Assessorato alla Pianificazione Territoriale Difesa del suolo e Protezione Civile. TORINO, febbraio 2007
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1 Assessorato alla Pianificazione Territoriale Difesa del suolo e Protezione Civile LA MANUTENZIONE ORDINARIA DEL TERRITORIO NELLA PROVINCIA DI TORINO I dati della fase attuativa TORINO, febbraio 2007
2 Responsabile del progetto D. AIGOTTI (1) Elaborazione testo C. ROSSI (1): trattamento dati ed elaborazione del testo Contributo tecnico - scientifico C. VILLATA (3): trattamento dati ed elaborazione immagini M. MUTI (3): contributo al trattamento dati ed elaborazione immagini G. BARBERIS (2): contributo al trattamento dati Si ringraziano i tecnici delle Comunità Montane della Provincia di Torino per i dati ed i contributi forniti. (1) Provincia di Torino - Assessorato alla Pianificazione Territoriale, Difesa del suolo e Protezione Civile - Servizio Difesa del Suolo (2) Autorità d'ambito Torinese ATO3 (3) CSI Piemonte 2
3 L ANALISI DEI DATI 3
4 Facendo seguito ad una prima analisi dei dati relativi alla manutenzione del territorio pubblicata nel febbraio 2006 nei Quaderni del Territorio della Provincia di Torino La manutenzione ordinaria del territorio nella Provincia di Torino dalla pianificazione all attuazione, si è ritenuto significativo monitorare, a scala provinciale, l andamento della fase di redazione ed attuazione di piani di manutenzione ordinaria (di seguito denominati PMO) nelle 13 Comunità Montane della Provincia di Torino, finanziati dall Autorità d ambito Territoriale n. 3 Torinese (di seguito denominata ATO) attraverso i proventi delle tariffe del servizio idrico, al fine di verificare ed attualizzare le previsioni contenute nel Piano provinciale di indirizzo approvato dalla Giunta Provinciale in data Queste analisi rientrano nelle attività previste dall osservatorio della manutenzione del territorio che opera con i diversi soggetti interessati. Il Servizio Difesa del Suolo ha richiesto alle Comunità Montane con nota in data lo stato di avanzamento dei piani redatti, e i dati, qualora disponibili, circa l effettiva attuazione della manutenzione ordinaria del territorio. A tale nota ha fatto seguito l invio di un questionario che ha permesso di integrare le informazioni già trattate con i dati relativi all entità numerica e alle categorie professionali degli addetti alla manutenzione che operano sul territorio montano provinciale. I dati sulla manutenzione La tabella che segue (Tabella 1) fornisce un inquadramento complessivo dei bacini con piani di manutenzione già oggetto di presa d atto attraverso atto deliberativo dell ATO, e dei piani che saranno prossimamente oggetto di valutazione. COMUNITÀ MONTANA N. COMPLESSIVO BACINI PRESA D ATTO ATO PIANI REDATTI (N. SOTTOBACINI OGGETTO DELLA PRESA D ATTO) VAL PELLICE 10 Deliberazione n. 257 del VALLI CHISONE E GERMANASCA PINEROLESE PEDEMONTANO 19 Deliberazione n. 240 del Deliberazione n. 224 del VAL SANGONE 6 Deliberazione n. 223 del BASSA VAL DI SUSA E CENISCHIA 13 Deliberazione n. 216 del Deliberazione n. 230 del Deliberazione n. 258 del PIANI IN CORSO DI REDAZIONE (N. SOTTOBACINI OGGETTO DI PROSSIME VALUTAZIONI ATO) PIANI IN CORSO DI REDAZIONE (N. SOTTOBACINI) ALTA VALLE SUSA 16 Deliberazione n. 260 del VAL CERONDA E CASTERNONE 2 Deliberazione n. 222 del VALLI DI LANZO ALTO CANAVESE 4 Deliberazione n. 261 del VALLI ORCO E SOANA 18 Deliberazione n. 194 del Deliberazione n. 248 del VALLE SACRA 3 Deliberazione n. 259 del VAL CHIUSELLA 5 DORA BALTEA CANAVESANA 3 Deliberazione n. 266 del TOT Tabella 1 - Stato di avanzamento della redazione dei PMO delle Comunità Montane al febbraio
5 Figura 1 Stato di avanzamento redazione piani delle Comunità Montane al febbraio
