SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE ACQUE MODALITÀ DI CODIFICA DEI MANUFATTI E DEGLI SCARICHI SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE

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1 SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE ACQUE MODALITÀ DI CODIFICA DEI MANUFATTI E DEGLI SCARICHI SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE 6 Giugno 2019

2 1 PREMESSA L attività di unificazione delle banche dati sulle acque di Regione Lombardia e ARPA Lombardia ha come scopo la creazione di un sistema informativo in grado di descrivere tutti gli aspetti rilevanti sul tema. Per raggiungere tale obiettivo è stato necessario concordare una linea di intervento congiunta tra Regione, ARPA, Uffici d Ambito (di seguito U.ATO), Province, Città Metropolitana di Milano (di seguito CMM) e gestori. Il sistema informativo regionale S.I.Re. Acque (Sistema Informativo Regionale Acque di seguito SIRE) viene formalmente istituito con rr 29 marzo 2019 n.6, con l art.19. In questo documento è descritta la modalità di creazione dei codici univoci degli scarichi soggetti ad autorizzazione al fine far confluire in SIRE le banche dati relative agli scarichi di acque reflue generate da Province, CMM e U.ATO senza generare errori o duplicazioni. Premesso che in SIRE con il termine si indica qualsiasi struttura che genera uno scarico soggetto ad autorizzazione, tre sono i criteri fondamentali che devono guidare l utente nella creazione dei codici: le attività di codifica della Provincia (o CMM) e dell U.ATO devono essere complementari per evitare la dispersione o la duplicazione di informazioni; il codice deve essere univoco all interno del Comune; due o più scarichi generati dallo stesso devono essere composti con lo stesso codice, ma un diverso progressivo scarico. NOTA. L univocità del codice all interno del Comune garantisce automaticamente l univocità dello stesso per ogni Provincia e CMM. 2/3

3 2 Glossario Ai fini esclusivi della compilazione dei codici per il sistema informativo SIRe Acque si intende per: a. Insediamento industriale (o complesso produttivo): uno o più edifici o installazioni collegati fra di loro in un area determinata dalla quale abbia origine 1 scarico terminale e nella quale si svolgano prevalentemente, con carattere di stabilità e permanenza, attività industriali, commerciali o altre attività indicate nell art.101, comma 7, del d.lgs. 152/2006 e s.m.i.; b. Impianto di trattamento delle acque reflue urbane: l'insieme delle unità operatrici destinate a trattare le acque reflue urbane, tenuto conto dei loro caratteri secondo le modalità e nella misura richieste dalle condizioni del ricettore e/o di un eventuale reimpiego ed in osservanza delle disposizioni emanate dalle competenti Autorità; c. Fognatura bianca: nel caso di reti separate l insieme delle condotte pubbliche adibite alla raccolta ed al convogliamento delle acque di origine meteorica; d. Fognatura nera: nel caso di reti separate l insieme delle condotte pubbliche adibite alla raccolta ed al convogliamento delle acque reflue domestiche, industriali e meteoriche di prima pioggia; e. Fognatura mista: l insieme delle condotte pubbliche che raccoglie le acque reflue urbane; f. By pass dell impianto (in testa od in fasi parziali): idraulico che consente, in relazione ad attività di manutenzione ordinaria o straordinaria, di by passare il carico in ingresso ad un impianto di depurazione (od in fasi parziali del trattamento), solitamente previsto in modo tale che si attivi senza necessità di alimentazione di dispositivi elettromeccanici (es. pompe di sollevamento); g. Stazione di sollevamento: vasca di aspirazione e sollevamento dei liquami, installata lungo le fognature nere o miste, utilizzata per il rilancio di acque reflue rubane in modo da portarle ad una quota sufficiente a garantire il deflusso in condotta per gravità. È dotata di una o più elettropompe, sistemi di controllo del livello, e solitamente di una apparecchiatura di controllo per il funzionamento automatico di un dispositivo di allarme che a sua volta regola eventuali scaricatori d emergenza. Lo scarico di tale è denominato scaricatore d emergenza; h. sfioratore di piena delle reti fognarie, di seguito indicato come sfioratore: idraulico realizzato allo scopo di ridurre le portate convogliate nella rete fognaria a valle del stesso, durante o a seguito di eventi meteorici (rr6/2019, art. 2, lettera d); i. corpo idrico superficiale: elemento distinto e significativo di acque superficiali, quale un lago, un bacino artificiale, un torrente, fiume o canale, parte di un torrente, fiume, canale o lago, individuato nel PTUA (rr6/2019, art. 2, lettera m); j. Corpo idrico sotterraneo: un volume distinto di acque sotterranee contenute da una o più falde acquifere (d.lgs. 152/06, art. 74, comma 2 Lettera l). I corpi idrici sotterranei sono stati individuati con il Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po (adottato con delibera 1/2010 dell Autorità di bacino e approvato dal Consiglio dei ministri del 8 febbraio 2013); k. Pompa di calore: dispositivo o impianto che sottrae calore dall'ambiente esterno o da una sorgente di calore a bassa temperatura e lo trasferisce all'ambiente a temperatura controllata (d.lgs. 192/2005); l. Sistema di trattamento locale: trattamento in loco di acque reflue domestiche non appartenente al servizio idrico integrato. 3/4

