ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto Rapporti ISTISAN 03/15

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto Rapporti ISTISAN 03/15"

Transcript

1 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2001 Liviana Catalano, Francesca Abbonizio, Hamisa Jane Hassan Laboratorio di Biochimica Clinica ISSN Rapporti ISTISAN 03/15

2 Istituto Superiore di Sanità Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto Liviana Catalano, Francesca Abbonizio, Hamisa Jane Hassan 2003, 148 p. Rapporti ISTISAN 03/15 Il Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma, istituito nel 1991, ha permesso la costituzione di un flusso informativo stabile tra le strutture periferiche e l Istituto Superiore di Sanità. Nell attività delle strutture trasfusionali italiane si riscontra un andamento decrescente dal nord al sud Italia che riguarda: il numero di donatori per abitanti (eccetto la Sardegna) e dei donatori periodici, il sangue e il plasma raccolto. L autosufficienza di sangue è stata virtualmente raggiunta a livello nazionale, ma non a livello regionale. L autosufficienza di plasma non è stata raggiunta. Parole chiave: Strutture trasfusionali, Donatori, Donazioni di sangue, Emazie, Plasma, Autosufficienza Istituto Superiore di Sanità National and regional register of blood and plasma. Report Liviana Catalano, Francesca Abbonizio, Hamisa Jane Hassan 2003, 148 p. Rapporti ISTISAN 03/15 (in Italian) The National and regional register of blood and plasma, established in 1991, has allowed the realisation of a stable information flow between the peripheral health structures and the Istituto Superiore di Sanità (the Italian National Institute of Health) Data of the activity of the Italian transfusion services show a decreasing trend from Northern to Southern Italy concerning: the number of donors for 1,000 inhabitants (except Sardinia) and periodic donors, collected blood and plasma. Blood self-sufficiency has been virtually achieved at the national level, but not yet at local level. Plasma self-sufficiency has not been achieved. Key words: Transfusion services, Donors, Blood donations, Red cells, Plasma, Self-sufficiency Si ringraziano tutti i Centri regionali di Coordinamento e Compensazione e gli Assessorati alla Sanità che hanno contribuito alla raccolta, all analisi e al controllo dei dati. Per informazioni su questo documento scrivere a: j.hassan@iss.it Il rapporto è accessibile online dal sito di questo Istituto: Presidente dell Istituto Superiore di Sanità e Direttore responsabile: Enrico Garaci Registro della Stampa - Tribunale di Roma n. 131/88 del 1 marzo 1988 Redazione: Paola De Castro e Sandra Salinetti La responsabilità dei dati scientifici e tecnici è dei singoli autori Istituto Superiore di Sanità (Viale Regina Elena, Roma)

3 Rapporti ISTISAN 03/15 INDICE Introduzione... 1 Metodi... 1 Risultati... 2 Strutture trasfusionali... 2 Donatori... 3 Classi di ampiezza... 3 Gestione dei donatori... 3 Donazioni... 4 Classi di ampiezza... 4 Gestione delle unità di sangue omologo... 5 Pazienti sottoposti a procedure di autotrasfusione... 5 Emocomponenti prodotti... 5 Lavorazioni... 6 Emoscambio... 6 Emocomponenti distribuiti... 7 Unità non utilizzate... 7 Bilancio degli emocomponenti... 7 Gestione delle unità di sangue autologo... 8 Gestione aferesi... 8 Plasma prodotto... 8 Classi di ampiezza... 8 Gestione del plasma prodotto... 9 Plasma acquisito... 9 Uso del plasma Classi di ampiezza Gestione dell uso del plasma Plasma non utilizzato Bilancio del plasma Altre attività trasfusionali Strutture trasfusionali militari Conclusioni Riferimenti bibliografici Bibliografia non citata nel testo Appendice A Dati nazionali del Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma (2001) Appendice B Comparazione delle attività trasfusionali nelle singole regioni Appendice C Dati regionali del Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma (2001) i

4 Rapporti ISTISAN 03/15

5 Rapporti ISTISAN 03/15 Introduzione L emoterapia è ormai una necessità e una pratica routinaria di largo impiego all interno dell attività ospedaliera quotidiana, senza la quale non si potrebbero ottenere successi terapeutici per malati affetti da diverse patologie in ambito ematologico, oncologico, chirurgico e cardiochirurgico. A seguito di tali considerazioni si rende necessaria una buona organizzazione del sistema sanitario nazionale che mantenga costante e sufficiente l approvvigionamento delle scorte di sangue, ne garantisca la massima sicurezza e qualità e ne assicuri il corretto utilizzo, migliorando la fiducia dei cittadini nel sistema donazionetrasfusione, che dalla popolazione ancora viene considerato, a torto, come un evento ad elevato rischio. L imprescindibile necessità di un autosufficienza nazionale di sangue, che si basi sulla qualità e sicurezza del sangue e degli emoderivati e che rappresenti il punto di partenza su cui costruire l autosufficienza europea di sangue e plasma, è già da tempo sottolineata dalle autorità sanitarie degli Stati Membri della Comunità Europea (1-2). Inoltre la diffusione di una cultura sul buon uso del sangue riveste particolare importanza ai fini del raggiungimento e del mantenimento dell autosufficienza nazionale di sangue ed emocomponenti, consentendo di razionalizzare le scorte di sangue ed ottimizzare i processi trasfusionali. L autosufficienza regionale e nazionale del sangue e dei suoi componenti deve quindi essere raggiunta e mantenuta non solo attraverso l aumento della raccolta, ma anche tramite lo sviluppo di politiche di buon uso della risorsa sangue al fine di ridimensionare i consumi entro parametri terapeutici corretti. In Italia il Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma (RNRSP), istituito nel 1991 (DM 18 giugno) e modificato nel dicembre del 1996 (DM 5 novembre), permette il monitoraggio della raccolta, della produzione, dell uso e del consumo di sangue, plasma ed emocomponenti, insieme al monitoraggio di molte altre attività trasfusionali svolte dalle Strutture trasfusionali italiane (ST). Il Registro rappresenta uno strumento di comunicazione tra l Istituto Superiore di Sanità (ISS) e le ST presenti sul territorio il cui flusso di dati viene mediato dai Centri Regionali di Coordinamento e Compensazione (CRCC), istituiti dalla legge 107/1990, e dagli Assessorati alla Sanità (AS) delle singole Regioni e Province autonome. Annualmente l ISS organizza una riunione, che coinvolge tutti i rappresentanti dei CRCC, degli AS, delle associazioni dei donatori e del Ministero della Salute (MS), in cui vengono presentati e discussi i risultati ottenuti dallo scambio di informazioni tra ISS e ST; tali risultati vengono poi elaborati in un rapporto annuale che viene distribuito a tutte le strutture presenti sul territorio. Metodi Anche quest anno il presente rapporto, come i precedenti, è stato elaborato sulla base dei dati raccolti utilizzando il software preparato e distribuito dall ISS a tutti i CRCC (3); tale software, già da anni, permette l immissione dei dati in maniera uniforme e armonizzata, consentendo anche l elaborazione statistica dei principali parametri e le valutazioni necessarie per la programmazione regionale, e quindi nazionale, nel settore trasfusionale. In totale sono stati elaborati 297 registri, relativi a tutte le ST presenti sul territorio nazionale. I dati sono stati raccolti dalle singole ST e inviati ai responsabili dei CRCC (in alcuni casi degli AS), che hanno specifiche funzioni di coordinamento delle attività trasfusionali regionali; da 1

6 Rapporti ISTISAN 03/15 questi le informazioni raccolte sono state poi inviate all ISS per l elaborazione finale e la preparazione del rapporto annuale. In generale, non sono state segnalate particolari difficoltà nell utilizzo del software e comunque una continua comunicazione tra la struttura centrale e le strutture periferiche ha consentito la massima efficacia nel suo utilizzo. Come nei precedenti rapporti le strutture pubbliche sono comprese nella voce Ospedali o cliniche convenzionate, mentre sotto la voce Strutture regionali non convenzionate sono indicate le strutture private. Per quanto riguarda le Strutture militari, i loro dati, quando possibile, sono stati inseriti nelle Figure insieme ai dati delle Regioni e Province autonome, ma sono stati analizzati in un paragrafo a loro dedicato. In particolare, secondo quanto convenuto con i responsabili militari, per unità distribuite o acquisite in regione si intendono le unità distribuite o acquisite dalle strutture trasfusionali militari, mentre le unità distribuite fuori regione includono le unità distribuite dalle strutture trasfusionali militari alle strutture civili. L elaborazione delle informazioni è stata effettuata mediante analisi di tutte le variabili, con alcuni accorgimenti già descritti nei precedenti rapporti (3-11), per poter eseguire le elaborazioni secondo dati confrontabili. Nell Appendice A vengono presentati i dati nazionali, sia totali che parziali, confrontati con l anno precedente con le relative variazioni. Le variazioni intese come incrementi e/o decrementi rispetto all anno precedente vengono calcolate come [(a-b)/b x 100], dove: a = valore dell anno in esame e b = valore dell anno di confronto. Le attività trasfusionali delle singole regioni vengono presentate nell Appendice B attraverso figure comprendenti tutte le regioni, le due Province autonome e, dove i dati sono confrontabili, le strutture trasfusionali militari. Nell Appendice C vengono riportate le schede riepilogative regionali e militari, elaborate dall ISS, per il triennio Prima della loro pubblicazione, tali schede sono state inviate a tutti i referenti del Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma (CRCC e responsabili degli AS) per ulteriore controllo e conferma dei dati. La regione Friuli-Venezia Giulia, per l anno 1999, aveva elaborato i dati relativi ai donatori attraverso l Agenzia regionale, in particolare modo per evitare casi di doppia segnalazione dei donatori, dovuta alla dislocazione di alcune ST, che favoriscono l affluenza dei donatori periodici in strutture diverse. Pertanto, per l anno 1999, nelle Tabelle riepilogative regionali è stata riportata l elaborazione effettuata dall Agenzia, segnalando con un asterisco l inserimento di tale dato e non riportando gli incrementi o i decrementi poiché i dati non possono essere considerati confrontabili. Il bilancio complessivo del sangue e dei suoi prodotti (emazie, piastrine, plasma) è stato calcolato per differenza tra il totale dei prodotti comunque presenti nell anno (raccolti nel centro + acquisiti + giacenza dell anno precedente) e il totale dei prodotti usciti (unità distribuite + eliminate). Inoltre, come ulteriore controllo, il risultato viene posto a confronto con le giacenze dichiarate nell anno in esame e le differenze segnalate come errori. Risultati Strutture trasfusionali L ISS, per il rapporto 2001, ha analizzato 297 registri che corrispondono ai dati relativi alle attività di tutte le strutture trasfusionali operanti sul territorio nazionale (Tabella A1), a fronte di 324 strutture censite ufficialmente dall ISS (12). Questa discrepanza, già osservata nei rapporti 2

