Tempi e spazi nella vita quotidiana delle giovani madri

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1 64 Tempi e spazi nella vita quotidiana delle giovani madri L indagine sulle giovani donne è stata condotta su un campione di madri dei bambini che frequentano alcuni nidi, alcune scuole materne e primarie, sia pubbliche che private, del Comune di Prato. I questionari consegnati sono stati 836, mentre quelli effettivamente compilati e ritirati sono stati il 61%, per un totale di 513.questionari effettivamente utilizzabili per l indagine. Più analiticamente (grafici 1 e 2)): - Sono state intervistate 97 mamme dei bambini del nido ( Abc, 28; Borgonuovo : 43; S. Vincenzo: 19; Nima Corridoni, all interno della omonima scuola materna: 7). - Sono state intervistate 161 mamme dei bambini della scuola materna ( Borgo S. Paolo: 47; Ciliani : 41; Corridoni : 54; Charitas : 19). - Sono state intervistate 255 mamme dei bambini che frequentano le scuole primarie ( C. Guasti : 74; Borgonuovo : 87; Ciliani : 9 Grafico 1 15% 5% C. Guasti Borgon uovo Ciliani Borgo S. Paolo Ciliani Corrid oni Charita s Abc Borgon S. uovo Vincen zo Nima Corrid oni Scuole

2 65 Grafico Primaria Materna Nido livello scuola Chi sono le donne intervistate Prima di considerare gli orientamenti delle mamme intervistate rispetto alle questioni che sono state poste loro mediante la somministrazione del questionario, è utile fornire alcuni dati di base relativi alla loro identità e a quella del loro partner: età, livello di istruzione, lavoro, etc.: tutti elementi indispensabili per comprendere meglio valutazioni, aspirazioni e desideri espressi nel questionario. In primo luogo possiamo osservare che la gran parte delle intervistate (più del 65%) ha un età tra i 30 e i 44 anni, mentre assai poche sono coloro che appartengono alle fasce d età più giovani o più anziane (grafico 3). Grafico Meno di Oltre 50 Età intervistata Poco più del 4 è nata nel territorio della Provincia di Prato, e coloro che sono nate in Toscana raggiungono appena il 6. Il resto del campione è nato in un altra

3 66 regione italiana (3), in un altro Paese europeo o non europeo () (grafico 4). Si può inoltre osservare che le madri dei bambini delle scuole primarie nate nella zona di Prato sono percentualmente meno delle altri madri: tra di esse si trovano molte donne che provengono da altre regioni italiane (grafici 5, 6, e 7). Grafico Prato (comune e provincia) Altra città toscana Altra regione italiana Altro Paese europeo Paese non europeo Luogo di nascita intervistata Grafico 5 5 livello scuola: Nido 4 3 Prato (comune e provincia) Altra città toscana Altra regione italiana Altro Paese europeo Paese non europeo Luogo di nascita intervistata Grafico 6

4 67 6 livello scuola: Materna Prato (comune e provincia) Altra città toscana Altra regione italiana Altro Paese europeo Paese non europeo Luogo di nascita intervistata Grafico 7 4 livello scuola: Primaria 3 Prato (comune e provincia) Altra città toscana Altra regione italiana Altro Paese europeo Paese non europeo Luogo di nascita intervistata Il livello di istruzione è tutto sommato alto: più della metà di coloro che hanno compilato il questionario ha il diploma di scuola media superiore o la laurea (grafico 8). Il livello di istruzione più alto si trova tra le mamme,dei bambini del nido, mentre il livello più basso si osserva tra le madri dei bambini delle elementari (grafici 9, 10 e 11). Grafico 8

5 licenza elementare diploma medie i nferiori diploma medie superiori laurea post-laurea Altro titolo Titolo di studio intervistata Grafico 9 6 livello scuola: Nido diploma medie inferiori diploma medie superiori laurea post-laurea Titolo di studio intervistata Altro titolo Grafico 10 5 livello scuola: Materna 4 3 licenza elementare diploma medie inferiori diploma medie superiori laurea Altro titolo Titolo di studio intervistata

6 69 Grafico 11 5 livello scuola: Primaria 4 3 licenza elementare diploma medie inferiori diploma medie superiori laurea post-laurea Altro titolo Titolo di studio intervistata Osservando come il campione intervistato si distribuisce nelle varie professioni emerge immediatamente la preponderanza di coloro che svolgono un lavoro impiegatizio (grafico 12). Le mamme impiegate di concetto, impiegate esecutive e insegnanti raggiungono il 4, mentre coloro che svolgono lavori manuali o che comunque sono impiegate come dipendenti di basso profilo professionale, come le commesse, superano il. Pochissime sono le impiegate di livello alto, mentre colpisce la quantità di casalinghe, che sono il 15% del campione. Un altro dato interessante è la presenza di una percentuale di disoccupate quasi uguale a quella delle casalinghe. Una quota piccola, infine, svolge lavori di tipo autonomo, come commerciante, libero professionista, etc. Grafico 12

