Vecchie e nuove disuguaglianze territoriali: oltre l austerità, le prospettive di ripresa nel Mezzogiorno. Linda Laura Sabbadini

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Vecchie e nuove disuguaglianze territoriali: oltre l austerità, le prospettive di ripresa nel Mezzogiorno. Linda Laura Sabbadini"

Transcript

1 Vecchie e nuove disuguaglianze territoriali: oltre l austerità, le prospettive di ripresa nel Mezzogiorno Linda Laura Sabbadini

2 Una crisi trasversale, ma selettiva. Non solo il Sud è stato colpito, ma anche le zone più ricche del Paese, non solo i segmenti di popolazione vulnerabile, che già si trovavano in condizioni critiche, ma anche persone di classi sociali medie o alte. Nel raddoppio tra il 6,7% e il 14,5% della grave deprivazione è stato fondamentale l ingresso anche di persone che l anno precedente vivevano in famiglie non propriamente disagiate, sono stati colpiti italiani e stranieri, uomini e donne, giovani e adulti. Nella sua trasversalità, tuttavia, la crisi è stata anche molto selettiva : sono infatti stati colpiti più certi segmenti di altri, più gli uomini delle donne, più il Sud che il Nord, più i giovani che gli ultracinquantenni, più i minori e in particolare i bambini. La crisi ha colpito molto più il Sud che il Nord. Le differenze territoriali si sono approfondite, aumentando di anno in anno per quanto riguarda sia la situazione del mercato del lavoro, sia la grave deprivazione e povertà.

3 Il Sud ha perso, da subito, il doppio di occupati del Nord in termini relativi. Anche nell industria, settore in cui il Sud è tradizionalmente più debole, la perdita di occupazione è stata maggiore. Anche nel 2013, più della metà del calo di occupazione in Italia è spiegato da quanto è successo al Sud, dove si è concentrata anche la perdita di occupazione avvenuta nei servizi e dove si è persa molta occupazione nel settore delle costruzioni. Il Sud comincia a perdere occupazione già nella seconda metà del 2008

4 T T La forbice si allarga tra Centro-Nord e Sud. 80,0 Totale 70,0 60,0 50,0 40,0 Nord Centro Mezzogiorno 30,0 20,0

5 T T Aumenta il divario tra donne del Nord e del Sud. 80,0 Femmine 70,0 60,0 50,0 40,0 Nord Centro Mezzogiorno 30,0 20,0

6 Aumenta il divario anche nell occupazione maschile. 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80, T T Maschi Nord Centro Mezzogiorno

7 Occupazione, disoccupazione ed inattività delle donne. Centro-Nord, Licenza media 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% e oltre Centro-Nord, Diploma Mezzogiorno, Licenza media 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% e oltre Mezzogiorno, Diploma 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% e oltre Centro-Nord, Laurea 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% e oltre 100% 80% 60% 40% 20% 0% e oltre Mezzogiorno, Laurea 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% e oltre

8 Qualche miglioramento al Sud nel I semestre Nord Centro Mezzogiorno Italia I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II , variazioni tendenziali assolute in migliaia di unità

9 La diminuzione dei consumi è trasversale alle zone del paese. Tra il 2007 e il 2014, la spesa media per consumi diminuisce di poco meno di 200 euro al mese (da a 2488, il 6%). Tale diminuzione è particolarmente accentuata nel Mezzogiorno (- 11,5%). Tra il 2007 e il 2014, diminuiscono soprattutto le spese per abbigliamento e calzature (-28%), per mobili, elettrodomestici e servizi per la casa (-21%) e per comunicazioni (-19%); diminuiscono, anche se in maniera meno accentuata, anche le spese per ricreazione e cultura (-18%) e trasporti (-14%). Al contrario, aumentano le spese per abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili (+4%) e quelle per istruzione (+25%).

10 Nel mezzogiorno le dinamiche risultano particolarmente accentuate. per abbigliamento e calzature (-39%), per mobili, elettrodomestici e servizi per la casa (-29,3%) e per comunicazioni (-23%) Diminuiscono anche le spese per: ricreazione e cultura (-33%) e trasporti (-16%), anche per l istruzione si ha -26,1%. le spese per abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili sono le uniche ad aumentare (+ 5,6%) Nel Mezzogiorno, anche la diminuzione tra il 2007 e il 2014 della spesa alimentare (di circa il 10%) è più accentuata che nel resto del Paese, e anche tra il 2013 e il 2014 continua ad aumentare la quota di acquisti presso hard discount (dal 12% al 15%), stabile nel Centro-Nord.

11 Anche i segnali positivi sono più deboli Tra il 2013 e il 2014 il Mezzogiorno è la ripartizione che mostra i segnali positivi più deboli, nonostante anche qui si arresti il calo progressivo della spesa per consumi osservato negli anni precedenti. L aumento della quota di spesa per abbigliamento e calzature è soprattutto al Nord così come quella per mobili, articoli e servizi per la casa e per servizi sanitari. La quota destinata al capitolo Altri beni e servizi, che include le spese per: beni e servizi destinati alla cura della persona e agli effetti personali, servizi di assistenza sociale, assicurazioni e finanziari, aumenta invece soprattutto nel Mezzogiorno.

12 Grave deprivazione e povertà: Sud e Italia 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 Povertà assoluta Mezzogiorno Rischio povertà Mezzogiorno Grave deprivazione Mezzogiorno Povertà assoluta Italia Rischio povertà Italia Grave deprivazione Italia 5,0 0, Il Mezzogiorno a confronto con l Italia subisce di più gli effetti della crisi

13 Grave deprivazione e povertà: Sud e Nord 40,0 35,0 Povertà assoluta Nord 30,0 25,0 20,0 15,0 Rischio povertà Nord Grave deprivazione Nord Povertà assoluta Mezzogiorno 10,0 5,0 0, Rischio povertà Mezzogiorno Grave deprivazione Mezzogiorno Tra Nord e Mezzogiorno il distacco si accentua

14 Le evidenze della crisi La percentuale di individui che ha vissuto almeno una forma di disagio è aumentato di oltre tre punti percentuali rispetto al 2007 (dal 22,2% del 2007 al 25,6% nel 2013). Durante gli anni della crisi aumenta: la percentuale di coloro che presentano tutti e tre i sintomi (dal 1,1% al 3,8%), la quota di poveri relativi che sono anche in grave deprivazione (dal 2,9% al 3,3%), le persone solo in grave deprivazione (dal 3,5% al 6,7%), e quelli in povertà assoluta e quindi anche a rischio di povertà (dal 2,2% al 3,6%). Allo stesso tempo aumenta la sovrapposizione di forme di disagio economico e la diffusione della povertà assoluta. La situazione peggiora per alcuni segmenti della popolazione che vivono contemporaneamente molteplici dimensioni del disagio ed emerge una zona di grave deprivazione, che sembra dover essere una situazione temporanea più che strutturale.