7 Rapporti ISTISAN 03/15 precedenti, è legata prima a strutture censite come singole che hanno inviato i loro dati accorpati, ma anche ad alcune unità di raccolta che hanno inviato i dati indipendentemente dal centro o servizio cui afferiscono. Nell analisi dei dati si è provveduto a verificare che non ci fosse stata una doppia segnalazione delle informazioni e che le segnalazioni fossero state effettuate da tutte le strutture. La discordanza osservata è stata essenzialmente a carico della regione Lombardia, dove le ST esistenti sono state accorpate in 15 dipartimenti di medicina trasfusionale e, già dal 2000, tale dipartimentalizzazione è stata applicata anche nella trasmissione dei dati del Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Nel Lazio, i dati relativi ai 7 centri gestiti dalla Croce Rossa Italiana (CRI), operanti autonomamente, sono stati riportati accorpati (dal coordinatore), come negli anni precedenti, in un unico centro. Dalla Tabella A2 emerge che il 65% delle strutture trasfusionali appartiene ad Aziende Socio-Sanitarie, il 28% ad Aziende Ospedaliere e il rimanente 7% ad Università/Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) o altro (Istituti religiosi, CRI). I posti letto serviti dalla ST in totale hanno subito un lieve incremento (2%) che riguarda prevalentemente gli IRCCS (22%), le Strutture private (15%) e le strutture definite altro (45%). Donatori Classi di ampiezza Nella Tabella A3 abbiamo analizzato le classi di ampiezza relative al numero di donatori per ST per regione in modo da avere un quadro generale della tipologia di strutture presenti nel 2001 nelle diverse regioni. In particolare risulta che la maggior parte delle ST accoglie un numero di donatori inferiore a (73%), mentre solo 8 strutture accolgono più di donatori/anno (3 in Lombardia, 2 in Piemonte ed Emilia Romagna e 1 nel Lazio). Si ricorda che, nel caso del Lazio, i 7 centri appartenenti alla CRI sono stati accorpati in un'unica struttura che ha segnalato oltre donatori totali. Rimane ancora elevato il numero di strutture con un numero di donatori inferiore a in un anno, esse si trovano in Sicilia (8), Calabria (6), Puglia (5), Toscana e Campania (4), Liguria e Lazio (3), Umbria, Abruzzo, Basilicata e Sardegna (2), Piemonte, Valle d Aosta e Friuli- Venezia Giulia (1). Gestione dei donatori Il numero dei donatori totali segnalati è leggermente incrementato rispetto al 2000 ( nel 2001 vs nel 2000) (Figura B1, Tabella A4) ed è pari al 3,5% circa della popolazione residente avente età compresa tra i 18 e i 65 anni ( ) (dati ISTAT elaborati su Rispetto al 2000 a livello regionale, nel numero dei donatori totali, si registrano incrementi in tutte le regioni eccetto che in Valle d Aosta, Puglia e Sardegna; il numero dei donatori è rimasto pressoché invariato in Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna e Marche (Figura B2). Una gran parte dei donatori totali (44% circa) si trova in solo quattro regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. Il numero dei donatori/1.000 abitanti viene mostrato nella Figura B3 da cui emerge una situazione alquanto eterogenea in tutta Italia; si registra un minimo di 13 donatori /1.000 abitanti in Campania, Basilicata e Calabria e un massimo di 35 donatori/1.000 abitanti in Friuli-Venezia Giulia. 3

8 Rapporti ISTISAN 03/15 In Tabella A4 si osserva una generale tendenza all aumento del numero di tutte le classi di donatori rispetto all anno precedente. In particolare, sulla popolazione di donatori valutabili come nuovi e periodici dalla seconda donazione, l aumento è stato rispettivamente del 3,5 e del 2,9%, mentre i donatori nuovi che hanno ridonato sono leggermente diminuiti (-1%). Nonostante questa diminuzione, anche nel 2001 come nei precedenti anni, una cospicua parte dei donatori nuovi (28%) è tornato a donare nel corso dell anno, diventando quindi un nuovo periodico e portando il numero dei donatori periodici totali a , con un incremento del 3% circa rispetto al 2000 (Tabella A4). Il numero dei donatori nuovi mostra un andamento alquanto eterogeneo nelle diverse regioni (Figura B4), la massima diminuzione di tali donatori si è verificata in Sicilia (-21%); quest ultima regione ha segnalato una netta diminuzione anche nella segnalazione della percentuale dei donatori nuovi rispetto ai totali (Figura B5). In Figura B6 viene presentata la distribuzione regionale dei donatori nuovi che hanno donato una seconda volta nel corso dell anno e le relative variazioni. L andamento alquanto eterogeneo evidenzia incrementi nella Provincia autonoma di Trento, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia; nelle rimanenti regioni si sono verificate diminuzioni del numero dei nuovi che hanno ridonato. Nella distribuzione regionale dei donatori periodici totali (Figura B7) si osservano incrementi, elevati in Provincia autonoma di Bolzano, nella maggior parte delle regioni, ad eccezione di Molise e Sardegna in cui sono state segnalate diminuzioni rispettivamente del 7 e del 18% Il numero di donatori che donano anche in aferesi è rimasto pressoché invariato (+1%); i donatori di sola aferesi sono aumentati del 3% (Figura B1, Tabella A4). La regione con il maggior numero di donatori che donano, oltre che in modo ordinario, anche in aferesi e solo in aferesi, è la Lombardia, regione in cui peraltro si evidenzia un piccolo aumento rispetto all anno precedente (Figura B8). In Figura B9 viene riportata la distribuzione regionale della percentuale dei donatori di sola aferesi rispetto ai donatori totali di aferesi; nella maggior parte delle regioni (Piemonte, Valle d Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sardegna) si osserva che nel 2001 oltre il 40% dei donatori di aferesi ha donato unicamente tramite questa modalità di prelievo. Donazioni Classi di ampiezza Nella Tabella A5 vengono riportate le classi di ampiezza relative al numero di donazioni per ST per regione così da avere, come per i donatori, un quadro generale della tipologia di strutture presenti nelle diverse regioni. In particolare risulta che la maggior parte delle ST (59%) raccoglie un numero di donazioni annue inferiore a 5.000, mentre vi sono solo 13 centri che raccolgono tra e donazioni/anno, uno in meno rispetto all anno precedente in Lombardia. La Lombardia ha 10 dipartimenti che raccolgono più di unità anno, 4 strutture si trovano in Emilia Romagna, 2 in Piemonte, 1 rispettivamente nel Lazio, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna. Il numero delle ST che raccoglie da a unità/anno è pari al 22% del totale, tali strutture sono presenti in larga maggioranza in Veneto (11), Piemonte e Toscana (7). 4

9 Rapporti ISTISAN 03/15 Gestione delle unità di sangue omologo Nel 2001 la raccolta delle unità di sangue intero è leggermente incrementata (2%) in confronto al 2000 (Tabella A6, Figura B10): in totale sono state raccolte unità di sangue intero, con valori variabili tra regioni. Il 50% delle unità, come anche nel 2000, è stato raccolto in solo 4 regioni (Lombardia nel 2001 vs nel 2000, Emilia Romagna vs , Piemonte vs e Veneto vs ). La distribuzione regionale delle unità raccolte nel 2001 e le relative variazioni indicano che in tutte le regioni è stato segnalato un incremento della raccolta (Figura B11), ad eccezione di Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Campania, regioni in cui la raccolta è comunque solo leggermente diminuita. È inoltre importante sottolineare gli aumenti delle donazioni che sono stati segnalati in alcune regioni meridionali (Calabria 11%, Basilicata 10%, Puglia 6% e Sicilia 4%); in queste stesse regioni si è verificato anche un aumento dell indice di donazione (Figura B12). In Valle d Aosta l indice di donazione è superiore a 2, mentre si è notevolmente contratto, rispetto alla precedente rilevazione, l indice di donazione segnalato in Liguria. A livello nazionale l indice medio di donazione, calcolato come rapporto tra il numero di unità raccolte e il numero di donatori salassati nell anno, è pari a 1,56. L indice di donazione per le procedure di aferesi (Figura B13) è superiore a 2 in Valle d Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Calabria e Sardegna. L analisi regionale delle unità di sangue intero raccolte in rapporto alla popolazione, misurata come rapporto tra numero di unità raccolte/1.000 abitanti (Figura B14), mostra una generale tendenza all aumento di tale rapporto in tutte le regioni, eccetto che in Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Campania e Sardegna; la regione con il numero più elevato di donazioni raccolte/1.000 abitanti rimane l Emilia Romagna (57 unità/1.000 abitanti). Per quanto riguarda il peso medio delle unità di sangue intero prelevate (Figura B15) si osserva che mediamente vengono effettuati prelievi di circa 430 grammi, in linea con le raccomandazioni sia europee che italiane che indicano un range compreso tra 405 e 495 grammi. Tutte le regioni segnalano di raccogliere valori medi superiori a 405 grammi per unità, con una progressiva tendenza ad aumentare la quantità media di sangue raccolto fino a raggiungere valori massimi di 450 grammi. Pazienti sottoposti a procedure di autotrasfusione La Tabella A6 mostra il numero di pazienti sottoposti, nel 2001, alle diverse procedure di autotrasfusione: i pazienti sottoposti a predeposito sono stati e a emodiluizione, rispettivamente con un decremento del 5 e del 28% rispetto al Risultano aumentati i pazienti sottoposti a recupero perioperatorio (13%) e a procedure miste (17%). Emocomponenti prodotti Nel 2001 sono stati prodotti emocomponenti (Tabella A7) con un incremento del 16% rispetto al 2000; tale aumento è soprattutto a carico della voce altro in cui sono state inserite le unità di siero, le emazie concentrate da eritroaferesi ed eritroplasmaferesi, le emazie filtrate e irradiate, le unità pediatriche e altri prodotti non meglio specificati. Nel 2001 la quasi totalità del numero di emocomponenti definiti altro è stata segnalata dalla regione Lombardia (circa ). 5

