Il Laboratorio di Attività motorie e Sportive. Unità di apprendimento - Attività motorie, alimentazione e benessere

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1 1 Il Laboratorio di Attività motorie e Sportive Unità di apprendimento - Attività motorie, alimentazione e benessere Dario Colella Tra i fattori principali che caratterizzano un corretto stile di vita sono individuabili l alimentazione e la pratica sistematica di attività motorie. Essi determinano significativi benefici per la crescita della persona, favoriscono lo stato di buona salute, lo sviluppo della motivazione intrinseca al movimento e della stima di sé, l apprendimento delle abilità motorie ed il miglioramento del benessere individuale. In questa prospettiva si muove il laboratorio di Attività Motorie e Sportive, finalizzato a far acquisire all allievo la consapevolezza della propria corporeità e dei benefici che la pratica delle attività motorie e sportive determinano per la qualità della vita in funzione del life long learning, poiché la salute è un bene dinamico da conquistare, da difendere e da ricomporre senza sosta, durante il corso della propria vita (Consiglio di Strasburgo, 1985). Contestualizzazione L Unità di Apprendimento, Attività motorie, alimentazione e benessere, che si sviluppa attraverso una relazione interdisciplinare tra l educazione fisica e le scienze, è finalizzata a promuovere negli allievi la consapevolezza dei benefici indotti dalla pratica motoria sistematica su tutte le funzioni della persona (motorie, affettive, sociali, cognitive), l attenzione ai valori nutrizionali degli alimenti, al fine di acquisire e consolidare corrette abitudini per la tutela della salute. Le competenze in questo ambito serviranno all allievo a collocare la pratica sistematica di attività motorie e sportive in un personale quadro di valori, associando il movimento ad una corretta alimentazione e ad una fruizione dinamica del proprio tempo libero.

2 2 Il tema interdisciplinare individuato riguarda la conoscenza del ruolo preventivo dell esercizio fisico per il miglioramento delle funzioni organiche nell età evolutiva, attraverso esperienze operative, l analisi delle caratteristiche dei principali alimenti e le regole per contrastare i pericoli dell ipocinesi. Si tratta di un primo approccio integrato al movimento e all alimentazione; gli argomenti, infatti, sono stati precedentemente sviluppati in modo indipendente (le attività pratiche sganciate dalle conoscenze teoriche) e senza le necessarie applicazioni. Fase pre-attiva L Unità di Apprendimento L Attività Motoria e Sportiva per le peculiarità dei contenuti proposti, si configura come una disciplina a carattere eminentemente operativo che rinvia ad un sistema di conoscenze, qui riferite alle Scienze, necessarie a sostenere ed orientare la dimensione pratica. L esperienza proposta si colloca nell ambito delle ore facoltative ed è rivolta ad alunni di terza media che operano a classi aperte in orizzontale e riuniti in gruppi di compito (individuali e di gruppo). La programmazione dell Unità di Apprendimento interdisciplinare tende ad integrare teoria-prassi-teoria, favorire negli allievi la partecipazione sistematica, a scuola e nel tempo libero, alle attività motorie e sportive per la promozione di una vita attiva in funzione dello stato di salute e di benessere. Il progetto formativo è effettuato dopo aver rilevato, attraverso un questionario proposto a tutte le classi all inizio dell anno scolastico, i dati riguardanti: la pratica motoria e sportiva in ambito extrascolastico; le motivazioni alla pratica motoria / le ragioni dell abbandono; le abitudini alimentari; le modalità di organizzazione del tempo libero.

