ICTUS CEREBRALE: percorso tempo dipendente Ordine dei Medici Pistoia 30 marzo Dott.Gino Volpi Direttore S.O.C. Neurologia Pistoia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ICTUS CEREBRALE: percorso tempo dipendente Ordine dei Medici Pistoia 30 marzo Dott.Gino Volpi Direttore S.O.C. Neurologia Pistoia"

Transcript

1 ICTUS CEREBRALE: percorso tempo dipendente Ordine dei Medici Pistoia 30 marzo 2019 Dott.Gino Volpi Direttore S.O.C. Neurologia Pistoia

2 La riorganizzazione del Servizio Sanitario della Regione Toscana La riforma regionale del SSR della Toscana, LR n 84 del 28 dic 2015, ha modificato la LR 40/2005 e configura un nuovo quadro organizzativo caratterizzato da un profondo cambiamento strutturale che spinge il sistema verso una maggiore condivisione tra equipe e territori diversi e la realizzazione di reti cliniche integrate nell ambito dell area vasta. In questo scenario, i professionisti stanno partecipando alla realizzazione delle reti cliniche, interpretando la riorganizzazione come un opportunità per implementare servizi in grado di rispondere sempre meglio ai bisogni del paziente.

3 I COSTI DELL ICTUS IN TOSCANA In Toscana i casi incidenti di ictus sono circa /anno. Secondo studi internazionali, nei paesi industrializzati la spesa diretta per l ictus equivale allo 0,27% del prodotto interno lordo (PIL). Considerando che il PIL della Toscana è di circa 104 miliardi di Euro, la spesa a carico del SSR per l ictus può essere valutata in circa 280 milioni di Euro/anno.

4 I COSTI DELL ICTUS IN TOSCANA OGNI ANNO IN TOSCANA, SE TUTTI I PAZIENTI CON ICTUS ACUTO VENISSERO RICOVERATI IN UN AREA DEDICATA ALL ICTUS SI EVITEREBBERO MORTI O DISABILI GRAVI CON UN RISPARMIO VALUTABILE IN CA. 15 MLN DI EURO/ANNO, E RICOVERI IN ISTITUTO CON UN RISPARMIO VALUTABILE IN CA. 4,5-7,5 MLN EURO/ANNO ANALOGHE STIME SI POSSONO FARE SULL APPLICAZIONE SISTEMATICA DEGLI INTERVENTI NELLA FASE ACUTA DELL ICTUS ISCHEMICO: DEGLI PAZIENTI CON QUESTO TIPO DI ICTUS INCIDENTI ANNUALMENTE IN TOSCANA, CA POTREBBERO ESSERE RICONDOTTI AD UNA VITA COMPLETAMENTE NORMALE CON UN ULTERIORE RISPARMIO VALUTABILE IN CA. 20 MLN EURO/ANNO

5 La normativa sulla rete ictus della Regione Toscana Delibera RT n 1186 del Indirizzi alle Aziende Sanitarie Toscane: Prime Linee di indirizzo alle Aziende per la realizzazione della rete "Ictus P.S.S.I.R Un esempio per tutti: il percorso ictus Decreto RT n 1265 del Prime linee di indirizzo alle Aziende per la realizzazione della rete Ictus: assegnazione di risorse (300mila euro per ARS, attività formative, AOU e ASL) ed individuazione componenti ORPG Delibera RT n 1327 del Integrazione alla deliberazione G.R.T. n. 62/2004 relativa all'individuazione dei Centri autorizzati per il trattamento dell'ictus con "Actilyse". Delibera RT n 1378 e 1380 del Reti cliniche tempo dipendenti di cui al DM 70/2015. Approvazione linee di indirizzo e documenti della programmazione regionale

6 L Area Vasta Centro oggi Area Vasta CENTRO FI AOU Careggi ASL Toscana Centro PO PT EMP 2 Aziende Sanitarie dotate di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica

7 La nostra rete degli otto ospedali

8 Centri di interventistica neuroradiologica Regione Toscana Aree N centri Guardia attiva h 24 (anche con reperibilità) AV Nord Ovest 1 Sì AV Centro 1 Sì AV Senese 1 Sì Totale centri 3

9 I PRESIDI ACCREDITATI

10 RETE ICTUS AVC Ab MUGELLO H PRATO H PESCIA PISTOIA H H NSGDD H H AOU CAREGGI SMN OSMA H H EMPOLI H FIGLINE Neuroradiologia Interventistica H H Accreditati trombolisi iv Non Accreditati Trasporti primari Trasporti secondari/drip&ship

11 La rete ictus dell Azienda USL Toscana Centro E stata definita Stroke System Totale di 16 componenti, più alcuni invitati (direttori di dipartimento emergenza urgenza,radiologia, direttori 118, altri dirigenti con particolari funzioni ) Un Coordinatore dello Stroke System Un Responsabile Organizzativo ed un Responsabile Scientifico per ciascuno degli 8 Presidi Ospedalieri (SMN FI, OSMA FI, BSL FI, SGD FI, EMP, PO, PT, VDN) Ogni Ospedale è dotato di uno Stroke Team (per adesso finalizzato alla presa in carico dell ictus alla porta dell ospedale) composto da 12 elementi: - 2 medici (Neurologi o Internisti) - 2 medici del Pronto Soccorso - 2 infermieri Neurologia/Medicina/PS - 2 medici del medici radiologi - 2 tecnici di radiologia

12

13 Le procedure operative nelle tre aree vaste AV Centro PDTA Ictus Ischemico sottoscritto 21 Novembre 2016 AUSL Toscana Centro Progetto Stroke Unit/Area Stroke nel livello 2A AV Nord Ovest PDTA ictus In via di approvazione AV Sud Est PDTA Ictus in discussione protocollo Drip & Ship

14 Area Vasta Centro Procedura operativa rete ictus tempo dipendente Modulo 1: ictus ischemico CONTENUTI MODULO 1 ICTUS ISCHEMICO: TROMBOLISI SISTEMICA E/O INTERVENTO ENDOVASCOLARE MODULO 2 ICTUS ISCHEMICO: ENDOARTERECTOMIA CAROTIDEA MODULO 3 ICTUS EMORRAGICO MODULO 4 FASE TERRITORIALE MODULO 5 PREVENZIONE

15 Area Vasta Centro Procedura operativa rete ictus tempo dipendente Modulo 1: ictus ischemico Il protocollo drip & ship Nei pazienti in cui vi l elegibilità al trattamento endovascolare è prevista l adozione del protocollo drip & ship per ottimizzare i tempi ed migliorare l autcome. Per la procedura endovascolare la rete utilizza la modalità Hub & Spoke ospedale territoriale della rete ictus AVC Neuroradiologia interventistica AOU Careggi Il paziente inizia la trombolisi sistemica e durante l infusione del trombolitico viene trasferito presso AOU Careggi Dopo la verifica dei criteri di eligibilità viene eseguita la trombolisi mediante trattamento endovascoalre

16 Area Vasta Centro Procedura operativa rete ictus tempo dipendente Modulo 1: ictus ischemico IL Neuroimaging nella trombolisi sistemica La diagnostica in urgenza prevede l esecuzione di TC a cui deve immediatamente seguire, se confermato l ictus ischemico, una Angio TC vasi del collo ed intracranici metodica finalità TC cerebrale senza mdc: esclusione di emorragie cerebrali (emorragia subaracnoidea o ematoma intraparenchimale) calcolo del punteggio ASPECTS = estensione dell infarto Angio-TC monofasica: verifica della presenza e riconoscimento della sede di occlusione

17 Trombolisi ev anno 2015 Regione Toscana Flussi SDO* N trombolisi Tot 19 Centri attivi 412 * Problema della sottocodifica della trombolisi ma anche dell errata codifica di ictus

18 I dati regionali e il sottotrattamento Dati del 2014 Allegato A delib

19 RISULTATI TROMBOLISI 2018 ASL TOSCANA CENTRO Sede TS di cui TS + TM ** TM TOTALE (TS + LR) SGD (+ 5) 5 51 SMN (+ 7) 7 66 PT (+ 2) 8 35 BSL (+ 1) 1 28 VDN (+ 5) 5 28 PO (+ 22) SMA (+ 10) EMP (+ 6) 9 47 AUSL TC sistemiche sistemiche 80 trombectomie 82 trombectomie Totale (+ 80) ** Rescue: le trombolisi sistemiche sono già incluse nella prima colonna le trombectomie rescue vengono sommate nella colonna TM alle trombectomie primarie

