Commissione per le Pari Opportunità Comune di Pozzuoli Presidente: Valentina Buono. Progetto sull Educazione alla NON Violenza nelle scuole
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- Fabiola Colucci
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1 Commissione per le Pari Opportunità Comune di Pozzuoli Presidente: Valentina Buono Progetto sull Educazione alla NON Violenza nelle scuole Soggetto Proponente Commissione Pari Opportunità del Comune di Pozzuoli Titolo Progetto Educhiamo alla NON violenza Ambito territoriale di intervento Comune: Pozzuoli Durata del progetto (mesi): 8 (ottobre 2014/giugno 2015) Ambiti di Intervento a. Avvio alla convivenza democratica e al rispetto di genere. Alunni di scuola dell infanzia b. Contrasto alla violenza di genere e recupero alla scolarità degli studenti in situazione di disagio sociale della scuola primaria c. Contrasto alla violenza di genere e recupero alla scolarità degli studenti in situazione di disagio sociale della scuola secondaria di primo grado
2 2. LA PARTNERSHIP 2.1 Descrizione della Partnership L importanza della Commissione Pari Opportunità sta nel dare espressione, nelle diverse sedi istituzionali e sul territorio, alla risoluzione di tutte quelle problematiche relative alle questioni di genere, dove si intrecciano componenti culturali, psicologiche, sociali e lavorative. La Commissione, con funzioni di sostegno, di confronto, di consultazione e di progettazione, si impegna a rimuovere gli ostacoli che di fatto costituiscono discriminazione diretta e/o indiretta nei confronti delle donne. Opera in una prospettiva di miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di donne e uomini, nell ambito di uno sviluppo equo e sostenibile del territorio, valorizzando gli spazi di azione femminile e l investimento sociale sulla parità di genere. Nel rispetto dei ruoli istituzionali, la Commissione per le Pari Opportunità pianifica azioni e interventi di miglioramento con Associazioni, Fondazioni, Istituzioni Scolastiche, Parrocchie, Commercianti, Cittadini, altri, con l obiettivo di rispondere alle esigenze specifiche del territorio, a partire da quello più vicino, delle frazioni comunali. Il progetto intende coinvolgere le istituzioni scolastiche del territorio (circoli didattici, istituti compresivi, istituti superiori). Per la realizzazione del progetto la scuola rappresenta un partner di eccezione poiché opera sul costante orientamento degli alunni alla convivenza civile e alla cittadinanza attiva, anche ai sensi delle Indicazioni per il curricolo 2012 (ex Ministero Profumo), attraverso strutture e metodologie didattiche, finalizzate a considerare lo spazio scuola e lo spazio- classe come luogo di relazioni e di inclusione. Gli obiettivi della presenza delle scuole nel progetto sono (in sintesi): 1) Rendere funzionale il percorso formativo degli alunni, utilizzando nuove tecnologie; 2) Agevolare e adeguare l apprendimento dei bambini e dei ragazzi rimuovendo ostacoli socio - relazionali che determinano disagio e difficoltà, nella fascia di età interessata ; 3) Costruire, in continuità verticale (infanzia- primaria- secondaria I grado- secondaria II grado), un progetto di vita dell alunno e del gruppo calibrati sull educazione alla non - violenza; 3) Promuovere l acquisizione di una coscienza europea, grazie alla presenza di alunni di culture diverse; 4) Svolgere un efficace azione formativa con iniziative di educazione alla legalità, alla salute, alla sicurezza e all affettività ; 5) Elevare il livello di scolarità e il tasso di successo scolastico, colmando le lacune pregresse, agevolando il recupero di situazioni relative a alunni disagiati e rischio di dispersione, in modo da agevolare i processi di auto-conoscenza e di autostima di tutti gli alunni; 6) Intraprendere iniziative volte all orientamento degli alunni, in vista delle loro scelte future. 2
3 3. IL PROGETTO 3.1 Dati Generali Titolo Ambito territoriale Educhiamo alla NON violenza Comune/i: POZZUOLI Quartieri: Arco Felice, Pozzuoli, Monteruscello, Licola borgo, Licola Mare, Reginelle. 3