3 3 I Docenti hanno avuto modo di rilevare che molti allievi, al termine della scuola secondaria di primo grado, ignorano i principi di una corretta alimentazione, sono più interessati allo sport spettacolo che a quello praticato e trascorrono il proprio tempo libero in modo sedentario. E stato proposto un percorso interdisciplinare, nell ambito delle attività d Istituto previste nel POF, destinato alle classi terze, al fine di favorire negli allievi la consapevolezza sulle relazioni tra i seguenti temi: la corporeità, l attività motoria, l ipocinesi, l alimentazione adattata ai bisogni individuali (età/attività svolta). Lo svolgimento di esperienze pratiche è contestuale e successivo alle fasi teoriche. La finalità e la struttura del laboratorio sono state proposte ai genitori degli allievi, al fine di motivare la proposta e comunicare le ragioni della scelta, gli obiettivi, i contenuti, i tempi di realizzazione. Il quadro di riferimento culturale e normativo alla progettazione è costituito dalle Indicazioni Nazionali e dagli obiettivi specifici di apprendimento relativi alla Convivenza civile con particolare riferimento all Educazione alla salute (tab.1). Nella tab. 2 è presentato il percorso formativo. Tab.1 - Laboratorio di attività motorie e sport - Educazione alla salute Obiettivi specifici di apprendimento individuati Conoscenze Abilità Comportamenti corretti e responsabili nelle varie situazioni della vita Le problematiche affettive e psicologiche tipiche della preadolescenza e le manifestazioni psicosomatiche La biotecnologia e il mondo dello sport Nella tab. è presentato il progetto del percorso formativo Distribuire correttamente le attività motorie e sportive nell arco della giornata Utilizzare tecniche di controllo dell emotività, di rilassamento, di osservazione critica del rapporto mente-corpo Utilizzando dati disponibili, su casi specifici legati all utilizzo delle biotecnologie, elaborare un opinione personale argomentata

4 4 tab. 2 Attività motorie, alimentazione e benessere Anno 20 / 20.. Scuola secondaria di primo grado Destinatari: allievi delle terze classi Docenti coinvolti: Educazione Fisica; Scienze Riferimento ai Documenti (PECUP): Profilo educativo, culturale e professionale dello studente L allievo riesce a Padroneggiare le conoscenze e le abilità che, a partire dalle modificazioni del proprio organismo e delle nuove possibilità motorie che esso offre, consentono, mediante l esercizio fisico, l attività motorio-espressiva, il gioco organizzato e la pratica sportiva, un equilibrato ed armonico sviluppo del proprio corpo.. Valutare criticamente le esperienze motorie e sportive personalmente vissute e quelle degli altri.. Utilizzare gli strumenti informatici per ottenere documentazioni, elaborare grafici e tabelle comparative, riprodurre immagini e riutilizzarle, scrivere ed archiviare. POF Le Scienze Motorie e Sportive e l Educazione alla Salute occupano un posto di grande rilievo nelle finalità educativoformative della Scuola. Al fine di individuare i bisogni espliciti ed impliciti dei ragazzi, sono svolte indagini conoscitive, attraverso incontri con i genitori e gli esperti, questionari, visite guidate, ecc.. sui problemi più urgenti da affrontare. La scuola evidenzia il contributo di ciascuna disciplina all educazione alla Salute per favorire lo sviluppo armonico della personalità dell allievo, attraverso la maturazione di comportamenti corretti e responsabili sul piano igienico-sanitario, etico e sociale e guidando ciascuno alla scoperta ed allo sviluppo della propria corporeità e della consapevolezza di sé in funzione del benessere individuale. Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA): Scienze motorie e Sportive Conoscenze Tecniche relazionali che valorizzano le diversità di capacità, di sviluppo, di prestazione: Metodi di allenamento; Rapporto tra l attività fisica e i cambiamenti fisici e psicologici tipici della preadolescenza Abilità Utilizzare le abilità apprese in situazioni ambientali diverse in contesti problematici, non solo in ambito sportivo, ma anche in esperienze di vita quotidiana. Ampliare l applicazione dei principi di metodologia dell allenamento per mantenere un buono stato di salute. Gestire un proprio programma di allenamento. 4. Mettere in atto, nel gioco e nella vita, comportamenti equilibrati dal punto di vista fisico, emotivo, cognitivo. Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA): Scienze Conoscenze: La funzione nutritiva: gli alimenti e i loro componenti, controllo dell alimentazione, sostanze dannose Abilità: Classificare gli alimenti in base ai loro principi alimentari; Valutare l equilibrio della propria alimentazione e fare un esame del proprio stile di vita alimentare Apprendimento unitario da perseguire: Il ragazzo diviene consapevole dell importanza dell attività motoria e della corretta alimentazione per mantenere un buon stato di salute Compito unitario in situazione: Il ragazzo cerca materiali riguardanti il rapporto tra abitudini alimentari, pratica motoria e stato di salute e prepara un piano settimanale di attività motorie ed una tabella alimentare adattata alle esigenze individuali.