15 Sovrapposizione tra povertà e deprivazione Possiamo costruire misure che sovrappongano le diverse dimensioni, sia permanenti utilizzando la componente longitudinale di EUSILC non e che ci permettano di capire come cambia la gravità della situazione: 3,8% della popolazione che soffrono di almeno una forma di disagio presentano tre sintomi 18,5% è solo gravemente deprivato, 25% è costantemente a rischio di povertà 15.8% è solo a rischio di povertà ma non in forma permanente, 3,6% è in condizioni di povertà assoluta permanente 4,5% è in grave deprivazione permanente 3,1% in condizioni di povertà assoluta (e a rischio di povertà). Source: L.L. Sabbadini, Istat, La società diseguale. Soggetti e forme delle disuguaglianze nell Italia della crisi, Lectio Magistralis Fondazione E. Gorrieri

16 Differenze tra aree geografiche. Nel Sud e nelle Isole, il valore aumenta al 42,9% con una maggiore sovrapposizione Nel Nord, il 12,8% della popolazione soffre di almeno una forma di disagio

17 .. e tra individui

18 Povertà assoluta ed indicatore EU2020 La povertà assoluta rappresenta il 18,7% dell'indicatore di Europa2020. Quindi, enuclea un segmento ristretto e con maggiori esigenze. Inoltre, il segmento è ulteriormente caratterizzato rispetto a certe caratteristiche socio-demografiche, quindi permette di identificare le migliori politiche per combattere e identificare il miglior target. Tra i poveri assoluti (in confronto con l indicatore UE 2020): - componente maggiore di persone residenti nel Mezzogiorno, - componente maggiore di bambini (minori), - componente maggiore di grandi famiglie.

19 Il problema del sud non riguarda solo lavoro e povertà Gli anziani del Sud sono in peggiori condizioni di salute rispetto a quelli del Nord e hanno una rete di solidarietà meno solida che nel resto del Paese e una spesa sociale a loro destinata più bassa. A fronte di bisogni maggiori e crescenti, la spesa sociale pro capite nel Mezzogiorno è più bassa per tutti i gruppi di popolazione: per gli anziani Sud 50 euro contro Nord Est 152 euro per i disabili Sud 888 euro contro Nord Est euro. Parallelamente anche la rete di aiuti informali è più debole strutturalmente e storicamente, e il non profit non riesce a garantire un offerta di servizi del livello del Centro Nord né sull assistenza, né sulla sanità.

20 Ma tutto ciò si combina con fattori demografici strutturali che incidono nel lungo periodo.un paese a permanente bassa fecondità Tassi di fecondità totale per ripartizione geografica - Anni Numero medio di figli per donna ITALIA Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole Fonte: Istat, Tavole di fecondità regionale (anni ); Indicatori demografici (stime 2014)

21 Il comportamento riproduttivo di fondo di una generazione Tasso di fecondità totale a 40 anni per ripartizione delle generazioni di donne nate dal 1933 al Fecondità per generazione ITALIA Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole Fonte: Istat, Tavole di fecondità regionale (anni )

22 Baby boom e poi denatalità Nel 1952 le differenze geografiche relative al tasso di fecondità totale erano notevoli. Sud e Isole tasso di fecondità totale superiore a 3, il Centro e il Nordest un tasso prossimo a 2, nel Nord-ovest tale valore era già ben al di sotto del livello di sostituzione. Il baby-boom della metà degli anni 60 che peraltro ha comportato un sovradimensionamento delle generazioni molto rilevante per il presente e il futuro della storia demografica nazionale ha riguardato principalmente le aree del Nord e del Centro del Paese, proprio quelle zone che nello stesso periodo, hanno costituito la destinazione privilegiata delle migrazioni interne dal Mezzogiorno. Esauriti gli effetti del baby-boom, la decrescita della fecondità ha coinvolto tutte le ripartizioni, anche se i livelli del tasso di fecondità totale sono scesi al di sotto di alcuni valori tipici in tempi diversi. Il tasso di fecondità totale si è attestato su valori inferiori ai 2 figli per donna prima al Nord (nel 1975), poi al Centro (nel 1976) e solo diversi anni dopo nel Mezzogiorno (1983). Anche la discesa dei livelli di fecondità sotto il valore di 1,5 figli per donna è avvenuto sul territorio in tempi diversi: questa si è verificata ancora una volta prima nelle regioni del Nord (1979), poi del Centro (nel 1980) e solo dopo oltre un decennio nel Mezzogiorno (1994). 22

23 Sempre meno donne giovani comportano sempre meno figli Nel corso degli anni si è assistito prima ad una progressiva convergenza dei livelli di fecondità ripartizionali verso quello medio nazionale, successivamente a un rovesciamento della geografia della fecondità. E il Sud a presentare i più bassi livelli di fecondità e il Nord i più alti. Dal 2008 con l avvio della crisi economica si inverte il trend di crescita della natalità e della fecondità. Il tasso di fecondità totale nel 2014 è infatti relativamente più elevato nelle regioni del Nord (circa 1,5) e del Centro (circa 1,4 figli) che non nel Mezzogiorno (circa 1,3). Il calo della natalità negli ultimi cinque anni è ravvisabile in tutti i Paesi europei e viene messo in relazione tanto con la sfavorevole congiuntura economica quanto con le modificazioni strutturali della popolazione femminile in età feconda. In particolare in Italia le donne in età feconda sono sempre meno numerose. Le donne che attualmente hanno un età compresa tra 15 e 30 anni sono meno della metà delle donne tra 30 anni e 50 anni. Questo cambiamento nella struttura per età della popolazione contribuirà ad una diminuzione importante della natalità nei prossimi anni. 23

24 Numero medio di figli per donna per regione il capovolgimento delle graduatorie tra Nord e Sud Campania Sicilia Calabria Puglia Trentino Alto Basilicata Molise Abruzzo Lazio 1995 Marche Valle Umbria Veneto Lombardia Sardegna Piemonte Toscana Emilia Friuli Venezia Liguria Trentino Valle Lombardia Toscana Emilia- Veneto Piemonte Friuli- Sicilia Marche Lazio Liguria Campania Umbria Abruzzo Puglia Calabria Molise Basilicata Sardegna