20 Unità Neurovascolare Pistoia Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Tot Isch Emorr Fibrinolisi Ictus totali Ictus ischemici Ictus emorragici Fibrinolisi 17 Ictus totali Ictus ischemici Ictus emorragic i Fibrinolisi 19 Ictus totali 320 Ictus ischemici 254 Ictus emorragici 66 Fibrinolisi 35

21 Fibrinolisi : Incremento del 50% Fibr ev fibr ia

22 Quanti pazienti dovremmo trattare? Ricoveri/anno per Ictus in Italia Totale Nuovi casi h 60% Recidive ~50% non trattabili 4.5 h 60% Trattabili per RCP ~ 25% ~ ~ ~ ~ Potenzialmente trattabili con trombectomia: rescue (NIHSS 10) ~ 40% + primaria ~ 10% In Toscana su 6474 ricoveri ictus (2015) 890 TS e 444 TLR Danilo Toni 4 Congresso Nazionale sull Ictus Cerebrale The Italian Stroke Organization (I.S.O.) Napoli 1-3 Marzo 2017

23 I progetti in campo 1. Protocollo per la trombolisi sistemica nell ictus ad esordio indeterminato 2. Progetto Indicatore di outcome: la disabilità a 3 mesi 3. Approvazione ed Implementazione del percorso emorragia cerebrale 4. Formazione / Simulazione / Training 5. Monitoraggio trombolisi 6. Stroke Unit / Area Stroke nel setting 2A

24 Ictus ad esordio indeterminato: trombectomia meccanica Presente nel 14-27% degli ictus con i sintomi al risveglio (1, 2). Questi pazienti sono stati finora esclusi dal trattamento trombolitico sistemico ma, in casi selezionati, candidati alla trombectomia meccanica. Due trial (DAWN DEFUSE 3) pubblicati sul New England Journal of Medicine all inizio del 2018 hanno dimostrato la possibilità di effettuare la trombectomia meccanica fino a ore dopo il presunto esordio dei sintomi. in pazienti selezionati con ictus ischemico acuto esordito tra 6 e 16 ore dall ultima volta visti sani, con una occlusione di un grosso vaso del circolo anteriore che rispettano i criteri di eleggibilità degli studi DAWN e DEFUSE 3, è raccomandata la trombectomia meccanica (Classe di raccomandazione I e Livello di evidenza A) in pazienti selezionati con ictus ischemico acuto esordito tra 6 e 24 ore dall ultima volta in cui erano stati visti sani, con una occlusione di un grosso vaso del circolo anteriore che rispettano i criteri di eleggibilità dello studio DAWN, la trombectomia meccanica è ragionevole (Classe di raccomandazione IIa e Livello di evidenza B-R) 1. Fink JN, Kumar S, Horkan C, et al. The stroke patient who woke up: clinical and radiological features, including diffusion and perfusion MRI. Stroke 2002; 33: Mackey J, Kleindorfer D, Sucharew H, et al. Population-based study of wake-up strokes. Neurology 2011;76:

25 Ictus ad esordio indeterminato: trombectomia meccanica Tenendo conto delle recenti evidenze cliniche, nell ictus al risveglio e ad esordio indeterminato (entro 6-24 ore dall ultima volta visto sano) è indicata la esecuzione di una TC cranio e angio TC dei vasi intracranici. In caso di occlusione di grosso vaso del circolo anteriore (arteria carotide interna intra o extracranica o arteria cerebrale media M1-M2) o occlusione dell arteria basilare, NIHSS uguale superiore a 6, ASPECTS uguale superiore a 6, mrs 0-1, è indicato l invio del paziente presso la Neuroradiologia di Careggi per la esecuzione del protocollo radiologico multimodale e della trombectomia meccanica se lo studio neuroradiologico conferma i criteri di inclusione degli studi DAWN e DEFUSE 3.

26 Ictus ad esordio indeterminato trombolisi sistemica Le immagini di Risonanza Magnetica nei pazienti con ictus ad esordio indeterminato, possono identificare la presenza di un lesione ischemica nelle immagini in DWI combinate con l assenza di chiaro segnale iperintenso nella stessa regione in FLAIR, come predittore dell esordio dei sintomi entro 4,5 ore (6,7). Lo studio WAKE UP ha usato la Risonanza Magnetica come predittore di danno tissutale negli ictus ad esordio indeterminato. Sono stati scrinati 1362 pazienti, di questi 503 sono entrati nello studio e randomizzati a alteplase o placebo Alla luce di questi risultati, nell ictus ischemico ad esordio indeterminato in pazienti con mrankin premorbosa inferiore o uguale a 2, con una NIHSS inferiore o uguale a 25 e esclusi dalla trombectomia meccanica per assenza di occlusione di un grosso vaso e in assenza di controindicazioni alla somministrazione di alteplase, può essere indicata la esecuzione di una RM encefalo per selezionare i pazienti con mismatch DWI/FLAIR e estensione dell area ischemica inferiore a 1/3 dell arteria cerebrale media suscettibili di trattamento trombolitico sistemico. 6. Thomalla G, Rossbach P, Rosenkranz M, et al. Negative fluid-attenuated inversion recovery imaging identifies acute ischemic stroke at 3 hours or less. Ann Neurol 2009;65: Aoki J, Kimura K, Iguchi Y, Shibazaki K, Sakai K, Iwanaga T. FLAIR can estimate the onset time in acute ischemic stroke patients. J Neurol Sci 2010;293:39-44.

27 Ictus ad esordio indeterminato Trombolisi sistemica : Il protocollo RMN Le sequenze RM encefalo necessarie nello studio dell ictus ischemico acuto ad esordio indeterminato (specificando nella richiesta che l esame viene eseguito per la ricerca di mismatch DWI/FLAIR in sospetto ictus a insorgenza indeterminata) sono: DWI, FLAIR Gradient eco o SWI Se all esame TC sono già presenti evidenti segni precoci di ischemia (ASPECTS<6) non è indicato eseguire l esame RM perché è molto probabile che l area ischemica sarà già visibile in FLAIR. Lo Stroke System aziendale ha deciso di implementare questo approccio all ictus ischemico ad esordio indeterminato in via sperimentale

28

29 0.Nessuna sintomatologia SCALA RANKIN MODIFICATA 1.Nessuna disabilità significativa malgrado i sintomi: è in grado di svolgere tutte le attività e i compiti abituali 2.Disabilità lieve: non riesce più di svolgere tutte le attività precedenti, ma è autonomo/a nel camminare e nelle attività della vita quotidiana 3.Disabilità moderata: richiede qualche aiuto nelle attività della vita quotidiana, ma cammina senza assistenza 4.Disabilità moderatamente grave: non è più in grado di camminare senza aiuto né di badare ai propri bisogni corporali 5.Disabilità grave: costretto/a a letto, incontinente e bisognoso/a di assistenza infermieristica e di attenzione 6.Deceduto

30 CONSENSO AL TRATTAMENTO DATI PERSONALI MODULO DI ACQUISIZIONE CONSENSO OSPEDALIERO (art. 81 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali ) Consapevole che le dichiarazioni non veritiere sono punibili dalla legge, sotto la mia responsabilità e ai sensi della normativa vigente, dichiara Il/La sottoscritto/a nato/a a il residente in via sensibili da parte dell Azienda USL Toscana Centro - ambito Pistoiese - titolare del trattamento come di seguito espresso. A) CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI SENSIBILI - acconsente al trattamento dei dati personali e sensibili che Lo/a riguardano per finalità di cura. SI NO - acconsente affinché le notizie inerenti il proprio stato di salute potranno essere trasmesse in forma sintetica, complete di diagnosi, al proprio Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta. C.F. oppure in qualità di Tutore Amministratore di sostegno SI NO - acconsente affinché il personale sanitario della struttura fornisca informazioni riguardanti il proprio stato di salute. Esercente la potestà genitoriale rappresentante Legale SI NO In caso affermativo (indicare nome, cognome, data di nascita, indirizzo e numero di telefono dei soggetti ai quali fornire informazioni riguardante il proprio stato di salute): di (nome e cognome) nato/a a il residente in via C.F. Ricevuta l informativa di cui all art. 13 del D.Lgs 196/2003 pubblicata anche sul sito - link PISTOIA - Privacy dichiara di aver compreso il contenuto dell informativa stessa e presta liberamente e consapevolmente il consenso al trattamento dei dati personali e Tel. Tel. B) CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI E SENSIBILI CON DOSSIER SANITARIO ELETTRONICO (DSE) - acconsente alla costituzione del Dossier Sanitario Elettronico e all inserimento nel dossier di tutti i dati prodotti da ora in poi SI NO - acconsente all inserimento nel Dossier Sanitario Elettronico anche di tutti i dati relativi ad eventi pregressi SI NO

31 Ha sintomi residui? FOLLOW-UP A 3 MESI E in grado di realizzare (portare avanti) tutte le sue attività abituali? Si sente indipendente per la gestione della sua vita quotidiana? Riesce a camminare senza assistenza da parte di altri (ad esempio con un bastone)? Può essere lasciato solo per alcune ore della giornata, o richiede supporto costante da parte di una badante?

