Il Modello SIFne: il contesto educativo
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- Giorgiana Di Matteo
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1 CONVEGNO NAZIONALE SULL AUTISMO Trento, maggio 2011 Il Modello SIFne: il contesto educativo di Simona Bossoni - Maurizio Brighenti 1
2 Modello di intervento educativo Elaborazione di un progetto educativo integrato Valutazione iniziale dell utilizzo delle singole funzioni e della loro integrazione Trattamento educativo-riabilitativo Consulenza e formazione a genitori, insegnanti, operatori Lavoro di rete al fine di esportare le competenze apprese 2
3 INTERVENTO: aspetto riabilitativo e educativo sviluppare e integrare le funzioni neuropsicologiche favorire l adattamento del soggetto all ambiente 3
4 L OSSERVAZIONE INIZIALE L osservazione iniziale è mirata al riconoscimento delle capacità esistenti ed alla rilevazione di funzioni emergenti, ovvero quelle abilità non ancora completamente sviluppate ma delle quali esistono già i prerequisiti (es. abbozzo di azione, motivazione e interesse da parte del soggetto, abilità nell eseguire un azione simile, ) Individuazione delle strategie più appropriate per favorire lo sviluppo e l integrazione delle funzioni 4
5 La valutazione avviene su due livelli: livello di COMPETENZA: si valuta la capacità del soggetto di attivare azioni funzionali al contesto e di utilizzare l ambiente in maniera adeguata livello di QUALITA : si valuta la qualità dell azione, l efficacia della strategia, il livello di analisi del contesto, la presenza o meno di comportamenti disfunzionali, la capacità di generalizzazione, l iniziativa e la capacità di scelta 5
6 VALUTAZIONE: particolare rilevanza assumono ASPETTO INTENZIONALE = capacità di effettuare delle scelte ASPETTO DELL INIZIATIVA = sapersi attivare coerentemente rispetto alla scelta presa 6
7 Vengono valutati: gli automatismi (schemi rigidi) l attività spontanea = APPROCCIO SPONTANEO il funzionamento su imitazione = APPROCCIO INDIRETTO il funzionamento su richiesta verbale = APPROCCIO DIRETTO il funzionamento con strategie di facilitazione 7
8 Che cosa si osserva L ADATTAMENTO ALL AMBIENTE ANALIZZANDO: LE FUNZIONI ESECUTIVE L INTERAZIONE LA COMUNICAZIONE L AUTONOMIA - LE ABILITA SOCIALI 8
9 Funzioni Esecutive Si osservano: - le capacità del soggetto di utilizzo dell ambiente - la capacità di attivare e portare a termine un movimento finalizzato ad uno scopo 9
10 Interazione Si osservano: - i comportamenti reattivi e interattivi che il soggetto utilizza, rispetto all altro, all ambiente, agli oggetti 10
11 Comunicazione Si osserva: - la tipologia della comunicazione verbale e non verbale - l iniziativa - la capacità di risposta - la continuità della comunicazione - la pragmaticità 11
12 Autonomia - Abilità Sociali Si osservano: - le capacità di autonomia e le abilità sociali del soggetto rispetto all utilizzo dell ambiente e degli oggetti -la capacità di generalizzare -il rispetto delle principali regole sociali -l adattamento al contesto 12
13 Trattamento Il trattamento educativo di un soggetto autistico, parte dalla valutazione delle funzioni emergenti e delle problematiche rilevate nell osservazione. Attraverso l utilizzo di una strategia dinamica, tende al miglioramento dell integrazione di sistemi che prediligono solitamente un funzionamento isolato e alla acquisizione di nuovi apprendimenti che favoriscono l adattamento all ambiente. 13
14 Il progetto educativo-riabilitativo deve essere strettamente INDIVIDUALIZZATO, INTENSIVO E PRECOCE I soggetti disabili devono essere coinvolti nella strutturazione del loro percorso educativo, quali primi protagonisti del loro processo di crescita, assieme ai loro genitori ed a tutti gli operatori coinvolti Le attività vanno CONCORDATE in misura sempre crescente all avanzare dell età 14
15 OBIETTIVI DELLA PROGETTAZIONE OBIETTIVO generale è che i soggetti imparino ad imparare dalle loro esperienze e possano utilizzare la loro esperienza per poter apprendere ad essere consapevoli di ciò che fanno 15
16 In generale si devono riabilitare (obiettivi a lungo termine da 1 a 3 anni) l attivazione, la finalizzazione e l evoluzione del movimento la comprensione del linguaggio la modalità comunicativa il livello di interazione e di scambio il controllo dell emotività la capacità di assumere un iniziativa la capacità di compiere delle scelte 16
17 La riabilitazione si struttura in obiettivi intermedi (da 3 mesi a 1 anno) in base alle priorità di intervento che vengono dettate: dal livello di sviluppo base di ciascun soggetto dalle abilità emergenti dagli interessi mostrati dalle esigenze concrete dettate dal contesto in cui esso vive dall età anagrafica del soggetto 17
18 STRATEGIE PERCHE POSSANO PROGREDIRE NELLO SVILUPPO DELLE AUTONOMIE I SOGGETTI DISABILI HANNO BISOGNO DI MANIPOLARE LA REALTA ovvero l esperienza personale deve essere tradotta e sperimentata nel contesto sociale 18
19 LA VERIFICA DEL PROGETTO EDUCATIVO Deve essere fatta almeno ogni 3 mesi individualmente da parte di ciascuna delle realtà educative coinvolte e ogni 6-9 mesi in equipe allargata Ogni qualvolta si incontrino degli ostacoli nell attuazione pratica del progetto o intervengano cambiamenti tali da rendere necessaria la riprogettazione educativa 19
20 IL PROGETTO SI ATTUA PERTANTO: Attraverso incontri educativi individuali (riabilitazione) Nelle situazioni di vita reale quotidiana nei diversi spazi sociali (famiglia, scuola, oratorio, ) 20
21 Attività di rete IL LAVORO DI RETE è INDISPENSABILE AFFINCHE AVVENGA IL TRASFERIMENTO DELLE ABILITA ACQUISITE IN TERAPIA NEI CONTESTI DI VITA REALE Incontri periodici con genitori,insegnanti, operatori per la verifica e il confronto sul progetto educativo nelle varie realtà Attività di informazione, formazione e consulenza per insegnanti e operatori 21
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