Il COMMERCIO IN TOSCANA: UNA RADIOGRAFIA ECONOMICA. Enrico Conti. I R P E T Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana
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1 Il COMMERCIO IN TOSCANA: UNA RADIOGRAFIA ECONOMICA Enrico Conti I R P E T Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana
2 La distribuzione commerciale letta dagli economisti Gli economisti mainstream hanno spesso interpretato il settore della distribuzione commerciale come un settore a forte presenza di rendita caratterizzato da. 1. Una eccessiva presenza di occupati 2. Una scarsa produttività e una scarsa dinamica della stessa 3. Presenza di sovra-profitti da sovra-regolamentazione 4. Una scarsa capacità di investimento e innovazione Il decreto Bersani (n. 114 del 1998) ha eliminato molte delle bardature corporative precedentemente in vigore (ha eliminato il bisogno di autorizzazione per negozi su superfici inferiori ai 150 metri quadrati, ha lasciato ai Comuni il compito di autorizzare quelli con superfici fra 150 e metri quadrati e alle Regioni quelli di dimensioni superiori). L approvazione della riforma del titolo V della costituzione ha consegnato in via residuale alle regioni la competenza sulla regolamentazione del Commercio. È opinione diffusa che gran parte delle Regioni abbiano usato il loro potere legislativo per ostacolare le nuove aperture di esercizi della grande distribuzione. La presente relazione, cerca di delineare e interpretare il percorso evolutivo del settore nel periodo successivo alla riforma, sfatando anche alcuni luoghi comuni. Ne emerge un quadro contrastato, ma anche un chiaro processo di modernizzazione in corso.
3 Caratteri strutturali del commercio: un confronto con l Europal Il settore della distribuzione commerciale in Italia e in Toscana è caratterizzato In termini statici: 1. un peso in termini di addetti e Turnover complessivo in linea con la media Europea 2. Una eccessiva presenza di imprese con una dimensione troppo piccola 3. Un peso abnorme del lavoro autonomo e dei familiari 4. Una produttività in linea con l Europa a 27 ma inferiore ai paesi dell Europa occidentale 5. Una redditività in media non proprio soddisfacente In termini evolutivi, a partire dalla fine degli anni Da una crescita della dimensione media delle imprese 2. che avviene attraverso la diminuzione delle imprese minori e la crescita del numero e del peso delle imprese più grandi 3. non avviene a scapito della crescita del Valore aggiunto prodotto e dell importanza del settore 4. Che determina un aumento della produttività del lavoro.
4 Caratteri strutturali del commercio: un confronto con l Europal Addetti del settore del Commercio (ATECOG) per abitanti Luxembourg (Grand-Duché) Greece Netherlands Denmark Cyprus Lithuania Latvia Portugal United Kingdom Norway Ireland Spain Austria Estonia Sweden Toscana Czech Republic European Union (27 Bulgaria Belgium Poland Germany (including ex-gdr Hungary Italy Slovenia France Finland Romania Slovakia 59,58 68,6 65,
5 Caratteri strutturali del commercio: un confronto con l Europal Turnover del settore del Commercio (ATECOG) per abitanti Migliaia di euro Luxembourg (Grand-Duché) Denmark Belgium Norway Netherlands Ireland United Kingdom Austria Sweden Finland France European Union (27 countries) Spain Germany Italy Cyprus Greece Estonia Slovenia Portugal Czech Republic Latvia Hungary Lithuania Poland Slovakia Bulgaria Romania 17,70 15,