7 Dirigenti, direttori, docenti universitari Prof. intellett. dip., impieg. dirett., quadri Impiegati di concetto, tecnici, insegnanti elementari Impiegati esecutivi, di ufficio, segretari Commessi, camerieri, venditori Capo-operaio/operaio specializzato Operaio qualificato, conduttore di macchine Oper. com., manov., lavoro man. non qual.., collab. domes. Bracciante Libero professionista Imprenditore Artigiano Commerciante Coadiuvante di impresa familiare Socio di cooperativa Lavor. in proprio (consul., assicur., rappres., rag., ecc.) Collaboratore occasionale o coordinato e continuativo Casalinga Non lavora Disoccupato in cerca di lavoro Altro 70 15% 5% Professione interv istata Lo scenario del lavoro dei padri appare più variegato di quello della madri (grafico 13). In primo luogo, possiamo osservare che tra i padri è più diffuso il lavoro manuale operaio, e assai meno diffuso quello impiegatizio. In secondo luogo i padri svolgono più lavori di tipo autonomo e, in terzo luogo, tra di loro vi sono meno disoccupati o in cerca di occupazione di quanto non vi siano tra le madri. Grafico 13

8 Dirigenti, direttori, docenti universitari Prof. intellett. dip., impieg. dirett., quadri Impiegati di concetto, tecnici, insegnanti elementari Impiegati es ecutivi, di ufficio, segretari Comm essi, camerieri, venditori Capo-operaio/operaio specializzato Operaio qualificato, conduttore di macchine Oper. com., manov., lavoro man. non qual.., collab. domes. Bracciante Libero professionista Imprenditore Artigiano Commerciante Socio di cooperativa Venditore ambulante Lavor. in proprio (consul., assicur., rappres., rag., ecc.) Non lavora Disoccupato in cerca di lavoro Altro 71 15% 5% Professione padre I dati relativi al tipo di lavoro dei padri sono in qualche modo confermati dall analisi del loro livello di istruzione, che appare meno elevato di quello delle madri (grafico 14): tra i titoli di studio paterni troviamo infatti meno diplomi di scuola media superiore e più diplomi di scuola media inferiore di quanto non accada tra le madri. Un fenomeno, questo, che conferma quanto altre indagini su scala più ampia hanno rilevato a livello nazionale negli ultimi anni. Grafico 14

9 licenza el ementare diploma medie inferiori diploma medie superi ori laurea post-laurea Al tro titolo Titolo di studio padre Vediamo adesso quali sono le zone dove madri svolgono il loro lavoro. Per la verità i risultati del questionario mostrano una situazione assai statica, dal momento che la grande maggioranza (7) non esce dai confini del Comune di Prato per recarsi al 8 Grafico Prato (Comune) Prato (Provincia) Fuori dalla Provincia Prato, entro il territorio regionale Fuori dal territorio regionale, entro il territorio nazional Fuori dal territorio nazionale Luogo di lavoro intervistata lavoro (grafico 15). Solo un esigua minoranza () lavora in Provincia e un analoga percentuale si reca fuori della provincia di Prato. Le madri che lavorano hanno prevalentemente un orario di meno di trenta ora (35%) o di ore (34%). Poche sono coloro che lavorano più di quaranta ora alla settimana, così come altrettanto poche sono coloro il cui lavoro occupa una durata che va dalle 30 alle 35 ore (grafico 16).

10 73 Stupisce che coloro che hanno un orario di lavoro più lungo, (prevalentemente ore) siano le mamme dei bambini che vanno all asilo nido (grafico 17), mentre le mamme dei bambini che vanno alla scuola materna sono tra coloro che seguono un orario di lavoro più breve (meno di 30 ore) (grafico 18). La maggioranza ha comunque una struttura continuata dell orario di lavoro soprattutto se è madre di bambini che frequentano l asilo nido (grafici 20, 21 e 22) 4 Grafico 16 3 Meno di 30 ore ore ore Orario di lavoro intervistata più di 40 ore 5 Grafico 17 livello scuola: Nido 4 3 Meno di 30 ore ore ore Orario di lavoro intervistata più di 40 ore Grafico 18