32 Follow-up a 3 e 12 mesi CHI EFFETTUA LA RACCOLTA DATI? Visita ambulatoriale O Intervista telefonica Medico Infermiere CARTELLA CONDIVISA: AMBULATORIO NEUROLOGIA SETTING DI DEGENZA

33

34 Formazione / Simulazione / Training Gli Stroke Team dei singoli PO sono deputati ad organizzare eventi formativi locali finalizzati all aggiornamento scientifico ed analizzare le criticità organizzative dei singoli percorsi e proporre azioni di miglioramento Viene organizzato annualmente almeno 1 evento dell Azienda USL Toscana Centro mirato al confronto sulle tematiche comuni e trasversali ai singoli PO E stato recentemente stipulato un accordo di collaborazione con Angels Initiative per ottimizzare la gestione dei pazienti con ictus

35 Formazione / Simulazione / Training

36 Mappa Ospedali Angels Toscana

37 Angels AVC Data Iscrizione Angels Simulazione in situ Action Plan Training multidisciplinar e (simulazione o training face to face) C h e c k l i s t implemented OSPEDALE SANTA MARIA NUOVA - FIRENZE 10-Jan /03/ /05/2018 X 1 09/03/ /05/2018 X Nuovo Ospedale di Prato - S. Stefano 23-May /10/2018 X 1 01/10/2018 X Ospedale San Jacopo - PISTOIA 10-Jul /08/2018 X 1 20/08/2018 X Ospedale del Mugello 17-Jul /10/2018 X 1 02/10/2018 X Ospedale di Pescia 18-Jul /10/ /10/2018 Ospedale di Empoli 6-Jul /10/2018 X 1 08/10/2018 X Ospedale Santa Maria Annunziata - FIRENZE 5-Jul /10/2018 X 1 17/10/2018 X Ospedale Santa Giovanni di Dio - FIRENZE 29-Aug /10/2018 X 1 16/10/2018 X

38

39

40

41 STROKE UNIT / AREA STROKE NEL LIVELLO 2A Il modello organizzativo 1. Individuazione di un setting dedicato ed aggregato nel livello 2A del Dipartimento delle Specialistiche Mediche. Questo si caratterizza per essere posto nel livello di media intensità di cure, cosiddetta degenza ordinaria, ma con risorse tecnologiche ed umane in grado di garantire una migliore risposta clinicoassistenzale al paziente complesso, come può essere quello con ictus. 2. Il team medico ed infermieristico deve essere esperto nella cura dell ictus e deve assicurare un approccio interdisciplinare ed interprofessionale in cui il tutor è rappresentato dal neurologo/internista.

42 STROKE UNIT / AREA STROKE NEL LIVELLO 2A Il modello organizzativo Costituiscono elementi specifici di questo setting l assenza di una centrale di monitoraggio multiparametrico ed i sistemi di monitoraggio che sono mobili (wireless) e non vincolano il paziente, che conserva sempre lo stesso posto letto. Non è quindi un setting subintensivo. I letti sono geograficamente assemblati e correlati ad un team medico ed infermieristico che per quanto rimane sempre flessibile è organizzato per garantire stabilità e continuità assistenziale L approccio clinico assistenziale è sempre multiprofessionale e deve fare riferimento ad un nucleo di lavoro stabile costituito da: 1. Neurologo o Internista 2. Infermiere 3. Fisioterapista A queste figure si aggiungono in relazione alle specifiche problematiche emergenti il cardiologo, lo pneumologo, il rianimatore, il fisiatra, l assistente sociale, etc.

43 STROKE UNIT / AREA STROKE NEL LIVELLO 2A Il modello organizzativo Il paziente sottoposto a trombolisi, colpito da emorragia cerebrale o da ischemia cerebrale con caratteri di gravità o complessità e con comorbidità cardiologica o respiratoria viene allocato, di norma per 24 / 48 ore, in letti dotati di monitor dei parametri vitali Monitoraggio parametri vitali: ECG Pressione Arteriosa SpO2 Frequenza Cardiaca Temperatura Mews

44 STROKE UNIT / AREA STROKE NEL LIVELLO 2A Il modello organizzativo Il paziente colpito da stroke ischemico in cui si sospetta una patogenesi cardioembolica può essere sottoposto ad un monitoraggio anche ECG per tutta la durata della degenza. Il paziente si può muovere ed il sistema calcola automaticamente la MEWS trasferendo i dati alla cartella elettronica Telemetria per acquisizione Traccia ECG SpO2 NBP Mews

45 STROKE UNIT / AREA STROKE NEL LIVELLO 2A Il modello organizzativo A questi livelli di monitoraggio corrisponde un sistema di controllo e di allarmi, che notifica gli allarmi su dispositivi portatili (smartphone) ed una stazione che ci consente di rivalutare e revisionare i dati già acquisiti Sistema di notifica allarmi Stazione di revisione dati

46 Alcune considerazioni conclusive L ictus, necessita dell organizzazione di una rete tempo dipendente e l iniziativa della direzione della programmazione di AVC spingono le aziende sanitarie (ASL e AOU) ed i professionisti a condividere procedure operative comuni, come è già successo nell AVC con l approvazione della procedura operativa sull ictus ischemico La Azienda USL Toscana Centro nell ambito dell area vasta ha ottenuto nel corso del 2018 risultati molto significativi e i dati di attività (trombolisi ev e locoregionale), cosi come i dati di mortalità la pongono ai vertici del panorama nazionale Il setting della degenza non è definito e l organizzazione dipende dai contesti locali. L AUSL Toscana Centro sta lavorando all implementazione di letti monitorizzati e telemetrati di Stroke Unit/Area Stroke nel livello 2 La rete tempo dipendente sulla trombolisi esiste grazie alla collaborazione dei medici delle discipline fondamentali: i neurologi, radiologi, gli internisti ed i medici di Pronto Soccorso e 118

47 Alcune considerazioni conclusive Matura sempre di più la consapevolezza che il Pronto Soccorso costituisce il setting migliore del trattamento venoso per ridurre il ritardo evitabile e per centralizzare il paziente da sottoporre a trattamento locoregionale (Drip &Ship) Vi sono criticità nella codifica ICD9, nell ottimizzazione dei tempi e nel trattamento di tutti casi potenziali; sono auspicabili azioni di controllo, verifica e revisione ed interventi formativi specifici Per adesso sono anche carenti i dati in grado di definire l appropriatezza dell intervento ed il rapporto costo/efficacia; sarà, quindi necessario acquisire i dati di outcome di disabilità a 3 mesi ed a 1 anno (Rankin Scale) L Azienda USL Toscana centro ha individuato gli strumenti operativi (referenti organizzativi e professionali, gruppo di lavoro) per implementare strumenti di formazione, aggiornamento, informazione ma anche di analisi, verifica e controllo dei dati e del funzionamento della rete (indicatori di processo e di esito) Lo sviluppo ulteriore della rete potrà avvalersi della tecnologia informatica finalizzata alla ottimizzazione delle risorse e delle competenze (integrazione tra teletrasmissione imaging radiologico + teleconsulto + cartella unica informatizzata di PS e di ospedale)

48 Conclusioni Lo Stroke System dell Azienda USL TC è un organismo che sta producendo risultati tangibili e concreti E necessario continuare a lavorare sulla coesione, il potenziamento della rete ed il raggiungimento degli obiettivi individuati Diventa strategico dare sostanza alla formazione ed allo stroke team vero motore per l implementazione e sviluppo del percorso ictus nei singoli presidi ospedalieri