25 Il processo di invecchiamento accelera soprattutto nel Mezzogiorno Figura 4 - Piramidi delle età a confronto. Centro-Nord e Mezzogiorno - Anni 2015 e 2065 (a) (valori percentuali) Centro-Nord 100 e più Mezzogiorno 100 e più Fonte: Istat, Popolazione residente per età, sesso e stato civile; Previsioni demografiche (a) Previsioni demografiche (Anni ) Base Scenario centrale

26 Verso il Centro-Nord Trasferimenti di residenza degli italiani dal Mezzogiorno verso il Centro- Nord e dal Centro-Nord verso il Mezzogiorno per età - Anni (valori assoluti) Dal Mezzogiorno verso il Centro-Nord - Media Dal Mezzogiorno verso il Centro-Nord - Media Dal Centro-Nord verso il Mezzogiorno - Media Dal Centro-Nord verso il Mezzogiorno - Media Saldo Centro- Nord/Mezzogiorno - Media Saldo Centro- Nord/Mezzogiorno - Media Fonte: Istat, Iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per trasferimento di residenza

27 Alcuni segnali positivi Cresce l occupazione Stabile la povertà assoluta Potenzialità su terreno culturale e turistico Ma si consolideranno? E necessario dotarsi di una strategia adeguata con una certa urgenza anche perché sulla questione mezzogiorno per vari anni abbiamo assistito ad un processo di rimozione collettiva

La conciliazione dei tempi di vita in tempo di crisi

La conciliazione dei tempi di vita in tempo di crisi La conciliazione dei tempi di vita in tempo di crisi Linda Laura Sabbadini Direttore Dipartimento statistiche sociali e ambientali Torino 19 marzo 2015 L Italia ha tra i più bassi tassi di occupazione

Dettagli

AUMENTA IL DIVARIO ECONOMICO E SOCIALE TRA IL NORD E IL SUD. NEL MEZZOGIORNO QUASI 1 PERSONA SU 2 E A RISCHIO POVERTA

AUMENTA IL DIVARIO ECONOMICO E SOCIALE TRA IL NORD E IL SUD. NEL MEZZOGIORNO QUASI 1 PERSONA SU 2 E A RISCHIO POVERTA Ufficio Studi CGIa 24 giugno 2017 AUMENTA IL DIVARIO ECONOMICO E SOCIALE TRA IL NORD E IL SUD. NEL MEZZOGIORNO QUASI 1 PERSONA SU 2 E A RISCHIO POVERTA In questi ultimi anni di crisi, il divario economico

Dettagli

Fonte: ISTAT Elaborazione+Grafici Marco De Silva Responsabile Ufficio Economico CGIL Liguria

Fonte: ISTAT Elaborazione+Grafici Marco De Silva Responsabile Ufficio Economico CGIL Liguria Fonte: ISTAT Elaborazione+Grafici Marco De Silva Responsabile Ufficio Economico CGIL Liguria Regioni Popolazion e al 01.01 Nati vivi Morti Saldo natural e Totale ISCRITTI CANCELLATI Saldo tra Di cui Di

Dettagli

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2006

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2006 I primati di nel mercato del lavoro nel 2006 Giugno 2007 Direttore: Gianluigi Bovini Coordinamento tecnico: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni

Dettagli

Principali dinamiche demografiche

Principali dinamiche demografiche Epidemiologia e popolazione Principali dinamiche demografiche Roma, Università la Sapienza. AIE giovani, 5-6 giugno 2017 Roma, Sapienza. 5 giugno 2017 Nicola Caranci Agenzia Sanitaria e Sociale, Regione

Dettagli

Capitolo. Popolazione

Capitolo. Popolazione 2 Capitolo Popolazione 2. Popolazione Per saperne di più... f f f f Dinamica della popolazione residente ISTAT. Banche dati e sistemi informativi. Roma. http://www.istat.it. ISTAT. Elenco dei comuni al

Dettagli

IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE PER LA SOCIETÀ DI DOMANI GENERARE VALORE E CAMBIAMENTO CULTURALE. Inserire titolo del documento. Milano, 10 novembre 2017

IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE PER LA SOCIETÀ DI DOMANI GENERARE VALORE E CAMBIAMENTO CULTURALE. Inserire titolo del documento. Milano, 10 novembre 2017 Inserire titolo del documento Il ruolo della comunicazione per la società di domani Generare valore e cambiamento culturale IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE PER LA SOCIETÀ DI DOMANI GENERARE VALORE E CAMBIAMENTO

Dettagli

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE Dicembre 2017 - n 23 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica, Monitoraggio dati e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI Nel terzo trimestre 2017

Dettagli

Consumi delle famiglie e povertà in Regione Lombardia

Consumi delle famiglie e povertà in Regione Lombardia Consumi delle famiglie e povertà in Regione Lombardia - 7-2-216 Consumi delle famiglie e povertà in Regione Lombardia I dati Istat relativi al 212 sui consumi delle famiglie e povertà relativa ed assoluta

Dettagli

Il mercato del lavoro nel 2010: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città. Maggio 2011

Il mercato del lavoro nel 2010: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città. Maggio 2011 Il mercato del lavoro nel 2010: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città Maggio 2011 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione:

Dettagli

Presentazione di Giovanna Altieri (Direttore Ires Cgil) Roma, 5 marzo 2007

Presentazione di Giovanna Altieri (Direttore Ires Cgil) Roma, 5 marzo 2007 I volti del sommerso Presentazione di Giovanna Altieri (Direttore Ires Cgil) Roma, 5 marzo 2007 La dimensione occupazionale del sommerso: unità di lavoro irregolari e tasso di irregolarità nel periodo

Dettagli

Nel Mez zo g i o r n o

Nel Mez zo g i o r n o OCCUPAZIONE: LE CIFRE DEL DISAGIO Nel Mez zo g i o r n o le pro s p e t t i ve occupazionali - secondo lo Sv i m ez - restano scarse soprattutto per i giovani che re g i s t r a vano a gennaio un tasso

Dettagli

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2005

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2005 I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2005 Giugno 2006 Direttore: Gianluigi Bovini Redazione: Antonio Silvestri Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni sono state effettuate sui dati

Dettagli

PRINCIPALI DATI E TREND DI CRESCITA DELLE ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT IN ITALIA

PRINCIPALI DATI E TREND DI CRESCITA DELLE ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT IN ITALIA PRINCIPALI DATI E TREND DI CRESCITA DELLE ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT IN ITALIA Anna Italia Fondazione CENSIS Bologna, 24 gennaio 2015 Le funzioni storiche dell economia sociale in Italia Coprire i bisogni

