Titolo del progetto di ricerca: Governance e programmazione degli interventi sociali dei Piani di Zona della Provincia di Pavia Proposta progettuale
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- Violetta Nardi
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1 Titolo del progetto di ricerca: Governance e programmazione degli interventi sociali dei Piani di Zona della Provincia di Pavia Proposta progettuale La DGR n. 7631/2017 pone in rilievo la necessità strategica di ripensare la dimensione ottimali d Ambito, aprendo la strada ad una riorganizzazione e ad un potenziamento della governance delle politiche sociali territoriali. La DGR riconosce la centralità dei Piani di Zona (PdZ) come strumento per la programmazione e la gestione del welfare locale, elemento centrale per il potenziamento dell innovazione sociale e attore imprescindibile per una realizzazione efficace dell integrazione degli interventi sociosanitari e sociali. L accento posto sulla revisione della dimensione d Ambito e sul conseguente potenziamento dei PdZ, deriva dal fatto che gli enti locali si trovano oggi a dover affrontare un importante sfida nell assicurare ai propri cittadini i servizi sociosanitari e sociali, siano essi nuovi o consolidati: da una parte devono far fronte ad una richiesta più elevata, dall altra devono razionalizzare le risorse e contenere i costi a causa delle esigenze di bilancio sempre più stringenti. Inoltre devono affrontare la sfida lanciata dall emersione dei nuovi bisogni, che significa adottare strumenti e servizi nuovi, declinati in un ottica innovativa, al fine di garantire una maggiore inclusione sociale. In questo contesto, assume un ruolo cruciale la programmazione strategica dei servizi, in un ottica che vede gli enti locali e gli strumenti di governance dei servizi quale il PdZ, allontanarsi dal modello di semplici fornitori di servizi per avvicinarsi sempre più a quello di attori centrali nella catena analisi del bisogno-costruzione delle policy-implementazione, con funzioni di reale governo del territorio. L obiettivo dell azione innovativa che il progetto di ricerca si propone consiste nel supportare i Piani di Zona nel definire un migliore assetto organizzativo alla 1
2 luce della nuova programmazione prevista dalla DGR 7631, supportando i Piani nella ridefinizione degli strumenti migliori al fine di potenziare la loro efficacia e funzionalità nella fase di analisi/programmazione/gestione, e nel potenziare le dimensioni dell integrazione delle politiche dell innovazione sociale. Il progetto di supporto alla revisione e riprogettazione dei Piani di Zona necessita di un percorso articolato di accompagnamento degli enti locali e di supporto all ATS in quanto attore che presiede alla governance complessiva del processo (es. Cabina di regia e Dipartimento PIPSS). Per questo motivo il progetto mira a fornire assistenza sia ai PdZ che all ATS, lavorando non in fasi distinte ma in modo sinergico, anche alla luce della ormai collaudata collaborazione tra gli enti locali e l ATS. Con riferimento a questo compito, l Università di Pavia può fornire un supporto strutturato, anche alla luce della consolidata esperienza e del know how acquisito, per ciò che concerne i PdZ, le loro funzioni e il rapporto che intercorre con le strutture regionali territoriali (ATS e ASST). A tal fine l Università di Pavia si adopererà per: Garantire un supporto agli Uffici di Piano e agli enti locali nell analisi, individuazione, definizione e programmazione di percorsi da adottare per una diversa organizzazione territoriale, alla luce della DGR 7631; fungere da interlocutore tra la Direzione Socio-Sanitaria dell ATS di Pavia e gli Uffici di Piano nella gestione e monitoraggio dei Piani di Zona; supportare gli Uffici di Piano e l ATS nelle relazioni con i vari soggetti della rete territoriale d ambito per l attuazione degli interventi di innovazione sociale. Modalità organizzative e di attuazione operativa Il progetto ha durata dal 1 giugno 2018 al 31/12/2019, si compone di diverse attività specifiche dedicate al supporto degli attori coinvolti nella programmazione. Le Azioni/attività da svolgere a partire dalla data di inizio della convenzione sono: 2
