SCUOLA MEDIA STATALE UGO FOSCOLO GENOVA RIVAROLO PROGETTO PER UN LABORATORIO TEATRALE NEI CORSI E M TEMPO PROLUNGATO
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1 SCUOLA MEDIA STATALE UGO FOSCOLO GENOVA RIVAROLO PROGETTO PER UN LABORATORIO TEATRALE NEI CORSI E M TEMPO PROLUNGATO MOVIMENTO E'. Conquista della padronanza di sé. Valorizzazione dell'espressività corporea e mimico - gestuale. Valorizzazione della spontaneità e creatività MUSICA E' Ed. Fisica Ed. Musicale Scoperta delle potenzialità musicali del corpo Ascolto e scelta di musiche adeguate alla rappresentazione teatrale Produzione ed esecuzione delle colonne sonore Ed. Fisica LETTURA E'.. STARE INSIEME E'.. Destrutturazione delle storie lette o ascoltate per cogliere gli elementi propri del testo. Caratterizzazione dei personaggi (chi?, dove?, cosa fa?, quando?, perché?) Verbalizzazione e socializzazione delle esperienze Italiano Storia Geografia EDUCAZIONE AMBIENTALE E'. EDUCAZIONE ALL'IMMAGINE E'.. Capacità di lavorare in gruppo Superamento dei disagi Rispetto delle regole Studio delle tradizioni della zona di appartenenz a. Ambiente e ambientazio ne interdisciplinari Italiano Storia Geografia Scienze Caratterizzazione dei personaggi e degli ambienti. Scelta, reperimento e classificazione dei materiali. Realizzazione dei personaggi e degli ambienti, costumi, maschere e scenari. Ed. Artistica
2 MOTIVAZIONI Il fenomeno della dispersione scolastica è molto complesso e ha contorni non ancora chiariti né dal punto di vista quantitativo, né dal punto di vista qualitativo; resta il fatto che i tassi di abbandono sono rilevanti nella scuola media inferiore e ancora più elevati in quella superiore. Il CENSIS, nell analizzare il fenomeno, propone alcune chiavi di lettura e fra le varie ipotesi mette in risalto: - la stretta relazione tra dispersione scolastica e condizione socio culturale; - la stretta correlazione tra dispersione scolastica e irregolarità della carriera scolastica; emerge cioè l incidenza dell attività pedagogica dell insegnamento e l insufficienza di stimoli e incentivi formativi. Si capisce pertanto che l immagine di una scuola che si ritenga al di sopra delle parti non è più accettabile, anzi è necessario mettere in discussione i propri criteri di funzionalità. Appare quindi indispensabile individuare strategie che conducano i ragazzi a convivere costruttivamente all interno della scuola e avviare un processo educativo che porti l alunno a conoscere per intero le proprie capacità per saperle usare in maniera conveniente. Alla luce di queste premesse è utile insegnare ai giovani ad avere consapevolezza dei propri sentimenti e delle proprie sensazioni e a saperle adeguatamente esprimere per poter vivere insieme agli altri con sincerità e spirito di collaborazione. Tutto ciò al fine di ridurre il rischio degli insuccessi scolastici e della dispersione così elevata per ragazzi che presentano segni di disadattamento scolastico e sociale. Le motivazioni al laboratorio teatrale vanno quindi ricercate essenzialmente nelle condizioni socio culturali prevalentemente medio basse del bacino di utenza della scuola, nella presenza di allievi problematici, nella registrazione di casi di abbandono e ripetenza. L esperienza del teatro come strumento didattico si rivela, secondo i dicenti, più utile proprio laddove il contesto sociale in cui vive l allievo è caratterizzato da una carenza di stimolazioni culturali e/o dal