Il Modello di Organizzazione e gestione ai sensi del D.Lgs. 231/2001

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1 Il Modello di Organizzazione e gestione ai sensi del D.Lgs. 231/2001 Avv. Filippo Di Rocca 26 Marzo 2013 Cooperativa Lavoratori delle Costruzioni Società Cooperativa (in sigla) C.L.C. Soc. Coop. Via Boccherini, Livorno info@clc-coop.com Sito web:

2 Cos è il D. Lgs. 231/2001 Il D.Lgs. 231/2001 prevede che un Ente (quale ad esempio la C.L.C.) possa essere condannato dalla magistratura quando determinati soggetti ad esso collegati, in particolare i suoi dipendenti, compiano, nel suo interesse o vantaggio, i reati presupposto previsti dalla legge stessa.

3 D. Lgs. 231/2001: gli enti Il decreto legislativo disciplina la responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato. Le disposizioni in esso previste si applicano agli enti forniti di personalità giuridica e alle società e associazioni anche prive di personalità giuridica. Non si applicano allo Stato, agli enti pubblici territoriali, agli altri enti pubblici non economici nonché agli enti che svolgono funzioni di rilievo costituzionale.

4 D. Lgs. 231/2001: i soggetti L'ente è responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio da: a) persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso; b) persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti di cui alla lettera a).

5 D. Lgs. 231/2001: le sanzioni L ente risponde di sanzioni: 1. Interdittive (da tre mesi a due anni): interdizione dell attività (!); sospensione o revoca permessi (!); divieto di contrattare con la PA (!); esclusione da agevolazioni (!); divieto di pubblicizzare beni o servizi; 2. Pecuniarie: da 100 a 1000 quote, minimo 258 Euro max 1.549,00 Euro per quota (!); 3. Pubblicazione della sentenza; 4. Confisca.

6 D. Lgs. 231/2001: l esimente L ente non risponde di alcuna responsabilità se prova che: 1. l organo dirigente ha adottato un modello di organizzazione e di gestione idoneo a prevenire i reati presupposto; 2. il funzionamento, l osservanza e l aggiornamento del modello è affidato ad un apposito organismo dell ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo; 3. le persone hanno commesso il reato eludendo dolosamente il modello; 4. non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte del predetto organismo;

7 Riduzione delle sanzioni pecuniarie Le sanzioni pecuniarie sono ridotte: a: della metà - max ,00 Euro se: l autore ha agito nel prevalente interesse proprio o di terzi e se il vantaggio per l azienda è minimo e il danno cagionato di particolare tenuità; b: da un terzo alla metà se: l azienda ha risarcito integralmente il danno, eliminato conseguenze dannose o pericolose del reato oppure se ha adottato o modificato il modello; riduzione sino a due terzi se concorrono tutte le predette condizioni;

8 Eliminazione delle sanzioni interdittive Le sanzioni interdittive non sono applicate se: a. Ha risarcito integralmente il danno; b. Eliminato le conseguenze dannose o pericolose del reato; c. Eliminate le carenze organizzative e modificato o applicato il modello; d. Messa a disposizione del profitto ai fini della confisca;

9 Obiettivo della C.L.C. IMPLEMENTARE UN MODELLO ORGANIZZATIVO CAPACE DI: AI FINI DELL ESIMENTE: PREVENIRE E RILEVARE IL COMPIMENTO DI CONDOTTE PENALMENTE RILEVANTI AI SENSI DEL D.LGS. 231/2001 DA PARTE DEL PERSONALE AZIENDALE; AI FINI DELL ELIMINAZIONE O DELLA RIDUZIONE DELE SANZIONI: GESTIRE LE CONSEGUENZE DEL COMPIMENTO DEI REATI.