6 La Figura 1 riporta lo stato di avanzamento della redazione dei piani di manutenzione e consente di verificare come la redazione di detti piani abbia in quest ultimo anno coinvolto pressoché l intera area provinciale ad eccezione per ora dei bacini afferenti alla Val Chiusella( 1 ). Lo stato di avanzamento è stato ottenuto dall integrazione delle informazioni fornite dalle Comunità Montane e dall ATO tramite un lavoro di coordinamento messo in atto dalla Provincia di Torino. Da uno sguardo d insieme della Figura 1 si evince che i bacini afferenti alle testate delle valli principali risultano generalmente più indietro nell iter di redazione dei piani probabilmente a causa delle maggiori difficoltà tecniche unita alla minore urgenza dovuta alla ridotta pressione antropica. In particolare la Tabella 1 mette in evidenza che fra le Comunità Montane territorialmente più estese e con il maggior numero di bacini (Alta Valle Susa, Bassa Val di Susa e Val Cenischia, Val Pellice, Valli Orco e Soana, Valli Chisone e Germanasca e Valli di Lanzo) le Comunità Montane Bassa Val di Susa e Val Cenischia, Val Pellice e Valli Chisone e Germanasca hanno definito i piani di manutenzione per l intero territorio di competenza, mentre la Comunità Montana Valli di Lanzo ha concluso la redazione dei piani di manutenzione per tutti i 19 bacini di competenza, sebbene tali piani non siano stati ancora sottoposti alla valutazione dell ATO. In un punto intermedio dell iter si attestano le Comunità Montane Alta Valle Susa e Valli Orco e Soana che devono completare la redazione dei piani rispettivamente per 10 e 2 bacini e sottoporre alla valutazione dell ATO rispettivamente 2 e 5 piani già conclusi. Nel contempo la stessa tabella mette in evidenza che tutte le Comunità Montane territorialmente meno estese (Alto Canavese, Dora Baltea Canavesana, Pinerolese Pedemontano, Val Ceronda e Casternone, Val Chiusella, Val Sangone e Valle Sacra) ad esclusione della già citata Valle Chiusella e la Valle Sacra per un bacino su tre, hanno concluso la redazione dei piani per i quali hanno anche già ottenuto la presa d atto dell ATO. A seguire vengono ripresentate alcune tabelle già proposte nella precedente analisi dati del febbraio 2006 che sono state aggiornate all attualità. Dall analisi consentita dalle tabelle e dai diagrammi in Figura 2 si evince che, allo stato attuale, sulla base di 75( 2 ) bacini trattati su un totale di 124 bacini, la media del numero di interventi per bacino di priorità 1, confrontata con le medie del numero di interventi per bacino di priorità 2 e 3 risulta superiore con proporzioni diverse in modo che le medie del numero d interventi per bacino di priorità 1, 2 e 3 possono essere rappresentate da una curva iperbolica. Questo sta a significare che in tutti i bacini è stata riscontrata la necessità di intervento urgente (priorità 1), da espletarsi nel primo biennio, in misura significativamente superiore rispetto agli interventi programmati per i successivi bienni (priorità 2 e 3). L analisi del grafico a barre riportante la media del numero di interventi di priorità 1 messa in relazione al numeri di bacini per singola Comunità Montana, mette in evidenza con chiarezza che le Comunità Montane con un numero di bacini maggiore di sei, prevedono un numero di interventi urgenti sostanzialmente confrontabile (attorno a 25 interventi per bacino). Tale risultato sta ad indicare che laddove l area di competenza non è particolarmente ridotta la pianificazione delle attività di manutenzione esercita una chiara funzione regolatrice e di distribuzione omogenea sul territorio degli effetti della manutenzione stessa. L analisi del grafico a barre di Figura 3 consente di dedurre una relazione diretta e proporzionale fra l ammontare della spesa totale prevista per gli interventi di manutenzione di priorità 1, 2 e 3 e la media del numero di interventi per bacino sempre calcolata per classe di priorità (Figura 2). ( 1 ) La Comunità Montana Val Chiusella sta per pubblicare il bando di gara per l affidamento dei lavori di redazione dei piani. ( 2 ) I dati trattati sino ad ora sono relativi a 75 bacini messi a disposizione dalle Comunità Montane e dall ATO su 80 già sottoposti a presa d atto ATO. 6
