ORGANIZZAZIONE DEI BENI E ATTIVITA' CULTURALI HINNA A. Percorso di progettazione

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1 1 ORGANIZZAZIONE DEI BENI E ATTIVITA' CULTURALI HINNA A. AA Percorso di progettazione

2 Parte III: Fasi e contenuti di progettazione di aziende e reti di aziende per la gestione di beni e servizi culturali. AA

3 Un percorso di sintesi per la progettazione e lo sviluppo delle aziende e delle reti culturali 1. Analisi di contesto 2. Def. missione 3. Def. Strategia 4. Def. Assetto di governance 5. Def. Assetto finanziario 6. Scelta della forma giuridica 7. Def. Assetto organizzat ivo 8. Elab. Piano Eco- Fin Sistemi integrati di gestione e valorizzazione 9. Predisp. Regolame ntazione di base 10. Predisp. Rendicontaz ione sociale 3

4 Un percorso di sintesi per la progettazione e lo sviluppo delle aziende e delle reti culturali 1. Analisi di contesto 2. Def. missione 3. Def. Strategia 4. Def. Assetto di governance 5. Def. Assetto finanziario 6. Scelta della forma giuridica 7. Def. Assetto organizzat ivo 8. Elab. Piano Eco- Fin Sistemi integrati di gestione e valorizzazione 9. Predisp. Regolame ntazione di base 10. Predisp. Rendicontaz ione sociale 4

5 Pianificazione strategica Fasi Scopo Oggetto Pianificazione strategica Individuare l identità del sistema/bene/attività culturale, andando ad esplicitare la missione, ovvero la dichiarazione di idee, valori e atteggiamenti entro i quali poi orientare la strategia e l azione organizzativa Definire con puntualità: 1. l utilità sociale perseguita ; 2. il peso e l importanza del risultato reddituale 3. il ruolo che il sistema/bene dovrà rivestire nello sviluppo economico territoriale 4. Gli ambiti di integrazione possibili/auspicati 5

6 Pianificazione strategica: la definizione della missione Campo di attività Orizzonte temporale Peso e significato del risultato reddituale Missione istituzionale Ruolo nello sviluppo economico locale Utilità sociale perseguita Sviluppo qualitativo perseguito Crescita dimensionale perseguita 6

7 Funzioni Monitoraggio Definizione del modello di integrazione Osservazione Programma zione Programmazione Decisione Trasporti Sistema pubblico Educazione Promozione turistica Standard di prodotto Comunicazione Offerta Modello di gestione Promo Promozione Trasparenza Qualità Utente Standard di erogazione Informazione Sistemi informativi Filiera turismo Gestione Personale Sistema privato Volontariato Acquisti Imprese eventi Efficienza Efficacia PA Sistemi integrati di gestione e valorizzazione Utente 7

8 Pianificazione strategica: la definizione della strategia di integrazione A. Integrazione di back office Politiche e programmi definizione delle linee guida del Polo; costituzione di un osservatorio permanente sulla domanda culturale; programmazione coordinata degli eventi Gestione condivisione delle funzioni gestionali di base; interna centrale acquisti; Politiche e condivisione delle funzioni promozionali e di fundraising; programmi condivisione dell informazione. B. Integrazione di front office Adeguamento dell offerta capitolato minimo di funzionamento; biglietto integrato; carta dei servizi; formazione integrata del personale. Comunicazione, informazione e promozione Piano strategico di comunicazione integrato; Sito Internet; Comunicazione below the line; Segnaletiche e didascalie; Punto informativo. Impatto sociale esterna C. Integrazione laterale con filiera pubblica Altri SS.PP.LL. Standard di servizio Metodo o forma giuridica Comunicazione, promozione, informazione Qualità e trasparenza Cittadini Turisti utenti Impatto economico Gestionale Efficacia Efficienza Filiera turismo Esterna verso altri sistemi culturali Collettività Policy maker Soggetto gestore Azienda culturale navetta trasporto integrato; integrazione con le scuole. D. Integrazione laterale con filiera privata il progetto di pacchetti turistici, finalizzato ad una commercializzazione Sistemi integrati di gestione e valorizzazione la certificazione di qualità e l attribuzione di un marchio turistico, per l elevazione degli standard di 8

