PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)
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- Giuliana Martelli
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1 PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) Bozza CORSO DI INFORMAZIONE / FORMAZIONE PROVINCIALE I DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Promosso ed organizzato dall U.S.R. per l Emilia Romagna - Ufficio XI Ambito Territoriale di Forlì - Cesena in collaborazione con C.T.S.P. - IV Circolo Didattico di Forlì - A.USL di Forlì/Cesena - Centri di documentazione Forlì e Cesena. Premessa Sulla base nuova della normativa nazionale e degli sviluppi delle scienze dell educazione occorre riavviare nelle scuole il discorso su quei comportamenti scolastici che, pur non correlati a lesioni del SNC o a precisi quadri clinici, tuttavia ritardano gli apprendimenti e costituiscono comunque un motivo di disagio per il soggetto e di preoccupazione per la sua famiglia.. Va comunque ricordato che lo sviluppo intellettuale ha tempi solo statisticamente prevedibili, che gli scostamenti dalla media non significano presenza di deficit e ciascuno di noi ha tempi di maturazione diversi, che gli apprendimenti non hanno una sequenza temporale precisa. Non esiste un orario della persona, la quale ha propri ritmi, velocità, distribuzioni, dislocazioni. La persona non è un prodotto seriale, non può mai essere conosciuta fino in fondo, può sempre riservare sorprese, essere capace di miglioramenti incredibili come di involuzioni sconcertanti. Molte persone poi, rivelatesi di genio nell infanzia ebbero problemi di linguaggio, impararono a leggere o a scrivere molto più tardi della media, presentavano anomalie della personalità che determinarono discredito presso gli insegnanti e grande ansia in chi voleva loro bene. Oggi il tema dei disturbi di apprendimento, sia quelli che potremmo chiamare primari che quelli secondari a difficoltà famigliari o di inserimento culturale, attrae molto l attenzione delle famiglie e dei docenti per diversi motivi. Se un tempo i genitori consideravano non drammatico che un bambino imparasse a leggere e scrivere in seconda e che solo in terza imparasse le tabelline, oggi sono indotti dai media a pretendere l inglese già alla scuola dell infanzia e in prima elementare guai se il pupo non lavora con competenza al computer. L ideologia dell individualismo e della competizione non tollera ritardi o curvature della singolarità, pretende da tutti il massimo e chi non riesce a conseguirlo secondo copione viene spesso stigmatizzato come un sicuro perdente nella vita. I disturbi dell apprendimento sono purtroppo anche un innegabile realtà ma tale ideologia provoca comunque un aumento dei casi percepiti dai genitori e qualche volta anche dagli insegnanti come manifestazioni di DSA. Quanto detto sopra accade solo in pochi casi ma l ideale sarebbe che scomparissero del tutto come forme di stigmatizzazione della singolarità: ogni persona ha diritto di essere se stessa anche nei modi e nelle tempistiche dell apprendimento. Naturalmente lasciar accadere secondo un noto concetto bertoliniano- non significa lasciar perdere. Educare non è inserire la persona negli schemi mentali e nelle stereotipie dell anima prevalenti nella società; integrazione è fare in modo che l Intero del mondo accolga gli
2 interi (le persone) per offrire loro spazi, non confinamenti, che gli interi si sentano comunque a loro agio nell Intero. Il conoscere muove sempre da un atto originario della coscienza. Il processo pedagogico rinnova la conoscenza umana, soprattutto disegnando con l attesa gli ambienti più adatti a perpetuarne la spinta inerente all intenzionalità originaria, portando il ragazzo ad essere in relazione con i genitori, la società e tutta la comunità scolasticaautore di un conoscere proprio. Destinatari - Insegnanti delle scuole, di ogni ordine e grado, statali e paritarie della provincia di Forlì