LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO PER MISSIONI E PROGRAMMI
|
|
- Ruggero Mariani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO PER MISSIONI E PROGRAMMI LA CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE DEL BILANCIO DELLO STATO Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 1
2 Le funzioni del Bilancio pubblico Funzione informativa Bilancio come strumento di rappresentazione delle risorse pubbliche Funzione allocativa Bilancio come strumento di decisione politica (Bilancio decisionale) Funzione esecutiva Bilancio come strumento di gestione delle risorse pubbliche (Bilancio gestionale) Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 2
3 Il contesto di riferimento La riforma della struttura del Bilancio di previsione dello Stato è stata avviata dalla legge n. 94/1997, che aveva modificato la legge n. 468/1978. La legge n. 94/1997 ha introdotto in Italia il cosiddetto doppio bilancio: 1. IL BILANCIO DECISIONALE, che serve per l approvazione da parte del Parlamento (politico) 2. IL BILANCIO GESTIONALE, che serve ai fini della gestione (amministrativo) Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 3
4 Il contesto di riferimento La legge n. 94/1997 aveva introdotto per il BILANCIO DECISIONALE un innovativo sistema di classificazione funzionale, articolato per le entrate e per le spese in Unità Previsionali di Base (UPB), che prendeva il posto dei vecchi capitoli. Le Unità Previsionali di Base Unità Previsionali di Base (UPB) corrispondono al budget affidato, all inizio di ogni anno con decreto del ministero competente a ciascun dirigente e destinato allo svolgimento delle funzioni per cui è costituito l ufficio. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 4
5 Unità Previsionali di Base L UPB fa riferimento ad aree omogenee di attività (Centro di responsabilità amministrativa), in cui si articolano le competenze di ciascun Ministero, e consente di valutare per intero l azione e mezzi a disposizione, evitando la frammentazione che deriva dai capitoli e che rendeva scarsamente comprensibile l oggetto dell attività di spesa dell Amministrazione. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 5
6 Le ragioni della riforma (1) La riforma del Bilancio si inquadrava nel più generale contesto di Riforma della Pubblica Amministrazione, avviata dalla cd. Legge Bassanini (legge 15 marzo 1997, n. 59). Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 6
7 Le ragioni della riforma (2) La riforma mirava, inoltre, a conferire un maggiore semplicità di lettura al Bilancio decisionale e a giungere ad un più rapida approvazione parlamentare. Infatti, prima della riforma il Parlamento si occupava anche di decisioni minute relative ai singoli stanziamenti, a volte di scarsa entità finanziaria (capitoli) Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 7
8 Dai capitoli alle UPB I capitoli, tuttavia, come vedremo, non sono stati soppressi, ma utilizzati come limite nella gestione amministrativa (BILANCIO GESTIONALE). Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 8
9 La vecchia struttura (l. 94/1997) La vecchia struttura del bilancio decisionale per la SPESA era la seguente: Centro di Responsabilità Amministrativa UPB 1 livello Strutture amministrative Titoli UPB 2 livello Macroaggregati UPB 3 livello Composizione della spesa Voto Parlamentare Unità Previsionale di Base UPB 4 livello Destinazione della spesa Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 9
10 Alcune critiche alla vecchia struttura La vecchia struttura del bilancio dello Stato non permetteva una chiara identificazione delle AZIONI svolto attraverso l utilizzo delle risorse pubbliche. Esso era strutturato, come abbiamo visto, sulla base dell ORGANIZZAZIONE delle Amministrazioni (chi gestisce le risorse) e non anche sulle FUNZIONI (cosa viene realizzato con le risorse disponibili). Ciò rendeva complesso il monitoraggio e la valutazione delle politiche pubbliche, non agevolando la definizione della priorità dell azione politica ed amministrativa. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 10
11 Riclassificazione del bilancio La riclassificazione del bilancio è avvenuta in un primo tempo in via sperimentale senza interventi normativi primari. Successivamente è stata recepita, con alcune modifiche dalla legge n. 196/2009 (a sua volta di recente modificata in parte dalla legge n. 39/2011). Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 11
12 La legge n. 196/2009 La nuova classificazione del Bilancio comporta un radicale mutamento di prospettiva per le amministrazioni di spesa: si passa da un bilancio per centri di responsabilità (che gestisce le risorse) ad un bilancio per Funzioni (cosa viene fatto con le risorse). Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 12