10 Rapporti ISTISAN 03/15 La percentuale di scomposizione (97,5% nel 2001 vs 97,2% nel 2000) risulta migliorata, rispetto all anno precedente, grazie all aumento delle emazie prodotte ( nel 2001 vs nel 2000) e alla diminuzione del sangue intero rimasto non scomposto (-11%). La percentuale di scomposizione risulta leggermente diversa se si calcolano i concentrati eritrocitari [( /unità raccolte) x 100] con un valore pari al 98,7% (vs 97,9% nel 2000). Questa differenza fa supporre che anche nel 2001, come già riscontrato negli anni precedenti, alcune unità di concentrati eritrocitari siano stati conteggiati più volte. A livello regionale la percentuale di scomposizione (Figura B16) risulta sensibilmente migliorata in Emilia Romagna, Toscana, Campania, Calabria e Sicilia, mentre è diminuita in Basilicata. Per quanto riguarda gli altri emocomponenti prodotti si osserva un decremento nella segnalazione di unità di crioprecipitato (-15%), emazie concentrate (-12%) e buffy-coat (-3%); sono state inoltre segnalate 151 preparazioni di colla di fibrina (Tabella A7). La Figura B17 mostra la distribuzione regionale del totale degli emocomponenti prodotti, escluso il plasma (voce non prevista nella sezione del Registro relativa ai prodotti), ottenuti nelle strutture trasfusionali nel 2001 e confrontati con quelli prodotti nel La produzione è aumentata nella maggior parte delle regioni tranne che in provincia autonoma di Bolzano, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo e Campania; incrementi particolarmente elevati sono stati segnalati nella Provincia autonoma di Trento e in Lombardia, regione in cui tale aumento è prevalentemente a carico degli emocomponenti definiti altro. Lavorazioni Le lavorazioni effettuate all interno delle ST (Tabella A7) riguardano prevalentemente le filtrazioni in laboratorio, che rappresentano il 24% del totale delle lavorazioni effettuate; le filtrazioni a letto del paziente e le irradiazioni delle unità costituiscono rispettivamente il 19 e il 15% delle lavorazioni eseguite all interno delle ST. Le lavorazioni definite altro sono diminuite del 4%. Nella Figura B18 è indicata la distribuzione regionale delle lavorazioni effettuate nella struttura trasfusionale; da tale figura si evidenzia la Lombardia con quasi lavorazioni, segue l Emilia Romagna con oltre lavorazioni e, tra le regioni centro-meridionali, spiccano il Lazio, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna con più di lavorazioni. Emoscambio Le unità acquisite nel 2001 (Tabella A8, Figura B19) sono state complessivamente con una leggera diminuzione (2% circa) rispetto al 2000; tale decremento è a carico sia del numero di unità acquisite in regione ( vs ) che fuori regione (-6%). In particolare quest ultimo decremento è sostanzialmente a carico delle emazie che rappresentano la quasi totalità (99,7%) delle unità acquisite fuori regione, mentre le piastrine acquisite da altre regioni sono aumentate del 19%. Le unità acquisite per altre vie (es. estero, oppure strutture non gestite dalla stessa azienda che in realtà andrebbero indicate in regione, ecc.) riguardano prevalentemente le emazie: su un totale di unità (99%), con un incremento del 58% rispetto al Le unità di sangue intero acquisite, indicate sotto la voce altro, sono state 25; le piastrine acquisite (136 unità vs 331) sono diminuite del 59%. In Figura B19 viene riportata la distribuzione regionale delle unità di sangue intero, emazie e piastrine acquisite (in regione + fuori regione + altro) da cui risulta evidente che lo scambio di 6

11 Rapporti ISTISAN 03/15 unità riguarda prevalentemente le emazie. Nelle Figure B20, B21 e B22 vengono presentati per regione rispettivamente la quantità di sangue, emazie e piastrine scambiate tra regioni da cui si può osservare che il Lazio (Figura B20) è la regione che ha distribuito il maggior numero di unità di sangue intero (11 unità). Lo scambio di emazie (Figura B21) avviene prevalentemente a carico di 5 regioni che acquisiscono: Sardegna ( nel 2001 vs nel 2000), Lazio ( vs ), Sicilia (8.732 vs ), Calabria (5.016 vs 6.688) e Campania (5.172 vs 3.354) e di 4 regioni che distribuiscono: Piemonte ( nel 2001 vs nel 2000), Veneto ( vs ), Lombardia ( vs ), Emilia Romagna (5.605 vs 8.700). La movimentazione di piastrine tra regioni riguarda nel complesso poche unità (Figura B22); la regione che maggiormente ha distribuito piastrine nel 2001 è stata la Calabria (38), mentre la Sicilia ne ha acquisite 45 unità. Emocomponenti distribuiti Nel 2001 sono state distribuite in totale unità di emocomponenti (Tabella A9), con una leggera variazione positiva del 2% in confronto al La distribuzione, come per il passato, è avvenuta prevalentemente in sede (71%); ad altri Servizi di Immunoematologia e Trasfusione (SIT) o CT (definite nella scheda ASS/Aziende ospedaliere ) e a strutture pubbliche (definite nel questionario ospedali o cliniche convenzionate ) sono state distribuite prevalentemente emazie. La distribuzione attraverso il CRCC, a cui va il 6% delle unità distribuite, ha evidenziato un incremento del 17%. L 1% delle unità distribuite è andato a strutture private (definite nella scheda strutture regionali non convenzionate ); il 3% delle unità è stato distribuito a strutture extra regionali, mentre ci è stata segnalata una sola unità inviata a strutture extra nazionali. Unità non utilizzate Le unità segnalate come non utilizzate nel 2001 sono state in totale (Tabella A10) con un incremento del 6% rispetto al Il 18% di esse non è stato utilizzato per cause tecniche, in questa voce sono state anche incluse le unità utilizzate per i controlli di qualità, con un incremento del 57% rispetto al Il 19% non è stato utilizzato per cause legate alla salute del donatore, tale percentuale risulta pressoché invariata rispetto alla precedente rilevazione. Nel 2001 è stato segnalato un aumento del 15% delle unità rientrate dopo scadenza che ammontano a , pari al 3,8% del totale. Il numero delle unità scadute nel servizio rappresenta il 59% delle unità non utilizzate totali e appare diminuito del 4% rispetto all anno precedente. La distribuzione regionale del totale delle unità non utilizzate è presentata in Figura B23. Le piastrine a causa dei bassi tempi di conservazione (massimo 5 giorni) costituiscono l emocomponente più frequentemente non utilizzato. Bilancio degli emocomponenti Il bilancio degli emocomponenti consente di confrontare il risultato del bilancio con le giacenze dell anno in esame e di verificare il corretto inserimento di tali dati. 7

12 Rapporti ISTISAN 03/15 A livello nazionale (Tabella A11) le giacenze totali relative all anno precedente sono aumentate del 13% ( vs ), nel dettaglio le giacenze di sangue intero sono diminuite del 14%, mentre della stessa percentuale sono aumentate le giacenze relative alle emazie. Le giacenze in totale nel 2001 sono rimaste praticamente stabili ( vs ), nel dettaglio sono diminuite del 7% le giacenze del sangue intero. Per quanto riguarda questa parte del Registro sono state segnalate alcune difficoltà nella compilazione; solo alcune regioni (Valle d Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Liguria, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia) hanno riportato i dati in maniera corretta per quanto riguarda il sangue intero e le emazie (Tabella A12 e A13). Le stesse regioni, eccetto la Provincia autonoma di Bolzano, hanno riportato correttamente i dati relativi anche al bilancio delle piastrine (Tabella A14). Gestione delle unità di sangue autologo Nel 2001 sono state predepositate unità, con un incremento del 2% rispetto al 2000 (Tabella A15). In particolare si evidenzia che solo il 67% delle unità di sangue autologo è stato effettivamente trasfuso, mentre il 33% non è stato utilizzato, percentuale che risulta addirittura aumentata rispetto alla precedente rilevazione (31%). Nell ambito delle singole regioni vengono mostrate le unità predepositate e le unità trasfuse (Figura B24), da cui si evidenzia che il maggior numero di predepositi è stato effettuato, anche quest anno, in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Lazio e Toscana, nonostante in tutte queste regioni sia stata segnalata una diminuzione delle unità di sangue autologo predepositate. Dall analisi della percentuale delle unità trasfuse rispetto alle predepositate risulta invece che solo in Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Marche, Puglia e Sardegna viene effettivamente trasfuso più dell 80% dei predepositi effettuati. Gestione aferesi Le aferesi produttive (Tabella A16) sono complessivamente diminuite: plasmaferesi -3%, piastrinoaferesi 11%, leucoaferesi -47%; le plasmapiastrinoaferesi sono aumentate del 15%. I dati relativi alla raccolta delle cellule staminali segnalano procedure effettuate da sangue periferico e da cordone ombelicale, in entrambi i casi con un incremento del 13% circa. Plasma prodotto Classi di ampiezza Nella Tabella A17 viene riportato un quadro generale della tipologia di strutture presenti nelle diverse regioni relativamente alla produzione di plasma. Le classi di ampiezza sono state definite in base ai litri di plasma prodotti per ST. In particolare risulta che la maggior parte delle ST raccoglie un quantitativo di plasma inferiore a litri (43%) e il 44% tra e litri/anno. Solo una struttura situata in Piemonte raccoglie più di litri di plasma/anno e 29 strutture raccolgono tra e litri. 8

