Il controllo statistico di processo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il controllo statistico di processo"

Transcript

1 Il controllo statistico di processo Torino, 02 ottobre 2012 Relatrice: Monica Lanzoni

2 QUALITÀ DI DI UN UN PRODOTTO: l'adeguatezza del del medesimo all'uso per per il il quale quale è stato stato realizzato CONTROLLO STATISTICO DI DI PROCESSO (SPC): Applicazione di di tecniche statistiche per per comprendere ed ed analizzare la la variabilità di di un un processo al al fine fine di di verificare quanto il il prodotto finito finitosia conforme alla alla qualità attesa e di di identificare precocemente anomalie nel nel processo di di produzione standard

3 ESEMPIO ESEMPIO PRODUZIONE PRODUZIONE DI DI CONCENTRATI CONCENTRATI ERITROCITARI ERITROCITARI STANDARD STANDARD QUALITÁ ATTESA (D.M. (D.M. 03/03/05 03/03/05 e Racc. Racc. europea europea R(95)15, R(95)15, a a ed ed ) ) ematocrito: ematocrito: 65-75% 65-75% contenuto contenuto emoglobina: emoglobina: 43g 43g emolisi: emolisi: < 0,8% 0,8% volume: volume: ± ml ml Il controllo statistico di processo dovrà: avere come variabili di interesse le quattro caratteristiche sopra riportate; analizzare se la variabilità delle caratteristiche riscontrata è compatibile con i valori definiti dalla normativa.

4 MODELLAMENTO MODELLAMENTO DELLA DELLA VARIABILITÁ VARIABILITÁDELLE CARATTERISTICHE forma della della curva curva modello distributivo media (µ) (µ) e scarto quadratico medio (σ) (σ) parametri che definiscono la distribuzione

5 La La forma forma della della distribuzione distribuzione è la la stessa stessa (sezione (sezione di di campana ), campana ), ma ma la la media media delle delle femmine femmine è inferiore inferiore a quella quella dei dei maschi maschi e la la variabilità variabilitàdelle femmine femmine (quanto (quanto la la curva curva è schiacciata schiacciata ovvero ovvero i i valori valori sono sono dispersi dispersi intorno intorno alla alla media) media) è inferiore inferiore a quella quella dei dei maschi maschi lo lo stesso stesso modello modello distributivo distributivo (forma (forma a campana campana del del modello modello normale) normale) descrive descrive il il sottoinsieme sottoinsieme dei dei maschi maschi e delle delle femmine femmine in in funzione funzione del del valore valore dei dei parametri parametri media media e scarto scarto quadratico quadratico medio mediodi di maschi maschi e femmine. femmine.

6 SCHEMA SCHEMA LOGICO LOGICO DELLE DELLE FASI FASI DEL DEL CONTROLLO CONTROLLO Implementazione di un processo che abbia determinate caratteristiche (distribuzione dei prodotti definita e con relativi parametri) Analisi dei prodotti finiti, misurandone le caratteristiche, e verifica che il prodotto sia conforme al processo teorico che deve generarlo Se la distribuzione dei prodotti è diversa da quella teorica o con valori nei parametri (media, variabilità,...) che non consentono di rispettare i criteri di tollerabilità fissati a priori, il processo non è idoneo a produrre i prodotti attesi ed è quindi FUORI CONTROLLO.

7 STATISTICA STATISTICA DESCRITTIVA DESCRITTIVA --ISTOGRAMMA ISTOGRAMMA Range = max-min N = numero di di osservazioni K = numero di di classi classi in in cui cui raggruppare i i dati dati p.e. N p.e. Studio della FORMA del grafico

8 Studio della TENDENZA CENTRALE Processo centrato Processo posizionato troppo in alto Processo posizionato troppo in basso Studio della DISPER- SIONE Processo entro i limiti di tolleranza Processo che deve essere centrato sui limiti di tolleranza Processo centrato ma troppo variabile

9 STATISTICA STATISTICA INFERENZIALE INFERENZIALE CAMPIONAMENTO E REGOLE REGOLE DECISIONALI DECISIONALI PER PER ACCETTAZIONI ACCETTAZIONI DI DI LOTTI LOTTI Il campionamento di accettazione ed i piani per eseguirlo combinano le informazioni ottenute da un sottoinsieme di prodotti ottenuti in condizioni di processo omogenee (LOTTO) con dei criteri decisionali definiti su base statistica per verificare la NON INFERIORITA del processo rispetto a quello teorico: bassa probabilità (ad es. < 5%) di ritenere un processo non conforme sulla base di un campione che mostra un elevato numero di difettosi solo per effetto del caso (errore di tipo I: dichiaro il processo non conforme quando lo è); alta probabilità (ad es. > 80%) di individuare un processo che è realmente non conforme (errore di tipo II: dichiaro il processo conforme quando non lo è: nel nostro esempio, con probabilità del 20%)

10 I rischi di tipo I e II servono per calcolare la dimensione campionaria tenendo conto della distribuzione della variabile di interesse se il processo e in controllo (H0) rispetto ad una deviazione del processo (H1) H 0 H α/2 α/2 β (1-α) (1-β)

11 PIANO PIANO DI DI CAMPIONAMENTO Insieme di operazioni che portano a: definire la popolazione obiettivo nella rilevazione statistica (es. contenuto medio di emoglobina di tutte le sacche di concentrati eritrocitari producibili dal processo); definire le unità campionarie (es. sacche di concentrati eritrocitari prodotte giornalmente); calcolare la dimensione del campione; definire il metodo o procedimento di campionamento. Il Il calcolo della della dimensione del del campione ed ed il il procedimento di di campionamento dipendono dal dal tipo tipo di di caratteristica che che si si pone pone sotto sotto controllo e dalla dalla sua sua variabilità, nonché dal dal numero di di unità unitàche il il processo produce

