DOSSIER CONFCOMMERCIO MODENA Venerdì, 23 maggio 2014

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1 DOSSIER CONFCOMMERCIO MODENA Venerdì, 23 maggio 2014

2 23/05/2014 Gazzetta di Modena Pagina 10 Confcommercio contro il Comune 1 23/05/2014 Gazzetta di Modena Pagina 16 Rete Imprese: «Nuova sede per il Sigonio? Sarebbe meglio tornare in /05/2014 La Nuova Prima Pagina (ed. Modena) Pagina 10 Franchising, negozio fa causa al Comune 3 23/05/2014 Modena Qui Pagina 1 Un altro esposto contro il Comune 4 23/05/2014 Modena Qui Pagina 8 Dove sono finite le risorse dell' imposta di soggiorno? 5 23/05/2014 Modena Qui Pagina 8 Nuova sede del Sigonio, replica dei genitori e della preside 6 23/05/2014 Modena Qui Pagina 8 Tassa pubblicità arriva un esposto 7 22/05/2014 Sassuolo2000 Alluvione, Rete Imprese: "Bene ordinanze per rimborso in tempi celeri, ma /05/2014 Sassuolo2000 DOSSIER CONFCOMMERCIO MODENA Venerdì, 23 maggio 2014 Dossier Confcommercio Modena Imposta di pubblicità, Confcommercio Modena promuove azione legale... 10

3 Pagina 10 Gazzetta di Modena Confcommercio contro il Comune Modena. Azione legale dell' associazione, che contesta l' imposta di pubblicità. «Siamo perplessi sulla mancanza di risposte da parte dell' amministrazione e appoggiamo la battaglia legale intrapresa da uno dei nostri associati contro le cartelle comunali, nella speranza di risolvere la questione e fare luce sulla materia». Spiega così il dirigente di Confcommercio di Modena, Alberto Crepaldi, la decisione dell' associazione di promuovere l' azione legale intrapresa da Francesco Palermo, affermato imprenditore con diversi punti vendita di oggetti preziosi, oreficeria e orologeria a Modena, che si oppone al pagamento di una serie di cartelle comunali relative all' imposta di pubblicità. «Un' azione pilota specifica Crepaldi che servirà a chiarire le posizioni; riteniamo infatti che l' Amministrazione e il suo braccio operativo ICA abbiano dato un' interpretazione abusiva dell' applicazione dell' imposta sulle insegne con marchi di franchising, introducendo una distinzione tra insegne di esercizio di cui la normativa nazionale non parla». In questo modo, sarebbero, secondo Confcommercio, circa 300 gli esercizi commerciali a Modena, così come altri in Italia con marchi non propri, che pagherebbero una sanzione in realtà non dovuta e che, secondo la normativa nazionale, andrebbe invece applicata solo alle insegne con una superficie complessiva superiore ai 5 metri quadri. «Abbiamo insegne di franchising dal 1996 con marchio Swatch dichiara Palermo e sono sempre state equiparate a insegne di proprietà. L' anno scorso invece abbiamo trovato una cartella "anomala" e siamo stati sanzionati. Interrogato più volte, il Comune, non ci ha fornito risposte, se non un' ulteriore ingiunzione a pagare». È stata intrapresa l' azione legale, che l' imprenditore sostiene di portare avanti non tanto per la cifra delle cartelle, di circa 2500 euro, ma per un principio, «considerando prosegue che in altri Comuni, come Parma, siamo esenti da tale imposta, come confermano recenti pronunciamenti giurisprudenziali». Sabrina Fiorini. 1

4 Pagina 16 Gazzetta di Modena Rete Imprese: «Nuova sede per il Sigonio? Sarebbe meglio tornare in via Saragozza» «Anche se a pochissime ore dal voto di domenica non possiamo non notare l' informale comunicazione telefonica del premier Renzi al sindaco di Modena, che informa di come siano state trovate le risorse per realizzare una nuova sede dell' istituto scolastico Carlo Sigonio, previsto in via Montecuccoli. Ma perché l' mmministrazione uscente propone una sede costruita ex novo proprio in via Montecuccoli?». La domanda arriva da Rete Imprese Italia (Confesercenti, Lapam, Cna e Ascom) che mette nero su bianco gli errori di una collocazio ne fuori dal centro. «Tutti i partiti stanno parlando di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente spiega una nota senza quindi consumare nuovo territorio; inoltre tutti stanno ribadendo a più riprese che occorre promuovere e valorizzare il centro storico cittadino. Il liceo Sigonio, cioè le vecchie Magistrali (foto), ha sempre avuto sede in centro, in via Saragozza ed è abbastanza evidente come non si promuova il centro storico togliendo funzioni importanti. Perché non ristrutturare dunque la sede storica? Oppure, se non fosse possibile, perchè non utilizzare uno dei troppi contenitori vuoti presenti nel centro di Modena?»Rete imprese Italia pone la domanda anche agli altri candidati sindaci e agli organi dirigenti del Sigonio. 2