13 Rapporti ISTISAN 03/15 Gestione del plasma prodotto In Tabella A18 viene riportata la quantità media di plasma ottenuta da donazione ordinaria (236 ml), la quantità media di plasma da plasmaferesi (531 ml) e da plasmapiastrinoaferesi (371 ml). Le segnalazioni pervenute nel 2001 indicano che sono stati prodotti litri di plasma (Tabella A19, Figura B25) con un incremento pari al 4% rispetto al 2000, confermando il trend in crescita già osservato nei precedenti rapporti (3-11). Il 27% del plasma è stato prodotto da aferesi ( litri), il rimanente da donazione ordinaria mantenendo grossolanamente stabile il rapporto tra le due modalità di prelievo (30% vs 70%). La distribuzione regionale del plasma prodotto (Figura B26) mostra la Lombardia, l Emilia Romagna, il Veneto e il Piemonte tra le regioni maggiormente produttive; esse da sole contribuiscono alla produzione di circa il 55% del totale del plasma nazionale. In tutta Italia si è verificato un aumento nella produzione di plasma, eccetto che in Piemonte, Valle d Aosta, Umbria e Basilicata; un incremento interessante del plasma prodotto è stato segnalato in Sardegna (23%), La distribuzione del plasma prodotto per abitanti (Figura B27) nel 2001 indica l Emilia Romagna come la regione maggiormente produttiva con 21 litri/1.000 abitanti, seguono nell ordine il Friuli-Venezia Giulia (18 litri/1.000 abitanti), il Veneto (17 litri/1.000 abitanti), la Toscana (16 litri/1.000 abitanti), il Piemonte (15 litri/1.000 abitanti) e, tra le regioni meridionali, spiccano la Sardegna e l Abruzzo rispettivamente con 11 e 9 litri/1.000 abitanti. La Figura B28 mostra la distribuzione regionale della percentuale del plasma prodotto da aferesi in confronto al totale del plasma prodotto nel 2000 e Il Veneto, l Emilia Romagna, le Marche, il Friuli-Venezia Giulia, la Provincia autonoma di Trento, la Toscana, la Lombardia e il Piemonte sono tra le regioni che impiegano maggiormente la plasmaferesi produttiva rispetto alla donazione ordinaria, con valori oscillanti tra il 29 e il 35%, nonostante in quasi tutte queste regioni sia stata segnalata una diminuzione di tali percentuali. Si osserva che, nel 2001, il fabbisogno teorico minimo, calcolato sulla base del quantitativo di plasma ceduto alle aziende per il frazionamento, è soddisfatto e anche superato da Piemonte, Valle d Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Marche, mentre ancora lontane dal raggiungimento dell autosufficienza in plasma sono le regioni dell Italia meridionale e il Lazio (Figura B29). Plasma acquisito Sono stati in totale acquisiti (Tabella A20) litri di plasma da aferesi e litri da donazione ordinaria all interno delle singole regioni, con una segnalata diminuzione rispettivamente del 2 e 7%; il quantitativo di plasma acquisito da centri extraregionali è trascurabile. In Figura B30 viene mostrata la distribuzione regionale della percentuale del plasma acquisito da aferesi rispetto al totale dei litri acquisiti. Da tale figura è possibile osservare che nel 2001 in Piemonte, Provincia autonoma di Trento e Friuli-Venezia Giulia il 100% dei litri acquisiti è di origine aferetica; anche Toscana, Veneto e Liguria hanno segnalato un elevata percentuale di litri di plasma acquisiti da aferesi rispetto al totale dei litri acquisiti. 9

14 Rapporti ISTISAN 03/15 Uso del plasma Classi di ampiezza La distribuzione per classi di ampiezza del quantitativo di plasma inviato all industria indica che l 87% dei centri che hanno risposto al questionario su questo punto specifico hanno inviato all industria quantitativi compresi tra 1 e litri di plasma (Tabella A21). Sono presenti solo tre strutture nel territorio nazionale (tutte in Lombardia) che inviano al frazionamento quantitativi di plasma compresi tra litri, mentre sono due le strutture che inviano all industria quantitativi compresi tra litri di plasma, una in Piemonte e una in Lombardia. Gestione dell uso del plasma Le segnalazioni relative all uso complessivo del plasma, sia inviato all industria per il frazionamento che utilizzato in clinica, riguardano litri (pari al 93% del plasma prodotto) con un incremento del 2% rispetto alla precedente rilevazione (Tabella A23). Il 76% del plasma distribuito è stato ceduto alle aziende di frazionamento ( litri) (Tabella A23); tale percentuale di utilizzo, rispetto al totale del plasma distribuito, è lievemente diminuita rispetto al 2000 (75,8 nel 2001 vs 76,6% nel 2000) e in valore assoluto si registra una sostanziale stabilità rispetto al In particolare l ulteriore analisi relativa al plasma inviato alle aziende di produzione di plasmaderivati ha mostrato che il 25% del totale distribuito alle aziende viene prodotto mediante plasmaferesi produttiva, il 63% viene congelato entro le 6 ore e il 12% viene congelato dopo le sei ore. Il 68% del totale del plasma distribuito all industria (Tabella A22, Figura B31) proviene da solo cinque regioni: Lombardia ( ), Emilia Romagna (60.476), Veneto (58.458), Piemonte (48.033) e Toscana (40.537). La Figura B31 mostra la distribuzione regionale dell incremento o del decremento del plasma avviato al frazionamento. Nella maggior parte delle regioni e nelle Provincie autonome si sono verificati aumenti del quantitativo di plasma ceduto alle aziende, in modo particolare risultano interessanti gli aumenti segnalati da alcune regioni meridionali quali Basilicata (36%), Campania e Molise (25%), Sardegna (15%). Decrementi del quantitativo di plasma inviato alle industrie sono stati segnalati da Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio e Calabria. La distribuzione dei litri di plasma avviati al frazionamento/1.000 abitanti (Figura B32) mostra che essa è compresa tra un minimo di 2 litri/1.000 abitanti (in Campania e Lazio) e un massimo di 15 litri/1.000 abitanti (Emilia Romagna). Diminuzioni del quantitativo di plasma avviato al frazionamento/1.000 abitanti sono stati segnalati in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio e Calabria. In tutte le altre regioni si sono verificati incrementi dei litri di plasma avviati al frazionamento/1.000 abitanti, di particolare rilievo quelli avvenuti in Molise, Campania, Basilicata e Sardegna. Le informazioni relative all utilizzo del plasma in clinica indicano un aumento sia nei valori assoluti ( nel 2001 vs nel 2000, con un incremento del 5%) che in percentuale rispetto al totale del plasma distribuito (24% nel 2001 vs 23% nel 2000) (Tabella A23). La distribuzione regionale del plasma distribuito nel 2001 per uso clinico (Figura B33) mostra che in Lombardia si utilizza il maggior quantitativo di plasma per scopi clinici; lo stesso dato normalizzato per abitanti (Figura B34) indica che, oltre alla Lombardia, anche in Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Sardegna si utilizzano in clinica elevati 10

15 Rapporti ISTISAN 03/15 quantitativi di plasma (>2,5 litri/1.000 abitanti) e con tendenza all aumento (in Emilia Romagna tale valore raggiunge i 4,3 litri/1.000 abitanti). Per quanto riguarda le altre regioni è possibile notare decrementi nell utilizzo del plasma per scopi clinici in Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Marche, Abruzzo e Campania, tali diminuzioni si riflettono, nelle stesse regioni, anche nel volume di plasma usato in clinica/1.000 abitanti (Figure B33 e B34). Plasma non utilizzato Il plasma non utilizzato in totale, segnalato all ISS nel 2001 (Tabella A24), è aumentato del 12% ( litri nel 2001 vs nel 2000). A livello nazionale la maggior parte del plasma non è stato usato per cause tecniche (49%) tra le quali sono state contemplate anche le sacche non utilizzate per effettuare i controlli di qualità. Un altra gran parte del plasma non è stato utilizzato per cause legate allo stato di salute del donatore (45%), il rimanente 6% per scadenza dei termini di conservazione per il suo utilizzo in clinica. Le regioni che segnalano il maggior quantitativo di plasma non utilizzato sono la Lombardia, e il Veneto (Figura B35), regioni in cui, in realtà, esso corrisponde a meno del 5% del prodotto (Figura B36). In Piemonte, dove la quantità di plasma non utilizzato è, in valore assoluto, elevata (circa litri), in realtà la percentuale di tale plasma supera appena il 5% rispetto al plasma prodotto. In Sicilia il plasma non utilizzato è addirittura raddoppiato rispetto alla precedente rilevazione (3.917 nel 2001 vs nel 2000) (Figura B35); tale aumento si riflette anche nella segnalazione della percentuale di plasma non usato rispetto al prodotto che è variata dal 7 al 12% (Figura B36). In generale le percentuali di plasma non utilizzato, rispetto al plasma prodotto, variano tra il 2 e il 6% nelle regioni del nord e del centro, mentre in Umbria, Lazio, Molise, Campania e Sardegna tale percentuale varia tra l 8 e l 11%. Bilancio del plasma Il bilancio del plasma è stato calcolato sulla base delle giacenze di plasma sia dell anno precedente l anno di rilevazione che dell anno in esame (Tabella A25). Il bilancio è stato calcolato seguendo gli stessi criteri utilizzati per la gestione sangue. Le giacenze di plasma relative all anno precedente sono complessivamente aumentate del 15%, come anche risultano incrementate (9%) le giacenze complessive per il 2001 ( litri nel 2001 vs litri nel 2000). In particolare per il 2001 solo alcune regioni (Valle d Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Liguria, Umbria, Lazio e Campania) hanno presentato i loro bilanci pari alle giacenze dell anno in esame sia per quanto riguarda il plasma da donazione ordinaria che quello da aferesi (Tabelle A26 e A27). Altre attività trasfusionali L ultima parte del Registro prende in esame le altre attività svolte dai centri trasfusionali, non direttamente inerenti alla produzione di sangue e plasma; di particolare rilievo i dati relativi al Controllo di Qualità (CQ) e all effettiva operatività del Comitato Ospedaliero per il Buon Uso del Sangue (COBUS). Le attività ambulatoriali segnalate nel 2001 sono state in totale , con un leggero incremento del 3% rispetto al 2000 (Tabella A28), la maggior parte di esse è rappresentata da 11