Dettagli

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE Luca Romano Direttore di Local Area Network Martedi 8 Aprile 2014 Auditorium del Lavoro ROMA L INVECCHIAMENTO DEMOGRAFICO 1/6 65 ANNI E PIU' TOTALE ANDAMENTO

Dettagli

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE Luca Romano Direttore di Local Area Network Martedi 8 Aprile 2014 Auditorium del Lavoro ROMA L INVECCHIAMENTO DEMOGRAFICO 1/6 65 ANNI E PIU' TOTALE ANDAMENTO

Dettagli

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Estratto dall Osservatorio Congiunturale sull Industria delle Costruzioni Luglio a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi ESTRATTO DALL'OSSERVATORIO

Dettagli

Occupati - Disoccupati 2010 Confronto su Forza Lavoro Tra 2 Trimestre 2010 e Trimestri anni precedenti. Incidenza della CIG sugli occupati

Occupati - Disoccupati 2010 Confronto su Forza Lavoro Tra 2 Trimestre 2010 e Trimestri anni precedenti. Incidenza della CIG sugli occupati Occupati - Disoccupati 2010 Confronto su Forza Lavoro Tra 2 Trimestre 2010 e Trimestri anni precedenti. Incidenza della CIG sugli occupati A Cura dell Dipartimento Settori Produttivi, Industria -Agricoltura

Dettagli

FIGURA 1 ESPORTAZIONI PER MACROAREA DATI TRIMESTRALI (variazioni percentuali rispetto all anno precedente)

FIGURA 1 ESPORTAZIONI PER MACROAREA DATI TRIMESTRALI (variazioni percentuali rispetto all anno precedente) Le esportazioni delle regioni italiane estre 3 13/6/3 CONGIUNTURA TERRITORIALE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE I Trimestre 3 Giugno 3 La dinamica delle esportazioni in valore nel estre 3 registra un

Dettagli

Demografia e migrazioni nel Mezzogiorno nel contesto italiano

Demografia e migrazioni nel Mezzogiorno nel contesto italiano Workshop e Conferenza interregionale Roma 7 marzo 2018 PALAZZO FALLETTI Demografia e migrazioni nel Mezzogiorno nel contesto italiano CORRADO BONIFAZI Popolazione al 1 gennaio, per ripartizione geografica,

Dettagli

Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali

Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali Introduzione Gli incidenti stradali costituiscono un problema prioritario di sanità pubblica per la loro numerosità e per le conseguenze in termini di mortalità,

Dettagli

Il lavoro interinale nel primo trimestre 2011 attraverso i Dati INAIL

Il lavoro interinale nel primo trimestre 2011 attraverso i Dati INAIL [maggio 2011] Il lavoro interinale nel primo trimestre 2011 attraverso i Dati INAIL SINTESI Nel primo trimestre del 2011 il numero di lavoratori che hanno svolto almeno una missione di lavoro interinale

Dettagli

I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA (anno 2003) Distribuzione delle unità locali Bar (valori assoluti) Ristoranti (valori assoluti)

I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA (anno 2003) Distribuzione delle unità locali Bar (valori assoluti) Ristoranti (valori assoluti) I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA (anno 2003) Distribuzione delle unità locali Bar (valori assoluti) Ristoranti (valori assoluti) I consumi alimentari fuori casa La spesa delle famiglie (trend) I consumi alimentari

Dettagli

FEDERAZIONE REGIONALE PENSIONATI TOSCANA GLI INTERVENTI E I SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE ANZIANA IN TOSCANA

FEDERAZIONE REGIONALE PENSIONATI TOSCANA GLI INTERVENTI E I SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE ANZIANA IN TOSCANA FEDERAZIONE REGIONALE PENSIONATI TOSCANA GLI INTERVENTI E I SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE ANZIANA IN TOSCANA SETTEMBRE 2009 Il lavoro si inserisce nell ambito delle attività dell

Dettagli

Consumi e povertà in Emilia-Romagna. Anno 2014

Consumi e povertà in Emilia-Romagna. Anno 2014 Direzione generale centrale Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica Servizio statistica e informazione geografica Consumi e povertà in Emilia-Romagna. Anno 2014 Bologna, 11 maggio 2015

Dettagli

OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO

OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO QUALI LE DINAMICHE DAL 2008 AL 2009 STUDIO DELLE DIFFERENZE ASSOLUTE DEGLI OCCUPATI Distinzioni per Posizione nella professione Classi di età Genere Macroarea

Dettagli

IL LAVORO E LE DONNE BIANCA BECCALLI. L Europa che vogliamo e il lavoro che progettiamo, Incontri Riformisti, sabato 5 luglio 2014 Tartano (Sondrio)

IL LAVORO E LE DONNE BIANCA BECCALLI. L Europa che vogliamo e il lavoro che progettiamo, Incontri Riformisti, sabato 5 luglio 2014 Tartano (Sondrio) BIANCA BECCALLI L Europa che vogliamo e il lavoro che progettiamo, Incontri Riformisti, sabato 5 luglio 2014 Tartano (Sondrio) 90 Tassi di partecipazione al sistema di istruzione e formazione dei giovani

Dettagli

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel Maggio 2009

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel Maggio 2009 I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2008 Maggio 2009 Direttore: Gianluigi Bovini Coordinamento tecnico: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura e Antonio Silvestri Mappe tematiche: Fabrizio

Dettagli

Consumi delle famiglie e povertà in Regione Lombardia

Consumi delle famiglie e povertà in Regione Lombardia Consumi delle famiglie e povertà in Regione Lombardia Un commento agli ultimi dati Istat I dati Istat relativi al 2012 sui consumi delle famiglie e povertà relativa ed assoluta ci mostrano un quadro per

Dettagli

Tavola 1 - Persone senza dimora per alcune caratteristiche - Anno 2011 (valori assoluti e composizione percentuale)

Tavola 1 - Persone senza dimora per alcune caratteristiche - Anno 2011 (valori assoluti e composizione percentuale) Allegato statistico Audizione dell Istituto nazionale di statistica "Assistenza sanitaria alle persone senza dimora" 12 a Commissione "Igiene e Sanità" del Senato della Repubblica Roma, 29 aprile 2015

