concorda sul fatto che si potrebbe pensare, nell ambito del progetto Interreg (facendo tesoro dell esperienza dell Ente Turistico Vallemaggia), ad una doppia catalogazione degli edifici tipici tradizionali: 1) una prima legata ad una classificazione standard (con indicazione dei servizi offerti); 2) una seconda legata alla qualità (dal punto di vista architettonico, tecnologico, materico) dell edificio tipico. 7 di 15
8 Il dott. Fabio Lafranchi sottolinea che l Ente Turistico non ha voluto porsi come decisore di criteri per la classificazione dei rustici, in quanto certamente la definizione di essi avrebbe portato a criticità nella selezione dei rustici e nell assegnazione del grado di rusticità. Invece, la classificazione ufficiale standard (con l assegnazione di stelle) è riconosciuta e decisa a Berna ed accettata in modo condiviso a scala territoriale. Il dott. Marco Cerutti sottolinea che sarebbe importante, in un primo step, prevedere il coinvolgimento in Italia delle agenzie immobiliari operanti nel territorio del Verbano-Cusio- Ossola al fine di coinvolgerle nel progetto dell Agenzia di Valorizzazione e definire con loro alcuni obiettivi-chiave per la messa a punto e la gestione dell attività dell Agenzia stessa. Riferisce che in Ossola è attivo il progetto Interreg di cui si tratta, strettamente connesso ai Piani di Sviluppo Rurale (derivanti da progetti Leader), che hanno portato alla redazione di un Manuale prescrittivo di buone pratiche per il recupero elaborato dall arch. Giovanni Simonis ed attualmente al vaglio della Regione Piemonte. Uno degli obiettivi del progetto Interreg consiste nel far tesoro dei contenuti del Manuale redatto e di svolgere approfondimenti su alcune tematiche specifiche. Il dott. Cerutti riferisce anche che, nell ambito dei Piani di Sviluppo Locale, esistono accordi di filiera sui prodotti agricoli, sul tema dei servizi disponibili sul territorio. Esistono anche la filiera della pietra e del legno. Nel caso della pietra, potrebbero essere stipulati accordi in grado di coinvolgere imprese del settore, dall attività di estrazione in cava fino a quello di posa in opera del materiale. Tali accordi riceverebbero contributi a fondo perso, con l obiettivo di limare una capacità che già esiste sul territorio, ma che è carente. Dal punto di vista della corretta progettazione e della corretta esecuzione, allora, a chi rivolgersi? In quest ottica, è in essere il progetto del polo formativo del Verbano-Cusio-Ossola, insieme con l Ente Scuola Edile, al fine di creare percorsi formativi sia su chi progetta sia su chi esegue. Esiste anche una linea sui Piani di Sviluppo Locale sul tema della messa a punto di pacchetti turistici, che dovrebbe fare da collante con le altre linee di progetto e con la linea di finanziamento per le case vacanze. Ovviamente, dall esperienza dei colleghi svizzeri si possono trarre importanti insegnamenti e stimoli per migliorare. Si potrebbe pensare all Agenzia di Valorizzazione cercando di identificare la casa tipica alpina con quella funzionale al turista (nel rispetto della ruralità o mediante una reinterpretazione della ruralità, prevedendo adeguamenti e innovazione al fine di assicurare servizi e comfort). L utente che sceglie l edificio è interessato ad alcune caratteristiche dello stesso e a determinati servizi offerti. 8 di 15
9 Si tratta di mettere a valore il patrimonio che il territorio possiede ed è in grado di offrire, e di farlo vivere, facendo cadere ricchezza sullo stesso. Sarà necessario porre particolare attenzione alla doppia possibilità della conservazione pura o della conservazione accettando però alcuni slanci verso il contemporaneo, comunque rispettosi della storia, dell identità e della cultura locali. Il dott. Gabriele Bianchi sottolinea l importanza della priorità di un dialogo e di un confronto preventivo con gli artigiani e con le aziende del settore e solo successivamente con l Ente Turistico. Il dott. Fabio Lafranchi sostiene che la strada della doppia classificazione potrebbe essere