16 Rapporti ISTISAN 03/15 trasfusioni ambulatoriali (62%). Le aferesi terapeutiche totali (14% delle attività ambulatoriali totali) hanno subito in valore assoluto una leggera variazione positiva del 2%. In particolare il 45% di esse viene effettuato prevalentemente in regime di ricovero, il 40% in regime ambulatoriale, la rimanente percentuale in day hospital. I salassi per scopi terapeutici sono incrementati del 12%, il 91% di essi viene effettuato in regime ambulatoriale, il 9% in regime di ricovero. Le unità predepositate sono state , di queste il 68% viene prelevato in regime ambulatoriale e il 32% in regime di ricovero (Tabella A29). Le procedure di recupero nel 2001 sono state in totale , il 63% intraoperatorie, il 37% postoperatorie. Sono inoltre state segnalate procedure di emodiluizione rispetto alle indicate nel 2000; i trattamenti di midollo osseo sono stati 1.125, con un decremento del 5% e procedure di congelamento da cui sono escluse le emazie e il plasma. In totale le consulenze di medicina trasfusionale riportate sono state , con una segnalata diminuzione del 15% rispetto al 2000, la maggior parte di esse (75%) sono consulenze interne. Sarebbe opportuno che nel riportare tale dato le ST tenessero conto della definizione proposta nel corso di una riunione dei CRCC tenutasi presso l ISS il 30 gennaio 1997 e cioè per consulenze di medicina trasfusionale si intende richieste di emocomponenti a fini terapeutici, visite ai donatori, visite ai pazienti, (salassi, aferesi terapeutiche) attività ambulatoriale in genere, richieste di consulenza ufficialmente documentata. Tutte le consulenze relative ai donatori vengono classificate come interne. Nel 2001 sono stati segnalati in totale esami diagnostici (Tabella A30), con un aumento dell 8% rispetto alla rilevazione precedente; tale incremento riguarda quasi tutti gli esami di laboratorio effettuati, ad eccezione di quelli relativi all Allergologia (-42%), Citogenetica (-13%), Chimica clinica (-11%), Immunoematologia piastrinica (-10%), Immunologia (-3%) e quelli relativi alla voce altro (-49%). Particolarmente elevato l incremento relativo agli esami di Biologia molecolare (93%). I Controlli di Qualità Interni (CQI) sono stati suddivisi nel Registro del sangue e del plasma in diverse sezioni in base alle tipologie di esami (Tabella A31). Si osserva in generale una certa tendenza all aumento di tali controlli. I controlli di qualità (AB0 Rh (D), anti-hiv, HbsAg, anti-hcv), effettuati per garantire la sicurezza di un unità di sangue intero, vengono eseguiti sia in sede di prelievo che successivamente su tutte le unità. A questi controlli si aggiungono quelli specifici di ogni emocomponente, effettuati generalmente secondo norme internazionali. I programmi di Controllo di Qualità Esterno (CQE) vengono effettuati prevalentemente per la ricerca degli anticorpi anti-hiv e anti-hcv e per la ricerca dell antigene di superficie dell epatite B e per l immunoematologia. Nel primo caso l 85% delle strutture che hanno risposto al questionario ha partecipato a programmi di controllo di qualità esterno, percentuale leggermente superiore a quella segnalata nell anno precedente (84%). Questi centri corrispondono al numero di strutture che partecipano al programma di CQE proposto dall ISS e attivo a partire dal Il 52% dei rispondenti dichiara di partecipare a programmi di CQE per l immunoematologia, percentuale stabile rispetto al 2000, mentre circa il 66% dei rispondenti dichiara di non effettuare CQE per gli emocomponenti. Le Tabelle A32 e A33 sono relative alla distribuzione regionale delle strutture che effettuano il CQ in immunoematologia sia interno sia esterno ed è possibile osservare che soltanto in Valle d Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento tutte le strutture effettuano sia il CQI sia il CQE, mentre in Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo e Calabria solo il CQI è effettuato da tutte le ST. 12

17 Rapporti ISTISAN 03/15 Il COBUS è stato costituito nel 94% delle strutture rispondenti, ma è dichiarato operativo solo nel 78% dei casi, nonostante un aumento di tale percentuale rispetto al 2000 (73%). A livello regionale la situazione si presenta alquanto eterogenea (Tabella A34): il COBUS è stato costituito in tutte le sedi ospedaliere che ospitano le ST in Piemonte, Valle d Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Sicilia. L operatività di tale comitato è però effettiva al 100% solo in Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche e Basilicata (Tabella A35). Il servizio di urgenza (Tabella A36) è garantito dalla guardia attiva in loco solo dal 30% dei rispondenti. Rimane elevata la quota di coloro che non danno alcuna risposta a questa domanda del questionario (12%), nonostante tale quota sia diminuita rispetto alla precedente rilevazione (15%). La reperibilità è garantita dal solo personale medico nel 27% dei casi, mentre è garantita sia da medici che da tecnici nel 60% ed è mista ad altri reparti nel 6% dei rispondenti. Le attività trasfusionali sono state raggruppate in quattro aspetti specifici relativi alla gestione computerizzata (Tabella A37). Si osserva una generale tendenza verso l informatizzazione, in particolare della gestione dei donatori (88%), dell attività di laboratorio (82%) e dei riceventi (78%), mentre pur mostrando una tendenza positiva rimane a valori piuttosto bassi l informatizzazione del magazzino trasfusionale (60%). I dati nazionali relativi al personale previsto in organico rispetto al personale in servizio (Tabella A38) indicano che tutti gli organici previsti risultano coperti, anzi vi è personale in esubero. Un calcolo dell indice di produttività dell attività del laboratorio della ST è stato eseguito valutando la quantità degli esami eseguiti rispetto al personale in servizio. In Figura B37 è stata riportata la distribuzione regionale di tale valore calcolato nel 2000 e 2001: esso risulta essere particolarmente elevato in Veneto, Puglia, Abruzzo, Piemonte e Lombardia, regione in cui si è verificato un particolare aumento rispetto al Un altro rilevante incremento dell indice di produttività nel laboratorio delle ST è stato segnalato dalla Basilicata, che conferma l andamento in ascesa segnalato negli ultimi anni, infatti gli esami eseguiti/n. dipendenti in servizio sono passati da circa nel 1999 a nel 2000 e a circa nel Per quanto riguarda l indice dell attività produttiva della ST nel 2001, ossia il rapporto tra il numero degli emocomponenti prodotti (escluso il plasma) e il totale del personale in servizio, le regioni con il maggior valore segnalato nel 2001 sono state l Emilia Romagna e la Lombardia, in entrambi i casi circa 900 emocomponenti prodotti/dipendenti in servizio; in particolare in Lombardia l indice di produttività è quasi raddoppiato (564 nel 2000 vs 933 nel 2001). In quasi tutte le regioni si sono verificati aumenti dell indice di produttività delle ST, in particolare in Provincia autonoma di Trento e in Toscana (Figura B38). La percentuale degli esami di laboratorio riguarda prevalentemente i donatori, tale percentuale infatti è >50 in Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna (Figura B39); la percentuale degli esami interni risulta superiore al 50% solo in Molise. La distribuzione regionale del numero di personale in servizio nelle ST per abitanti (Figura B40) evidenzia una sostanziale omogeneità tra regioni, a parte Valle d Aosta, Friuli- Venezia Giulia, Molise e Sardegna dove il rapporto risulta superiore a 2, e Campania, Basilicata e Calabria in cui il rapporto è inferiore a 1. La distribuzione regionale della relazione tra il numero di personale in servizio segnalato dalle ST e le unità di sangue intero raccolte nel 2001 (Figura B41) mostra un rapporto massimo di circa 450 unità raccolte per dipendente in servizio in Emilia Romagna. In Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Toscana e Umbria vi è un rapporto superiore a 300. In Valle d Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, 13

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2000

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2000 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2000 Liviana Catalano, Francesca Abbonizio, Hamisa Jane Hassan, Maria Orlando Laboratorio di Biochimica Clinica

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 1999

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 1999 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 1999 Liviana Catalano, Francesca Abbonizio, Hamisa Jane Hassan, Maria Orlando Laboratorio di Biochimica Clinica

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2002

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2002 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2002 Liviana Catalano, Francesca Abbonizio, Adele Giampaolo, Hamisa Jane Hassan Dipartimento di Ematologia,

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 1997

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 1997 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 1997 Liviana Catalano, Francesca Abbonizio, Hamisa Jane Hassan, Maria Orlando Laboratorio di Biochimica Clinica

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2003

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2003 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2003 Liviana Catalano, Francesca Abbonizio, Adele Giampaolo, Hamisa Jane Hassan Dipartimento di Ematologia,

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 1998

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 1998 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 1998 Liviana Catalano, Francesca Abbonizio, Hamisa Jane Hassan, Maria Orlando Laboratorio di Biochimica Clinica

Dettagli

6. Popolazione complessiva

6. Popolazione complessiva Registro Nazionale Sangue Riepilogo Regionale Anno 2006 - Regione: LIGURIA Centri '0001 '0002 '0003 Tabella1 '0004 '0006 '0007 '0009 '0010 '0011 '0012 Totale S.MARTINO IMPERIA SAVONA GALLIERA PIETRA L

Dettagli

GU n. 292 del

GU n. 292 del DECRETO 5 novembre 1996 MINISTERO DELLA SANITA' Indicazioni per l'istituzione del registro del sangue e del plasma in ciascuna regione e provincia autonoma. IL MINISTRO DELLA SANITA' Vista la legge 4 maggio

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2004

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2004 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2004 Liviana Catalano, Francesca Abbonizio, Adele Giampaolo, Hamisa Jane Hassan Dipartimento di Ematologia,

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2006

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2006 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Registro nazionale e regionale del sangue e del plasma. Rapporto 2006 Liviana Catalano, Francesca Abbonizio, Adele Giampaolo, Hamisa Jane Hassan Dipartimento di Ematologia,

Dettagli

Dati di attività anno 2017 e monitoraggio programmazione 2018

Dati di attività anno 2017 e monitoraggio programmazione 2018 Dati di attività anno 217 e monitoraggio programmazione 218 Liviana Catalano Responsabile Settore Flussi informativi Roma Consultazione plenaria sistema sangue 28 maggio 218 Popolazione 1/1/217 6.589.445

Dettagli

Dati di attività anno 2018 e monitoraggio programmazione Dott.ssa Liviana Catalano

Dati di attività anno 2018 e monitoraggio programmazione Dott.ssa Liviana Catalano Dati di attività anno 218 e monitoraggio programmazione 219 Dott.ssa Liviana Catalano Consultazione plenaria del Sistema Trasfusionale Roma, 29 maggio 219 Donatori 214-218 214 215 216 217 218 218 vs 217

Dettagli

Analisi dati Consultazione plenaria 23 novembre Liviana Catalano Centro Nazionale Sangue

Analisi dati Consultazione plenaria 23 novembre Liviana Catalano Centro Nazionale Sangue Analisi dati 2014 Consultazione plenaria 23 novembre 2015 Liviana Catalano Centro Nazionale Sangue Sistema trasfusionale italiano 2014 (I) Donatori: 1.712.456 (/ 1.000 pop: 28,1 ) Maschi: 69,3% Femmine:

Dettagli

La compensazione interregionale Dott. ssa Deanna Calteri Dott. ssa Nadia Lopez Centro Nazionale Sangue - ISS

La compensazione interregionale Dott. ssa Deanna Calteri Dott. ssa Nadia Lopez Centro Nazionale Sangue - ISS La compensazione interregionale 2018 Dott. ssa Deanna Calteri Dott. ssa Nadia Lopez Centro Nazionale Sangue - ISS Roma, 29 maggio 2019 Compensazione interregionale - Dati mobilità sanitaria 2018 I dati

Dettagli

Monitoraggio programmazione 2014

Monitoraggio programmazione 2014 Monitoraggio programmazione 2014 Consultazione plenaria 21 novembre 2014 Giuliano Grazzini e Liviana Catalano Centro Nazionale Sangue Sintesi 2013 Sistema trasfusionale italiano Dati essenziali 2013 I

Dettagli

Dati preliminari 2015 analisi dei primi nove mesi. Giancarlo Maria Liumbruno Direttore Centro Nazionale Sangue Istituto Superiore di Sanità, Roma