4 3 SIRE Gli Enti competenti per il rilascio delle autorizzazioni sono U.ATO, Province e CMM. Considerata la loro complementarietà il criterio di creazione del codice deve essere unico ed indipendente dalla tipologia. I manufatti che generano uno scarico autorizzabile sono: by pass dell impianto (elemento puntuale); impianto di trattamento delle acque reflue urbane (elemento puntuale); stazione di sollevamento (elemento puntuale); insediamento industriale (elemento puntuale); sistema di trattamento locale (elemento puntuale). sfioratore (elemento puntuale); impianto a pompa di calore (elemento puntuale). superficie scolante (elemento areale); fognatura bianca (elemento lineare). Il codice è una stringa alfanumerica di 12 caratteri e si compone dalla concatenazione dei seguenti elementi: tipo : descrive la tipologia del. È rappresentato da una lettera come riportato nella seguente tabella: B D E N O P Q R T Significato by pass impianto di trattamento impianto di trattamento acque reflue urbane stazione di sollevamento insediamento industriale sistema di trattamento locale sfioratore di piena Impianto a pompa di calore superficie scolante fognatura bianca ente : considerato che in SIRE confluiscono dati di autorizzazione allo scarico rilasciati sia da Province sia da U.ATO, è necessario introdurre un carattere che caratterizzi questa provenienza come di seguito: U.ATO Provincia/CMM Carattere per codifica A P codice : è il codice a 6 cifre del in cui è localizzato il nel momento della creazione del codice. In caso di variazioni amministrative a livello di /provincia (ad esempio una fusione di due comuni), il codice del rimane quello attribuitogli inizialmente; progressivo : numero progressivo dei manufatti all interno del. Ogni tipologia di ha un suo numero progressivo. 4/5

