COMUNE DI MONTALCINO Provincia di Siena
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- Aureliano Guglielmi
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1 Parisi e Associati studio di progettazione Giannelli, Parisi, Rondini Via S. Saloni n Montalcino (SI) Tel /Fa posta@studio-progetti.com P.I. C.F COMUNE DI MONTALCINO Provincia di Siena PROGRAMMA AZIENDALE PLURIENNALE DI MIGLIORAMENTO AGRICOLO AMBIENTALE (art. 42 comma 6 della L.R. 01/05 e art. 9 del regolamento d attuazione 5/R) DELL AZIENDA AGRICOLA SANCARLO POSTA IN MONTALCINO LOC. PODERE SANCARLO - VERIFICA COERENZA PTCP RICHIEDENTE: Az. Agr. SanCarlo Di Gemma Marcucci Loc. SanCarlo, Tavernelle Montalcino P.I Montalcino (SI), lì 11 giugno 2013 Il tecnico Arch. Tommaso Giannelli Z:\Lavori_Parisi_Associati\Lavori\Sancarlo_Az_Ag\07_PMAA\05_PMAA\05.2_doc\Integrazioni_130613\PMAA_SCHEDA_VERIFICA_ PTCP_ doc
2 2 - VERIFICA P.T.C. Ai fini dell inquadramento normativo provinciale si segnala come il PTCP sia stato approvato originariamente con Delibera del Consiglio Provinciale n. 109 del 20 ottobre 2000 ed a seguito dell introduzione della L.R. 1/05 è stato revisionato ed aggiornato in base alla stessa legge regionale. Il nuovo PTCP è stato perciò approvato il 14 dicembre 2011 con deliberazione n L entrata in vigore dello strumento provinciale è infine avvenuta il 14 marzo 2012 con la pubblicazione sul B.U.R.T. n. 11. Si ricorda inoltre come nella nuova disciplina del P.T.C. della Provincia di Siena gli articoli nei quali si tratta il P.A.P.M.A.A. sono: - Art. 13 Il paesaggio, (punto 13.25); - Art. 14 Disciplina delle zone a funzione agricola, (punto 14.4). Per quanto riguarda la verifica di coerenza del presente P.M.A.A. rispetto ai contenuti del P.T.C. 2010, adottato con delibera del Consiglio Provinciale in data 17 marzo 2010, si evidenzia come la disciplina relativa a questo strumento di pianificazione venga ricompresa all art Paesaggio (ed in particolare al punto 13.25) e successivamente regolato all art Disciplina delle zone a funzione agricola (in particolare al punto 14.4). In ordine al valore paesaggistico dei P.M.A.A. (art ) si nota come nella revisione del P.T.C. essi vengano considerati come effettivi contributi per il perseguimento degli obiettivi individuati dal P.I.T. (che ha assunto anche valore di Piano Paesaggistico) e dallo stesso P.T.C. (in particolare punto 13.2 Finalità). I P.M.A.A. realizzati secondo la revisione 2010 del PTC dovranno prioritariamente perseguire opere di miglioramento ambientale e riqualificazione del paesaggio, migliorando la funzionalità ecologica e contemporaneamente tutelare e conservare le emergenze del paesaggio agrario, salvaguardare le componenti della struttura paesaggistica e garantire le relazioni visive e percettive e la fruizione del paesaggio. Dopo aver considerato l articolazione della Provincia in Unità di Paesaggio nelle quali viene riconfermata l appartenenza dell area oggetto di intervento all UdP n. 13 Montalcino e Castiglione d Orcia, è tuttavia all art Disciplina delle zone a funzione agricola che si hanno dei riferimenti più circostanziati per condurre una verifica di coerenza dei contenuti del presente PMAA rispetto al PTC. Si legge infatti al punto che: 1. Per la presentazione dei PAPMAA occorre che le aziende dimostrino di mantenere in produzione almeno le superfici minime definite dal PTCP La Provincia può modificare tali minimi con apposito atto, senza che ciò costituisca variante al presente Piano, in ordine alle condizioni sociali ed economiche del momento o in funzione di specifiche tutele degli assetti territoriali e paesaggistici. 2