Dati preliminari 2015 analisi dei primi nove mesi. Giancarlo Maria Liumbruno Direttore Centro Nazionale Sangue Istituto Superiore di Sanità, Roma Dati preliminari 2015 analisi dei primi nove mesi Giancarlo Maria Liumbruno Direttore Centro Nazionale Sangue Istituto Superiore di Sanità, Roma Globuli rossi prodotti Globuli rossi consumati Globuli rossi

Dettagli

Plasma per frazionamento industriale Conferito e programmazione Fabio Candura

Plasma per frazionamento industriale Conferito e programmazione Fabio Candura Plasma per frazionamento industriale Conferito e programmazione 2018 Fabio Candura Nuovo formato reportistica mensile plasma per frazionamento Programmazione 2018 Plasma conferito dalle Regioni e PP AA

Dettagli

Giuseppe Marano Centro Nazionale Sangue Istituto Superiore di Sanità, Roma

Giuseppe Marano Centro Nazionale Sangue Istituto Superiore di Sanità, Roma Giuseppe Marano Centro Nazionale Sangue Istituto Superiore di Sanità, Roma Roma, 01/12/2017 Conflitto di interessi Il sottoscritto, in qualità di Relatore, dichiara che nell esercizio della sua funzione

Dettagli

Organizzazione e coordinamento. Dr.ssa Simonetta Pupella

Organizzazione e coordinamento. Dr.ssa Simonetta Pupella Organizzazione e coordinamento nazionale Dr.ssa Simonetta Pupella SERVIZI TRASFUSIONALI IN ITALIA CNS * popolazione stimata 1 gennaio 2010 60.340.328 SISTEMA TRASFUSIONALE ITALIANO pppp SISTRA anno 2009

Dettagli

Il Sistema trasfusionale italiano e il contributo della raccolta associativa. Giuliano Grazzini Direttore Generale Centro Nazionale Sangue

Il Sistema trasfusionale italiano e il contributo della raccolta associativa. Giuliano Grazzini Direttore Generale Centro Nazionale Sangue Il Sistema trasfusionale italiano e il contributo della raccolta associativa Giuliano Grazzini Direttore Generale Centro Nazionale Sangue Source: WHO Global Database on Blood Safety (GDBS), 2004-2005 survey

Dettagli

SIT Sistema Informativo Trapianti

SIT Sistema Informativo Trapianti Attività di donazione 2000-2009* Incremento medio/anno +3,9% Attività di donazione 1992-2009* Incremento medio/anno +13,2% Attività di donazione per regione Anno 2008 vs 2009* Attività di donazione per

Dettagli

Verifica programma autosufficienza 2015

Verifica programma autosufficienza 2015 Verifica programma autosufficienza 2015 Consultazione plenaria 3 giugno 2015 Giuliano Grazzini Centro Nazionale Sangue Verifica programmazione della produzione e consumo dei globuli rossi anno 2014 Programmazione

Dettagli

Segreteria regionale per la Sanità. Commissione Regionale Servizio Trasfusionale. Venezia, Palazzo Balbi 15 marzo 2011

Segreteria regionale per la Sanità. Commissione Regionale Servizio Trasfusionale. Venezia, Palazzo Balbi 15 marzo 2011 Segreteria regionale per la Sanità Commissione Regionale Servizio Trasfusionale Venezia, Palazzo Balbi 15 marzo 2011 Punto 1 all ordine del giorno Emocomponenti: Programma 2011 per l autosufficienza regionale

Dettagli

Albo IP: analisi dei flussi

Albo IP: analisi dei flussi Federazione nazionale Collegi Ipasvi Via Agostino Depretis 70 Tel. 06 46200101 00184 Roma Fax 06 46200131 Albo IP: analisi dei flussi Rapporto 2007 Marzo 2008 1. Presentazione Dal 2007, dopo due anni di

Dettagli

PROGRAMMA REGIONALE ANNUALE PER L AUTOSUFFICIENZA DEL SANGUE E DEI SUOI PRODOTTI ANNO

PROGRAMMA REGIONALE ANNUALE PER L AUTOSUFFICIENZA DEL SANGUE E DEI SUOI PRODOTTI ANNO Allegato PROGRAMMA REGIONALE ANNUALE PER L AUTOSUFFICIENZA DEL SANGUE E DEI SUOI PRODOTTI ANNO 2017 Il Centro Regionale Sangue svolge un attività di coordinamento della rete trasfusionale regionale in

Dettagli

Andamento spesa sanitaria regionale Abruzzo

Andamento spesa sanitaria regionale Abruzzo Stralci da Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Andamento spesa sanitaria regionale Abruzzo2008-2014 Il documento propone un estratto dei dati sulla spesa sanitaria regionale relativi al

Dettagli

Percentuale delle scuole che hanno avviato la rilevazione

Percentuale delle scuole che hanno avviato la rilevazione Rilevazione permessi Legge 104 Approfondimento sulle SCUOLE 21/10/2011 Dati generali sulle scuole Numero di scuole censite 11.264 Scuole che hanno avviato la rilevazione 9.756 Percentuale delle scuole

Dettagli

Il programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati. Gabriele Calizzani Settore Plasma e Medicinali Plasmaderivati Centro Nazionale Sangue

Il programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati. Gabriele Calizzani Settore Plasma e Medicinali Plasmaderivati Centro Nazionale Sangue Il programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati Gabriele Calizzani Settore Plasma e Medicinali Plasmaderivati Centro Nazionale Sangue Legge 21 ottobre 2005, n. 219 Art. 1. Finalità 1. Lo Stato

Dettagli

Reti d Imprese: nel 2017, +42% rispetto al Imprese agricole in Rete +41%.

Reti d Imprese: nel 2017, +42% rispetto al Imprese agricole in Rete +41%. 1. Il sistema delle Reti d Imprese Reti d Imprese: nel 2017, +42% rispetto al 2016. Imprese agricole in Rete +41%. Il sistema delle Reti d Imprese, nel 2017, accelera la crescita (+42% rispetto all anno

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel secondo trimestre del Roma

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel secondo trimestre del Roma Economie regionali L'andamento del credito nelle regioni italiane nel secondo trimestre del 2009 2009 Roma 2 0 0 9 82 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli

Dettagli

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Anno Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze 1 - TOT Anno 2017 EXTR 539 3552 4091 28964 60058 89022 14636 20789 35425 15262 20509 35771 9593028 18500148 28093176 Lazio 912 197.431 365.238 124.646 302.443 322.077 667.681 Umbria 910 43.683 217.206

Dettagli

LE AGEVOLAZIONI FISCALI SULLE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE (36%) L ANDAMENTO NEL 2008 E UN BILANCIO DI DIECI ANNI DI APPLICAZIONE

LE AGEVOLAZIONI FISCALI SULLE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE (36%) L ANDAMENTO NEL 2008 E UN BILANCIO DI DIECI ANNI DI APPLICAZIONE Direzione Affari Economici e Centro Studi LE AGEVOLAZIONI FISCALI SULLE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE (36%) L ANDAMENTO NEL 2008 E UN BILANCIO DI DIECI ANNI DI APPLICAZIONE Aprile 2009 L'andamento delle richieste

Dettagli

Gennaio-Febbraio 2018

Gennaio-Febbraio 2018 1 - TOT Gennaio-Febbraio 2018 EXTR 536 3729 4265 28756 60882 89638 14522 20990 35512 15147 20853 36000 1401982 2554245 3956227 Lazio 912 23.184 41.077 8.978 22.483 32.162 63.560 Umbria 910 6.099 15.401

Dettagli

PROGRAMMA REGIONALE ANNUALE PER L AUTOSUFFICIENZA DEL SANGUE E DEI SUOI PRODOTTI ANNO 2016

PROGRAMMA REGIONALE ANNUALE PER L AUTOSUFFICIENZA DEL SANGUE E DEI SUOI PRODOTTI ANNO 2016 Il Direttore PROGRAMMA REGIONALE ANNUALE PER L AUTOSUFFICIENZA DEL SANGUE E DEI SUOI PRODOTTI ANNO 2016 Il Centro Regionale Sangue svolge un attività di coordinamento della rete trasfusionale regionale

Dettagli

Anno TOT CAPACITA' RICETTIVA FLUSSI TURISTICI 05/02/2019 TOTALE ITALIANI

Anno TOT CAPACITA' RICETTIVA FLUSSI TURISTICI 05/02/2019 TOTALE ITALIANI 1 - TOT Anno 2018 EXTR 527 4439 4966 28582 65265 93847 14436 22139 36575 15068 22474 37542 9557727 19675376 29233103 Lazio 912 219.840 411.696 140.452 331.490 360.292 743.186 Lombardia 903 145.687 275.986

Dettagli

Analisi trimestrale produzione e consumo di globuli rossi Liviana Catalano Consultazione Plenaria 30/11/2018

Analisi trimestrale produzione e consumo di globuli rossi Liviana Catalano Consultazione Plenaria 30/11/2018 Analisi trimestrale produzione e consumo di globuli rossi 2013-2018 Liviana Catalano Consultazione Plenaria 30/11/2018 Globuli rossi prodotti Globuli rossi consumati 4 trimestre 2018 stimato Globuli rossi

Dettagli

DIFFERENZE REGIONALI NELLA SPESA TERRITORIALE E NEL CONSUMO DEI FARMACI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012

DIFFERENZE REGIONALI NELLA SPESA TERRITORIALE E NEL CONSUMO DEI FARMACI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012 DIFFERENZE REGIONALI NELLA SPESA TERRITORIALE E NEL CONSUMO DEI FARMACI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012 In calo la spesa farmaceutica convenzionata in tutte le Regioni italiane, le maggiori riduzioni si registrano

Dettagli

Le dichiarazioni Ires e Irap in FVG

Le dichiarazioni Ires e Irap in FVG 14 marzo #economia Rassegna stampa Messaggero Veneto 13mar2016 Le dichiarazioni Ires e Irap in FVG Il Ministero dell Economia e delle Finanze ha recentemente pubblicato le statistiche sulle dichiarazioni

Dettagli

Risoluzioni 7_00010 (Serracchiani), 7_00051 (Pallini), 7_00055 (Rizzetto), 7_00057 (Epifani), 7_00059 (Polverini) e 7_00060 (Murelli)

Risoluzioni 7_00010 (Serracchiani), 7_00051 (Pallini), 7_00055 (Rizzetto), 7_00057 (Epifani), 7_00059 (Polverini) e 7_00060 (Murelli) Risoluzioni 7_00010 (Serracchiani), 7_00051 (Pallini), 7_00055 (Rizzetto), 7_00057 (Epifani), 7_00059 (Polverini) e 7_00060 (Murelli) XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) Camera dei deputati Roma,

Dettagli

INVALSI 2016: I RISULTATI DEL PIEMONTE

INVALSI 2016: I RISULTATI DEL PIEMONTE INVALSI 2016: I RISULTATI DEL PIEMONTE Sintesi estratta dal rapporto INVALSI 2016 a cura dell Osservatorio sul Sistema formativo piemontese SISFORM realizzato da IRES Piemonte e Regione Piemonte ARTICOLO

Dettagli

Programmazione per l autosufficienza di Globuli Rossi

Programmazione per l autosufficienza di Globuli Rossi 464 RAPPORTO OSSERVASALUTE 2010 Programmazione per l autosufficienza di Globuli Rossi Significato. La programmazione annuale regionale e nazionale di Globuli Rossi (GR), ai fini dell autosufficienza, si

Dettagli

Edifici e abitazioni

Edifici e abitazioni 11 agosto 2014 Edifici e abitazioni L Istat diffonde oggi nuovi dati definitivi sugli edifici. Il censimento degli edifici è avvenuto nel 2011 con modalità e tecnologie profondamente rinnovate rispetto

Dettagli

Area Turismo. I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 1999 al 2008.