6 Caratteri strutturali del commercio: un confronto con l Europal Imprese del settore del Commercio (ATECOG) per abitanti Portugal Greece Toscana Cyprus Czech Republic Italy Spain Lithuania Bulgaria Hungary Poland Luxembourg (Grand-Duché) Sweden Belgium European Union (27 countries) Norway France Slovenia Estonia Latvia Netherlands Romania Austria Finland Denmark Ireland United Kingdom Germany (including ex-gdr Slovakia 12,8 21,0 23,
7 Caratteri strutturali del commercio: un confronto con l Europal Addetti per impresa del settore del Commercio (ATECOG) United Kingdom Ireland Germany Denmark Slovakia Netherlands Latvia Austria Estonia Norway Luxembourg Finland European Union (27 countries) Sweden Slovenia Romania Lithuania Belgium France Spain Poland Hungary Cyprus Bulgaria Greece Czech Republic Portugal Toscana Italy 2,85 2,80 5,12 Var. % Toscana + 15% Italia +17% Germania -1% Francia -8% UK + 3%
8 Caratteri strutturali del commercio: un confronto con l Europal Quota % di occupati indipendenti nel settore del Commercio (Ateco G) Italy Greece Poland Czech Republic Belgium Spain Bulgaria European Union (27 countries) Lithuania Sweden Hungary Cyprus Austria Slovenia Germany (including ex-gdr Finland Ireland United Kingdom Luxembourg (Grand-Duché) France Denmark Portugal Norway Estonia Slovakia Latvia 17% 46% Var Italia -10%, Commercio al dettaglio -15% Francia -1% Germania -1% UK -1% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 50%
9 Luxembourg Norway Belgium Ireland Finland Denmark Sweden France United Kingdom Netherlands Austria Germany EU (27 countries) Toscana Italy Spain Slovenia Cyprus Greece Slovakia Estonia Portugal Czech Republic Hungary Poland Latvia Lithuania Romania Bulgaria Caratteri strutturali del commercio: un confronto con l Europal Produttività apparente del lavoro (VA/addetti) Valori correnti, migliaia di euro 36,37 34,8 34, Var. % Italia +28% Germania + 31% Francia +22% UK +19%
10 Caratteri strutturali del commercio: un confronto con l Europal Produttività apparente per classe dimensionale di impresa nel settore del Commercio (ATECOG) Migliaia di euro 70 Germany Italy UK Denmark Fino a o più
11 Caratteri strutturali del commercio: un confronto con l Europal Adjusted productivity. Produttività/costo medio del lavoro. Valori % (ATECOG) Bulgaria Latvia Romania Slovakia Poland Estonia Ireland Slovenia Luxembourg United Lithuania Germany Netherlands Hungary Czech Republic Portugal Finland EU (27 Norway Denmark Cyprus Austria Belgium Spain France Greece Sweden Toscana Italy
12 Caratteri strutturali del commercio: un confronto con l Europal MOL/Turnover del settore del Commercio (ATECOG) Valori % Greece Poland Ireland Latvia Italia Germany (including ex-gdr from 1991) Slovenia United Kingdom Slovakia Lithuania Cyprus Spain European Union (27 countries) Netherlands Romania Czech Republic Bulgaria Austria Estonia Norway Portugal Finland Hungary Belgium Sweden Denmark Luxembourg (Grand-Duché) France Italia con % occcupati non pagati pari alla media Italia con % occupati non pagati pari a Germania (10%)
13 Caratteri strutturali del commercio: un confronto con l Europal Investimenti sul Valore Aggiunto prodotto (%) Germany (including ex-gdr from 1991) Luxembourg (Grand-Duché) Netherlands Austria Norway Sweden France Finland Denmark European Union (25 countries) United Kingdom European Union (27 countries) Italy Spain Poland Greece Cyprus Belgium Czech Republic Ireland Hungary Portugal Estonia Slovenia Lithuania Latvia Slovakia Bulgaria Romania