3 3. Ai fini della semplificazione e dello snellimento procedurale, in ordine al principio della economicità degli atti, la Provincia stabilisce al proprio interno metodi organizzativi per l esame dei PAPMAA da parte dei competenti uffici, al fine di non duplicare le attività, di ridurre i costi occulti e di aumentare l efficienza della pubblica amministrazione. Nello stesso momento decide in merito alla eventuale modulistica, sempre con gli stessi fini di buon funzionamento. 4. I contenuti del PAPMAA sono definiti da legislazione e regolamentazione vigente in materia. Ad essi il presente Piano, oltre a quanto stabilito dall articolo in relazione agli aspetti paesaggistici, chiede siano aggiunti gli elaborati che esplicitino il rispetto delle condizioni del suo statuto e il contributo degli interventi alle sue strategie, con particolare riguardo ai valori degli Ambiti di Paesaggio del PIT, recepiti dal presente piano ( LE SCHEDE DI PAESAGGIO DEL PIT, INDIVIDUAZIONE DEGLI AMBITI DI PAESAGGIO DEL PIT ) e alle caratteristiche della Unità di Paesaggio di appartenenza, così come definite nel presente piano dagli elaborati CARTA GEOLOGICA, CARTA GEOMORFOLOGICA, VINCOLI PAESAGGISTICI E DI INTERESSE PAESAGGISTICO, STRUTTURA DEL PAESAGGIO, VISUALITA. 5. I criteri per l inserimento nei PAPMAA degli interventi di miglioramento fondiario per la tutela e la valorizzazione ambientale e degli interventi di sistemazione ambientale necessari per il mantenimento della qualità ambientale o per la riqualificazione ambientale delle varie parti del territorio rurale sono contenuti nelle regole del corretto uso delle risorse organizzate per sistemi funzionali, con particolare riferimento agli articoli 8,9,10,13 della presente Disciplina, e sono finalizzati: - alla manutenzione ed alla permanenza delle tessiture agrarie e delle emergenze paesaggistiche definite dal presente piano; - al mantenimento od al ripristino di condizioni atte a limitare il dilavamento dei suoli e qualunque altro rischio per l integrità fisica del territorio, secondo le definizioni e i criteri del presente piano, - al mantenimento o all incremento della biodiversità come definita e riconosciuta dal presente piano, e in essa degli habitat naturali o seminaturali atti ad offrire alimentazione, ricovero e siti di riproduzione alla fauna selvatica; - al mantenimento e all incremento della rete ecologica; - al ripristino di territori o paesaggi degradati e alla eliminazione di elementi estranei al paesaggio agricolo tradizionale; - al controllo degli effetti territoriali e paesaggistici delle attività agricole, - al controllo e alla disciplina degli interventi urbanistico - edilizi e delle pratiche integrative all agricoltura in territorio rurale, in ordine ai loro effetti sull integrità fisica e paesaggistica; - al risparmio idrico, all uso sostenibile di fonti rinnovabili di energia, alla selezione ed al riciclaggio dei rifiuti. 6. I Comuni definiscono i contenuti del PAPMAA tramite il combinato dei propri strumenti di pianificazione, atti di governo e regolamenti, in ordine alle specificità del proprio territorio e del proprio paesaggio e agli obiettivi dello sviluppo economico locale. 7. Con i medesimi fini relativi alla permanenza dei valori territoriali, ambientali, paesaggistici, sociali ed economici, i Comuni normano gli interventi urbanistico edilizi per le attività non agricole in territorio rurale, assoggettandole al compito di mantenere l integrità fisica e paesaggistica del territorio rurale. In relazione a quanto previsto dagli artt. 8, 9, 10, 13 si evidenzia come il presente PMAA ed alle Finalità sopra elencate; 3
4 COMUNE DI: MONTALCINO AZIENDA AGRICOLA: Az. Agr. SanCarlo OGGETTO: L.R. 01/2005 Programma di miglioramento agricolo ambientale. Verifica dei contenuti rispetto al Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) (Il presente stampato dovrà essere integrato con le specifiche rilevate dal Piano Strutturale (P.S.) e Regolamento Urbanistico (R.U.) qualora il Comune ne sia dotato.) Il presente P.M.A.A. HA VALORE DI PIANO ATTUATIVO NON HA VALORE DI PIANO ATTUATIVO HA ADOTTATO/APPROVATO il Piano Strutturale (L.R.1/05) Il Comune HA ADOTTATO/APPROVATO il Regolamento Urbanistico (L.R. 1/05) Non ha ancora Adottato il Piano Strutturale Carta della sensibilità degli acquiferi (Tav. ST IG 1) ricadono in area sensibile classe 1- elevato Le trasformazioni di vulnerabilità degli acquiferi classe 2 - medio proposte non ricadono in area sensibile di vulnerabilità degli acquiferi note: la cantina ricade in un area classificata con grado e classe di sensibilità: nessun vincolo Eventuali specifiche di P.S. e/o R.U. 4