5 5 Obiettivi Formativi e relativi standard (articolazione degli OSA e dell apprendimento unitario): 1. L allievo distingue e classifica le funzioni motorie che condizionano l esecuzione delle attività motorie e, definito un compito/un attività, deduce le capacità motorie prevalentemente sollecitate e le fonti energetiche principali. 2. Esegue le varianti esecutive delle abilità motorie (correre saltare lanciare) adattando l intensità (Rapidità e Forza), la durata (Resistenza) ed individua le relazioni tra la pratica delle attività motorie e le funzioni organiche attivate; i principi alimentari e le corrette abitudini alimentari in particolare durante la pubertà. 3. Progetta e modifica un piano di attività motorie settimanale e la propria tabella alimentare giornaliera, riconosce i rischi dell ipocinesi per la crescita della persona ed i vantaggi di un attività motoria sistematica sia sul piano organico sia psico-affettivo e relazionale. 4. Riconosce i modelli di comportamento più opportuni (stili di vita) in funzione dell efficienza fisica e del benessere (equilibrio emotivo, autostima, disponibilità ad apprendere e a cooperare). Mediazione didattica: Metodo: Ricerca-azione. L insegnante di scienze presenta i significati di nutrizione ed esamina i principi alimentari e le fonti energetiche, l insegnante di educazione fisica analizza i benefici dell attività motoria sistematica su sistemi ed apparati ed i pericoli dell ipocinesi, propone contenuti pratici e sollecita gli allievi ad individuare le relazioni tra compito motorio e fonti energetiche richieste. Gli allievi, individualmente ed in gruppo, ricercano e confrontano documenti relativi alle tabelle alimentari giornaliere secondo le fasce d età e le richieste energetiche negli sport; propongono modalità organizzative delle attività pratiche in funzione del compito finale di progettazione di un piano operativo. Soluzioni organizzative: Gli allievi sono riuniti per gruppi di compito. Durata: tre mesi (da novembre a gennaio) Controllo degli apprendimenti Verifica e Valutazione delle Competenze motorie: L allievo distingue le caratteristiche di sistemi ed apparati durante la pubertà ed i valori nutritivi dei principali alimenti applicandoli alla propria dieta giornaliera; esegue compiti motori individualizzati secondo forme organizzative diverse ed è in grado di progettare un piano personale di attività motorie, prevalentemente finalizzato alla formazione dei fattori condizionali, la resistenza aerobica, la forza rapida, la rapidità e la mobilità articolare, indicando le modalità di variazione dell intensità e della quantità e dimostrando i benefici fisiologici. Documentazione: selezione dei piani di attività motorie realizzati dai sottogruppi di allievi Fase attiva Il percorso si snoda attraverso le seguenti tappe e modalità organizzative: 1. Analisi dei principi alimentari e delle fonti energetiche, 2. Individuazione dei benefici dell attività fisica e dei pericoli dell ipocinesi nell età giovanile; 3. Esperienze pratiche finalizzate allo sviluppo delle capacità motorie condizionali ed elaborazione individuale e di gruppo di un piano settimanale di attività motorie e di una tabella alimentare.

6 6 Principi alimentari e fonti energetiche. L insegnante di Scienze avvia il percorso formativo ricordando ai ragazzi che la nutrizione è quel processo attraverso cui i nutrienti sono estratti dagli alimenti nel processo di digestione, assorbiti dall organismo ed utilizzati per i fini energetici e plastici. Il corpo umano per poter sviluppare, mantenere e ricostruire le cellule componenti i vari tessuti deve alimentarsi; i cibi attraverso il processo digestivo sono scomposti da alimenti complessi ad alimenti semplici: glucidi, proteine, lipidi, Sali minerali, vitamine, acqua. Il tipo di dieta e le abitudini alimentari variano secondo i livelli socioculturali ma anche tra individuo ed individuo. Non esiste una dieta standard che possa garantire a chiunque una nutrizione adeguata, così come nessun alimento preso singolarmente può definirsi completo ed essenziale per un buon stato di salute. Al fine di impostare un corretto bilancio alimentare, infatti, occorre considerare i seguenti fattori variabili soggettivamente: sesso, età, fase di accrescimento, temperatura esterna, lavoro muscolare, attività lavorativa svolta. Il corpo umano ricava dagli alimenti il carburante necessario a sopravvivere (metabolismo basale) e a svolgere ogni attività durante la giornata: quando mangiamo facciamo un rifornimento di energia chimica che non può essere utilizzata dalle cellule così com è ma deve essere trasformata in energia meccanica utilizzando molecole di Atp (adenosintrifosfato). Tale energia di tipo chimico, presente in tutti i muscoli, viene trasformata in energia meccanica, cioè in movimento; essa è presente nell organismo umano in quantità molto modeste che consentirebbero di eseguire contrazioni muscolari solo per pochi secondi: è necessario allora una sua ricarica a spese di altri processi. I meccanismi di risintesi sono fondamentalmente tre: meccanismo anaerobico alattacido (utilizza i fosfati energetici