percorribile. Il dott. Claudio Cottini interviene dicendo che una parte dei discorsi che si stanno facendo attiene al futuro (polo formativo e recupero filologico del costruito storico locale). L Agenzia di Valorizzazione deve partire da quello e con quello che il territorio offre. Si possono prospettare due possibilità: 1) edifici con una fedele ricostruzione e ristrutturazione e pochi comfort; 2) edifici che hanno recuperato fedelmente l involucro ed all interno sono stati eseguiti interventi che ne hanno stravolto in parte rilevante o meno l aspetto e la consistenza originali (in ottica di adeguamento e comfort). Si potranno recuperare l involucro e gli ambienti interni. Il rispetto o meno degli interni può portare ad una doppia classificazione. Sarebbe importante non entrare nel dettaglio della classificazione dei rustici (per esempio, consistente nell assegnazione di rusticini, come tentato dai colleghi svizzeri), che porterebbe a complicazioni e criticità che, in questa fase di sviluppo del progetto, è interesse a che non si verifichino. Inoltre, altro obiettivo è quello di rendere più snella e semplice la prima bozza di schedatura messa a punto per la raccolta dei dati e per un primo tentativo di classificazione degli edifici tipici tradizionali. Sarebbe importante, con l avvio dell attività dell Agenzia di Valorizzazione, iniziare a raccogliere i primi dati sugli edifici presenti sul territorio e, ogni volta che si riterrà necessario, integrarli ed implementarli al fine di tenere sempre aggiornato il database. 9 di 15
10 Il dott. Fabio Lafranchi ritiene l utilità di una scheda completa ed approfondita, quale quella proposta in bozza, in quanto è fondamentale riuscire ad avere più informazioni dettagliate possibili sul patrimonio presente sul territorio (e mai sottoposto a censimento) e, sulla base di ciò, ritiene anche più semplice ed immediato aggiornarla. Il sig. Stefan Früh sostiene che è importante poter avvalersi di una scheda approfondita e modificabile solo nelle parti che interessano, laddove si verificasse la necessità di svolgere approfondimenti. Il dott. Fabio Lafranchi mette al corrente i presenti che, in Svizzera, gli Enti turistici sono finanziati (tassa di soggiorno) grazie ad una legge sul Turismo specifica ed i Comuni sono tenuti al versamento di un contributo. Su 2500 case vacanza, soltanto 400 edifici sono destinati ad attività turistico-ricettive. Il dott. Marco Cerutti cerca di condividere, con l aiuto dei colleghi svizzeri, quanto appreso sul sistema legislativo turistico vigente in territorio svizzero. La tassa di soggiorno consiste nel pagamento giornaliero della presenza in struttura (su tutte le categorie). Il forfait viene versato soltanto sulle case vacanza dai proprietari o da chi è in affitto per più di tre mesi (quota annuale di 60 franchi svizzeri per posto letto). Rispetto alla legislazione vigente in Regione Piemonte sul turismo, ci sono molte differenze, in quanto in Piemonte sono esclusi gli introiti che il Ticino invece riesce ad incamerare. Il dott. Marco Cerutti, rivolgendosi al dott. Claudio Cottini, ritiene che sarebbe importante riuscire a fare alcune riflessioni in merito a queste considerazioni. L Agenzia di Valorizzazione non può accedere, in Italia, alle risorse provenienti dal versamento delle tasse di soggiorno. Sarà necessario studiare un sistema (royalties, commissioni ) al fine di fare in modo che l Agenzia possa sostenersi una volta esauritasi l attività di progetto. Il dott. Fabio Lafranchi riferisce che, attualmente, in Svizzera, esistono una tassa di soggiorno ed il proponimento turistico. Quest ultimo consiste nel far pagare al cliente una quota pari ad x. La tassa di soggiorno va agli Enti locali, la tassa di proponimento va al Ticino Turismo, che ha il compito di fare promozione. Oggi, la Legge sul Turismo svizzera è in discussione. Si sta cercando di capire se creare due ditte s.a. i cui C.d.A. possano occuparsi di marketing e di servizi allargati al territorio. Nel Cantone, ci sono le Agenzie per la vendita e la gestione dei rustici. Il dott. Gabriele Bianchi chiede al dott. Fabio Lafranchi se oggi in Svizzera è presente una classificazione dei rustici. 10 di 15