11 74 5 livello scuola: Materna 4 3 Meno di 30 ore ore ore Orario di lavoro intervistata più di 40 ore 4 Grafico 19 livello scuola: Primaria 3 Meno di 30 ore ore ore Orario di lavoro intervistata più di 40 ore Grafico 20 4 livello scuola: Nido 3 Solo mattina (fino a 6 ore) + 1 o 2 giorni anche pomeriggio Continuato (mattina e pomeriggio, con interruzione pranzo) Solo pomeriggio A turni solo diurni A turni anche notturni Struttura orario lavoro intervistata Altro Grafico 21

12 75 4 livello scuola: Materna 3 Solo mattina Continua to Solo A turni solo A tu rn i (fino a 6 (mattina e pomerigg io diurni a nche ore) + 1 o 2 pomerigg io, notturni giorni anche con pomeriggio inte rruzio ne pranzo) Struttura orario lavoro intervistata Altro 4 Grafico 22 livello scuola: Primaria 3 So lo mattina Continua to Solo A turni solo A tu rn i (fino a 6 (mattina e pomerigg io diurni a nche ore) + 1 o 2 pomerigg io, notturni giorni anche con pomeriggio inte rruzio ne pranzo) Struttura orario lavoro intervistata Altro I padri lavorano indubbiamente di più delle madri: hanno un orario di lavoro più lungo (grafico 23), in tutti i casi (grafici 24, 25 e 26). Inoltre la struttura del loro orario di lavoro è meno variegata di quella delle madri, essendo prevalentemente articolata su mattina e pomeriggio (grafico 27). Grafico Meno di 30 ore ore ore più di 40 ore Orario di lavoro padre Grafico 24

13 76 7 livello scuola: Ni do Meno di 30 ore or e ore Orario di lavoro padre più di 40 ore Grafico 25 7 livello scuola: Materna Meno di 30 ore settim anali or e settim anali ore settim anali più di 40 ore settim anali Orario di lavoro padre Grafico 26 6 livello scuola: Primaria Meno di 30 ore ore ore più di 40 ore Orario di lavoro padre

14 77 Grafico Solo mattina (fino a 6 ore ) Continuato (mattina e + 1 o 2 giorn i pome riggio, anche con pomeriggio inte rruzion e pranzo ) Solo pomeriggio A turni solo diurni A turni an che notturni Struttura orario lavoro padre A turni solo no tturni Altro Tempi quotidiani: cura, servizi e partecipazione.

15 78 Prima di entrare nel merito dell analisi delle valutazioni che le intervistate hanno espresso in merito al proprio tempo quotidiano nonché sull organizzazione temporale dei servizi della città, è utile vedere come esse hanno risposto ad una domanda che intendeva saggiare il livello di conoscenza della politica dell Amministrazione Comunale su questo argomento. Il questionario chiedeva infatti se l intervistata fosse o meno a conoscenza del Piano dei Tempi e degli Orari della Città. Ebbene a questa domanda la grandissima maggioranza ha risposte di no (grafico 28). Un segno, questo, che dovrebbe spingere l Amministrazione a prevedere dispositivi di pubblicizzazione delle politiche in atto, in modo che esse possano essere conosciute e comprese dai cittadini. Grafico No Sì, ma solo in termini generici Sì, so cos'è Sentito parlare del Piano Tempi e Orari di Prato? La parte più importante che il questionario dedica al tema dei tempi comprende una serie di domande sulla soddisfazione personale rispetto al proprio tempo di vita quotidiano, soprattutto in relazione al tempo trascorso con il bambino. Dal livello di soddisfazione in questo importante ambito di esperienza, infatti, deriva una parte considerevole della percezione temporale e dell uso del tempo di una madre, soprattutto quando il figlio è ancora piccolo. Alla domanda se si è meno soddisfatte del tempo trascorso con il proprio figlio o la propria figlia, la gran parte delle intervistate dà risposte sostanzialmente positive (grafico 29): il 3 è e il 4 lo è. Se poi scomponiamo questo dato per ordine di scuola, possiamo osservare che il livello di soddisfazione è distribuito più o meno ugualmente tra tutte le madri, indipendentemente dall ordine della scuola frequentato dal figlio (grafici 30, 31, e 32).. Grafico 29

16 altro non Soddisfazione tempo con bambino Grafico 30 5 livello scuola: Nido 4 3 altro non Soddisfazione tempo con bambino Grafico 31 5 livello scuola: Materna 4 3 altro non Soddisfazione tempo con bambino Grafico 32