3 analisi/approfondimenti delle caratteristiche degli attuali PdZ (rete dei soggetti, rete delle UdO sociali e sociosanitarie, popolazione, territorio, bisogni, rapporti tra Pdz, ecc.) e delle azioni e interventi progettati/definiti nei PdZ, con particolare attenzione alla precedente triennalità; assistenza nella redazione del nuovo documento di Piano/accordo di programma, con ovvia attenzione al processo di integrazione che porterà alla nascita di nuovi Ambiti e alla strutturazione del nuovo assetto di governance territoriale; supporto agli Uffici di Piano e all ATS nelle relazioni con i vari soggetti della rete territoriale, per la realizzazione della nuova programmazione; supporto nella preparazione/stesura di nuovi progetti collocati nell area dell innovazione sociale, e che andranno presentati a Regione Lombardia nell ambito della nuova programmazione (secondo step della premialità); assistenza tecnica nel monitoraggio dei nuovi Ambiti (funzionamento, criticità organizzative, efficacia della nuova governance, perseguimento delle policy ecc.); assistenza ad ATS per ciò che concerne il lavoro di coordinamento della nuova governance territoriale e di accompagnamento dei nuovi Ambiti (es. redazione di un prologo comune a tutti i nuovi documenti di piano, coordinamento delle azioni, ecc.). Le azioni/attività che verranno svolte a supporto dei Piani e dell ATS, andranno realizzate in modo integrato, al fine di: a) consentire una maggiore efficienza/fluidità nel processo di cambiamento, potenziando la dimensione di coordinamento territoriale e di governance integrata; b) permettere de facto di compiere un ulteriore sforzo nella direzione dell integrazione (obiettivo strategico riconfermato anche nella nuova programmazione). Risultati attesi 3
4 La realizzazione delle linee progettuali qui declinate dovrebbe produrre risultati osservabili nel medio periodo, agendo in particolar modo su (ma non esclusivamente): - Più efficiente organizzazione territoriale; - Maggiore efficienza nella amministrazione, gestione e monitoraggio dei PdZ; - Più adeguata rilevazione dei bisogni (intesa come corretta, chiara, completa e aggiornata); - Allargamento della rete/network dei soggetti istituzionali, privati e del Terzo settore partecipanti alla realizzazione degli interventi zonali e sovrazonali; - Definizione di progetti innovativi; - Maggiore capacità di informazione e comunicazione nei confronti dei cittadini. Monitoraggio e valutazione Il progetto prevede delle fasi e dei meccanismi di monitoraggio sullo stato avanzamento e sui risultati raggiunti, sia intermedi che finali. Come monitoraggio intermedio si prevedono momenti di incontro periodico tra l Università di Pavia, i Piani di Zona e la Direzione Socio-Sanitaria dell ASL sull andamento del progetto, le eventuali criticità da gestire ed i risultati temporaneamente ottenuti. Mediante gli incontri (e ove necessario, brevi schede esplicative delle attività svolte) dovranno essere svolte analisi in particolare dedicate all individuazione delle criticità, degli strumenti utili a rispondere a tali criticità, delle azioni migliori per promuovere nuovi modelli organizzativi ecc. Obiettivi specifici e misurazione Il progetto prevede i seguenti obiettivi specifici che saranno oggetto di misurazione con riferimento al loro livello di conseguimento: 1. Redazione del nuovo documento di Piano di Zona per gli ambiti distrettuali previsti ex DGR 7631/2017, così come da format allegato alla DGR; 4
5 2. Redazione delle schede progetto relative agli obiettivi di premialità per gli ambiti distrettuali previsti ex DGR 7631/2017, così come da format allegato alla DGR; 3. Redazione di 2 relazioni semestrali, concernenti lo stato di avanzamento del progetto e relativo monitoraggio delle azioni ivi previste; 4. Redazione della relazione finale concernente lo stato di conseguimento degli obiettivi previsti e le attività svolte. 5
6 1 2 Gantt di progetto Azioni/attività Analisi/approfondimenti delle caratteristiche degli ambiti (rete dei soggetti, rete delle UdO sociali e sociosanitarie, popolazione, territorio, bisogni, ecc.) e delle azioni e interventi progettati/definiti nei PdZ Verifica dei punti di contatto tra le varie azioni ed emersione delle differenze organizzative, gestionali, procedurali per gli attuali PdZ Giugno Agosto 2018 Settembre Dicembre 2018 Gennaio Marzo 2019 Aprile Giugno 2019 Luglio Settembre 2019 Ottobre- Dicembre Realizzazione nuovo documento di Piano 4 Supporto nella redazione dei progetti di innovazione sociale Supporto agli Uffici di Piano e alla Direzione Sociale dell ATS nelle relazioni con i vari soggetti della rete territoriale, per la realizzazione della nuova 5 programmazione 6 Coordinamento e monitoraggio intermedio Istituzione riunioni e momenti di incontro e coordinamento con gli Ambiti e la Direzione Sociale dell ATS per una verifica dello stato avanzamento 7 progetto Assistenza ad ATS per ciò che concerne il lavoro di coordinamento della 8 nuova governance territoriale e di accompagnamento dei nuovi Ambiti 10 monitoraggio finale del progetto e valutazione esiti 6
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