Turismo alberghiero in Ticino

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1 Anno: II Numero: VII Autore: Andrea Pellegrini Autore: Stefano Scagnolari Turismo alberghiero in Ticino RAPPORTO TREND STAGIONE INVERNALE 2013 O-Tur Tel Fax Via Maderno, 24 - CP 4361 CH-6904 Lugano otur@usi.ch

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3 Indice dei Contenuti Introduzione 1 3 Arrivi, Pernottamenti e Permanenza media: Andamento 3 Arrivi, Pernottamenti e Permanenza Media: l inverno Principali Mercati di Origine 7 Categorie di Alloggio 10 I principali mercati per le diverse Categorie d Alloggio 13 Regioni Turistiche Ticinesi 15 Turisti svizzeri, italiani e tedeschi nelle regioni turistiche 17 Andamento dell Offerta 21 Sviluppo dell offerta di turismo 21 Tassi di occupazione netti 23 Offerta per categoria di alloggio 24 Offerta per regione turistica 27 Conclusioni 30 Contatti 33 Osservatorio del Turismo 33

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5 Pg. 01 Introduzione Introduzione Il rapporto trend per la stagione invernale 2013 esamina l andamento del turismo nel Canton Ticino analizzando quelle che sono le due tematiche principali: domanda e offerta. Tali tematiche, vengono presentate all interno di due capitoli a loro dedicate, nei quali, attraverso l ausilio di una nuova struttura grafica, vengono analizzati i dati forniti dall Ufficio Federale di Statistica 1. Nello specifico, la domanda e l offerta di turismo per la stagione invernale 2013 è confrontata con quella relativa all anno precedente, 2012, e con una media calcolata sulla base delle ultime cinque stagioni invernali, In questo modo si ha la possibilità di poter comparare tra loro gli argomenti trattati all interno dei capitoli relativi alla domanda e all offerta, sulla base di un intervallo temporale univoco. Per ciò che concerne la domanda di turismo, il rapporto fotografa inizialmente quello che è l andamento dal 1993, anno di inizio di raccolta dei dati, al 2013, dal punto di vista degli arrivi e dei pernottamenti. Arrivi e pernottamenti, sono successivamente analizzati attraverso la nuova struttura, la quale è proposta anche per le relative analisi mensili. I principali mercati di origine vengono confrontati sulla base della variazione percentuale dei pernottamenti, considerando come base di confronto la stagione invernale Inoltre, tenendo in considerazione la provenienza turistica, il numero di arrivi e di pernottamenti sono adottati per costruire un indicatore, la permanenza media, per la stagione invernale 2013, 2012 e per la media Le diverse categorie di alloggio vengono studiate sulla base del numero di pernottamenti tramite una ripartizione mensile per la stagione invernale 2013, mentre si adotta la nuova struttura per effettuare confronti a partire dall inverno In aggiunta, le informazioni relative al numero di pernottamenti per le diverse categorie di alloggio sono adottate per comparare i tre mercati di origine principali: Svizzera, Italia e Germania. La sezione relativa alla domanda si conclude con un analisi del numero di pernottamenti per le regioni turistiche: Mendrisiotto, Lago Maggiore e Valli, Lago di Lugano e Bellinzona e Alto Ticino. Per ciascuna delle regioni si è registrato il numero di pernottamenti mensile, per la stagione invernale 2013, e quello annuale, a partire dall inverno 2008, per raffronti nel medio periodo. 1 Ufficio Federale di Statistica,

6 Pg. 02 Introduzione L analisi dell offerta di turismo nel Canton Ticino è effettuata attraverso uno studio approfondito del suo sviluppo, su quali sono i tassi di occupazione netti e qual è l offerta per le diverse categorie di alloggio e le regioni turistiche. Nel dettaglio, lo sviluppo dell offerta è focalizzata sul confrontare qual è il numero di letti disponibili con quelli censiti, quali sono gli stabilimenti aperti con quelli censiti. Tali confronti vengono effettuati adottando la nuova struttura grafica, la quale consente di avere un analisi completa di come l offerta si sia sviluppata a partire dalla stagione invernale I tassi di occupazione netti, invece, presentano l occupazione netta delle camere e dei letti sia a livello annuale, a partire dalla stagione invernale 2008, che a livello mensile, da Novembre ad Aprile, i mesi che compongo il periodo invernale. Nella sezione dell offerta dedicata alle categorie di alloggio è presentato l indicatore sulla dimensione media degli stabilimenti aperti, calcolato come il numero di letti disponibili sul numero di stabilimenti aperti, per la stagione invernale 2013, 2012 e per la media In aggiunta, è presente la ripartizione mensile degli stabilimenti aperti per le diverse categorie di alloggio relativa alla stagione invernale L analisi dell offerta si conclude presentando rispettivamente la media dei letti disponibili e degli stabilimenti aperti, per ciascuna regione turistica, attraverso l ausilio della nuova struttura grafica.

7 Pg. 03 L analisi della domanda ha l obiettivo di presentare, attraverso una nuova struttura grafica, i dati forniti dall Ufficio federale di statistica. Tale struttura, mette a confronto la domanda di turismo, in termini di arrivi e pernottamenti, nella stagione invernale 2013, con quelli registrati nella stagione invernale 2012 e con una media calcolata sulla base delle stagioni invernali dal 2008 al Arrivi, Pernottamenti e Permanenza media: Andamento Per il Ticino l andamento della domanda invernale di turismo alberghiero, nel complesso dell ultimo ventennio, evidenzia, in termini di arrivi, un andamento costante attorno ad una media di circa 305'824 unità. Figura 1.1 Arrivi, stagione invernale ' ; 295' ; 349' ; 300' ' ' ; 292'510 0 Nel dettaglio, il numero di arrivi, Figura 1.1, è passato da 295'596 unità, stagione invernale 1993, a 300'353 unità nella stagione invernale 2013, registrando un aumento pari al 1.6%. Il picco massimo di arrivi è stato rilevato nella stagione invernale 2008 con 349'034. Negli anni successivi, tali cifre non sono più state raggiunte; il peggior risultato in termini di arrivi è stato rilevato nel 2012 (-16.2%) rispetto al 1993.