17 80 4 livello scuola: Primaria 3 non Soddisfazione tempo con bambino Uno degli obiettivi dell indagine sulle madri era quello di conoscere la valutazione che essere avrebbero dato all organizzazione temporale dei servizi infantili di cui si servono quotidianamente per l educazione dei loro figli.capita raramente, infatti, che un Amministrazione possa conoscere le opinioni degli utenti dei servizi, su un aspetto, qual è quello temporale, che sovente non viene preso in considerazione in maniera scientifica da chi ha il compito di pianificare i servizi e la loro struttura temporale. Ecco, dunque, che l indagine può configurarsi come una buona occasione per conoscere come gli utenti valutano lo schema temporale del servizio, sia esso l asilo nido, la scuola materna o la scuola elementare (primaria). Sebbene si tratti solo di un campione, riteniamo che esso sia rappresentativo da indicare con relativa precisione le aspirazioni e i bisogni, nonché le valutazioni dei genitori, ed in particolare delle madri, è cioè di chi maggiormente avverte il peso di eventuali disservizi o di modalità organizzative che non rispondono alle esigenze dell utenza. Le risposte al primo quesito che si riferisce all organizzazione del servizio riguardano quella che può essere definita l offerta temporale del servizio, e cioè lo schema di orario che viene seguito per l ospitalità del bambini. A questo riguardo si deve osservare che l attuale struttura temporale dei tre servizi nido, materna e primaria - incontra il favore delle madri (grafico 33). Sebbene le madri dei bambini che frequentano il nido siano un po meno soddisfatte delle altre madri, lo scenario è fondamentalmente positivo. La positività del quadro non deve tuttavia esimerci dal mettere in rilievo alcune insoddisfazioni, sulla base delle quali possiamo fare alcune considerazioni. In primo luogo si può notare che le madri dei bambini del nido, oltre ad essere quelle meno soddisfatte dell offerta temporale, sono anche coloro che aspirano ad una maggiore flessibilità dell orario. Più in particolare esse desidererebbero una flessibilità maggiore in uscita (uscita posticipata) e l apertura al sabato del nido. Quest ultima opzione viene presa in considerazione dalle madri dei bambini delle materne ed ancora meno dalle madri dei bambini delle elementari. Esse, pur chiedendo (per il ) una maggiore flessibilità, non ritengono utile entrate anticipate o uscite posticipate, se non per il del campione intervistato. Grafico 33

18 81 6 Primaria Materna Nido 4 Maggiore flessibilità Uscita posticipata Va bene così Entrata anticipata Apertura al sabato Altro Il quadro che abbiamo appena descritto, (che deve comunque tener conto del fatto che i bambini delle madri intervistate frequentano per metà il modulo del tempo lungo e per metà il modulo del tempo corto -grafico 35) viene sostanzialmente confermato dall analisi più dettagliata delle risposte delle mamme dei nidi, l 8 delle quali si dichiara soddisfatto dell orario complessivo del nido (grafico 34). Grafico no solo in parte Orari nido adeguati sì

19 82 Grafico tempo lungo Modulo frequentato tempo corto Come si è visto, i bambini delle madri del campione dei nidi si dividono equamente tra coloro che frequentano il tempo corto e coloro che frequentano il tempo lungo. Ciò nonostante, osserviamo che il tempo che essi trascorrono al nido va, per lo più, da quattro ad otto ore, essendo pochi (3) coloro che vi trascorrono solo quattro ore. Pochissimi sono poi coloro che vi passano più di otto ore (grafico 36). Grafico quattro ore da quattro a otto Quanto tempo al nido più di otto ore Un altro ambito rilevante per comprendere l uso e la percezione del tempo delle madri intervistate è quello relativo al comportamento e alle decisioni assunte di fronte a problemi imprevisti. Classico è il caso del bambino che si ammala e non può quindi essere fatto uscire di casa. Come si comportano le nostre madri in questi frangenti? La maggior parte rimane a casa con il figlio (grafico 37). Un altra quota consistente (4) lo affida ai nonni, a riprova della tenuta della struttura familiare allargata quando si tratti di sorreggere la maternità in frangenti difficili. Le altre soluzioni adottate appaiono del tutto marginali: baby-sitter e altri componenti della famiglia non sono le soluzioni considerate opportune dalla grandissima maggioranza del campione intervistato. Ma soprattutto preme sottolineare che la presenza del padre in frangenti come questo è pressoché assente: solo il 18% dei padri rimane a casa per assistere il figlio ammalato.

