Scheda 51 APPARATO SCHELETRICO (3)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Scheda 51 APPARATO SCHELETRICO (3)"

Transcript

1 Scheda 51 APPARATO SCHELETRICO (3) GABBIA TORACICA Il nome di gabbia toracica può essere considerato alla lettera, in quanto protegge letteralmente organi delicati come cuore, e polmoni. Tuttavia non è una vera e propria struttura rigida ma, grazie alle parti cartilaginee, possiede una certa elasticità che si nota durante i movimenti respiratori. E' formata da: sterno: (osso piatto), posto anteriormente e riccamente vascolarizzato e ricco di midollo osseo rosso, collegato alle coste da una struttura di cartilagine; coste vere: 12 coppie coste false: 3 coppie che si uniscono insieme collegandosi alla settima costa vera coste fluttuanti: articolate con la spina dorsale ma non con lo sterno (da cui il nome) Nella parte posteriore le coste si articolano con la colonna vertebrale CINTURA SCAPOLARE E' la struttura ossea che collega il tronco all'arto superiore. E' formata da: clavicola di forma allungata e si trova anteriormente alla base del collo scapola osso piatto di forma triangolare e si trova posteriormente ARTO SUPERIORE Si divide in braccio formato dall'omero avambraccio formato dal radio (in corrispondenza del dito pollice della mano) e dall'ulna (in corrispondenza del dito mignolo della mano) mano formata da carpo (8 ossa che formano il polso), metacarpo (5 ossa che formano il palmo della mano) e 14 falangi ( 3 per ogni dito escluso il pollice che ne ha 2) denominate rispettivamente falange, falangina, falangetta.

2 Scheda 52 APPARATO SCHELETRICO (4) CINTURA PELVICA Svolge la funzione di collegare al tronco gli arti inferiori e di sostegno e protezione per i visceri addominali. E' costituito dalle due ossa delle anche, che si articolano (cioè sono a contatto) anteriormente tra di loro e posteriormente con l osso sacro. Ciascuna anca è composta dalla fusione di 3 ossa Ileo (parte superiore posteriore e più larga), ischio (parte inferiore posteriore) e pube (parte anteriore). Lateralmente l'anca si articola con l'osso della gamba. ARTO INFERIORE L'arto inferiore si suddivide in 3 parti: coscia, gamba e piede. Nella coscia c'è il femore l'osso più lungo del corpo umano, nella gamba troviamo la tibia (medialmente) e il pèrone (posto lateralmente posteriormente). Nell'articolazione gamba-coscia troviamo la rotula, che oltre a svolgere un ruolo importante per l'articolazione, la protegge nel caso di cadute. Nel piede troviamo il tarso (caviglia) formato da 7 ossa tra cui il calcagno e l'astragalo a cui segue il metatarso (formato da 5 ossa - uno per ogni dito del piede) e 14 falangi come nella mano denominate prima falange, seconda falange e terza falange (l'alluce ha solo 2 falangi). ARTICOLAZIONI Quando 2 o più ossa sono a contatto fra di loro si parla di articolazioni interconnessi fra di loro tramite tessuto connettivo. A seconda della mobilità, cioè della possibilità di muoversi le articolazioni di si dividono in: mobili (o diartrosi): permettono ampi movimenti come quelli del gomito, del ginocchio e della spalla semimobili (o anfiartrosi): permettono movimenti molto limitati come quelli delle vertebre fisse (o sinartrosi): non permettono alcun movimento percettibile come suture craniche o l'osso sacro. MOVIMENTI ARTICOLARI I movimenti consentiti dalle articolazioni sono tantissimi, tuttavia i più comuni sono i seguenti: abduzione: allontanamento dell'asse mediano dal corpo adduzione: avvicinamento all'asse mediano del corpo flessione: riduzione dell'angolo formato dalle ossa estensione: aumento dell'angolo formato dalle ossa pronazione: movimento di rotazione del braccio in modo che il palmo della mano viene rivolto all'indietro supinazione: movimento di rotazione del braccio in modo che il palmo della mano viene rivolto in avanti

3 Scheda 53 APPARATO MUSCOLARE (1) La conoscenza dei muscoli e delle loro azioni è importante per la pratica estetica professionale; quando si pratica un massaggio, infatti, è importantissimo sapere forma, posizione e funzione dei muscoli che si vanno a manipolare. CARATTERISTICHE E FUNZIONI DEI MUSCOLI L'apparato muscolare rappresenta un pò meno del 50% del peso corporeo ed è composto da circa 600 muscoli diversi posizionati fra pelle e scheletro. I muscoli sono eccitabili cioè sensibili agli stimoli interni, e agli stimoli meccanici (punture) elettrici (scosse) e termici esterni. I muscoli sono anche elastici, cioè in grado di estendersi e contrarsi. I muscoli svolgono anche vari funzioni: movimento: i muscoli scheletrici rappresentando la parte attiva dell'apparato locomotore sostegno ed equilibrio: solo una marte dei muscoli scheletrici svolge questa funzione, ed essi sono responsabili della stazione eretta e delle diverse posture che può assumere il corpo protezione: i muscoli dell'addome proteggono tutti gli organi addominali plastica: i muscoli cosiddetti pellicciai contribuiscono a modellare e dare forma al corpo mimica: questa funzione è svolta dai muscoli facciali responsabili delle espressioni del volto termoregolazione: in caso di abbassamento della temperatura corporea, i tremori dei muscoli servono per liberare energia sottoforma di calore I muscoli si suddividono in muscoli lisci, capaci di avere contrazioni involontarie lente e prolungate, stimolati dal sistema nervoso autonomo localizzati nei visceri e nei vasi, e muscoli striati capaci di avere movimenti volontari, stimolati dal sistema nervoso centrale e in rapporto con scheletro e pelle. Ogni muscolo striato o volontario è formato dall'unione di fibre muscolari, organizzate in fasci che, insieme, formano il muscolo. All'interno del muscolo sono presenti nervi (per la sensibilità e la contrazione) e vasi sanguigni (fonte di nutrimento e ossigeno). Nel muscolo striato si distingue un ventre (o corpo) e tendini (cordoncini molto resistenti) che collegano il muscolo con l'osso. In base alla posizione i muscoli si dividono in: scheletrici: sono profondi, voluminosi e rivestono lo scheletro. Consentono i movimenti e rappresentano il 40% circa del peso corporeo. Se ne classificano circa 400 pellicciai (o cutanei o mimici): superficiali e direttamente collegati al derma. In base alla forma si dividono in: lunghi: come quelli degli arti inferiore e superiore larghi o piatti: muscoli del tronco a ventaglio: muscoli pettorali orbicolari: bocca e occhi