14 Caratteri strutturali del commercio: un confronto con l Europal Indice di regolamentazione OECD del settore del Commercio (ATECOG) Switzerland Slovak Republic Slovenia Ireland Korea Turkey Australia Czech Republic Brazil Estonia Russian United Kingdom New Zealand Hungary Netherlands Mexico Iceland Germany Japan United States Italia Norway Israel Spain Denmark Portugal Chile Canada France Finland Poland Greece Austria Belgium Luxembourg China Sweden ,6 3, L Italia mostra un livello di regolamentazione complessivo mediano e decrescente = 3, = 2,6 Passando dal 13 al 16 posto in graduatoria
15 Il commercio in Toscana, un confronto con alcune regioni benchmark +8% Produttività +5% ULA +13% VA -5% 0% 5% 10% 15% Italia Toscana Emilia Romagna Veneto Lombardia Piemonte Variazioni % 2007/2000 della Produttività del lavoro, del VA (prezzi concatenati all anno 2000) e delle ULA Toscana: VA + 13% ULA+5% VA/ULA + 8% in termini reali Peso % del Valore aggiunto e ULA del commercio sul totale dell economia. Occupati del commercio su popolazione VA ULA OCC/POP Piemonte 11,5% 14,8% Lombardia 12,2% 14,2% 64 Veneto 11,4% 14,0% 59 Emilia Romagna 10,7% 13,6% 73 Toscana 11,9% 15,3% 68 ITALIA 11,2% 14,3% 60
16 Il commercio in Toscana, un confronto con alcune regioni benchmark Variazione % della produttività del lavoro del Commercio (ATECOG) Piemonte Lombardia Veneto Emilia Romagna Toscana
17 Il commercio in Toscana, transizione dimensionale, driver della produttività Variazione % delle Unità Locali per classi di addetti 2007/ oltre TOTALE Massa Carrara -4,9 9,5 26,2 16,9 17,4 150, ,0-1,4 Lucca -6,5-0,1 1,5 15,1 41,1 45, ,4 Pistoia -7,4 2,8 10,7 8,4-3,8-22,2 75,0 0,0-5,0 Firenze -7,7 3,0-2,2 13,4 9,0 40,0 47,1 20,0-5,2 Livorno -10,0 7,2 16,7 36,6 2,0 60,0 25,0 0,0-5,7 Pisa -4,6 5,6 12,0 14,4 24,2 13,3 66,7 50,0-2,0 Arezzo -8,5 13,0 13,3 13,9 21,4 10,0 100,0 0,0-3,9 Siena Grosseto Prato TOSCANA -6,8 7,4 7,0 16,5 20,2 27,0 64,7 25,0-3,5
18 Il commercio in Toscana, transizione dimensionale, driver della produttività Variazione % degli addetti alle unità locali per classi di addetti 2007/ oltre TOTALE Massa Carrara -2,2 9,6 26,6 22,2 15,0 89,9 284,9-2,4 10,5 Lucca -5,4 1,0 1,8 17,4 37,2 37,4 215,9 6,8 Pistoia -4,9 3,8 13,3 10,7 3,6-15,2 54,1 1,3 3,1 Firenze -6,7 3,9-2,4 13,6 13,6 39,8 41,6 20,4 4,5 Livorno -8,3 6,5 18,4 42,1 5,4 75,0 35,8-28,0 6,5 Pisa -3,7 6,5 11,3 11,9 27,1 13,7 82,6 95,5 8,8 Arezzo -6,7 14,7 11,6 11,7 31,6 20,2 152,4 19,9 7,8 Siena -8,7 21,2 13,0 19,9 60,8 19,2 43,2 10,3 Grosseto -6,3 16,2 7,1 33,5 43,0-28,0 82,8 7,6 Prato 6,6 19,1 7,3 9,3 44,9 17,0 14,3 TOSCANA -5,3 8,2 7,0 17,2 24,1 28,2 67,6 27,9 7,0
19 Il commercio in Toscana, un confronto con alcune regioni benchmark Variazione % degli addetti nelle classi dimensionali Nome gruppi ATECO oltre TOTALE Manutenzione e riparazione di autoveicoli ,8-2,5 6,6 13,3-2,5-16,8-1,5 Vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione ,5 6,7 34,9-37,9 24,4-3,1 Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati ,8 0,7 8,0 31,7 18,0 2,2 94,2 24,4 15,5 Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati ,8 11,7 12,9 44,6 55,7 341,4 26,6 6,4 Commercio al dettaglio di articoli di seconda mano ,6-36,7-66,4-23,1 Riparazione di beni di consumo personali e per la casa ,2 15,1-20,3 36,0 10,0-11,6 TOTALE COMMERCIO -5,3 8,2 7,0 17,2 24,1 28,2 67,6 27,9 7,0
20 La rete distributiva al dettaglio in Toscana e nelle regioni benchmark Esercizi e superfici di vendita nel commercio al dettaglio (dati annuali) Rete distributiva dettaglio Esercizi su ab Esercizi su ab Var. % 2000/2009 Esercizi su ab Esercizi su ab di cui GDO Var. % 2009/2001 Superficie (Mq) su 100 ab Superficie (Mq) su 100 ab Var. % 2009/2001 Piemonte 12,0 11,5-4% 1,31 2,02 55% 14,5 28,1 94% Lombardia 10,3 9,1-12% 1,51 1,94 28% 20,5 30,3 48% Veneto 11,0 10,5-5% 1,93 2,50 30% 21,6 31,2 45% Emilia Romagna 13,0 11,2-14% 1,67 1,98 19% 18,0 24,8 38% Toscana 14,1 13,4-5% 1,48 1,85 25% 16,0 23,5 47% ITALIA 12,5 12,8 2% 1,90 23,3 Fonte: Elaborazioni Unioncamere ed elaborazioni Ufficio Studi Coop su dati Osservatorio nazionale sul Commercio ISTAT