12 RAPPRESENTATIVITÁ DEI DEI CAMPIONI CAMPIONI Un campione, per essere rappresentativo, dovrebbe contenere unità prodotte in tutte le condizioni che si verificano nel processo CAMPIONAMENTO CASUALE CASUALE SEMPLICE: SEMPLICE: Costruire Costruire la la lista lista con con numerazione numerazione progressiva progressiva delle delle unità unitàprodotte nell unità nell unità di di tempo tempo considerata considerata per per il il controllo controllo (giorno, (giorno, settimana, settimana, mese, mese,...);...); Estrarre Estrarre casualmente casualmente i i numeri numeri di di lista. lista. CAMPIONAMENTO CASUALE CASUALE SISTEMATICO SISTEMATICO Costruire Costruire la la lista lista con con numerazione numerazione progressiva progressiva delle delle unità unitàprodotte nell unità nell unitàdi di tempo tempo considerata considerata per per il il controllo; controllo; Dividere Dividere la la numerosità numerosità della della lista lista per per la la dimensione dimensione del del campione campione desiderata desiderata passo passo di di campionamento; campionamento; Estrarre Estrarre casualmente casualmente un un numero numero di di lista; lista; Campionare Campionare le le unità unità dalla dalla lista lista aggiungendo aggiungendo al al numero numero di di cui cui al al punto punto precedente precedente il il passo passo di di campionamento campionamento fino fino a raggiungimento raggiungimento della della numerosità numerositàcampionaria.

13 CAMPIONAMENTO STRATIFICATO STRATIFICATO Nel Nel caso caso si si conoscano conoscano variabili variabili che che possono possono influenzare influenzare il il valore valore della della variabile variabile d interesse, d interesse, la la rappresentatività è maggiormente maggiormente garantita garantita suddividendo suddividendo le le unità unitàcampionarie in in sottogruppi sottogruppi omogenei omogenei (strati) (strati) rispetto rispetto alle alle variabili variabili di di cui cui si si vuol vuol tener tener conto conto e definendo definendo poi poi la la numerosità numerositàcampionaria entro entro ogni ogni strato strato (es. (es. Emoglobina Emoglobina in in maschi maschi e femmine). femmine).

14 STRUMENTI STRUMENTI DI DI CONTROLLO CONTROLLO INDICATI INDICATI NELLA NELLA RACC. RACC. EUROPEA EUROPEA R(95)15, R(95)15, a a Ed. Ed. :: CARTE CARTE DI DI CONTROLLO CONTROLLO Si Si vuole vuole attuare attuare un un monitoraggio monitoraggio della della variabilità variabilità (la (la fluttuazione fluttuazione dei dei valori valori misurati misurati attorno attorno alla alla media) media) del del processo processo produttivo. produttivo. Le Le carte carte di di controllo controllo sono sono rappresentazioni rappresentazioni grafiche grafiche che che descrivono descrivono l andamento l andamento di di una una certa certa variabile variabile informativa informativa sulla sulla qualità qualità di di un un prodotto prodotto in in funzione funzione del del tempo. CL =valore desiderato quando il processo è in controllo UCL = limite sup. di controllo LCL = limite inf. di controllo

15 I I limiti limiti inferiori inferiori e superiori superiori della della carta carta di di controllo controllo sono sono calcolati calcolati in in base base a una una distribuzione distribuzione di di frequenza frequenza teorica teorica che che cambia cambia in in funzione funzione del del tipo tipo di di dati dati che che vengono vengono analizzati analizzati (gaussiana, (gaussiana, Poisson, Poisson, binomiale, binomiale, ) ) In In generale, generale, per per costruire costruire una una carta carta possiamo possiamo seguire seguire la la seguente seguente semplice semplice regola regola (indicando (indicando con con W una una statistica statistica campionaria campionaria generica) generica) :: CL CL = media media di di [W] [W] UCL UCL = media media di[w] di[w] + 3 (Varianza (Varianza di di [W] [W])) ½ LCL LCL = media media [W] [W] 3 (Varianza (Varianza di[w]) di[w]) ½ Una Una volta volta costruita costruita la la carta carta di di controllo, controllo, sulla sulla base base di di dati dati storici storici o di di dati dati raccolti raccolti in in fase fase di di convalida convalida del del processo, processo, si si inseriranno inseriranno in in essa essa i i valori valori rilevati rilevati sui sui campioni. campioni. Analizzando Analizzando gli gli andamenti andamenti dei dei risultati risultati campionari campionari si si verificherà verificheràche che questi questi non non presentino presentino delle delle sistematicità sistematicità (pattern). (pattern).

16 STRUMENTI STRUMENTI DI DI CONTROLLO CONTROLLO INDICATI INDICATI NELLA NELLA RACC. RACC. EUROPEA EUROPEA R(95)15 R(95) a a Ed. Ed. :: SCAN SCAN STATISTIC STATISTIC Tutte le osservazioni dei CQ vengono suddivise in blocchi di m osservazioni consecutive (finestra). In ogni finestra (window) viene indicato il n massimo di prodotti non conformi compatibile con l ampiezza della finestra e predefinita potenza di individuazione di processo fuori controllo e tolleranza.