4 Scheda 54 APPARATO MUSCOLARE (2) MUSCOLI DELLA TESTA Si dividono in 2 gruppi: muscoli del cranio: hanno inserzioni alla mandibola e permettono la masticazione. I più importanti sono 2 temporali (partecipano alla masticazione), 2 frontali (corrugamento della cute della fronte) e 2 occipitali muscoli della faccia: muscolatura molto complessa, i più importanti sono: 2 orbicolari dell'occhio, 2 corrugatori del sopracciglio, 2 gruppi di muscoli nasali, orbicolare della bocca, 2 piccoli zigomatici, 2 grandi zigomatici, 2 elevatori del labbro, 2 massenteri MUSCOLI DEL COLLO I muscoli del collo sono tutti pari. Quelli pellicciai sono 2 platismi e il loro rilassamento produce le rughe al collo. Quelli scheletrici 2 sternocleidomasoidei (consentono la flessione e rotazione della testa) 2 sopraioidei e 2 sottoioidei 6 scaleni (3 per lato che consentono la flessione della colonna vertebrale e innalzamento delle coste quando si sospira). MUSCOLI DEL DORSO I muscoli del dorso sono numerosi per il semplice fatto che l'organismo umano è a statura eretta. Nel campo estetico professionale sono di interesse solamente quelli superficiali. I più importanti sono il trapezio che consente l'estensione della testa, e alcuni movimenti della spalla, il gran dorsale che permette mo spostamento all'indietro e verso il basso del braccio, lo splenio che permette inclinazione, estensione e rotazione del capo, il romboide interessato ai movimenti della scapola verso l'alto e medialmente (verso il centro) e il dentato posteriore per l'innalzamento e l'abbassamento delle coste.

5 Scheda 55 APPARATO MUSCOLARE (3) MUSCOLI DEL TORACE Come per le altre parti del corpo la parte che ci riguarda è quella superficiale in cui troviamo: grande pettorale responsabile del sostegno del seno e dell'adduzione del braccio (vedi scheda 52), piccolo pettorale (movimenti della spalla e delle coste), dentato anteriore (innalzamento delle coste) MUSCOLI DELL'ADDOME La cavità addominale contiene numerosi e importanti visceri dell'apparato digerente e di quello urogenitale. E' delimitata, anteriormente, da voluminosi muscoli piatti aventi funzione protettiva. I muscoli più importanti dell'addome che possono interessarci sono il retto dell'addome (per la flessione in avanti del torace e in tutti gli sforzi addominali), l'obliquo interno, l'obliquo esterno, e il trasverso (flessione in avanti del torace e rotazione, abbassamento coste)

6 Scheda 56 APPARATO MUSCOLARE (4) MUSCOLI DELL'ARTO SUPERIORE La muscolatura dell'arto superiore comprende tantissimi muscoli particolarmente importanti e specializzati per il fatto che consentono una serie di movimenti ed azioni complesse, precise e delicate. Nel corso dell'evoluzione gli arti superiori si sono strutturati e specializzati come organi della prensione e della precisione. Fanno parte della muscolatura dell'arto superiore i muscoli della spalla, del braccio e della mano. Fanno parte dei muscoli della spalla il deltoide (muscolo voluminoso superficiale di forma triangolare che ricopre la testa dell'omero e consente i movimenti del braccio), il sottoscapolare, il grande rotondo, il piccolo rotondo, il sovraspinato e il sottospinato (tutti muscoli profondi che formano gran parte del cavo ascellare). Fanno parte dei muscoli del braccio il bicipite brachiale (posto nella parte anteriore del braccio, parte con 2 ventri dalla scapola, si riunisce in un unico ventre che termina nel radio), il brachiale (muscolo profondo posto sotto il bicipite), il tricipite brachiale (posto nella parte posteriore del braccio, composto da tre ventri, superiormente, due di essi si inseriscono nella scapola e uno nell'omero, inferiormente questi si uniscono in un unico ventre che si inserisce nell'ulna. I muscoli dell'avambraccio nella parte anteriore sono detti flessori del carpo, flessori delle dita, pronatori della mano; nella parte posteriore troviamo gli estensori del carpo, estensori delle dita. A differenza del dorso della mano dove sono presenti molte formazioni tendinee, nel palmo mano si trovano numerosissimi muscoli. In corrispondenza del pollice si trova l' eminenza tenar, che consente il movimento del pollice, mentre in corrispondenza del mignolo si trova l'eminenza ipotenar, che consente i movimenti del mignolo. Al centro del palmo della mano si trovano i lombricali e gli interossei che consentono i movimenti delle dita centrali.

7 Scheda 57 APPARATO MUSCOLARE (5) MUSCOLI DELL'ARTO INFERIORE La muscolatura dell'arto inferiore, consente la deambulazione e gli spostamenti nello spazio e, nel corso dell'evoluzione si è specializzata per consentite la posizione eretta e sostenere il peso del corpo. I muscoli più importanti dell'anca sono il grande gluteo (uno dei muscoli più voluminosi del corpo umano, spesso ricoperto da pannicolo adiposo), il medio gluteo (parzialmente ricoperto dal grande gluteo, nella parte laterale rivestito da pannicolo adiposo formando il fianco) e il piccolo gluteo (il più profondo dei tre). Questi muscoli consentono il mantenimento della stazione eretta e la maggior parte dei movimenti della coscia. Nella coscia troviamo una massa muscolare abbastanza voluminosa con muscoli molto allungati. Nella regione anteriore sono evidenti il muscolo sartorio (i suoi fasci attraversano obliquamente l'intera coscia dirigendosi verso il basso, fra i movimenti che consente c'è accavallamento della coscia), il muscolo quadricipite formato dal retto del femore, il vasto laterale, il vasto mediale e il vasto intermedio. Nella parte posteriore si trovano il bicipite femorale il semitendinoso e il semimembranoso.

8 Scheda 58 APPARATO MUSCOLARE (6) Come per le ossa, anche per i muscoli, nella gamba troviamo molte analogie con il braccio. Anche qui distinguiamo muscoli della parte anteriore e posteriore. Nella parte anteriore troviamo il tibiale anteriore, l'estensore lungo delle dita e l'estensore lungo dell'alluce. Nella parte laterale troviamo il peroneo lungo, e il peroneo breve. Nella parte posteriore troviamo il tricipite della sura formato da tre ventri detti gemello interno e gemello esterno (che insieme formano il gastrocnemio) e il muscolo soleo. Nella zona dorsale del piede, come nella mano, ci sono pochissimi muscoli, qui distinguiamo: i muscoli estensori brevi delle dita e dell'alluce. Nella parte plantare, invece troviamo i flessori dell'alluce, i flessori delle dita, gli abduttori dell'alluce e gli abduttori delle dita i lombricali e gli interossei infine gli estensori delle dita.