13 Spending Review Con la l. n.196/2009 è inserita in modo permanente nel processo di bilancio la spending review, la periodica attività di valutazione e revisione della spesa. In ogni centro di spesa, in questo caso in ogni Ministero, sono istituiti nuclei nei quali il Ministero dell Economia e il Ministero in questione ragionano insieme sulla possibilità di ristrutturazione dei programmi di spesa di quel Ministero [ ]. Resta carente, tuttavia, la sua integrazione nel processo di Bilancio.(G.Pisauro) Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 13
14 La nuova struttura della spesa La riorganizzazione proposta per la spesa si fonda sulla classificazione delle risorse pubbliche secondo due livelli di aggregazione, le MISSIONI e i PROGRAMMI, ai fini dell approvazione Parlamentare, i quali si ripartiscono in MACROAGGREGATI che evidenziano le diverse tipologie di spese attribuite a ciascun programma (spese di parte corrente, spese in conto capitale e spese per rimborso prestiti). Al di sotto di ciascun macroaggregato sono allocati, ai fini conoscitivi, i correlati CENTRI DI RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 14
15 La nuova struttura del bilancio decisionale (l. n. 196/ 2009) La nuova struttura del bilancio decisionale per la SPESA è la seguente: Missioni Voto Parlamentare Programmi Politiche pubbliche Macroaggregati UPB (interventi, investimenti,..) Composizione e natura della spesa Centri di Responsabilità Amministrativa Struttura Amministrativa (ai soli fini conoscitivi) Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 15
16 Le missioni MISSIONI: esprimono le funzioni principali e gli obiettivi di strategia perseguiti con la spesa pubblica. L insieme di tutte le risorse stanziate con il bilancio sono distinte tra un numero limitato di grandi finalità (n. 34 Missioni), che sono perseguite indipendentemente dall azione politica contingente ed hanno, dunque, un respiro di lungo periodo, ossia di configurazione istituzionale permanente. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 16
17 Le missioni MISSIONI: La denominazione che è stata attribuita alle Missioni offre una visione di uno Stato che svolge non solo le funzioni fondamentali ( es. l amministrazione della difesa, della giustizia, l ordine pubblico e la raccolta dei tributi), ma espleta anche compiti di allocazione e redistribuzione delle risorse. Le Missioni possono essere ministeriali o trasversali a più Dicasteri (interministeriali). Ogni missione si realizza concretamente attraverso più programmi. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 17
18 I programmi I 175 PROGRAMMI rappresentano aggregati omogenei di attività svolte all interno di ogni singolo ministero, allo scopo di perseguire obiettivi definiti e misurabili nell ambito delle finalità istituzionali, riconosciute al Dicastero competente. I programmi sono di norma specifici di ogni Ministero, in alcuni casi possono essere condivisi tra più amministrazioni (es. la missione Ordine pubblico e sicurezza coinvolge i Ministeri dell Interno, dell Economia e delle Finanze, delle Politiche Agricole alimentari e forestali e dei Trasporti e si divide in sette programmi). Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 18
19 La nuova struttura del bilancio Missioni Programma Macroaggregati UPB 34 UNITA DI VOTO Centri di Responsabilità Amministrativa Struttura Amministrativa Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 19
20 La nuova struttura della spesa Il nuovo sistema rende più trasparente e leggibile il bilancio dello Stato: è possibile anche ai non esperti comprendere come si distribuiscano le risorse finanziarie disponibili. Se prima la spesa pubblica era suddivisa tra più di mille Unità previsionali di base (1.716 nel 2007) e centinaia di centri di responsabilità amministrativa (circa 150), adesso si ripartisce in 34 missioni, 175 programmi (unità di voto parlamentare) e 579 macroaggregati. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 20
21 ESEMPIO DI UNA VECCHIA STRUTTURA DI BILANCIO (legge N. 94/1997) Stato di previsione Ministero dell Interno UPB di 1 livello (centri di resp. amm.va) Dipartimento per le libertà civili e l immigrazione UPB di 2 livello (titoli) Spese correnti Spese in conto capitale UPB di 3 livello (macroaggregati) Funzionamento Interventi Oneri comuni Investimenti UPB di 4 livello (natura/ destinazione) Immigrati, profughi e rifugiati Protezione e assistenza sociale Accordi ed organismi internazionali Capitoli cap cap cap Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 21
22 ESEMPIO DI UNA NUOVA STRUTTURA DI BILANCIO (Legge N. 196/2009) Stato di previsione Missioni Ministero dell Interno Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti Programmi Gestione flussi migratori Macroaggregati Funzionamento Interventi Investimenti Centri di Responsabilità Dipartimento per le libertà civili e l immigrazione Personale, amministrazione civile e risorse strumentali e finanziarie Capitoli cap cap cap Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 22
23 Il bilancio decisionale: le entrate Nell ambito del processo di riclassificazione del bilancio è stata effettuata anche la revisione dello stato di previsione delle entrate. L obiettivo è armonizzarlo alla nuova struttura della spesa e di migliorare la qualità delle informazioni fornite dal documento. Quattro sono i livelli di aggregazione su cui si articola la classificazione delle entrate. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 23