9 Un percorso di sintesi per la progettazione e lo sviluppo delle aziende e delle reti culturali 1. Analisi di contesto 2. Def. missione 3. Def. Strategia 4. Def. Assetto di governance 5. Def. Assetto finanziario 6. Scelta della forma giuridica 7. Def. Assetto organizzat ivo Sistemi integrati di gestione e valorizzazione 8. Elab. Piano Eco- Fin 9. Predisp. Regolame ntazione di base 10. Predisp. Rendicontaz ione sociale 9

10 Definizione assetto di governance: sintesi Fasi Scopo Oggetto Definizione assetto di governance Definire la modalità di soluzione dei problemi di coordinamento tra gli attori interessati Opzioni di assetto di istituzionale : meccanismi di tipo formale senza strutture di coordinamento, meccanismi di tipo formale con strutture di coordinamento, meccanismi di natura proprietaria o semi-proprietaria 10

11 Definizione assetto di governance (il modello analitico) goal difficulty incertezza scambi numero attori disomogeneità attori natura delle interdipendenze densità di rete Complessità informativa Grado di interdipendenza Fabbisogno di integrazione (potenziale) Longevità attesa Meccanismi istituzionali di coordinamento 11

12 Longevità attesa + Fabbisogno di integrazione 4. Definizione assetto di governance La scelta dei meccanismi di coordinamento P 3 P 2 P 1 ά = f (coesione sociale) m. di tipo burocratico senza strutture di coordinamento m. di tipo burocratico con strutture di coordinamento meccanismi di natura proprietaria o semiproprietaria 12

13 Longevità attesa + Fabbisogno di integrazione 4. Definizione assetto di governance La scelta dei meccanismi di coordinamento P 3 P 2 P 1 ά = f (coesione sociale) m. di tipo burocratico senza strutture di coordinamento m. di tipo burocratico con strutture di coordinamento meccanismi di natura proprietaria o semiproprietaria 13

14 Un percorso di sintesi per la progettazione e lo sviluppo delle aziende e delle reti culturali 1. Analisi di contesto 2. Def. missione 3. Def. Strategia 4. Def. Assetto di governance 5. Def. Assetto finanziario 6. Scelta della forma giuridica 7. Def. Assetto organizzat ivo Sistemi integrati di gestione e valorizzazione 8. Elab. Piano Eco- Fin 9. Predisp. Regolame ntazione di base 10. Predisp. Rendicontaz ione sociale 14

15 6. Scelta della forma giuridica Il settore dei Beni Culturali (gestione) 15 Forme di gestione (Art. 115 Codice BC) Gestione diretta: svolta per mezzo di strutture organizzative interne alle amministrazioni dotate di adeguata autonomia scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile, e provviste di idoneo personale tecnico. Le amministrazioni possono esercitare la gestione diretta anche in forma consortile pubblica. Gestione indiretta: attuata mediante concessione a terzi delle attività di valorizzazione anche in forma congiunta e integrata da parte delle amministrazioni cui i beni pertengono mediante procedure ad evidenza pubblica, sulla base della valutazione comparativa di specifici progetti (concessione di servizi, società di diritto privato). Il rapporto tra soggetto concedente e concessionario privato è regolato da un contratto di servizio.