7 7 presenti nell organismo e caratterizza ogni attività breve ed intensa); anaerobico lattacido (utilizza glucosio, acido piruvico, acido lattico; per ogni attività di media durata ed intensità); aerobico (utilizza zuccheri e grassi, per ogni attività di lunga durata a bassa intensità). Tali presupposti sollecitano un corretto regime alimentare che prevede l abitudine alla prima colazione e ad un alimentazione varia e distribuita nella giornata; frequentemente, infatti, si commettono errori alimentari relativi sia alla scelta dei cibi sia alla loro dose (eccessi in alimenti altamente calorici e di scarso valore nutritivo, in bevande gassate dolcificate, ecc.), trascurando le esigenze energetiche e nutrizionali peculiari di questa fascia d età. I benefici dell attività fisica ed i pericoli dell ipocinesi. L insegnante di educazione fisica, propone l integrazione di conoscenze e contenuti pratici, soffermandosi sul ruolo preventivo delle attività motorie. Per comprendere la rilevanza che ha l esercizio fisico-motorio sulla salute della persona, è necessario analizzare le modificazioni positive e gli adattamenti anatomo-fisiologici indotti nell organismo, purchè opportunamente programmato, distribuito ed adattato ai bisogni individuali. Un adeguata attività fisica determina una serie di importanti adattamenti cardiovascolari, respiratori, scheletrici e muscolari (tab. 3). Tab.3 - Adattamenti cardiovascolari; respiratori; scheletrico e muscolari indotti dall attività fisica Apparato cardiovascolare: aumento del volume cardiaco nei soggetti praticanti attività motorie rispetto agli individui sedentari; diminuzione della frequenza cardiaca. Apparato respiratorio: incremento dell efficienza respiratoria (ridotto consumo di ossigeno nei praticanti a parità di compito). Sistema muscolare: aumento del volume (ipertrofia) dei muscoli scheletrici; aumento del rifornimento di ossigeno; aumento dell energia disponibile per l attività. Apparato scheletrico: postura corretta; è favorito il processo di ossificazione; irrobustimento ed aumento della resistenza al carico; migliore mobilità articolare

8 8 La crescente diffusione del benessere economico e delle tecnologie sono le cause storico-sociali, ormai condivise, di quella sindrome da mancato o ridotto esercizio fisico denominata ipocinesi. Il grado di interessamento delle strutture organiche implicate comprende una vasta gamma di quadri paramorfici che, durante l età evolutiva, non riguardano unicamente difetti di portamento o atteggiamenti posturali non corretti. I paramorfismi riguardano, infatti, non solo gli apparati muscolo-scheletrico, cardiocircolatorio, muscolare ma anche i cosiddetti paramorfismi metabolici, come l obesità che interessa, non solo nel nostro Paese, un numero in continua crescita di ragazzi e ragazze. In tutte le osservazioni clinico-statistiche che hanno confrontato soggetti praticanti e soggetti sedentari, questi hanno dimostrato di essere in soprappeso rispetto alla norma e di presentare frequenti alterazioni funzionali dei sistemi ed apparati che predispongono lo sviluppo di patologie nell età post-puberale. Nella tab. 5 sono presentati i più frequenti paramorfismi nell età evolutiva, conseguenze di una ridotta attività fisica. Tab. 5 I pericoli dell ipocinesi. Paramorfismi dei sistemi muscolare e scheletrico: atteggiamento scoliotico; cifosi cervico-dorsale; iperlordosi lombare; valgismo dei piedi e delle ginocchia. Paramorfismi dell apparato cardiorespiratorio: tachicardia da esercizio; gittata sistolica ridotta; Potenza aerobica ridotta; Volumi polmonari ridotti. Paramorfismi metabolici: soprappeso corporeo; rapporto statuto-ponderale sfavorevole; alterazione del metabolismo glucidico e lipidico In queste fase gli allievi ricercano e confrontano documenti al fine di approfondire il ruolo preventivo dell esercizio fisico ed i principi di una corretta distribuzione degli alimenti durante la giornata, con particolare riferimento al rapporto tra la pratica di differenti attività motorie e gli apporti calorici ed energetici consigliati.