5 Il codice si costruisce così: Nome elemento Numero caratteri SIRE Comune IMPORTANTE: qualsiasi codice, una volta creato, non può più essere modificato anche se dovessero cambiare i codici comunali o provinciali; il codice relativo ad un elemento dismesso non può essere riassegnato. 3.1 Impianti di trattamento delle acque reflue urbane Gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane, a differenza degli altri manufatti, sono identificati con due codici: l ID_DP 1 : assegnato dall U. ATO nella fase di programmazione di edificazione dell impianto; il codice : assegnato dalla Provincia o CMM che autorizza lo scarico in ambiente quando questo entra in funzione. Proprio perché sono creati in fasi diverse, da due enti differenti, l eliminazione di uno dei due codici non risulta fattibile. Per facilitare la transcodifica e ridurre al massimo le problematiche legate al mantenimento della doppia codifica, i codici che saranno assegnati dalle Province o CMM dovranno riprendere i codici comunali ed i progressivi del tipo già assegnati dall U.ATO con l ID_DP. Dato che gli ID_DP vengono assegnati dagli U.ATO in fase di programmazione è possibile che i codici non coincidano col codice del all atto di codificazione della Provincia o CMM a causa del dinamismo delle entità amministrative. Anche in tal caso le Province dovranno mantenere l già assegnato con l ID_DP. 3.2 Superfici scolanti Le "superfici scolanti" ai sensi del RR 4/2006 sono da codificare come R qualora: non siano di pertinenza di un insediamento industriale come ad esempio nel caso di un'area intermodale (ATECO "gestione di centri di movimentazione merci") che non produce scarichi reflui industriali; siano di pertinenza di un insediamento industriale, ma le reti di raccolta delle acque meteoriche abbiano uno scarico separato da quello industriale. Nel caso in cui la rete di raccolta delle acque meteoriche si allacci alla fognatura industriale e le acque di prima pioggia e di lavaggio siano trattate assieme alle acque reflue industriali lo scarico finale sarà originato da "N" ossia "insediamento industriale". 1 alfanumerico costituito da 10 caratteri: DP + codice a 6 cifre del in cui è localizzato l impianto + progressivo a 2 cifre degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane in quel. Le discontinuità nei progressivi sono dovute alla dismissione di impianti con la conseguente impossibilità di riassegnare progressivi archiviati. 5/6

6 3.3 ESEMPI By pass impianto di trattamento acque reflue urbane Il depuratore di Como è dotato di 1 by pass in testa all impianto e di 1 a valle dei trattamenti primari. Ipotizzando che questi siano gli unici manufatti di tipo B nel di Como ( ) la Provincia li identifica con: Denominazione bypass By pass testa B P BP By pass secondari B P BP Impianto di trattamento di acque reflue urbane 1) Nel di Porto Mantovano sono attualmente attivi 2 impianti di trattamento delle acque reflue urbane già denominati e codificati dall U.ATO come segue in SIRE Acque: Denominazione impianto ID_DP elemento Porto Mantovano Favorita DP Porto Mantovano Mantovanella DP L identificativo DP corrisponde all impianto Porto Mantovano Soave dismesso il 01/10/2012. Quando la Provincia codifica tali impianti il codice deve rispecchiare i progressivi e gli già assegnati col codice ID_DP. La codifica avverrà come segue: Denominazione impianto ID_DP Porto Mantovano Favorita DP D P DP Porto Mantovano Mantovanella DP D P DP Anche mantenendo i due sistemi di codifica risulta che il codice è identico all ID_DP con l aggiunta di 00 al numero progressivo. 2) Il depuratore di Vimercate ha il seguente ID_DP: DP Tale codifica è stata assegnata quando la Provincia di Monza e della Brianza ( 108) non esisteva ancora e il apparteneva alla Provincia di Milano ( 015). Il codice del depuratore in oggetto manterrà la stessa codifica e lo stesso progressivo dell ID_DP per coerenza. Denominazione impianto ID_DP elemento Vimercate DP Quando la Provincia codifica tale impianto il codice deve rispecchiare il progressivo e l già assegnati col codice ID_DP. La codifica avverrà come segue: Denominazione impianto ID_DP attuale ID_DP Vimercate DP D P DP ) Il di Gravedona ( ) nel 2011 si è fuso coi comuni di Rumo e Germasino costituendo il di Gravedona ed Uniti ( ). Il depuratore di Gravedona era stato codificato dall U.ATO precedentemente al 2011 con l identificativo DP Denominazione impianto ID_DP elemento Gravedona DP /7