Dettagli

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA 5 Maggio 2015 INDICE SINTESI... 3 ABITAZIONI... 4 ABITAZIONI OCCUPATE DA PERSONE RESIDENTI... 6 POPOLAZIONE E FAMIGLIE... 9 ABITAZIONI

Dettagli

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo luglio-settembre 2016

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo luglio-settembre 2016 Statistiche flash Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo luglio-settembre 2016 7 Dicembre 2016 Gli ultimi

Dettagli

Il mercato del lavoro nel 2009: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città. Maggio 2010

Il mercato del lavoro nel 2009: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città. Maggio 2010 Il mercato del lavoro nel 2009: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città Maggio 2010 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione:

Dettagli

Il lavoro interinale nel primo trimestre 2010 attraverso i Dati INAIL

Il lavoro interinale nel primo trimestre 2010 attraverso i Dati INAIL [ 2010] Il lavoro interinale nel primo trimestre 2010 attraverso i Dati INAIL SINTESI Nel primo trimestre del 2010 il numero di lavoratori che hanno svolto almeno una missione di lavoro interinale (assicurati

Dettagli

Oltre il Pil 2013: la nuova geografia del benessere in Italia

Oltre il Pil 2013: la nuova geografia del benessere in Italia Oltre il Pil 2013: la nuova geografia del benessere in Italia Rapporto Oltre il Pil 2013, 3 luglio 2013 Serafino Pitingaro Responsabile Area Studi e Ricerche Unioncamere 1 Pilastri Domini Sottodomini (fondo

Dettagli

1. La popolazione residente

1. La popolazione residente 1. La popolazione residente La popolazione residente in Italia al 31/12/2009 è pari a 60.340.328 unità, con un incremento di 295.260 unità (+0,5%) rispetto al 31 dicembre dell anno precedente dovuto prevalentemente

Dettagli

Percentuale delle scuole che hanno avviato la rilevazione

Percentuale delle scuole che hanno avviato la rilevazione Rilevazione permessi Legge 104 Approfondimento sulle SCUOLE 21/10/2011 Dati generali sulle scuole Numero di scuole censite 11.264 Scuole che hanno avviato la rilevazione 9.756 Percentuale delle scuole

Dettagli

Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura c o m u n i c a t o s t a m p a

Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura c o m u n i c a t o s t a m p a -- Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura c o m u n i c a t o s t a m p a OSSERVATORIO SULL IMPRENDITORIA FEMMINILE alla conquista di nuovi spazi Tradizione e innovazione

Dettagli

APPENDICE STATISTICA

APPENDICE STATISTICA APPENDICE STATISTICA Fig.1. Tassi di crescita annuali e cumulati del PIL in termini reali (%) (a) Paesi 1996-2001- 2008-2008- 1996-2014 2015 2000 2007 2014 2015 2015 Mezzogiorno 10,5 4,5-13,2-1,2 1,0-12,3

Dettagli

Tab. 1 - Spesa sanitaria pubblica e privata, (val. in euro correnti pro capite, var.%)

Tab. 1 - Spesa sanitaria pubblica e privata, (val. in euro correnti pro capite, var.%) Tab. 1 - Spesa sanitaria pubblica e privata, 2009-2017 (val. in euro correnti pro capite, var.%) Spesa sanitaria 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 var.% reale 2009-'17 2016-'17 val. pro capite

Dettagli

Capitolo 10 La mortalità per suicidi

Capitolo 10 La mortalità per suicidi Capitolo 1 La mortalità per suicidi Introduzione Ogni anno tra i residenti in Veneto si verificano oltre 3 decessi per suicidio; di questi il 75% avviene nei maschi. el 27 il tasso di mortalità per suicidio

Dettagli

Allegato statistico Nota sulla legge Dopo di noi

Allegato statistico Nota sulla legge Dopo di noi Allegato statistico Nota sulla legge Dopo di noi Roma, 31 maggio 2017 Tavola 1 - Persone che percepiscono indennità di accompagnamento per regione - Anno 2015 Persone che percepiscono indennità di accompagnamento

Dettagli

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2007

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2007 I primati di nel mercato del lavoro nel 2007 Maggio 2008 Direttore: Gianluigi Bovini Coordinamento tecnico: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni

Dettagli

I numeri delle solitudini

I numeri delle solitudini Redattore sociale 2018 XXIV Seminario di formazione per giornalisti Romina Fraboni Dipartimento per la produzione statistica - Istat 1 Indice Lettura della «solitudine» dalle statistiche ufficiali La questione

Dettagli

Fondazione CENSIS Dialogo sociale e politiche attive del lavoro nella programmazione FSE Fenomeni e tendenze del mercato del lavoro

Fondazione CENSIS Dialogo sociale e politiche attive del lavoro nella programmazione FSE Fenomeni e tendenze del mercato del lavoro Fondazione CENSIS Dialogo sociale e politiche attive del lavoro nella programmazione FSE 2014-2020. Fenomeni e tendenze del mercato del lavoro Maurizio Sorcioni Italia Lavoro Argomenti 1. Occupati e disoccupati:

Dettagli

I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA Distribuzione dei p.e. (valori assoluti - giugno 2006)

I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA Distribuzione dei p.e. (valori assoluti - giugno 2006) I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA Distribuzione dei p.e. (valori assoluti - giugno 2006) Regioni Ristoranti (U.L.) Bar (U.L.) Piemonte 7.544 12.708 Valle d'aosta 589 646 Lombardia 13.165 27.552 Trentino 2.635

Dettagli

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Servizio di Epidemiologia Direzione Centrale di Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali Aspetti Demografici del Friuli Venezia Giulia Silvia

Dettagli

Interventi di Upgrading di Impianti di Depurazione Esistenti

Interventi di Upgrading di Impianti di Depurazione Esistenti Prof. G. d Antonio Comuni e popolazione residente secondo il grado di depurazione delle acque reflue convogliate nella rete fognaria per regione - Anno 2005 (valori assoluti) REGIONI Depurazione completa

Dettagli

Allegato statistico per l Audizione della. della Camera dei Deputati

Allegato statistico per l Audizione della. della Camera dei Deputati INDAGINE CONOSCITIVA SUL MERCATO DEL LAVORO TRA DINAMICHE DI ACCESSO E FATTORI DI SVILUPPO Allegato statistico per l Audizione della SVIMEZ presso la Commissione XI Lavoro della Camera dei Deputati Roma,

Dettagli

L occupazione degli over 55 in FVG

L occupazione degli over 55 in FVG 17 maggio #lavoro Rassegna stampa Il Piccolo 16mag2017 L occupazione degli over 55 in FVG I DATI ISTAT Il numero di occupati over 55 in Friuli Venezia Giulia, in base alle stime dell Istat (provenienti