9 Scheda 59 MECCANISMO DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE Per la contrazione muscolare sono essenziali 3 elementi: 1. impulso nervoso: viene trasmesso dal nervo che si attacca al muscolo tramite la placca motrice. L'impulso nervoso consiste nella inversione di polarità della membrana cellulare normalmente carica negativamente all'interno e positivamente all'esterno. Tali cariche sono dovute alla presenza di ioni Calcio Ca + e Potassio K + presenti normalmente all'esterno della membrana cellulare. 2. ioni calcio: In seguito all'arrivo dell'impulso nervoso, a livello delle fibre muscolari si hanno profonde modificazioni che determinano la liberazione, tra le fibrille, di ioni calcio. E proprio la presenza del calcio che permette la già citata "interazione actina-miosina", attraverso la quale si formano dei ponti che permettono ai filamenti di actina di scivolare e incastrarsi ulteriormente tra quelli di miosina, determinando così l'accorciamento del sarcomero e quindi la contrazione. Il calcio, quindi, è importante anche per la contrazione muscolare e non soltanto per la formazione ed il rinnovo del tessuto osseo. Nella nostra dieta non devono perciò mai mancare latte e/o suoi derivati. 3. energia: Affinché la contrazione muscolare possa avvenire è indispensabile molta energia. La principale fonte di energia per il nostro organismo, è rappresentata dagli alimenti e più precisamente dai principi nutritivi contenuti negli alimenti, dai quali si ricava energia in seguito al processo digestivo. È bene tenere presente che non tutti i principi nutritivi svolgono una funzione energetica, ma soltanto i glucidi (per meglio intenderci gli zuccheri), i lipidi (grassi) ed i protidi (proteine). Come fonte energetica, soprattutto in caso di intensa attività, i muscoli usano preferibilmente il glucosio, perché il suo utilizzo è più facile e rapido e non i grassi, anche se forniscono più del doppio delle calorie. Con il metabolismo degli zuccheri si ha la sintesi di ATP che è la fonte di energia subito pronta all'uso per la cellula, ed in questo specifico caso è fonte energetica per la contrazione muscolare. Quando il muscolo è in funzione e lavora, consuma più glucosio proprio perché ha maggior bisogno di energia; in queste trasformazioni biochimiche interviene anche l'ossigeno, perciò: Glucosio CO 2 + H 2 O + Energia = ATP LAVORO AEROBIO (RESA ENERGETICA ELEVATA) Tutto ciò succede se lo sforzo muscolare non è eccessivo e quindi l'ossigeno, portato dal sangue ai muscoli, è sufficiente per bruciare gli zuccheri e produrre l'energia necessaria in quel momento; si parla a tale proposito di lavoro aerobio. Ma se si continua a far lavorare i muscoli, se ci si sforza eccessivamente, cosa succede? Prima si avverte un senso di stanchezza, poi di indolenzimento muscolare; se non ci si ferma arriva un crampo e, al limite, si può arrivare ad un collasso cardiaco. Tutto questo perché la quantità di ossigeno fornita dal sangue non è più sufficiente ai muscoli, i quali devono perciò lavorare in sua assenza; si parla a tale proposito di lavoro anaerobio (senza ossigeno) che possiamo così riassumere: Glucosio (senza 0 2 ) Acido lattico + Energia = ATP LAVORO ANAEROBIO (RESA ENERGETICA BASSA) È proprio la sostanza tossica, prodotta dal muscolo sotto sforzo, e cioè l'acido lattico, che accumulandosi è direttamente responsabile dell'affaticamento, dell'indolenzimento, dell'irrigidimento muscolare. Per porre rimedio a tutto ciò, per smaltire l'acido lattico, eliminare scorie e tossine accumulate nei muscoli e ricaricarli di 02 e nutrimento, sono necessari un meritato riposo ed un buon massaggio (per riattivare la circolazione).

10 Scheda 60 PATOLOGIE DELL'APPARATO LOCOMOTORE (1) Le alterazioni patologiche a carico dell'apparato locomotore possono avere diversa origine: congenita traumatica flogistica (infiammatoria) distrofica (cioè causata da alterazione della nutrizione dell'organismo) neoplastica (tumore) La presenza di queste alterazioni è, ovviamente, una controindicazione assoluta al trattamento estetico. Di seguito alcune alterazioni comuni riguardanti l'apparato locomotore: Frattura: rottura dell'osso e perciò interruzione della sua continuità anatomica. In genere è conseguenza di traumi esterni (cadute, colpi violenti, schiacciamenti), ma sono possibili anche fratture patologiche quando le ossa risultano più fragili in seguito a diverse malattie quali osteoporosi, infezioni e tumori. Ginocchia valghe: le gambe assumono forma ad X. Ginocchia vare: le gambe assumono forma ad O. Osteomalacia: indebolimento del tessuto osseo in seguito ad alterazione nel metabolismo di calcio, fosforo e vitamina D. Osteoporosi: rarefazione del tessuto osseo che diventa perciò sempre più poroso e fragile e perde progressivamente la tipica proprietà meccanica; è responsabile di dolori, deformazioni allo scheletro ed inoltre di fratture di difficile guarigione. Le cause sono diverse: carenza di stimoli ormonali (tipica di una certa età), carenze alimentari, forme ereditarie, ecc. Piede piatto: appiattimento della volta della pianta del piede, normalmente presente. Rachitismo: malattia dello scheletro che diventa fragile e si deforma in seguito a carenza di calcio o di vitamina D; compare durante l'accrescimento. Artrite: disturbo infiammatorio, spesso cronico, a carico delle articolazioni che si deformano, si irrigidiscono, creano dolore; a volte ne sono responsabili dei microrganismi. Artrosi: malattia, che colpisce le articolazioni con danno e degenerazione della cartilagine, che porta, progressivamente, ad una vera e propria deformazione dei capi articolari in seguito ad infiammazione, dolore e contrazione muscolare. Distorsione: insieme di lesioni che interessano la capsula ed i legamenti di un'articolazione, ma senza lo spostamento dei capi articolari; è procurata da movimento anormale o comunque forzato. (continua alla scheda successiva)

IL SISTEMA SCHELETRICO

IL SISTEMA SCHELETRICO IL SISTEMA SCHELETRICO Il sistema scheletrico è una complicata impalcatura interna che svolge tre importantissime funzioni: sostiene il corpo e consente di mantenersi in posizione eretta; protegge gli

Dettagli

tessuto muscolare 600 l apparato locomotore

tessuto muscolare 600 l apparato locomotore SISTEMA MUSCOLARE INDICE Muscolo striato Muscolo liscio Muscolo cardiaco Come si contrae un muscolo I muscoli scheletrici lavorano in coppia I muscoli del capo e del collo I muscoli del tronco I muscoli

Dettagli

Sistema scheletrico. Due sono i tessuti: tessuto osseo tessuto cartilagineo.