9 9 Esperienze pratiche finalizzate allo sviluppo delle capacità motorie condizionali. L insegnante comunica sistematicamente gli obiettivi delle proposte, ricorda le funzioni dei sistemi e degli apparati interessati e le modalità di produzione di energia, in relazione alla durata ed all intensità di ogni compito proposto. Gli allievi durante la pratica sono guidati a dedurre le relazioni tra le funzioni organiche ed il lavoro muscolare, la pratica motoria preventiva e le abitudini di vita e dovranno percepire, sperimentare e comprendere le reazioni del proprio corpo durante le attività: riscaldarsi, stancarsi, misurare la frequenza cardiaca prima e dopo l esercizio, rilassarsi (tab. 5). Tab. 5 I Contenuti teorico-pratici Teoria Pratica Apparato locomotore: I Rapporti corpo-spazio-attrezzo: Le funzioni; la classificazione delle ossa: le La percezione della dimensione /forma del proprio deviazioni della colonna vertebrale; le corpo in condizioni statiche e dinamiche (i caratteristiche della pubertà (l alternarsi delle fasi cambiamenti nell età evolutiva); compiti individuali proceritas e di turgor); / a coppie di mobilità articolare anche con i piccoli attrezzi: la percezione di stiramento e rilassamento Il Sistema muscolare: Corse salti lanci: Le funzioni e la classificazione dei muscoli; le fonti Compiti di rapidità di reazione e di velocità; energetiche dell organismo umano (Atp); Il lavoro Percorsi di compiti motori svolti in successione con aerobico ed anaerobico; le caratteristiche della limiti di tempo; Staffette con compiti diversi; Lanci produzione di energia durante l età puberale (il di attrezzi di peso differente; la percezione della meccanismo anaerobico alattacido ed aerobico). fatica ed il recupero variabile secondo i livelli L apparato cardiocircolatorio e respiratorio: La struttura e le funzioni; il percorso del sangue e dell ossigeno; la piccola e la grande circolazione; la frequenza cardiaca; il recupero d intensità del compito. Corse circuiti: Corse di durata ed intensità variabile; giochi di andature (fartlek); la percezione della frequenza cardiaca e respiratoria a riposo e dopo un compito, la variazione delle frequenze dopo attività ad intensità diverse; la modulazione dell intensità: blanda, moderata, elevata; il recupero; il carico interno: il sudore ed il rossore. In ogni proposta didattica è sollecitato il sistema delle capacità motorie della persona anche se in percentuali e ad intensità differenti. Abbiamo suddiviso, pertanto, le attività in categorie riguardanti le espressioni prevalenti delle capacità condizionali: le modalità organizzative sono flessibili (circuiti, staffette; percorsi, giochi di durata e complessità variabile) per favorire apprendimenti individualizzati.

10 10 Le esperienze motorie sono orientate a sollecitare i seguenti fattori: Promozione di uno stile di vita attivo: partecipazione regolare alle diverse attività motorie e sportive proposte. Abilità personali e sociali: Identificazione delle proprie capacità motorie ed abilità, degli interessi e dei limiti per sviluppare meglio la conoscenza di sé e l autostima corporeo-motoria. Riconoscimento dell importanza del rispetto dell opinione altrui e dell ascolto attivo durante le attività di gruppo. Promozione della salute: Analisi degli effetti fisiologici, psicologici indotti dal movimento. Relazione tra alimentazione, stili di vita e salute. Elaborazione individuale e di gruppo di un piano settimanale di attività motorie e di una tabella alimentare. Ogni allievo dopo aver ricercato e confrontato materiali riguardanti il rapporto tra abitudini alimentari e pratica motoria in funzione di un corretto stile di vita, propongono, individualmente ed in gruppo, un piano di attività pratiche per un periodo determinato, unitamente ad un ipotesi di tabella alimentare, sulla base delle indicazioni ricevute (tab.6-7). Il piano di attività e la tabella vengono realizzati al computer, utilizzando il foglio elettronico; si costruiscono anche grafici sulla ripartizione delle calorie nella giornata. Il risultato costituirà oggetto di analisi e discussione dapprima all interno del gruppo e, successivamente, durante la presentazione dei risultati ai genitori ed ai compagni degli altri corsi. Tab. 6 Distribuzione delle calorie durante la giornata Colazione Merenda Pranzo Merenda Cena 20% 5% 30-35% 5% 30-35%