17 STRUMENTI STRUMENTI DI DI CONTROLLO CONTROLLO INDICATI INDICATI NELLA NELLA RACC. RACC. EUROPEA EUROPEA R(95)15 R(95) a a Ed. Ed. :: DISTRIBUZ. DISTRIBUZ. BINOMIALE BINOMIALE PER PER VARIABILI VARIABILI DICOTOMICHE DICOTOMICHE Si consideri la produzione effettuata in un determinato periodo di tempo in cui si presuppone che il processo produttivo sia omogeneo (in termini produttivi possiamo assimilare questa produzione ad un lotto). Avendo stabilito il livello di conformità atteso della produzione ed il livello di confidenza associato alle risultanze del controllo campionario che effettueremo, è possibile determinare l ampiezza del campione associata al numero di non conformità riscontrabili nello stesso che mi portano ad accettare la qualità del lotto medesimo.

18 STRUMENTI STRUMENTI DI DI CONTROLLO CONTROLLO INDICATI INDICATI NELLA NELLA RACC. RACC. EUROPEA EUROPEA R(95)15 R(95) a a Ed. Ed. :: DISTRIBUZ. DISTRIBUZ. BINOMIALE BINOMIALE PER PER VARIABILI VARIABILI DICOTOMICHE DICOTOMICHE Ci si pone dunque nella condizione di voler verificare con un dato livello di probabilita (es. 95%) che il processo produttivo abbia una qualita NON inferiore ad una determinata proporzione (es. 95%, 90% o 75% di prodotti non difettosi).

19

20 CONTROLLO CONTROLLO DEL DEL PROCESSO PROCESSO IN IN CONTINUO CONTINUO Nel caso di bassi volumi di produzione, il concetto di lotto scompare ed è più corretto impostare il controllo di qualità non applicato ad una popolazione finita (lotto) ma in continuo sul processo stesso per valutarne la stabilità. Scomparendo il concetto di lotto, anche il concetto di numerosità campionaria fissa diventa inapplicabile. Il concetto alla base del controllo continuo è che il livello di qualità del processo porta ad una certa frequenza di prodotti difettosi e, di conseguenza, maggiore è la qualità e maggiore sarà la lunghezza di prodotti conformi consecutivi con questo tipo di controllo, si valuta la distribuzione della lunghezza delle sequenze di prodotti conformi per capire il grado di difettosità del processo e quindi la sua idoneità a produrre secondo le specifiche.

21 SCHEMA SCHEMA BASE BASE DEL DEL CONTROLLO CONTROLLO DI DI PROCESSO PROCESSO IN IN CONTINUO CONTINUO Si effettua un controllo al 100% della produzione fino a quando si ottiene una sequenza senza difettosi di lunghezza i Realizzata la sequenza i si ritiene che il processo sia validato e si possa passare ad un controllo campionario in cui si dovrà controllare una frazione f della produzione in continuo Quando nella fase campionaria si riscontra un difettoso si riparte col controllo al 100% La scelta di i e f dipende dal livello di qualità media risultante che viene fissato a priori per il processo ed è tabulato in nomogrammi

22

23

24 - concetti principali Definizione di controllo statistico di processo Modello distributivo di riferimento Schema logico delle fasi di controllo Studio della variabilita : istogramma Campionamento e regole decisionali Carte di controllo Scann statistic Controlli di conformita (variabile dicotomica conforme si/no) Controllo del processo in continuo

25 - implementazione pratica Identificazione del processo da tenere sotto controllo Processo Produzione di emocomponenti di I livello mediante scomposizione sangue intero Output atteso: Concentrati eritrocitari privati del buffy coat in soluzione additiva Parametro Volume Emoglobina Ematocrito Leucociti residui Emolisi a fine conservazione Standard Da definire in base al sistema utilizzato (250 ± 50 ml/unità) 43 g/unità 0,50-0,70/unità 1,2 x 10 9 / unità <0,8% della massa eritrocitaria/ unità

26 - implementazione pratica Definizione delle modalita attraverso cui saranno verificati i parametri Parametro Volume Emoglobina Ematocrito Leucociti residui Emolisi a fine conservazione Modalita di controllo Bilancia tarata App. Automatico App. Automatico Citofluorimetro Metodo Harboe Se il campionamento del contenuto della sacca deve essere effettuato con determinate modalita (es. stripping ripetuto del tubo, quantita minima da prelevare per l effettuazione delle prove, ecc.) queste devono essere definite in una apposita istruzione

27 - implementazione pratica Numero di prodotti da sottoporre a controllo e loro campionamento N Emazie concentrate private del buffy-coat e risospese in soluz prodotte 2010 N siti (COD_UNI) N medio mensile prodotto nel gruppo N CQ applicando il criterio conformita Si/No con 95% di confidenza del 95% della produzione Con zero difettosi Con 1 difettoso Con 2 difettosi < CQ totale CQ totale CQ totale CQ totale PER QUANTO TEMPO SI PUO RITENERE IL PROCESSO STABILE? MESE? ANNO? , , , , /12 circa 5 U/mese , , > ,

28 - implementazione pratica ESTRAZIONE CASUALE SEMPLICE di 54 sacche da circa 300 prodotte nel mese generazione a inizio mese di una lista di 54 numeri casuali (C1,C2,C3 C54) C54) compresi tra 1 e 300 e man mano che le sacche sono prodotte si sottopongono a controllo quelle che c nella produzione hanno numeri d ordine d Ci. TEORICAMENTE LA MAGGIOR PARTE DEI CONTROLLI PUO RICADERE TUTTA A FINE MESE ESTRAZIONE CASUALE SISTEMATICA di 54 sacche da circa 300 prodotte nel mese passo di campionamento 6 (circa 300/54) estrazione casuale di un numero tra 1 e passo di camp.to (es.5) creazione lista Ci (5,11,17,23(,11,17, ,293,299) man mano che le sacche sono prodotte si sottopongono a controllo quelle che nella produzione hanno numeri d ordine d Ci. CONTROLLI EQUISPAZIATI NEL TEMPO