10 D. Lgs. 231/2001: il modello I modelli di cui alla lettera a), del comma 1, devono rispondere alle seguenti esigenze: a) individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi reati; b) prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l'attuazione delle decisioni dell'ente in relazione ai reati da prevenire; c) individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee ad impedire la commissione dei reati; d) prevedere obblighi di informazione nei confronti dell'organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l'osservanza dei modelli; e) introdurre un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.; f) Gestire le conseguenze con una Unità di Crisi ;

11 Le fasi dell implementazione in C.L.C. Prima fase: preparazione ; Seconda fase: elaborazione del modello; Terza fase: implementazione del modello e verifica continua della sua efficacia

12 L approccio metodologico Fasi Fase 1 Fase 2 Fase 3 Processi ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI MODELLO ORGANIZZATIVO OPERATIVITA Analisi modello organizzativo e mappatura rischi/reati ex D.Lgs 231/2001 Valutazione e gestione dei rischi Redazione Modello di organizzazione e controllo Adozione del Modello e sua operatività Attività Esame del modello di organizzazione esistente, attraverso: Identificazione delle attività dei processi sensibili Individuazione dei possibili rischi/reati Puntuale rilevazione e valutazione dei rischi/reati e del relativo sistema dei controlli in essere Valutazione dell adeguatezza del sistema di controllo interno e individuazione di eventuali azioni correttive del sistema Redazione documento Modello organizzativo ex 231 Individuazione dell Organismo di Vigilanza e dei contenuti della sua operatività Delibera del Modello e nomina dell OdV Individuazione di attività e strumenti per l attività dell OdV Documenti Strumenti (es. statuto, deleghe, questionari, bozze di analisi del rischio, tracce guida per valutazioni) da utilizzare per valutare e disegnare il sistema di controllo ex d.lgs. 231/01 Bozze di documenti da deliberare, componenti del documento Modello Organizzativo ex d.lgs. 231/01 Strumenti (es. comunicazioni, controlli, reportistica varia, ecc.) relativi all attività dell OdV ex d.lgs. 231/01

13 Implementazione del Modello 231 PRIMA FASE RISK ANALYSIS A. Raccolta documentazione necessaria (statuto, deleghe, organigramma, certificazioni ecc ); B. Mappatura dei reati presupposto ( astratta a cui seguirà quella reale ) ed individuazione delle condotte più rilevanti ; C. Identificazione soggetti di cui all art. 5 del d.lgs. 231/2001 ( astratta a cui seguirà quella reale ) che potenzialmente possono compiere i reati presupposto; D. Coinvolgimento dei dipendenti sugli obiettivi che si è posta l azienda; E. Elaborazione e diffusione di un questionario;

14 SECONDA FASE RISK ASSESSMENT A. Interviste per chiarire e/o approfondire le risposte ottenute con il questionario; B. Analisi dei risultati; C. Mappatura processi di lavoro che coinvolgono le diverse funzioni; D. Mappatura contatti e rapporti all interno dell azienda e con soggetti esterni; E. Analisi gap ; Implementazione del Modello 231 F. Creazione modello di organizzazione (istruzioni operative, codice etico, sistema disciplinare, )

15 I reati presupposto Indebita percezione di erogazioni, truffa in anno dello Stato ( ) art.24; Delitti informatici e trattamento illecito di dati art. 24 bis; Associazione a delinquere art. 24 ter*; Concussione e corruzione art. 25; Falsità in moneta, in carte pubbliche di credito e in valori di bollo art. 25 bis; Delitti contro l industria e il commercio art. 25 bis.1; Reati Societari art. 25 ter (false comunicazioni sociali, falso in prospetto, falsità nelle reazioni sociali, impedito controllo, indebita restituzione dei conferimenti); Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell ordine democratico art. 25 quater;

16 I reati presupposto 1/2 Pratiche di mutilazione genetica art. 25 quater.1; Delitti contro la personalità individuale art. 25 quinques; Abusi di mercato art. 25 sexies (d.lgs. 58/98); Omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime (TU 81/2008) art. 25 septies; Ricettazione, riciclaggio o impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita art. 25 octies; Delitti in materia di violazione del diritto d autore art.25 novies; Induzione a non rendere dichiarazioni ( ) all autorità giudiziaria art. 25 novies*;

