Verdello. Pecile M., Zavaglia C., Ciardi A.
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1 Pecile M., Zavaglia C., Ciardi A. 1. RIFERIMENTI NORMATIVI Nome: B. Codice: 253 Sinonimi ufficiali: (254) Verdicchio Bianco B., (297) Verduschia B. Data di ammissione: 22/02/1971, decreto pubblicato sulla G.U. 71 del 22/03/ INFORMAZIONI GENERALI Le informazioni presentate in questa sezione sono tratte da: A. Cartechini e G. Moretti - "", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Nuova serie, Vol. I, Sinonimi (ed eventuali errati) L unico sinonimo attendibile attribuito al è Verdetto (Bruni 1962), ma non risulta essere noto nelle zone di coltivazione del vitigno. Il Verdone, chiamato anche, a Chiusi (Bull. Amp. Ital. 1878), è corrispondente, secondo Bruni (1962), al Verdicchio dolce ossia al Verdicchio bianco. Viala-Vermorel (1909), rifacendosi molto probabilmente al Bull. Amp. Ital. del 1878, citano un Verdellino ed un per indicare dei vitigni italiani non ben definiti della zona di Siena. Il Rovasenda (1877) e Víala-Vermorel (op. cit.) riportano un di Madère, vitigno portoghese di cui non è stato possibile stabilirne l eventuale corrispondenza. Le sinonimie riportate da Bruni (1950) di o Verzaro (in provincia di Pesaro), di spargolo o Vernaccia bianca e di serrato o Vernaccione, debbono intendersi riferiti al Verdicchio bianco, pertanto non corrispodenti al vitigno oggetto della presente monografia. Non attendibili sono le sinonimie di con: il Verdicchio delle Marche, il Verdone dell Umbria e il Trebbiano verde dei Castelli Romani, elencate da Procopio et Alii (1962). Il come altri vitigni (Malvasia, Grechetto, Rupeccid), secondo Belli, fa parte dei Biancami (Bartella 1974): forse il raggruppare vitigni diversi sotto questa denominazione dipende dal colore bianco dell apice dovuto alla notevole tomentosità dello stesso. E descritto un ad uva nera-violacea, corrispondente alla Foglia Tonda; anche se il sinonimo è ritenuto improprio (Boll. Amp. Ital. 1883). Con Decreto del 30 Maggio 2018, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 133 dell 11/06/2018, è stata riconosciuta la sinonimia tra B. (253), Verduschia B. (297) e Verdicchio Bianco B. (254) Descrizione Ampelografica Nell areale di Orvieto sono stati controllati dei ceppi di presunti cloni raccolti presso l Azienda Suisse in località Corbara (TR) e di un biotipo presso l Azienda Le Velette in località Fontanella. Le viti, coltivate su terreno di origine vulcanica, marnoso-sabbioso-argilloso, sono allevate a doppio capovolto ed a Sylvoz, con sesto d impianto di m 3 x 1,30 e 3 x 2 rispettivamente. Il clima è di tipo sub-continentale ad estate lunga. La temperatura media annuale si mantiene intorno ai C, con un escursione termica annuale vicina ai 18 C. Le precipitazioni raggiungono i 900 mm annui, con una maggior concentrazione nel periodo autunnale. Germoglio (osservazioni su germogli di cm) Forma dell estremità - 5) semiaperto Distribuzione della pigmentazione antocianica sull apice - 1) assente Intensità della pigmentazione antocianica dell estremità - 1) nulla o molto leggera Densità dei peli striscianti (lunghi) sull apice - 9) fortissimo - Colore dell apice (escluso gli antociani) - 1) bianco con bordo verde - Asse del germoglio - 3) a pastorale (oltre i 90 ) Foglioline apicali (le prime tre a partire dall apice) - Aspetto del lembo - 3) a gronda - Densità dei peli striscianti (lunghi) - 9) fortissima - Distribuzione della pigmentazione antocianica - 2) striata - Colore (escluso gli antociani) - 1) bianco Foglioline basali (quelle ancora in accrescimento poste immediatamente al di sotto delle prime tre) - Aspetto del lembo - 1) spiegate con bordi revoluti - Densità dei peli striscianti (lunghi) - 5) media - Densità dei peli diritti (corti) - 1) nulla o - Distribuzione della pigmentazione antocianica - 3) diffusa dappertutto - Colore (escluso gli antociani) - 4) verde Germoglio alla fioritura Portamento (su tralcio non palificato) - 3) semieretto Pagina 1 di 5 documento generato il , 15:44
2 007 - Colore della faccia dorsale degli internodi - 2-1) verde striato di rosso (sino 5-6 nodo); verde (dal 6 nodo in poi) Colore della faccia ventrale degli internodi - 2) verde striato di rosso Colore della faccia dorsale dei nodi - 2) verde striato di rosso Colore della faccia ventrale dei nodi - 1) verde Densità dei peli diritti (corti) sui nodi - 1) nulla o Densità dei peli diritti (corti) sugli internodi - 3) leggera Densità dei peli striscianti (lunghi) sui nodi - 1) nulla o Pigmentazione antocianica delle gemme - 3) leggera Cirri Distribuzione sul tralcio - 1) discontinua Lunghezza - 3) corti - Tipo - 3) trifidi Foglia giovane (le prime 6 foglie dell apice, alla fioritura) Colore della pagina superiore - 1) verde Densità dei peli striscianti (lunghi) tra le nervature della pagina inferiore - 9) fortissima Densità dei peli striscianti sulle nervature principali della pagina inferiore - 3) leggera Apice - Forma dell estremità - 5) semiaperto - Distribuzione della pigmentazione antocianica - 1) assente - Densità dei peli striscianti (lunghi) sull apice - 7) forte - Colore (escluso gli antociani) - 7) altri (verde-biancastro) - Asse del germoglio - 3) a pastorale (fino a 90 ) Foglioline apicali (le prime tre a partire dall apice) - Aspetto del lembo - 3) a gronda - Densità dei peli striscianti (lunghi) - 7) forte - Distribuzione della pigmentazione antocianica - 1) assente - Colore (escluso antociani) - 7) altri (verde biancastro con deboli sfumature bronzate) Foglioline basali (quelle ancora in accrescimento poste immediatamente al di sotto delle prime tre) - Aspetto del lembo - 1) spiegate - Distribuzione della pigmentazione antocianica - 3) diffusa dappertutto Foglia adulta Taglia - 5) media Lunghezza - 5) media Forma del lembo - 4) orbicolare Numero dei lobi - 3) pentalobata Colore della pagina superiore del lembo - 5) verde medio - Colore della pagina inferiore del lembo - 3) verde chiaro Pigmentazione antocianica delle nervature principali della pagina superiore del lembo - 1) nulla o Pigmentazione antocianica delle nervature principali della pagina inferiore del lembo - 1) nulla o Depressione sulla pagina superiore del lembo (fra le nervature secondarie e terziarie) - 9) presente Ondulazione del lembo fra le nervature principali o secondarie - 3) generalizzata Profilo del lembo (taglio trasversale nel mezzo del lembo) - 2) a gronda - Profilo dei lobi - 4) revoluto Bollosità della pagina superiore del lembo (convessità tra le nervature di ultimo ordine) - 3) leggera Forma dei denti - 4) con un lato concavo ed uno convesso Lunghezza dei denti - 3) corti Lunghezza dei denti in rapporto alla larghezza della loro base - 3) corti - Regolarità - 2) irregolari - Prominenza - 1) poco pronunciati - Larghezza della base - 1) a base larga Forma del seno peziolare - 8) a lobi molto sovrapposti Forma della base del seno peziolare - 1) sagomata ad U Particolarità del seno peziolare - 1) nessuno Forma dei seni laterali