29 - implementazione pratica STRATIFICAZIONE DEL CAMPIONE RISPETTO A ELEMENTI RITENUTI CRITICI CHE SI VOGLIONO TENERE SOTTO CONTROLLO: es. due centrifughe, tre scompositori Cf1 Cf2 Sep1 Sep2 Sep3 % produzione % produzione % produzione % produzione % produzione % produzione Suddivisione delle 54 sacche rispetto alle % di produzione (nel caso di stesse capacita produttive degli strumenti 9 (=54/6) sacche per ogni cella la lista dei campioni del CQ deve essere costruita entro ogni cella. La numerosita entro le celle deve comunque superare un minimo valore per garantire la potenza statistica, inoltre se vi sono evidenze di diverse variabilita entro le celle puo essere necessario rivedere la numerosita del campione totale in funzione di numerosita calcolate sulle celle

30 - implementazione pratica Non appena si riscontra un numero di prodotti non conformi superiore al limite consentito dovrebbero esserci delle azioni correttive ed eventualmente una rivalidazione del processo. Anticipazione dell allerta tramite SCAN STATISTIC Dove le numerosita di produzione permettono l applicazione l di questo metodo si ha un guadagno di efficienza del CQ in quanto la l finestra mobile della scan statistic in genere e e molto inferiore alla numerosita del campione costruito col metodo binomiale e permette di anticipare lidentificazione di derive del processo.

31 - implementazione pratica UTILIZZO CARTE DI CONTROLLO I valori rilevati sulle singole unita vengono graficati nelle carte di controllo preventivamente costruite le carte dovrebbero essere congruenti al tipo di variabile utilizzata per definire il campionamento, nel nostro caso dovrebbe essere una carta per attributi, ma poiche per decidere se il prodotto e conforme o no si misurano i valori dei parametri questi possono essere graficati nelle carte di controllo per quella variabile al fine di verificare anche la distribuzione dei valori.

32 - implementazione pratica UTILIZZO CARTE DI CONTROLLO Qualora ci sia una stratificazione del campione si puo analizzare anche l andamento nei singoli strati per verificare che controlli che nel complesso non forniscono pattern siano tali anche dentro gli strati CONTROLLO DI DERIVE DI ELEMENTI DEL PROCESSO LA CARTA DI CONTROLLO VIENE COSTRUITA NEL MOMENTO DI MESSA A PUNTO DEL PROCESSO SULLA BASE DELLE MISURE EFFETTUATE NELLA FASE DI VALIDAZIONE CHE DEVONO DARE EVIDENZA CHE IL PROCESSO STESSO RISPONDE ALLE CARATTERISTICHE RICHIESTE. LA DEFINIZIONE DEL NUMERO DI PROVE NECESSARIE PER LA VALIDAZIONE PUO POI ESSERE COLLEGATO AL CONTROLLO DI PROCESSO IN CONTINUO

33 - implementazione pratica ANALISI DELLA DISPERSIONE Con i dati raccolti sui controlli si crea un istogramma per valutare la distribuzione degli stessi e alcuni parametri associati (range, media varianza) da porre a confronto con il processo teorico che dovrebbe corrispondere a quello validato la cumulazione dei dati puo avvenire anche per le carte di controllo, nel caso che il processo non cambi e le validazioni siano volte a confermare un processo in essere. Se nel tempo si introducono modifiche sostanziali nel processo (strumentazione, modalita di effettuazione di attivita ecc.) I dati dei CQ non possono essere mischiati con quelli raccolti precedentemente.

34 - implementazione pratica Controllo del processo in continuo Utilizzando il nomogramma per un piano di campionamento in continuo del tipo CSP 1 con livello di qualita media del processo (curva LQMR=5) si identifica che, volendo una frazione di campionamento f dell 1% in fase campionaria bisogna avere un controllo di 60 elementi consecutivi senza difettosi prima di passare al campionamento 1. effettuare fase di validazione fino a quando non si hanno 60 prodotti non difettosi consecutivi 2. Controllare 1 prodotto ogno Se il prodotto controllato al punto 2 e difettoso controllare tutti i prodotti fino ad avere una sequenza di 60 consecutivi non difettosi

Statistical Process Control

Statistical Process Control Statistical Process Control ESERCIZI Esercizio 1. Per la caratteristica di un processo distribuita gaussianamente sono note media e deviazione standard: µ = 100, σ = 0.2. 1a. Calcolare la linea centrale

Dettagli

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI

Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI 1. L azienda Wood produce legno compensato per costruzioni

Dettagli

IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE

IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE Il collaudo di accettazione 1 Popolazione Campione Dati MISURA Processo Lotto Campione DATI CAMPIONAMENTO INTERVENTO MISURA Lotto Campione DATI CAMPIONAMENTO INTERVENTO Il collaudo

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale di area tecnica. Corso di Statistica Medica

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale di area tecnica. Corso di Statistica Medica Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale di area tecnica Corso di Statistica Medica Campionamento e distribuzione campionaria della media Corsi di laurea triennale di area tecnica -

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

PRODUZIONE DI LENTI A CONTATTO

PRODUZIONE DI LENTI A CONTATTO 1 PRODUZIONE DI LENTI A CONTATTO Per monitorare il processo di produzione di un determinato tipo di lenti a contatto viene misurato, ad intervalli di tempo regolari di h 15 minuti, il diametro X (in mm)

Dettagli

Università di Firenze - Corso di laurea in Statistica Seconda prova intermedia di Statistica. 18 dicembre 2008

Università di Firenze - Corso di laurea in Statistica Seconda prova intermedia di Statistica. 18 dicembre 2008 Università di Firenze - Corso di laurea in Statistica Seconda prova intermedia di Statistica 18 dicembre 008 Esame sull intero programma: esercizi da A a D Esame sulla seconda parte del programma: esercizi