17 I reati presupposto 2/2 Delitto di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all autorità giudiziaria art. 25 decies; Delitti in materia ambientale art. 25 undecies (gestione dei rifiuti e loro tracciabilità, bonifica dei siti inquinati, sversamento/scarico di sostanze pericolose nel suolo o nelle acque, uccisione e commercio illegale di specie animali); Delitti in materia di impiego di cittadini di paesi terzi senza permesso di soggiorno art. 25 duodecies;

18 La mappatura astratta dei reati presupposto Violazione diritti d autore Delitti contro la personalità Pratiche di mutilazione Delitti con finalità di terrorismo UTILITA Delitti contro l industria e il commercio; Induzione a rendere dichiarazioni ( ) Delitti informatici e trattamento illecito dati Falsità in moneta, in carte di pubblico credito ( ) Abusi di mercato Assunzione personale irregolare Reati societari Corruzione Reati sulla salute e sicurezza sul lavoro Ricettazione e riciclaggio Indebita percezione di erogazioni ( ) Reati Ambientali CORE BUSINESS

19 Il peso dei reati presupposto - +

20 Organigramma C.L.C. ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

21 Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o d un ente pubblico o per il conseguimento di erogazioni pubbliche e frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico art. 24 ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

22 Delitti informatici e trattamento illecito dei dati art. 24 bis ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

23 Delitti di criminalità organizzata art. 24 ter ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

24 Corruzione art. 25 ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

25 Falsità in moneta, in carte di pubblico credito in valori di bollo art. 25 bis ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

26 Dei delitti contro l industria e il commercio art. 25 bis.1 ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

27 Reati societari art. 25 ter ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

28 Abusi di mercato art. 25 sexies ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

29 Omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell igiene e della salute sul lavoro art. 25 septies ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

30 Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita art. 25 octies ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

31 Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all autorità giudiziaria art. 25 novies ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

32 Delitto di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all autorità giudiziaria art. 25 decies NEW ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

33 NEW Delitti in materia ambientale art. 25 undecies ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

34 Delitti in materia di impiego di cittadini di paesi terzi senza permesso di soggiorno art. 25 duodecies NEW ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE SEGRETERIA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SERVIZI INFORMATICI RESPONSABILITA SOCIALE CONTROLLO GESTIONE DIRETTORE GENERALE ACQUISTI DIRETTORE DI PRODUZIONE DIRETTORE COMMERCIALE DIRETTORE SERVIZI TECNICI DIRETTORE AMM.NE FINANZA RESP. INFRASTRUTTURE RESP. GRANDI COMMESSE RELAZIONI ESTERNE PREVENTIVAZIONE ANALISI E RICERCHE RESP. CONTABILITA E BILANCIO CENTRO OPERATIVO DIRETTORI DI CANTIERE FINANZIARIO PERSONALE AMMINISTRAZIONE MAGAZZINO CAPI CANTIERE

35 Quindi dopo la redazione delle schede di risk siamo passati alla redazione di: 1) Modello Operativo Gestionale 2) Istruzioni Operative 3) Regolamento e statuto OdV 4) Codice Etico 5) Sistema disciplinare

36 Le istruzioni operative 1. GESTIONE NOLEGGIO ATTREZZATURE; 2. GESTIONE RAPPORTI CON GLI ORGANI DI VIGILANZA; 3. GESTIONE COMUNICAZIONI SOCIALI; 4. GESTIONE EROGAZIONI PUBBLICHE E RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE; 5. GESTIONE ACQUISTI E APPROVVIGIONAMENTI; 6. GESTIONE DEL PERSONALE; 7. GESTIONE PROCESSI AZIENDALI IN MATERIA AMBIENTALE; 8. GESTIONE SICUREZZA E SALUTE;