Cesena - Dirigenti Scolastici delle scuole, di ogni ordine e grado, statali e paritarie della provincia di Forlì Cesena - Referenti per i D.S.A. di Istituto (coloro che sono stati individuati nel corrente anno scolastico) - Referenti del CTSP (Direzione Didattica Statale 4 Circolo di Forlì) - Referenti Scuole Polo per le tecnologie (I.C. Gatteo; I.C.S.Sofia; D.D. 7 Circolo di Cesena; I.I.S. Ruffilli di Forlì) - Famiglie (per quanto riguarda le giornate in cui è prevista la partecipazione) - Docenti neo-assunti (giornata di formazione a loro dedicata) - Operatori delle A.USL, della Formazione Professionale e dei Comuni interessati ( max. due operatori per ogni categoria) Finalità e obiettivi - Aiutare a intendere in positivo la singolarità dell apprendere personale, nella differenza delle strutture intenzionali, dei ritmi e della diversità dei tempi di maturazione - far conoscere le specifiche della legge n.170/2010 e le relative Linee guida; - fornire strumenti per identificare le difficoltà di apprendimento evidenziando i fattori critici nei diversi ordini di scuola; - fornire conoscenze adeguate sui processi di acquisizione della lingua e sull'evoluzione dei processi di apprendimento nella scuola di base; - fornire ad insegnanti/educatori conoscenze teoriche, strategie e strumenti operativi per progettare, realizzare, monitorare e verificare l'intervento educativo; - fornire ai docenti le conoscenze per utilizzare in modo proficuo le nuove tecnologie nella didattica; - fornire ai docenti, alunni, e genitori, le conoscenze per utilizzare gli strumenti compensativi, in particolare riferiti al PRO-DSA;
3 - fornire strumenti e strategie didattico-relazionali per intervenire sulle difficoltà di apprendimento in collaborazione con le famiglie; - accrescere le occasioni di scambio e condivisione tra i soggetti coinvolti; - Approccio complessivo Il percorso di formazione che viene proposto è costruito a partire dall ipotesi di un integrazione culturalmente fondata fra approccio pedagogico e approccio clinico. I D.S.A. non sono inseriti nel quadro delle certificazioni di handicap, di cui alla legge n. 104/92, perciò rientrano nella responsabile competenza professionale degli insegnati di classe. Tali disturbi rappresentano soltanto una delle molteplici differenze e diversità presenti oggi nelle classi: i DSA sollecitano quindi una riflessione critica sul significato dell Insegnare oggi e sul ruolo della Scuola, che è chiamata ad educare attraverso un approccio personalizzato alla conoscenza, con attenzione agli stili di apprendimento di ciascuno e agli aspetti emozionali e sociali che intervengono nei processi costruzione del sapere. Programma 1: attività di formazione rivolta ai docenti. A) Giornata di apertura del percorso formativo a livello provinciale n. 4 ore di formazione / informazione, entro il prossimo ottobre La legge 170/2011 a tutela del diritto all apprendimento degli alunni con DSA Sede da individuare (probabilmente Sala Icaro, Viale Roma1 - Forlì) - ore Interventi: * Inquadramento normativo generale e specifico sulle problematiche DSA: linee guida/protocollo regionale/obblighi della scuola/competenze interistituzionali * Il percorso di gestione dei D.S.A. a scuola: dall individuazione precoce alla certificazione diagnostica * Diagnosi e trattamenti D.S.A.: il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale: * D.S.A. e risorse del territorio: la mappa delle opportunità presenti nel territorio provinciale (CTSP, CDA, CDE e altre risorse territoriali)