8 Pg. 04 La figura 1.2 fotografa l andamento del numero dei pernottamenti, i quali si sono sensibilmente ridotti rispetto alla stagione invernale Infatti, si è passati da 749'671 unità a 622'818 unità, con un calo del 16.9%. Nell inverno 2000 è stato registrato il più alto numero di pernottamenti con 786'109 unità. Tale risultato non è stato più conseguito, anche se, la stagione invernale 2013 evidenzia un lieve miglioramento (+0.3%) rispetto a quella Figura 1.2 Pernottamenti, stagione invernale ' ; 749' ; 621' ' ' ; 786' ; 622'818 0 La Figura 1.3 presenta congiuntamente l indice degli arrivi, dei pernottamenti e della permanenza media, adottando come base del confronto la stagione invernale del A partire dall inverno del 2008, gli arrivi all interno del Canton Ticino hanno avuto un trend negativo, eccenzion fatta per la stagione invernale 2010 che rispetto alla stagione 2009 ha registrato un leggero aumento. Figura 1.3 Indice Arrivi- Pernottamenti- Permanenza Media, base 1993, stagione invernale % 120% 110% 100% 90% 80% 70% Arrivi Pernottamenti Permanenza Media I pernottamenti hanno registrato una marcata flessione, tanto da raggiungere nell inverno 2012 un calo del 18% rispetto alla stagione invernale L indice della permanenza media mostra come la durata nei soggiorni all interno del Canton Ticino sia in costante diminuzione, tanto da far registrare una flessione media, dal 2008 al 2013, pari al 17% rispetto all inverno 1993.

9 Pg. 05 Arrivi, Pernottamenti e Permanenza Media: l inverno 2013 Il grafico 1.4 rappresenta le differenze di arrivi e pernottamenti nella stagione invernale 2013 rispetto sia all anno precedente che alla media dei cinque anni precedenti (periodo dal 2008 al 2012). Figura 1.4 Arrivi e pernottamenti inverno 2012, 2013, media ' ' ' media '000 0 Arrivi Pernottamenti Per quanto concerne gli arrivi, si evince un miglioramento nell ordine del 2.7% rispetto al 2012 ma, se confrontato con la media , il numero di arrivi è diminuito del 4% circa. Il numero dei pernottamenti nell inverno 2013 risultano esseri in linea con quelli della stagione passata, con un lievissimo miglioramento dello 0.3%. Analogamente a quanto evidenziato per gli arrivi, il confronto con la media mostra valori inferiori: in questo caso si tratta di una diminuzione del 2.6%, quindi leggermente inferiore a quella registrata negli arrivi. La Figura 1.5 descrive il dettaglio della ripartizione mensile degli arrivi nella stagione invernale Figura 1.5 Ripartizione mensile degli arrivi, stagione invernale 2013 Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile 0 10'000 20'000 30'000 40'000 50'000 60'000 70'000 80'000 90' '000 Come si può notare, il numero di arrivi nell inverno 2013 è superiore a quello rilevato nella stagione invernale 2012 solo nei mesi da Novembre a Gennaio. Febbraio ed Aprile 2013 evidenziano un andamento negativo rispetto alla stagione invernale 2012 e alla media calcolata nel quinquennio ; da segnalare che i valori positivi di Aprile 2012 sono probabilmente influenzati dalla festività Pasquale. Lo stesso discorso può essere riportato per

10 Pg. 06 Marzo 2013 in cui si evidenzia un incremento rispetto allo stesso mese dell anno precedente. La Figura 1.6 mostra la ripartizione mensile del numero di pernottamenti nella stagione invernale 2013 rispecchiando un andamento analogo rispetto agli arrivi. Figura 1.6 Ripartizione mensile dei pernottamenti, stagione invernale 2013 Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile 0 25'000 50'000 75' ' ' ' ' ' ' '000 I mesi da Novembre a Gennaio nella stagione invernale 2013 hanno registrato un numero di pernottamenti maggiore rispetto all inverno del 2012 e alla media ; il numero di pernottamenti registrati nei mesi di Marzo e Aprile 2013 hanno risentito delle festività pasquali, che nel primo caso hanno fatto registrare un aumento del numero di pernottamenti, mentre nel caso di Aprile un valore in flessione rispetto alla stagione invernale 2012 e alla media La Figura 1.7 mostra l indicatore della permanenza media, calcolato come il rapporto tra il numero di arrivi e il numero di pernottamenti, nel Canton Ticino nella stagione invernale ,25 2,00 1,75 1,50 1,25 1,00 0,75 0,50 0,25 0,00 Figura 1.7 Permanenza media, stagione invernale 2012, 2013, media Permanenza Media media Nel dettaglio, si nota come la permanenza media nell inverno 2013 sia stata di 2.07 giorni, in leggera flessione se confrontata sia con la stagione passata (2.12) che con la media del quinquennio (2.11).

11 Pg. 07 L analisi mensile, Figura 1.8, mostra come il valore più elevato di permanenza media nel 2013 sia stato registrato nel mese di Aprile con 2.31 giorni, a seguire Marzo con 2.17, mentre il valore minore è associato al mese di Dicembre con una durata media 1.95 giorni. Figura 1.8 Ripartizione mensile della Permanenza media, stagione invernale 2013 Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile 1,00 1,25 1,50 1,75 2,00 2,25 2,50 In generale, la permanenza media nella stagione invernale 2013 risulta essere in calo rispetto alla stagione passata e alla media , eccezion fatta per il mese di Febbraio il quale registra un incremento pari al 1% rispetto all inverno 2012 e +3% rispetto alla media degli inverni Principali Mercati di Origine Se il calo della domanda turistica accomuna stagione estiva e stagione invernale, dal punto di vista della composizione per il paese di provenienza, va detto che vi sono delle differenze sostanziali tra i due periodi dell anno. Fatta salva la predominanza di turisti confederati, che nel corso dell inverno 2013 hanno rappresentano circa il 57% del totale, quello che è mutato nel corso degli anni è il rapporto tra i primi due mercati esteri. Infatti, a partire dal 2008, il peso dei turisti italiani nel corso dell inverno ha superato quello dei cittadini tedeschi i quali, rappresentano storicamente il secondo bacino da cui attinge il turismo ticinese. I tre principali mercati di provenienza, nella stagione invernale 2013, hanno confermato la loro importanza facendo registrare un lieve incremento: dal 79.3%, nell inverno 2012, all 80.27% nel 2013.