20 lo/la affida ai nonni la affida ad una baby sitter rimane a casa Lei rimane a casa il padre lo/la affida ad altre persone del nucleo domestico Altro 83 Grafico Se scomponiamo questo dato per i diversi ordini di scuole, osserviamo che il quadro rimane sostanzialmente identico. Si può notare, semmai, una maggiore tendenza ad affidare il figlio ai nonni tra le mamme dei nidi, e una maggiore disponibilità dei padri dei bambini della materna a restare a casa con il figlio. Data l esiguità delle differenze, tuttavia, non possiamo certamente proporre alcuna generalizzazione per l interpretazione del fenomeno. Un altro elemento che possiamo mettere in evidenza è la minor disponibilità delle mamme dei bambini del nido a rimanere a casa rispetto alle altre mamme. Ma anche in questo caso ogni possibile generalizzazione sarebbe fuori luogo. Grafico 38

21 lo/la affida ai nonni la affida ad una baby sitter rimane a casa Lei rimane a casa il padre lo/la affida ad altre persone del nucleo domestico Altro 84 75% Primaria Materna Nido 5 25% Un interessante punto di vista per conoscere l uso del tempo delle madri e saggiare la loro disponibilità alla partecipazione, è costituita dall analisi delle risposte offerte alla domanda relativa alla partecipazione alla vita della scuola o del nido. A questa domanda è stato risposto in maniera assai diversificata. Tuttavia appare con chiarezza che, sebbene molte madri siano assai disponibili a prendersi carico degli organi gestionali degli istituti frequentati dai figli, la grande maggioranza dichiara di non aver tempo per farlo (grafico 39). Chi non partecipa, dunque, non lo fa per oggettiva mancanza di tempo e non perché ritiene che non sia opportuno. Solo il si dichiara contrario, infatti, e afferma che i genitori debbano affidare l organizzazione delle attività agli educatori. Tra coloro che esprimono questa opinione, troviamo una maggioranza di madri dei bambini che vanno alla scuola materna, mentre più l esigenza di partecipazione appare più viva tra le madri dei bambini delle elementari (grafico 40) Grafico 39

22 Mi piacerebbe, ma non ho tempo Mi piacerebbe, ma non ho sufficienti competenze per farlo Mi piacerebbe, ma organizzazione del nido (o della scuola) non lo permette No, credo che i genitori debbano affidare organizzazione attività agli educatori Non saprei Altro Grafico 40

23 Mi piacerebbe, ma non ho tempo Mi piacerebbe, ma non ho sufficienti competenze per farlo Mi piacerebbe, ma organizzazione del nido (o della scuola) non lo permette No, credo che i genitori debbano affidare organizzazione attività agli educatori Non saprei Altro 86 6 Primaria Materna Nido 4 Abbiamo visto come uno degli aspetti più interessanti del questionario relativa alla dimensione temporale sia quella relativa alle dichiarazioni delle madri sulla percezione del tempo che trascorrono con il loro bambino. Come si è già osservato, la grande maggioranza dichiara la propria soddisfazione, anche se resta un buon 3 che afferma di non essere.

24 87 Le risposte a questa domanda possono essere meglio analizzate se si fa riferimento ad un altro quesito relativo all esperienza del tempo trascorso con il bambino. Alla domanda 14 si è chiesto di indicare le tre attività che è capitato di svolgere più spesso durante l ultima settimana con il figlio. Se osserviamo il grafico 42 possiamo vedere che - una maggioranza importante di madri ha trascorso tempo a giocare con il proprio bambino (di più le mamme dei bambini del nido e di meno le mamme dei bambini delle elementari); - una parte consistente ha letto un libro con lui/lei (stranamente di più le mamme della materna e del nido e di meno le mamme delle elementari); - una parte altrettanto consistente è andata a fare la spesa con il figlio o al figlia (di più le mamme dei bambini della primaria e di meno le mamme dei bambini del nido). A questo riguardo può essere interessante osservare anche le osservazioni che sono state fatte di fronte all affermazione: I centri commerciali sono un luogo piacevole per passare il tempo con i propri figli (grafico 43). Sebbene non poche siano le mamme che dichiarano di essere state a fare la spesa con il figlio nella settimana precedente all intervista, la grande maggioranza delle intervistate dichiarano il proprio disaccordo, totale o parziale con questa affermazione. - un altra parte considerevole del campione è stata davanti alla televisione, guardando i programmi oppure film; - relativamente poche mamme hanno trascorso il loro tempo all aperto, ai giardini pubblici o in luoghi simili. Grafico 42

25 Giocare con lei/lui in casa Giocare con lei/lui in un parco o giardino pubblico Andare a fare la spesa Andare a trovare parenti Guardare insieme la TV Guardare un DVD o una cassetta in casa Andare a cinema Andare a trovare degli amici di Suo figlio/a Fare una passeggiata in centro Fare una passeggiata in campagna Andare ai Gigli (o in un altro centro commerciale) Leggergli/le un libro Altro 88 75% Primaria Materna Nido 5 25% Grafico I centri commerciali sono un luogo piacevole per passare il tempo con i propri figli