11 11 Tab. 7 La piramide del movimento: movimento e salute Attività sportive di durata ed intensità variabili Compiti finalizzati alla Resistenza (3x settimana, durata: ) Compiti finalizzati alla Mobilità articolare ed alla Rapidità (2x settimana, durata:30-60 ) Mezz ora di attività motoria al giorno ad intensità medio-bassa Fase post attiva Controllo degli apprendimenti Il controllo riguarda sia le abilità-capacità motorie sia le conoscenze acquisite o richiamate durante le pratica. Le capacità di forza rapida, resistenza aerobica e rapidità sono controllate mediante i test (tab. 8-9); le conoscenze attraverso una prova scritta semistrutturata (tab.10). Le abilità motorie sono valutate mediante indicatori sulle varianti esecutive degli schemi motori di base (tab.11). Ogni allievo integra l attività pratica con la stesura del dossier personale delle competenze motorie in cui riporta le tappe del percorso, gli obiettivi prefissati, i contenuti e le modalità organizzative, i risultati ottenuti ed ogni commento utile ad integrare l esperienza. La documentazione comprende la stesura del rapporto sulla procedura seguita per elaborare il piano di attività e le tabelle alimentari partendo dai dati di partenza disponibili Gli insegnanti commentano insieme ai ragazzi i dossier personali, esprimono valutazioni sull attività svolta, suggeriscono eventuali modifiche o integrazioni; vengono, poi, raccolti i materiali più significativi di ciascun alunno e si inseriscono nel portfolio. L esperienza viene giudicata positivamente, sia per come i ragazzi hanno partecipato alle diverse attività sia per il giudizio favorevole espresso dai genitori coinvolti nella

12 12 preparazione finale dei materiali prodotti. Ma si sarà realizzato un vero cambiamento nelo stile di vita in campo motorio ed alimentare? Per verificarlo, si effettueranno, di tanto in tanto, osservazioni mirate, indagini e dibattiti. (Dario Colella). Tab. 8 Test motori: Test di Cooper modificato : 6 di corsa misurando lo spazio percorso al termine; Corsa veloce mt. 30 con partenza da fermo; Lancio della palla medica da kg.2. Salto in alto da fermo Salto in lungo da fermo Tab. 9 Test motori Valori medi di riferimento allievi 13 anni non praticanti Salto in lungo da fermo Salto in alto da fermo Lancio frontale in piedi Palla medica kg.2 Resistenza aerobica (6 minuti di corsa) M F M F M F M F mt. 1,85 mt. 1,57 cm. 40 cm. 36 mt. 6,40 mt. 5,55 mt mt. 1000

13 13 Tab. 10 Prova semistrutturata 1- Quali tra le seguenti sono capacità motorie condizionali? a. Forza b. Destrezza c. Ritmo d. Resistenza 2- Indica un esempio di compito motorio per ciascuna delle seguenti capacità: Resistenza: ; Forza rapida:..; 3- Qual è la funzione prevalente dei seguenti principi alimentari? Carboidrati:.; Proteine: 4- La corsa lenta migliora la coordinazione motoria? V / F? 5- La funzione cardiocircolatoria si sviluppa attraverso: a. la corsa lenta; b. i salti ed i lanci; c. i rotolamenti ed i volteggi al cavallo. 6- Descrivi le attività svolte ed i risultati ottenuti.. 7. Indica la corrispondenza più evidente che esiste tra i termini delle due colonne ed associali con un tratto di penna: a - Forza 1. Muscoli, articolazioni, legamenti b - Equilibrio 2. Abilità motoria di base c- Correre 3. Sistema muscolare d- Mobilità articolare 4. Coordinazione motoria 8. Elenca le attività svolte ed indica le capacità motorie prevalentemente richieste per compierle. 9. La resistenza consente di: a. svolgere un compito in modo coordinato b. svolgere un compito per un lungo periodo senza interruzioni c. svolgere un compito in modo rapido e coordinato d. apprendere un abilità più in fretta 10 Quali sono secondo te gli alimenti più necessari per la prima colazione?.

14 14 Tab. 11 Verifica delle varianti Allievi esecutive degli schemi motori di base Descrittori Risultati Punteggi 1 Esegue la corsa secondo le variazioni di ritmo prestabilite 2 Corre a ginocchia alte 3 Corre avanti spingendo le braccia per avanti-fuori-alto 4 Corre secondo le varianti temporali prima-dopo-contemporneamente 5 Esegue autonomamente le variazioni di rimo Risultati longitudinali Misurazione: punteggi: 0 (non riesce); 1 (riesce con difficoltà); 2 (riesce correttamente):

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