37 ISTRUZIONE OPERATIVA N.1: per prevenire reati di riciclaggio, ricettazione, corruzione ecc.. GESTIONE NOLEGGIO ATTREZZATURE Il direttore identifica l incaricato della concessione di beni aziendali a terzi, in modo formale (gestore). Il gestore dispone di un inventario dei beni da sottoporre alla attività di concessione a terzi. Tale inventario viene definito in termini di prezzi dal superiore del gestore. Il gestore accoglie il cliente, ne ascolta le richieste e lo supporta nella scelta dei beni. Richiede il prezzo come definito dal prezziario col proprio responsabile. All atto del pagamento,il gestore registra il pagamento e rilascia la ricevuta dovuta. A conclusione della giornata, il gestore compila una registrazione delle movimentazioni sia di cassa sia di entrata uscita della merce. Mensilmente il superiore del gestore conduce un controllo per verificare l esatta corrispondenza tra l attività registrata e la situazione reale, al fine di registrare in contabilità i movimenti. Nel caso di difformità o incongruità sia durante il processo, sia all atto del controllo,il gestore deve comunicarlo al proprio superiore e il superiore al proprio responsabile ed in ogni caso all Odv.

38 Un esempio concreto.. Istruzione operativa n. 6: per prevenire il compimento del reato di assunzione di lavoratore irregolare, ma anche di corruzione GESTIONE DEL PERSONALE L ufficio paghe, attraverso la reception, raccoglie le domande di assunzione su appositi moduli; Le domande sono conservate in un apposito archivio, sotto la responsabilità dell ufficio paghe; Al colloquio l incaricato dalla Direzione o dal CdA affianca il Responsabile della funzione a cui la risorsa è destinata; Colloquio teso a far emergere competenze e capacità; Chiedere al candidato di dichiarare legami di parentela o di collegamento con amministratori pubblici, dirigenti e/o funzionari delle pubbliche amministrazioni appaltanti lavori alla CLC; Il candidato prescelto deve accettare il codice etico CLC.

39 Verifica continua del modello organizzativo ORGANISMO DI VIGILANZA VIGILA, CONTROLLA, PROPONE CDA SI CONFRONTA E DELIBERA

40 L organismo di vigilanza evidenzia al CdA la necessità di adeguarsi a tale istruzione operativa; Il CdA, previo confronto con la Direzione aziendale, delibera le forme per recepire le predette istruzioni operative.

41 Un esempio concreto.. L ODV RILEVA CHE UN SOGGETTO IN AZIENDA NON HA RISPETTATO LE PRESCRIZIONI DEL MODELLO L ODV SEGNALA L ACCADUTO AL CDA NELLA PERSONA DEL PRESIDENTE E L EVENTUALE MODIFICA DEL MODELLO IL CDA VALUTA SE APPLICARE UNA SANZIONE E APPROVA LA MODIFICA DEL MODELLO ODV VALUTA L EFFICACIA DELLE MODIFICHE

42 Che fare a questo punto? TERZA FASE A. Implementazione del modello organizzativo (approvazione del CdA della documentazione); B. Formazione Organismo di vigilanza (nominativi, regolamento, interventi ) e Unità di Crisi (risarcimento danni, eliminazione conseguenze dannose o pericolose ); C. Aggiornamento modello sulla base delle novità normative relative al d.lgs. 231/2011; A. Attuazione del piano ed interventi sull esistente (es. procedure di lavoro da correggere, implementare sistema di comunicazione e trasparenza, procedure di risarcimento ); B. Correzione e verifica continua del modello organizzativo.

43 L organismo di vigilanza della CLC A. Avv. Filippo Di Rocca - PRESIDENTE B. Dott. Juri Scardigli MEMBRO ESTERNO C. Ing. Saverio De Francesco MEMBRO INTERNO

44 Obblighi dei dipendenti Tutti i dipendenti hanno all obbligo di: 1. astenersi da comportamenti contrari al MOG 231 e al Codice Etico; 2. comunicare tempestivamente all Organismo di Vigilanza le notizie di cui sono in possesso in merito a presunte condotte illecite e violazioni del MOG 231 e del Codice Etico; 3. collaborare con la cooperativa in caso di eventuali indagini volte a verificare ed eventualmente sanzionare possibili violazioni; 4. operare con diligenza per tutelare i beni aziendali da utilizzi impropri o non corretti.

45 GRAZIE DELL ATTENZIONE!

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