26 89 Un capitolo classico della dimensione temporale dei servizi urbani è tradizionalmente costituito dagli schemi temporali che regolano l apertura al pubblico dei servizi della città. In altre parole: dagli orari. Anche su questo aspetto abbiamo posto alle madri alcune domande, dalle quali emerge un giudizio complessivamente positivo della struttura temporale della città, con l eccezione di qualche servizio, di cui parleremo analiticamente. Vediamo in primo luogo la valutazione degli orari di apertura dei negozi. All affermazione secondo la quale essa non corrisponderebbe alle necessità dei genitori dei bambini piccoli, quasi il 4 risponde di essere e d accordo (grafico 44), mentre, inspiegabilmente, il 65% dichiara di gradire gli orari dei negozi del centro (grafico 45). Una soddisfazione ancora maggiore si nota nei confronti degli orari dei centri commerciali, che incontrano il favore della quasi totalità delle intervistate (grafico 46) e che vengono frequentati dalla maggioranza almeno una volta al mese (grafico 47). Grafico % 15% 5% Gli orari di apertura dei negozi non corrispondono alle necessità dei genitori di bambini piccoli Più della metà delle intervistate ritiene utile che i negozi siano aperti di sera (grafico 48), oltre che la domenica e nei giorni festivi (grafico 49). Grafico 45

27 Orari dei negozi del centro Grafico Orari dei centri commerciali Grafico 47

28 Non vado mai Vado una volta all'anno Vado due volte all'anno Vado una volta al mese Vado una volta ogni 15 giorni Vado una volta alla settimana Vado più di una volta alla settimana Quanto frequenta i centri commerciali della zona Grafico Mi è indifferente No Sì Non saprei Ritiene utile che i negozi siano aperti di sera? Grafico 49

29 Mi è indifferente No Sì Non saprei Ritiene utile che i negozi siano aperti di domenica e nei giorni festivi? L opinione espressa nei confronti dell offerta temporale dei servizi comunali appare meno positiva di quella nei confronti dei servizi commerciali (grafico 50): il 4, infatti, mostra di essere e il 18% addirittura dell orario di apertura al pubblico. Un analoga valutazione viene espressa nei confronti degli orari degli ambulatori (grafico 51). Grafico Orari degli Uffici Comunali

30 93 Grafico Orari degli ambulatori

31 94 La mobilità urbana Per quanto concerne il tema della mobilità urbana, si può osservare in primo luogo che quasi la metà dei bambini abita a meno di un chilometro dalla scuola. E che il 3 abita ad una distanza compresa tra un chilometro e due chilometri (grafico 52). Sebbene le distanze non siano quindi così consistenti, le madri accompagnano i bambini a scuola prevalentemente in macchina. Dalla lettura dei questionari emerge che maggioranza usa la macchina, e una parte non del tutto esigua va a piedi (33%), mentre pochissime mamme si recano alla scuola del figlio con la bicicletta. Grafico meno di un chilometro da 1 a 2 chilometri da 2 a 5 chilometri Distanza abitazione-scuola più di 5 chilometri Fra coloro che usano prevalentemente la macchina per muoversi in città (grafici 53, 54, 55 e 56), oltre che per portare il bambino a scuola, le mamme dei bambini dei nidi sono la maggioranza. Rappresentano infatti l 8 delle madri dei bambini del nido. Grafico Mo torino Bicicletta A piedi Macchina Bus Treno Altro Modalità per muoversi in città Grafico 54

32 95 8 livello scuola: Nido 6 4 Motorino Bicicletta A piedi Macchina Bus Altro Modalità per muoversi in città Grafico 55 7 livello scuola: Materna Motorino Bicicletta A piedi Macchina Bus Altro Modalità per muoversi in città Grafico 56 6 livello scuola: Primaria Mo torino Bicicletta A piedi Macchina Bus Treno Altro Modalità per muoversi in città Un ultimo aspetto relativo alla mobilità delle intervistate riguarda la distanza tra la loro abitazione e il lavoro. Si tratta i un fattore che assume una certa rilevanza, dal momento

33 96 che spesso può verificarsi la situazione per cui l uso della macchina per l accompagnamento dei bimbi a scuola è legato anche al luogo dove recarsi per il lavoro. Ebbene, dall analisi delle risposte a questa domanda emergono tempi di percorrenza non consistenti. Del resto, si era già osservato che la maggioranza delle madri lavoro dentro i confini del territorio del Comune di Prato. Adesso possiamo aggiungere che i tempi di percorrenza tra l abitazione e il luogo di lavoro sono tutto sommato esigui, se pensiamo che quasi il 7 delle madri dei nidi, che sono coloro che hanno mediamente il lavoro più lontano da casa, non impiega più di mezz ora (grafici 57 e 58). Grafico Meno di 10 minuti Tra 10 minuti e mezz'ora Tra mezz'ora e un'ora Tempo casa-lavoro Più di un'ora Grafico 58 5 livello scuola: Nido 4 3 Meno di 10 m inuti Tra 10 minuti e mezz'ora Tra mezz'ora e un'ora Più di un'ora Tempo casa-lavoro Lo scenario relativo alla mobilità urbana si arricchisce di ulteriori elementi se andiamo ad analizzare le opinioni delle intervistate sull organizzazione del traffico cittadino e sui mezzi di trasporto pubblico.

