Raccogliere i segnali: perché è così difficile?

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1 Raccogliere i segnali: perché è così difficile? Mestre 16 dicembre 2015 Silvia Tabarelli

2 Si vede solo ciò che si conosce Saper osservare non consiste semplicemente nel neutro saper vedere, ma più complessivamente nel saper capire da ciò che si vede e in definitiva nel saper operare in base a ciò che si è capito in seguito a ciò che si è visto (Fabio Dovigo, 2014).

3 La mappa ICF. Classificazione Internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (OMS ) CONDIZIONI FISICHE (disturbo o malattia) STRUTTURE CORPOREE FUNZIONI CORPOREE E ATTIVITÀ PERSONALE Capacità performance PARTECIPAZIONE SOCIALE FATTORI CONTESTUALI FATTORI AMBIENTALI FATTORI PERSONALI Dario Ianes 2004, La diagnosi funzionale secondo l ICF, Trento,Erickson Fig. 1: Interazioni tra le componenti dell ICF

4 Perché il modello ICF Ottica positiva che parla di salute Valutazione larga dei bisogni educativi di tutti Impianto teorico che valido per le professioni mediche e per gli educatori La distinzione tra performance e capacità nella valutazione delle attività di una persona Importanza dei fattori di contesto, ambientali e psicopersonali Aiuto per gli insegnanti ad avere le giuste aspettative Fornisce elementi utili per programmare l azione educativa e didattica

5 capacità Descrive l intrinseca capacità di un individuo nell eseguire un compito o un azione (ex menomazione e deficit ) L ELEMENTO CHIAVE Fattori contestuali (ambientali e/o personali FACILITATORI BARRIERE (ex disabilità) Performance Descrive ciò che un individuo fa nel suo ambiente attuale, nel contesto sociale (ex handicap) capacità facilitatore performance Capacità articolatorie verbali non presenti Linguaggio espressivo assente Capacità di espressione verbale nulla Capacità verbali buone Linguaggio espressivo adeguato Tavola di comunicazione con simboli (Comunicazione Aumentativa Alternativa) Presenza di una persona in grado ci decodificare i simboli Fattore contestuale personale negativo : forte ansia sociale in presenza di estranei Performance comunicativa espressiva adeguata sui bisogni di base Performance comunicativa espressiva deficitaria sul versante della partecipazione sociale con estranei o persone poco familiari

6 Un limite(se lo è) Nei fattori ambientali non trovano posto i fattori connessi alla marginalità sociale: tutte le forme di povertà da quella economica, culturale e affettiva all assenza di reti di aiuto della famiglia, una capacità genitoriale fortemente inadeguata, comportamenti antisociali o tossicodipendenze dei membri della famiglia,

7 Valutazione clinica e valutazione pedagogico - didattica Il problema è come far interagire proficuamente le competenze professionali di educatori e clinici nella rilevazione e valutazione dei segnali. Gli ostacoli: - I quadri teorici della professione - I linguaggi - Gli strumenti e tecniche di valutazione - Gli scopi

8 L osservazione clinica Scopo: valutare lo stato di salute o di malattia di una persona Linguaggi: specifico tecnico-professionale (le categorie diagnostiche e i relativi criteri di diagnosi) Metodo: indagine scientifica Chi osserva cosa: un osservatore esterno misura i sintomi, rileva e registra i comportamenti o prestazioni, in un ambiente controllato, Strumenti: standardizzati = la norma dà la misura della salute/patologia (test, questionari, protocolli,..).

9 Gli strumenti standardizzati di valutazione Prove o batterie di test standardizzati. La misura per valutare è ricavata su basi statistiche dalla prestazione media (la norma ) di una popolazione. Esempi: La misurazione di 1. Funzioni mentali: intelligenza, memoria, attenzione, percezione, linguaggio, calcolo, (prove MT di lettura, batterie BDE, batteria WISC-R ). 2. Attività personali: apprendere e applicare conoscenze, utilizzare strumenti, risolvere un problema, parlare, comunicare, (questionari, intervista clinica, osservazioni sistematiche -protocolli) La valutazione si esprime con un valore numerico

10 Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva-2 ** Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza Ortografica Alunna classeiv primaria Errori totali ds Fonologici (ds) Non fonologici (ds) Altro (ds) Dettato parole * ds Dettato non 3 Norma parole * Dettato brano** ds ds ds Norma Testo ds ds ds Norma descrizione** Testo narrazione** ds ds Norma Norma

11 Abilità di lettura Alunno II primaria Tempo tot (sec) Velocità (sill/sec) ds sul tempo totale errori percentile Parole * ds 11 < 5 Non parole * Brano ** ds 13 <5 Tempo (sec) Sill/se c Sec/sill ds (sec/sill) errori ds ds ds prove: * DDE 2, ** PROVE MT

12 Abilità di lettura PROVE MT Risposte corrette Fascia di prestazione Comprensione del brano narrativo 12/14 Criterio raggiunto Comprensione del 8/14 Prestazione sufficiente brano informativo Comprensione totale 20/28 Prestazione sufficiente

13 L osservazione dei contesti educativi Scopo: apprendere dall'esperienza per imparare a vedere e comprendere non solo ciò che è, ma anche ciò che è possibile all'interno dei contesti educativi Linguaggio: riflessione, dialogo, il resoconto Metodo: la conoscenza e l intervento vanno di pari passo perché si apprende dall esperienza (interpretazione, la formulazione di ipotesi, analisi critica). Cosa si osserva: un contesto di cui l osservatore fa parte, e, in particolare, qualcosa che è inatteso, Strumenti: l osservazione partecipata (Fabio Dovigo, 2003)

14 Per affrontare le situazioni difficili. Il lavoro in gruppo degli insegnanti La capacità dialogica degli insegnanti (porre domande, elaborare interpretazioni, avanzare ipotesi, analisi critica ) Il prestito professionale tra insegnanti L atteggiamento aperto e il saper stare nell incertezza degli insegnanti La ricerca continua (pensiero e azione) nella scuola La qualità delle relazioni professionali tra insegnanti e il clima di supporto reciproco Disponibilità degli insegnanti a negoziare una visione etica e valoriale comune..

15 Bibliografia Ianes D.2004, La diagnosi funzionale secondo l ICF, Trento Erickson Dovigo F. (2003), Osservazione e formazione. Manuale per l'osservazione dei contesti educativi, Milano Franco Angeli Cornoldi C. (a cura di) (2007), Difficoltà e disturbi dell apprendimento, Bologna Il Mulino Prove standardizzate per a valutazione delle abilità di lettura, scrittura, numero e calcolo Cornoldi C., Colpo G. (1995). Nuove prove di lettura MT per la scuola media inferiore. Firenze Giunti O.S. Cornoldi C., Colpo G. (1998). Prove di Lettura MT per la Scuola Elementare- 2. Firenze Giunti O.S. Sartori G., Job R. e Tressoldi P.E. (2007). DDE-2. Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva. Firenze Giunti O.S. Cornoldi C., Lucangeli D. e Bellina M. (2002), AC-MT Test per la Valutazione delle Abilità di Calcolo GRUPPO MT, Trento Erickson

16 Grazie per l attenzione

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