ESAME DELLA DOCUMENTAZIONE PRESENTATA
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- Elvira Pepe
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1 S.O.S. Pareri e supporto per le valutazioni ambientali Responsabile del procedimento: ing. Massimo Telesca Via Cairoli, Palmanova tel. 0432/ massimo.telesca@arpa.fvg.it PEC arpa@certregione.fvg.it Responsabile dell istruttoria: dott. Francesco Calzimitto tel. 0432/ francesco.calzimitto@arpa.fvg.it Spett: Comune di Torreano Area tecnica, Edilizia privata e Urbanistica Via Principale, TORREANO (UD) Pec: comune.torreano@certgov.fvg.it Oggetto: P.A.C. di iniziativa privata per la realizzazione di un allevamento avicolo in località Salmassa del Comune di Torreano. Parere ai sensi degli artt. 13 e 14 del D.Lgs. 152/2006 ss.mm.ii. Valutazione Ambientale Strategica Vs. prot. n del 06/06/2017 al prot. ARPA FVG n del 06/06/2017 PREMESSA Con riferimento alla richiesta in oggetto, inviata alla scrivente ai sensi degli artt. 13 e 14 del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., si precisa che l Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente risponde, in qualità di soggetto competente in materia ambientale ex articolo 5, comma 1, lettera s) del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., fornendo osservazioni tecnico-scientifiche e suggerimenti a supporto dell Autorità Competente e/o Procedente. Si ricorda che, ai sensi dell articolo 3-quater, comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., L'attività della pubblica amministrazione deve essere finalizzata a consentire la migliore attuazione possibile del principio dello sviluppo sostenibile, per cui nell'ambito della scelta comparativa di interessi pubblici e privati, connotata da discrezionalità, gli interessi alla tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale devono essere oggetto di prioritaria considerazione. La documentazione è costituita da: ESAME DELLA DOCUMENTAZIONE PRESENTATA Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale n. 5 del 25/01/2017; Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale n. 39 del 03/05/2017; Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 15/05/2017; Copia dell avviso di adozione e deposito del PAC di avvio della V.A.S; Rapporto Ambientale; Sintesi non tecnica;
2 Relazione impatto odorigeno; Convenzione urbanistica; Relazione tecnica; NTA; Relazione geologica; Asseverazioni; Utenze; Documentazione fotografica; Elaborati grafici. Alla documentazione succitata sono allegati i pareri emessi nelle precedente fase di verifica di assoggettabilità dai soggetti competenti in materia ambientale: ARPA FVG (ns. prot dd. 14/10/2016); Azienda Sanitaria Universitaria integrata di Udine (prot dd. 14/11/2016); Direzione Centrale Ambiente ed Energia - Servizio Valutazioni Ambientali (prot dd. 14/10/2016); Comune di Moimacco (prot dd. 19/10/2016 e relativi allegati: Documento tecnico e Del. Giunta Comunale n. 80/2016). Il piano attuativo in esame riguarda le medesime previsioni valutate nella precedente fase di verifica di assoggettabilità. Nella fattispecie la realizzazione di un allevamento intensivo per polli da carne (broilers) in comune di Torreano, località Salmassa, in una zona agricola classificata E5 situata a circa m a Sud-Est dell abitato di Campeglio, a 800 m a Sud-Ovest delle Case Fornace e a 900 m ad Est della località Case Presa, a circa 400 m a Nord delle Case Prabonissimo ed a circa 800 m ad Ovest delle case più periferiche dell abitato di Togliano. L insediamento zootecnico sarà costituito da 4 capannoni ospitanti complessivamente capi/ciclo (che verranno realizzati in 2 lotti successivi) e da un corpo servizi (spogliatoio, servizi igienici, ufficio aziendale e locale veterinario). L attività di allevamento prevedrà 4,5 cicli all anno strutturati in giorni di allevamento e giorni per il vuoto sanitario. Per quanto concerne la gestione delle deiezioni si intende procedere al conferimento a ditta esterna per la parte palabile (lettiera esausta) mentre per la gestione del materiale liquido (acque di lavaggio) è prevista la realizzazione di una vasca di raccolta interrata avente volume pari a 120 mc in grado di garantire un autonomia di circa 215 gg/anno. Il PAC prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 100 kw per la mitigazione dei consumi energetici (i cui dettagli vengono rimandati in sede di progettazione definitiva). Per quanto attiene ai consumi idrici è previsto l approvvigionamento tramite acquedotto; tali consumi saranno successivamente oggetto di monitoraggio AIA. OSSERVAZIONI Vista la documentazione presentata si formulano le seguenti osservazioni.