5 Pagina 10 La Nuova Prima Pagina (ed. Modena) Franchising, negozio fa causa al Comune Contestata la tassa sull' insegna. Ascom: «Le norme nazionali prevedono l' esenzione» Hai un franchising? Paghi la tassa sull' insegna. Questo denuncia l' Ascom Confcommercio di Modena che ha deciso di «sostenere una causa pilota», contro la decisione del Comune di Modena di sanzionare il mancato pagamento per un noto negozio franchising che ha la sua sede nell' iper mercato I Portali. Il franchising è stato multato perché non ha pagato la tassa per l' esposizione che, però, secondo l' associazione di categoria non è dovuta. Il proprietario del negozio è Francesco Palermo, dirigente Ascom di Ravenna, il quale forte della normativa nazionale che prevede che «anche i franchising siano esentati dalla tassazione qualora l' insegna del negozio non superi i 5 metri di lunghezza», ha deciso di ricorrere al Tribunale «stanco di attendere una risposta dell' amministrazione», a cui Palermo ha scritto memorie difensive che «per mesi non è arrivata». Dal 1996 «sono con il mio negozio in franchising nella galleria del centro commerciale spiega Palermo e da sempre le mie insegne sono state equiparate a quelle di qualsiasi negozio», e dunque «esenti dalle tasse salvo quelle che superano i 5 metri di lunghezza». Improvvisamente, tuttavia, circa un anno fa «mi è arrivata una cartella anomala che mi sanzionava per euro, per non aver pagato le tasse sull' insegna di un nuovo franchising che si è aggiunto al primo». Ma la «normativa nazionale è chiarasottolineano Massimo Malpighi, presidente Ascom e Alberto Crepaldi, direttore Confcommercio e non può essere interpretata a seconda dei Comuni in cui si applica», aggiungendo «incertezza e alla già grave situazione di crisi delle imprese». Ascom dunque chiede «un regolamento univoco» e «chiarezza al Comune di Modena sulla gestione della tassazione delle insegne», nel rispetto «della normativa nazionale». Non si tratta di «una cifra esorbitante insiste Palermo ma è una questione di principio». Anche perché «la situazione riguarda almeno altri 300 esercizi in franchising in città», chiude Ascom. 3

6 Pagina 1 Modena Qui L' ultimo riguarda la tassa sulle insegne dei negozi in franchising. Un altro esposto contro il Comune Non bastavano i casi dei chioschi, del Polo Sant' Agostino o della pista di Marzaglia, arriva un altro esposto contro le decisioni del Comune. In questo caso si tratta di una causa presentata dal commerciante Francesco Palermo, che in città gestisce sette negozi in franchising con una trentina di dipendenti, relativa alla tassa sulla pubblicità. Al suo fianco Palermo ha Ascom Confcommercio. Già due anni fa era scoppiata su questo tema una rivolta dei negozianti contro l' amministrazione. Secondo Palermo e l' associazione di categoria questa tassa non viene applicata correttamente. In pratica un negozio in franchising a Modena paga una tassa sull' insegna che altre città come Parma e Bologna non richiedono. Secondo Palermo la normativa nazionale prevede che anche i franchising siano esentati dalla tassazione qualora l' insegna del negozio non superi i 5 metri di lunghezza. Palermo è stato sanzionato per 2500 euro e ha deciso di ricorrere in tribunale. 4