7 COMUNITA' MONTANA N. bacini con piani redatti N. interventi Priorità 1 N. interventi Priorità 2 N. interventi Priorità 3 Media interventi Priorità 1 per bacino Media interventi Priorità 2 per bacino Media interventi Priorità 3 per bacino Val Pellice Valli Chisone e Germanasca Pinerolese Pedemontano Val Sangone Bassa Valle di Susa eval Cenischia Alta Valle Susa Val Ceronda e Casternone Valli di Lanzo 0 Alto Canavese Valli Orco e Soana Valle Sacra Val Chiusella 0 Dora Baltea Canavesana MEDIA Figura 2 Calcolo del numero medio di interventi previsti per singolo bacino e per singola Comunità Montana, in funzione della priorità degli interventi stessi. L analisi è riferita ad un campione di 75 bacini su un totale di 124 7
8 Figura 3 Spesa prevista dai piani di manutenzione ordinaria Figura 4 Spesa prevista dai piani di manutenzione ordinaria ripartititi sui 3 bienni di validità del piano 8
9 Particolare interesse riveste l analisi della ripartizione delle spesa nei riguardi delle diverse attività previste (Figura 6). Dal grafico a torta proposto si evidenzia che l intervento manutentivo sui versanti, finalizzato principalmente alla manutenzione delle reti di scolo e alla gestione ordinaria delle coperture vegetazionali, consuma, da solo, il 50% della spesa prevista a testimoniare la forte necessità di intervento riconosciuta per la montagna. Gli interventi in alveo, identificati come attività finalizzate al ripristino dell officiosità idraulica, consumano circa il 40% delle rimanenti spese previste, mentre il restante 10% è suddiviso tra due differenti categorie di attività: gli interventi sulle opere (che assorbono l 8% del totale); le attività di controllo (che assorbono il 3% del totale). Il confronto fra le percentuali sopra riportate e quanto individuato nello stesso tipo di analisi eseguita per i piani di manutenzione pilota e diagrammata nella pubblicazione del febbraio 2006, mette in risalto la sostanziale uguale ripartizione percentuale delle spese previste per interventi in alveo e sui versanti mentre porta in evidenza una sottostima delle necessità di spesa per le attività di controllo e, una contemporanea sopravalutazione (in termini percentuali) delle necessità di spesa per gli interventi sulle opere di difesa idrogeologica (analizzate 11 Comunità Montane su 13). Legenda delle categorie di intervento Interventi in alveo Interventi sui versanti Interventi sulle opere di difesa idraulica Interventi sulle opere di difesa idrogeolog. Stazioni di monitoraggio per le verifiche periodiche dello stato manutentivo Altri interventi ed attività di controllo Figura 5 - distribuzione della spesa prevista in funzione delle categorie di intervento Figura 6 - Analisi della ripartizione della spesa per categorie d intervento e istogrammi relativi alle tipologie degli interventi previsti per ogni singola Comunità Montana dotata di PMO 9
10 Figura 6 - Analisi della ripartizione della spesa per categorie d intervento e istogrammi relativi alle tipologie degli interventi previsti per ogni singola Comunità Montana dotata di PMO (segue dalla pagina precedente). 10
11 L avvio della realizzazione degli interventi Le Comunità Montane, rappresentate nella Figura 7, dove si è già cominciato a dare attuazione alle azioni previste dai piani di manutenzione sono sei (Alta Val Susa, Bassa Valle Susa e Val Cenischia, Val Chisone e Germanasca, Valli Orco e Soana, Val Pellice e Val Sangone). Le tipologie degli interventi realizzati sono, in prevalenza, relative alla rimozione della vegetazione arbustiva e arborea sia questa presente in alveo, sui versanti e relative alla pulizia di reti di scolo e drenaggio superficiali localizzate lungo il sistema viario minore. A seguire sono stati messi in atto interventi (prevalentemente in itinere) di rimozione, localizzata e circoscritta, di materiale litoide in alveo, predisposizione di stazioni di monitoraggio (sia per il controllo puntuale sia areale e di sezioni d alveo) e, in misura minore, interventi