7 Il codice del depuratore in oggetto manterrà la stessa codifica e lo stesso progressivo dell ID_DP per coerenza. Denominazione impianto ID_DP attuale ID_DP Gravedona DP D P DP Sfioratore di piena e stazione di sollevamento Nel di Asola sono presenti 2 stazioni di sollevamento ed 1 sfioratore di piena. Ipotizzando che questi siano gli unici manufatti di tipo E e P all interno del questi tre elementi della rete fognaria sono identificati dalla Provincia coi seguenti codici : Denominazione elemento rete Stazione di sollevamento A E P EP Stazione di sollevamento B E P EP Sfioratore di piena A P P PP Insediamento industriale 1) Nel di Nibionno 4 insediamenti industriali richiedono l autorizzazione allo scarico: due in fognatura mista e due in corpo idrico superficiale. Pertanto, due autorizzazioni sono rilasciate dall U.ATO e due dalla Provincia. Ipotizzando che questi siano gli unici manufatti di tipo N all interno del, sia per l U.ATO, sia per la Provincia, questi quattro insediamenti industriali sono identificati da U.ATO e Provincia coi seguenti codici : Denominazione insediamento industriale Insediamento industriale A N P NP Insediamento industriale B N P NP Insediamento industriale C N A NA Insediamento industriale D N A NA ) Nel di Roverbella lo stabilimento della San Carlo S.p.A. ha uno scarico in fognatura ed uno in ambiente. Avanza quindi richiesta di autorizzazione allo scarico contestualmente ad U.ATO e Provincia. Queste codificano nelle banche dati di loro competenza l insediamento composto dal solo stabilimento San Carlo S.p.A con un codice che tiene conto del proprio conteggio progressivo: Denominazione insediamento industriale San Carlo S.p.A. N P NP San Carlo S.p.A. N A NA Sistema di trattamento locale All interno dell agglomerato di Ballabio (AG ) sono presenti 72AE non allacciati a pubblica fognatura i cui reflui sono trasportati tramite sistemi individuali verso un trattamento locale che garantisce un idoneo livello di protezione ambientale. Si supponga che tra questi vi siano gli edifici residenziali posti in via Valgrande civici 24 e 25 e che questi abbiano ciascuno un trattamento locale. Nello stesso Comune esiste un insediamento isolato in località Balisio che genera acque reflue domestiche. Ipotizzando che i trattamenti locali all interno dell agglomerato e l insediamento isolato siano gli unici manufatti di tipo O nel Comune di Ballabio ( ) questi andranno codificati dalla Provincia coi seguenti codici : 7/8

8 Denominazione trattamento locale o insediamento isolato Via Valgrande 24 O P OP Via Valgrande 25 O P OP Insediamento loc Balisio. O P OP Impianti a pompe di calore Nel di Milano ( ) il Palazzo Pirelli e Palazzo Lombardia sono dotati di impianti che usano pompe di calore per la regolazione termica degli uffici. Entrambi scaricano nel Naviglio Martesana. Ipotizzando che siano gli unici manufatti di tipo Q del tali impianti andranno codificati dalla CMM coi seguenti codici : Denominazione impianto a pompa di calore Palazzo Pirelli Q P QP Palazzo Lombardia Q P QP Superficie scolante La SETRANS s.r.l. ha nel di Brescia ( ) una piattaforma logistica integrata. Il piazzale di carico e scarico merci è una superficie scolante ai sensi del RR4/2006. Ipotizzando che questa sia l unico di tipo R la Provincia assegnerà il seguente codice : Denominazione superficie scolante SETRANS srl R P RP Fognature bianche Nel di Campodolcino sono presenti 3 fognature bianche. Ipotizzando che queste siano gli unici manufatti T all interno del le fognature bianche sono identificate dalla Provincia coi seguenti codici : Denominazione rete Campodolcino Splughetta T P TP Campodolcino Starleggia T P TP Campodolcino Cà de Luc T P TP Comune completo di tutti i manufatti Nel di Angera sono autorizzati gli scarichi provenienti dai seguenti manufatti: 1 by pass dell impianto di trattamento delle acque reflue urbane che scarica in ambiente (Angera bypass); 1 impianto di trattamento delle acque reflue urbane (Angera DP ) che scarica in ambiente; 2 sfioratori che scaricano in ambiente (sfioratori A e B); 2 stazioni di sollevamento che scaricano in ambiente (Stazioni di sollevamento A e B); 3 insediamenti industriali che scaricano in fognatura (Negroni S.p.A., Barilla S.p.A. e Consorzio industriale di Angera); 1 trattamento locale che scarica in ambiente (Frazione Case Boschetti); 1 impianto a pompe di calore che scarica in ambiente (Palazzo X); 1 insediamento industriale che scarica in ambiente; 2 superfici scolanti che scaricano rispettivamente in fognatura nera e in ambiente (superfici scolanti A e B); 1 fognatura bianca che scarica in ambiente (Angera rete bianca Fornetto). 8/9