Il percorso ictus nell Area Vasta Centro

Il percorso ictus nell Area Vasta Centro Il percorso ictus nell Area Vasta Centro Pasquale Palumbo Direttore Area Dipartimentale malattie cerebrovascolari e degenerative Dipartimento delle Specialità Mediche Azienda USL Toscana Centro Epidemiologia

Dettagli

30 MARZO 2019 L URGENZA IN EMERGENCY ROOM

30 MARZO 2019 L URGENZA IN EMERGENCY ROOM 30 MARZO 2019 ICTUS CEREBRALE: PERCORSO TEMPO-DIPENDENTE L URGENZA IN EMERGENCY ROOM Dr. Eduardo Quartarolo S.O.C. Pronto Soccorso e Medicina di Urgenza EPIDEMIOLOGIA L ictus costituisce la 2 causa di

Dettagli

Il sottoscritto Alberto Fortini.. ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5

Il sottoscritto Alberto Fortini.. ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 Il sottoscritto Alberto Fortini.. ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara che negli ultimi due anni NON

Dettagli

TROMBOLISI SISTEMICA IN STROKE UNIT INTERNISTICA NEL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON ICTUS CEREBRALE

TROMBOLISI SISTEMICA IN STROKE UNIT INTERNISTICA NEL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON ICTUS CEREBRALE TROMBOLISI SISTEMICA IN STROKE UNIT INTERNISTICA NEL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON ICTUS CEREBRALE R. Giovannetti, I.Lucchesi, R.Pierotello, M.Straniti,

Dettagli

IL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE ICTUS

IL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE ICTUS IL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE ICTUS VALERIA TUGNOLI (Direttore Neurologia Ospedale di Cona) ANDREA SALETTI (Direttore Facente Funzione Neuroradiologia Ospedale di Cona) ADELINA RICCIARDELLI

Dettagli

Stato dell arte delle Unità Ictus in Italia: il ruolo delle Unità Ictus e del 112

Stato dell arte delle Unità Ictus in Italia: il ruolo delle Unità Ictus e del 112 FOTOGRAFIA DELL ICTUS: cosa è necessario sapere per evitarlo Roma, 24 ottobre 2018 Stato dell arte delle Unità Ictus in Italia: il ruolo delle Unità Ictus e del 112 Prof. Danilo Toni Direttore Unità di

Dettagli

Progetto Tempore: 15 anni dopo. Prospettive nei traumi e nelle cerebrovasculopatie

Progetto Tempore: 15 anni dopo. Prospettive nei traumi e nelle cerebrovasculopatie Progetto Tempore: 15 anni dopo. Prospettive nei traumi e nelle cerebrovasculopatie Tavola Rotonda: Prospettive - Sviluppi - Confronto interregionale Torino 13 giugno 2012 Marco De Mattei S.C. Neurologia

Dettagli

Uno sguardo al futuro La rete dello Stroke. Giovanni Orlandi Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana

Uno sguardo al futuro La rete dello Stroke. Giovanni Orlandi Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana Uno sguardo al futuro La rete dello Stroke Giovanni Orlandi Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana La rivascolarizzazione nell ictus ischemico iperacuto: razionale (1) Core di necrosi (irreversibile)

Dettagli

DIAGNOSTICA NEURORADIOLOGICA E TERAPIA ENDOVASCOLARE DELL ICTUS ISCHEMICO ACUTO. Andrea Saletti

DIAGNOSTICA NEURORADIOLOGICA E TERAPIA ENDOVASCOLARE DELL ICTUS ISCHEMICO ACUTO. Andrea Saletti DIAGNOSTICA NEURORADIOLOGICA E TERAPIA ENDOVASCOLARE DELL ICTUS ISCHEMICO ACUTO Andrea Saletti Responsabile Modulo Dipartimentale di Neuroradiologia Interventistica Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione

Dettagli

Fase intraospedaliera: reti e percorsi Parte medica

Fase intraospedaliera: reti e percorsi Parte medica Fase intraospedaliera: reti e percorsi Parte medica Fase intraospedaliera precoce Ruolo degli operatori e rispetto dei tempi Trombolisi sistemica o endovascolare? Stroke Unit vs Neurologia d Urgenza Riabilitazione

Dettagli

Le terapie dell ictus in fase acuta: la trombectomia meccanica Moderano Anselmo Campagna, Salvatore Ferro

Le terapie dell ictus in fase acuta: la trombectomia meccanica Moderano Anselmo Campagna, Salvatore Ferro Giornata Mondiale Ictus Vedo, riconosco, chiamo Il riconoscimento precoce e tempestivo dei sintomi dell ictus cerebrale Campagna regionale di informazione e sensibilizzazione Introducono Kyriakoula Petropulacos

Dettagli

RETE DI 1 LIVELLO STROKE UNIT DI BASE

RETE DI 1 LIVELLO STROKE UNIT DI BASE RETE DI 1 LIVELLO STROKE UNIT DI BASE La rete di I livello per l assitenza all ictus ischemico in fase acuta, dati i tempi strettissimi di intervento, deve essere strutturata in modo capillare sul territorio

Dettagli

Aggiornamento sulle stroke unit italiane/emiliano- Romagnole e fibrinolisi. Studio CCM. D. Guidetti, P. Nichelli, F. Rasi. e N. Marcello.

Aggiornamento sulle stroke unit italiane/emiliano- Romagnole e fibrinolisi. Studio CCM. D. Guidetti, P. Nichelli, F. Rasi. e N. Marcello. Aggiornamento sulle stroke unit italiane/emiliano- Romagnole e fibrinolisi. Studio CCM D. Guidetti, P. Nichelli, F. Rasi. e N. Marcello. Requisiti generali per i centri partecipanti allo studio SITS-IST

Dettagli

Dott Nicola Binetti PS ed Emerg. Territoriale Area Spoke AUSL Bologna

Dott Nicola Binetti PS ed Emerg. Territoriale Area Spoke AUSL Bologna Dott Nicola Binetti PS ed Emerg. Territoriale Area Spoke AUSL Bologna Ictus: patologia «tempo_dipendente» IL TEMPO è CERVELLO L importanza dell intervento precoce!! Ictus cerebrale linee guida italiane

Dettagli

Indicazioni della Società Italiana di Neurologia in merito alla organizzazione dell area di emergenza urgenza neurologica ospedaliera del SSN

Indicazioni della Società Italiana di Neurologia in merito alla organizzazione dell area di emergenza urgenza neurologica ospedaliera del SSN Indicazioni della Società Italiana di Neurologia in merito alla organizzazione dell area di emergenza urgenza neurologica ospedaliera del SSN nella rete Molte patologie neurologiche esordiscono in maniera

Dettagli

Convegno Stroke System Azienda USL Toscana Centro Ruolo del 118

Convegno Stroke System Azienda USL Toscana Centro Ruolo del 118 Empoli, 28/03/2019 Convegno Stroke System Azienda USL Toscana Centro Ruolo del 118 Dr.ssa Camilla Golzio Area Vasta Centro Procedura operativa rete ictus Modulo 1 Ictus ischemico-trombolisi sistemica e/o

Dettagli

INTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI.

INTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI. INTRODUZIONE E ormai acquisito che per la gestione ottimale del paziente con STEMI è necessario un modello organizzativo coordinato di assistenza territoriale in rete. La rete per l infarto miocardico

Dettagli

Trombolisi sistemica: l evoluzione dei criteri di inclusione. Dr.ssa Raffaella Valenti Ospedale S. Stefano, Prato ASL Toscana Centro

Trombolisi sistemica: l evoluzione dei criteri di inclusione. Dr.ssa Raffaella Valenti Ospedale S. Stefano, Prato ASL Toscana Centro Trombolisi sistemica: l evoluzione dei criteri di inclusione Dr.ssa Raffaella Valenti Ospedale S. Stefano, Prato ASL Toscana Centro Firenze 7 Aprile 2018 Trombolisi sistemica: l evoluzione dei criteri

Dettagli

Centro Cardiovascolare La struttura

Centro Cardiovascolare La struttura Centro Cardiovascolare La struttura Al Centro della rete ospedale - territorio Cardiologia AOUTS CCV ASS1 Paziente Cure Intermedie MMG Distretti ADI Il personale 9 Cardiologi 1 (+ 2) Medici dello Sport

Dettagli

Teleconsulto neurologico Forum P.A. Roma 19 maggio Dott.ssa Maria Grazia Carraro Direttore dell Ospedale ULSS 7 Veneto