21 Il Commercio al dettaglio in Toscana e in Italia le vendite: Variazione % anno su anno volume delle vendite nel commercio al dettaglio Piccola distribuz. Toscana Piccola distribuz. Italia Media distribuz. Toscana Media distribuz. Italia Grande distribuz. Toscana Grande distribuz. Italia Fonte: elaborazioni su dati UnionCamere
22 Il Commercio al dettaglio in Toscana e in Italia le vendite: Variazione % del volume delle vendite nel commercio alimentare al dettaglio (dati annuali) Toscana, alimentare Toscana, non alimentare Italia, alimentare Italia, non alimentare Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere
23 La peggiore crisi dopo quella del 29: ITALIA
24 Il Commercio in Toscana durante la crisi: 2009/2007 Variazione % del Valore Aggiunto, Unità locali, Produttività. 2009/2007 ULA Commercio Totale -1,7% -1,3% Prod. -10,1% -10,2% VA -10,9% -6,0% -12% -9% -6% -3% 0% Fonte: elaborazioni Irpet
25 Il Commercio al dettaglio in Toscana durante la crisi: 2009/2007 Variazione % del VA e delle ULA nel commercio al dettaglio (dati annuali). 2009/2007-6,6% -3,0% Totale -11,4% -10,9% -6,0% -3,1% -1,7% -1,3% Commercio Totale Commercio Toscana Italia -12% -10% -8% -6% -4% -2% 0% VA ULA Fonte: elaborazioni Irpet
26 Il Commercio al dettaglio in Italia durante la crisi: Variazione % del valore delle vendite rispetto al periodo precedente I trim II trim III trim. Alimentari Grande distribuzione Non alimentari Grande distribuzione Alimentari Piccole superfici Non alimentari Piccole superfici Fonte: elaborazioni Irpet su dati Unioncamere
27 Il Commercio al dettaglio in Toscana durante la crisi: Var.% dei volumi delle vendite in Toscana per tipologia di esercizio Valori trimestrali trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim trim Piccola distribuzione media distribuzione Grande distribuzione Totale Fonte: elaborazioni Irpet su dati Unioncamere
28 Conclusioni Cosa è accaduto al commercio durante gli anni 2000? 1. aumento della dimensione media delle unità locali del commercio e diffusione della grande distribuzione 2. Crisi dei piccoli esercizi a gestione familiare 3. aumento della produttività piuttosto rilevante e non sperimentato nei decenni precedenti 4. crescita assoluta del settore in termini di addetti e di valore aggiunto 5. il cambiamento strutturale seguito ai processi di liberalizzazione non pare aver favorito la redditività del settore commerciale, piuttosto limitata 6. Potenti fattori esogeni,, bassa crescita, aumento disuguaglianza stagnazione dei consumi hanno limitato la redditività del commercio 7. Il cambiamento strutturale ha reso più forte, più articolata e equilibrata, la rete distributiva, soprattutto nel settore del dettaglio, risorsa chiave nella strategia di contenimento dei costi da parte delle famiglie più in difficoltà di fronte alla crisi economico-finanziaria degli ultimi anni 8. Ciò detto, fino a che punto è possibile e desiderabile per una Regione come la Toscana un evoluzione della propria rete distributiva che riduce il peso della distribuzione di vicinato ripsetto alle grandi strutture di vendita?
29 Il COMMERCIO IN TOSCANA: UNA RADIOGRAFIA ECONOMICA Enrico Conti I R P E T Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana
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