7 Pagina 8 Modena Qui Dove sono finite le risorse dell' imposta di soggiorno? Non lo sanno neanche gli operatori turistici. Nelle casse comunali sono entrati circa 230mila euro grazie ai clienti degli hotel cittadini che hanno pagato l' imposta di soggiorno. Un capitale che dovrebbero essere speso per valorizzare questo settore economico, ma non si conosce ancora la destinazione di queste risorse. Non lo sanno alla Confcommercio, come conferma il presidente ghi. «Ci hanno sempre coinvolto quando le decisioni erano già prese, speriamo che il nuovo sindaco cambi questo modo di amministrare per creare una vera partnership». Non si usa la parola concertazione, ma si chiede più programmazione condivisa nella progettazione delle politiche turistiche. Sulla tassa a carico dei turisti si ribadisce «la follia» dell' imposta che ha lasciato «una grossa cicatrice». Per Malpighi la gabella va contro «chi ha fatto investimenti. E' necessario, invece, aggregare risorse per valorizzare i nostri giacimenti gastronomici, motoristici, culturali con il patrimonio Unesco». Ovvero c' è da cambiare pagina e svoltare. Non a caso proprio Malpighi ha proposto un assessorato dedicato esclusivamente al turismo. Una necessità per Modena visto che nonostante manchi la consapevolezza delle enormi potenzialità offerte dal settore siamo la terza città emiliano romagnola per numero di presenze nel segmento turistico delle città d' arte e d' affari. 5

8 Pagina 8 Modena Qui Nuova sede del Sigonio, replica dei genitori e della preside «Servono spazi flessibili e più capienti» Replicano al comunicato di Rete Imprese Italia e chiedono di evitare qualsiasi strumentalizzazione elettorale, il Presidente del Consiglio d' istituto del Sigonio, Andrea Salvioli Bonetti, e il Presidente del Comitato dei genitori, Eliseo Esposito. «Chiediamo, a Rete Imprese, di informarsi bene circa le esigenze di un liceo in continua crescita prima di esprimere qualsiasi perplessità in merito al ritorno allo stabile di via Saragozza. Non risolverebbe infatti i problemi di capienza e di strutture idonee per il il liceo musicale entrato a regime da tre anni, e risulterebbe logisticamente piu' scomodo e privo di palestra. Per non parlare dei costi di ristrutturazione di uno stabile simile». Sempre ieri è intervenuta la preside dell' istituto, Roberta Pinelli, in sintonia con i due rappresentanti: «Come emerso con assoluta chiarezza nell' incontro del 9 maggio con i candidati sindaci, presenti genitori, alunni, docenti e forze politiche, il Liceo Sigonio ha assoluto bisogno di una sede nuova, costruita tenendo conto delle sue specificità didattiche e culturali e comprensiva anche di spazi per la biblioteca e di un' aula magna per oltre 100 docenti. Si sottolineacontinua la preside che il Liceo Musicale recentemente istituito preso il Liceo Sigonio e fortemente voluto dalla comunità modenese, necessita di spazi flessibili e locali adeguati per le lezioni di strumento, per le esercitazioni pratiche e soprattutto per i concerti. Eventuali ipotesi di rientro nella vecchia sede del Liceo in via Saragozza non sono da considerarsi minimamente adeguate ad un Liceo nuovo, moderno, in continua espansione». In giornata è arrivata la replica del Presidente di Confcommercio, Massimo Malpighi, che rimarca il rischio che il centro storico si trovi svuotato delle sue funzioni sociali, mentre tutti i servizi vengono spostati all' esterno. La stessa storica sede dell' istituto perderebbe un pezzo della sua storia. Meglio puntare sul rinnovamento, per non perdere un' opportunità di rilancio del territorio. 6

