LE SEDUTE DI AIUTO EDUCATIVO IN AMBIENTE SCOLASTICO

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1 LE SEDUTE DI AIUTO EDUCATIVO IN AMBIENTE SCOLASTICO In un percorso educativo, all'interno di una istituzione scolastica, la Pratica Psicomotoria diventa un'attività privilegiata per il bambino. Egli agisce attraverso un dispositivo pensato dall'adulto che si pone l' obiettivo di rassicurarlo sotto l'aspetto affettivo e psicologico per permettergli di rappresentarsi attraverso il movimento. Nel rappresentarsi, egli dice del suo benessere o del suo malessere. La Pratica Psicomotoria è, a sua volta, una occasione importante per l'operatore che attraverso l'osservazione dell'espressività motoria del bambino ha una opportunità per la sua conoscenza. L aspetto psicomotorio, del bambino ci permette di individuare la qualità della maturazione del bambino negli aspetti psicodinamici, affettivi, relazionali e delle conoscenze e competenze.

2 Gli obiettivi della Pratica Psicomotoria Educativa: 1.favorire lo sviluppo della funzione SIMBOLICA, attraverso il piacere del fare, dell agire, del giocare, del creare.. sapendo bene che le prime simbolizzazioni sono nell ordine del corpo e del movimento; 3.favorire lo sviluppo del processo di rassicurazione. Il bambino si rassicura in ordine alle angosce arcaiche tramite la mediazione del PIACERE A SIMBOLIZZARE; 4.favorire lo sviluppo del processo di decentrazione. Il bambino si decentra quando è capace di legare le emozioni a alle rappresentazioni mentali, quando diventa capace di simbolizzare e di legare le emozioni con tutto ciò che è dell ordine del simbolico.

3 All interno dei gruppi educativi possiamo avvicinarci al bambino e scoprire o, fare delle ipotesi sul suo funzionamento tanto da rilevare anche le minime difficoltà che il bambino tiene rispetto alla sua relazione con il mondo esterno. E per questo motivo che si è pensata una strategia di avvicinamento al bambino, senza invasione in cui egli possa essere contenuto e rassicurato sotto l aspetto affettivo ed aiutarlo così superare anche le difficoltà più o meno importanti.

4 Il dispositivo della seduta educativa costituisce una opportunità di prevenzione da eventuali difficoltà che il bambino incontra nella sua maturazione. Tuttavia, ci sono bambini che per varie cause interne ed esterne, mostrano nell'ambito del contesto scolastico, livelli di difficoltà più intensa sia nella disponibilità agli apprendimenti scolastici sia nelle relazioni con i coetanei e con gli adulti. Questi bambini non son certificati, sono bambini che chiedono un aiuto a trasformarsi tonicamente ed emozionalmente per meglio vivere nella loro pelle La seduta di aiuto consente di accompagnare il bambino nella sua maturazione psicologica favorendo l'accesso alla funzione simbolica. Le strategie messe in atto all'interno della seduta possono ristabilire la relazione del bambino con il mondo esterno, il desiderio di andare verso l'altro è la base della comunicazione. La strategia più importante all'interno della seduta di aiuto, sarà il gioco e l'azione del bambino come opportunità di trasformazione e costruzione dell'unità di se che può formarsi solamente su una base di piacere.

5 ALCUNE IMMAGINI DI SEDUTE DI AIUTO In un primo momento sarà necessario riattualizzare il piacere sensomotorio.

6 Da queste immagini si osserva una pulsionalità trattenuta, il sintomo evidente di una espressività ritirata.

7 Si osserva ancora la scarsa intenzionalità nell'uso del materiale,che evidenzia una povertà di engrammi di piacere.

8 L atteggiamento di ritiro assume varie espressioni che vanno dall inibizione del movimento per arrivare a modalità espressive ipermotorie. Attualmente, bambino. sempre di più si parla di depressione del La depressione, per l adulto ha un vissuto che è espresso a parole. Nel bambino si riscontrano degli equivalenti depressivi: ritardo isolamento scarsa autostima immagine di sé svalutata fragilità dell io ecc.

9 Ecco dove si collocano le sedute di aiuto educativo. Sarà necessario pensare che l adulto diventa per il bambino l'equivalente di un tutore, il garante della sua possibilità di agire. Un adulto con la capacità di contenere, una persona a cui dire di sé, a cui fare delle richieste, che tiene una competenza nel fornire le risposte adeguate nel momento in cui ha saputo leggere le domande.