24 Il bilancio decisionale: le entrate TITOLI: a seconda della FONTE da cui provengono. Essi sono quattro: Titolo I entrate tributarie; Titolo II entrate extratributarie; Titolo III entrate che provengono dall alienazione e dall ammortamento dei beni patrimoniali, dalla riscossione dei crediti; Titolo IV entrate per accensione di prestiti. ENTRATE RICORRENTI ED ENTRATE NON RICORRENTI: a seconda della NATURA. Tale distinzione è importante per le analisi di politica economica e di finanza pubblica, che hanno importanza per le valutazioni dello stato dei conti dell Italia da parte degli organi dell Unione europea. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 24
25 Il bilancio decisionale: le entrate TIPOLOGIA DELLE ENTRATE (UPB di III livello): per le entrate tributarie, le voci sono rappresentate dai tributi più importanti (Irpef, Ires e Iva) e raggruppamenti di tributi con caratteristiche analoghe (es. imposte sui generi di monopolio). Per i restanti titoli, invece, le entrate sono state aggregate per tipologia (es. proventi speciali, redditi da capitale, entrate che derivano da servizi resi dalla P.A.) secondo un criterio che rende più chiaro e significativo il contenuto. Con la legge n. 196/2009 le unità di voto Parlamentare sono state fissate a questo livello. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 25
26 Il bilancio decisionale: le entrate ATTIVITA PROVENTI (UPB di IV livello). In questo livello di aggregazione figurano le entrate tributarie che derivano dall attività ordinaria di gestione e quelle derivanti dall attività di accertamento e controllo. Tale distinzione permette di monitorare l attività svolta dagli uffici finanziari finalizzata alla lotta all evasione. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 26
27 Il bilancio decisionale: le entrate Titoli Fonte di provenienza Entrate ricorrenti non ricorrenti Natura Voto Parlamentare UPB di III livello (Irpef, Ires, Iva,..) UPB di IV livello Tipologia Attività di gestione tributi- proventi Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 27
28 Evoluzione della struttura La disciplina e la struttura del bilancio dello Stato è destinata a subire evoluzioni per effetto di due deleghe previste nella legge di Riforma. La prima delega riguarda il completamento della riforma della struttura del bilancio. La seconda riguardava invece il passaggio da una contabilizzazione delle entrate e delle spese in termini di competenza giuridica e di cassa, ad una contabilizzazione di sola cassa. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 28
29 Ultime modifiche La legge n. 196/2009 aveva previsto, entro tre anni, il passaggio al bilancio di sola cassa. La rappresentazione in termini di competenza giuridica sarebbe comunque rimasta, ai soli fini conoscitivi, e rappresentata in un prospetto che si sarebbe dovuto affiancare al bilancio di cassa. La legge n. 39 del 07/04/2011, però, ha modificato la delega. In luogo del passaggio ad un bilancio di sola cassa, si prevede il rafforzamento del ruolo programmatorio e gestionale del bilancio di cassa in un sistema misto competenza e cassa. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 29
30 Il bilancio gestionale La legge di bilancio, definitivamente approvata, è accompagnata, come per il passato, da un bilancio gestionale ( o bilancio per capitoli ). Il bilancio gestionale costituisce il necessario strumento contabile, a disposizione del Centro di responsabilità amministrativa, per la gestione e la rendicontazione delle risorse finanziarie ad esso assegnate. Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 30
31 Il bilancio gestionale I centri di responsabilità amministrativa, ai quali è attribuita la responsabilità della gestione delle risorse, assumono il primo livello della catena dei valori dell assetto organizzativo del bilancio gestionale. In sintesi, quest ultimo si articola in: Centri di responsabilità amministrativa Missioni e Programmi Macroaggregati Capitoli Piani gestionali (articoli). Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 31
32 Dal bilancio decisionale al bilancio gestionale MINISTERO Centri di Responsabilità Amministrativa Struttura Amministrativa Missioni Programmi Macroaggregati UPB (interventi, investimenti,..) Area decisionale Capitoli Piani gestionali (articoli) Area gestionale Dott. Mauro Cernesi Scienza delle Finanze 32
SEMINARIO: Armonizzazione dei sistemi contabili e di bilancio nella P.A.: riflessioni e prospettive
SEMINARIO: Armonizzazione dei sistemi contabili e di bilancio nella P.A.: riflessioni e prospettive INTERVENTO: La Riforma della contabilità delle amministrazioni pubbliche: le principali innovazioni e
DettagliCORSO FORMAZIONE REVISORI
CORSO FORMAZIONE REVISORI Strumenti, metodologie, tempistiche: regole contabili uniformi, piano dei conti integrato, schemi di bilancio, bilancio consolidato con enti, aziende e società, sperimentazione.