4 3.2 Descrizione del contesto di riferimento Il contesto di riferimento del progetto si identifica nei seguenti indicatori di luoghi che richiedono un incisivo lavoro orientato a favorire una educazione alla non violenza. L attenzione è rivolta al disagio scolastico (di alta incidenza in molte zone del Comune) inteso come combinazione di cause da riconoscere per meglio studiare e predisporre interventi efficaci di contrasto. 1) la famiglia: condizioni familiari ed economiche incidono fortemente sul percorso scolastico del minore, in particolare sulla scelta degli indirizzi e sui risultati dei comportamenti aggressivi e passivi di bambini e ragazzi. La criticità sta: - nella difficoltà a creare relazioni assertive/affermative (divisioni familiari che si riflettono sui rapporti, difficoltà fortemente sentita nel ruolo genitoriale); - nella cultura familiare: in alcune famiglia si propongono modelli di socializzazione che possono essere fonte e alimentazione di disuguaglianza (la resistenza a una mentalità pro attiva verso famiglie più lontane ed estranee); 2) la scuola: come luogo che riceve disagio, può ingenerarlo per mancanza di strumenti e di competenze specifiche. 3) la società: - profondi cambiamenti culturali legati ai mass media e loro effetti sulle relazioni sociali si esprimono in maniera forte anche nelle nostre realtà territoriali /locali; - orientamenti valoriali dominanti (il successo, il denaro, l edonismo) condizionano in modo incisivo la ricerca di obiettivi nei nostri giovani (discrasia fra istruzione, relazioni e formazione). 4
5 3.3. Descrizione del progetto Il progetto orienta le sue azioni (azioni congiunte Commissione PO /Partner Scuole) ad una serie di finalità atte anche a sensibilizzare all educazione alla legalità e a contrastare il fenomeno del bullismo e della sua recente mutazione in cyber bullismo, attraverso: 1. Promuovere un azione di pubblicizzazione in contesti educativi (scuole, enti sul territorio, palestre, associazioni culturali, parrocchie) che contengano immaginimessaggio adatte e facilmente decodificabili anche dai più piccoli; 2. Creare un osservatorio permanente (all interno della rete interessata) finalizzato a favorire la connessione con l amministrazione scolastica centrale e periferica, la collaborazione con le diverse agenzie educative nel territorio per la realizzazione di attività, coordinate dalla Commissione PO; 3. Adottare specifiche strategie operative/attivare laboratori sulle emozioni finalizzate al riconoscimento, alla verbalizzazione ed espressione di sentimenti anche negativi, orientati alla convivenza civile e alla cittadinanza attiva; 4. Prevede diverse misure per promuovere la partecipazione attiva e creativa nel progetto dei bambini e degli adolescenti immigrati (anche attraverso la mediazione linguistica in lingua di origine dell alunno) 3.4 Beneficiari diretti e/o indiretti Destinatari diretti Attività : Genitori Attività Docenti Attività alunni Numero Tipologia 120 Genitori degli alunni iscritti alle scuole partner 80 circa Docenti scuola partner, destinatari e volontari partnership 300 Alunni scuole dell infanzia, primaria, secondaria 5
6 3.5 a Obiettivi Obiettivi Risultati attesi Destinatari Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3 1 Definire modelli di comportamento e di apprendimento funzionali al benessere sociale e scolastico 2 Promuovere attività di couseling individuali e di gruppo (minori) per l orientamento al riavvicinamento a scuola dell alunno in situazione di dispersione scolastica Sensibilizzare i giovani al disagio sociale del bullismo. Rimuovere comportamenti inadeguati di tipo antisociale nei gruppi di giovani Costruzione di uno strumento di lavoro attivo per docenti, responsabili dei servizi sociali e educativi di zona, che si qualifichi come port- folio anamnestico, diagnostico e funzionale al percorso di crescita e di sviluppo del minore a rischio. Interventi attivi contro la violenza e la violenza di genere in situazioni di problemi sociali, comportamentali, relazionali, emotivi e cognitivi del singolo e del piccolo gruppo Rafforzamento e sostegno del ruolo della famiglia quale nucleo centrale dello sviluppo personale e sociale dei ragazzi Attuare un impegno di rete basato sull apporto di diverse culture e sul valore della solidarietà di genere alunni scuole secondarie I e II grado alunni scuole primaria e secondarie I e II grado 60 adulti (docenti, responsabili servizi di zona, volontari) 40 docenti 60 genitori 120 adulti: genitori, nonni/e, volontari/ie, giovani 6
