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- Beatrice Mori
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1 !"#"$%&'&'(# )*+'*,"-'.*"#.//)$%-'.*%0"#.12%'#3.&&.# /.*&1.00.#'*#4&%0'%5 Giantommaso Pagliaro - AO Ordine Mauriziano di Torino APAMIL Antonella Spigo- AOU Città della Salute-Torino-APAMIL
2 APAMIL - Associazione Piemontese e Aostana di Medicina e Igiene del Lavoro!"#$%&'()*+,--./. 0$%%1223'(4,55,--. )6%36(5788.,5. 96%3'(:+;.--,+.
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4 Le epatiti nel mondo
5 Tassi di incidenza per abitanti delle epatiti virali acute, per anno; dati SEIEVA (Sistema Epidemiologico Integrato delle Epatiti Virali Acute)
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9 ;CD Italia paese a bassa endemia: prevalenza HBsAg+ <1%=ca Fino al 2009 riduzione significativa dell incidenza In questi ultimi anni stabilizzazione del dato attestato a 1/ ,9 nel 2013: 0, anni 0, anni 1,1! 25 anni
10 ;CD Determinanti: - migliorate condizioni igieniche e socio-economiche - riduzione dimensioni nuclei familiari - maggiore conoscenza vie trasmissione - migliori azioni preventive (screening ematici, screening HBsAg donne gravide, profilassi nati da madri HBsAg+) - adozione precauzioni universali in ambito sanitario - campagna educativa su HIV
11 ;CD Post vaccinazione (>1988 gruppi a rischio; >1991 obbligatoria per nuovi nati e 12 anni) calo prevalenza e incidenza (spt aa) Oggi popolazione maggiormente colpita: - maschi anni Negli ultimi anni 20% infezioni acute: immigrati spt Europa orientale e Africa Più forti associazioni: esposizione percutanea x trattamenti cosmetici terapia odontoiatrica rapporti sessuali non protetti
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16 Effetti avversi vaccinali
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19 ;+D * Fino al 2008 Epatite NonA-NonB Tassi di incidenza per abitanti delle epatiti virali acute, per anno; dati SEIEVA (Sistema Epidemiologico Integrato delle Epatiti Virali Acute)
20 ;+D Italia paese europeo maggior n HCV+; prevalenza 2-3% pop gen Fino al 2009 riduzione significativa dell incidenza In questi ultimi anni stabilizzazione del dato attestato a 0,2-0,3/ ,3 nel 2013: anni 0, anni 0,3! 25 anni
21 ;+D Determinanti: - migliorate condizioni igieniche e socioeconomiche - riduzione dimensioni nuclei familiari - maggiore conoscenza vie trasmissione anche grazie a campagna educativa su HIV - migliori azioni preventive (screening ematici)
22 ;+D Calo prevalenza e incidenza spt aa verosimilmente per modifica comportamenti tossicodipendenti Negli ultimi anni aumento casi: nel 2013 spt aa sostanziale parità maschi femmine Maggiori fattori di rischio: trattamenti cosmetici interventi chirurgici esposizione percutanea x rapporti sessuali non protetti uso droghe via endovenosa
23 ;9D helper virus HBV: HBsAg+, IgM antihdv+ e IgM antihav- Virus HDV infetta contemporaneamente a HBV o portatori cronici HBsAg 1990, 1993 e 1997 tre picchi endemici in tossicodipendenti poi incidenza drasticamente scesa sia per progressiva immunizzazione da HBV sia per tutti gli stessi determinanti di HBV 2012 incidenza 0,1/ ; 2013 nessun caso notificato Negli ultimi anni casi fra aa, maschi, spt per esposizione percutanea x trattamenti cosmetici, terapia odontoiatrica, rapporti sessuali non protetti Tossicodipendenti gruppo a maggior rischio ma dal 2009 nessun caso notificato
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25 Vincenzo PURO, Gabriella DE CARLI, Virginia DI BARI SIROH Bologna 27/2/2014
26 Vincenzo PURO, Gabriella DE CARLI, Virginia DI BARI SIROH Bologna 27/2/2014
27 Vincenzo PURO, Gabriella DE CARLI, Virginia DI BARI SIROH Bologna 27/2/2014
28 Vincenzo PURO, Gabriella DE CARLI, Virginia DI BARI SIROH Bologna 27/2/2014
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51 Speranza terapie! Nell ultimo anno non vi sono stati significativi progressi in tema di terapia dell epatite cronica B. Alcuni ricercatori hanno provato ad interrompere la terapia con analoghi in soggetti che presentavano da molti anni replica virale soppressa (HBV-DNA negativo). Tuttavia, in tutti i casi, vi è stata una ripresa della replicazione virale (HBV-DNA è tornato positivo). Pertanto, in attesa di nuovi farmaci o di nuove strategie terapeutiche, è al momento consigliato di non interrompere la terapia con analoghi (1a). I dati disponibili al 2016 confermano, inoltre, la eccellente efficacia e tollerabilità di Tenofovir ed Entecavir nel lungo periodo! Vi sono stati, e sono in atto, sconvolgimenti epocali nel campo del trattamento dell infezione da HCV. Le terapie che non prevedono l utilizzo dell interferone (chiamate interferon-free) sono ormai una realtà anche in Italia. La disponibilità di tali trattamenti consente, per la prima volta, al clinico di curare l infezione cronica da HCV in soggetti che presentano una malattia epatica molto avanzata o che per altri motivi (ad esempio presenza di cardiopatie, malattie psichiatriche, etc.) non possono assumere l interferone. Tali soggetti sono stati sempre esclusi dal trattamento poiché tutte le combinazioni antivirali disponibili fino al recentissimo passato prevedevano l uso dell interferone.
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LE IDONEITÀ DIFFICILI
LE IDONEITÀ DIFFICILI Il giudizio di idoneità in operatori sanitari HBV, HCV, HIV positivi Giantommaso Pagliaro - AO Ordine Mauriziano di Torino - APAMIL APAMIL - Associazione Piemontese e Aostana di Medicina
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