Dettagli87083 -Amministrazione e controllo delle aziende pubbliche
87083 -Amministrazione e controllo delle aziende pubbliche Sistema di bilancio delle Regioni Bilancio delle Regioni D.lgs. 28 marzo 2000, n.76: Stabilisce il concorso della finanza regionale al perseguimento
DettagliADEMPIMENTI PER L ENTRATA A REGIME DELLA RIFORMA CONTABILE PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO 23 GIUGNO 2011, N. 118, NELL ESERCIZIO 2016
ADEMPIMENTI PER L ENTRATA A REGIME DELLA RIFORMA CONTABILE PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO 23 GIUGNO 2011, N. 118, NELL ESERCIZIO 2016 1) Introduzione Com è noto, nel corso del 2015, gli enti territoriali,
DettagliLA SPERIMENTAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI SCHEMI DI BILANCIO PREVISTI DALL ARTICOLO 36 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 118 DEL
LA SPERIMENTAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI SCHEMI DI BILANCIO PREVISTI DALL ARTICOLO 36 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 118 DEL 2011 Il bilancio sperimentale per Missioni e Programmi Daniela Collesi -
DettagliModifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni
Modifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni ROBERTA SCOLA Staff e Affari Giuridici della Direzione Centrale Risorse Strumentali,
DettagliRegolamento di contabilità
Regolamento di contabilità Approvato con delibera n. 255 del 1 dicembre 2014 CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 (Denominazioni e oggetto) 1. Ai sensi del presente Regolamento si intendono per: a) Ministro,
DettagliQuanto sopra premesso per evidenziare che, nel corso dell esercizio 2013 si è provveduto a:
Allegato 1 Riclassificazione della spesa per missioni e programmi Con l entrata in vigore del decreto legislativo 27 gennaio 2012, n. 18 Introduzione della contabilità economico-patrimoniale, della contabilità
DettagliC.O.VE.VA.R. PARERE DEL REVISORE SULLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2015 E DOCUMENTI ALLEGATI IL REVISORE. Dr. Tino Candeli
C.O.VE.VA.R. Consorzio Obbligatorio Comuni del Vercellese e della Valsesia per la gestione dei rifiuti urbani della Provincia di Vercelli PARERE DEL REVISORE SULLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2015
DettagliAllegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA
Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA ANNO 2015 BILANCIO DI PREVISIONE 2015 NOTA TECNICA Premessa Il D.Lgs. 118/2011 come modificato ed integrato
DettagliOggetto: Armonizzazione contabile della Regione Autonoma della Sardegna. Disposizioni di indirizzo politico amministrativo.
Oggetto: Armonizzazione contabile della Regione Autonoma della Sardegna. Disposizioni di indirizzo politico amministrativo. Il Presidente, d intesa con l Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito
DettagliTecnica Bancaria (Cagliari - 2015)
Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015) prof. Mauro Aliano mauro.aliano@unica.it 1 Premessa La redazione del bilancio da parte degli amministratori rappresenta un attività di valutazione, ma soprattutto di
DettagliContabilità e fiscalità pubblica
Contabilità e fiscalità pubblica Corso 60 ore Negli ultimi anni è in corso un consistente sforzo - che partendo dal piano normativo si ripercuote sull ordinamento e sulla gestione contabile di tutte le
DettagliC O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO
Albo Pretorio online n. Registro Pubblicazione pubblicato il C O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE O G G E T T O ORIGINALE N. Approvazione
DettagliIL NUOVO ORDINAMENTO CONTABILE DEGLI ENTI LOCALI
IL NUOVO ORDINAMENTO CONTABILE DEGLI ENTI LOCALI PAOLA MARIANI Udine 26 marzo 2014 PRESENTAZIONE: 1) L ARMONIZZAZIONE 2) IL QUADRO NORMATIVO 3) I SISTEMI CONTABILI ARMONIZZATI 4) GLI STRUMENTI DELL ARMONIZZAZIONE
DettagliArt. 1 (Bilancio di competenza - Stato di previsione dell'entrata e della spesa)
Legge regionale 27 aprile 2015, n. 13 Bilancio di previsione della Regione Calabria per l anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015 2017. (BURC n. 27 del 27 aprile 2015) Art. 1 (Bilancio di competenza
DettagliDGR 2889 DD. 26.9.2003
DGR 2889 DD. 26.9.2003 VISTO il documento di indirizzo programmatico per l anno 2003 predisposto, ai sensi dell art. 6 della L.R. 27 marzo 1996, n. 18 e successive modificazioni ed integrazioni, dalla
DettagliAnalisi per flussi Il rendiconto finanziario