Sistema scheletrico. Due sono i tessuti: tessuto osseo tessuto cartilagineo. SISTEMA SCHELETRICO Sistema scheletrico Sistema scheletrico è formato da 205 ossa e ha delle funzioni importanti: sostiene il corpo e permette il movimento protegge gli organi delicati (cervello, cuore,

Dettagli

IMC advanced education ARTO SUPERIORE

IMC advanced education ARTO SUPERIORE IMC advanced education ARTO SUPERIORE Ciascun braccio si articola con il tronco attraverso il cingolo scapolare. Esso è costituito dalla clavicola e dalla scapola, cui si connette l omero. La clavicola

Dettagli

Sostegno e locomozione

Sostegno e locomozione Sostegno e locomozione Uno scheletro è un apparato che deve svolgere almeno le seguenti funzioni: sostenere il corpo permettere il movimento proteggere organi interni Uno scheletro può essere: Idroscheletro

Dettagli

Sistema scheletrico. - ossa. - cartilagini. Il sistema scheletrico è fatto da: - articolazioni. Nel tessuto osseo

Sistema scheletrico. - ossa. - cartilagini. Il sistema scheletrico è fatto da: - articolazioni. Nel tessuto osseo Sistema scheletrico - ossa Il sistema scheletrico è fatto da: - cartilagini - articolazioni Nel tessuto osseo ci sono tante lamelle e in mezzo ci sono le cellule chiamate osteociti. I vasi sanguigni passano

Dettagli

PERCORSO 3 Il sostegno e il movimento

PERCORSO 3 Il sostegno e il movimento PERCORSO Il sostegno e il movimento di Elena Ballarin Riferimento al testo base: A. Acquati, Con gli occhi dello scienziato, volume, unità 8, pp. - / volume C, unità, pp. 08-7 Destinatari: scuola secondaria

Dettagli

ANATOMIA FUNZIONALE DEI PRINCIPALI MUSCOLI MUSCOLI CHE MOBILIZZANO IL PIEDE

ANATOMIA FUNZIONALE DEI PRINCIPALI MUSCOLI MUSCOLI CHE MOBILIZZANO IL PIEDE ANATOMIA FUNZIONALE DEI PRINCIPALI MUSCOLI MUSCOLI CHE MOBILIZZANO IL PIEDE Estensore lungo dell alluce Flette (flessione dorsale) l'alluce e il piede (a). In sinergia con il Tibiale anteriore solleva

Dettagli

Il sistema muscolare

Il sistema muscolare 1 Leggere Leggi questo testo. I muscoli 1 I muscoli, a seconda del tipo di movimento, si chiamano: 5 10 flessori o adduttori, se permettono l avvicinamento di due ossa (in particolare, il muscolo flessore

Dettagli

LESIONI SCHELETRICHE

LESIONI SCHELETRICHE LESIONI SCHELETRICHE LESIONI MUSCOLO - SCHELETRICHE Anatomia dell APPARATO SCHELETRICO Lo scheletro umano è costituito da 208 ossa di diversi tipi: OSSA BREVI (es.vertebre) OSSA PIATTE (es. SCAPOLA, BACINO)

Dettagli

Indice PARTE 2. L APPARATO LOCOMOTORE ATTIVO E PASSIVO

Indice PARTE 2. L APPARATO LOCOMOTORE ATTIVO E PASSIVO Indice PARTE I. ELEMENTI DI CITOLOGIA ED ISTOLOGIA 1.ELEMENTI DI CITOLOGIA ED ISTOLOGIA CENNI DI CITOLOGIA La struttura della cellula CENNI DI ISTOLOGIA Il tessuto epiteliale L epitelio di rivestimento

Dettagli

PREVENIRE LA PATOLOGIA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA Testo e disegni di Stelvio Beraldo

PREVENIRE LA PATOLOGIA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA Testo e disegni di Stelvio Beraldo PREVENIRE LA PATOLOGIA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA Testo e disegni di Stelvio Beraldo L'articolazione scapolo-omerale si caratterizza per la capacità di permettere in maniera molto ampia i movimenti

Dettagli

Alivello del collo i muscoli sono localizzati in due regioni triangolari

Alivello del collo i muscoli sono localizzati in due regioni triangolari ICOLLO COLLO Alivello del collo i muscoli sono localizzati in due regioni triangolari denominate triangolo anteriore e posteriore. Il triangolo anteriore è delimitato dalla mandibola, dallo sterno e dal

Dettagli

CORPO UMANO. CAPO o TESTA TRONCO ARTI CRANIO ADDOME ARTI SUPERIORI AVAMBRACCIO BRACCIO ARTI INFERIORI MANO

CORPO UMANO. CAPO o TESTA TRONCO ARTI CRANIO ADDOME ARTI SUPERIORI AVAMBRACCIO BRACCIO ARTI INFERIORI MANO CORPO UMANO CAPO o TESTA TRONCO ARTI CRANIO FACCIA ARTI SUPERIORI ARTI INFERIORI TORACE ADDOME AVAMBRACCIO BRACCIO MANO COSCIA GAMBA PIEDE EPIDERMIDE Strato corneo Strato germinativo Ghiandole sebacee

Dettagli

VERIFICA La struttura generale e il rivestimento

VERIFICA La struttura generale e il rivestimento ERIICA La struttura generale e il rivestimento Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? Gli organismi unicellulari sono costituiti da tessuti In un organo ci sono tessuti di tipo diverso Un sistema è costituito

Dettagli

ALLENAMENTO DEI MUSCOLI POSTERIORI DELLE COSCE

ALLENAMENTO DEI MUSCOLI POSTERIORI DELLE COSCE ALLENAMENTO DEI MUSCOLI POSTERIORI DELLE COSCE Testo e disegni di Stelvio Beraldo La regione posteriore delle cosce ("faccia" posteriore) è formata dai muscoli (Farina A.: Atlante di anatomia umana descrittiva

Dettagli

La Velocità. Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele. Venerdi 24 Ottobre 2014

La Velocità. Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele. Venerdi 24 Ottobre 2014 La Velocità Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele La velocità Definizione e funzionamento Velocità (1) La velocità è la capacità di compiere movimenti di una certa ampiezza in un tempo limitato.