9 Pagina 8 Modena Qui Tassa pubblicità arriva un esposto La rivolta di un commerciante. Un altro esposto in arrivo per il Comune di Modena. Oltre al fiorire e allo sbocciare continuo di guai giudiziari sul fronte urbanistico dai chioschi al palazzo Bonaccini, dal Polo Sant' Agostino alla pista di Marzaglia ora arrivano anche le denunce dai commercianti contro la politica fiscale dell' amministrazione. Si tratta di una causa pilota presentata dal commerciante Francesco Palermo, in città gestisce sette negozi per una trentina di dipendenti, con il sostegno di Ascom Confcommercio. L' oggetto del contendere è la tassa sulla pubblicità due anni fa era scoppiata una rivolta dei negozianti contro il Comune su questo tema che secondo l' associazione di categoria e l' imprenditore non viene applicata correttamente. Più nel dettaglio un negozio in franchising in questo caso parliamo dei marchi Pandora e Swatch in città paga la tassa sull' insegna, a Parma e a Bologna no. Eppure secondo Ascom di Ravenna e proprietario del negozio in franchising che ha la sua sede nell' ipermercato I Portalila normativa nazionale prevede che «anche i franchising siano esentati dalla tassazione qualora l' insegna del negozio non superi i 5 metri di lunghezza». Non sono dello stesso avviso l' amministrazione comunale e la società Ica concessionaria della gestione e riscossione dell' imposta sulla pubblicità che di fronte alla contestazione del commerciante hanno continuato per la loro strada e recapitato una sanzione da euro a Palermo che ha deciso di ricorrere al tribunale. Una decisione sofferta, ma inevitabile «perchè stanco di attendere per mesi una risposta dell' amministrazione, nonostante la presentazione di memorie difensive». Ovvero «l' unica risposta è stata un' ingiunzione di pagamento». Per di più la richiesta è arrivata improvvisa. «Dal 1996 sono con il mio negozio in franchising nella galleria del centro commerciale spiega Palermo e da sempre le mie insegne sono state equiparate a quelle di qualsiasi negozio. Esenti dalle tasse salvo quelle che superano i 5 metri di lunghezza. Improvvisamente, però, circa un anno fa, mi è arrivata una cartella anomala che mi sanzionava per euro, per non aver pagato le tasse sull' insegna di un nuovo franchising che si è aggiunto al primo». Ma la «normativa nazionale è chiara, sottolineano Massimo Malpighi, presidente Ascom e Alberto Crepaldi, direttore Confcommercio, «e non può essere interpretata a seconda dei Comuni in cui si applica, aggiungendo incertezza alla già gra Francesco Palermo dirigente ve situazione di crisi delle imprese». Ascom sale sulle barricate e chiede un «regolamento univoco e chiarezza al Comune sulla gestione della tassazione delle insegne, nel rispetto della normativa nazionale». Non si tratta di un caso singolo Continua > 7

10 Pagina 8 < Segue Modena Qui la cifra è anche esigua ma di un problema che riguarda ben 300 commercianti in città che devono subire questa ulteriore gabella che si aggiunge alle numerose imposte che gravano sulle aziende. «Si tratta di imprese che non riescono più a sopportare questo carico fiscale sostiene Malpighi. Per di più il franchising si è molto sviluppato in questi ultimi anni e ha aiutato il rinnovamento e l' innovazione del nostro settore commerciale. In questo modo si creano solo degli ostacoli». Ci si muove sul versante modenese, ma l' associazione si è attivata anche a livello nazionale con il parlamentare Luigi Taranto, già direttore nazionale di Confcommercio, perchè si arrivi a norme chiare e precise che tutelino il settore. I problemi dell' imposta di pubblicità a Modena sono nati da quando il Comune ha esternalizzato il servizio, affidando in convenzione la gestione e il controllo delle tassazione da insegna all' Ica Srl, società di riscossione tributi attiva in diverse realtà del Paese. 8

11 22 maggio 2014 Sassuolo2000 Alluvione, Rete Imprese: "Bene ordinanze per rimborso in tempi celeri, ma evitare appesantimenti burocratici" Positivo secondo RETE Imprese Italia Modena a cui aderiscono Confesercenti, Ascom Confcommercio, Lapam Confartigianato e CNA quanto annunciato dalla Regione Emilia Romagna. Per voce del Presidente Vasco Errani e dell' Assessore alla Protezione Civile Paola Gazzolo, si è appreso che la Regione emetterà entro la fine di maggio 2014 le ordinanze relative alle modalità inerenti alle pratiche per la concessione dei contributi destinati a cittadini ed imprese gravate dai danni dell' alluvione del gennaio scorso. "Unica cosa chiede RETE ci sia l' impegno di evitare ogni sorta di appesantimento di tipo burocratico. Inoltre invitiamo la Regione di mantenere fede all' impegno di avviare a partire dal mese prossimo giugno 2014 i lavori relativi alla messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena. Cosicché da essere ultimatii entro l' autunno stagione considerata a rischio". "Riteniamo che i cittadini e le imprese abbiano l' urgente necessità di ricevere i fondi che in gran parte hanno già anticipato per la bonifica dei locali, e la sostituzione di merci, arredi e attrezzature di lavoro danneggiati dall' alluvione del 20 gennaio scorso. C' è quindi la necessità pertanto evidenzia RETE Imprese che il sistema del riconoscimento dei danni e tutte le procedure per la liquidazione dei contributi, non assuma tutto il carico burocratico che sta rallentando le pratiche relative alla concessione di contributi a chi ha subito danni dal sisma. Visto e considerato soprattutto le peculiari caratteristiche di questi rimborsi (in questo caso non si tratta di intervenire sulla ricostruzione di immobili con conseguenti modifiche strutturali, bensì della sostituzione di macchinari, attrezzature, arredi e merci, operazioni che hanno una quantificazione economica molto più semplice), destinati a chi ha subito danni da alluvione. Ragione, per cui vorremmo quindi essere consultati in proposito al fine di poter dare un nostro concreto contributo, forti della grande esperienza maturata nella presentazione delle domande a SFINGE", conclude RETE Modena. Secondo Rete Imprese Italia rimane poi da sciogliere il tema relativo alla fiscalità di vantaggio, a sostegno di un territorio soggetto a tanti eventi calamitosi in pochi mesi, una questione vitale per la sopravvivenza dei centri urbani.! Start WP. 9