10 Contenere e di conseguenza contenersi è individuabile nella capacità di tenere ferma la mente su qualche cosa. Il contenimento psichico parte dal contenimento fisico (la possibilità di conoscere di sé). Se riteniamo che una motricità ritirata e l'impossibilità di accedere al processo di simbolizzazione siano per il bambino un sintomo di malessere espresso attraverso il corpo e il movimento, dobbiamo anche considerare che il sintomo ha valenze comunicative. Sarà bene pensare che, in questo caso, abbiamo di fronte un individuo che ci pone delle domande. E questo che si intende quando si parla di adulto che è in grado di individuare le domande che il bambino pone e sa dare una risposta adeguata.

11 LA MANCANZA DI RISPOSTA può diventare persecutoria. È la negazione dell individuo che chiede. È preferibile una cattiva risposta. In sintesi cosa avviene in seduta, quali sono le domande e le risposte che intercorrono fra adulto e bambino? B. aiutami a provare piacere R: Permettere al bambino di mobilizzare il corpo attraverso il dispositivo della seduta. Permettere al bambino un contenitore affettivo e rassicurante che egli ritroverà attraverso un operatore competente. B. aiutami a tenere pensieri. R: Permettere al bambino di mobilizzare la immagini, anche attraverso il paradosso (se necessario). Favorire il gioco simbolico attraverso le minime sfumature che il bambino propone.

12 Se il significato della spinta è allontanare l'altro da sé per poter esistere, in questo caso notiamo una spinta debole, si può ipotizzare ancora una mancanza di desiderio di andare verso l'altro, una scarsa comunicazione.

13 Attraverso strategie mirate, il setting, l'attitudine dell'operatore che ha assunto un atteggiamento positivo e decolpevolizzante riguardo la distruzione, (in questo caso come esempio) ritroveremo il bambino in una prima ricerca di piacere sensomotorio.

14 La foto può indicarci un riconoscimento di sé allo specchio, potrà essere considerata come momento di differenziazione fra sé e il non sé.

15 Nel bambino in primo piano vediamo la ricerca dell'equilibramento nel secondo c'è una ricerca di piacere sensomotorio ma vi è ancora la mancanza di un progetto di azione. È questa una osservazione che potrà mettere l'operatore nella condizione di ricercare altre strategie.

16 Non appena il bambino si sentirà ascoltato, e l'operatore potrà mettere in atto le strategie più adatte al fine di rassicurarlo e rispondere alle sue domande e ai suoi bisogni, attraverso una competente comprensione, vivrà una attenuazione delle angosce e sarà in grado più facilmente di aprirsi e accedere alla dimensione simbolica. Le immagini che seguono, possono testimoniare il passaggio dal piacere sensomotorio al gioco simbolico: dai giochi di rassicurazione profonda ai giochi di rassicurazione superficiale B.A.; la dimensione simbolica compensa la mancanza di mezzi che il bambino tiene per potersi rassicurazione in merito alle angosce arcaiche di perdita del corpo, inoltre, con l'aiuto dell'ambiente possono emergere le esperienze di piacere ingrammate in lui.

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21 Altre domande che il bambino pone all'adulto: B. ho bisogno che tu mi stia vicino. Permettere al bambino di vivere un adulto che sostiene. B. ho bisogno che tu ti allontani per permettermi di provare. Il bambino che allontana l adulto, mettere distanza per esistere. B. ho bisogno di conoscere il mondo esterno come diverso da me. L adulto che permette al bambino di fare la differenza. Favorire la percezione del Sé. Strategia basata sulla relazione il sé e l altro.

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26 Permettere al bambino di compiere una attività che si trasforma, l azione.. Favorire nel bambino la possibilità di dire IO. Favorire l intenzionalità. Considerare che il corpo che sono è diverso dal corpo che gli altri vedono ( sia dell operatore che del bambino). Favorire il corpo che ha potenza, competenza per permettere una trasformabilità a livello psichico. Reperire ciò che il bambino tiene ed aiutarlo a trasformare. Gioco azione- livello di simbolizzazione (quando l inizio è differente della fine).

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40 B. ho bisogno che tu conosca ciò che io sono, ciò di cui io ho bisogno. L attitudine dell'operatore come sistema. che permette di: - Attivare il codice comunicativo - Saper cogliere le scene della seduta. - Riconoscere i mezzi che il bambino tiene per rassicurarsi. - Individuare le strategie per procedere nell intervento. - Essere presente con la propria competenza nell'imprevedibilità dell'azione del bambino e del gruppo.

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47 Per concludere citiamo Bernard Aucoturier: La Pratica Psicomotoria non lavora sulle angosce e sulle difese ma sul senso dell'espressività motoria. Lavoriamo per instaurare, in campo educativo, o restaurare in campo di aiuto terapeutico, quei percorsi di rassicurazione originaria e quella dinamica di piacere che sono mancati al bambino e che hanno limitato i suoi investimenti affettivi a livello di sviluppo. La Pratica Psicomotoria è basata su una dinamica di maturazione psicologica intimamente connessa ad una dinamica di piacere.

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