Dettagli

DONNE E UOMINI NEL MERCATO DEL LAVORO DEL LAZIO

DONNE E UOMINI NEL MERCATO DEL LAVORO DEL LAZIO DONNE E UOMINI NEL MERCATO DEL LAVORO DEL LAZIO OCCUPAZIONE FEMMINILE LA GRANDE SFIDA IRRISOLTA Criticità strutturali Congiuntura economica 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017

Dettagli

8. Benessere soggettivo 1

8. Benessere soggettivo 1 107 8. Benessere soggettivo 1 Nel 17 l indice composito del Benessere soggettivo ha registrato un peggioramento (quasi 2 punti inferiore al 16), dopo la variazione positiva dell anno precedente. L arretramento

Dettagli

Il lavoro interinale nel terzo trimestre 2010 attraverso i Dati INAIL

Il lavoro interinale nel terzo trimestre 2010 attraverso i Dati INAIL [Febbraio 2011] Il lavoro interinale nel terzo trimestre 2010 attraverso i Dati INAIL SINTESI Nel terzo trimestre del 2010 il numero di lavoratori che hanno svolto almeno una missione di lavoro interinale

Dettagli

150 ANNI DI CRESCITA, 150 ANNI DI DIVARI: SVILUPPO, TRASFORMAZIONI, POLITICHE

150 ANNI DI CRESCITA, 150 ANNI DI DIVARI: SVILUPPO, TRASFORMAZIONI, POLITICHE 150 ANNI DI CRESCITA, 150 ANNI DI DIVARI: SVILUPPO, TRASFORMAZIONI, POLITICHE Relazione SVIMEZ (L.Bianchi, D.Miotti, R.Padovani G.Pellegrini, G.Provenzano) Roma, 30 maggio 2011 Il divario nei 150 anni

Dettagli

Capitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio

Capitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio Capitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio Introduzione Le malattie del sistema circolatorio sono le principali cause di morte nei paesi occidentali come l Italia: quasi il 4% dei decessi

Dettagli

Risoluzioni 7_00010 (Serracchiani), 7_00051 (Pallini), 7_00055 (Rizzetto), 7_00057 (Epifani), 7_00059 (Polverini) e 7_00060 (Murelli)

Risoluzioni 7_00010 (Serracchiani), 7_00051 (Pallini), 7_00055 (Rizzetto), 7_00057 (Epifani), 7_00059 (Polverini) e 7_00060 (Murelli) Risoluzioni 7_00010 (Serracchiani), 7_00051 (Pallini), 7_00055 (Rizzetto), 7_00057 (Epifani), 7_00059 (Polverini) e 7_00060 (Murelli) XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) Camera dei deputati Roma,

Dettagli

Is$tuto Nazionale di Sta$s$ca Medicine Non Convenzionali La cura e il ricorso ai servizi sanitari anno 2013, condo

Dettagli

Il censimento della popolazione straniera

Il censimento della popolazione straniera 19 dicembre 2012 Il censimento della popolazione straniera Nel corso dell ultimo decennio la popolazione straniera residente in Italia è triplicata: da poco più di 1 milione e 300 mila persone nel 2001

Dettagli

Il valore del turismo in Italia

Il valore del turismo in Italia Il valore del turismo in Italia Cernobbio, 24 marzo 2018 Premessa Nonostante l Italia sia tra i Paesi più visitati al mondo, al turismo non viene ancora riconosciuto il ruolo che gli compete. E un atteggiamento

Dettagli

Albo IP: analisi dei flussi

Albo IP: analisi dei flussi Federazione nazionale Collegi Ipasvi Via Agostino Depretis 70 Tel. 06 46200101 00184 Roma Fax 06 46200131 Albo IP: analisi dei flussi Rapporto 2007 Marzo 2008 1. Presentazione Dal 2007, dopo due anni di

Dettagli

Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004

Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004 Prodotto interno lordo per ripartizione geografica, in Italia e in Sardegna: variazioni percentuali 2005 su 2004 NORD-ORIENTALE NORD-OCCIDENTALE ITALIA MEZZOGIORNO ITALIA CENTRALE -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5

Dettagli

1. Il bilancio infortunistico 2010

1. Il bilancio infortunistico 2010 1a - Infortuni avvenuti negli anni 2009-2010 per modalità di evento Modalità di evento Infortuni in complesso Casi mortali 2009 2010 Var. % 2009 2010 Var.% In occasione di lavoro 697.075 686.745-1,5 779

Dettagli

Capitolo 2. Popolazione

Capitolo 2. Popolazione Capitolo 2 Popolazione 2. Popolazione Dinamica della popolazione residente Al 31 dicembre 2012 la popolazione residente in Italia è pari a 59.685.227 unità; rispetto al 1 gennaio 2012 - anno in cui la

Dettagli

Cala l occupazione tra questi due trimestri di lavoratori con un peggioramento del 0,83%.

Cala l occupazione tra questi due trimestri di lavoratori con un peggioramento del 0,83%. Rapporto tra Occupati e CIG Mettendo in relazione i dati occupazionali del secondo trimestre del 2010 rispetto al secondo trimestre del 2009, con i rispettivi periodi di CIG emerge che la crisi economica

Dettagli

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni Tabella 1 - Persone (valori assoluti in migliaia e Intervalli di Confidenza al 95%) che nei tre mesi precedenti l intervista hanno subito incidenti in ambiente domestico e tassi di incidenti domestici

Dettagli

Contiene un Focus sulle Comunicazioni Obbligatorie 2015 e 1 T (fonte: MLPS)

Contiene un Focus sulle Comunicazioni Obbligatorie 2015 e 1 T (fonte: MLPS) Contiene un Focus sulle Comunicazioni Obbligatorie 2015 e 1 T. 2016 (fonte: MLPS) Commercio estero e prezzi all import Maggio: export -0,2% import -1,2%, prezzi all import prodotti industriali +1,0% su

Dettagli

Il Sud (e il Nord) di Gianfranco Viesti (Università di Bari) Scuola per la democrazia Aosta, 9 ottobre 2010

Il Sud (e il Nord) di Gianfranco Viesti (Università di Bari) Scuola per la democrazia Aosta, 9 ottobre 2010 Il Sud (e il Nord) di Gianfranco Viesti (Università di Bari) Scuola per la democrazia Aosta, 9 ottobre 2010 1. Il divario di reddito 2. Produttività e occupazione 3. Le determinanti 4. Le politiche 1.