12 Pg. 08 Nel dettaglio (Figura 1.9), la quota dei turisti provenienti dal Bel Paese mostra un trend costante, mentre la quota ascrivibile ai turisti tedeschi è passata da 10.6% nella stagione 2012 al 9.46% nel Figura 1.9 Pernottamenti per paese di origine, stagione invernale 2013 Germania 9.46% Svizzera 56.96% Italia 13.85% Italia 13.85% Svizzera 56.96% Germania 9.46% Altri Paesi 8.98% Francia 1.91% Stati Uniti d'america 1.85% Russia 1.39% Regno Unito 1.37% Cina (senza HK) 1.16% Sud Africa 0.73% Paesi Bassi 0.72% Belgio 0.61% Brasile 0.49% India 0.35 Giappone 0.18% Oltre ai paesi appena citati, come quote minori del mercato siano detenute dai turisti francesi (1.9%), dai turisti statunitensi (1.8%), russi (1.39%) e dai cittadini del Regno Unito (1.37%). La riduzione dei pernottamenti nel cantone ticinese è quasi interamente riconducibile alla flessione della quota del vecchio continente. Infatti, i miglioramenti registrati nei mercati Asiatici, Africani e dell Oceania non hanno potuto compensare in termini assoluti tali perdite. Dalla Figura 1.10 si può notare come la quota di turisti provenienti dal continente europeo si sia ridotta rispetto al 2012 del 6.3% e rispetto alla media di circa il 19.6%; tale andamento è ascrivibile alla marcata flessione della domanda proveniente dalla Germania.

13 Pg. 09 Per quanto riguarda il mercato svizzero, invece, rispetto al 2012 il numero dei pernottamenti è migliorato del 4.5% mentre resta costante rispetto alla media ,0 75,0 50,0 25,0 0,0 Svizzera -25,0-50,0 Figura 1.10 Variazione % dei pernottamenti per continente rispetto al 2013 Asia Europa America Africa Oceania 2013 vs vs media Il continente asiatico rappresenta un mercato in continua ascesa nel cantone, infatti, rispetto alla media il numero dei pernottamenti nel 2013 è aumentato del 87.3%. Anche il continente africano mostra un significativo miglioramento rispetto alla media del quinquennio precedente, con un aumento di circa il 51.6%. Nella Figura 1.11 si pone attenzione sul numero di pernottamenti per i tre mercati principali: svizzero, italiano e tedesco. Figura 1.11 Pernottamenti per nazionalità inverno 2012, 2013, media ' ' ' ' '000 0 Svizzera Germania Italia Nello specifico, le presenze confederate registrano un sensibile miglioramento rispetto alla stagione invernale 2012, infatti, il numero dei pernottamenti nel 2013 è di 350'777 unità contro i 355'256 del I pernottamenti dei visitatori tedeschi nell inverno 2008 si attestavano a 106'161 unità, mentre nella stagione attuale il valore è pari a 58'232, con un calo di circa il 45%; tale andamento è confermato anche dal confronto con la stagione 2012, con una diminuzione del 10.65%. Discorso diverso per il mercato italiano, i cui pernottamenti invernali nel complesso sono rimasti costanti, seppur ci siano state delle fluttuazioni notevoli all interno del quinquennio

14 Pg. 10 Analizzando la permanenza media in merito ai tre principali mercati di provenienza, Figura 1.12, si evince come gli indicatori siano rimasti costanti nei tre intervalli di tempo considerati; elemento di nota è il valore della permanenza media italiana paria a 1.7 giorni circa, rispetto ad esempio- ai 2.6 giorni della permanenza media dei tedeschi. Figura 1.12 Permanenza media nel periodo invernale per i mercati CH, DE e IT, 2012, 2013, media ,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 Svizzera Germania Italia La spiegazione è certamente nella diversa tipologia di turismo che interessa i cittadini italiani, i cui soggiorni in Ticino sono determinati principalmente da motivi lavorati. Categorie di Alloggio La ripartizione dei pernottamenti tra le diverse categorie di alloggio per il periodo invernale 2013 non si differenzia di molto rispetto alla stagione passata: la categoria più ricercata è sempre quella dei 3 stelle che raccolgono circa un terzo dei pernottamenti (come mostrato nella Figura 1.13, la quota è passata dal 30% nell inverno 2012 al 31.31% in quello attuale): a seguire vengono i 4 e 5 stelle con il 30.95%, che mantengono il trend positivo degli ultimi anni.

15 Pg. 11 Le attività alberghiere della categoria 1-2-senza stelle raccolgono circa 11.72%, mentre la categoria altri 2 rappresentano circa un quarto dei pernottamenti totali, 26.02%. Figura 1.13 Pernottamenti per categoria di alloggio, stagione invernale stelle; 30,95% Altri; 26,02% 3 stelle; 31,31% 1-2-senza Stelle; 11,72% Altri 1-2-senza Stelle 3 stelle 4-5 stelle Per il periodo invernale appena trascorso non si riscontrano grosse differenze tra categorie per quanto riguarda la ripartizione mensile dei pernottamenti all interno della stagione. I due mesi tipicamente primaverili raccolgono oltre la metà della domanda del periodo: nel 2013, le basse categorie hanno registrano il 53.6% dei pernottamenti, mentre, per i 3 stelle, tale quota ha sfiorato il 60%. Per i 4-5 stelle i pernottamenti sono stati il 52.2% del totale della stagione mentre per la categoria altri il 56.0%. 2 Le strutture alberghiere sono classificate per numero di stelle da Hotelleriesuisse (Swiss Hotel Association); la voce altri è relativa a stabilimenti non classificati.