Dettagli

Inferenza statistica. Statistica medica 1

Inferenza statistica. Statistica medica 1 Inferenza statistica L inferenza statistica è un insieme di metodi con cui si cerca di trarre una conclusione sulla popolazione sulla base di alcune informazioni ricavate da un campione estratto da quella

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

Carte di controllo per attributi

Carte di controllo per attributi Carte di controllo per attributi Il controllo per variabili non sempre è effettuabile misurazioni troppo difficili o costose troppe variabili che definiscono qualità di un prodotto le caratteristiche dei

Dettagli

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti

Dettagli

ANALISI GRAFICHE PER IL CONTROLLO DELLA QUALITA : ESEMPI DI APPLICAZIONI

ANALISI GRAFICHE PER IL CONTROLLO DELLA QUALITA : ESEMPI DI APPLICAZIONI ANALISI GRAFICHE PER IL CONTROLLO DELLA QUALITA : ESEMPI DI APPLICAZIONI (sintesi da Prof.ssa Di Nardo, Università della Basilicata, http://www.unibas.it/utenti/dinardo/home.html) ISTOGRAMMA/DIAGRAMMA

Dettagli

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a)

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a) Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B Eventi indipendenti: un evento non influenza l altro Eventi disgiunti: il verificarsi di un evento esclude l altro Evento prodotto:

Dettagli

GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A

GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A Lezione 10 CAMPIONAMENTO (pag. 62-64) L indagine campionaria all interno di una popolazione consiste nell estrazione di un numero limitato e definito di elementi che

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

E naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n

E naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n Supponiamo che un fabbricante stia introducendo un nuovo tipo di batteria per un automobile elettrica. La durata osservata x i delle i-esima batteria è la realizzazione (valore assunto) di una variabile

Dettagli

La distribuzione Gaussiana

La distribuzione Gaussiana Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Biotecnologie Corso di Statistica Medica La distribuzione Normale (o di Gauss) Corso di laurea in biotecnologie - Corso di Statistica Medica La distribuzione

Dettagli

Corso integrato di informatica, statistica e analisi dei dati sperimentali Altri esercizi_esercitazione V

Corso integrato di informatica, statistica e analisi dei dati sperimentali Altri esercizi_esercitazione V Corso integrato di informatica, statistica e analisi dei dati sperimentali Altri esercizi_esercitazione V Sui PC a disposizione sono istallati diversi sistemi operativi. All accensione scegliere Windows.

Dettagli

Le Carte di Controllo del Processo

Le Carte di Controllo del Processo ISI MANUALE PER CORSI QUALITÀ dispensa data modifica del livello Q-051 01.06.94 01 25.07.95 BLU Le Carte di Controllo del Processo MANUALE DI UTILIZZO ISI CARTE DI CONTROLLO pagina 2 di 13 Introduzione.

Dettagli

Stima per intervalli Nei metodi di stima puntuale è sempre presente un ^ errore θ θ dovuto al fatto che la stima di θ in genere non coincide con il parametro θ. Sorge quindi l esigenza di determinare una

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

Statistical Process Control

Statistical Process Control Statistical Process Control ESERCIZI Esercizio 1. Per la caratteristica di un processo distribuita gaussianamente sono note media e deviazione standard: µ = 100, σ = 0.2. 1a. Calcolare la linea centrale

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Esercitazione #5 di Statistica. Test ed Intervalli di Confidenza (per una popolazione)

Esercitazione #5 di Statistica. Test ed Intervalli di Confidenza (per una popolazione) Esercitazione #5 di Statistica Test ed Intervalli di Confidenza (per una popolazione) Dicembre 00 1 Esercizi 1.1 Test su media (con varianza nota) Esercizio n. 1 Il calore (in calorie per grammo) emesso

Dettagli

Istituzioni di Statistica e Statistica Economica

Istituzioni di Statistica e Statistica Economica Istituzioni di Statistica e Statistica Economica Università degli Studi di Perugia Facoltà di Economia, Assisi, a.a. 2013/14 Esercitazione n. 4 A. Si supponga che la durata in giorni delle lampadine prodotte

Dettagli

Analisi di dati di frequenza

Analisi di dati di frequenza Analisi di dati di frequenza Fase di raccolta dei dati Fase di memorizzazione dei dati in un foglio elettronico 0 1 1 1 Frequenze attese uguali Si assuma che dalle risposte al questionario sullo stato

Dettagli

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Alfonso Iodice D Enza April 26, 2007 1...prima di cominciare Contare, operazione solitamente semplice, può diventare complicata se lo scopo

Dettagli

Temi di Esame a.a. 2012-2013. Statistica - CLEF

Temi di Esame a.a. 2012-2013. Statistica - CLEF Temi di Esame a.a. 2012-2013 Statistica - CLEF I Prova Parziale di Statistica (CLEF) 11 aprile 2013 Esercizio 1 Un computer è collegato a due stampanti, A e B. La stampante A è difettosa ed il 25% dei

Dettagli

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario:

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: Esempi di domande risposta multipla (Modulo II) 1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: 1) ha un numero di elementi pari a 5; 2) ha un numero di elementi

Dettagli

Il campionamento statistico

Il campionamento statistico Lezione 13 Gli strumenti per il miglioramento della Qualità Il campionamento statistico Aggiornamento: 19 novembre 2003 Il materiale didattico potrebbe contenere errori: la segnalazione e di questi errori

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Il confronto fra proporzioni