12 22 maggio 2014 Sassuolo2000 Imposta di pubblicità, Confcommercio Modena promuove azione legale pilota contro le cartelle comunali Francesco Palermo, noto ed affermato imprenditore con diversi punti vendita di oggetti preziosi, oreficeria, orologeria e oggettistica da regalo a Modena e che allo stesso tempo è un dirigente di Confcommercio Ravenna, ha deciso di intraprendere un' azione legale per opporsi al pagamento di una serie di cartelle relative all' imposta di pubblicità. "Materia del contendere spiega Alberto Crepaldi non è la cifra delle cartelle (2.200 euro ca, ndr), ma l' interpretazione che l' Amministrazione Comunale e il suo braccio operativo ICA danno sull' applicazione dell' imposta di pubblicità sulle insegne con marchi di franchising. Secondo noi, alla luce di direttive ministeriali e anche di recenti pronunciamenti giurisprudenziali, si tratta di una interpretazione abusiva, che introduce una distinzione tra insegne di esercizio, di cui la normativa nazionale in essere peraltro non parla". Da ciò deriva il fatto che gli esercizi commerciali in Italia con marchi non propri versano per un' imposta che non dovrebbero pagare circa 100 milioni di euro all' anno. Si calcola invece che in città siano almeno trecento le insegne nella medesima situazione di quelle di Palermo. "Con il sostegno di Confcommercio Modena puntualizza l' imprenditore abbiamo deciso di adire le vie legali perché crediamo che il nodo vada sciolto una volta per tutte: non è possibile che tante amministrazioni comunali, come quella di Modena, facciano finta che il problema non esiste. Perché qui sono in ballo centinaia di migliaia di euro e con esse la sopravvivenza stessa di imprese, ridotte "in fin di vita" da crisi, burocrazia e tasse". L' azione legale pilota intrapresa a Modena servirà a chiarire chi ha ragione. Ma il tema investe il livello normativo nazionale, visto che la legge quadro sull' imposta di pubblicità afferisce la competenza legislativa nazionale. "Anche per questo motivo afferma Confcommercio del tema è stato investito Luigi Taranto, componente della Commissione Attività Produttive della Camera e presto verrà intrapresa un' azione parlamentare ad hoc per chiarire, come ci auguriamo, che le insegne di franchising sono insegne come le altre e quindi esentate dal pagamento qualora non superino i cinque metri quadri di ampiezza". "Peraltro conclude Massimo Malpighi, a sostegno della fondatezza della nostra tesi, vi è da segnalare che in taluni comuni, come ad esempio in quello di Parma, è stato recepito l' orientamento Continua > 10

13 22 maggio 2014 < Segue Sassuolo2000 per cui le insegne di esercizi commerciali sono tali a prescindere dal rapporto contrattuale che lega il titolare del marchio ed il suo concessionario di uso. L' auspicio, quindi, è che la prossima Giunta faccia definitivamente chiarezza sul tema, come chiediamo da mesi. Ciò nell' ottica della costruzione di un rapporto sempre più trasparente tra mondo delle imprese e amministrazioni pubbliche".! Start WP. 11