Area Turismo. I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 1999 al 2008. Area Turismo I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 1999 al 28. 1 Trend del Turismo nel Comune di Aosta dal 1999 al 28 Italiani 67819

Dettagli

I NUMERI DEL SETTORE SECONDO LA RILEVAZIONE STATISTICA ISTAT 2008

I NUMERI DEL SETTORE SECONDO LA RILEVAZIONE STATISTICA ISTAT 2008 Allegato 4 I NUMERI DEL SETTORE SECONDO LA RILEVAZIONE STATISTICA ISTAT 2008 ISTAT Nel 2008 le aziende agricole autorizzate all esercizio dell agriturismo ammontano a 18.480, con un incremento di 760 unità

Dettagli

Le dichiarazioni Ires e Irap in Friuli Venezia Giulia (anno d imposta 2014)

Le dichiarazioni Ires e Irap in Friuli Venezia Giulia (anno d imposta 2014) 30 gennaio #economia Rassegna stampa Messaggero Veneto 29gen2017 Il Piccolo 29gen2017 Le dichiarazioni Ires e Irap in Friuli Venezia Giulia (anno d imposta 2014) Il Ministero dell Economia e delle Finanze

Dettagli

Basilicata - Via Anzio, Potenza

Basilicata - Via Anzio, Potenza Ricoveri ospedalieri e day hospital riconosciuto contestato 010 - Piemonte 639 4.024.428.600 639 4.024.428.600 559 3.337.311.200 80 687.117.400 020 - Valle d'aosta 7 29.503.000 7 29.503.000 5 16.599.000

Dettagli

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE Dicembre 2017 - n 23 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica, Monitoraggio dati e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI Nel terzo trimestre 2017

Dettagli

Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015

Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 PIEMONTE 603 1.127 87.148.771 13,0 144.525 VALLE D'AOSTA 80 88 1.490.121 0,2 18.627 LOMBARDIA 1.503 2.985 280.666.835 41,8 186.738 PROV. AUT. BOLZANO 1 1 31.970

Dettagli

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE Marzo 2018 - n 24 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica, Monitoraggio dati e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI Nel IV trimestre 2017 si registrano

Dettagli

Area Turismo. I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 2000 al 2009.

Area Turismo. I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 2000 al 2009. Area Turismo I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 2 al 29. Glossario: Arrivi: secondo la definizione dell ISTAT è il numero di clienti,

Dettagli

Statistiche in breve

Statistiche in breve Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Giugno 2019 Anno 2018 Lavoratori Domestici Nell anno 2018 i lavoratori domestici 1 contribuenti all Inps sono stati 859.233,

Dettagli

Il percorso del sangue: le attività trasfusionali. ANCONA 26/11/2010 Relatore: Gabriele dr. Amadei

Il percorso del sangue: le attività trasfusionali. ANCONA 26/11/2010 Relatore: Gabriele dr. Amadei Il percorso del sangue: le attività trasfusionali ANCONA 26/11/2010 Relatore: Gabriele dr. Amadei Raccolta Sangue: una evoluzione 2 La filiera del Servizio Trasfusionale QuickTime e un decompressore TIFF

Dettagli

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Imprese Veneto 03/05/2017

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Imprese Veneto 03/05/2017 Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Imprese Veneto 03/05/2017 La situazione in Veneto Nel 2015 i reati di truffa, rapina e furto hanno interessato 276.287 vittime di 66 anni e oltre, di cui

Dettagli

L economia del Lazio nel 2009

L economia del Lazio nel 2009 L economia del Lazio nel 2009 Evidenza dai conti regionali Istat pubblicati il 28 settembre 2010 Servizio Analisi e Finanza Sviluppo Lazio L economia del Lazio nel 2009 1. Premessa Il 28 settembre, l Istat

Dettagli

Interventi di Upgrading di Impianti di Depurazione Esistenti

Interventi di Upgrading di Impianti di Depurazione Esistenti Prof. G. d Antonio Comuni e popolazione residente secondo il grado di depurazione delle acque reflue convogliate nella rete fognaria per regione - Anno 2005 (valori assoluti) REGIONI Depurazione completa

Dettagli

Infortuni sul lavoro Anni

Infortuni sul lavoro Anni Statistica e Osservatori NOTIZIESTATISTICHE STATISTICA E OSSERVATORI N. 2 - Luglio 2008 L INAIL produce annualmente un rapporto sulle denunce di infortuni sul lavoro. I dati sono derivati da archivi gestionali

Dettagli

GARANZIA GIOVANI: AGGIORNAMENTO DEL PROGETTO IN CORSO FINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA.

GARANZIA GIOVANI: AGGIORNAMENTO DEL PROGETTO IN CORSO FINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA. GARANZIA GIOVANI: AGGIORNAMENTO DEL PROGETTO IN CORSO FINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA. ANALISI DEI DATI DEL 10 DICEMBRE 2015 A CURA DEL CENTRO STUDI LAVORI E RIFORME Il progetto Garanzia Giovani ha preso

Dettagli

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni Tabella 1 - Persone (valori assoluti in migliaia e Intervalli di Confidenza al 95%) che nei tre mesi precedenti l intervista hanno subito incidenti in ambiente domestico e tassi di incidenti domestici

Dettagli

GARANZIA GIOVANI: AGGIORNAMENTO DEL PROGETTO IN CORSO FINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA.

GARANZIA GIOVANI: AGGIORNAMENTO DEL PROGETTO IN CORSO FINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA. GARANZIA GIOVANI: AGGIORNAMENTO DEL PROGETTO IN CORSO FINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA. ANALISI DEI DATI DEL 08 OTTOBRE 2015 A CURA DEL CENTRO STUDI LAVORI E RIFORME Il progetto Garanzia Giovani ha preso

Dettagli

dell Istituto Superiore di Sanità

dell Istituto Superiore di Sanità www ww w.iss s.it s ESTRATTO Volume 24 - Numero 7-8 Luglio-Agosto 2011 ISSN 0394-9303 dell Istituto Superiore di Sanità Sorveglianza epidemiologica dei donatori di sangue e di emocomponenti, anno 2008

Dettagli

INDAGINE ISTAT NUMERI, DURATA, DATI MEDI PER PROCEDURA, COMPENSI DEI CURATORI PER REGIONE

INDAGINE ISTAT NUMERI, DURATA, DATI MEDI PER PROCEDURA, COMPENSI DEI CURATORI PER REGIONE INDAGINE ISTAT 2007 - NUMERI, DURATA, DATI MEDI PER PROCEDURA, COMPENSI DEI CURATORI PER REGIONE I compensi dei curatori Che fallimento! di GIUSEPPE REBECCA (*) ELISA PILLON (**) Qualche dato in sintesi

Dettagli

SERVIZIO DI IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE DIPARTIMENTO SERVIZI

SERVIZIO DI IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE DIPARTIMENTO SERVIZI SERVIZIO DI IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE DIPARTIMENTO SERVIZI 1/11 Attività Il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale ha i seguenti scopi: garantire l'attuazione della moderna

Dettagli

MONITORAGGIO SULL APPRENDISTATO. XIV Rapporto

MONITORAGGIO SULL APPRENDISTATO. XIV Rapporto MONITORAGGIO SULL APPRENDISTATO XIV Rapporto Dicembre 2013 I capitoli 1, 2 e 4 sono stati realizzati dall ISFOL, con il coordinamento di Sandra D Agostino e Silvia Vaccaro. Sono autori dei testi: Arianna

Dettagli

UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI

UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI a cura del Centro Studi sull Economia Immobiliare - CSEI Tecnoborsa Tecnoborsa torna ad affrontare i temi dell ultimo Censimento

Dettagli

INVALSI 2015: I RISULTATI DEL PIEMONTE Sintesi estratta dal rapporto INVALSI 2015

INVALSI 2015: I RISULTATI DEL PIEMONTE Sintesi estratta dal rapporto INVALSI 2015 INVALSI 2015: I RISULTATI DEL PIEMONTE Sintesi estratta dal rapporto INVALSI 2015 a cura dell Osservatorio sul sistema formativo piemontese ARTICOLO 3/2015 Chi ha partecipato ai test Invalsi? SOMMARIO

Dettagli

L errore trasfusionale ABO. Cosa fare e cosa evitare di fare

L errore trasfusionale ABO. Cosa fare e cosa evitare di fare L errore trasfusionale ABO. Cosa fare e cosa evitare di fare Roma, 27 giugno 2013 è il tipo giusto per me? Giuliano Grazzini Emovigilanza Effetti indesiderati nei riceventi Incidenti gravi Reazioni indesiderate

Dettagli

Ticket Regionali Specialistica e Diagnostica Studenti Universitari

Ticket Regionali Specialistica e Diagnostica Studenti Universitari NB. Nelle tabelle che seguono sono riportati i costi (in Euro) delle principali prestazioni ambulatoriali e specialistiche previste dal nostro Sistema Sanitario Nazionale a favore degli Studenti Universitari,

Dettagli

ESSERCI PER QUALCUN ALTRO. DONA IL PLASMA - CONDIVIDI LA VITA

ESSERCI PER QUALCUN ALTRO. DONA IL PLASMA - CONDIVIDI LA VITA ESSERCI PER QUALCUN ALTRO. DONA IL PLASMA - CONDIVIDI LA VITA Settimana nazionale della donazione di sangue 2018 Roma, 15 giugno 2018 - Rome, June 15th 2018 Efficienza e sostenibilità della raccolta di