9 Ipotizzando che questi siano gli unici manufatti all interno del, sia per l U.ATO, sia per la Provincia o CMM, i manufatti sopra elencati sono identificati coi seguenti codici : Denominazione Angera (DP ) D P DP Angera bypass B P BP Sfioratore A P P PP Sfioratore B P P PP Stazione di sollevamento A E P EP Stazione di sollevamento B E P EP Angera PIP N P NP Negroni S.p.A. N A NA Barilla S.p.A. N A NA Consorzio industriale di Angera N A NA Frazione Case Boschetti O P OP Palazzo X Q P QP Superficie scolante A R A RA Superficie scolante B R P RP Angera rete bianca Fornetto T P TP /10

10 4 scarico SIRE Il codice dello scarico è una stringa alfanumerica di 16 caratteri e si compone dalla concatenazione dei seguenti elementi: codice : codice identificativo del che origina lo scarico (vedi paragrafo 3); progressivo scarico: numero progressivo dello scarico generato da uno specifico ; recapito scarico: descrive il luogo di recapito dello scarico. È rappresentato da una lettera come riportato nella seguente tabella: Recapito scarico A B G H P S Significato corpo idrico sotterraneo corpo idrico superficiale fognatura nera fognatura mista fognatura bianca suolo o strati superficiali del sottosuolo Il scarico si costruisce così: scarico SIRE Nome elemento scarico Recapito scarico Numero caratteri Nel caso di uno scarico finale che derivi dalla confluenza di più condotte con differenti origini, questo scarico finale si configura come la sovrapposizione di più scarichi coincidenti di conseguenza vanno codificati tanti scarichi quanti sono i manufatti che li originano. Ad esempio, se in un depuratore lo scarico terminale dell impianto e by pass coincidono, recapitando entrambi nell unico condotto che sfocia in corpo idrico superficiale, andranno codificati due scarichi originati da manufatti di tipo "D" e "B" con coordinate coincidenti. 4.1 ESEMPI Scarichi di fognature bianche Nel di Lecco la fognatura bianca TP scarica in corso d acqua superficiale. Lo scarico viene codificato come segue. scarico Recapito scarico scarico SIRE TP B TP B Scarichi finali di impianti di trattamento di acque reflue urbane e dei loro by pass Il depuratore di Carate Urio (ID_DP DP e codice DP ) ha un by pass in testa (codice BP ). Lo scarico del by pass e quello finale del depuratore recapitano entrambi a lago. Gli scarichi vengono codificati come segue. scarico Recapito scarico scarico SIRE DP B DP B BP B BP B 10/11

11 Scaricatori di emergenza e scarichi di sfioratori di piena Una rete di smaltimento delle acque reflue urbane è dotata, tra gli altri manufatti, di uno sfioratore di piena (codice PP ) ed un impianto di sollevamento (codice EP ). Sia lo scarico dello sfioratore di piena, sia lo scaricatore di emergenza recapitano in corpo idrico superficiale. Gli scarichi vengono codificati come segue. scarico Recapito scarico scarico SIRE PP B PP B EP B EP B Insediamenti industriali Gli scarichi di due insediamenti industriali (codice NP e NA ) recapitano rispettivamente in corpo idrico superficiale e in fognatura nera. Gli scarichi vengono codificati come segue. SIRE scarico Recapito scarico scarico SIRE NP B NP B NA G NA G Sistema di trattamento locale Un insediamento isolato con codice OP scarica su suolo. Lo scarico viene codificato come segue. SIRE scarico Recapito scarico scarico SIRE OP S OP S All interno di un agglomerato un edificio non raggiungibile da pubblica fognatura attrezzato con un sistema di trattamento locale ha il codice OP e scarica su suolo. Lo scarico viene codificato come segue. SIRE scarico Recapito scarico scarico SIRE OP S OP S 11/11

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