superiori - 3) a lobi leggermente sovrapposti Forma della base dei seni peziolari superiori - 1) sagomata ad U - Forma dei seni laterali inferiori - 1) aperti - Angolo della sommità dei lobi terminali - 2) retto Densità dei peli striscianti tra le nervature della pagina inferiore - 5) media Densità dei peli dritti fra le nervature della pagina inferiore - 1) nulla o Densità dei peli striscianti sulle nervature della pagina inferiore - 3) leggera Pelosità strisciante sulle nervature principali della pagina superiore - 1) assente Pelosità dritta sulle nervature principali della pagina superiore - 1) assente - Densità dei peli striscianti sulla pagina superiore - 1) nulla o - Densità dei peli dritti sulla pagina superiore - 1) nulla o - Lucentezza - 1) opaca - Sporgenza delle nervature - 2) non sporgenti Densità dei peli striscianti sul picciolo - 1) nulla o Densità dei peli dritti sul picciolo - 1) nulla o Lunghezza del picciolo - 7) lungo Lunghezza del picciolo in rapporto alla nervatura mediana - 7) più lungo - Grossezza del picciolo - 2) medio Pagina 2 di 5 documento generato il , 15:44
3 - Sezione trasversale del picciolo con canale - 2) poco evidente Tralcio erbaceo - Sezione trasversale - 1) circolare - Contorno - 2) angoloso - Tomentosità - 1) glabro - Colore - 1) verde - Diffusione del colore - 1) interamente diffuso Sarmento (tralcio legnoso, dopo la caduta delle foglie) Sezione trasversale - 1) circolare Superficie - 3) striata Colore generale - 3) bruno scuro - Distribuzione del colore - 1) uniforme - Superficie - 3) non pruinosa Lenticelle - 9) presenti - Corteccia - 3) staccantesi in squame - Gemme - 2) coniche - Gemme - 1) poco evidenti - Cercine peziolare - 1) largo - Cercine peziolare - 1) sporgente Tronco - Aspetto - 2) medio Infiorescenza Sesso del fiore - 3) ermafrodita Livello d inserzione della prima infiorescenza - 2) terzo o quarto nodo Numero di infiorescenze per tralcio - 2) da 1,1 a 2 infiorescenze Lunghezza dell infiorescenza prossimale - 5) media (da 10 a 15 cm) - Forma del bottone fiorale - 3) cilindroide - Dimensione del bottone fiorale - 2) medio - Fertilità del fiore - 1) autofertile Grappolo Numero medio di grappoli per tralcio - 2) da 1,1 a 2 grappoli Taglia - 5) medio Lunghezza - 3) corto - Forma del grappolo - 3) piramidale - Forma del grappolo - 2) alato Compattezza del grappolo - 9) molto compatto Numero degli acini - 5) medio Lunghezza del peduncolo - 1) cortissimo (fino a 3 cm) Lignificazione del peduncolo - 5) media (semilegnoso) - Grossezza del peduncolo - 2) grosso Acino Grossezza - 5) medio Lunghezza - 5) medio (da 17 a 24 mm) Uniformità della grossezza - 2) uniforme Forma dell acino - 3) arrotondata Sezione trasversale - 2) circolare Colore dell epidermide - -) giallo Uniformità del colore dell epidermide - 2) uniforme Pruina - 5) media Spessore della buccia - 7) spessa - Consistenza della buccia - 2) consistente Ombelico - 2) apparente - 2) prominente Colorazione della polpa - 1) non colorata Succulenza della polpa - 2) succosa Rendimento in succo - 5) medio (fino a 60 ml/100 g acini) Consistenza della polpa - 1) molle Particolarità del sapore - 1) nessuna Lunghezza del pedicello - 3) corto (da 4 a 8 mm) Separazione del pedicello - 2) facile - Colore del pedicello - 1) verde - Cercine - 1) evidente - Colore del cercine - 1) verde - Lunghezza del pennello - 1) corto - Colore del pennello - 1) non colorato Presenza di semi - 3) presenti - Numero medio di vinaccioli per acino - 2) fino a 2 semi - Forma dei