Dettagli

La gestione dei servizi idrici in Italia al 31 dicembre 2007

La gestione dei servizi idrici in Italia al 31 dicembre 2007 21 Luglio 2008 La gestione dei servizi idrici in Italia al 31 dicembre 2007 Ufficio della comunicazione Tel. 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel. 06 4673.3105 Informazioni e chiarimenti:

Dettagli

UFFICIO VII dell ex Ministero della Salute

UFFICIO VII dell ex Ministero della Salute MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA UFFICIO VII dell ex Ministero della Salute

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Indagine conoscitiva e analisi delle principali attività del sistema trasfusionale italiano: anni

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ. Indagine conoscitiva e analisi delle principali attività del sistema trasfusionale italiano: anni ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Indagine conoscitiva e analisi delle principali attività del sistema trasfusionale italiano: anni 2007-2008 Liviana Catalano, Simonetta Pupella, Vanessa Piccinini, Giuliano

Dettagli

Rapporto Epidemiologico

Rapporto Epidemiologico 2011-42 2011-44 2011-46 2011-48 2011-50 2011-52 2012-02 2012-04 2012-06 2012-08 Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi

Dettagli

Centro Studi Confagricoltura

Centro Studi Confagricoltura Centro Studi Confagricoltura Nel 2018, Reti di Imprese +19%, imprese in Reti +34%. Imprese agricole in Reti di Imprese +52%. Evoluzione del sistema delle Reti di Imprese (2010-2018) Imprese che partecipano

Dettagli

Analisi del contenzioso tributario per valore della controversia

Analisi del contenzioso tributario per valore della controversia Rapporto trimestrale sullo stato del contenzioso tributario PERIODO OTTOBRE DICEMBRE 213 Direzione della Giustizia Tributaria Analisi del contenzioso tributario per valore della controversia COMMISSIONI

Dettagli

Gennaio-Novembre 2018

Gennaio-Novembre 2018 1 - TOT CONSISTENZA RICETTIVA E RILEVATI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI Gennaio-Novembre 2018 EXTR 528 4398 4926 28617 65025 93642 14456 22060 36516 15090 22403 37493 8785278 18138949 26924227 Lazio 912 196.079

Dettagli

Progetti nazionali per il miglioramento del Sistema trasfusionale: stato dell arte. Dott.ssa Deanna Calteri Dott.ssa Samantha Profili

Progetti nazionali per il miglioramento del Sistema trasfusionale: stato dell arte. Dott.ssa Deanna Calteri Dott.ssa Samantha Profili Progetti nazionali per il miglioramento del Sistema trasfusionale: stato dell arte Dott.ssa Deanna Calteri Dott.ssa Samantha Profili Consultazione plenaria del Sistema Trasfusionale Roma, 29 maggio 2019

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009 Economie regionali L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009 Roma gennaio 2010 2 0 1 0 21 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione

Dettagli

Consumo di farmaci di classe A-SSN in regime di assistenza convenzionata

Consumo di farmaci di classe A-SSN in regime di assistenza convenzionata ANALISI REGIONALE DELLA SPESA E DEL CONSUMO DEI FARMACI E la Sicilia la Regione in cui si registra la quantità massima di consumi (1.110 dosi giornaliere ogni mille abitanti) e il picco massimo di spesa

Dettagli

Finanziamenti del Sistema Trasfusionale e stato dell arte dei progetti nazionali

Finanziamenti del Sistema Trasfusionale e stato dell arte dei progetti nazionali Finanziamenti del Sistema Trasfusionale e stato dell arte dei progetti nazionali Dott.ssa Deanna Calteri Dott.ssa Samantha Profili Dott.ssa Ilaria Pati Centro Nazionale Sangue Istituto Superiore di Sanità

Dettagli

Attività del sistema trasfusionale italiano (2013)

Attività del sistema trasfusionale italiano (2013) ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Attività del sistema trasfusionale italiano (2013) Liviana Catalano, Vanessa Piccinini, Giuseppina Facco, Simonetta Pupella, Giancarlo Maria Liumbruno, Giuliano Grazzini Centro

Dettagli

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni Tabella 1 - Persone (valori assoluti in migliaia e Intervalli di Confidenza al 95%) che nei tre mesi precedenti l intervista hanno subito incidenti in ambiente domestico e tassi di incidenti domestici

Dettagli

La spesa farmaceutica nel 2003

La spesa farmaceutica nel 2003 La spesa farmaceutica nel 2003 Analisi dell andamento della spesa farmaceutica convenzionata a livello nazionale e regionale MARZO 2004 Pagina 3 LA SPESA FARMACEUTICA NEL 2003 I dati nazionali Sommario:

Dettagli

Registro Italiano donatori di midollo osseo

Registro Italiano donatori di midollo osseo Registro Italiano donatori di midollo osseo Report di attività - 2017 N donatori x 1.000 Trend dell inventario IBMDR 600 500 400 300 200 100 0 522 498 468 427 446 414 353 363 373 381 391 402 331 342 320

Dettagli

Percezione del Servizio Sanitario Nazionale

Percezione del Servizio Sanitario Nazionale 394 RAPPORTO OSSERVASALUTE 2009 Percezione del Servizio Sanitario Nazionale Significato. La conoscenza del grado di soddisfazione dell'utente per i servizi pubblici è di fondamentale importanza per comprendere

Dettagli

INVALSI 2017: I RISULTATI DEL PIEMONTE

INVALSI 2017: I RISULTATI DEL PIEMONTE INVALSI 2017: I RISULTATI DEL PIEMONTE a cura dell Osservatorio sul Sistema formativo piemontese SISFORM realizzato da IRES Piemonte e Regione Piemonte ARTICOLO 2/2017 di Luisa Donato Chi ha partecipato

Dettagli

Migrazione sanitaria e sostenibilità

Migrazione sanitaria e sostenibilità 14 Dicembre 2012 Migrazione sanitaria e sostenibilità Sergio Lodato 1 Contesto normativi Con l entrata in vigore del D. Lgs. 502/92 che introduce, tra l altro, il riparto del FSN per quota capitaria, la

Dettagli

Statistiche in breve

Statistiche in breve Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Giugno 2017 Anno 2016 Lavoratori Domestici Nell anno 2016 i lavoratori domestici 1 contribuenti all Inps sono stati 866.747,

Dettagli

dell Istituto Superiore di Sanità ESTRATTO Volume 19 - Numero 11 Novembre 2006 ISSN

dell Istituto Superiore di Sanità ESTRATTO Volume 19 - Numero 11 Novembre 2006 ISSN www.iss s s.it ESTRATTO Volume 19 - Numero 11 Novembre 2006 ISSN 0394-9303 dell Istituto Superiore di Sanità Sorveglianza delle malattie infettive trasmissibili con la trasfusione (SMITT) nell'anno 2004

Dettagli

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE Settembre 2019 - n 30 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica, Monitoraggio dati e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI Nel secondo trimestre 2019

Dettagli

I bilanci consuntivi delle amministrazioni comunali Anno 2003

I bilanci consuntivi delle amministrazioni comunali Anno 2003 ISTAT I bilanci consuntivi delle amministrazioni comunali Anno 2003 La rilevazione rapida sui certificati del conto di bilancio dei Comuni, condotta dall Istat in collaborazione con il Ministero dell Interno,

Dettagli

Statistiche in breve

Statistiche in breve Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Giugno 2018 Anno 2017 Lavoratori Domestici Nell anno 2017 i lavoratori domestici 1 contribuenti all Inps sono stati 864.526,

Dettagli

STATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2014 Centro PRISTEM Università Bocconi Elaborazione a cura di Fabio Geronimi

STATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2014 Centro PRISTEM Università Bocconi Elaborazione a cura di Fabio Geronimi STATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2014 Centro PRISTEM Università Bocconi Elaborazione a cura di Fabio Geronimi In questo report si presenta un analisi dei risultati dell edizione 2014 dei Giochi d Autunno.

Dettagli

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H02 102 4.663 6.145 159.302,40 51.697,76 Basilicata H03 102 9.222 12.473 252.025,98 136.892,31 Basilicata H04 102 3.373 3.373 230.650,00

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER LE INFRASTRUTTURE, I SISTEMI INFORMATIVI E STATISTICI DIREZIONE GENERALE PER I SISTEMI INFORMATIVI E STATISTICI (DGSIS) Div. 3 - Ufficio

Dettagli

Il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT): organizzazione e funzioni. Dott.ssa Stefania Vaglio

Il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT): organizzazione e funzioni. Dott.ssa Stefania Vaglio Sapienza Università degli Studi Facoltà di Medicina e Psicologia - AO Sant Andrea Il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT): organizzazione e funzioni Dott.ssa Stefania Vaglio Roma

Dettagli

REPORT NAZIONALE DI MONITORAGGIO VALUTATIVO SULLE ATTIVITA FORMATIVE FINANZIATE TRAMITE IL CONTO DI SISTEMA ANNO 2014

REPORT NAZIONALE DI MONITORAGGIO VALUTATIVO SULLE ATTIVITA FORMATIVE FINANZIATE TRAMITE IL CONTO DI SISTEMA ANNO 2014 REPORT NAZIONALE DI MONITORAGGIO VALUTATIVO SULLE ATTIVITA FORMATIVE FINANZIATE TRAMITE IL CONTO DI SISTEMA ANNO 2014 6 Luglio 2015 Rapporto curato da Guido Capaldo e dall Ufficio Monitoraggio Valutativo

Dettagli

Statistiche in breve

Statistiche in breve Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Giugno 2016 Anno 2015 Lavoratori Domestici Nell anno 2015 i lavoratori domestici 1 contribuenti all Inps sono stati 886.125,

Dettagli

autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato

autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato Tab. IS.9.1a - Incidenti per tipo di e - Anni 2001-2013 a) Valori assoluti Anno 2001 o a altri Piemonte 16.953 23.818 19 77 167 146 80 67 1.942 123 254 153 50 59 824 1.920 1.037 653 50 4 23 0 112 31.578

Dettagli

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI ABITAZIONI: L ANDAMENTO DEI PERMESSI DI COSTRUIRE

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI ABITAZIONI: L ANDAMENTO DEI PERMESSI DI COSTRUIRE DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI ABITAZIONI: L ANDAMENTO DEI PERMESSI DI COSTRUIRE ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI DICEMBRE 2011 ABITAZIONI: L ANDAMENTO

Dettagli

Struttura e attività degli istituti di cura

Struttura e attività degli istituti di cura SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA 2 0 0 5 Settore Sanità e previdenza Struttura e attività degli istituti di cura Anno 2002 Informazioni n. 17-2005 I settori AMBIENTE E TERRITORIO

Dettagli