11 Il dott. Fabio Lafranchi risponde che in Svizzera nessuno ha affrontato il tema della classificazione dei rustici sotto l aspetto della qualità. Il dott. Gabriele Bianchi riferisce l interesse a seguire il tentativo italiano di avviare l attività dell Agenzia di Valorizzazione. Nel Canton Ticino è presente la volontà di individuare elementi di unicità. Ma il progetto sui rustici si è arenato. Il dott. Fabio Lafranchi sottolinea che il prodotto locale è noto, lo si conosce, ma è necessario promuoverlo. Il dott. Marco Cerutti condivide quanto esposto finora dai colleghi svizzeri. Condivide anche la proposta dell assessore Cottini sulla possibilità di individuare due strade di classificazione: una che riconosca i rustici recuperati in modo filologico ed una che riconosca quelli ristrutturati e adeguati con servizi e comfort. Anche in Italia esiste una legge sulle case vacanza che le classifica sulla base dell attribuzione di stelle. Si potrebbe, quindi, prevedere: - una classificazione sulla base della normativa nazionale ed ufficiale sulle case vacanza; - una classificazione che distingue: a) gli edifici tipici tradizionali recuperati filologicamente; b) gli edifici tipici tradizionali ristrutturati con materiali e tecniche innovative (in grado di offrire maggiori servizi e comfort). Il dott. Claudio Cottini sottolinea che la legge sulle case vacanza richiede una disponibilità di servizi. Ma il primo obiettivo dell Agenzia di Valorizzazione potrebbe essere semplicemente quello di mettere in rete e proporre il semplice affitto dei locali. Il dott. Marco Cerutti richiama il concetto dell albergo diffuso. Riguardo a questo, nel mese di giugno 2012 è stato presentato in Regione Piemonte un disegno di legge per avviare l iter di riconoscimento ufficiale della forma ricettiva dell albergo diffuso, per il quale, nel mese di agosto u.s., è stata elaborata una pagina web ad hoc sul sito del Centro Servizi Lapideo del V.C.O. (cfr. Sono stati avviati, altresì, alcuni stimolanti contatti con il prof. Giancarlo Dall Ara, fondatore del suddetto sistema ricettivo, che dà totale disponibilità ad eventuali richieste di confronto e di collaborazione. Il rag. Ferruccio Sbaffi interviene presentando sinteticamente il concetto dell albergo diffuso, basato sulla messa a servizio, da parte di proprietari differenti, di locali ed abitazioni. 11 di 15
12 Il sig. Stefan Früh riferisce delle attività della sua Agenzia, che è giunta a vendere prodotti locali, ad installare macchine automatiche per la distribuzione dei prodotti più disparati ed utili al turista, a garantire il servizio di noleggio bici, etc. Sostiene che sia fondamentale: - conoscere le esigenze del turista; - comprendere se il turista desidera soggiornare in una casa vacanza o in un rustico. È necessario capire cosa il turista intende per rustico. La differenza tra le offerte è fornita mediante l esposizione di una foto per tipo. La foto ed una breve descrizione servono per dare al turista l idea dell oggetto. Successivamente, per approfondimenti, ciascuna immagine e descrizione hanno una corrispondente scheda di dettaglio, che presenta le caratteristiche dell immobile ed i servizi offerti. In Svizzera, l aggettivo rusticale è riconosciuto e richiama la vecchia tradizione. Il dott. Claudio Cottini riferisce che si possono definire limiti più stretti alla classificazione degli edifici tipici tradizionali: - l esterno deve essere per tutti originale (con qualche leggera deroga per rispetto della normativa vigente sull igiene ed i rapporti aero-illuminanti, ma sempre nel rispetto dell esistente); - gli interni possono essere stravolti rispetto a quanto preesistente, ma dotati di comfort (categoria 1); - gli interni possono essere stati recuperati nel rispetto dell esistente (categoria 2), non imponendo, in questa fase, alcuna altra classificazione più stringente. Il