16 Pg. 12 Da segnalare, inoltre, come nei mesi da Novembre a Gennaio il numero di pernottamenti nelle categorie 4-5 stelle sia decisamente più elevato rispetto a quello registrato negli alberghi a 3 stelle. Contrariamente, nei mesi di Febbraio, Marzo e Aprile le categorie a 3 stelle raccolgono il maggior numero di pernottamenti rispetto alle strutture a 4-5 stelle. Figura 1.14 Ripartizione % dei pernottamenti per categoria di alloggio, stagione invernale 2013 Novembre 29,5% 11,0% 23,5% 36,0% Dicembre 29,8% 10,9% 25,6% 33,7% Gennaio 27,9% 13,2% 28,9% 29,9% Febbraio 27,4% 12,1% 30,8% 29,7% Marzo 25,2% 12,2% 32,2% 30,4% Aprile 23,3% 11,8% 35,0% 29,9% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Altri 1-2-Senza stelle 3 stelle 4-5 stelle Inoltre, per la medesima categoria si evidenzia un incremento dei pernottamenti rispetto alla stagione passata di circa +8%, risultato confermato anche dal confronto con la media del quinquennio , come riportato nel seguente grafico (Figura 1.25) Figura 1.25 Andamento dei pernottamenti per categoria di alloggio 2012, 2013, media '000,0 200'000,0 150'000,0 100'000,0 50'000,0 0,0 Altri 1-2-Senza stelle 3 stelle 4-5 stelle La domanda invernale presso i 4 e 5 stelle si mantiene sugli stessi livelli della stagione invernale 2012 ma ha comunque subito un calo significativo se si mette a confronto con la media ; i pernottamenti presso la categoria altri sono diminuiti da 173'202 unità nella stagione invernale 2012 a 162'049 nella stagione attuale.

17 Pg. 13 I principali mercati per le diverse Categorie d Alloggio Le Figure 1.16, 1.17 e 1.18 mostrano 3, in generale, che italiani e tedeschi in media nelle stagioni invernali dal 2008 al 2012, hanno pernottato prevalentemente presso stabilimenti di alta categoria, mentre i turisti confederati tendono ad occupare soprattutto i 3 stelle. Figura 1.6 Pernottamenti invernali CH per categoria di alloggio 2012, 2013, media '000,0 100'000,0 80'000,0 60'000,0 40'000,0 20'000,0 0,0 altri 1-2-senza stelle 3 stelle 4-5 stelle L andamento dei pernottamenti per la stagione invernale 2013 come il numero dei pernottamenti nell inverno 2013 abbia subito una leggera flessione nelle categorie alberghiere 4-5 stelle, si può notare, infatti come nella stagione invernale 2012 i pernottamenti fossero di 29'355 mentre in quella del 2013 si attestano a 25'083 unità; tale flessione è confermata anche dal confronto con la media degli ultimi 5 anni (-32.2%) 3 Per una lettura corretta dei grafici 1.16, 1.17, 1.18 porre attenzione alla diversa scala adottata per l asse delle ordinate.

18 Pg. 14 Il trend dei pernottamenti per quanto riguarda le basse categorie ed i 3 stelle è pressoché in linea con quello della stagione passata. Figura 1.17 Pernottamenti invernali IT per categoria di alloggio 2012, 2013, media '000 30'000 20'000 10'000 0 altri 1-2-senza stelle 3 stelle 4-5 stelle L andamento del turismo tedesco evidenzia nella stagione invernale 2013 un miglioramento nelle attività ad 1,2 e senza stelle, mentre per le categorie 4-5 stelle la Figura 1.18 mostra una chiara flessione: il numero di pernottamenti nel 2013 è di 19'364 unità contro le 22'827 del Figura 1.18 Pernottamenti invernali DE per categoria di alloggio 2012, 2013, media '000 30'000 20'000 10'000 0 altri 1-2-senza stelle 3 stelle 4-5 stelle La flessione risulta essere ancor più evidente se confrontata con la media , con una diminuzione di circa il 30%. Nella categoria 3 stelle il numero dei pernottamenti da parte dei turisti tedeschi è in linea con quello dell inverno 2012.

19 Pg. 15 Regioni Turistiche Ticinesi Le regioni Lago Maggiore e Valli e Lago di Lugano sono quelle nelle quali si concentra anche nel corso dell inverno la gran maggior parte del turismo ticinese (84% in totale). In particolare, la Figura 1.19 evidenzia come nel 2013 la percentuale dei pernottamenti per la regione del Lago di Lugano fosse del 44%, mentre quella per Lago Maggiore e Valli del 40%. Figura 1.19 Pernottamenti per regione turistica, stagione invernale 2013 Bellinzona e alto ticino 10% Mendrisiotto 6% Lago Lugano 44% Lago Maggiore e Valli 40% Per ciò che concerne la regione del Mendrisiotto, Bellinzona e alto Ticino, la percentuale dei pernottamenti è in linea con i valori degli ultimi anni: Mendrisiotto 6%, Bellinzona e alto Ticino 10%.

20 Pg. 16 La Figura 1.20 mostra come il trend dei pernottamenti nelle diverse regioni turistiche, per la stagione invernale 2013, sia in linea con quello dell anno passato. Tuttavia, si evince come tale andamento sia ancora al di sotto della media registrata nel quinquennio precedente, in quanto per le regioni del Lago Lugano e Lago Maggiore e Valli a fronte di una media rispettivamente di 292'819 e 264'584 unità corrispondono 276'014 e 249'149 pernottamenti. Figura Andamento dei pernottamenti per regione turistica 2012, 2013, media '000,00 320'000,00 240'000,00 160'000,00 80'000,00 0,00 Lago Lugano Bellinzona e A.T. Lago Maggiore e V. Mendrisiotto Media La Figura 1.21 presenta la ripartizione mensile del numero di pernottamenti per le diverse regioni turistiche nella stagione invernale Nel dettaglio, si può notare come nei mesi da Novembre a Febbraio, sia la regione turistica del Lago di Lugano a raccogliere il maggior numero complessivo di pernottamenti (con una percentuale massima del 54%). Figura 1.21 Ripartizione % mensile dei pernottamenti per regione turistica, stagione invernale 2013 Novembre 9% 53% 31% 6% Dicembre 11% 52% 30% 7% Gennaio 15% 50% 27% 8% Febbraio 16% 47% 30% 7% Marzo 8% 40% 47% 6% Aprile 6% 37% 51% 6% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Bellinzona e Alto Ticino Lago Lugano Lago Maggiore e Valli Mendrisiotto Il bimestre Marzo- Aprile evidenzia invece come la regione che raccoglie il maggior numero di pernottamenti sia quella del Lago Maggiore e Valli, con rispettivamente il 47% e il 51% del totale mensile.