Il confronto fra proporzioni L. Boni Il rapporto Un rapporto (ratio), attribuendo un ampio significato al termine, è il risultato della divisione di una certa quantità a per un altra quantità b Il rapporto Spesso, in maniera più specifica,

Dettagli

ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2

ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 Quando si hanno scale nominali o ordinali, non è possibile calcolare il t, poiché non abbiamo medie, ma solo frequenze. In questi casi, per verificare se un evento

Dettagli

I Metodi statistici utili nel miglioramento della qualità 27

I Metodi statistici utili nel miglioramento della qualità 27 Prefazione xiii 1 Il miglioramento della qualità nel moderno ambiente produttivo 1 1.1 Significato dei termini qualità e miglioramento della qualità 1 1.1.1 Le componenti della qualità 2 1.1.2 Terminologia

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

Esercizi test ipotesi. Prof. Raffaella Folgieri Email: folgieri@mtcube.com aa 2009/2010

Esercizi test ipotesi. Prof. Raffaella Folgieri Email: folgieri@mtcube.com aa 2009/2010 Esercizi test ipotesi Prof. Raffaella Folgieri Email: folgieri@mtcube.com aa 2009/2010 Verifica delle ipotesi - Esempio quelli di Striscia la Notizia" effettuano controlli casuali per vedere se le pompe

Dettagli

Test statistici di verifica di ipotesi

Test statistici di verifica di ipotesi Test e verifica di ipotesi Test e verifica di ipotesi Il test delle ipotesi consente di verificare se, e quanto, una determinata ipotesi (di carattere biologico, medico, economico,...) è supportata dall

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

Facciamo qualche precisazione

Facciamo qualche precisazione Abbiamo introdotto alcuni indici statistici (di posizione, di variabilità e di forma) ottenibili da Excel con la funzione Riepilogo Statistiche Facciamo qualche precisazione Al fine della partecipazione

Dettagli

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

Corso introduttivo all utilizzo di TQ Controlla

Corso introduttivo all utilizzo di TQ Controlla Corso introduttivo all utilizzo di TQ Controlla Le pagine che seguono introducono l utente all uso delle principali funzionalità di TQ Controlla mediante un corso organizzato in otto lezioni. Ogni lezione

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Controllo Statistico della Qualità. Qualità come primo obiettivo dell azienda produttrice di beni

Controllo Statistico della Qualità. Qualità come primo obiettivo dell azienda produttrice di beni Controllo Statistico della Qualità Qualità come primo obiettivo dell azienda produttrice di beni Qualità come costante aderenza del prodotto alle specifiche tecniche Qualità come controllo e riduzione

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

matematica probabilmente

matematica probabilmente IS science centre immaginario scientifico Laboratorio dell'immaginario Scientifico - Trieste tel. 040224424 - fax 040224439 - e-mail: lis@lis.trieste.it - www.immaginarioscientifico.it indice Altezze e

Dettagli

Introduzione alle relazioni multivariate. Introduzione alle relazioni multivariate

Introduzione alle relazioni multivariate. Introduzione alle relazioni multivariate Introduzione alle relazioni multivariate Associazione e causalità Associazione e causalità Nell analisi dei dati notevole importanza è rivestita dalle relazioni causali tra variabili Date due variabili

Dettagli

Ricerca di outlier. Ricerca di Anomalie/Outlier

Ricerca di outlier. Ricerca di Anomalie/Outlier Ricerca di outlier Prof. Matteo Golfarelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Ricerca di Anomalie/Outlier Cosa sono gli outlier? L insieme di dati che sono considerevolmente differenti dalla

Dettagli

ISI s.r.l. Smart Quality 2.0

ISI s.r.l. Smart Quality 2.0 Guida rapida Sommario 1.0 Direzione e personale... 3 1.1 Gestione Obiettivi... 3 1.1.1 Elenco Obiettivi... 3 1.1.2 Stampa Obiettivi e Verifiche... 4 1.2 Gestione Personale Formazione... 5 1.2.1 Personale

Dettagli

La variabile casuale Binomiale

La variabile casuale Binomiale La variabile casuale Binomiale Si costruisce a partire dalla nozione di esperimento casuale Bernoulliano che consiste in un insieme di prove ripetute con le seguenti caratteristiche: i) ad ogni singola

Dettagli

Statistica descrittiva

Statistica descrittiva Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio Corso di Costruzioni Idrauliche A.A. 2004-05 www.dica.unict.it/users/costruzioni Statistica descrittiva Ing. Antonino Cancelliere Dipartimento

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative

Dettagli

CAPITOLO 10. Controllo di qualità. Strumenti per il controllo della qualità e la sua gestione

CAPITOLO 10. Controllo di qualità. Strumenti per il controllo della qualità e la sua gestione CAPITOLO 10 Controllo di qualità Strumenti per il controllo della qualità e la sua gestione STRUMENTI PER IL CONTROLLO E LA GESTIONE DELLA QUALITÀ - DIAGRAMMI CAUSA/EFFETTO - DIAGRAMMI A BARRE - ISTOGRAMMI

Dettagli

Servizi di consulenza specialistica per IGRUE 2009 2012

Servizi di consulenza specialistica per IGRUE 2009 2012 Allegato 9A Metodo della stima delle differenze Descrizione della procedura Il metodo della stima delle differenze è indicato qualora il controllore ritenga che la popolazione sia affetta da un tasso di

Dettagli

Esercitazione n.2 Inferenza su medie

Esercitazione n.2 Inferenza su medie Esercitazione n.2 Esercizio L ufficio del personale di una grande società intende stimare le spese mediche familiari dei suoi impiegati per valutare la possibilità di attuare un programma di assicurazione

Dettagli

Il Controllo Interno di Qualità dalla teoria alla pratica: guida passo per passo IL MODELLO TEORICO. Pasquale Iandolo