Teleconsulto neurologico Forum P.A. Roma 19 maggio Dott.ssa Maria Grazia Carraro Direttore dell Ospedale ULSS 7 Veneto Teleconsulto neurologico Forum P.A. Roma 19 maggio 2012 Dott.ssa Maria Grazia Carraro Direttore dell Ospedale ULSS 7 Veneto Incidenza dell ICTUS nel mondo, in europa e in Italia In Europa o 1 causa di

Dettagli

Comunicato Stampa PISTOIA E LA SEDE DELL AZIENDA USL TOSCANA CENTRO PER GLI INCONTRI SUL PERCORSO ICTU UNA MALATTIA IN AUMENTO NEI GIOVANI

Comunicato Stampa PISTOIA E LA SEDE DELL AZIENDA USL TOSCANA CENTRO PER GLI INCONTRI SUL PERCORSO ICTU UNA MALATTIA IN AUMENTO NEI GIOVANI PISTOIA E LA SEDE DELL AZIENDA USL TOSCANA CENTRO PER GLI INCONTRI SUL PERCORSO ICTU Comunicato Stampa PISTOIA E LA SEDE DELL AZIENDA USL TOSCANA CENTRO PER GLI INCONTRI SUL PERCORSO ICTUS UNA MALATTIA

Dettagli

Deficit neurologici focali

Deficit neurologici focali II Congresso Nazionale ANEU Algoritmi decisionali in Neurologia d Urgenza Vibo Valentia, 18-20 Novembre 2016 Deficit neurologici focali Danilo Toni UTN di II livello e Neurologia d Urgenza Facoltà di Medicina

Dettagli

Protocollo TIA in OBI

Protocollo TIA in OBI Protocollo TIA in OBI Dr. Giovanni Pinelli UO Medicina d Urgenza e PS Ospedale NOCSAE Baggiovara Azienda USL Modena Dr. Guido Bigliardi UO NEUROLOGIA Ospedale NOCSAE Baggiovara Azienda USL Modena NAPOLI

Dettagli

INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ORGANIZZATIVA NEI PROCESSI DI LAVORO NELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: RIFLESSI SUL WORKFLOW. Elisabetta Borello

INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ORGANIZZATIVA NEI PROCESSI DI LAVORO NELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: RIFLESSI SUL WORKFLOW. Elisabetta Borello INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ORGANIZZATIVA NEI PROCESSI DI LAVORO NELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: RIFLESSI SUL WORKFLOW Elisabetta Borello INNOVAZIONE TECNOLOGICA Passaggio da sistemi analogici a sistemi

Dettagli

Quando e come utilizzare il Day Hospital: opportunità limiti organizzativi e normativi

Quando e come utilizzare il Day Hospital: opportunità limiti organizzativi e normativi Lo Scompenso Cardiaco Cronico (SCC): un modello di collaborazione ospedale-territorio per la qualità dell assistenza e l economia l delle risorse 30/11/2010 LE ALTERNATIVE AL RICOVERO ORDINARIO Quando

Dettagli

Presentazione del lavoro della Sottocommissione Neurologica

Presentazione del lavoro della Sottocommissione Neurologica PRIMA CONFERENZA DELLA COMMISSIONE REGIONALE CARDIOCEREBROVASCOLARE Presentazione del lavoro della Sottocommissione Neurologica I Giuseppe Micieli UO Neurologia d Urgenza e Stroke UnitIRCCS Istituto Clinico

Dettagli

Curriculum formativo, didattico, scientifico e professionale del candidato

Curriculum formativo, didattico, scientifico e professionale del candidato UniCa - Prot. Allegato n. 0080358 alla domanda del 02/05/2018 di partecipazione - [Classif. VII/1] Curriculum formativo, didattico, scientifico e professionale del candidato Dichiarazione sostitutiva di

Dettagli

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione

Dettagli

Campagna di informazione e sensibilizzazione sul riconoscimento precoce e tempestivo dei sintomi dell'ictus cerebrale in Emilia-Romagna

Campagna di informazione e sensibilizzazione sul riconoscimento precoce e tempestivo dei sintomi dell'ictus cerebrale in Emilia-Romagna Campagna di informazione e sensibilizzazione sul riconoscimento precoce e tempestivo dei sintomi dell'ictus cerebrale in Emilia-Romagna La campagna prevede una locandina ed un video VIDEO LOCANDINA Campagna

Dettagli

Il malato al centro dell'ospedale per intensità di cura. M. Feri -Arezzo-

Il malato al centro dell'ospedale per intensità di cura. M. Feri -Arezzo- Il malato al centro dell'ospedale per intensità di cura M. Feri -Arezzo- Ospedale per intensità di cura da dove nasce? In Toscana la legge n. 22 (8/3/2000) e la successiva n. 40 (24/2/2005) prevedono

Dettagli

Ictus acuto: fase preospedaliera e ricovero

Ictus acuto: fase preospedaliera e ricovero Raccomandazioni e Sintesi 73 Il testo completo delle Linee Guida è disponibile sul sito www.iso-spread.it Codice QR Capitolo 8 Ictus acuto: fase preospedaliera e ricovero Raccomandazione 8.1 Forte a favore

Dettagli

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Ictus Acuto: Fase di Ospedalizzazione (Diagnosi) Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento L'approccio clinico al paziente con sospetto ictus cerebrale che arriva in ospedale deve

Dettagli

ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO : PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE IN OBI Workshop il Medico D Urgenza e il malato indifferenziato Direttore

ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO : PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE IN OBI Workshop il Medico D Urgenza e il malato indifferenziato Direttore ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO : PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE IN OBI Workshop il Medico D Urgenza e il malato indifferenziato Direttore M.A.Ricciardelli, J. Polito, M.D. Spampinato 2. Scopo/obiettivo:

Dettagli

TROMBOLISI LOCOREGIONALE NELL ICTUS ISCHEMICO Costruzione di un percorso HUB-SPOKE

TROMBOLISI LOCOREGIONALE NELL ICTUS ISCHEMICO Costruzione di un percorso HUB-SPOKE TROMBOLISI LOCOREGIONALE NELL ICTUS ISCHEMICO Costruzione di un percorso HUB-SPOKE Ictus ischemico in numeri Thrift Global stroke statistic 2014 2 CAUSA DI MORTE 3 CAUSA DI DISABILITA Ictus ischemico in

Dettagli

IL RUOLO ATTUALE DELL OBI

IL RUOLO ATTUALE DELL OBI IL RUOLO ATTUALE DELL OBI DOTT ANTONIO SIMONE UOC PRONTO SOCCORSO E MEDICINA D URGENZA OSPEDALE SANDRO PERTINI ROMA ALSRM2 DIRETTORE DOTT F R PUGLIESE NAPOLI 19/10/2016 ISTITUZIONE DELL O.B.I OSSERVAZIONE

Dettagli

PROFILO PROFESSIONALE

PROFILO PROFESSIONALE ALLEGATO AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA OPERATIVA COMPLESSA NEUROLOGIA PRESSO L AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA INTEGRATA DI UDINE PROFILO PROFESSIONALE Area Categoria Descrizione Elementi oggettivi

Dettagli

Fase intraospedaliera, reti e percorsi

Fase intraospedaliera, reti e percorsi Fase intraospedaliera, reti e percorsi Parte endovascolare Il neuroradiologo interventista Trattamento endovascolare dello stroke ischemico Trattamento endovascolare dello stroke emorragico Salvatore Mangiafico

Dettagli

Tavolo tecnico ARESS dedicato all ictus. C. Buffa Neurologia Osp M Vittoria - Torino

Tavolo tecnico ARESS dedicato all ictus. C. Buffa Neurologia Osp M Vittoria - Torino Tavolo tecnico ARESS dedicato all ictus C. Buffa Neurologia Osp M Vittoria - Torino Assessorato alla Sanità Piano Regionale Socio Sanitario 2006-2010 ARESS Tavolo regionale per l ictus medicina d urgenza

Dettagli

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo

Dettagli

Ictus acuto: Fase Preospedaliera e Ricovero. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Ictus acuto: Fase Preospedaliera e Ricovero. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Ictus acuto: Fase Preospedaliera e Ricovero Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Una campagna d'informazione sull'ictus cerebrale acuto per la popolazione generale ed in particolare