21 Pg. 17 La Figura 1.22 mostra la ripartizione mensile dei pernottamenti totali di ciascuna regione: il Lago Maggiore e Valli ha raccolto, nei soli mesi di Marzo ed aprile 2013, oltre il 65% del totale del periodo invernale in termini di pernottamenti alberghieri; inferiore al valore registrato nella regione Lago di Lugano dove la quota percentuale arriva al Figura 1.22 Ripartizione % dei pernottamenti per regione turistica, stagione invernale 2013 Mendrisiotto 14,7% 13,4% 12,6% 11,3% 20,9% 27,0% Lago Lugano 17,3% 14,4% 11,9% 11,0% 19,8% 25,5% Bellinzona e A.T. 14,0% 14,0% 16,5% 17,1% 18,4% 19,9% Lago Maggiore e V. 11,1% 9,2% 7,2% 7,7% 25,9% 38,9% 0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0% 100,0% Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Per le regioni Bellinzona e Alto Ticino e Mendrisiotto, invece, il bimestre Marzo-Aprile ha pesato, nel 2013, per il 38.3% ed il 47.9%. Turisti svizzeri, italiani e tedeschi nelle regioni turistiche A livello di regioni turistiche si riscontrano notevoli differenze nella scelta dell alloggio da parte dei turisti svizzeri, italiani e tedeschi (Figura ): se la regione del Lago Maggiore rappresenta la meta principale per chi proviene dalla Svizzera o dalla Germania, ben diverso è il discorso per chi proviene dall Italia, la cui meta preferita è Lugano e a, differenza del trend estivo, nel corso delle stagioni invernali le presenze italiane sul Lago di Ceresio e dintorni sono aumentate. 4 Per la lettura dei grafici 1.23, 1.24, 1.25 porre attenzione alla diversa scala adottata per l asse delle ordinate.

22 Pg. 18 I turisti confederati nella stagione estiva 2013, rispetto alla stagione 2012, hanno aumentato i pernottamenti sia nella regione del Lago di Lugano (+5%) che nella regione del Lago Maggiore (+8%), mentre nelle regioni del Mendrisiotto e di Bellinzona e Alto Ticino i pernottamenti sono rimasti in linea con quelli della stagione invernale Figura 1.23 Pernottamenti invernali CH per regione turistica 2012, 2013, media Bellinzona e A.T. Lago Lugano Lago Maggiore e V. Mendrisiotto Rispetto alla media , il numero di pernottamenti risulta essere stazionario, eccezion fatta per la regione del Lago Maggiore che segna un incremento di circa +4.5%. Per quanto riguarda i turisti italiani, nell inverno 2013 oltre il 62% dei pernottamenti sono stati registrati nella regione Lago Lugano; tale risultato è in linea con quello ottenuto nell estate 2012 e leggermente in calo rispetto alla media dell ultimo quinquennio. Figura 1.24 Pernottamenti invernali IT per regione turistica 2012, 2013, media Bellinzona e A.T. Lago Lugano Lago Maggiore e V. Mendrisiotto In aggiunta, le presenze del Bel Paese nelle regioni del Mendrisiotto e Lago Maggiore sono rimaste costanti mentre è da sottolineare un calo (-16%) nella stagione attuale nella regione di Bellinzona e Alto Ticino rispetto alla stagione estivate passata.

23 Pg. 19 Il calo dei pernottamenti da parte dei turisti provenienti dalla Germania ha seguito un trend molto simile per la regione del Lago di Lugano e del Lago Maggior e Valli: infatti, il numero dei pernottamenti nella stagione 2013 si è ridotto rispettivamente del 22% e del 5%. Figura Pernottamenti invernali DE per regione turistica 2012, 2013, media Bellinzona e A.T. Lago Lugano Lago Maggiore e V. Mendrisiotto In particolare, tale risultato sarebbe ancor più negativo se confrontato con la media dell ultimo quinquennio, la quale evidenzia chiaramente come l andamento del turismo tedesco sia in chiara diminuzione. Tabella 1 Arrivi, Pernottamenti e Permanenza media per le quattro regioni geografiche del Canton Ticino Bellinzona Lago di Lugano Lago Maggiore e Valli Mendrisiotto Ticino Arrivi Totale Arrivi 30' ' '569 22' '353 % di Arrivi 10,20% 48,66% 33,48% 7,65% 100% Varia. % 2013 vs ,72% +3,37% +2,36% -2,65% +2.68% Varia. % 2013 vs media ,83% -3,35% -0,63% -18,59% -4% Pernottamenti Totale Pernottamenti 58' ' '149 39' % dei Pernottamenti 9,38% 44,32% 40,00% 6,30% 100% Varia. % 2013 vs ,17% +1,32% -0,33% -5,54% +0.2% Varia. % 2013 vs media ,49% -5,74% -5,83% -20,24% -2.64% Permanenza Media ,91 1,89 2,48 1, Varia. % 2013 vs ,44% -1,99% -2,63% -2,98% +2.88% Varia. % 2013 vs media ,94% -2,47% -5,24% -2,04% -1.89% La Tabella 1 mostra una sintesi dei principali indicatori relativi alla domanda di turismo per le singole regioni geografiche che compongono il Canton Ticino.