3 Si ritiene necessario che la previsione di realizzare un impianto fotovoltaico trovi riscontro in sede di progettazione definitiva, quale mitigazione degli impatti, in particolare del consumo energetico e dell emissione (diretta ed indiretta) di gas serra. Come già osservato in precedenza si ritiene che il principale impatto indotto dalla realizzazione delle previsioni di PAC possa essere quello legato alla produzione e dispersione di odori molesti, in merito al quale si rimanda a quanto già osservato nel parere di assoggettabilità (ns. prot dd. 14/10/2016). È stata introdotta la previsione di un impianto di abbattimento polveri mediante nebulizzazione, che viene così descritto Ogni capannone viene altresì predisposto con un ulteriore prolungamento lungo l asse principale (n.2 campate=+m.6, mantenendone identica la sagoma e le caratteristiche della copertura e del tamponamento laterale), per la realizzazione dell impianto di abbattimento polveri ed odori. Il tamponamento della testata esposta dell ampliamento viene realizzato in rete antivento ad alta densità avente funzione di catturare le polveri in espulsione dai ventilatori mantenendo comunque la permeabilità all aria per smaltire la sovrapressione originata dall attività della ventilazione. Sulle arcate della copertura viene stabilmente posizionato un anello di nebulizzatori ad azione continua e/o intermittente aventi funzione di inumidire le polveri per appesantirle e farle cadere sul pavimento. Le polveri vengono periodicamente raccolte con motoscopa ed insaccate per essere consegnate unitamente alle lettiere di fine ciclo ai soggetti destinatari dell effluente (p. 20 del Rapporto Ambientale). A questo proposito pare necessario che nelle future fasi progettuale ed autorizzativa si consideri il corretto dimensionamento della linea di nebulizzazione allo scopo di garantire l efficacia dell azione abbattente considerata (abbattimento dichiarato pari al 60%). Eventuali acque reflue ivi prodotte dovranno essere gestite a norma di legge. Rispetto a quanto analizzato in sede di verifica di assoggettabilità il proponente ha presentato un nuovo modello di dispersione degli odori ricalcolando i dati di input e proponendo 4 scenari, che possono essere così riassunti: Scenario Fattore di emissione Efficacia sistema abbattimento polveri Efficacia cortina arborea 1 medio (126 OU/s/t p.v.) NO NO 2 medio (126 OU/s/t p.v.) SÌ (-60%) NO 3 medio (126 OU/s/t p.v.) SÌ (-60%) SÌ (-15% ulteriore) 4 minimo (43 OU/s/t p.v.); tutte le BAT applicate SÌ (-60%) SÌ (-15% ulteriore) Il fattori emissivi considerati sono stati desunti da Valli et al., Odour emissions from livestock productions facilities studio redatto dal CRPA di Reggio Emilia (p. 12 Relazione di impatto odorigeno). A fronte di un elevata variabilità dei fattori di emissione riportati (a causa di molteplici fattori quali: la localizzazione transnazionale degli studi, condizioni meteo, microclima interno, sistemi di stabulazione e metodi di misurazione ) il proponente ha assunto alla base degli scenari il valore medio (126 OU/s/t p.v.) ed il valore minimo (43 OU/s/t p.v.), associando a quest ultimo la massima efficacia delle BAT. Quello che viene descritto come lo scenario maggiormente rappresentativo della situazione emissiva di progetto in ragione della applicazione di ogni MTD costruttiva, dotazionale e gestionale che la proprietà intende applicare risulta essere quello di per sé meno cautelativo (scenario 4). Pare opportuno richiamare come nei primi 3 scenari proposti emergerebbero comunque dei possibili fastidi odorigeni, per quanto circoscritti nel tempo, presso i recettori Case Prabonissimo, a cui nello
4 scenario 1 andrebbero aggiunti anche i recettori Case Presa, del Casone, Ellero e Casali Chiasalp. Nello scenario 1 i recettori Case Prabonissimo sarebbero soggetti a concentrazioni di odori significative (prossime alle 6 OU). Si ricorda ad ogni modo che i fattori di incertezza insiti alla modellistica unitamente a quelli relativi alla variabilità delle condizioni meteorologiche annuali ed alle diverse modalità di gestione delle fasi dell allevamento hanno un peso non trascurabile sull effetto finale complessivo. All incertezza numerica relativa alla simulazione di impatto segue la valutazione sull accettabilità o meno degli impatti stessi ai recettori che, in assenza di specifica normativa a livello nazionale o regionale, fa capo all Autorità Competente che per il caso in esame, sulla base dello spettro di rischio descritto dai modelli presentati e dei pareri pervenuti, definisce il proprio orientamento riguardo all approvazione del P.A.C. tenendo conto della vocazione del territorio, della sensibilità e destinazione urbanistica dei luoghi (recettori compresi), dell opportunità di valutare possibili alternative (in termini di localizzazione, potenzialità zootecnica, impiantistiche,...). Si raccomanda in ogni caso di prevedere sin da ora strumenti normativi o di garanzia economica (valutandone opportunità e fattibilità) utili a reindirizzare efficacemente le azioni di piano verso la sostenibilità riportando eventuali impatti imprevisti entro i limiti di accettabilità. Ad esempio, riprendendo quanto già osservato nel