semi - 2) piriforme - Forma del becco - 1) a becco grosso 2.3. Fenologia Epoca di germogliamento - 5) media Epoca di fioritura - 5) media Epoca di invaiatura - 5) media Epoca della maturazione fisiologica - 7) tardiva Inizio dell agostamento (lignificazione) - 7) tardivo Colorazione autunnale delle foglie - 1) giallo Vigore del tralcio - 5) medio Crescita dei germogli pronti - 3) leggera Lunghezza degli internodi - 7) lunghi (da 120 a 150 mm) Diametro medio degli internodi (diametro max) - 3) sottile (fino a 8 mm) Dati produttivi Peso medio del grappolo - 3) basso (circa 200 g) Peso medio dell acino (media di 100 acini) - 3) basso (circa 2 g) Produzione media di uva per ettaro - 5) media Tenore in zucchero del mosto (in %) - 5) medio (circa 18%) Acidità totale del mosto (acido tartarico g/1) - 5) media (fino al 9 ) - Fertilità delle femminelle - 4) scarsa Pagina 3 di 5 documento generato il , 15:44
4 2.4. Caratteristiche ed Attitudini colturali Vitigno di media vigoria, di buona e costante capacità produttiva (circa 120 q/ha). La fertilità delle gemme basali è discreta, ma a partire dalla 3a gemma si mantiene su livelli superiori all unità. Porta generalmente 1 grappolo per germoglio. Risente particolarmente degli attacchi oidici e botritici, in minor misura quelli peronosporici e da ragnetti. Mal sopporta condizioni di siccità, per cui è preferibile dargli una contenuta espansione vegetativa oltre che riservargli terreni tendenzialmente freschi. Non presenta problemi di disaffinità d innesto con Kober 5BB e 420A, mentre su du Lot va soggetto a colatura. Resistenze (aspetti macroscopici) - Alle avversità climatiche - 1) scarsa Comportamento nella moltiplicazioni vegetativa - Affinità d innesto con i più diffusi portinnesti - 3) buona 2.5. Utilizzazione Le uve vengono esclusivamente destinate alla vinificazione, ma non in purezza (Di Corato 1977). E incluso nei DOC Torgiano bianco (D.P.R ) e nei Colli del Trasimeno (D.P.R ). 3. COLTIVAZIONE 3.1 Classificazione Idonea In tutta la regione: Toscana, Umbria, Lazio 3.2 DOP ed IGP La varietà è ammessa nelle seguenti denominazioni di origine e/o indicazioni geografiche DOC Bianco di Pitigliano IGT Allerona*, Alta Valle della Greve*, Bettona*, Cannara*, Civitella d'agliano, Colli Cimini*, Costa Toscana*, Frusinate o del Frusinate, Lazio*, Montecastelli, Narni*, Spello*, Toscano o Toscana*, Umbria*, Val di Magra* * è ammessa la menzione di questa varietà in etichetta 4. CLONI ISCRITTI AL REGISTRO Codice Nome Data emanazione Codice proponente G.U. del 001 I - V 27 ICA - PG G.U I - VCR G.U Legenda codici proponenti 2 ) - Vivai Cooperativi di Rauscedo 26 ) - Università degli Studi di Perugia - Istituto di Coltivazioni Arboree 5. SUPERFICIE VITATA Evoluzione della superfice vitata dal 1970 ad oggi, rilevata dai censimenti ISTAT (dati espressi in ettari) PRODUZIONE VIVAISTICA Di seguito sono riportate le produzioni di barbatelle innestate, divise per categoria di materiale, dal 2009 all'ultimo dato disponibile. Anno Standard Certificato Base Iniziale * Pagina 4 di 5 documento generato il , 15:44
5 * : la categoria "Iniziale" è stata introdotta nel 2005 Pagina 5 di 5 documento generato il , 15:44
Paula. Fonte bibliografica: [Omissis] Pagina 1 di 2
Paula Fonte bibliografica: [Omissis] Sinonimi (ed eventuali errati) Varietà ottenuta presso l'istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano nel 1985 dall'incrocio tra l'italia (I. P. 65) con Flame
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