Dettagli

Rete integrata dei servizi per gli anziani nella provincia di Reggio Emilia. Mariella Martini Direttore Generale Azienda USL di Reggio Emilia

Rete integrata dei servizi per gli anziani nella provincia di Reggio Emilia. Mariella Martini Direttore Generale Azienda USL di Reggio Emilia Rete integrata dei servizi per gli anziani nella provincia di Reggio Emilia Mariella Martini Direttore Generale Azienda USL di Reggio Emilia Provincia di Reggio Emilia 486.961 Abitanti Azienda USL di Reggio

Dettagli

Il ruolo strategico del Visual Hospital Elena Braschi Eleonora Salutini Ospedale Santa Maria Nuova

Il ruolo strategico del Visual Hospital Elena Braschi Eleonora Salutini Ospedale Santa Maria Nuova Il ruolo strategico del Visual Hospital Elena Braschi Eleonora Salutini Ospedale Santa Maria Nuova Visual Hospital: gestore di risorse Il Visual Hospital è colui che gestisce la risorsa «posto letto» e

Dettagli

Centro Ictus Ospedali di Città di Castello e Branca Anno 2018 Percorso Door To Needle in un Ospedale della rete dell emergenza

Centro Ictus Ospedali di Città di Castello e Branca Anno 2018 Percorso Door To Needle in un Ospedale della rete dell emergenza Centro Ictus Ospedali di Città di Castello e Branca Anno 2018 Percorso Door To Needle in un Ospedale della rete dell emergenza Gruppo multidisciplinare USL Umbria 1 DOOR TO NEEDLE TIME Tempo che intercorre

Dettagli

Il percorso dell assistito con patologia acuta tra territorio e ospedale

Il percorso dell assistito con patologia acuta tra territorio e ospedale Il percorso dell assistito con patologia acuta tra territorio e ospedale L AMBULATORIO CODICI BIANCHI: L ESPERIENZA DELL AZIENDA OSPEDALIERA CARLO POMA DI MANTOVA Milano, 09 Ottobre 2013 1 L Azienda Ospedaliera

Dettagli

Curriculum Vitae STEFANO VALLONE. Informazioni personali Nome / Cognome. Via Segantini 16, 40133, Bologna, Italia

Curriculum Vitae STEFANO VALLONE. Informazioni personali Nome / Cognome. Via Segantini 16, 40133, Bologna, Italia Curriculum Vitae Informazioni personali Nome / Cognome STEFANO VALLONE Indirizzo E-mail Settore professionale Cittadinanza Via Segantini 16, 40133, Bologna, Italia ste.vallone@virgilio.it Dirigente Medico

Dettagli

CEREBROVASCOLARI 4 Maggio 2019

CEREBROVASCOLARI 4 Maggio 2019 CON IL PATROCINIO DI PROGRAMMA SCIENTIFICO MALATTIE CEREBROVASCOLARI 4 Maggio 2019 Pistoia HOTEL VILLA CAPPUGI PROGRAMMA SCIENTIFICO 08,00 Registrazione dei partecipanti SEGRETERIA SCIENTIFICA Chiara Menichetti

Dettagli

Il paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione

Il paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione Il paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione Angela S. Ribecco Dipartimento Oncologico- SOS Oncologia Medica Osp. S. Giovanni di Dio Azienda Sanitaria

Dettagli

Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro

Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro Sostenibilità ed organizzazione tecnologica ospedaliera: guardare con altri occhi costi, indicatori di efficienza ed esiti Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro DOT T. LUCA CARPINELLI 1 Strutture

Dettagli

Il percorso diagnosticoterapeutico-assistenziale. per le demenze della Regione Emilia- Romagna

Il percorso diagnosticoterapeutico-assistenziale. per le demenze della Regione Emilia- Romagna Il percorso diagnosticoterapeutico-assistenziale per le demenze della Regione Emilia- Romagna Circa 70 diverse patologie cerebrali di natura degenerativa, vascolare, traumatica o da cause secondarie possono

Dettagli

Evoluzione della domanda di salute. attuali orientamenti sanitari. l Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda. nuovo modello organizzativo

Evoluzione della domanda di salute. attuali orientamenti sanitari. l Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda. nuovo modello organizzativo Evoluzione della domanda di salute attuali orientamenti sanitari l Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda nuovo modello organizzativo per un efficace gestione dei diversi percorsi clinico-assistenziali,

Dettagli

La realtà locale da diversi punti di vista: la visione del Neurologo

La realtà locale da diversi punti di vista: la visione del Neurologo La realtà locale da diversi punti di vista: la visione del Neurologo Dr Emanuele Puca U.O.C. Neurologia/Stroke Unit Ospedale Madonna del Soccorso S. Benedetto del Tronto 28-29 Ottobre 2016 CASO CLINICO

Dettagli

Chirurgia EndoVascolare Accesso Femorale e Brachiale

Chirurgia EndoVascolare Accesso Femorale e Brachiale Chirurgia EndoVascolare Accesso Femorale e Brachiale PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT PTA E STENT Ecocolor PTA E STENT Ecocolor PTA E STENT PTA E STENT

Dettagli

CAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA

CAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA Organizzazione e gestione del CAS: rapporti tra CAS e MMG CAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA Centro Accoglienza e Servizi E la Struttura di riferimento del

Dettagli

R E G I O N E P U G L I A AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE, DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA

R E G I O N E P U G L I A AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE, DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA R E G I O N E P U G L I A Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE, DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA SERVIZIO PROGRAMMAZIONE ASSISTENZA OSPEDALIERA

Dettagli

La Gestione del Rischio Clinico all interno dei servizi sanitari delle carceri toscane

La Gestione del Rischio Clinico all interno dei servizi sanitari delle carceri toscane 30/05/3013 Dr. Alessandro Cerri Lab Gestione Rischio Clinico Regione Toscana La Gestione del Rischio Clinico all interno dei servizi sanitari delle carceri toscane «La Sanità Penitenziaria dopo la Riforma»

Dettagli

The tutorship in hospital. Giuliano Lo Pinto Barbara Fiorini Genova, 23 ottobre 2009

The tutorship in hospital. Giuliano Lo Pinto Barbara Fiorini Genova, 23 ottobre 2009 The tutorship in hospital Giuliano Lo Pinto Barbara Fiorini Genova, 23 ottobre 2009 1.2.2.2 La rete ospedaliera Il moderno ospedale deve poter rispondere con la migliore efficienza alle varie esigenze

Dettagli

FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA

FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA Pagina 1 di 5 FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL N. Revisione Data Motivo della revisione Redatto Verificato Approvato 0 20/03/2013 Direttore Dipartimento Emergenza Urgenza Ufficio Processi e Accreditamento

Dettagli

Riabilitazione dopo frattura femore

Riabilitazione dopo frattura femore ARS Dipartimento di Sanità Pubblica Università di Firenze Firenze 4 Novembre 2011 Convegno La gestione delle cronicità sul territorio in Toscana: evidenze dalla banca dati MaCro Approfondimenti descrittivi

Dettagli

Simulazione ictus (????)

Simulazione ictus (????) Simulazione ictus (????) Te lo dicevo che era un ictus R Sciolla AOU San Luigi presupposti Conoscenza DGR 27/10/2008 sintesi dei punti principali Conoscenza strumenti Clinical Governance 3 momenti Scelta

Dettagli

Dott. Antonio Latorre Dirigente Medico I livello UOSD Stroke Unit Ospedale Civile di Pescara

Dott. Antonio Latorre Dirigente Medico I livello UOSD Stroke Unit Ospedale Civile di Pescara Dott. Antonio Latorre Dirigente Medico I livello UOSD Stroke Unit Ospedale Civile di Pescara Le linee guida internazionali in una realtà periferica Green et al. TIPS24:402, 2003 Riperfusione E dimostrato

Dettagli

La costituzione delle Reti sanitarie, un processo guidato dalla Direzione Centrale Salute Esperienza della Regione Friuli Venezia Giulia

La costituzione delle Reti sanitarie, un processo guidato dalla Direzione Centrale Salute Esperienza della Regione Friuli Venezia Giulia La costituzione delle Reti sanitarie, un processo guidato dalla Direzione Centrale Salute Esperienza della Regione Friuli Venezia Giulia Prezza Marisa, Agnoletto Anna Paola Area Servizi Assistenza Ospedaliera