precedente parere, si consiglia di prevedere all interno di norme cogenti, quali le N.T.A. di P.A.C., la possibilità per l Amministrazione Comunale di attivare specifiche rilevazioni con modalità da concordarsi (per i cui dettagli si rimane a disposizione) a seguito di ripetute molestie olfattive, nonché la possibilità di intervenire prescrivendo opportuni accorgimenti tecnicogestionali ulteriori da adottare al fine di garantire una riduzione dei livelli emissivi. A questo proposito si ritiene opportuno che i futuri elaborati progettuali prevedano, prima della realizzazione, delle possibili ulteriori soluzioni impiantistiche a scopo mitigativo da attuarsi gradualmente nel caso in cui si verifichino ripetuti disagi olfattivi (ad es: ipotesi di potenziamento dell impianto di abbattimento). Come già precedentemente osservato si raccomanda la realizzazione di un adeguata copertura per quanto riguarda la vasca per le acque di lavaggio. Per quanto riguarda la gestione dello scarico di acque reflue assimilate alle domestiche (servizi igienici del personale addetto allo stabilimento) il piano prevede il loro smaltimento al suolo tramite dispersione diffusa previo specifico trattamento di depurazione primaria affermando inoltre che sarà valutata in sede di progettazione, l opportunità di installare un sistema di fitodepurazione al fine di migliorare il livello di depurazione finale del refluo e diminuire, grazie all evapotraspirazione, la quantità di acqua che è necessario avviare a infiltrazione su suolo. Pur ritenendo virtuosa la previsione di una fase di finissaggio post-trattamento (fitodepurazione) si ricorda, in questa fase, che in presenza di acque superficiali è da preferirsi il recapito delle acque reflue alle stesse invece che al suolo, per il quale devono invece essere dimostrate le condizioni di deroga di cui all art.103 del TUA. Ad ogni modo si rimanda alla futura fase autorizzativa le valutazioni di dettaglio sulla tipologia di scarico più adatta. Si osserva infine, a titolo collaborativo, come paia improprio descrivere quale mitigazione dell impatto quanto dovuto per adempimento normativo, con riferimento al capitolo del Rapporto Ambientale ( Le acque reflue assimilate alle domestiche saranno oggetto di trattamento depurativo primario (vasca settica tipo Imhoff per le acque nere ; vasca condensa- grassi per le acque saponate ); Il refluo così trattato sarà avviato a d impianto di dispersione diffusa opportunamente dimensionato., p.30). Per quanto concerne l analisi delle alternative pur valutando positivamente la chiarezza espositiva ed il dettaglio tecnico fornito all interno del capitolo del Rapporto Ambientale, si ritiene che avrebbe dovuto essere presa in considerazione l alternativa riguardante un differente dimensionamento dell attività zootecnica in termini di numero di capi allevati. A questo proposito pare adeguato che l Amministrazione Comunale valuti l opportunità di vincolare la completa realizzazione delle previsioni di PAC (per il quale
5 sono già previste due fasi distinte) alla concreta dimostrazione di assenza di impatto dopo la realizzazione e la messa in esercizio dei primi due capannoni, dando attuazione graduale e scaglionata alle previsioni di piano al fine di monitorarne gli effetti sul territorio. A questo proposito, riguardo alle previsioni per il monitoraggio, il Rapporto Ambientale riporta che Per quanto riguarda il Piano di Monitoraggio da redigersi ai sensi della normativa sulla VAS, si ritiene che la sua predisposizione possa essere posticipata alla fase di A.I.A.; in tale fase e a norma di legge sarà obbligatorio, infatti, implementare il monitoraggio annuale sul rispetto dei consumi energetici, di acqua, del ben essere animale, della normativa sui rifiuti. Potrà essere valutata in tale sede la necessità di un monitoraggio delle emissioni odorigene, qualora si lamentino disturbi conclamati da parte della popolazione (p.30). Si concorda nell esigenza di evitare la duplicazione di documenti ed oneri di monitoraggio, tuttavia, qualora l Amministrazione Comunale volesse vincolare il completamento della seconda fase del PAC all assenza di impatti significativi pare opportuno venga prevista un indagine intermedia successivamente alla messa in esercizio dei primi 2 capannoni al fine di valutare gli impatti derivanti sul territorio. Pare, in ogni caso, opportuno che venga previsto un indicatore di monitoraggio che tenga conto di eventuali esposti o segnalazioni nonché che venga verificata l efficacia dell impianto di abbattimento, se del caso prevedendo il suo corretto adeguamento a valle delle verifiche. Si chiede cortesemente di voler inviare copia del provvedimento di verifica di assoggettabilità e si rimane a disposizione per eventuali chiarimenti. Distinti saluti Il Responsabile ing. Massimo Telesca (documento informatico sottoscritto con firma digitale ai sensi del d.lgs. 82/2005)
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S.O.S. Pareri e supporto per le valutazioni ambientali Responsabile del procedimento: ing. Massimo Telesca via Cairoli, 14-33057 Palmanova tel.0432/1918087 - fax 0432/1918120 e-mail massimo.telesca@arpa.fvg.it
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