PROTOCOLLO DI INTESA
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- Carlo Savino
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1 PROTOCOLLO DI INTESA tra la Regione Veneto e l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto PER LE ATTIVITA DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia
2 Obiettivi del Protocollo La scuola dell infanzia e la scuola primaria devono essere in grado di: individuare gli alunni che presentano significative difficoltà nella lettura scrittura e calcolo e/o un ritardo nella maturazione delle competenze percettive e grafiche, mettere in atto percorsi didattici mirati al recupero e al potenziamento.
3 Nelle prime fasi dell apprendimento scolastico (3 anno infanzia e 1 anno primaria) bisogna CURARE: l acquisizione dei prerequisiti, la stabilizzazione delle prime abilità, per riuscire a: cogliere i segnali di rischio, e così prevenire, al fine di segnalare al momento opportuno.
4 Quali prerequisiti?
5 Cosa significa stabilizzare le abilità? Secondo il modello maturazionale ogni individuo può evolvere nelle sue capacità, grazie alla plasticità mentale che ha però bisogno di tempi di stabilizzazione delle funzioni. C è apprendimento quando la richiesta al bambino è un gradino più su del suo livello (zona di sviluppo prossimale) e dopo l esposizione al compito (assimilazione), c è un tempo di stabilizzazione (accomodamento).
6 Il percorso di individuazione precoce si articola in tre fasi: 1. Individuazione degli alunni che nella scuola primaria presentano difficoltà di lettura, scrittura e calcolo e, nella scuola dell infanzia, uno sviluppo atipico del linguaggio e/o un ritardo nella maturazione delle competenze percettive e grafiche. 2. Attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà. 3. Segnalazione dei soggetti resistenti all intervento didattico.
7 La scuola individua i casi per i quali il potenziamento è risultato inefficace e predispone una comunicazione scritta per i genitori, riportante le difficoltà/potenzialità osservate nel percorso di apprendimento e potenziamento. La comunicazione scritta, predisposta per i genitori e consegnata loro per l invio ai Servizi, è il prerequisito necessario per l approfondimento diagnostico da parte dei servizi sanitari. N.B. E necessario segnalare non sulla base dei risultati di prove di screening, ma considerando gli esiti del percorso di potenziamento.
8 La rilevazione delle difficoltà di apprendimento nell ambito del terzo anno di scuola dell infanzia e nel primo anno della scuola primaria avviene con l utilizzo degli schemi di osservazione contenuti rispettivamente negli allegati A4 e A5. Agli atti della scuola vanno conservati anche gli schemi allegati A6 e A7 (p. 53 Quaderno operativo) che possono essere consegnati alle famiglie, se richiesti, per una descrizione analitica delle difficoltà e degli interventi messi in atto dalla scuola; La segnalazione ai Servizi Sanitari avviene con i modelli allegati A1 e A2 (p. 13 Quaderno operativo) (Scuola dell Infanzia e Prima classe Scuola Primaria). L identificazione precoce dei casi con sospetta evoluzione in DSA avviene in coerenza con le Linee guida di cui all allegato A3, (p. 19 Quaderno operativo) parte integrante del presente Protocollo d Intesa.
9 In sintesi gli allegati che interessano la scuola primaria sono: Linee Guida Regionali Allegato A3 schema di osservazione e di intervento (sono indicati gli elementi predittivi e le azioni mirate di recupero) Allegato A5 modello di osservazione, in cui annotare osservazioni iniziali, interventi mirati, difficoltà persistenti Allegato A7 modello di segnalazione sulle difficoltà di apprendimento Allegato A2
10 Allegato A3 LINEE GUIDA REGIONALI PER LE ATTIVITA DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA E importante identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento e riconoscere i segnali di rischio già nella scuola dell Infanzia (Linee Guida 2012) Nella scuola dell Infanzia si svolge un azione di prevenzione primaria, intervenendo sui sintomi cardine del DSA, mentre nella scuola Primaria l individuazione precoce è prevenzione secondaria, è cioè possibile ridurre gli effetti secondari del Disturbo.