4 B) Percorso di approfondimento Si prevedono n. 4/5 incontri a carattere formativo di 3 ore ciascuno, per un totale di 12/15 ore, nel periodo tra ottobre e dicembre ) Indicatori, diagnosi e caratteristiche peculiari dei DSA. 2) Stili insegnamento e apprendimento e processi cognitivi. 3) Ruolo delle tecnologie e supporto ai processi di personalizzazione e valorizzazione degli stili di pensiero. 4) Il pacchetto PRO-DSA, a cura di Nara Grazia Romagnoli, IV Circolo Didattico di Forlì e Francesca Fagioli, VII Circolo Didattico di Cesena. C) Laboratori disciplinari e tecnologie Si prevede l attivazione di laboratori territoriali centrati su una didattica delle discipline che tenga conto delle specificità degli alunni dislessici e su metodi e tecniche di gestione dell attività con o senza il supporto delle tecnologie. I laboratori potranno avere una durata indicativa di 6 ore ciascuno e si svolgeranno a partire dal mese di gennaio Indicativamente potrebbero essere: 1. LIM e DSA: utilizzo della Lavagna interattiva multimediale nello sviluppo di esercizi per una didattica inclusiva (esercizi interattivi e di potenziamento. 2. Dal libro digitale alla mappa come reperire le risorse per costruire la mappa. 3. La costruzione della mappa concettuale. D) Consulenze personalizzate Gli insegnanti potranno accedere, inoltre, a consulenze personalizzate presso i Centri di Documentazione del territorio per un supporto relativo a: - progettazione didattica e personalizzazione degli interventi - utilizzo di specifiche tecnologie - approfondimenti teorici e metodologici - il rapporto con le famiglie - utilizzo delle risorse del territorio Risultati attesi Costituzione di gruppi territoriali dei referenti D.S.A. in grado di - Avviare percorsi sistematici di riflessione su difficoltà e possibilità dei soggetti ad alto impegno pedagogico non rientranti nella certificazione di disabilità - documentare le buone pratiche che si svilupperanno nelle scuole per promuovere la padronanza degli apprendimenti e i potenziali di sviluppo degli alunni D.S.A.
5 - dialogare con le famiglie sugli sviluppi delle tecnologie, coordinandosi con i referenti delle Istituzioni scolastiche individuati a livello provinciale e con i referenti dei Centri di Documentazione territoriale (C.D.A./Forlì; C.D.E./Cesena). - monitorare la trasposizione dei contenuti e degli strumenti proposti nella situazione operativa, stimolando la sperimentazione ed una rielaborazione meta cognitiva da parte degli insegnanti. Programma 2: conferenze di servizio provinciale MESE DI OTTOBRE 2011 : - una conferenza di servizio riservata ai Dirigenti Scolastici (delle Scuole Statali e Paritarie) per un esame approfondito della Legge n.170/2010 e delle norme in materia di D.S.A. La conferenza di servizio si articolerà in tre ore, preferibilmente al mattino. MESE DI APRILE 2012 : - una conferenza di servizio per ESAMI di Stato e prova INVALSI riservata ai Dirigenti Scolastici (delle Scuole Statali e Paritarie) e agli Insegnanti referenti di Istituto per i D.S.A. La giornata si articolerà in tre ore di lavoro (preferibilmente al mattino). Programma 3: Il programma regionale operativo per Disturbi Specifici di Apprendimento PRO-DSA in Emilia Romagna La Direzione Didattica Statale 4 Circolo di Forlì, Centro Territoriale di Supporto Provinciale per l Handicap, è stato incaricato dall Ufficio Scolastico Regionale per l Emilia Romagna, ad effettuare gli acquisti relativi agli strumenti compensativi per gli alunni con D.S.A. che abbiano effettuato la domanda ai sensi della nota USR prot.n del 24/09/2010. La Direzione Didattica di Forlì, dopo aver perfezionato l iter di acquisto dei kit dsa, ha completando la consegna in comodato d uso alle famiglie (tramite le Scuole in cui gli alunni erano iscritti) che ne hanno fatto richiesta. La Direzione Didattica Statale 4 Circolo di Forlì, in accordo con l Ufficio XI di Forlì-Cesena, sta promuovendo un piano di formazione che si attuerà secondo le fasi che verranno meglio specificate entro il mese di ottobre Programma 4: formazione neo-assunti MESE DI MARZO 2012 : - Una giornata formativa di ore tre riservata ai docenti neoassunti (di ogni ordine e grado di scuola) sulla legge n.170/2010: contenuti, adempimenti, La giornata si articolerà in tre ore di lavoro pomeridiano.
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