34 97 Il punto di vista delle madri è in questo caso assai importante, dal momento che esse sono portate ad osservare i fenomeni della mobilità assumendo come punto di osservazione le esigenze dei bambini. Ebbene, esse si mostrano assai d accordo con l affermazione secondo la quale Il Comune di Prato dovrebbe cercare di limitare il traffico perché impedisce il libero movimento dei bambini nella città (grafico 59). Il 7 ritiene che questa osservazione sia giusta, mentre solo il 25% la giudica non corretta. Una percentuale analoga ritiene inoltre che il traffico dovrebbe essere del tutto eliminato, almeno dalle zone intorno alle scuole (grafico 60). 5 Grafico Il Comune di Prato dovrebbe cercare di limitare il traffico perché impedisce il libero movimento dei bambini nella città Grafico 60 3 Il traffico cittadino è troppo inquinante. Si dovrebbe eliminare del tutto, almeno intorno alle scuole Questo genere di opinioni si affianca alla valutazione solo parzialmente positiva del funzionamento della rete degli autobus urbani. Per quanto attiene la frequenza delle corse e i tragitti degli autobus, circa il 3 mostra di essere non del tutto o addirittura del tutto in (grafici 61 e 62). Solo il 35% giudica positivamente

35 98 i secondi, mentre la percentuale di chi dà una valutazione positiva delle prime è più alta (55%). Grafico Frequenza dei bus urbani Grafico Tragitti dei bus urbani La rete delle piste ciclabili incontra un grande favore nelle mamme intervistate, che valutano fondamentalmente in modo positivo l intera rete. Solo il ritiene infatti che la qualità e la dislocazione delle piste non sia buona (grafico 63). Grafico 63

36 Quantità e dislocazione delle piste ciclabili Grafico Possibilità di muoversi facilmente da u n luogo ad altro della città L insieme delle valutazioni sulla mobilità urbana viene ben espressa dalle risposte alla domanda relativa al giudizio sulla possibilità di muoversi facilmente da un luogo ad un altro della città. La sostanziale negatività delle valutazioni espresse (grafico 64) indica infatti un disagio che si esprime sinteticamente attraverso il 7 di giudizi negativi, sebbene non si debba certamente sottovalutare la presenza di un buon 38% che esprime apprezzamento per la mobilità offerta nel territorio urbano.

37 100 Lo spazio pubblico Gli spazi per i bambini La metà delle mamme dei bambini del nido giudica adeguati gli spazi che la città di Prato offre ai bambini, e solo un 4 li valuta adeguati (grafico 65). Solo il 5% valuta invece positivamente l offerta di spazi per le esigenze infantili. Se dalle mamme dei bambini del nido passiamo alle madri dei bambini più grandi, la valutazione diventa un po più positiva, anche se rimane sempre un 3 che dà un giudizio parzialmente negativo (grafici 66, 67 e 68). Grafico 65 5 livello scuola: Nido 4 3 Assolutamente non adeguati Poco adeguati Abbastanza adeguati Sì, perfettamente adeguati Spazi di Prato adeguati alle esigenze del bambino Grafico 66 6 livello scuola: Materna Assolutamente non adeguati Poco adeguati Abbastanza adeguati Sì, perfettamente adeguati Spazi di Prato adeguati alle esigenze del bambino Grafico 67

38 101 6 livello scuola: Primaria Assolutamente non adeguati Poco adeguati Abbastanza adeguati Sì, perfettamente adeguati Spazi di Prato adeguati alle esigenze del bambino Grafico Assolutamente non adeguati Poco adeguati Abbastanza adeguati Sì, perfettamente adeguati Spazi di Prato adeguati alle esigenze del bambino Tali valutazioni specifiche riguardo agli spazi infantili assumo un valore particolare se dal giudizio specifico sugli spazi si passa a valutare in maniera complessiva le opportunità per l età infantile. Richieste di valutare le opportunità presenti in città per i bambini, le madri intervistate appaiono soddisfatte di ciò che Prato offre ai bambini (grafico 69). Meno soddisfatte appaiono comunque le mamme dei bambini del nido (grafico 70) rispetto alle madri dei bambini che frequentano le scuole elementari e le scuole materne (grafici 71 e 72).