16 16 6. Scelta della forma giuridica Il settore dei Beni Culturali (gestione) Contrattuale Contratto di concessione costruzione e gestione - Concessione di servizi - Sponsorizzazioni - Leasing immobiliare pubblico; - Contratto Artt. 142 e ss. D.Lgs. 163/06 e ss.mm.ii. Partenariato Pubblico Privato - PPP Opere c.d. calde Opere c.d. fredde Artt. 152 e ss. D.Lgs. 163/06 e ss.mm.ii. (V. LIBRO VERDE relativo ai partenariati pubblico privati ed al diritto comunitario degli appalti pubblici e delle concessioni presentato dalla Commissione Europea il ) Ricavi assicurati da cittadini utenti Ricavi assicurati dall amministrazione utilizzatrice Istituzionalizzato SPA o SRL anche consortili a capitale pubblico privato (e, anche se non espressamente indicate, le Fondazioni) Creazione di strutture societarie ad hoc pubblico private Passaggio a controllo privato di un impresa pubblica già esistente (Privatizzazione)

17 6. Scelta della forma giuridica Il settore dei Beni Culturali (gestione) 17 FORME DI GESTIONE IN PPP DEI BENI E ATTIVITA CULTURALI Concessione di costruzione e gestione (nel caso di contratto misto di lavori, servizi, forniture) PPP CONTRATTUALE Concessione di servizi Sponsorizzazioni Società miste PPP ISTITUZIONALIZZATO Fondazioni Associazioni

18 6. Scelta della forma giuridica Il settore dei Beni Culturali (gestione) 18 ART. 278 D.P.R. N. 207/2010 IL PROMOTORE DI SERVIZI (procedimento ad iniziativa privata per l affidamento del contratto di concessione di servizi) Procedura di gara ad hoc avviata in seguito a proposte di soggetti privati che contengano: a) uno studio di fattibilità, b) una bozza di convenzione, c) un piano economico-finanziario asseverato, d) l indicazione dei criteri di aggiudicazione dell offerta economicamente più vantaggiosa, e) le garanzie offerte, f) le spese sostenute per l elaborazione della stessa proposta. Le A. valutano la fattibilità delle proposte entro sei mesi dal ricevimento delle stesse, sotto il profilo a) della funzionalità, b) della fruibilità del servizio, c) della accessibilità al pubblico, d) del rendimento, e) del costo di gestione e manutenzione, f) della durata della concessione, g) delle tariffe da applicare, h) della metodologia di aggiornamento delle stesse, i) del valore economico del piano, l) del contenuto della bozza di convenzione. In caso di presentazione di più proposte queste vengono valutate comparativamente nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità, al fine di individuare un promotore.

19 6. Scelta della forma giuridica Il settore dei Beni Culturali (gestione) 19 ART. 278 D.P.R. N. 207/2010 IL PROMOTORE DI SERVIZI (procedimento ad iniziativa privata per l affidamento del contratto di concessione di servizi) Ai fini della scelta del concessionario, l A. indice una gara informale secondo le previsioni del citato articolo 30 del Codice - in cui viene invitato anche il promotore, ponendo a base di gara la proposta presentata dallo stesso. Il promotore ha il diritto di adeguare la propria offerta a quella giudicata più conveniente, risultando così affidatario della concessione (c.d. diritto di prelazione a favore del soggetto promotore). Il procedimento è dunque articolato in due fasi. La prima nella quale sono presentate le proposte da parte dei soggetti privati interessati, proposte che saranno valutate dall Amministrazione, anche comparativamente tra loro laddove ne siano presentate più di una, al fine di individuare la proposta di pubblico interesse e il soggetto promotore. La seconda fase di gara sulla base della proposta di pubblico interesse finalizzata all affidamento del contratto di concessione e all individuazione del concessionario.

20 IMPRENDITORIALE (MODELLO PROFIT ORIENTED) 6. Forme giuridiche e ipotesi metaorganizzative Società di capitali Mediante l adozione di un impianto normativo E formale l ente esercita le proprie attività con buona flessibilità Organizzativa, autonomia gestionale e strategica (imprese profit e non) GARANTISTA (MODELLO PUBBLICO) L ente è dotato di forte rigidità organizzativa e forte limitazione dell autonomia gestionale Istituzione Azienda Speciale Forme Associative CONTRATTUALE (MODELLO PUBBLICO/PRIVATO PROFIT E NON PROFIT) Comporta l affidamento del nucleo di attività dal soggetto titolare della funzione a una terza realtà con l obiettivo di massimizzazione dell impatto sociale (outcome) dei servizi erogati, nel rispetto dell equilibrio economico di bilancio Fondazione Associazione F. di partecipazione 20