disinteresse per la scuola che non sempre è adeguata alle necessità di chi vi entra in condizioni di svantaggio oggettivo. Alla luce di tali motivazioni, la programmazione di un laboratorio teatrale è stata inserita nella programmazione generale di tutte le classi a tempo prolungato, assumendone sia le finalità sia gli obiettivi didattici. In sede di Consiglio di Classe è stata richiesta la collaborazione di vari docenti (lettere, ed. fisica, ed. musicale, ed. artistica, ed. tecnica) che si sono detti disponibili, nella convinzione che un progetto di laboratorio teatrale tragga valore da un metodo di lavoro interdisciplinare per mezzo del quale gli alunni possano apprendere contenuti specifici di ogni disciplina, ma in una visione globale. FINALITA 1- Offrire al ragazzo la possibilità di esprimere se stesso 2- Fargli acquisire sicurezza, maggiore capacità di comunicazione e una padronanza del linguaggio sempre crescente OBIETTIVI GENERALI 1- Approfondire la conoscenza di sé 2- Migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri 3- Sviluppare capacità comunicative più adeguate ed efficaci 4- Acquisire una maggiore conoscenza del proprio corpo, migliorare la coordinazione dinamica generale e acquisire capacità di autocontrollo. OBIETTIVI SPECIFICI AREA PSICOMOTORIA - Potenziare la capacità di coordinazione individuale e relazionale - Potenziare la capacità di attenzione e concentrazione AREA LINGUISTICA MUSICALE ARTISTICA - Sviluppare la capacità di ascolto di testi verbali e non - Sviluppare la capacità di lettura di testi di vario tipo - Sviluppare la capacità di analisi di testi di vario tipo - Sviluppare la capacità di sintesi di testi di vario tipo - Sviluppare la capacità di interpretare in modo personale testi di vario tipo - Sviluppare la capacità di narrare in modo efficace aiutandosi con il gesto e l espressione del volto - Sviluppare la capacità di transcodifica di un testo - Sviluppare la creatività personale sia nella fase di ideazione di un testo da drammatizzare, sia nel trovare soluzioni che lo rendano più efficacemente rappresentabile (scelta della tecnica rappresentativa più adeguata, scenografia, musica, luci, costumi ecc.)
3 CONTENUTI Esercizi di rilassamento, scioglimento, riscaldamento. Esercizi di respirazione Esercizi di concentrazione Esercizi sull uso della voce Esercizi di immobilità e movimento Esercizi di libero movimento nello spazio PIANO DI LAVORO TRIENNALE AREA PSICOMOTORIA METODI MEZZI - L'insegnante si dispone in - Aula predisposta con vari cerchio con i ragazzi e li tappeti e dotata di invita a pronunciare il illuminazione adeguata. proprio nome in vari modi. - Registratore - L'insegnante li invita poi ad - Brani musicali specifici per alzarsi e a battere i piedi, vari tipi di esercizio. come se fossero su un grande tamburo, ad un ritmo sempre più serrato seguendo la musica predisposta. Insegna, seduti in cerchio, varie tecniche di respirazione. L'insegnante, con l aiuto di musiche adeguate, invita i ragazzi ad assumere una posizione comoda, a chiudere gli occhi ed immaginare che la musica entri in loro come una luce. L insegnante fa usare la voce, non tanto per esprimere contenuti logici, ma per esprimere sensazioni e stati d animo. L'insegnante invita i ragazzi ad alternare momenti di immobilità a piccoli gesti significativi. L'insegnante invita i ragazzi a muoversi nello spazio immaginando di essere alghe, alberi mossi dal vento, cavalli, elefanti, ecc.