dott. Gabriele Bianchi sostiene che per valutare di che tipo di rustico o di edificio si tratta e che tipo di servizi è in grado di offrire, è sufficiente guardare al prezzo. Da esso si deduce il tipo di offerta. Il dott. Marco Cerutti sottolinea che in Italia sono molto sentite le problematiche legate all igiene, come prescritto da apposita normativa. È necessario essere in possesso del certificato di abitabilità per poter abitare e vivere un edificio. Il dott. Claudio Cottini riferisce che, parallelamente a tutte le considerazioni di natura tecnica e gestionale dell Agenzia di Valorizzazione, sarà necessario lavorare in maniera sostanziale anche sugli aspetti politici, legislativi e burocratici, al fine di snellire iter eccessivamente complessi. 12 di 15
13 Il dott. Marco Cerutti cerca di tirare un po le fila su quanto emerso durante l incontro. Si assume che in Svizzera esiste ed è in vigore una legge per la classificazione delle case vacanze, che consente di dare una percezione al turista in merito ai servizi offerti. Da un lato, ci sarà l Agenzia, dall altro l utente che deve scegliere tra le opzioni di soggiorno ed i servizi offerti. Si potrà avviare l attività dell Agenzia, immaginando una prima classificazione su base normativa vigente (assegnazione di stelle in funzione dei servizi offerti) e successivamente una seconda classificazione semplificata tra edificio tipico tradizionale recuperato filologicamente ed edificio tipico tradizionale recuperato ma con tecniche/tecnologie e materiali innovativi (ed in grado di garantire maggiori servizi e comfort). Si guarderà al futuro per successivi steps di approfondimento per la classificazione degli edifici tipici (edificio tipico base e top ed eventuali altri livelli di classificazione), dopo che sarà avviata la prima fase più delicata di raccolta informazioni, di selezione degli edifici da immettere sulla rete e di avvio della gestione dei contatti tra proprietari e turisti per la messa in locazione. Per i criteri di selezione ed i requisiti degli edifici tipici, una prima base è fornita dal Manuale prodotto dall arch. Giovanni Simonis. Il dott. Gabriele Bianchi sostiene che il mercato sarà raggiungibile più facilmente con offerte di qualità. È necessario fare e promuovere cultura, è fondamentale educare. L assessore Claudio Cottini sottolinea che, parallelamente all Agenzia di Valorizzazione, si può provare a far nascere un Associazione culturale dei proprietari dei rustici. Il dott. Marco Cerutti chiede a Stefan Früh se può aver senso prevedere, all interno della scheda di dettaglio collegata a ciascun edificio offerto (attualmente con prevalente riferimento ai servizi), ad una sezione da dedicarsi agli aspetti tecnici e tecnologici dell edificio, in grado di valorizzarlo e di diventarne i suoi punti di forza (5-6 elementi caratteristici che vanno definiti e riconosciuti). Ciò sarebbe importante nell ottica di far passare il messaggio che, negli interventi di recupero, è fondamentale operare nel rispetto di alcuni elementi. Ma è importante, in uno step immediatamente precedente, riuscire a giungere alla codifica di tali elementi tipici. L assessore Claudio Cottini sottolinea l importanza di far emergere, dal gruppo culturale che sta lavorando sul progetto, la professionalità di un tecnico. Questi si occuperà di effettuare visite presso gli edifici tipici, di stendere le note tecniche e di raccogliere dati sull oggetto costruito. Le note non vanno stese a monte, in fase di comunicazione da parte di un privato della disponibilità a che il suo immobile possa entrare nella rete. Ma solo in una fase di ricognizione successiva. 13 di 15