11 La ricerca scientifica propone di potenziare le condizioni necessarie per l apprendimento strumentale di lettura/scrittura/calcolo ed evidenzia che la tempestività dell azione educativo - didattica può ridurre gli effetti delle problematiche e rendere più efficace l eventuale riabilitazione. Ci chiediamo: che cosa osservare? che cosa potenziare?
12 Che cosa osservare? LETTURA E SCRITTURA: sviluppo del linguaggio (capacità di comprensione ed espressione, alterazioni fonologiche significative, capacità percettivo - uditive); consapevolezza fonologica, competenza meta-fonologica, abilità visive. GRAFIA: competenze motorio-prassiche, visuo-costruttive, visuo-spaziali; rappresentazione grafica (processi esecutivi della scrittura). CALCOLO: rappresentazione della quantità, nel loro confronto e manipolazione (aggiungere e sottrarre) e nella capacità di astrazione della numerosità al di là del dato percettivo.
13 Che cosa potenziare? LETTURA E SCRITTURA: i processi costruttivi della letto-scrittura. GRAFIA: i parametri esecutivi della scrittura (occupazione dello spazio del foglio e nello spazio del quadretto, orientamento della scrittura), la rappresentazione mentale degli schemi grafo-motori, la direzionalità del segno grafico. CALCOLO: i processi di cognizione numerica basale: subitizing, quantificazione, comparazione, seriazione, strategie di calcolo a mente, procedure esecutive.
14 Allegato A5 Osservazioni sistematiche di rilevazione precoce e attività di recupero mirato Nei primi mesi dell anno in classe prima è opportuno prevedere interventi mirati con tutti i bambini. Viene suggerito l uso dello strumento (Allegato A5) di rilevazione in classe prima in due momenti dell anno: gennaio e maggio. Concretamente, per i bambini che evidenziano delle difficoltà, si possono annotare le azioni mirate di recupero, le modalità e gli strumenti in una tabella.
15 A5 OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITÀ DI RECUPERO MIRATO
16 OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI RECUPERO MIRATO (PRIMARIA) tabella per A5 - Alunno Scuola APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA ELEMENTI PREDITTIVI DIFFICOLTA RISCONTRATE (indicatori) INTERVENTI MIRATI PRE-REQUISITI ESECUTIVI PRE-REQUISITI COSTRUTTIVI LIVELLO PRE- CONVENZIONALE LIVELLO SILLABICO
17 OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI RECUPERO MIRATO (PRIMARIA)- tabella per A5 - Alunno Scuola APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA ELEMENTI PREDITTIVI A) ABILITA DI CALCOLO ARITMETICO NELLA COMPRENSIONE DIFFICOLTA RISCONTRATE (indicatori) INTERVENTI MIRATI B) ABILITA DI CALCOLO ARITMETICO NELLA PRODUZIONE C) ABILITA NELLE PROCEDURE DI CALCOLO ARITMETICO
18 L Allegato A5 prevede anche l osservazione dei PROCESSI DI APPRENDIMENTO (comprensione, attenzione, memoria, modi dell apprendimento), dell AUTONOMIA, del COMPORTAMENTO, della RELAZIONE con i pari e con gli adulti. AREA OSSERVAZIONI INTERVENTI EDUCATIVO- DIDATTICI COMPRENSIONE ATTENZIONE MEMORIA MODI DELL APPRENDIMENTO IMPEGNO PARTECIPAZIONE INTERESSE AUTONOMIA COMPORTAMENTO RELAZIONE CON PARI RELAZIONE CON ADULTI
19 Allegato A7 Rilevazione precoce delle difficoltà di apprendimento Le osservazioni e gli interventi effettuati, utilizzando l Allegato A5, vengono riportati nell Allegato A7, dove si annoteranno anche le difficoltà persistenti. Allegato A2 Relazione sulle difficoltà di apprendimento e segnalazione La rilevazione precoce delle difficoltà di apprendimento viene segnalata dalla scuola al servizio Distrettuale per l Età Evolutiva utilizzando il modello di cui all Allegato A2, che permette alla famiglia di accedere al Servizio Sanitario ai fini di un approfondimento diagnostico.
20 A2 SEGNALAZIONE AI SERVIZI
21 Buon lavoro! Grazie per l attenzione!
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