Dettagli

Comunicato stampa. Ufficio stampa Consiglio nazionale dei commercialisti Mauro Parracino

Comunicato stampa. Ufficio stampa Consiglio nazionale dei commercialisti Mauro Parracino Comunicato stampa PROFESSIONI, COMMERCIALISTI: IN DIECI ANNI REDDITI GIU DEL 14% SECONDO IL RAPPORTO 2017 SULLA CATEGORIA QUELLO MEDIO DEL 2016 È PARI A 58MILA EURO (+2,2 SULL ANNO PRECEDENTE). MA QUASI

Dettagli

22. Infortuni sul lavoro ad extracomunitari avvenuti in agricoltura nel periodo e denunciati all INAIL per provincia, regione, gestione ed

22. Infortuni sul lavoro ad extracomunitari avvenuti in agricoltura nel periodo e denunciati all INAIL per provincia, regione, gestione ed A P P E N D I C E - Tavole Statistiche - Esemplificazione - a cura del gruppo di lavoro - di progetto formativo per imprese agricole con basso numero di addetti - Alcuni dei documenti richiamati nel testo

Dettagli

Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Documento n. 21 Rapporto 2013 sull Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Struttura e distribuzione degli iscritti sul territorio Un quadro di sintesi Giugno 2013 RAPPORTO 2013 SULL

Dettagli

RAPPORTO SVIMEZ 2013 SULL ECONOMIA DEL MEZZOGIORNO. Adriano GIANNOLA Presidente della SVIMEZ

RAPPORTO SVIMEZ 2013 SULL ECONOMIA DEL MEZZOGIORNO. Adriano GIANNOLA Presidente della SVIMEZ RAPPORTO SVIMEZ 2013 SULL ECONOMIA DEL MEZZOGIORNO Adriano GIANNOLA Presidente della SVIMEZ Catanzaro, 18 novembre 2013 PIÙ FORTE LA CRISI IN ITALIA RISPETTO AL RESTO D EUROPA Fig. 1. Tassi di crescita

Dettagli

Le famiglie italiane: un quadro in continuo cambiamento

Le famiglie italiane: un quadro in continuo cambiamento Le famiglie italiane: un quadro in continuo cambiamento Giorgio Alleva Presidente dell Istituto nazionale di statistica TRASFORMAZIONI IN 4 GENERAZIONI DI MADRI E FIGLIE PIRAMIDI DELLE ETÀ DELLA POPOLAZIONE

Dettagli

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni Tabella 1 - Persone (valori assoluti in migliaia e Intervalli di Confidenza al 95%) che nei tre mesi precedenti l intervista hanno subito incidenti in ambiente domestico e tassi di incidenti domestici

Dettagli

PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE

PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE O SSERVAT ORIO 2 q Novembre 2018 N 31 PAGAMENTI DELLE IMPRESE PIÙ REGOLARI, MA IL MIGLIORAMENTO PERDE SLANCIO Nel secondo trimestre del 2018 è proseguito il miglioramento

Dettagli

CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Allegato 2

CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Allegato 2 CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Allegato 2 Sommario 1. Demografia (popolazione residente e popolazione straniera) Tavola 1.1 - Popolazione residente al 31 dicembre per sesso Tavola 1.2 - Indicatori di struttura

Dettagli

BOLLETTINO SULLA DISOCCUPAZIONE Dati mensili - Ottobre 2018 Dati trimestrali - 2 trim NUMERO 1. Aumentiamo i traffici

BOLLETTINO SULLA DISOCCUPAZIONE Dati mensili - Ottobre 2018 Dati trimestrali - 2 trim NUMERO 1. Aumentiamo i traffici WWW.ISOLAFANTASMA.IT Aumentiamo i traffici BOLLETTINO SULLA DISOCCUPAZIONE Dati mensili - Ottobre 218 Dati trimestrali - 2 trim. 218 NUMERO 1 ELABORATO DA ANTONIO RUDAS Pagina 1 Disoccupati, aumentano

Dettagli

FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE

FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE OSSERVATORIO 2 q SETTEMBRE 217 N 32 I FALLIMENTI TORNANO AI LIVELLI PRE-CRISI OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE - SETTEMBRE 217 / N

Dettagli

Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica

Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica 1 Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica ripartizione geografica votanti partec. voti validi CGIL CISL UIL ALTRE LISTE AGENZIE FISCALI Nord Ovest 85 12.904 11.248 87,17 10.922

Dettagli

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (Anno Anno 2016)

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (Anno Anno 2016) Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (Anno 2015- Anno 2016) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Marzo 2017 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono

Dettagli

Atto n.974 "L'impatto sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale" Competenze digitali e E-commerce

Atto n.974 L'impatto sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale Competenze digitali e E-commerce Atto n.974 "L'impatto sul mercato del lavoro della quarta rivoluzione industriale" Competenze digitali e E-commerce 11 a Commissione Lavoro, previdenza sociale del Senato della Repubblica Roma, settembre

Dettagli

ABRUZZO PIL. Export (milioni di euro) 6.931,0 Export (var. % ) 2,9 Quota % delle esportazioni verso l'ue 28 (2014) 74,5

ABRUZZO PIL. Export (milioni di euro) 6.931,0 Export (var. % ) 2,9 Quota % delle esportazioni verso l'ue 28 (2014) 74,5 ABRUZZO Pil 2014 (var. % rispetto all'anno precedente su valori concatenati, anno di rif. 2010) -1,7 PIL 2014 (in milioni di euro correnti) 30.567,5 PIL pro capite (euro correnti) 22.927 PIL pro capite

Dettagli

Mercato immobili non residenziali: compravendite e leasing più 16%

Mercato immobili non residenziali: compravendite e leasing più 16% Pubblicata su FiscoOggi.it (http://www.fiscooggi.it) Dati e statistiche Mercato immobili non residenziali: compravendite e leasing più 16% Piazza in crescente fermento per negozi, uffici e capannoni industriali

Dettagli

Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori COMUNICATO STAMPA

Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori COMUNICATO STAMPA Roma, 16 marzo 2010 Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori COMUNICATO STAMPA X RAPPORTO SULLA FORMAZIONE CONTINUA Ministero del Lavoro-Isfol In Italia cresce il numero dei