14 Il dott. Gabriele Bianchi riferisce dell esistenza in Vallemaggia di un Associazione, l APAV (Associazione per la protezione del Patrimonio Artistico e Architettonico della Vallemaggia). Esiste da circa trent anni. Ha realizzato numerosi inventari di oggetti della civiltà contadina ed ha promosso interventi di restauro di monumenti storici ed artistici, oltre ad essersi distinta per un impegno nella salvaguardia del territorio nazionale. Sono soci i Comuni, i Patriziati, le parrocchie della Vallemaggia e circa 500 privati cittadini. Svolge anche attività di consulenza, riconosciuta a livello cantonale (cfr. L assessore Claudio Cottini ritiene che l Associazione APAV svizzera sia l omologa dell Associazione Canova in Ossola (cfr. Il rag. Ferruccio Sbaffi sottolinea che, nelle Associazioni, si crea un segmento per dare sviluppo a progetti comuni. Ritiene che un privato proprietario abbia difficoltà ad accedere all Associazione Canova. Chi intende recuperare un edificio arriva all Associazione Canova indirettamente e solitamente non entra a farne parte. L assessore Claudio Cottini risponde che si tratta di due discorsi su livelli differenti. Ci sono proprietari di case che hanno un valore dal punto di vista della qualità. Alcuni di essi però possono non concedere le loro proprietà in affitto. Canova è un movimento culturale, con obiettivi imprenditoriali, ma rischia di essere sempre più chiusa su se stessa. Il dott. Gabriele Bianchi sottolinea che l APAV è un Associazione che promuove il restauro di monumenti storici minori ed aiuta nella ricerca dei fondi per il finanziamento degli interventi. Il dott. Fabio Lafranchi sottolinea che il centro di competenza dell Associazione è la Vallemaggia, ma tutte le attività sono svolte su base volontaria. Il problema delle Associazioni è che devono sostenersi per passione. Potrebbe essere interessante organizzare un incontro-confronto anche con loro. L assessore Claudio Cottini sottolinea la necessità di diffondere la consapevolezza che il rustico è un bene che ha un valore. È necessario riuscire a far capire che si è proprietari di un immensa ricchezza, fatta di storia, di cultura, di identità. Sarà importante riuscire a mettere in rete quanto esiste sul territorio, con una ben definita logica e filosofia. Il dott. Fabio Lafranchi riferisce che, riguardo al tema dei rustici, in Svizzera si è in condizioni di stallo a causa di una criticità normativa, legata alla possibilità, per Vallemaggia Turismo, di godere di autonomia decisionale o meno. Sulla base di quanto emergerà da questa fase di stallo, l Ente Turistico potrebbe prevedere approfondimenti in tema di rustici, mettendoli in 14 di 15
15 rete, dando loro più valore e enfatizzandoli. In questo senso, guarderanno con molto interesse ed attenzione a quanto faranno i partners italiani nell ambito del progetto Interreg. Il dott. Gabriele Bianchi chiede al dott. Lafranchi se è possibile andare nella direzione di prevedere, sul catalogo di promozione degli immobili turistico-ricettivi, alcune pagine dedicate ai rustici, in ottica di riconoscere il valore della pietra in Vallemaggia. Il dott. Fabio Lafranchi non sa se si potrà andare in questa direzione, in quanto è difficile far capire che pietra Vallemaggia è un marchio. In Svizzera, per chi usa il marchio sono garantiti degli incentivi. Il rag. Ferruccio Sbaffi riferisce di un progetto analogo a quello svizzero, attivo in Ossola, dal titolo Terre di pietra e di passo (cfr. Nell ambito di un progetto Leader sul tema dei musei, è stata istituita un Associazione Musei. Anche in questo caso, il riconoscimento del marchio è stato frutto di un attività faticosa presso gli associati. Ma in Italia, non è previsto alcun incentivo rivolto a chi ne fa uso. Il dott. Claudio Cottini chiude sottolineando che gli obiettivi che si sono posti i partners del progetto Interreg sono ambiziosi. Ringrazia l Ente Turistico Vallemaggia e tutti i presenti per la disponibilità. Il dott. Gabriele Bianchi ringrazia i partners italiani intervenuti e riferisce che essi guarderanno con attenzione ed interesse a quanto sarà svolto in Italia sul tema dell Agenzia di Valorizzazione. Il dott. Marco Cerutti ringrazia e chiede a tutti collaborazione, attraverso la quale potrà essere garantita una crescita del progetto. Il tavolo di confronto e di condivisione si chiude alle ore di 15
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