Analisi per flussi Il rendiconto finanziario Ruolo dei flussi finanziari nelle analisi di bilancio Forniscono nuovi elementi per la valutazione dell assetto economico globale Permettono una migliore interpretazione
DettagliDeliberazione della Giunta esecutiva n. 118 di data 29 luglio 2013
Deliberazione della Giunta esecutiva n. 118 di data 29 luglio 2013 Oggetto: Approvazione variazione di bilancio ai sensi dell art. 27 della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 e successive modificazioni
DettagliRELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012. Il Revisore unico di ATERSIR
RELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012 Il Revisore unico di ATERSIR Preso in esame lo schema di rendiconto per l esercizio 2012 proposto dal Direttore dell AGENZIA composto e corredato dai seguenti
DettagliSPESA Fonte: Civetta Slides ( all. 4) IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO Il fondo pluriennale vincolato è un accantonamento di risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive
DettagliDLgs 118/ 2011 DLGS 126/ 2014
L AVVIO DELLA RIFORMA CONTABILE DLgs 118/ 2011 DLGS 126/ 2014 Fonti: www.rgs.mef.gov.it/versione-i/e-governme1/arconet/- IFEL - Fondazione Anci: L armonizzazione alla luce della proroga Civetta E. L armonizzazione
DettagliCittà di Albisola Superiore BILANCIO DI PREVISIONE 2015
Città di Albisola Superiore BILANCIO DI PREVISIONE 2015 Consiglio Comunale, 13 agosto 2015 VERSO UNO SCHEMA DI BILANCIO ARMONIZZATO.. L ARMONIZZAZIONE CONTABILE DEGLI ENTI TERRITORIALI IL QUADRO NORMATIVO
DettagliDELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 68 24/02/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 1251 DEL 03/02/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU
DettagliIl rendiconto finanziario
Il rendiconto finanziario Il rendiconto finanziario a. Definizione b. Obiettivi c. Contenuti d. Fasi di redazione e. Presupposti f. Limiti g. Il rendiconto finanziario sintetico 2 1 a. Definizione Il rendiconto
Dettagli1^ Giornata di Corso. Dr. Piersante Fabio
1^ Giornata di Corso Decreto Legislativo 118/2011 Dr. Piersante Fabio EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO La disciplina dell armonizzazione dei sistemi contabili e deibilancidelleregioniedeglientilocalinelquadrodel
DettagliDeliberazione della Giunta esecutiva n. 23 di data 4 marzo 2016.
Deliberazione della Giunta esecutiva n. 23 di data 4 marzo. Oggetto: Approvazione variazione di cassa al bilancio gestionale per l esercizio finanziario, ai sensi dell articolo 51, comma 2, lettera d)
DettagliIl bilancio degli enti locali
Il bilancio degli enti locali - Introduzione - I principi - La struttura del bilancio - Armonizzazione dei bilanci degli enti locali attenzione :fase di traduzione nel bilancio delle scelte politiche Tipologie
DettagliCaratteri generali della P.A.
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI A.A. 2014-2015 Caratteri generali della P.A. 1. I processi di gestione 2. Il sistema di finanziamento 3. Il sistema delle rilevazioni
DettagliIL NUOVO REGOLAMENTO DI CONTABILITA
IL NUOVO REGOLAMENTO DI CONTABILITA Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 41 del 15.05.2008 ed in vigore dal 03.06.2008 Il nuovo Regolamento di Contabilità del Comune di Montecatini Terme,
DettagliXX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO
XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO ANNO 2014 RELAZIONE DELL ORGANO ESECUTIVO AL RENDICONTO DI GESTIONE 2014 Articolo 231
DettagliIL BILANCIO DI ESERCIZIO
IL BILANCIO DI ESERCIZIO CHE COS E UN BILANCIO Il bilancio è un insieme di documenti che illustrano la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell impresa a tutti i soggetti interessati. CHI
DettagliLa riclassificazione del bilancio d esercizio
La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 1 Il bilancio pubblico. Il sistema informativo di bilancio secondo
Dettagli- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi -
71 - Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - Il Titolo 3 delle uscite è costituito dai rimborsi di prestiti e dalle anticipazioni di cassa. La contrazione di mutui a titolo oneroso
DettagliProposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2015 e Pluriennale 2015/2017 SOMMARIO
Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2015 e Pluriennale 2015/2017 Preambolo SOMMARIO Art. 1 Art. 2 - Bilancio annuale - Bilancio pluriennale Art. 3 - Allegati ex art.