5 Prevenzione dal rischio idraulico (CARTA SINETSI DI TUTELA DEL TERRITORIO TAVOLA 08 del PAI del FIUME OMBRONE) Le trasformazioni proposte ricadono ASIP PIME PIE PFME PFE non ricadono in aree a rischio idro-geomorfologico Dominio Costiero Dominio Idraulico Dominio geomorfologico e idraulico-forestale note: Carta della stabilità dei versanti (Tav. QC IG 3) - Le trasformazioni edilizie proposte, ricadono in area: instabilità massima instabilità forte instabilità media instabilità limitata situazione stabile non classificabile frana - Gli interventi agricoli di miglioramento ambientale e le azioni rivolte alla manutenzione del paesaggio compresi anche i cambi colturali ricadono in area: instabilità massima instabilità forte instabilità media instabilità limitata situazione stabile non classificabile frana note: non previsti in quanto si tratta piuttosto di una tutela diffusa dell ambiente ricompresa nella normale attività dell azienda 5
6 Conservazione dinamica e funzionale degli ecosistemi (Tav. QCPTC2000 PTC2000-C3 C3,, STAMB_I1) - Le trasformazioni edilizie proposte ricadono nel: Sistema dei Rilievi dell Antiappennino - Sottosistema di Montalcino Qualità ambientale: elevata medio/elevata nessuna - Le azioni rivolte alla manutenzione del paesaggio, gli interventi agricoli di miglioramento ambientale e i cambi colturali ricadono nel: Sistema dei Rilievi dell Antiappennino - Sottosistema di Montalcino Qualità ambientale: elevata medio/elevata nessuna note: non previsti in quanto si tratta piuttosto di una tutela diffusa dell ambiente ricompresa nella normale attività dell azienda Beni Paesaggistici (Elab. Atlante Paesaggio/ST CIRC 1) La proprietà aziendale ricade nelle seguenti Aree Protette: Si No Immobili e aree di notevole interesse pubblico (D.Lgs n. 42/2004, art. 136 e decr. not.) Laghi e relative fasce di rispetto (D.Lgs n. 42/2004, art. 142 comma b) Fiumi, torrenti e corsi d acqua e relative fasce di rispetto (D.Lgs n. 42/2004, art. 142 com. c) Aree montane (D.Lgs n. 42/2004, art. 142 comma d) Riserve naturali (D.Lgs n. 42/2004, art. 142 comma f) Riserve naturali statali (D.Lgs n. 42/2004, art. 142 comma f) Altre aree protette inserite nell Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette (D.Lgs n. 42/2004, art. 142 comma f) EUAP 1015 ANPIL Val d Orcia Territori coperti da foreste e boschi (D.Lgs n. 42/2004, art. 142 comma g) note: la cantina è esterna ai territori boscati vincolati in forza di legge 6
7 Unità di paesaggio e tipi di paesaggio (Tav. ST PAES IV.1) L azienda ricade nelle seguenti: Unità di paesaggio: 13 Montalcino e Castiglion d Orcia Tipo di paesaggio: Strutture dei rilievi Appenninici. Paesaggio delle colture arboree con appoderamento fitto prevalenza di bosco con olivi ad isole con permanenza di coltura promiscua e terrazzamenti accanto a effetti di riconversione produttiva note: Strutture insediative storiche - aggregati BSA - pertinenze (Tav. QC POLI II.5) Le nuove strutture Ricadono in area di pertinenza di: centro urbano aggregati bene storico-architettonico X Non ricadono in area di pertinenza note: 7
8 Emergenze del paesaggio agrario (Tav. PTC 2000 QC E03) Previsti maglia fitta (F) Interventi di miglioramento Tipo di tessitura agraria X maglia media (M) ambientale attuale maglia larga (L) Non previsti Previsti maglia fitta (F) Interventi cambio Tipo di tessitura agraria maglia media (M) colturale attuale maglia larga (L) Non previsti Comportano cambio della tessitura agraria Se previsti specificare: da maglia F M L a maglia F M L Non comportano cambio della tessitura agraria note: Tessitura agraria a maglia media con prevalenza di seminativi collinari Il Paesaggio La struttura del Paesaggio (Tav. ST PAES. IV3e) Presenti SI NO - Sistemazioni idraulico agrarie (terrazzamenti, ciglionamenti, ecc.) - Rete scolante, solcature - Colture arboree - Piante arboree non colturali e siepi vive - Rete scolante artificiale principale - Viabilità campestre Montalcino (SI), lì 11 giugno 2013 Il tecnico Arch. Tommaso Giannelli 8
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