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25 Pg. 21 Andamento dell Offerta Andamento dell Offerta L analisi dell offerta ha l obiettivo di presentare, attraverso una nuova struttura grafica, i dati forniti dall Ufficio federale di statistica. Tale struttura, mette a confronto l offerta di turismo, nella stagione invernale 2013, in termini di stabilimenti aperti e censiti, posti letto censiti e disponibili, con quelli relativi all inverno 2012 e con una media calcolata sulla base delle stagioni invernali dal 2008 al Sviluppo dell offerta di turismo La Figura 1.26 fotografa la situazione del numero degli stabilimenti censiti e aperti nella stagione invernale Figura 1.26 Numero di stabilimenti, stagione invernale ,0 500,0 400,0 300,0 200,0 100,0 0,0 Stabilimenti Censiti Stabilimenti Aperti Nel dettaglio, il numero di stabilimenti censiti e aperti risultano essere, nella media della stagione invernale, in linea con l inverno 2012 ed in lieve flessione rispetto alla media Figura 1.27 Numero di letti, stagione invernale '000,0 20'000,0 15'000,0 10'000,0 5'000,0 0,0 Letti Censiti Letti disponibili Nel caso dei letti disponibili la stagione invernale 2013 evidenzia un andamento in crescita (+5%) rispetto alla stagione passata, mentre risulta essere stazionario rispetto alla media L indicatore sul numero di letti censiti è passato da 19'505 nel 2012 a 19'926 nel

26 Pg. 22 Andamento dell Offerta La Figura 1.28, mostra come la stagione invernale 2013, eccezion fatta per i mesi di Febbraio e Aprile, registri un numero mensile di stabilimenti aperti in crescita rispetto all inverno 2012 ed in calo rispetto alla media Nel dettaglio, i mesi di Marzo e Aprile 2013 sono quelli nei quali si è registrato il maggior numero di stabilimenti aperti, con rispettivamente 409 e 440 unità; a seguire, i mesi di Novembre e Dicembre con 327 e 296 unità. Figura 1.28 Ripartizione mensile degli stabilimenti aperti, stagione invernale 2013 Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Il mese di Gennaio appare essere il mese nel quale la maggior parte delle strutture alberghiere sono chiuse. La ripartizione mensile dei letti disponibili, Figura 1.29, evidenzia come il maggior numero di letti disponibili sia stato registrato nei mesi di Marzo e Aprile. Nello specifico, il mese di Marzo registra un incremento nell ordine del 7.4% rispetto alla stagione passata e del 4.5% rispetto alla media Figura 1.29 Ripartizione mensile dei letti disponibili, stagione invernale 2013 Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile 0 2'500 5'000 7'500 10'000 12'500 15'000 17'500 20'000 Contrariamente, il numero di letti disponibili nel mese di Aprile 2013 è in linea con quanto rilevato lo stesso mese dell anno passato ma in calo rispetto alla media Da segnale, inoltre, come i mesi da Novembre a Febbraio abbiano registrato un numero di letti disponibili superiore rispetto a quello della stagione invernale 2012, con ad esempio, il mese di Novembre che segnala un incremento pari al 7%.

27 Pg. 23 Andamento dell Offerta Tassi di occupazione netti La Figura 1.30 mostra l andamento dei tassi di occupazione netti per le camere ed i posti letto. Nel dettaglio si evince come ambedue i tassi di occupazione netti, nella stagione invernale 2013, siano di poco inferiori a quelli rilevati per la stagione invernale 2012; il tasso di occupazione netto delle camere passa dal 32.7% (inverno 2012) al 31.6% per la stagione attuale, mentre il tasso di occupazione netto per i letti passa dal 26% (inverno 2012) al 25% per la stagione invernale Figura 1.30 Tassi di occupazione netti stagionali, valori %, nel 2012, 2013 e nella media ,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% Netto Camere Netto Letti Il dettaglio mensile (Figure 1.31 e 1.32) evidenzia come il bimestre nel quale si registra il più alto tasso di occupazione netto, sia per le camere che per i letti, è quello di Marzo-Aprile. In particolare, per i posti letto tale bimestre registra il 62% del tasso di occupazione netto totale mentre per le camere il medesimo concentra il 74% del totale. Figura 1.31 Tassi di occupazione netti dei letti, valori % mensili, 2012, 2013 media Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% 40,0% Nel confronto con l anno precedente possiamo notare come nei soli mesi di Novembre e Dicembre 2013 il tasso di occupazione netto dei letti abbia registrato un valore superiore, passando dal 21.5% al 22.5%, nel caso di novembre, da 19.5% al 20.3% nel mese di dicembre.

28 Pg. 24 Andamento dell Offerta La differenze negativa maggiore, in termini di tassi di occupazione netti dei letti è registrata nel mese di Aprile, con un calo di circa l 8% rispetto alla stagione passata e del 12% rispetto alla media La Figura 1.32 segnala come i tassi di occupazione netti delle camere nella stagione invernale 2013 si siano incrementi nei mesi di Novembre, Dicembre e Gennaio rispetto agli stessi mesi della stagione passata. Figura Tassi di occupazione netti delle camere, valori % mensili, 2012, 2013 media Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% 40,0% 45,0% 50,0% Contrariamente, i mesi di Febbraio, Marzo e Aprile segnano una marcata flessione rispetto ai mesi della stagione invernale 2012 e a quelli della media Analogamente a quanto rilevato per i tassi di occupazione netti dei letti, il mese di Aprile è quello che registra la flessione maggiora (-7%) rispetto al Offerta per categoria di alloggio La ripartizione del numero di letti disponibili tra le diverse categorie d alloggio nella stagione invernale 2013 (Figura 1.33) evidenzia come le strutture con 1-2-senza stelle abbiano registrato nel 2013 una media di 1'889 letti disponibili contro i 1'541 del 2012 (+22.5%), invertendo quella che era la tendenza degli ultimi anni.