DettagliIl Ministro della Difesa
Il Ministro della Difesa M_D/GOIV/2013/CONT/A9-3/0000106 il r.d. 18 novembre 1923 n.2440, sull amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato; il r.d. 23 maggio 1924 n.827, che
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI
DettagliIl sistema di contabilità pubblica in Italia La riforma della contabilità in Italia: la situazione attuale
Progetto di Gemellaggio TR 08 IB FI 02 Improving Data Quality in Public Accounts Workshop internazionale Public accounting data quality and IPSAS implementation strategies in UE countries Istanbul, 3-5
DettagliClassificazione della spesa 2015 per missioni e programmi
Classificazione della spesa 2015 per missioni e programmi Il Dirigente dell'area risorse e bilancio ricorda che il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 17.12.2014 ha approvato il Bilancio unico
DettagliIl Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze Classificazione della spesa delle università per missioni e programmi VISTI gli articoli
DettagliSchede descrittive dei database
Schede descrittive dei database DATABASE Previsioni Codice + Denominazione Codice + Codice e Denominazione Categoria Stanziamenti di competenza Disegno di legge di bilancio 1 Anno Stanziamenti di competenza
DettagliARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI
CONTABILITA FINANZIARIA JSIBAC ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI Enti che attivano il bilancio armonizzato il 1/1/2015 Per l esercizio 2015 gli enti locali adottano gli schemi di bilancio e di rendiconto
DettagliGESTIONE FINANZIARIA
GESTIONE FINANZIARIA SCELTE QUALIFICANTI Considerato che il bilancio di un Ente locale deve garantire equilibrio tra il rigore dei numeri e i bisogni dei cittadini, tra la necessità del raggiungimento
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliLa nuova pratica contabile applicata al sistema U-Gov
Napoli, 17 luglio La nuova pratica contabile applicata al sistema U-Gov Monia Bilotti Agenda Configurazioni Contabilità Generale Configurazioni Contabilità Analitica Budget Cicli gestionali Contabilizzazione
DettagliPRESENTAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO PER IL FUNZIONAMENTO
PRESENTAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO PER GLI ANNI 2015 2016 2017 PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE Introduzione Il bilancio di previsione finanziario per gli anni 2015-2016-2017
DettagliIL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga
Parte I N. 4 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 31-1-2015 253 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 27 gennaio 2015, n. 6 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE
DettagliC O M U N E D I B E D U L I T A
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015-2017 La nota integrativa al bilancio costituisce allegato obbligatorio al documento di programmazione e viene redatta in conformità alle prescrizioni del
DettagliArt. 1 (Bilancio di competenza Stato di previsione dell entrata e della spesa)
Legge regionale 27 dicembre 2012, n. 71 Bilancio di previsione della Regione Calabria per l anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015. (BUR n. 23 del 17 dicembre 2012, supplemento straordinario
DettagliProgramma Webinar: Bilancio armonizzato (d.lgs.118)
Programma Webinar: Bilancio armonizzato (d.lgs.118) MODULO 1: NUOVI PRINCIPI E STRUTTURA DI BILANCIO RELATORI ROBERTO JANNELLI: KPMG UNIVERSITÀ DEL SANNIO GIUSEPPE SARCIÀ: KPMG Materiale preparato da Cristina
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliLEGGE REGIONALE N. 78 DEL 23-12-2009 REGIONE TOSCANA. Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2010 e pluriennale 2010 2012.
LEGGE REGIONALE N. 78 DEL 23-12-2009 REGIONE TOSCANA Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2010 e pluriennale 2010 2012. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 55 del 31 dicembre
Dettagli28/07/2014. In collaborazione con. www.risorsecomuni.it 7 novembre 2013 / MILANO, Palazzo delle Stelline
il BILANCIO dell Ente Locale e i vincoli del PATTO di STABILITA interno In collaborazione con 26 luglio 2014 / MILANO MILANO, Palazzo delle Stelline www.risorsecomuni.it 7 novembre 2013 / MILANO, Palazzo
Dettagli* * * * * * * * * * * *
CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA Legge Regionale: Bilancio di Previsione per l Esercizio Finanziario 2009 e Bilancio Pluriennale per il Triennio 2009 2011. * * * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato
Dettagli366/98, DM 557/99, L.R.