Dettagli

Verso la copertura regionale: stato dell arte e prospettive Regione Toscana

Verso la copertura regionale: stato dell arte e prospettive Regione Toscana Reggio Emilia, 29 settembre 2017 Verso la copertura regionale: stato dell arte e prospettive Regione Toscana Alessandro Barchielli SS infrastruttura Registri - Registro Tumori Toscano Istituto per lo Studio

Dettagli

M. Taricco, B. Miccoli, E. Zardi, A. Gazzotti, L. Favero. UO Medicina Fisica e Riabilitazione Ufficio Ricerca Innovazione e Governo Clinico

M. Taricco, B. Miccoli, E. Zardi, A. Gazzotti, L. Favero. UO Medicina Fisica e Riabilitazione Ufficio Ricerca Innovazione e Governo Clinico M. Taricco, B. Miccoli, E. Zardi, A. Gazzotti, L. Favero UO Medicina Fisica e Riabilitazione Ufficio Ricerca Innovazione e Governo Clinico Percorso Ictus S. Orsola 2007 Stroke acuti: Rankin premorboso

Dettagli

GESTIONE DELLO STROKE IN FASE ACUTA

GESTIONE DELLO STROKE IN FASE ACUTA EVENTO RESIDENZIALE ECM GESTIONE DELLO STROKE IN FASE ACUTA Edizioni, Sedi, Date di svolgimento: 23.10.2018 Venezia S. Donà di Piave Ospedale Civile, Via N. Sauro 25 Sala Convegni A. Girardi EDIZIONE 1

Dettagli

Il Progetto ProntoNEU

Il Progetto ProntoNEU Il Progetto ProntoNEU Le urgenze neurologiche: caratteristiche, percorsi diagnostico-terapeutici in PS ed indicatori di outcome in relazione alle linee guida Neurologia dell Emergenza-Urgenza Numerose

Dettagli

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA (AOU SASSARI & ASL OLBIA) Avvio fase Sperimentale A cura di: AOU SS ASL 2 OLBIA (BOZZA) Febbraio 2016 1 Premessa:

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE SICILIANA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE AGRIGENTO DISTRETTO AG 1 OSPEDALE S. GIOVANNI DI DIO PDTA ICTUS

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE SICILIANA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE AGRIGENTO DISTRETTO AG 1 OSPEDALE S. GIOVANNI DI DIO PDTA ICTUS SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE SICILIANA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE AGRIGENTO DISTRETTO AG 1 OSPEDALE S. GIOVANNI DI DIO PDTA ICTUS Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per l ictus cerebrale

Dettagli

Il Piano Nazionale per le Cronicità

Il Piano Nazionale per le Cronicità Il Piano Nazionale per le Cronicità Mario Zappia Università di Catania Il Piano Nazionale della Cronicità (PNC) nasce dall esigenza di armonizzare a livello nazionale le attività in questo campo, proponendo

Dettagli

XXVI CONGRESSO NAZIONALE SINV

XXVI CONGRESSO NAZIONALE SINV XXVI CONGRESSO NAZIONALE SINV ATTUALIZZAZIONE DELLA S.U. E DEI RISULTATI Lecce, 1-2 dicembre 17 L. BARBARINI Stroke Unit V.Fazzi - Lecce Consapevolezza dei sintomi Consapevolezza dell emergenza Organizzazione

Dettagli

INTERVENTISTICA NEUROVASCOLARE NELLO STROKE ESPERIENZA PERSONALE E SETTING REGIONALE

INTERVENTISTICA NEUROVASCOLARE NELLO STROKE ESPERIENZA PERSONALE E SETTING REGIONALE INTERVENTISTICA NEUROVASCOLARE NELLO STROKE ESPERIENZA PERSONALE E SETTING REGIONALE NEURORADIOLOGIA INTERVENTISTICA ANCONA FINO A MAGGIO 2016 REPERIBILITÀ NEURORADIOLOGICA INTERVENTISTICA 7G/H24 TRATTAMENTO

Dettagli

- LA RETE CARDIOLOGICA - Dr. Pietro Giudice

- LA RETE CARDIOLOGICA - Dr. Pietro Giudice LE PATOLOGIE TEMPO DIPENDENTI: SERVIZI DOVUTI E LIBERTA DI SCELTA - LA RETE CARDIOLOGICA - Dr. Pietro Giudice Direttore UOC Cardiologia Interventistica Emodinamica AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d Aragona

Dettagli

CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE (COT):

CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE (COT): CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE (COT): STRUMENTO PER L INTEGRAZIONE OSPEDALE /TERRITORIO #sipuofare Manuela Pioppo Responsabile S.S. Sviluppo qualità e comunicazione Persone per condizioni di salute e

Dettagli

NUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE il progetto dell Azienda USL di Bologna e dell Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna

NUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE il progetto dell Azienda USL di Bologna e dell Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna NUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE il progetto dell Azienda USL di Bologna e dell Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna il progetto integrato dello scompenso cardiaco Obiettivi del progetto Fase

Dettagli

Il portale e il suo razionale.

Il portale e il suo razionale. Il portale e il suo razionale paolo.francesconi@ars.toscana.it PrOTer: un Programma per l Osservazione del Territorio La gestione delle cronicità La presa in carico dell anziano non autosufficiente La

Dettagli

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n. 1 50122 Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE Numero della delibera Data della delibera Oggetto Contenuto

Dettagli

Round Table How to Organize the Care of Acute Stroke in Lombardy Tavola Rotonda Come Organizzare la cura dell ICTUS acuto in Lombardia

Round Table How to Organize the Care of Acute Stroke in Lombardy Tavola Rotonda Come Organizzare la cura dell ICTUS acuto in Lombardia Alberto Zoli Guido F. Villa* Direttore Generale AREU *Direzione Sanitaria AREU Round Table How to Organize the Care of Acute Stroke in Lombardy Tavola Rotonda Come Organizzare la cura dell ICTUS acuto

Dettagli

Organizzazione per intensità di cure: l esperienza dell azienda Usl di Reggio Emilia

Organizzazione per intensità di cure: l esperienza dell azienda Usl di Reggio Emilia Organizzazione per intensità di cure: l esperienza dell azienda Usl di Reggio Emilia L Esperienza della AUSL di Reggio Emilia : modello e prototipo 5 Ospedali di piccole medie dimensioni con caratteristiche

Dettagli

CONGRESSO NAZIONALE SIS 118 Il sistema 118 e la rete clinica

CONGRESSO NAZIONALE SIS 118 Il sistema 118 e la rete clinica CONGRESSO NAZIONALE SIS 8 Il sistema 8 e la rete clinica RIDUZIONE, CONTROLLO E CURA DEL DOLORE INUTILE IN EMERGENZA: IL PROGETTO TOSCANA Perugia 2-23 aprile 2009 2002 Adesione delle Aziende Sanitarie

Dettagli

Casa della Salute La Rosa: cartella clinica integrata. Stefano Moscardini Maria Grazia Buccarello

Casa della Salute La Rosa: cartella clinica integrata. Stefano Moscardini Maria Grazia Buccarello Casa della Salute La Rosa: cartella clinica integrata Stefano Moscardini Maria Grazia Buccarello Caratteristiche La Casa della Salute La Rosa assiste una popolazione di 23.264 abitanti su un territorio

Dettagli

Intensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto

Intensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto Intensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto Stefano Toccoli Ilaria Nannini IX Congresso Nazionale ANIMO Bologna, 11 maggio 2014 I sottoscritti STEFANO TOCCOLI e ILARIA

Dettagli

PROGETTO GIUNONE. Miglioramento assistenziale medicoinfermieristico Semplice Organizzativa di Chirurgia Senologica FORMAZIONE SUL CAMPO

PROGETTO GIUNONE. Miglioramento assistenziale medicoinfermieristico Semplice Organizzativa di Chirurgia Senologica FORMAZIONE SUL CAMPO PROGETTO GIUNONE Miglioramento assistenziale medicoinfermieristico in Struttura Semplice Organizzativa di Chirurgia Senologica FORMAZIONE SUL CAMPO NURSING E CARCINOMA DELLA MAMMELLA Gennaio-Novembre 2007

Dettagli

STATO DELL ARTE DELLE STROKE UNIT IN EMILIA ROMAGNA

STATO DELL ARTE DELLE STROKE UNIT IN EMILIA ROMAGNA STATO DELL ARTE DELLE STROKE UNIT IN EMILIA ROMAGNA Tommaso Sacquegna, Bologna Norina Marcello, Reggio Emilia Maria Rosaria Tola, Ferrara RER Bologna, 1 Luglio 2010 Programma Stroke Care della Regione