Dettagli

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb)

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb) LE FIBRE MUSCOLARI La fibra muscolare è considerata l' unità funzionale del muscolo scheletrico o, più semplicemente, una delle tante cellule che lo compongono. Ogni muscolo è infatti formato da un certo

Dettagli

L APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO

L APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO L APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO L APPARATO LOCOMOTORE OSSA-ARTICOLAZIONI MUSCOLI OSSA-ARTICOLAZIONI Il sistema scheletrico garantisce le funzioni di: Sostegno rigido (le ossa danno forma al corpo e gli

Dettagli

Corso avanzato di massaggio antistress

Corso avanzato di massaggio antistress Corso avanzato di massaggio antistress Massaggio parte anteriore del corpo, delle mani e del viso 21 novembre 2009 www.cmosteopatica.it Massaggio parte anteriore, Pagina 1 Massaggio parte anteriore Il

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE Opera TRAUMI LO SCHELETRO FUNZIONE: DI SOSTEGNO DI MOVIMENTO DI PROTEZIONE ORGANI INTERNI (es: cranio/cervello) EMOPOIETICA (midollo osseo, produzione cellule sangue) DI DEPOSITO (riserva di Sali, Calcio)

Dettagli

LA FASCIA LATA, LA FASCIA CRURALE, LE VENE SUPERFICIALI ED I NERVI CUTANEI. www.slidetube.it

LA FASCIA LATA, LA FASCIA CRURALE, LE VENE SUPERFICIALI ED I NERVI CUTANEI. www.slidetube.it LA FASCIA LATA, LA FASCIA CRURALE, LE VENE SUPERFICIALI ED I NERVI CUTANEI LA VENA GRANDE SAFENA LA VENA PICCOLA SAFENA LE VENE SUPERFICIALI, PERFORANTI E PROFONDE HANNO VALVOLE; SE LE VALVOLE NON SONO

Dettagli

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico LO STRETCHING Chi corre deve avere una buona flessibilità per esprimere al meglio il proprio potenziale e per non incorrere in continui ed invalidanti infortuni. La flessibilità è l insieme della mobilità

Dettagli

Muscoli motori della Colonna Vertebrale

Muscoli motori della Colonna Vertebrale Muscoli motori della Colonna Vertebrale Poiché la maggior parte del peso del corpo si sviluppa anteriormenete alla CV, per il suo sostegno (postura) e movimento, in opposizione alla gravità, sono necessari

Dettagli

15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA

15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA International Pbi S.p.A. Milano Copyright Pbi SETTEMBRE 1996 15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA Introduzione I muscoli e le articolazioni che danno sostegno alla nostra schiena spesso mancano

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE

ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE ARTICOLAZIONI DELLA CAVIGLIA Flessioni del piede da stazione eretta con la punta su un rialzo o contro una parete

Dettagli

Dr. Mentasti Riccardo

Dr. Mentasti Riccardo TRAUMATOLOGIA Dr. Mentasti Riccardo Obiettivi Apprendere nozioni di anatomia e fisiologia dell apparato muscolo sceletrico Conoscere i meccanismi ed i principali traumi muscolo-scheletrici più frequenti

Dettagli

Le lesioni muscolari

Le lesioni muscolari Le lesioni muscolari Cenni di anatomia e fisiologia Una classificazione è utile solo se fornisce informazioni sulla natura della lesione, sul suo trattamento e sulla sua prognosi M. E. Muller TIPI DI MUSCOLI

Dettagli

APPARATO LOCOMOTORE OSSA SISTEMA SCHELETRICO ARTICOLAZIONI SISTEMA MUSCOLARE

APPARATO LOCOMOTORE OSSA SISTEMA SCHELETRICO ARTICOLAZIONI SISTEMA MUSCOLARE APPARATO LOCOMOTORE SISTEMA SCHELETRICO SISTEMA MUSCOLARE OSSA ARTICOLAZIONI FUNZIONI LOCOMOTORIA: consente la postura e il movimento FORMA E SOSTEGNO AL CORPO LE OSSA: PROTEGGONO LE PARTI INTERNE DANNO

Dettagli

Valutazione delle condizioni mediche. Valutazione delle condizioni mediche

Valutazione delle condizioni mediche. Valutazione delle condizioni mediche Pagina 1 / 2 andare alla pagina: 1 6 Posizione del M/L Posizione del A/P Peso corporeo Determinare il peso corporeo. Prendere già in considerazione eventuali variazioni prevedibili (ad es. oscillazioni

Dettagli

STRETCHING PER GLI ARTI

STRETCHING PER GLI ARTI STRETCHING PER GLI ARTI INFERIORI E SUPERIORI... 1] Stretching attivo del polpaccio (gastrocnemio) In piedi rivolti verso il muro Mantenere ben dritta la gamba posteriore Mantenere il tallone a terra Mantenere

Dettagli

SINARTROSI (articolazioni fisse) ANFIARTROSI (articolazioni semi-mobili) DIARTROSI (articolazioni mobili)

SINARTROSI (articolazioni fisse) ANFIARTROSI (articolazioni semi-mobili) DIARTROSI (articolazioni mobili) LE ARTICOLAZIONI Le ossa dello scheletro sono tenute insieme dalle articolazioni. Tali strutture consentono una mobilità più o meno ampia a seconda della loro conformazione e della modalità con cui vengono

Dettagli

Lo Stretching per il ciclista 17 semplici esercizi

Lo Stretching per il ciclista 17 semplici esercizi 2012 Lo Stretching per il ciclista 17 semplici esercizi Una raccolta di esercizi specifici per chi pratica ciclismo a tutti i livelli dall'agonista al semplice cicloturista De Servi Giuseppe STUDIO BIOMEC

Dettagli

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce 4. Esercizi raccomandati La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce una indicazione ed un invito ad adottare un vero e proprio stile di vita sano, per tutelare l integrità e conservare

Dettagli

TRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI

TRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI A cura di Vds Davide Bolognin Istruttore di Pronto Soccorso e Trasporto Infermi CROCE ROSSA ITALIANA Volontari del Soccorso Delegazione di Terme Euganee (PD) TRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI

Dettagli

Muscoli e Apparato Locomotore. prof.francescomurtas@alice.it

Muscoli e Apparato Locomotore. prof.francescomurtas@alice.it Muscoli e Apparato Locomotore 1 I 3 tipi di tessuto muscolare scheletrico: si inserisce con i tendini nelle ossa e muove parti dello scheletro 2 I 3 tipi di tessuto muscolare cardiaco: si trova unicamente

Dettagli

SPALLA ANATOMIA PATOLOGIA

SPALLA ANATOMIA PATOLOGIA SPALLA ANATOMIA PATOLOGIA ANATOMIA L enartrosi : possiede una superficie convessa a forma di segmento di sfera che articola con una cavità pure sferica. Permette i movimenti di flessione e di estensione,

Dettagli

ESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico

ESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico La al ESERCIZI PRATICI ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico L attività fisica è fondamentale per sentirsi bene e per mantenersi in forma. Eseguire degli esercizi di ginnastica dolce, nel postintervento,

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

MACROSTRUTTURA DEL MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO

MACROSTRUTTURA DEL MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO FUNZIONE DEL MUSCOLO SCHELETRICO Ultrastruttura della cellula muscolare. Miofilamenti. Meccanismo della contrazione. Trasmissione neuromuscolare. Scossa semplice e tetano muscolare. Unità motoria. PROPRIETA

Dettagli

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine

Dettagli

L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING

L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING 1 - ALLENAMENTO FISICO O TRAINING L ALLENAMENTO consente di raggiungere e mantenere l organismo e/o le varie prestazioni a ben definiti livelli ottimali di