29 Pg. 25 Andamento dell Offerta Anche le strutture a 3 stelle, che concentrano il 26% circa del numero di letti disponibili, aumentano la rilevanza che hanno nel panorama alberghiero ticinese rispetto alla stagione invernale 2012 (+9.7%). Figura Ripartizione del numero di letti disponibili per categoria di alloggio, stagione invernale senza stelle 13% altri 35% 4-5 stelle 26% 3 stelle 26% altri 3 stelle 4-5 stelle 1-2-senza stelle Un andamento costante è evidenziato dalle strutture di alta categoria 4-5 stelle e dalla categoria altri 5, le quali concentrano rispettivamente il 26% e il 35% del numero di letti disponibili per l inverno Le strutture alberghiere sono classificate per numero di stelle da Hotelleriesuisse (Swiss Hotel Association); la voce altri è relativa a stabilimenti non classificati.

30 Pg. 26 Andamento dell Offerta I grafici successivi mostrano la dimensione media degli stabilimenti aperti per categoria di alloggio nella stagione invernale In questo contesto, ricordiamo che per dimensione media si intente il rapporto tra il numero di letti disponibili sul numero di stabilimenti aperti. In generale il grafico conferma che la dimensione media degli stabilimenti aperti per le categorie 4-5 stelle nella stagione invernale 2013 sia di poco inferiore (-2.77%) rispetto all inverno 2012 ed in leggero aumento rispetto alla media del quinquennio (+3.5%); gli stabilimenti aperti per le categorie 3 stelle mostrano nell inverno 2013 una leggera flessione rispetto sia alla stagione passata che alla media ; Infine, la categoria altri segna un miglioramento rispetto alla stagione invernale 2012, con un incremento di circa 8%. Figura 1.34 Dimensione media degli stabilimenti aperti per categoria di alloggio, 2012, 2013, media ,00 125,00 100,00 75,00 50,00 25,00 0, senza stelle 3 stelle 4-5 stelle altri La Figura 1.35 presenta il dettaglio mensile della dimensione media degli stabilimenti aperti. Le strutture alberghiere di alta categoria, 4-5 stelle, evidenziano una dimensione media maggiore in tutta la stagione invernale 2013, da Novembre ad Aprile. Figura Ripartizione mensile della dimensione media degli stabilimenti aperti, stagione invernale 2013 Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile stelle 3 stelle 1-2-senza stelle Altri Per tale categoria, i valori più elevati sono associati al mese di Febbraio, nel quale il numero di stabilimenti aperti di alta categoria diminuisce. Le strutture a tre stelle e quelle di bassa categoria, invece, evidenziano, mediamente, un andamento piuttosto constante durante la stagione invernale 2013 con un valore rispettivamente di circa 65.6 e 38.7 stabilimenti aperti.

31 Pg. 27 Andamento dell Offerta Offerta per regione turistica La Figura 1.36 rappresenta la ripartizione del numero di letti disponibili tra le diverse categorie di regioni turistiche. Nel 2013 il 14% dei letti disponibili (2'017) è stato registrato nella regione di Bellinzona e Alto Ticino (valore in linea con quello della stagione invernale 2012), mentre nel Mendrisiotto tale quota ha raggiunto circa il 9% con 1'327 letti disponibili. Figura 1.36 Ripartizione del numero di letti disponibili per regione turistica, stagione invernale 2013 Mendrisiotto 9% Bellinzona e A.T 14% Lago Maggiore e V. 39% Lago Lugano 38% Lago Maggiore e V. Lago Lugano Bellinzona e A.T Mendrisiotto La regione del Lago di Lugano ha registrato un numero di letti disponibili pari a 5'587 unità, circa il 38% del totale dei letti disponibili, di poco inferiore alla regione del Lago Maggiore e Valli, che con le sue 5'675 unità raccoglie il maggior numero (39%) dei letti disponibili.

32 Pg. 28 Andamento dell Offerta L andamento della media dei letti disponibili per le regioni turistiche del Lago Maggiore e Valli e del Mendrisiotto segnala un leggero miglioramento rispetto alla stagione inverale 2012 e una situazione stazionaria rispetto alla media La regione del Lago di Lugano, invece, incrementa la media dei letti disponibili, rispettivamente del +8% rispetto alla stagione passata, e del +5% rispetto alla media La regione di Bellinzona e Alto Ticino ha un andamento costante della media dei letti disponibili sia rispetto all inverno 2012 che alla media Figura 1.37 Media letti disponibili per regione turistica, nel 2012, 2013 e media '000 5'000 4'000 3'000 2'000 1'000 0 Bellinzona e A.T Lago Maggiore e V. Lago Lugano Mendrisiotto Per quanto concerne il numero medio di stabilimenti aperti, la stagione invernale 2013 ha registrato (in media) 120 stabilimenti aperti nella regione Lago Maggiore e Valli (andamento in linea con la stagione invernale passata) e 95 stabilimenti sul lago di Lugano e dintorni Figura 1.38 Media stabilimenti aperti per regione turistica, nel 2012, 2013 e media Bellinzona e A.T Lago Maggiore e Valli Lago Lugano Mendrisiotto In dettaglio, si può notare come i valori rilevati per le regioni appena citate siano ancora più bassi rispetto a quelli delle rispettive medie del quinquennio , 143 per Lago Maggiore e Valli e 103 per Lago di Lugano. La regione Bellinzona e Alto Ticino ha fatto registrare 66 stabilimenti aperti nel 2013 mentre nel Mendrisiotto gli stabilimenti disponibili per i turisti sono stati, in media, 30.