Dettagli

Metodologia applicata nella logica di Rete territoriale per le Cardiopatie Congenite

Metodologia applicata nella logica di Rete territoriale per le Cardiopatie Congenite Metodologia applicata nella logica di Rete territoriale per le Cardiopatie Congenite CardioLUCCA, 2-4 Marzo 2017 Palazzo Ducale-Sala Ademollo Lucca Dr. Andrea Azzarelli L incidenza delle cardiopatie è

Dettagli

Handover H-T : fase progettuale

Handover H-T : fase progettuale : fase progettuale Passaggio di consegne ospedale territorio Studio sull allineamento di terapia e la continuità di cura Prof. Francesco Venneri Clinical Risk Manager ASL 10 EU Project FP7 «HANDOVER» Project

Dettagli

II CORSO INTERAZIENDALE DI FORMAZIONE SULLE MALATTIE CEREBROVASCOLARI Responsabile scientifico Prof. R. Musolino

II CORSO INTERAZIENDALE DI FORMAZIONE SULLE MALATTIE CEREBROVASCOLARI Responsabile scientifico Prof. R. Musolino II CORSO INTERAZIENDALE DI FORMAZIONE SULLE MALATTIE CEREBROVASCOLARI Responsabile scientifico Prof. R. Musolino I Giornata 21/1/2017 Presentazione del corso Saluti delle Autorità L ictus ischemico: la

Dettagli

E una particolare opportunità: Il traferimento nel nuovo ospedale

E una particolare opportunità: Il traferimento nel nuovo ospedale Annalisa Silvestro Direttore Sater Azienda Usl di Bologna CONTESTO L Ospedale (h.spoke) è riferimento per il Distretto di Porretta che comprende 13 comuni in un territorio prevalentemente montano. Tale

Dettagli

La condivisione del Codice ICTUS

La condivisione del Codice ICTUS La condivisione del Codice ICTUS Alberto Zoli* Guido F. Villa Maurizio Migliori *Direttore Generale AREU Direzione Sanitaria AREU Tavola Rotonda Il percorso Ictus: Esperienze Regionali a confronto e Prospettive

Dettagli

PROCEDURA AZIENDALE PER IL RECEPIMENTO E LA GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA MORTE MATERNA CORRELATA AL TRAVAGLIO E/O PARTO

PROCEDURA AZIENDALE PER IL RECEPIMENTO E LA GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA MORTE MATERNA CORRELATA AL TRAVAGLIO E/O PARTO Pag.: 1 di 5 PROCEDURA AZIENDALE PER IL RECEPIMENTO E LA GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA MORTE MATERNA CORRELATA AL TRAVAGLIO E/O PARTO Indice delle revisioni Codice Documento Revisione

Dettagli

Il progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro

Il progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro Il progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro Una nuova organizzazione ambulatoriale per la gestione delle patologie croniche: gli strumenti del disease management e del governo clinico

Dettagli

Outcomes e verifiche: le problematiche del post-acuzie, del turn-over, della riabilitazione. Paolo Stanzione

Outcomes e verifiche: le problematiche del post-acuzie, del turn-over, della riabilitazione. Paolo Stanzione Outcomes e verifiche: le problematiche del post-acuzie, del turn-over, della riabilitazione Paolo Stanzione OUTCOME Clinici Economici VERIFICHE: Cliniche Economiche OUTCOME Clinici PERCORSI PRE/INTRA OSPEDALIERI

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 51/ 54 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 51/ 54 DEL 51/ 54 20.12.2007 Oggetto: Attuazione in forma sperimentale della Rete regionale per le emergenze cardiologiche Adozione di linee guida e protocolli per la gestione e il trattamento delle patologie coronariche

Dettagli

IL TRATTAMENTO TROMBOLITICO NELLO STROKE IN AREA DISAGIATA:LA NOSTRA ESPERIENZA (7 ANNI)

IL TRATTAMENTO TROMBOLITICO NELLO STROKE IN AREA DISAGIATA:LA NOSTRA ESPERIENZA (7 ANNI) IL TRATTAMENTO TROMBOLITICO NELLO STROKE IN AREA DISAGIATA:LA NOSTRA ESPERIENZA (7 ANNI) Dott. Angelo Testa Dott. ssa Elisabetta Bollani Ospedale di Portoferraio Isola d Elba RETE ICTUS TOSCANA Area Vasta

Dettagli

IL REPORT REGIONALE indicatori di processo e di esito nell assistenza al paziente con trauma grave. Bologna 16 gennaio 2015 Chiara Ventura

IL REPORT REGIONALE indicatori di processo e di esito nell assistenza al paziente con trauma grave. Bologna 16 gennaio 2015 Chiara Ventura IL REPORT REGIONALE indicatori di processo e di esito nell assistenza al paziente con trauma grave Bologna 16 gennaio 2015 Chiara Ventura LA RETE REGIONALE DEL TRAUMA GRAVE Delibera 1267/2002 Identificazione

Dettagli

I V C O N G R E S S O N A Z I O N A L E A N E U M E S T R E A P R I L E

I V C O N G R E S S O N A Z I O N A L E A N E U M E S T R E A P R I L E I V C O N G R E S S O N A Z I O N A L E A N E U M E S T R E 1 1-1 3 A P R I L E 2 0 1 9 SINDROME DA VASOCOSTRIZIONE CEREBRALE REVERSIBILE A COINVOLGIMENTO PANENCEFALICO IN PAZIENTE EMICRANICA CON STORIA

Dettagli

Piano Sanitario Regionale LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE

Piano Sanitario Regionale LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE Piano Sanitario Regionale 2008-2010 LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI CON ICTUS Versione III Aprile 2012 1 FASE 1: IDENTIFICAZIONE

Dettagli

C.P.S.E. L. Sasso C.P.S.I. B. Lomello. S.C. Cardiologia Rivoli

C.P.S.E. L. Sasso C.P.S.I. B. Lomello. S.C. Cardiologia Rivoli C.P.S.E. L. Sasso C.P.S.I. B. Lomello S.C. Cardiologia Rivoli L EPIDEMIA DEL MILLENNIO COS E LO SCOMPENSO CARDIACO E un deficit della funzione di pompa del cuore con incapacità di assicurare una adeguata

Dettagli

Azienda ULSS 9 - Scaligera

Azienda ULSS 9 - Scaligera Azienda ULSS 9 - Scaligera Sede Legale Via Valverde, 42 37122 Verona cod.fisc. e P. IVA 02573090236 Ufficio Formazione e Aggiornamento Professionale FACSIMILE DI PROGETTO FORMATIVO Proponente (Dir./Resp.

Dettagli

ASL (COMPARTO E DIRIGENZE) AO/IRCCS (COMPARTO E DIRIGENZE)

ASL (COMPARTO E DIRIGENZE) AO/IRCCS (COMPARTO E DIRIGENZE) PREINTESA SULLE RISORSE AGGIUNTIVE REGIONALI ANNO 2015 PER IL PERSONALE DELLA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA E DELLA DIRIGENZA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA ED AMMINISTRATIVA DELLA SANITÀ PUBBLICA

Dettagli

Assessorato Politiche per la Salute. La prevenzione secondaria degli accidenti cardiovascolari nella Regione Emilia-Romagna.

Assessorato Politiche per la Salute. La prevenzione secondaria degli accidenti cardiovascolari nella Regione Emilia-Romagna. La prevenzione secondaria degli accidenti cardiovascolari nella Regione Emilia-Romagna clara curcetti Reggio Emilia, 25 settembre 2009 XIII CONFERENZA NAZIONALE HPH IL CONTESTO Patologia cardiovascolare

Dettagli

Nuovi equilibri tra Ospedale e Territorio. E il 118 dove lo metto? Strategie di sviluppo. 17 giugno 2011 Palazzo dei Congressi P.

Nuovi equilibri tra Ospedale e Territorio. E il 118 dove lo metto? Strategie di sviluppo. 17 giugno 2011 Palazzo dei Congressi P. Nuovi equilibri tra Ospedale e Territorio. E il 118 dove lo metto? Strategie di sviluppo 17 giugno 2011 Palazzo dei Congressi P.le Kennedy 1 Roma d.p.r. 27 marzo 1992 la creazione di un sistema di Emergenza

Dettagli