Dettagli

Stimola la riparazione dei tessuti. Magnetoterapia BF 167

Stimola la riparazione dei tessuti. Magnetoterapia BF 167 Stimola la riparazione dei tessuti Magnetoterapia BF 167 Illustrazioni esplicative per famiglie che intendono utilizzare trattamenti con Magnetoterapia BF 167: Illustrazione Descrizione Diffusori Frequenza

Dettagli

EDUCAZIONE POSTURALE

EDUCAZIONE POSTURALE EDUCAZIONE POSTURALE Le statistiche dicono che 8 persone su 10 hanno sofferto o soffrono di mal di schiena; questo fenomeno è in aumento anche tra i giovani e le cause principali, sulle quali si può intervenire,

Dettagli

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di materiali per fare funzionare il nostro corpo È il carboidrato

Dettagli

ESERCIZI PER I GLUTEI

ESERCIZI PER I GLUTEI ESERCIZI PER I GLUTEI BREVE ANATOMIA DEI GLUTEI La regione glutea è rappresentata dal grande gluteo, dal medio gluteo e dal piccolo gluteo, con funzione di abdurre il femore. Il grande gluteo, assieme

Dettagli

DURATA: 30 torsioni in totale.

DURATA: 30 torsioni in totale. Il warm up è la fase di riscaldamento generale a secco indispensabile prima di entrare in acqua. La funzione è quella di preparare il corpo allo sforzo, prevenire gli infortuni e migliorare la performance

Dettagli

ESERCIZI PER GLI ADDOMINALI

ESERCIZI PER GLI ADDOMINALI ESERCIZI PER GLI ADDOMINALI BREVE ANATOMIA DEGLI ADDOMINALI La parete addominale è interamente rivestita da muscolatura la cui tonicità occupa importanza estetica e funzionale, garantendo la tenuta dei

Dettagli

ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi

ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi Esercizi iniziali Contrazioni dei muscoli flessori del ginocchio

Dettagli

I CRAMPI NEL RUNNER. Come faccio a prevenire i crampi? oppure perché vengono i crampi?

I CRAMPI NEL RUNNER. Come faccio a prevenire i crampi? oppure perché vengono i crampi? I CRAMPI NEL RUNNER Ai bicipiti femorali o ai polpacci, i crampi, contrazioni muscolari involontarie, sono sempre molto fastidiosi e a volte dolorosi. La decisione di trattare questo argomento è nata dalle

Dettagli

OBESITA. 11 Aprile 2013

OBESITA. 11 Aprile 2013 OBESITA 11 Aprile 2013 L obesità è una patologia cronica caratterizzata dall eccessivo accumulo di tessuto adiposo nell organismo ed è causata da fattori ereditari e non ereditari che determinano un introito

Dettagli

Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena

Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena Aspetti metodologici e pratici del periodo preparatorio nella pallavolo. Organizzazione della seduta fisico tecnica. Utilizzo di attrezzi e

Dettagli

Come tutti ben sappiamo il copro umano è costituito in gran parte da ossa e muscoli. Insieme costituiscono l apparato scheletrico muscolare.

Come tutti ben sappiamo il copro umano è costituito in gran parte da ossa e muscoli. Insieme costituiscono l apparato scheletrico muscolare. L APPARATO SCHELETRICO MUSCOLARE Come tutti ben sappiamo il copro umano è costituito in gran parte da ossa e muscoli. Insieme costituiscono l apparato scheletrico muscolare. Le ossa Le funzioni principali

Dettagli

ww.chirurgiarticolare.it riproduzione vietata

ww.chirurgiarticolare.it riproduzione vietata Il trattamento delle sindromi rotulee non può essere lo stesso in ogni paziente. Sarà il medico curante a prescrivere, in base alla patologia quale dei seguenti esercizi dovrà essere praticato. E' importante

Dettagli

CONOSCERE IL CORPO UMANO PARTE 2. DOCENTE: Prof. ssatozzi Carla CLASSE: 1G/Sport A.S. 2007-2008

CONOSCERE IL CORPO UMANO PARTE 2. DOCENTE: Prof. ssatozzi Carla CLASSE: 1G/Sport A.S. 2007-2008 CONOSCERE IL CORPO UMANO PARTE 2 DOCENTE: Prof. ssatozzi Carla CLASSE: 1G/Sport A.S. 2007-2008 24 APPARATO SCHELETRICO Lo scheletro umano, formato da circa 206 ossa (circa il 20% del nostro peso corporeo),

Dettagli

MANUALE SUL PIEDE. Doctor Foot srl. 00060 Formello (RM) Via degli Olmetti, 18 tel. 06 9075520 fax 06 9075155 www.doctorfoot.it info@doctorfoot.

MANUALE SUL PIEDE. Doctor Foot srl. 00060 Formello (RM) Via degli Olmetti, 18 tel. 06 9075520 fax 06 9075155 www.doctorfoot.it info@doctorfoot. MANUALE SUL PIEDE 1 Il Piede Il piede è un capolavoro unico d architettura, o meglio di biomeccanica, con le sue 26 ossa, 33 articolazioni, 114 legamenti, 20 muscoli e 250.000 ghiandole sudorifere presiede

Dettagli

PAR A A R M A OR O F R I F SMI

PAR A A R M A OR O F R I F SMI PARAMORFISMI LA COLONNA VERTEBRALE IL RACHIDE È COMPOSTO DA NUMEROSI SEGMENTI SOVRAPPOSTI L UNO ALL ALTRO, LE VERTEBRE. È MOLTO FLESSIBILE È COSTITUISCE UN SOSTEGNO STABILE, MOBILE ED ELASTICO PER TESTA,

Dettagli

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof.

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Nino Basaglia MODULO DIPARTIMENTALE ATTIVITÀ AMBULATORIALE Responsabile: Dott. Efisio

Dettagli

MagnaGræcia di Catanzaro. Corso di Anatomia Umana a.a. 2007/2008 Prof.ssa G.Vescio

MagnaGræcia di Catanzaro. Corso di Anatomia Umana a.a. 2007/2008 Prof.ssa G.Vescio Università degli Studi MagnaGr MagnaGræcia di Catanzaro Corso di Anatomia Umana a.a. 2007/2008 Prof.ssa G.Vescio Organizzazione e struttura generale del corpo Livelli di organizzazione, terminologia e

Dettagli

IL DOLORE ALLA SPALLA

IL DOLORE ALLA SPALLA IL DOLORE ALLA SPALLA Anatomia 1. Strato superficiale Muscolo Deltoide Muscolo Grande e Piccolo pettorale Muscolo Trapezio 2. Borsa Sottodeltoidea Anatomia 3. Cuffia dei rotatori Supraspinato Infraspinato

Dettagli

8) Coscia e anca: a) flessione; b) estensione; c) abduzione; d) adduzione; e) rotazione interna; f) rotazione esterna.