Il Controllo Interno di Qualità dalla teoria alla pratica: guida passo per passo IL MODELLO TEORICO. Pasquale Iandolo Il Controllo Interno di Qualità dalla teoria alla pratica: guida passo per passo IL MODELLO TEORICO Pasquale Iandolo Laboratorio analisi ASL 4 Chiavarese, Lavagna (GE) 42 Congresso Nazionale SIBioC Roma

Dettagli

2. Un carattere misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale

2. Un carattere misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale BIOSTATISTICA 2. Un carattere misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale Marta Blangiardo, Imperial College, London Department of Epidemiology and Public Health m.blangiardo@imperial.ac.uk

Dettagli

VALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE

VALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE VALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE 1 Il processo di validazione/qualificazione di un metodo microbiologico presuppone che i fattori critici siano adeguatamente disciplinati da indicazioni

Dettagli

Identificazione dei Parametri Caratteristici di un Plasma Circolare Tramite Rete Neuronale

Identificazione dei Parametri Caratteristici di un Plasma Circolare Tramite Rete Neuronale Identificazione dei Parametri Caratteristici di un Plasma Circolare Tramite Rete euronale Descrizione Il presente lavoro, facente segiuto a quanto descritto precedentemente, ha il fine di: 1) introdurre

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

Test d ipotesi. Statistica e biometria. D. Bertacchi. Test d ipotesi

Test d ipotesi. Statistica e biometria. D. Bertacchi. Test d ipotesi In molte situazioni una raccolta di dati (=esiti di esperimenti aleatori) viene fatta per prendere delle decisioni sulla base di quei dati. Ad esempio sperimentazioni su un nuovo farmaco per decidere se

Dettagli

ELEMENTI DI STATISTICA

ELEMENTI DI STATISTICA Dipartimento di Ingegneria Meccanica Chimica e dei Materiali PROGETTAZIONE E GESTIONE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI Esercitazione 6 ORE ELEMENTI DI STATISTICA Prof. Ing. Maria Teresa Pilloni Anno Accademico

Dettagli

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare

Dettagli

VERIFICA DELLE IPOTESI

VERIFICA DELLE IPOTESI VERIFICA DELLE IPOTESI Nella verifica delle ipotesi è necessario fissare alcune fasi prima di iniziare ad analizzare i dati. a) Si deve stabilire quale deve essere l'ipotesi nulla (H0) e quale l'ipotesi

Dettagli

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Potenza dello studio e dimensione campionaria Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Introduzione Nella pianificazione di uno studio clinico randomizzato è fondamentale determinare in modo

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo

Dettagli

Esercizio 1. Verifica di ipotesi sulla media (varianza nota), p-value del test

Esercizio 1. Verifica di ipotesi sulla media (varianza nota), p-value del test STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 6 05.03.2014 Dott.ssa Antonella Costanzo Esercizio 1. Verifica di ipotesi sulla media (varianza nota), p-value del test Il preside della scuola elementare XYZ sospetta che

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 6

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 6 CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 6 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Stima puntuale per la proporzione Da un lotto di arance se ne estraggono 400, e di queste 180

Dettagli

LA DAINESE GROUP SRL PRESENTA

LA DAINESE GROUP SRL PRESENTA LA DAINESE GROUP SRL PRESENTA Documento introduttivo alla procedura WINTIME Gestione Presenze/Assenze. M-PR 7.2-A-0 Pagina 1 d 12 INFO GENERALI SULLA PROCEDURA WINTIME Il prodotto è finalizzato alla rilevazione

Dettagli

SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE...

SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... Sommario SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... 4 INTRODUZIONE ALLE FUNZIONALITÀ DEL PROGRAMMA INTRAWEB... 4 STRUTTURA DEL MANUALE... 4 INSTALLAZIONE INRAWEB VER. 11.0.0.0... 5 1 GESTIONE INTRAWEB VER 11.0.0.0...

Dettagli

Lezione 1. Concetti Fondamentali

Lezione 1. Concetti Fondamentali Lezione 1 Concetti Fondamentali 1 Sonetto di Trilussa Sai ched è la statistica? E E na cosa che serve pe fa un conto in generale de la gente che nasce, che sta male, che more, che va in carcere e che sposa.

Dettagli

Statistica per l azienda 19.06.2014 (1)

Statistica per l azienda 19.06.2014 (1) Statistica per l azienda 19.06.2014 (1) COGNOME NOME Matr. Firma Modulo: singolo con Informatica con StatII & PDRM con Mat. & PDRM altro (specificare) Attenzione: Il presente foglio deve essere compilato

Dettagli

LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di

LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di STATISTICA LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di oggetti; cerca, attraverso l uso della matematica

Dettagli

1. RACCOLTA DEI DATI E FORMAZIONE DEI PRESENTANO, PER CIASCUNA DELLE DUE SOTTOGRUPPI GRANDEZZE (MEDIA ED ESCURSIONE), TRE

1. RACCOLTA DEI DATI E FORMAZIONE DEI PRESENTANO, PER CIASCUNA DELLE DUE SOTTOGRUPPI GRANDEZZE (MEDIA ED ESCURSIONE), TRE CARTE DI CONTROLLO LA CARTA DI CONTROLLO DI TIPO - R VIENE CARTE DI UTILIZZATA PER CONTROLLARE UNA VARIABILE MISURABILE DI UN PROCESSO CONSENTE CONTROLLO IL MONITORAGGIO SIA DELL'ANDAMENTO DEL VALOR MEDIO,