mirati al mantenimento dell efficienza di opere di protezione spondale, di opere trasversali in alveo e di opere di sostegno (destinate alla mitigazione di fenomeni di dissesto localizzato e circoscritto). Tabella 2 - I dati relativi all occupazione COMUNITÀ MONTANA ALTA VALLE SUSA ALTO CANAVESE BASSA VAL DI SUSA E CENISCHIA DORA BALTEA CANAVESANA PINEROLESE E PEDEMONTANO VAL CERONDA E CASTERNONE VAL CHIUSELLA VAL PELLICE VAL SANGONE VALLI ORCO E SOANA UFFICIO PREPOSTO ALLA M.O. L Area Tecnica della C.M. si avvale del Consorzio Forestale Alta Valle Susa (CFAVS) Ufficio Manutenzione del Territorio Ufficio tecnico della C.M. Ufficio tecnico della C.M. È in progetto la creazione di un ufficio preposto alla M.O. Ufficio tecnico della C.M. Ufficio Attività produttive della C.M. I dati sull occupazione nell ambito della manutenzione ordinaria del territorio La Tabella 2 fornisce un quadro dell organizzazione amministrativa e dell entità numerica degli addetti alla fase attuativa dei piani di manutenzione. In alcune realtà, la necessità di gestire la pianificazione e l attuazione della manutenzione ordinaria del territorio ha portato alla creazione di uffici dedicati alla manutenzione all interno della struttura della Comunità Montana; in altri casi tale necessità ha comportato l individuazione di personale specificatamente preposto. Per quel che riguarda l attuazione degli interventi, questi sono affidati a figure professionali specializzate sia interne che esterne agli organigrammi delle diverse Comunità Montane. È da rilevare inoltre che le Comunità Montane utilizzano prevalentemente la possibilità di affidare direttamente i lavori (con modalità semplificata) a cooperative agroforestali e/o coltivatori diretti nei Comuni appartenenti al territorio di pertinenza (L. 97/94, art. 17). Si ritiene che tale modalità possa portare efficaci ricadute sia per gli effetti che può produrre sul territorio rurale sia sul sistema delle aziende agricole presenti sul territorio. FIGURE PROFESSIONALI DELLA C.M. CHE SI OCCUPANO DI M.O. 1 geometra 1 dottore forestale 1 geometra 1 laureato responsabile unico del procedimento 1 perito agrario 1 geometra 2 geometri 1 dottore forestale (quando verrà realizzato l ufficio M.O.) 1 architetto 1 geometra 1 perito agrario 1 esecutore amministrativo 1 collaboratore informatico FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE NELLA FASE ATTUATIVA DEI P.M.O. Operai forestali del CFAVS 1 geologo 1 dottore Forestale Imprenditori agricoli Non sono ancora stati realizzati interventi 1 coltivatore diretto Ditte boschive VALLI CHISONE E GERMANASCA Cooperative agricole VALLI DI LANZO VALLE SACRA 1 perito agrario 1 cooperativa agricola (coop. Agricola Produttori Val Sangone) Imprenditori agricoli e forestali e cooperative agroforestali (circa 50 addetti) 11
12 Figura 7 Comunità Montane dove si è dato avvio agli interventi di manutenzione ordinaria del territorio 12
13 Figura 8 Localizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria nel territorio della Comunità Montana Pinerolese Pedemontano. Primo esempio di visualizzazione 13
14 La rappresentazione geografica della manutenzione Le informazioni di carattere geografico, come già ampiamente descritto nella pubblicazione del febbraio 2006, sono state predisposte dalle Comunità Montane sulla base di quanto previsto nel capitolato tecnico predisposto dalla Provincia di Torino. Inoltre, l elaborazione e la rappresentazione omogenea dei dati a scala provinciale è stata condizione indispensabile per lo sviluppo dello strumento informatico di validazione e gestione dei piani (software gestionale SMOT), reso disponibile alle Comunità Montane. La Provincia di Torino, al fine di monitorare l evoluzione del progetto sta allestendo un estensione di arcview del proprio Sistema Informativo Territoriale che consente la rappresentazione cartografica degli interventi di manutenzione ordinaria e dei dati ad essa associati a scala provinciale. La Figura 8 fornisce