8) Coscia e anca: a) flessione; b) estensione; c) abduzione; d) adduzione; e) rotazione interna; f) rotazione esterna. Glossario dei movimenti ginnastici e sportivi Terminologia riferita alle posizioni e ai movimenti del corpo 1) Capo: a) flessione in avanti; b) inclinazione indietro con iperestensione del rachide cervicale;

Dettagli

GLOSSARIO MOVIMENTI GINNASTICI E SPORTIVI (TERMINOLOGIA RIFERITA ALLE POSIZIONI E AI MOVIMENTI DEL CORPO) DALLA LETTERA M ALLA LETTERA O

GLOSSARIO MOVIMENTI GINNASTICI E SPORTIVI (TERMINOLOGIA RIFERITA ALLE POSIZIONI E AI MOVIMENTI DEL CORPO) DALLA LETTERA M ALLA LETTERA O GLOSSARIO MOVIMENTI GINNASTICI E SPORTIVI (TERMINOLOGIA RIFERITA ALLE POSIZIONI E AI MOVIMENTI DEL CORPO) DALLA LETTERA M ALLA LETTERA O Testo e disegni di Stelvio Beraldo Malleoli. Le due prominenze ossee

Dettagli

COSA E LA REUMATOLOGIA?

COSA E LA REUMATOLOGIA? COSA E LA REUMATOLOGIA? LA REUMATOLOGIA E LA SCIENZA MEDICA CHE STUDIA, DIAGNOSTICA E CURA LE MALATTIE REUMATICHE. LE MALATTIE REUMATICHE SONO QUELLE MALATTIE CHE PROVOCANO DOLORE, INFIAMMAZIONE, LESIONI,

Dettagli

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Postura e movimento PT

Postura e movimento PT FreeFind MedPop Web Vai altri Motori di ricerca MedPop Postura e movimento PT Anatomia e fisiologia locomotoria HOME.php.htm.pdf Postura e movimento indice (sopprimi) 1. Modelli 2. Tessuto connettivo intramuscolare

Dettagli

Chair Massage. Il massaggio veloce ed efficace contro stress e tensioni

Chair Massage. Il massaggio veloce ed efficace contro stress e tensioni Chair Massage Il massaggio veloce ed efficace contro stress e tensioni Il Chair Massage si basa su una tecnica che deriva da un particolare massaggio giapponese anma alla quale vengono mescolate tecniche

Dettagli

SINTOMI PRINCIPALE:DOLORE AI MOVIMENTI DELLA SPALLA

SINTOMI PRINCIPALE:DOLORE AI MOVIMENTI DELLA SPALLA 1- NELLA SPALLA I TENDINI DELLA CUFFIA DEI ROTATORI TRANSITANO FRA DUE ZONE OSSEE PRIMA DI INSERIRSI SULL OMERO 2- FREQUENTI MOVIMENTI DEL BRACCIO PROVOCANO RIPETUTE COMPRESSIONI SUI TENDINI PROVOCANDONE

Dettagli

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato). SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione

Dettagli

Corso di Primo Soccorso. Dolore. Gonfiore. Turgore. Calore. Funzione lesa. Corso di Primo Soccorso. contrazione in eccentrica

Corso di Primo Soccorso. Dolore. Gonfiore. Turgore. Calore. Funzione lesa. Corso di Primo Soccorso. contrazione in eccentrica Patologie dell apparato locomotore Traumatologia Traumatologia Ossa Fratture Definizioni Per trauma si intende una lesione fisica di natura violenta che si manifesta in maniera più o meno improvvisa. Articolazioni

Dettagli

LA PERLA. Difficoltà: livello 1 FIG. 1

LA PERLA. Difficoltà: livello 1 FIG. 1 Difficoltà: livello 1 LA PERLA FIG. 1 Descrizione Scopo e benefici La perla è uno degli esercizi invisibili più facili, perché non richiede una percezione delle diverse parti della muscolatura pelvica.

Dettagli

SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA

SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA Esercizi di fisioterapia Gli esercizi descritti in questo opuscolo sono consigliati ai pazienti affetti da patologie delle spalle (periartriti, esiti di intervento, esiti

Dettagli

cell. +39.347.86.66.834 fax +39.0422.422.963 www.paolobruniera.it info@paolobruniera.it PROGRAMMA 1 ANNO CORSO DI OSTEOPATIA N.S.O.

cell. +39.347.86.66.834 fax +39.0422.422.963 www.paolobruniera.it info@paolobruniera.it PROGRAMMA 1 ANNO CORSO DI OSTEOPATIA N.S.O. PROGRAMMA 1 ANNO CORSO DI OSTEOPATIA N.S.O. Tot ore annue 272 da 45 OSTEOPATIA DELL APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO: 158 ORE da 45 Piede e caviglia: Presentazione: anatomia funzionale e biomeccanica della

Dettagli

Riscaldamento/Rilassamento

Riscaldamento/Rilassamento Riscaldamento/Rilassamento Eseguite ciascuno dei movimenti almeno quattro volte da ogni lato in maniera lenta e controllata. Non trattenete il respiro. 1) Testa Sollevate e abbassate la testa. Fissate

Dettagli

MASSAGGIO MIOFASCIALE

MASSAGGIO MIOFASCIALE MASSAGGIO MIOFASCIALE Tale massaggio viene utilizzato sia a scopo preventivo, che per il trattamento delle rigidità e delle contratture della muscolatura. Questa tecnica agisce sulla fascia (tessuto connettivale

Dettagli

// Cenni sulla struttura del cuore

// Cenni sulla struttura del cuore // Cenni sulla struttura del cuore Il cuore è un organo cavo. Il suo componente principale è il muscolo cardiaco (o miocardio). Il suo funzionamento è simile a quello di una pompa che aspira e preme. riceve

Dettagli

Campi magnetici. in terapia fisica

Campi magnetici. in terapia fisica Campi magnetici in terapia fisica I Campi Magnetici Pulsanti propriamente detti (cioè i CMP dotati di opportune ed efficaci caratteristiche in termini di dose, frequenza, modalità di emissione, modalità

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

LA "PERIARTRITE" DELLA SPALLA

LA PERIARTRITE DELLA SPALLA LA "PERIARTRITE" DELLA SPALLA Il termine "periartrite" di spalla è stato modernamente abbandonato. Infatti rimane un termine vago, che include un gruppo di patologie differenti, semplicemente accomunate

Dettagli

Rilevazione dei vizi posturali più comuni nei ragazzi in età scolare

Rilevazione dei vizi posturali più comuni nei ragazzi in età scolare Rilevazione dei vizi posturali più comuni nei ragazzi in età scolare Andrea Bergna DO MROI 6 Maggio 2013 Obiettivo Screening muscolo-scheletrico per valutare i paramorfismi vertebrali e degli arti inferiori.