Dettagli

Metodi Statistici di Controllo della Qualità Prof. Paolo Cozzucoli

Metodi Statistici di Controllo della Qualità Prof. Paolo Cozzucoli Programma dell insegnamento di Metodi Statistici di Controllo della Qualità Prof. Paolo Cozzucoli Corso di Laurea in Metodi Quantitativi per l Economia e la Gestione delle Aziende A.A. 2007-08 Disciplina

Dettagli

ESAME DI STATISTICA Nome: Cognome: Matricola:

ESAME DI STATISTICA Nome: Cognome: Matricola: ESAME DI STATISTICA Nome: Cognome: Matricola: ISTRUZIONI: Per la prova è consentito esclusivamente l uso di una calcolatrice tascabile, delle tavole della normale e della t di Student. I risultati degli

Dettagli

LABORATORIO-EXCEL N. 2-3 XLSTAT- Pro Versione 7 VARIABILI QUANTITATIVE

LABORATORIO-EXCEL N. 2-3 XLSTAT- Pro Versione 7 VARIABILI QUANTITATIVE LABORATORIO-EXCEL N. 2-3 XLSTAT- Pro Versione 7 VARIABILI QUANTITATIVE DESCRIZIONE DEI DATI DA ESAMINARE Sono stati raccolti i dati sul peso del polmone di topi normali e affetti da una patologia simile

Dettagli

Il controllo delle prestazioni del provider. IL CONTROLLO DELLE PRESTAZIONI DEL PROVIDER (riferimenti)

Il controllo delle prestazioni del provider. IL CONTROLLO DELLE PRESTAZIONI DEL PROVIDER (riferimenti) del provider IL CONTROLLO DELLE PRESTAZIONI DEL PROVIDER (riferimenti) 1 del provider - premessa (1) in merito alla fase di gestione ordinaria dell outsourcing sono state richiamate le prassi di miglioramento

Dettagli

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo

Dettagli

5. MODULO DEI CARICHI ECCEZIONALI NEL SOFTWARE BRIDGE

5. MODULO DEI CARICHI ECCEZIONALI NEL SOFTWARE BRIDGE 5. MODULO DEI CARICHI ECCEZIONALI NEL SOFTWARE BRIDGE 5.1 Premessa L ausilio dell informatica è particolarmente utile poiché l ente preposto alla gestione dei ponti deve esaminare un grande numero di transiti

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Introduzione e Statistica descrittiva

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Introduzione e Statistica descrittiva Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria Introduzione e Statistica descrittiva Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria: Introduzione

Dettagli

Statistica inferenziale

Statistica inferenziale Statistica inferenziale Popolazione e campione Molto spesso siamo interessati a trarre delle conclusioni su persone che hanno determinate caratteristiche (pazienti, atleti, bambini, gestanti, ) Osserveremo

Dettagli

PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS

PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS ALLEGATO 10/A PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS Il presente allegato fornisce una descrizione sintetica delle principali attività tecniche relative alla misura del gas; tali attività coinvolgono

Dettagli

LEZIONE 3. Ing. Andrea Ghedi AA 2009/2010. Ing. Andrea Ghedi AA 2009/2010

LEZIONE 3. Ing. Andrea Ghedi AA 2009/2010. Ing. Andrea Ghedi AA 2009/2010 LEZIONE 3 "Educare significa aiutare l'animo dell'uomo ad entrare nella totalità della realtà. Non si può però educare se non rivolgendosi alla libertà, la quale definisce il singolo, l'io. Quando uno

Dettagli

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Esercizio 1 Nella seguente tabella è riportata la distribuzione di frequenza dei prezzi per camera di alcuni agriturismi, situati nella regione Basilicata.

Dettagli

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola

Dettagli

La Distribuzione Normale (Curva di Gauss)

La Distribuzione Normale (Curva di Gauss) 1 DISTRIBUZIONE NORMALE o CURVA DI GAUSS 1. E la più importante distribuzione statistica continua e trova numerose applicazioni nello studio dei fenomeni biologici. 2. Fu proposta da Gauss (1809) nell'ambito

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Anno Accademico 2014/2015 Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Anno Accademico 2014/2015 Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Anno Accademico 2014/2015 Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica Nome N. Matricola Ancona, 14 luglio 2015 1. Tre macchine producono gli stessi pezzi

Dettagli

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

Statistica inferenziale, Varese, 18 novembre 2009 Prima parte - Modalità C

Statistica inferenziale, Varese, 18 novembre 2009 Prima parte - Modalità C Statistica inferenziale, Varese, 18 novembre 2009 Prima parte - Modalità C Cognome Nome: Part time: Numero di matricola: Diurno: ISTRUZIONI: Il punteggio relativo alla prima parte dell esame viene calcolato

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

L orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti. Nota di studio. Ufficio Studi

L orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti. Nota di studio. Ufficio Studi L orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti Nota di studio Ufficio Studi Gennaio 2012 1 1] Premessa Nel corso del 2010 uno degli obiettivi del Gruppo di Lavoro Rischio e Classificazione

Dettagli

CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO

CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO Operazioni da svolgere per il riporto delle giacenze di fine esercizio Il documento che segue ha lo scopo di illustrare le operazioni che devono essere eseguite per:

Dettagli

Cosa è un foglio elettronico

Cosa è un foglio elettronico Cosa è un foglio elettronico Versione informatica del foglio contabile Strumento per l elaborazione di numeri (ma non solo...) I valori inseriti possono essere modificati, analizzati, elaborati, ripetuti

Dettagli

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida

Dettagli

Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale STANDARDIZZAZIONE

Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale STANDARDIZZAZIONE Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale Un punteggio all interno di una distribuzione è in realtà privo di significato se preso da solo. Sapere che un soggetto ha ottenuto un punteggio x=52 in una

Dettagli