7 3.5 b Obiettivi Tempi e spazi Attività Destinatari Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3 1 Laboratori del benessere sociale e scolastico : presso le scuole 2 Sportello di ascolto e orientamento ai comportamenti anti violenza: attività di couseling individuali e di gruppo (minori e adulti di riferimento) 1. Visione di una serie di film a tema pro sociale con focus sul superamento delle situazioni di disagio da comportamenti violenti Formazione del personale della scuola e del personale responsabile del territorio sull osservazione e sulla costruzione di uno strumento di lavoro attivo finalizzato a riconoscere i comportamenti a rischio degli alunni Interventi attivi contro la violenza e la violenza di genere in situazioni di problemi sociali, comportamentali, relazionali, emotivi e cognitivi del singolo e del piccolo gruppo Rafforzamento e sostegno del ruolo della famiglia quale nucleo centrale dello sviluppo personale e sociale dei ragazzi alunni scuole secondarie I e II grado Genitori alunni scuole primaria e secondarie I e II grado 60 adulti (docenti, responsabili servizi di zona, volontari) 40 docenti 60 genitori Presso le scuole partner Due incontri al mese di 2 ore ognuno (da gennaio a maggio) Presso le scuole partner Due incontri al mese di 2 ore ognuno (da novembre a febbraio) Presso la sede consiliare CPO Un incontro a bimestre di 2 ore ognuno (da novembre a maggio) Presso la sede consiliare CPO Un laboratorio al mese di 2 ore ognuno (da gennaio a marzo) Presso la sede consiliare CPO Un laboratorio al mese di 2 ore ognuno (da novembre a aprile) 7
8 Attuare un impegno di rete basato sull apporto di diverse culture e sul valore della solidarietà di genere 120 adulti: genitori, nonni/e, volontari/ie, giovani Seminario in tre incontri di tre ore : sede da definire (mesi: febbraio/marzo/maggio) 3.6 Impatto sociale sul territorio Il progetto vuole determinare a medio termine l attivazione di una rete sinergica di azioni che, in relazione agli obiettivi, renda possibile la realizzazione dei contenuti progettuali in termini di visibilità: l impatto sociale si esprime con la positiva partecipazione dei bambini e dei ragazzi al progetto coinvolti in azioni motivanti e strutturate, con metodologie funzionali a rilasciare in essi un forte sostegno emotivo e comportamentale, finalizzato ad un miglioramento della loro qualità della vita e all allontanamento da condotte antisociali. Tale indicatore trova ulteriore espressione nell attività che focalizzando i contenuti sulla non violenza (di genere, tra ragazzi, verso immigrati,.) coinvolge le famiglie (italiani, immigrati, figure dei nonni, genitori di diversamente abili), che rappresentano pertanto il filo con altre famiglie e con il territorio. Le istituzioni scolastiche si qualificheranno come luogo e strumento di continuità verticale (la scuola può operare una fase informativa che, in fasi successive del progetto, indirizzino docenti e alunni di scuole di grado inferiore e superiore verso gli interventi del presente progetto). La promozione, attraverso l Osservatorio della CPO, della produzione di una banca - dati dell evento, della presenza costante delle commissarie ad ogni fase attuativa del progetto, favorisce la visibilità nella collaborazione tra i partner, la scientificità del progetto con l analisi costante dei punti di forza e con la derivazione di strategie adatte a sopperire a eventuali punti di debolezza in tempi reali (ri orientamento). Pozzuoli 1/9/2014 Il PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITA VALENTINA BUONO 8
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