39 102 Grafico La città di Prato offre molte opportunità per i bambini Grafico 70 5 livello scuola: Nido 4 3 La città di Prato offre molte opportunità per i bambini Grafico 71

40 103 5 livello scuola: Materna 4 3 La città di Prato offre molte opportunità per i bambini Grafico 72 5 livello scuola: Primaria 4 3 La città di Prato offre molte opportunità per i bambini Tra le opportunità da prendere in considerazione trattandosi di spazi per i bambini ci sono ovviamente i parchi cittadini, che il 6 delle mamme giudica non adeguati per il gioco dei bambini (grafico 73). Fra chi giudica insufficiente la dotazione di parchi urbani vi è soprattutto chi ha il figlio più piccolo, che frequenta il nido o, in seconda istanza, la scuola materna (grafici 74, 75 e 76).

41 104 Grafico Nel territorio del Comune di Prato non ci sono parchi dove i bambini possano giocare Grafico 74 4 livello scuola: Nido 3 Nel territorio del Comune di Prato non ci sono parchi dove i bambini possano giocare

42 105 Grafico 75 4 livello scuola: Materna 3 Nel territorio del Comune di Prato non ci sono parchi dove i bambini possano giocare Grafico 76 3 livello scuola: Primaria 25% 15% 5% Nel territorio del Comune di Prato non ci sono parchi dove i bambini possano giocare Una conferma a-contrario delle opinioni sugli spazi pubblici per i bambini si evince dal grado di accordo mostrato di fronte all affermazione: A Prato vi sono molti spazi dove i bambini possono giocare senza pericoli. L accordo espresso dalle intervistate è davvero scarso se il 65% dichiara di non essere d accordo con questa affermazione (grafico 77). Analoga è l espressione di insoddisfazione nei confronti della diffusione di spazi adibiti agli sport infantili (grafico78).

43 106 Grafico A Prato vi sono molti spazi dove i bambini possono giocare senza pericoli Grafico 78 3 I luoghi dove i bambini possono fare sport sono insufficienti I servizi educativi

44 107 L ultimo aspetto sul quale è interessante porre l attenzione è il giudizio che le madri esprimono sulla consistenza quantitativa dei servizi per l infanzia. E da notare che sebbene il quesito si riferisca ai servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni), esso è stato posto all intero campione di madri intervistate, dal momento che si suppone che anche coloro che hanno i figli più grandi abbiano comunque dovuto confrontarsi in passato con la questione. Ebbene, dall analisi complessiva delle risposte emerge che il 6 delle donne che si sono espresse su questo argomento ritiene che i servizi scolastici per la prima infanzia presenti nel territorio del Comune di Prato sia insufficiente, mentre una percentuale consistente non si esprime sull argomento (il risponde ) (grafico 79). Se andiamo ad osservare gli orientamenti espressi per ogni singolo grado di istituto, e constatiamo l ampiezza della percentuale di coloro che esprimono una forte insoddisfazione (che, cioè, sono d accordo con l affermazione proposta nel questionario), vediamo che le meno sono incredibilmente le madri dei bambini che vanno all asilo nido e cioè coloro che già usufruiscono del servizi 0-3 anni. Molto più insoddisfatte appaiono le madri che hanno i figli alle scuole materne ed ancor di più coloro i cui figli frequentano le scuole elementari (grafici 80, 81 e 82).. Se invece andiamo ad osservare l espressione di un insoddisfazione meno radicale, allora possiamo osservare che anche le madri dei bambini del nido esprimono una certa insoddisfazione, ancorché non così forte come accade per le mamme dei bambini delle elementari. Tra le prime, infatti, vi è un 35% che si dichiara d accordo con la versione proposta nell intervista. Complessivamente, comunque, si può osservare che vi è un certo grado di insoddisfazione diffusa in tutto il campione, dal momento che, almeno in termini generali, la gran parte delle mamme intervistate non esprime una valutazione positiva sulla consistenza quantitativa dei servizi per la prima infanzia. 4 Grafico 79 3 I servizi scolastici per la prima infanzia (0-3 anni) del Comune di Prato sono insufficienti Grafico 80

45 108 4 livello scuola: Nido 3 I servizi scolastici per la prima infanzia (0-3 anni) del Comune di Prato sono insufficienti Grafico 81 4 livello scuola: Materna 3 I servizi scolastici per la prima infanzia (0-3 anni) del Comune di Prato sono insufficienti Grafico 82 4 livello scuola: Primaria 3 I servizi scolastici per la prima infanzia (0-3 anni) del Comune di Prato sono insufficienti

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