33 Pg. 29 Andamento dell Offerta Il Lago di Lugano è la regione con la dimensione media degli stabilimenti più elevata in termini di offerta disponibile nel corso della stagione invernale 2013 (56.44 letti), con un aumento di circa il 7.6% rispetto all inverno 2012 e nell ordine del 9% se confrontato con la media Figura 1.39 Dimensione media degli stabilimenti aperti per regione turistica, 2012, 2013, media ,00 50,00 40,00 30,00 20,00 10,00 0,00 Bellinzona e A.T Lago Maggiore e V. Lago Lugano Mendrisiotto A seguire vengono la regione del Mendrisiotto (43.2 letti), in linea con la stagione passata ma in lieve calo rispetto alla media dell ultimo quinquennio, e Lago Maggiore e Valli con 41.9 letti. Bellinzona e Alto Ticino sono regioni con il valore medio di stabilimenti aperti minore, infatti, nella stagione estiva 2013 il numero medio di letti disponibili per stabilimento aperto è di

34 Pg. 30 Conclusioni Conclusioni Il rapporto trend sulla stagione invernale 2013 ha l obiettivo di mettere in luce l andamento del turismo nel Canton Ticino, analizzandone domanda e offerta, attraverso una struttura grafica completamente ridisegnata. In particolare, il seguente rapporto presenta come novità il confronto tra la stagione invernale attuale, 2013, con quella dell anno passato e con una media calcolata tra le stagioni invernali dal 2008 al Tale struttura, consente di poter effettuare paragoni tra i diversi temi che caratterizzano la domande e l offerta, sulla base dello stesso orizzonte temporale. Dal punto di vista della domanda, la stagione invernale 2013 ha registrato un numero di arrivi e di pernottamenti in lieve ripresa, dopo inverni nei quali erano stati registrati valori in costante diminuzione. Il dettaglio mensile mostra come nei mesi da Novembre a Gennaio, sia il numero di arrivi ed il numero di pernottamenti, sia aumentato sensibilmente rispetto alla stagione invernale 2012 e alla media Il bimestre Marzo- Aprile ha confermato essere il periodo nel quale il territorio ticinese raccoglie il maggior numero di visitatori, sia in termini di arrivi che in termini di pernottamenti, anche se i valori registrati restano ancora in flessione rispetto alla media L analisi condotta sui mercati di origine ha confermato come i turisti confederati rappresentino il bacino di affluenza più numeroso all interno del cantone ticinese, seguiti da italiani e tedeschi. Quest ultimi hanno ridotto se pur di poco le loro presenze durante la stagione invernale 2013, mentre i turisti proveniente dal Bel Paese sono aumentati di circa il 2%. Da segnalare, il costante aumento dei turisti proveniente dal continente asiatico: la stagione invernale 2013, infatti ha registrato in termini di pernottamenti un aumento del 28% rispetto alla stagione passata e del 87% rispetto alla media Per quanto concerne le diverse categorie di alloggio, la stagione invernale 2013 evidenzia un andamento simile a quello della stagione passata, con i 4-5 stelle che raccolgono circa il 30% dei pernottamenti, i 3 stelle il 31% e le basse categorie circa il 12%. Il dettaglio mensile mostra come nei mesi di Marzo e Aprile le strutture alberghiere a 3 stelle raccolgono rispettivamente il 35% e il 30% del totale dei pernottamenti, mentre gli alberghi di alta categoria risultino essere più frequentati durante i mesi di Novembre e Dicembre. Per quanto riguarda l offerta di turismo in termini di stabilimenti aperti e censiti, la stagione invernale 2013 ha evidenziato un andamento, in calo rispetto alla stagione passata e alla media

35 Pg. 31 Conclusioni del quinquennio Il dettaglio mensile sottolinea come i mesi da Febbraio ad Aprile siano quelli con un numero di stabilimenti aperti superiore, mentre il mese di Gennaio risulta essere quello nel quale molte strutture sono ancora chiuse. In termini di letti censiti e disponibili, la stagione invernale 2013 presenta una situazione analoga a quella dell inverno 2012 e dalla media del Per ciò che riguarda i tassi di occupazione netti delle camere e dei letti, l inverno 2013 segnala una lieve flessione, rispettivamente del 3% e del 2%, rispetto alla stagione invernale passata e del 3% e 1.5% rispetto alla media degli inverni ; in particolare, il dettaglio mensile mostra come tale flessione sia riconducibile in larga misura al bimestre Marzo-Aprile, il quale storicamente raccoglie, circa il 67% del tasso di occupazione mensile, e che, nella stagione invernale 2013, ha riportato una flessione media del 5%. L offerta per categoria di alloggio nell inverno 2013 segnala come le strutture alberghiere di alta categoria raccolgano circa il 26% del numero di letti disponibili, a seguire i 3 stelle con il 25% e le categorie 1-2- senza stelle con il 13%. L indicatore della dimensione media, calcolato come il rapporto tra il numero di letti disponibili sul numero di stabilimenti aperti, mostra come i valori registrati nella stagione invernale 2013 siano per tutte e tre le tipologie di alloggio in leggero calo rispetto alla stagione passata. In aggiunta, tale risultato è confermato anche dal confronto con della stagione attuale con la media del quinquennio , con l unica eccezione delle categoria di alloggio dei 4-5 stelle che registrano un indicatore della dimensione media in leggero aumento (+1%). L analisi dell offerta si conclude presentando per le singole regioni turistiche del Canton Ticino la media dei letti disponibili, degli stabilimenti aperti e della dimensione media, tramite l ausilio della nuova struttura. Per quanto concerne la media dei letti disponibili si nota come i valori più elevati siano stati registrati per le regioni del Lago Maggiore e Valli e Lago di Lugano (in entrambi i casi l indicatore evidenzia un miglioramento rispetto alla stagione passata e alla media dell ultimo quinquennio), contrariamente, l indicatore della media degli stabilimenti aperti mostra una flessione rispetto alla media delle stagioni invernali sia per la regione del Lago Maggiore e Valli, -1.5%, che per il Lago di Lugano, -1.2%. In termini di dimensione media, la stagione invernale 2013 registra valori in linea con la stagione invernale 2012 e la media per la regione turistica del Mendrisiotto, mentre le già citate regioni del Lago Maggiore e Valli e del Lago di Lugano, segnalano un incremento sia nei confronti della stagione passata che della media degli inverni

36 Pg. 32 Conclusioni

37 Pg. 33 Contatti Contatti Autore Andrea Pellegrini Collaboratore O-Tur Autore Stefano Scagnolari Responsabile O-Tur Osservatorio del Turismo Via Maderno, 24 - CP 4361 CH-6904 Lugano Tel Fax