Dettagli

La digestione degli alimenti

La digestione degli alimenti La digestione degli alimenti Le sostanze alimentari complesse (lipidi, glucidi, protidi) che vengono introdotte nell organismo, devono subire delle profonde modificazioni che le trasformano in sostanze

Dettagli

La doppia pressione è stata introdotta agli albori

La doppia pressione è stata introdotta agli albori Doppia pressione e arti in allungamento A cura di David Hirsch* Il trattamento Shiatsu basato sulla tecnica della doppia pressione ricerca una relazione che possa avere maggiore enfasi nel muovere, nell

Dettagli

GLUTATIONE e CARNOSINA elementi anti-età

GLUTATIONE e CARNOSINA elementi anti-età GLUTATIONE e CARNOSINA elementi anti-età 1/9 Il Glutatione è una sostanza che si trova naturalmente nel corpo umano. È composto dagli aminoacidi glicina, acido glutammico e cisteina. Mano a mano che si

Dettagli

Manuale di. Anatomia. per lo stretching. A cura di Ken Ashwell

Manuale di. Anatomia. per lo stretching. A cura di Ken Ashwell Manuale di Anatomia per lo stretching A cura di Ken Ashwell 6 7 Sommario Prefazione 8 Come è organizzato questo libro 10 Anatomia generale 12 Regioni del corpo umano 14 Sistema muscolare 16 Sistema scheletrico

Dettagli

PROGRAMMA DI STABILIZZAZIONE VERTEBRALE FINALIZZATA ALLA PREVENZIONE E CURA DEI DISTURBI VERTEBRALI

PROGRAMMA DI STABILIZZAZIONE VERTEBRALE FINALIZZATA ALLA PREVENZIONE E CURA DEI DISTURBI VERTEBRALI Servizio di Medicina del lavoro Servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale PROGRAMMA DI STABILIZZAZIONE VERTEBRALE FINALIZZATA ALLA PREVENZIONE E CURA DEI DISTURBI VERTEBRALI A cura di: dr Luciano

Dettagli

Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare?

Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare? Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare? Per le persone, sappiamo che solo 1 incidente con colpo di frusta può provocare sofferenza e dolore a lungo termine. L anatomia del cane

Dettagli

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili le qualità del poliuretano espanso flessibile www.aipef.it numero 22 Maggio11 il Materiale Tipologie 1 il Materiale Traspirabilità 2 il Processo 5

Dettagli

Essendo la displasia un argomento molto complesso, questo scritto serve solo a dare un idea generale di ciò che è la displasia.

Essendo la displasia un argomento molto complesso, questo scritto serve solo a dare un idea generale di ciò che è la displasia. Displasia Essendo la displasia un argomento molto complesso, questo scritto serve solo a dare un idea generale di ciò che è la displasia. La displasia dell'anca è una anomalia di formazione e di sviluppo

Dettagli

ALLENAMENTO DELLA FORZA MASSIMA E DELLA FORZA RESISTENTE NEL CANOTTAGGIO

ALLENAMENTO DELLA FORZA MASSIMA E DELLA FORZA RESISTENTE NEL CANOTTAGGIO ALLENAMENTO DELLA FORZA MASSIMA E DELLA FORZA RESISTENTE NEL CANOTTAGGIO Testo e disegni di Stelvio Beraldo - IL RUOLO E LA PROGRAMMAZIONE DELLA FORZA NEL CANOTTAGGIO - FORZA MASSIMA: Parametri di lavoro,

Dettagli

APPARATO RESPIRATORIO

APPARATO RESPIRATORIO APPARATO RESPIRATORIO FUNZIONI - fornisce una superficie deputata a scambi gassosi tra apparato e ambiente esterno, - condurre l'aria da e verso le superfici di scambio (umidificandola e riscaldandola),

Dettagli

POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI SCHEDE SETTIMANALI ESERCIZI CON GLI ELASTICI Testo e disegni di Stelvio Beraldo

POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI SCHEDE SETTIMANALI ESERCIZI CON GLI ELASTICI Testo e disegni di Stelvio Beraldo POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI SCHEDE SETTIMANALI ESERCIZI CON GLI ELASTICI Testo e disegni di Stelvio Beraldo - Caratteristiche degli elastici come mezzo di allenamento - Schede esercizi per tutti i

Dettagli

POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO CON LA PANCA MULTIFUNZIONE Testo e disegni di Stelvio Beraldo

POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO CON LA PANCA MULTIFUNZIONE Testo e disegni di Stelvio Beraldo POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO CON LA PANCA MULTIFUNZIONE Testo e disegni di Stelvio Beraldo - Caratteristiche della panca multifunzione come mezzo di allenamento - Schede esercizi

Dettagli

SISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.

SISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo. SISTEMA NERVOSO In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema nervoso controlla

Dettagli

Attività motoria e benessere psicofisico

Attività motoria e benessere psicofisico Attività motoria e benessere psicofisico BENESSERE Il sistema Muscolo scheletrico -Ossa articolazioni -Tessuti molli muscoli, tendini e legamenti Con l'avanzare dell'età le articolazioni tendono generalmente

Dettagli

RUNNING. il re degli allenamenti

RUNNING. il re degli allenamenti Naturale, dimagrante, ottima per tonificare il cuore e il sistema circolatorio. E soprattutto a costo zero. La corsa è un training senza eguali e le giornate di questo periodo, tiepide e gradevoli, invitano

Dettagli

Regole fondamentali e posture

Regole fondamentali e posture Regole fondamentali e posture Propongo adesso sotto forma schematica una serie di input basilari, da tenere sempre presenti ogni volta che mi accingo a proporre uno stiramento: - I nostri muscoli sono

Dettagli

Per minimizzare i rischi potenziali di lesioni da posizioni fisiche non confortevoli, è importante adottare una postura corretta.

Per minimizzare i rischi potenziali di lesioni da posizioni fisiche non confortevoli, è importante adottare una postura corretta. Lo stress Fattori di stress: Scarsa conoscenza del software e dell hardware; mancanza di informazioni sulla progettazione, sull organizzazione e sui e sui risultati del lavoro; mancanza di una propria

Dettagli

Esercizio 8) Posizione supina. Braccia distese lungo i fianchi e gambe semiflesse. Sollevare il bacino e mantenere alcuni secondi.

Esercizio 8) Posizione supina. Braccia distese lungo i fianchi e gambe semiflesse. Sollevare il bacino e mantenere alcuni secondi. Dr.Italo Paolini, Medico di medicina generale, Z.T.13 AP, ASUR Marche, Via Salaria 15-63043 Arquata del tronto (AP) Tel.0736809408E-mail: italopaolini@gmail.com TERAPIA DEL DOLORE Ti propongo una serie

Dettagli

Scienze Motorie e Sportive

Scienze Motorie e Sportive Scienze Motorie e Sportive GLOSSARIO DEI MOVIMENTI GINNASTICI E SPORTIVI (Testo e disegni di Stelvio Beraldo) DOCENTE: prof Pieraldo Carta CLASSI: 1^A, 1^B, 2^B A.S. 2013-2014 1 Atteggiamenti POSIZIONI

Dettagli