BILITÀ DI DELI BERAZI ONE UNTA REGI ONALE ionale della Sicurezza Stradale Variazione al Bilancio di previsione 2014 ai sensi dell art. 42 E GESTIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 1 L Assessore alle Infrastrutture
DettagliProvincia- Revisione della disciplina delle funzioni
Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;
DettagliREGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI
REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI
Dettagli3.2 Analisi del contesto interno. L organizzazione di Roma Capitale
3.2 Analisi del contesto interno L organizzazione di Roma Capitale L assetto organizzativo di Roma Capitale, determinato in linea con le funzioni di cui l Ente è titolare e con i programmi e progetti dell
Dettagliwww.lavoripubblici.it
RELAZIONE TECNICA Il presente decreto legislativo specifica sostanzialmente obblighi cui i datori di lavoro sono già tenuti, in base alla disciplina generale del corrispondente Titolo I del decreto legislativo
DettagliDisciplinare del Controllo di gestione
Disciplinare del Controllo di gestione INDICE CAPO I - PRINCIPI E FINALITA ART. 1 Oggetto del Disciplinare pag. 3 ART. 2 Il controllo di gestione pag. 3 CAPO II - CONTABILITA ANALITICA ART. 3- Organizzazione
DettagliDecreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, coordinato con la legge di conversione 6 agosto 2015, n. 125
La gestione in esercizio provvisorio del bilancio 2016 problemi della gestione collegati all approvazione di un bilancio solo annuale 2016, anche in riferimento all equilibrio di cassa. Giovanni Ravelli
DettagliProposta di legge Alienazione degli immobili di ERP. Documento preliminare
ALLEGATO A Proposta di legge Alienazione degli immobili di ERP Documento preliminare 1. Inquadramento normativo La materia dell edilizia residenziale pubblica comprende il complesso delle attività delle
DettagliBILANCIO DI PREVISIONE ARMONIZZATO 2015/2017
Allegato "G" COMUNE DI PARABIAGO PROVINCIA DI MILANO PARABIAGO P.ZA VITTORIA, 7 01059460152 01059460152 BILANCIO DI PREVISIONE ARMONIZZATO 2015/2017 Bilancio di Previsione Armonizzato 2015-2017 (Allegati)
DettagliREGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 646 23/11/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 18299 DEL 23/11/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: Area: BILANCIO PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO
DettagliCOSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE
DettagliSchede descrittive dei database
Schede descrittive dei database DATABASE Formazione Categoria economica Codice + Denominazione Codice + Denominazione Codice + Codice e Denominazione Categoria Stanziamenti di competenza Disegno di legge
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliDelega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.
DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia
DettagliLegge federale sulle finanze della Confederazione
Decisioni del Consiglio degli Stati del 10.09.2014 Proposte della Commissione del Consiglio nazionale del 18.09.2014 e-parl 23.09.2014 08:45 Legge federale sulle finanze della Confederazione (LFC) (Nuovo
DettagliCOMUNE DI AGRATE CONTURBIA. COMPOSIZIONE DELL'ACCANTONAMENTO AL FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA'* Esercizio finanziario 2015
COMUNE DI AGRATE CONTURBIA Allegato c) - Fondo crediti di dubbia esigibilità COMPOSIZIONE DELL'ACCANTONAMENTO AL FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA'* Esercizio finanziario 2015 TIPOLOGIA DENOMINAZIONE
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliBILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga
770 N. 6 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 9-2-2016 Parte I Legge Regionale 9 febbraio 2016, n. 4 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha
DettagliMODULO 2: LA PROGRAMMAZIONE: DUP, PEG E
Programma Webinar Bilancio armonizzato MODULO 2: LA PROGRAMMAZIONE: DUP, PEG E ALTRI DOCUMENTI RELATORE: ROBERTO JANNELLI, KPMG UNIVERSITÀ DEL SANNIO COADIUTORE: GIUSEPPE SARCIÀ, KPMG Materiale preparato
DettagliRELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014
RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 Il presente bilancio è stato redatto in linea con le indicazioni deliberate dal Consiglio e tiene conto delle disposizioni
DettagliDISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA
REGIONE BASILICATA DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA Bilancio di Previsione pluriennale per il triennio 2015-2017. Potenza, Dicembre 2014 * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato di Previsione dell
DettagliORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione del Tribunale di Locri Relazione del Tesoriere CONSUNTIVO ANNO 2009 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione
DettagliCOMUNE DI MODOLO Provincia di Oristano
COMUNE DI MODOLO Provincia di Oristano RELAZIONE AL RENDICONTO DELLA GESTIONE ANNO Relazione Al Rendiconto Comune Di Modolo 1 Premessa La relazione al rendiconto della gestione costituisce il documento
DettagliD.Lgs. 626/1994 (art. 1, c. 2)
D.Lgs. 81/08 - Prevenzione e protezione da agenti fisici negli ambienti di lavoro. Dubbi, quesiti, prospettive 8 aprile 2009 Auditorium Cav. Mario Magnetto - Almese La problematica della gestione dei rischi
DettagliFINANZIAMENTI USCITE FINANZIARIE ENTRATE FINANZIARIE INVESTIMENTI COSTI PROCESSO PRODUTTIVO TECNICO INTERNO DISINVESTIMENTO RICAVI
FINANZIAMENTI USCITE FINANZIARIE ENTRATE FINANZIARIE INVESTIMENTI COSTI PROCESSO PRODUTTIVO TECNICO INTERNO DISINVESTIMENTO RICAVI Processo evolutivo in materia contabile D.P.R. 382/80 riconoscimento alle
DettagliMONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE
DettagliINDICE. Volume II. La gestione del bilancio dello Stato 2012
INDICE INDICE Volume II La gestione del bilancio dello Stato 2012 Pag. CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI CENTRALI 1 L andamento della spesa nell esercizio 2012 1 L attività di revisione
DettagliCONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA
CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento
DettagliEstratto dalla Relazione al bilancio consuntivo per l esercizio finanziario 2012 (aggiunti alcuni schemi di sintesi).
Estratto dalla Relazione al bilancio consuntivo per l esercizio finanziario 2012 (aggiunti alcuni schemi di sintesi). 1 Il bilancio consuntivo per l esercizio 2012 è stato approvato con Delibera del Cda
DettagliDati significativi di gestione
36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliPIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO 2015
PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO 2015 L Automobile Club Cuneo è un Ente pubblico non economico senza scopo di lucro e a base facente parte della, ed è ricompreso, ai sensi della
DettagliDecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 dicembre 2012 (1).
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 dicembre 2012 (1). Definizione delle linee guida generali per l'individuazione delle Missioni delle Amministrazioni pubbliche, ai sensi dell' articolo
DettagliConsiglio Regionale della Toscana
Consiglio Regionale della Toscana PROPOSTA DI LEGGE n. 35 Istituzione del Servizio civile regionale D iniziativa della Giunta Regionale Agosto 2005 1 Allegato A Istituzione del servizio civile regionale
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio
DettagliLA GESTIONE AZIENDALE
LA GESTIONE AZIENDALE GESTIONE = insieme delle operazioni che l impresa effettua, durante la sua esistenza, per realizzare gli obiettivi perseguiti dal soggetto economico. ESERCIZIO = parte di gestione
DettagliPIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO
PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO L Automobile Club Cuneo è un Ente pubblico non economico senza scopo di lucro e a base associativa facente parte della Federazione ACI, ed è ricompreso,
DettagliAzienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione
DettagliParere dell organo di revisione BILANCIO DI PREVISIONE 2015
UNIONE DEI COMUNI DEL GOLFO PARADISO Provincia di GENOVA Parere dell organo di revisione sulla proposta di BILANCIO DI PREVISIONE 2015 e documenti allegati IL REVISORE UNICO Dott. Nicola Iorio VERIFICHE
DettagliCOMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno
PATTO DI STABILITA COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno SETTORE RISORSE UMANE ECONOMICHE E STRUMENTALI PATTO DI STABILITA INTERNO ENTI LOCALI Legge n 244 del 24/12/2007 Legge Finanziaria
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di
DettagliProposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e Pluriennale 2013/2015 SOMMARIO
Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e Pluriennale 2013/2015 Preambolo SOMMARIO Art. 1 Art. 2 - Bilancio annuale - Bilancio pluriennale Art. 3 - Allegati ex art.
DettagliLegge regionale 24 dicembre 2008, n. 32
Legge regionale 24 dicembre 2008, n. 32 Bilancio di Previsione 2009 e Pluriennale Triennio 2009 2011 (B. U. Regione Basilicata N. 60 del 29 dicembre 2008) Articolo 1 Stato di Previsione dell Entrata 1.
DettagliLa manovra di assestamento
Allegato 3 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Con il presente disegno di legge Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2015 e Bilancio pluriennale per il triennio 2015 2017 e Bilancio di previsione conoscitivo
DettagliL INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011
SEMINARIO Regione Emilia-Romagna Armonizzazione della contabilità regionale Antonio Strusi L INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011 21/6/2013 1 L INDEBITAMENTO NEL DECRETO CORRETTIVO
Dettagli