Dettagli

Uso e abuso di alcol in Italia I dati delle indagini Istat

Uso e abuso di alcol in Italia I dati delle indagini Istat Uso e abuso di alcol in Italia I dati delle indagini Istat ALCOHOL PREVENTION DAY 17 aprile 2008 Istituto Superiore di Sanità Linda Laura Sabbadini Direttore Centrale ISTAT Aspetti metodologici Fonte dei

Dettagli

Tavola 1 - Persone che percepiscono indennità di accompagnamento per regione - Anno 2014

Tavola 1 - Persone che percepiscono indennità di accompagnamento per regione - Anno 2014 Allegato statistico Audizione del Presidente dell'istituto nazionale di statistica 11 a Commissione "Lavoro, previdenza sociale" del Senato della Repubblica Roma, 5 aprile 2016 Tavola 1 - Persone che

Dettagli

Analisi Semestrale: le Spese degli Italiani con Carta di Credito

Analisi Semestrale: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Analisi Semestrale: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Gennaio-giugno 2012 Marketing CartaSi 1 Un semestre impulsivo Sei mesi in altalena con lo sguardo all Europa Nel primo semestre 2012 gli

Dettagli

L avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013

L avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013 L avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013 1 La dinamica evolutiva del numero degli avvocati e confronto con popolazione italiana Distribuzione territoriale degli avvocati I nuovi ingressi alla

Dettagli

BOLLETTINO SULLA DISOCCUPAZIONE Dati mensili - Novembre 2018 Dati trimestrali - 3 trim NUMERO 2

BOLLETTINO SULLA DISOCCUPAZIONE Dati mensili - Novembre 2018 Dati trimestrali - 3 trim NUMERO 2 WWW.ISOLAFANTASMA.IT Realizziamo le infrastrutture che servono al Paese BOLLETTINO SULLA DISOCCUPAZIONE Dati mensili - Novembre 218 Dati trimestrali - 3 trim. 218 NUMERO 2 ELABORATO DA ANTONIO RUDAS Pagina

Dettagli

Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Centro Studi CNA

Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Centro Studi CNA APPROFONDIMENTI Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Centro Studi CNA SEMPRE PIÙ ADULTI PARTECIPANO AD ATTIVITÀ DI FORMAZIONE PERMANENTE 3 MAGGIO 2017 LIFELONG LEARNING,

Dettagli

Aumenta la soddisfazione per la vita

Aumenta la soddisfazione per la vita 121 Aumenta la soddisfazione per la vita Nel 2016 l indicatore relativo alla soddisfazione per la vita nel complesso ha mostrato segnali di miglioramento, dopo il forte calo registrato tra il 2011 e il

Dettagli

Occupazione e disoccupazione in Emilia Romagna nel primo trimestre 2017

Occupazione e disoccupazione in Emilia Romagna nel primo trimestre 2017 REPORT FLASH Occupazione e disoccupazione in Emilia Romagna nel primo trimestre 2017 9 giugno 2017 In breve In Emilia-Romagna si ha un ulteriore, rilevante incremento dell occupazione complessiva I dati

Dettagli

Caratteri stazionali Capitolo 16 - L'esposizione. INFC - Le stime di superficie

Caratteri stazionali Capitolo 16 - L'esposizione. INFC - Le stime di superficie Tabella 16.10 - Estensione delle categorie forestali dei Boschi alti, ripartite per classi di esposizione (parte 29 di 34) Leccete Nord Nord - Est Est Sud - Est Sud Sud - Ovest superficie ES superficie

Dettagli

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali LIBRO BIANCO SUL WELFARE

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali LIBRO BIANCO SUL WELFARE Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali LIBRO BIANCO SUL WELFARE PROPOSTE PER UNA SOCIETÀ DINAMICA E SOLIDALE ALLEGATO STATISTICO ROMA FEBBRAIO 2003 INDICE L ITALIA IN EUROPA 1. Struttura della

Dettagli

Rapporto SVIMEZ 2013 sull'economia del Mezzogiorno SLIDES DI PRESENTAZIONE

Rapporto SVIMEZ 2013 sull'economia del Mezzogiorno SLIDES DI PRESENTAZIONE Rapporto SVIMEZ 2013 sull'economia del Mezzogiorno SLIDES DI PRESENTAZIONE Roma, 17 ottobre 2013 PIÙ FORTE LA CRISI IN ITALIA RISPETTO AL RESTO D EUROPA Fig. 1. Tassi di crescita annuali e cumulati del

Dettagli

Figura 1 - Pensionati e importo complessivo della spesa pensionistica, per sesso (composizioni percentuali)

Figura 1 - Pensionati e importo complessivo della spesa pensionistica, per sesso (composizioni percentuali) Allegato statistico Audizione dell Istituto nazionale di statistica: Dott.ssa Linda Laura Sabbadini Direttore del Dipartimento per le statistiche sociali e ambientali XI Commissione "Lavoro pubblico e

Dettagli

Il divario Nord-Sud. di Gianfranco Viesti (Università di Bari) FSP, Bologna 29 marzo 2009

Il divario Nord-Sud. di Gianfranco Viesti (Università di Bari) FSP, Bologna 29 marzo 2009 Il divario Nord-Sud di Gianfranco Viesti (Università di Bari) FSP, Bologna 29 marzo 2009 IL DIVARIO DI REDDITO Fonte: Daniele V, Malanima,P. 2007 Fonte: Daniele V, Malanima,P. 2007 PIL pro capite nelle

Dettagli

FONDAZIONE NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI

FONDAZIONE NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI RAPPORTO 2016. Nel 2015 gli Iscritti all Albo sono in crescita (+1%), mentre i redditi medi (dichiarazioni 2015, anno d imposta 2014) sono in calo dell 1,9% a fronte di una crescita del Pil nominale nel

Dettagli

I NUMERI DEL SETTORE SECONDO LA RILEVAZIONE STATISTICA ISTAT 2008

I NUMERI DEL SETTORE SECONDO LA RILEVAZIONE STATISTICA ISTAT 2008 Allegato 4 I NUMERI DEL SETTORE SECONDO LA RILEVAZIONE STATISTICA ISTAT 2008 ISTAT Nel 2008 le aziende agricole autorizzate all esercizio dell agriturismo ammontano a 18.480, con un incremento di 760 unità

Dettagli

Il quadro dell offerta socio-assistenziale da parte dei Comuni

Il quadro dell offerta socio-assistenziale da parte dei Comuni LONG-TERM CARE THREE Edizione 2018 degli Stati Generali dell Assistenza a lungo termine Roma, 11-12 luglio 2018 Il quadro dell offerta socio-assistenziale da parte dei Comuni Roberta Crialesi Dirigente

Dettagli