un primo esempio di visualizzazione d insieme (azioni in alveo, sui versanti, sulle opere di difesa idraulica e stazioni di monitoraggio) degli interventi di manutenzione ordinaria per la Comunità Montana Pinerolese Pedemontano. Le iniziative presenti sul territorio provinciale correlate alla manutenzione ordinaria del territorio Agenda strategica Chierese L agenda strategica del chierese riunisce 35 comuni appartenenti alla Provincia di Torino e alla Provincia di Asti nell avvio di un processo di valorizzazione territoriale che tenga in considerazione anche gli aspetti legati alla salvaguardia del territorio, nell ottica di uno sviluppo di qualità sostenibile. La manutenzione del territorio è stata individuata in questo ambito quale elemento saliente di un processo che attualmente si trova in via di definizione. Contratto di Fiume del Torrente Sangone È lo strumento di pianificazione e intervento a livello di bacino idrografico che coinvolge i soggetti interessati nella gestione e/o utilizzo della risorsa acqua. Tra gli obiettivi del contratto( 3 ), c è quello di individuare un percorso operativo condiviso da attivare sull area idrografica del Torrente Sangone in stretta correlazione con quanto previsto dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte. In questo ambito le azioni di manutenzione del territorio concorrono alla riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici afferenti ai corridoi fluviali e alla riduzione del rischio idraulico, oltre che al miglioramento della fruizione turistico/ambientale del torrente e delle aree perifluviali. Progetto MAMUMONT dell Autorità di Bacino del fiume Po L esperienza della manutenzione ordinaria del territorio nella Provincia di Torino ha fornito un modello di programmazione ed attuazione preso in considerazione dall Autorità di bacino del fiume Po nella predisposizione delle linee guida per la redazione dei Piani di Manutenzione del territorio delle Comunità Montane (progetto MANUMONT Piano direttore per la manutenzione del territorio collinare e montano, quale piano stralcio del Piano di Assetto Idrogeologico). Attraverso tale Progetto l Autorità di bacino del fiume Po intende valorizzare il ruolo delle Comunità Montane quali soggetti collegati direttamente al territorio e che costituiscono il riferimento per le numerose attività che afferiscono alla manutenzione in territorio montano. Protocollo d intesa per la tutela e la valorizzazione del territorio e la promozione della sicurezza delle popolazioni della valle del Po. Il è stato siglato a Mantova il Protocollo d intesa per la tutela e la valorizzazione del territorio e la promozione della sicurezza delle popolazioni delle valli del Po, tra le 13 Province rivierasche del Po e l Autorità di bacino del fiume Po. Attraverso gruppi tecnici di lavoro è stato predisposto un programma di attività volte, tra l altro, a promuovere e porre in maggiore sicurezza il fiume Po nel suo complesso, con l intento di pervenire ad una risposta articolata da sottoporre alle istituzioni nazionali ed all Unione Europea. Tra le attività proposte si segnala l implementazione dei dati (in parte già acquisiti) del sistema informativo catasto opere di difesa (SICOD della Regione Piemonte) e il completamento del Programma di gestione dei sedimenti del fiume Po, in continuità con quanto già condotto dall Autorità di bacino, al fine di pervenire alla programmazione sistematica della manutenzione del fiume Po. 3 Gli obiettivi sono stati individuati attraverso uno schema di Protocollo d intesa approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n del che prevede la sottoscrizione da parte di Provincia di Torino, Parco Fluviale del Po tratto torinese, Comunità Montana Val Sangone, Assot Agenzia per lo sviluppo del sud-ovest di Torino 14
15 Figura 9 Localizzazione a scala provinciale degli ambiti in cui sono presenti iniziative sistematiche di manutenzione del territorio 15
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