21 Focus Le fondazioni culturali vincoli ed opportunità 21

22 Struttura e contenuti di base Analisi delle specificità istituzionali Valutazione delle complessità organizzativa Individuazione degli ambiti di applicazione 22

23 Tipologie istituzionali FONDAZIONI DI DIRITTO CIVILE Fondazioni classiche FONDAZIONI DI PRASSI 1. Fondazioni di partecipazione 2. Fondazioni comunitari Nuove Fondazioni FONDAZIONI DI DIRITTO SPECIALE 1. Create ex-novo 2. Da trasformazioni 23

24 La Fondazione classica: Analisi Variabili istituzionali OGGETTO DI OSSERVAZIONE ELEMENTI CARATTERIZZANTI SETTORE DI APPARTENENZA TIPOLOGIA ORGANIZZATIVA 1. Pubblico 2. Privato TERZO SETTORE 1. Organizzazione AZIENDA 1. Impresa Formalmente costituita Soggetta ad un vincolo di non distribuzione degli utili Privata Attenzione alla legittimazione sociale Il valore dei risultati = utilità sociale prodotta Il valore economico residuale non è parametro di successo Particolare configurazione del soggetto economico (semi-proprietà) 24

25 La Fondazione classica: Analisi Variabili istituzionali OGGETTO DI OSSERVAZIONE ELEMENTI CARATTERIZZANTI STRUTTURA ECONOMICA AZIENDA DI EROGAZIONE 1. Azienda autoproduttrice 2. Impresa sociale Esigenze di fund raising La gestione patrimoniale rappresenta il fulcro delle combinazioni economiche (base del funding) Il legame tra il patrimonio disponibile e gli obiettivi perseguiti si pone in una logica inversa a quanto accade nel caso dell impresa Equilibrio economico come vincolo di sopravvivenza e non come obiettivo 25

26 Le nuove Fondazione per la cultura CRITERIO DI CLASSIFICAZIONE PROFILO GIRIDICO- ISTITUZIONALE CLASSE DI APPARTENENZA 1. di diritto civile 2. Fondazioni di prassi FOND. DI PARTECIP. FOND. COMUNITARIE 1. di diritto Speciale CREATE EX-NOVO DA TRASFORMAZIONI ELEMENTI CARATTERIZZANTI L importanza dell idea progettuale che dello stock di patrimonio iniziale Particolare rapporto tra patrimonio disponibile e obiettivi perseguiti Attività di pianificazione strategica della raccolta fondi come attività di gestione caratteristica Attenzione all attualità ed utilità degli scopi Maggior numero di attori partecipanti al governo Diverse tipologie di contributi 26

27 Risorse finanziarie Comp. tecniche Comp. Manag. Coop. esterna Coop. interna Protezione esterna Risorse finanziarie Comp. tecniche Comp. Manag. Coop. esterna Coop. interna Protezione esterna Gli attori partecipati ASSETTO ISTITUZIONALE TRADIZIONALE ASSETTO ISTITUZIONE COMPOSITO CONTRIBUTI/ SOGGETTI STATO * ** * ** ENTI PUBB. LOCALI E NON ORG. NON PROFIT * ** ** ** IMPRESE * ** ** ** DONATORI * ** DIRETTORE *** ** * *** MANAGERS E TECNICI PERSONALE * * ** ** COMUNITÀ LOCALI * * * ** U.E. * 27

28 Complessità istituzionale e scelte organizzative: tipologie di Fondazioni a confronto 28

29 ASS. ISTITUZ. ASS. ISTITUZ. SEMPLICE COMPOSTO Fondazioni museali e dimensioni di complessità organizzativa NUOVE FONDAZIONI PER LA CULTURA GRANTING STRATEGIC GIVING DI SUPPORTO OPERATING NON DONATIVE DONATIVE 29

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