4 CONTENUTI Ascolto attivo di brani musicali. AREA LINGUISTICA ARTISTICA MUSICALE METODI L'insegnante fa ascoltare ai ragazzi un brano musicale suggerendo di seguire la musica con gli occhi chiusi ed usando il naso o un dito della mano come se si volesse dipingere su un piccolissimo foglio di carta bianco che pian piano diventa sempre più grande. MEZZI - Registratore - Brani musicali Sonorizzazioni L insegnante invita i ragazzi a riprodurre con la voce suoni onomatopeici di vario tipo o fa eseguire esercizi di impostazione della voce. Lettura ed analisi di testi narrativi o poetici dai più semplici ai più complessi L'insegnante dopo la lettura del testo e l individuazione della trama invita a descrivere i personaggi e gli ambienti in modo minuzioso, aiutandosi con i gesti. Testi narrativi e poetici. Invenzioni narrative Interpretazione di immagini fotografiche o pittoriche L'insegnante stimola i ragazzi ad inventare storie di vario tipo: storia del proprio nome, dell oggetto caro ecc. L'insegnante, dopo aver mostrato una fotografia o un dipinto, propone ai ragazzi di inventare una storia partendo dal particolare che li ha maggiormente colpiti. Fotografie, dipinti Transcodifica Tecniche rappresentative L'insegnante propone ai ragazzi di raccontare o di disegnare ciò che hanno visto durante l ascolto di un brano musicale o di disegnare ambienti e personaggi di un testo narrativo letto. L'insegnante spiega le modalità delle varie tecniche rappresentative: mimo, suoni e luci, danza, teatro di parola ecc. Registratore Testi narrativi o poetici Fogli da disegno, colori ecc. Telo, specchio, registratore, brani riproducenti suoni della natura, maschere, proiettore di diapositive, microfono, lampade.
5 TEMPI: due ore settimanali durante le compresenze. MATERIE: lettere, ed. fisica, ed. musicale, ed. artistica, ed. tecnica. VERIFICA 1- Scelta del testo dall immaginario personale o da produzioni d autore (narrativo, musicale, poetico, teatrale) 2- Interpretazione personalizzata del testo 3- Individuazione della tematica 4- Individuazione degli snodi narrativi della storia (antefatto rottura azioni scioglimento) 5- Scelta delle scene teatrali da rappresentare 6- Linguaggio prevalente o combinazioni di diversi linguaggi suggeriti dal testo e possibili nella ituazione scolastica 7- Individuazione dello spazio necessario o possibile (luci, scenografie, oggetti, costumi ecc.) SCHEMA OPERATIVO SOCIALITÀ Linguaggio del corpo e verbale Emozione e sentimento La storia Racconto di Immagine-Sogno Improvvisazione Drammatizzazione INSEGNAR TEATRANDO TEATRANDO IMPARAR.,. Perché parlare di teatro in questo contesto? Perché nel corso degli anni ci siamo resi conto che la scuola doveva necessariamente trovare nuove strategie per condurre i ragazzi a vivere costruttivamente all' interno della scuola, non trascurando le condizioni socio-culturali del nostro bacino di utenza, la presenza di allievi problematici e il fenomeno dell abbandono scolastico e delle ripetenze. Quando parliamo di teatro non facciamo riferimento al teatro degli adulti o esclusivamente al teatro di parola, ma abbiamo pensato a qualcosa di più ampio che investisse le potenzialità espressive a tutto campo. L aula in cui noi lavoriamo non è più un aula, ma uno spazio scenico battezzato dai ragazzi Il baule, simbolo e contenitore di tutte le idee che nascono nel laboratorio e espressione delle diverse discipline interessate.
6 Questo laboratorio teatrale viene attuato sia nelle ore curricolari del Tempo prolungato, sia come attività extra-curricolare nela scuola media FOscolo Il progetto sotteso a questo laboratorio è nato dall esigenza di creare uno spazio magico in cui i ragazzi potessero esprimersi senza quei vincoli imposti dall aula, utilizzando il gioco come approccio, purchè l adulto-docente sia disposto a tornare bambino. Un gruppo di docenti della Foscolo, appunto, dopo aver seguito innumerevoli corsi di formazione sull argomento, è giunto all elaborazione di un proprio progetto non mirato alla preparazione di futuri attori, ma bensi attenti al processo di crescita dei rag. E nostra opinione che il teatro possa svolgere una funzione di recupero dell individualità, dell armonia della persona, luogo dove più facilmente è possibile fare un gioco di squadra,, dove dare spazio a diverse culture, a diverse tecniche e metodologie didattiche e operative, educare alla creatività e, non ultimo, fare dei difetti un elemento di forza dando grande spazio all immaginario giovanile che spesso nella nostra società e anche nella scuola non trova sempre il modo di esprimersi.
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